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Massimo Lucidi

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New York – Columbus Day – L’ Assessore regionale Severino Nappi e il Presidente Salvo Iavarone alla Conferenza stampa di presentazione della missione Asmef prevista Mercoledì 3 Ottobre ore 11:00…

Le “Giornate dell’ Emigrazione”, rassegna annuale promossa dall’ associazione Asmef, presieduta da Salvo Iavarone, volano a New York.
La rassegna, giunta quest’anno alla VII Edizione, e patrocinata dalla Regione Campania, Ministero per gli Affari Esteri, Senato ed altre importanti istituzioni, giunge al suo evento centrale: la partecipazione alle celebrazioni ufficiali previste in settimana a New York nell’ ambito del Columbus Day.
La missione, sostenuta dal Ministro Terzi, sarà presentata in conferenza stampa mercoledì 3 ottobre alle ore 11:00 a Palazzo Armieri, via Nuova Marina 19c , Sala Conferenze al 1° piano, sede dell’ Assessorato Regionale all’ Emigrazione.
Vi prendono parte: l’Assessore al Lavoro e all’ Emigrazione Severino Nappi, il Presidente di Asmef Salvo Iavarone, il direttore Valeria Vaiano e l’art director Annamaria Pugliese, artista, protagonista di un reading che aprirà gli appuntamenti newyorchesi all’Istituto Italiano di Cultura – Italian Cultural Institute of New York 686 Park Avenue, New York, NY 10065 – venerdì 5 ottobre alle ore 12:00. La performance dell’artista, dal titolo “Landscapes of Memory: memory as an instrument of creative consciousness” prevede la partecipazione di numerosi poeti italiani residenti negli States.

L’appuntamento clou per tutti sarà al prestigioso John D. Calandra Italian American Institute – 25 West 43rd Street, 17th Fl New York, NY 10036 – dove il tema dell’emigrazione diventerà fattore strategico di relazioni e sviluppo per il network di personalità scientifiche, accademiche dell’impresa che convergono. Interverranno con Salvo Iavarone e Severino Nappi, Anthony Tamburri, preside dell’ Istituto, Massimo Lucidi, giornalista economico e Presidente di e-novation, Antonio Giordano, membro del NIAF – National Italian American Foundation, Fred L. Gardaphé, docente del John Calandra Institute, Joseph Scorra, direttore dei programmi culturali dell’ Istituto e Maria Addeo, membro di Asmef.
Inoltre sarà presentato al board di sostenitori americani l’iniziativa del “premio del Bien Vivre”, che vedràla luce nel 2013 e che si mette subito al lavoro, capitanato dal giornalista economico Massimo Lucidi, per dare un riconoscimento internazionale a quegli italiani che migliorano la qualità della vita grazie al proprio originale talento e impegno verso l’innovazione.
Lunedì la suggestiva partecipazione alla parata del Columbus Day. Inoltre la delegazione visiterà il Consolato italiano a New York portando i saluti dell’ assessore Nappi, dell’ onorevole Erminia Mazzoni e del presidente della provincia di Salerno Edmondo Cirielli.

“La continuità e l’originalità di Asmef di tradurre il patrimonio storico dell’Emigrazione Italiana forte di emozioni e di dolori in una prospettiva futura di sviluppo relazionale ed economico del Paese viene ogni anno premiata per la quantità e la qualità di adesioni al progetto” – dichiara Salvo Iavarone, presidente di Asmef.

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NOTO: un quadro allarmante per le aspettative crescenti di povertà

“Il 10 per cento degli Italiani si percepisce povero: un dato comune a Germania e Gran Bretagna. Il problema deriva da un 30% di Italiani che teme di diventare povero a breve. Questo dato, accompagnato dalla tendenza 2010/2012 – che attesta la difficoltà delle Famiglie a risparmiare salita dal 48% al 61% – determina una prospettiva verosimile che la povertà raddoppi nel giro brevissimo di un paio di anni. Qualunque fenomeno che raddoppia statisticamente è un’emergenza e se si abbina la lettura di un dato statistico con il valore sociologico della proiezione su dati reali, l’allarme deve essere assunto dall’intera classe dirigente del Paese.”

Antonio Noto a Desenzano per il business forum WoW ha usato i soliti toni chiari e precisi a cui è abituato in televisione tra ospitate Rai e La7 per descrivere cosa pensano gli Italiani del Futuro, del Paese e dell’uscita dalla crisi. Ma in considerazione della selezionatissima platea di imprenditori e professionisti moderati dal giornalista economico Massimo Laucidi e per il tono nato dall’originale format “Win or Win”, il dibattito che ne è scaturito ha assunto i toni operativi di chi si batte per una via d’uscita. Formazione, internazionalizzazione, monitoraggio e valutazione ancor prima della riduzione della spesa pubblica, sono le proposte uscite dal confronto a più voci.

La rilfessione è stata arricchita dal contributo del professor Mario Rodriguez docente di comunicazione politica all’università di Milano e Padova, che ha osservato come “ in questo momento la crisi in Italia sia politica e come manchi un leader capace di fare un discorso che unisca persone diverse su un obiettivo comune”. Romana Bettoni Presidente dei Consulenti del Lavoro di Brescia, ha evidenziato come pure la produttiva Lombardia soffra se il Governo nazionale manca nella difesa del patrimonio industriale. Infine la singolare presenza di un imprenditore della notte, Carlo Tessari in arte Madame Sisi, rappresentante di un’industria del divertimento che non conosce crisi ha destato l’interesse della platea quando ha parlato dell’universo giovanile: “siamo a contatto con i ventenni e ne vediamo la frustrazione e la mancanza di speranza e prospettive. Sembra quasi che l’unica cosa da fare sia aprire un locale in Australia. Occorre ascoltare e dare fiducia a questa generazione di giovani”

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Le ragioni di WoW di Massimo Lucidi

Ho il piacere di annunciarti che il mio impegno cominciato a Capri nel 2007, cresciuto a Santa Margherita Ligure dal 2008 ed affermatosi pure in Toscana dal 2010, prosegue, confermando la formula vincente del Business Forum. Una tavola rotonda informale, con personalità di esperienza per scambiare informazioni e valutazioni sul cambiamento: è il mercato delle Idee.
Il momento di incontro tra professionisti, imprenditori, giornalisti, politici e giovani talenti nel quale vengono gettate le basi per intraprendere percorsi sinergici di crescita e di valorizzazione delle risorse del nostro sistema produttivo dà sempre buoni frutti. Dialogo e scambi di informazioni che grazie ad una serie di interventi mirati, consentano la promozione delle nostre realtà produttive e dei nostri talenti, dando nuovi stimoli ai nostri business: per questo Ti chiedo di partecipare!
Crediamo necessario continuare il lavoro coinvolgendo un sempre maggior numero di soggetti mossi dalla stessa volontà di contribuire alla crescita del Paese, dallo stesso senso di responsabilità che ci spinge a trasferire ad altri, soprattutto ai giovani, le nostre competenze, esperienze e gli strumenti affinché possano crescere e produrre ricchezza per se stessi e per la propria terra.

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L’Arca “salpa” da Montecarlo e “getta” la rete della cultura

Con la presentazione dello scorso lunedì 18 giugno, organizzata presso i locali di CREM con il supporto dell’associazione Monaco-Italie, è stato fissato il primo chiodo nei legni del vascello ARCA, un immagine simbolo del progetto faraonico ispirato all’arte, scienza e coscienza dei popoli, ideato dall’imprenditore aostano ma da anni residente a Monaco, Claudio Melotto.
Affiancato dal suo direttore generale, Vladimiro Bizzocchi, Melotto ha presentato in anteprima mondiale a Monaco, sede geografica dalla quale partiranno le prime operazioni mediatiche, le linee guida di quella che si annuncia un’operazione editoriale e di comunicazione senza precedenti. Anticipando i contenuti del road show organizzato il prossimo 21 giugno in Romania, con il sostegno del Consolato di Monaco a Bucarest in occasione dell’esposizione Pif Gadget, Melotto ha raccontato al pubblico ed alla stampa presente gli elementi ispiratori del progetto L’ARCA e la sua missione, intesa sia come nuovo modo di concepire l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione dei giovani ai problemi ambientali, che come sviluppo di progetti etici ed eco-sostenibili promossi attraverso l’uso di fumetti.
Infatti, con l’operazione L’ARCA, la vendita della serie disegnata negli anni scorsi dal noto fumettista francese Jean Pierre Dirick (sette puntate in tutto) – dedicata alle indagini dell’ispettore Fido, in francese Klebs, editati dall’ARCIMBOLDO GLOBAL COMMUNICATIONS del Gruppo Melotto – contribuirà al finanziamento del più ambizioso progetto appena lanciato. Annunciato poi che la prima puntata della nuova serie prevederà che il gran vascello, L’ARCA appunto, una volta costruita dagli animali per salvare gli uomini dall’inquinamento e dal deterioramento terrestre, salperà finalmente verso lo spazio, direzione Pianeta Blu, per preservare la specie umana ma anche capolavori musicali, come quelle contenute nel progetto GUS, opere d’arte, libri e tutte quelle belle cose realizzate dall’uomo o create dalla natura che oggi sono realmente a rischio d’estinzione.
Infine, come annunciato al termine dell’incontro, per la sua realizzazione il progetto L’ARCA integrerà l’uso di strumenti e piattaforme multimediali per mettere in pratica, sia attraverso i giovani che le persone anziane, tutti quei principi e teorie promosse da Johan Amos Comenius, considerato unanimamente come il padre della pedagogia moderna. Tra l’altro Comenius è anche la figura storica a cui Melotto è fortemente legato, visto che possiede, oltre che una copia originale del volume “Orbis Pictus”, anche le terre e le vigne site in Repubblica Ceca, le stesse riproposte poco lontane dal Principato di Monaco, su un terreno di 3000 metri quadrati.

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Con Atena, finanziare la formazione obbligatoria sulla sicurezza e’ possibile

Il prossimo 28 giugno, dalle ore 14,30 alle ore 17,30, si terrà a Brescia, in via Codignole 52, il Workshop “Come finanziare la formazione obbligatoria in ambito sicurezza della tua azienda”, organizzato dalla società leader nella formazione, Atena spa, nella propria prestigiosa sede.

La vocazione di Atena è quella di interpretare i bisogni di formazione delle aziende e della struttura sociale in generale e di tradurli in azioni formative che rispondano efficacemente alle richieste e alle necessità delle persone. Sono laboratori di formazione ad ampio spettro, che riguardano tutte le aree della formazione, presenti in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana e Trentino, oltre alla sede internazionale di Bucarest.

Nel workshop verrà affrontato in modo chiaro e sistematico il tema della formazione obbligatoria dei dipendenti in relazione alla sicurezza. Una disamina attenta per trovare la soluzione su misura per ogni azienda allo scopo di poter usufruire dei fondi interprofessionali in modo produttivo; soluzione che consente all’Impresa di non dover sostenere il costo della formazione obbligatoria.

Questo perché ogni azione formativa di Atena mira a incrementare la produttività dell’azienda, considerando, però, come centrali nel servizio di consulenza formativa le persone e l’investimento sul lavoro di squadra.

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Il Fonder presentato a Brescia dal Presidente Padre Ciccimarra

Stiamo attraversando un periodo di grandi trasformazioni legislative-politiche-economiche, specie nel mondo del lavoro: la riforma del Titolo V della Costituzione, la rivisitazione dello statuto dei lavoratori che introduce il diritto alla formazione, la “lifelong learning” europea che colloca la persona al centro dei processi dell’apprendimento, infine il varo del federalismo fiscale che completa l’attribuzione di potere alle Regioni rispetto alla formazione professionale già costituzionalmente affidata proprio alle Regioni. Urgeva un’esigenza di approfondimento sul tema e l’incontro su “Cooperazione e Formazione quali strumenti innovativi per le Imprese” in programma mercoledì 23 al centro pastorale Paolo VI va proprio in questo ordine.
L’incontro, nato su iniziativa del giornalista economico Massimo Lucidi trova in Padre Franco Ciccimarra, presidente di fonder un autorevolissimo ospite. Ciccimarra, barnabita, docente universitario e Presidente dell’Agidae, l’associazione delle scuole cattoliche, e’ uno dei massimi esperti di legislazione del lavoro essendo stato artefice tra l’altro dell’accordo interconfederale stipulato nel 2005 tra Cgil Cisl e Uil e l’Agidae che ha dato vita al Fonder, il fondo degli enti religiosi. Un fondo però aperto a tutte le aziende e tutti i comparti economici. Ecco perché sono tante le aziende e le cooperative a trovare l’occasione nel convegno per incontrare la realtà di Fonder e del suo presidente: un entusiasmo e consenso presso tante aziende bresciane prime fra tutte la cooperativa servizi Intesa Lavoro e Atena leader della formazione in tante regioni d’Italia.
Fonder svolge la sua attività a favore dei lavoratori dipendenti degli Enti Ecclesiastici, ma pure associazioni, cooperative, imprese, aziende non solo di ispirazione religiosa e del comparto Scuola e del comparto Socio Sanitario Assistenziale Educativo. In altri termini, dalla sua istituzione ad oggi, si è aperto a tutte le imprese di ogni comparto economico. Il Fonder è finanziato dalle risorse derivanti dal versamento del contributo integrativo dello 0,30% del monte salari previsto dalla legge 845/78 a carico del datore di lavoro che telematicamente è sufficiente decida di destinare al Fondo Enti Religiosi, Fonder appunto, i contributi per la formazione continua che l’azienda già versa all’INPS.
L’impegno raggiunto dall’amministrazione del Fonder ideata da Padre Ciccimarra è stato quello di dare tutte le risorse raccolte alle imprese aderenti riducendo i costi di struttura al minimo e soprattutto verificare la qualità della spesa in itinere ed ex post: un impegno che ha consentito di conseguire il risultato migliore in Italia in termini di rapporto tra aziende che si sono avvalse di un fondo di formazione e il relativo numero di posti di lavoro creati. In questo tempo di crisi finanziaria Fonder dunque si candida ad essere un supporto al cambiamento, alla crescita dell’Impresa, di speranza per l’Imprenditore.

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Si presenta la Rete d’Impresa Intesa Lavoro

A Brescia al Centro Pastorale Paolo VI sarà presentato mercoledi 23 maggio alle 11 il primo di un ciclo di convegni dedicato al mondo delle imprese cooperative e alla formazione. L’iniziativa nata dal giornalista economico Massimo Lucidi vuole essere l’occasione di confronto e di approfondimento sui temi e gli strumenti necessari per invertire la rotta e far ripartire la crescita e lo sviluppo di imprese e territori.

La significativa presenza di cooperative servizi con forti capacità produttive e certificate per qualità ed efficienza ha convinto Fabio Manna presidente della Cooperativa “Intesa Lavoro” a lanciare la proposta di un contratto di rete, aperto, a questo mondo che rappresenta migliaia di lavoratori e famiglie legati a valori di produttività e responsabilità sociale. In tal senso, il primo incontro di Brescia sarà una vera e propria chiamata all’autoresponsabilità di avviare un percorso nuovo che consentirà a tanti soggetti giuridici più piccoli per dimensioni e fatturato di non perdere la propria autonomia ma convergere e migliorarsi aderendo a un percorso di crescita e di confronto continuo che è proprio del “contratto di rete”.

Con questo spirito nasce la Rete d’Impresa Intesa Lavoro che vede nell’omonima cooperativa solo il punto di partenza a cui si deve il merito di aver aperto il dibattito sulle opportunità che ne possono derivare, coinvolgendo i lavoratori-cooperatori, le maestranze e dirigenze. Il promotore Fabio Manna ha le idee chiare sulle ragioni del percorso che sta avviando: “per poter stare sul mercato e prendere nuovi concorrenziali appalti è bene realizzare economie di scala. Dall’incontro e dal confronto che come Intesa Lavoro abbiamo portato avanti con colleghi di territori diversi, stiamo dando vita a una rete d’impresa di oltre 5.000 cooperatori su una serie di territori dal Piemonte al Veneto fino a Bologna. E siamo solo all’inizio”.

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La sorpresa di Pasqua più gradita? Nel web si chiama Veitha.

www.veitha.com rappresenta la novità vera offerta a Pasqua dalla rete. Si tratta di un originalissimo sito di una preziosa linea di cachemire rivolta alla rete, al commercio elettronico, forte della preferenza accordata a tale modalità d’acquisto da crescenti fasce di consumatori di target medio alto. E l’uomo di gusto si riconosce in questo negozio virtuale e curatissimo. Se non hai tempo per lo shopping ma cerchi prodotti di qualità e ti piace perderti nella scelta di prodotti diversi e curati nei particolari, Veitha fa al caso tuo e il sito può ben supportare questo bisogno di bello a portata di clic.

Lo store on line è gestito da Evofashion, brand dedicato al settore e-commerce della Cesaweb S.p.a. società leader da più di dieci anni nell’assistenza multimediale alle imprese. I numeri previsionali del giro d’affari generato dal sito appaiono molto interessanti: dal sesto al dodicesimo mese è previsto un fatturato in crescita con valori medi pari a 45.000-50.000 euro mensili. Per il 2013 l’obiettivo è la vendita di circa venticinque capi al giorno pari ad un fatturato di circa 120.000/150.000 euro mensili. Segno di grande vivacità del settore dell’e-commerce soprattutto se si legano prodotti a mercati chiaramente riconoscibili.

Il marchio Veitha nasce nel cuore dell’antica Etruria, onorando la tradizione manifatturiera di Castiglion del Lago, per molti versi la culla etrusca e romana della civiltà “italiana”; un brand capace di evocare il passato intriso di storia e mito che si traduce con prodotti di altissima qualità artigianale al 100% made in Italy per materiali e tecniche di produzione. Un prodotto esclusivo, raffinato, certificato eppure a prezzi accessibili. Veitha, la più importante divinità del pantheon etrusco dio della vegetazione e dio guerriero, incarna prestigio e autorevolezza, diventando il simbolo di una civiltà antica e misteriosa; la stessa da cui i nostri antenati romani hanno ereditato parte dei loro usi e costumi. Dagli Etruschi ai Romani e dai Romani all’Italia contemporanea: un percorso lungo secoli attraverso la gestazione e la creazione del Made in Italy. E oggi potremmo continuare il salto nella storia, parlando di come la società post industriale ponesse Veitha protagonista della rete, del web e del commercio elettronico.

I capi Veitha rappresentano al meglio l’eccellenza del nostro paese: articoli di altissima qualità, nati per durare nel tempo, 100% Made in Italy. Fibre pregiatissime come Cashmere e cotone Sea Island arrivano direttamente in Italia da paesi lontani: il primo dalla regione stretta fra Cina, India e Pakistan, il secondo dalle isole caraibiche. Giunte In Umbria, una delle regioni italiane più all’avanguardia nella tessitura di filati, vengono sottoposte ad un trattamento che utilizza tecniche di lavorazione innovative (particolari tecnologie di tessitura a caduta singola), senza trascurare la lunga tradizione artigianale.La fibra di Cashmere utilizzata da Veitha viene filata dalla celebre azienda Cariaggi, leader del settore della filatura di materiali pregiati. Questa particolare fibra, tra le più lunghe in commercio, viene adeguatamente trattata al fine di ottenere una maglia calda e morbida. Il risultato è che ogni capo della collezione contiene 10-15% in più di filato rispetto ad un altro capo basico in cashmere della stessa taglia.

Il cotone Sea Island, altra fibra utilizzata per i capi Veitha, è una delle varietà più pregiate al mondo, prodotta solo ed esclusivamente nelle isole caraibiche, grazie ad un microclima particolare non riproducibile altrove. Noto anche come “cashmere del cotone”, è caratterizzato da lucentezza serica e morbidezza.

I capi in cotone Sea Island si presentano come piccole opere d’arte, del tutto simili ad un capo in cashmere. Questa fibra di altissima qualità viene raccolta e lavorata a mano, secondo tecniche e procedimenti che si tramandano di generazione in generazione e che presuppongono costi molto elevati. Un certificato ne garantisce l’autenticità. Lunga fino a 52 mm, la fibra è tra le più resistenti al mondo. Per chi ama la morbidezza del cashmere e non sa rinunciare all’unicità della seta, Veitha ha pensato a prodotti in cashmere-seta, che sapientemente rendono “fusion” le due fibre in percentuali diverse (70% cashmere; 30% seta).

A differenza di altri luxury brand, Veitha intende utilizzare il web come unico ed esclusivo canale di vendita. Il passaggio dal produttore al consumatore è immediato. L’intera filiera produttiva viene ridimensionata, determinando un significativo abbassamento dei prezzi di vendita. La rete di distribuzione, che comporta generalmente grossi investimenti, viene sostituita da un sito E-commerce ben strutturato. “L’alta qualità di un prodotto raffinato, certificato ed esclusivo a prezzi accessibili”: questo è il concetto che sta alla base del progetto Veitha che si legge nel sito e si conferma procedendo all’acquisto… chiaramente on line!

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Italia Mediazione porta la conciliazione a Verbania

La sede scelta da Italia Mediazione a Verbania è in Via Baiettini n. 79 presso C.B.L.Consulting S.r.l. e l’inaugurazione aperta alla cittadinanza sarà occasione di un confronto pubblico sull’attualità e l’applicazione della rivoluzionaria procedura di giustizia civile.

A un anno esatto dall’entrata in vigore del decreto legislativo 4 marzo 2010 n°28 che ha introdotto in Italia il tentativo obbligatorio di risolvere una controversia giudiziaria ricorrendo alla fattispecie normativa della media-conciliazione, comportando una vera rivoluzione nella giustizia civile, non è solo tempo di bilanci: infatti il 21 febbraio 2011 in applicazione del decreto è partita “obbligatoriamente” la conciliazione per una “prima parte” di materie, 11 sulle 13 materie previste: – 1) diritti reali; 2) divisione; 3) successione ereditarie; 4) patti di famiglia; 5) locazione; 6) comodato; 7) affitto di aziende; 8) risarcimento danni derivanti da responsabilità medica o da stampa o da altro mezzo di pubblicità; 9) contratti assicurativi; 10) contratti bancari; 11) contratti finanziari.

Dal 20 marzo 2012 la conciliazione è diventata obbligatoria anche per le restanti due materie oggetto del suindicato decreto: 12) condominio; 13) risarcimento del danno derivante da circolazione di veicoli e natanti.

Una vera e propria rivoluzione che, nonostante il disappunto di tanta avvocatura perplessa sull’obbligatorietà dello strumento, ha prodotto una forte accelerazione nei tempi di risoluzione della lite, trattata entro il termine di 120 giorni, conferendo alla giustizia civile una competitività sconosciuta se si pensa agli anni necessari per adire un Tribunale.*

Sono nate così nuove figure professionali; si calcola oltre 40.000 mediatori formati e iscritti nell’albo, distribuiti su 797 organismi di conciliazione tutti vigilati dal Ministero della Giustizia.

Sul sito www.giustizia.it ogni info e dati ufficiali al riguardo

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Turrini (MAW Men At Work) a Pari o Dispare: la crisi apre opportunità di lavoro alle donne.

Un convegno istituzionale di grande profilo su iniziativa dell’associazione “Pari o Dispare” si svolge giovedì 26 dalle 15.30 alle 19.00 nella sala Zuccari del Senato, aperto dal saluto del Presidente Renato Schifani e l’intervento del Ministro del Lavoro e Politiche Sociali, con delega alle Pari Opportunità, Elsa Fornero.
In tanti hanno colto l’invito dell’associazione che da anni si distingue per la proposta e la riflessione sui temi della parità e inclusione sociale. Con la Presidente Cristina Molinari, nomi di assoluto rilievo: Emma Bonino, Vice Presidente del Senato alla quale sono affidate le conclusioni; Annamaria Tarantola Vice Direttore Generale Banca d’Italia; Paolo Reboani, Amministratore Delegato Italia Lavoro; Senatrici Rita Ghedini, Maria Ida Germontani, Anna Bonfrisco.

Tra gli interventi tecnici che tracceranno la domanda del mercato e le esigenze delle donne si annunciano le relazioni di Francesco Turrini Amministratore Delegato della MAW, Barbara Saba Membro del Consiglio Direttivo di Valore D; Anna Puccio Direttore Generale Gruppo Cooperativo CGM; Graziella Gavezotti Amministratore Delegato Edenred; RobertoCicciomessere, Consulente Italia Lavoro;  Rita Cutini, Comunità di S.Egidio, Esperta in tematiche sociali; Luisa Pronzato,  Corriere della Sera , coord. 27ma Ora

Usa espressioni forti Francesco Turrini della MAW, chiamato proprio a dire come vede il mercato del lavoro, che parla alle donne dal suo osservatorio privilegiato di Amministratore Delegato della Agenzia di Lavoro a capitale interamente italiano, che vanta il 90% dello staff al femminile. “La crisi ha innanzitutto colpito le costruzioni e l’industria, proprio i settori in cui le richieste delle aziende prediligono gli uomini rispetto alle donne; reggono invece: servizi alle imprese, commercio e servizi alle persone, dove le richieste sono confrontabili o, nel caso dei servizi alle persone, superiori per le donne. Ancora più importante – prosegue Turrini – è il forte disallineamento tra le richieste di personale delle aziende e la disponibilità di risorse del mercato. Sono posizioni nuove! Un numero elevato di queste posizioni vacanti può essere occupato dalle donne” assicura Turrini.

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Al bresciano Fabio Manna Presidente di Intesa Lavoro, il premio a Capri del Bien Vivre 2011

Il prestigioso Premio del Bien Vivre ideato dal giornalista economico Massimo Lucidi e dall’ingegner aerospaziale Norberto Salza presidente del Polo High Tech di Napoli Est è stato assegnato all’imprenditore bresciano Fabio Manna, presidente della cooperativa “Intesa Lavoro” nell’edizione 2011 per la sezione Impresa Creativa.

La motivazione si legge nel comunicato è legata all’originale formula di Intesa Lavoro, “una cooperativa di professionisti eccellenti motivati a realizzare una consulenza di Valore attraverso la gestione di aree critiche e operative della produzione di beni e servizi, salvaguardando prima di ogni cosa la Qualità delle Produzioni e la Sicurezza dei lavoratori:  Valori, questi, indiscutibili di successo per l’Imprenditore Innovatore, che attraverso “Intesa Lavoro” trova l’ideale partner nella produzione, ben oltre della tradizionale immagine di cooperativa servizi”.

 

Il premio nato nel 2006 per motivare imprenditori e professionisti  che al “lavoro ben fatto coniugano un contribuito importante alla società in termini di qualità della vita e di promozione di cultura sociale ed etica d’impresa” è stato assegnato nel passato agli industriali Santo Versace e Donata Berlucchi, all’armatore Giuseppe Rizzo, al direttore di AD Ettore Mocchetti, alla curatrice d’arte Viviana Panaccia, al Presidente della Provincia di Benevento Carmine Nardone. L’edizione 2011 viene realizzata a Capri durante le feste di fine d’anno nella suggestiva, impareggiabile cornice dell’isola azzurra invasa da divi di tutto il mondo convenuti per la festa in piazza animata dal talentuoso garbo del giornalista Pascal Vicedomini animatore della kermesse “Capri Hollywood”

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La produzione e la logistica a me, il commerciale e le vendite a te.

“Non siamo la classica cooperativa due braccia e due gambe”: l’espressione che usa Fabio Manna presidente di “Intesa Lavoro” è forte e non lascia spazio a interpretazioni e dubbi. Lontani dall’immagine plastica fatta di muscoli senza testa per lavori alienanti e spesso privi di stimoli e gratificazioni, la Cooperativa “Intesa Lavoro” è sintesi di professionalità diverse a servizio dell’impresa cliente che beneficia di riduzioni di costi fissi e variabili, accompagnate da una migliorata qualità totale e sicurezza del lavoro. Come sia posssibile tutto questo è presto spiegato dallo stile della cooperativa “Intesa Lavoro” che ben si apprezza già dalla visita nei suoi uffici in Viale Corsica a Brescia.

 

“People first”: un’accurata selezione del personale e motivazione con attività di formazione continua e check periodici col cliente sono la base del successo di una cooperativa che mette insieme professionisti diversi finalizzati al lavoro di squadra per assolvere a pieno i bisogni di un cliente esigente e attento. Un approccio tecnologico totale”: il costante monitoraggio e rinnovo del proprio parco macchine e attrezzature che viene somministrato al cliente che così può godere di strumenti efficienti e sicuri. Ma anche il sistema di video conferenza negli appalti e connessioni in tempo reale tra la sede di “Intesa Lavoro” e il committente. Questi fattori determinano macchine sempre più efficienti e uomini sempre più preparati e motivati scacciano lo stereotipo della classica icone della cooperativa di persone precarie e demotivante con lavori usuranti e ripetitivi per aprire uno scenario nuovo nel sistema produttivo moderno.

 

Le case history di cui si avvale la cooperativa “Intesa Lavoro”, che son valse anche per l’ottenimento di riconoscimenti pubblici, sono assolutamente singolari ed esplicative del tipo di consulenza innovativa, unica in grado di realizzare. Senza fare i nomi dei brand evocativi della migliore tradizione del made in Italy e limitandosi a due soli casi, si può facilmente immaginare la versatilità e la capacità della cooperativa “Intesa Lavoro” a creare valore e dare il più grande beneficio che un imprenditore possa ricevere da un suo fornitore: il controllo sereno su una delicata fase di produzione. In particolare le esigenze di un’azienda alimentare di trasformazione prodotti da forno dolce e salato leader nazionale con una produzione giornaliera di 2500 colli capaci di soddisfare i big della GDO nazionale è stata soddisfatta da “Intesa Lavoro” conseguendo una riduzione dei costi di oltre il 30% attraverso una completa gestione dell’attività di trasformazione che ha migliorato tutte le fasi e le procedure anche in termini di qualità del prodotto. L’altro caso che ha destato il mio interesse è quello di un’azienda leader nella produzione di apparecchiature medicali per la logistica ospedaliera con sede in Francia che si è affidata a “Intesa Lavoro” per trasferire il centro logistico produttivo in Italia. E per fare queste cose davvero possono bastare “due braccia e due gambe”? No, di certo. Ecco perché Intesa Lavoro rappresenta un modello unico di reattività alla crisi e di sviluppo di nuove frontere produttive e di accrescimento del valore.

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Concentrati sul tuo business che all’operativo ci pensiamo noi!

Se la crisi significa opportunità, troppe volte un imprenditore è vittima del quotidiano e non riesce più a cogliere il senso del cambiamento e le sfide da cogliere. “Per questo “Intesa Lavoro” interviene al fianco di chi è capace a fare delle cose e non altre di chi cerca partnership produttive per razionalizzare costi e migliorare la redditività aziendale.

Chi ha la consapevolezza di poter fare molto di buono ma non tutto, rispetto al proprio business è il nostro cliente ideale”: ha le idee chiare Fabio Manna presidente di “Intesa Lavoro”, la cooperativa bresciana di successo identificata quale company innovativa nella messa a punto di processi di ottimizzazione di servizi e risorse esistenti in azienda.

 

L’obiettivo di un intervento di “Intesa Lavoro” è la diminuzione dei costi fissi e variabili, la flessibilità e il frazionamento del rischio, la maggiore efficienza e reattività ai cambiamenti in una logica di studio di partnership tra cliente e cooperativa. La cooperativa si muove nella logica win to win rispetto al proprio cliente, al quale costruisce in prima analisi una consulenza gratuita con un’analisi progettuale di fattibilità che sviluppa le attività procedibili e i vantaggi conseguibili; l’intervento si caratterizza assolutamente professionale, data la logica del costante stretto rapporto col committente, ma anche per l’ausilio del proprio parco di macchinari ed attrezzature che viene costantemente monitorato, verificato e rinnovato.

 

I vantaggi per il cliente sono immediatamente percepibili: si pensi alla logistica e alla gestione del magazzino. Da un’attività “muscolare” si è passati ad una sapiente ed efficientissima gestione informativa che assicura alte prestazioni e macchinari in grado di offrire standard elevati con la massima sicurezza del lavoro. Sin dalla fondazione di “Intesa Lavoro” la dignità e il rispetto della persona umana sono stati al primo posto capovolgendo l’immagine allegorica di una cooperativa di lavoro fisico che mette in evidenza il lavoro manuale, spesso coniugabile al mero facchinaggio, trasporto… nulla di tutto questo. Oggi la gestione di piazzale e magazzini è affidata primamente a processi di pianificazione e informatizzazione e la cooperativa ha sviluppato un’area di analisti fatta da esperti, non solo ingegneri, capaci di portare Valore replicando modelli di successo o progettandone di nuovi. Nascono così delle singolari attività di consulenza esclusiva alle quali si dà seguito con la realizzazione di nuove forme di collaborazione sinergica tra azienda beneficiaria e la cooperativa prestatore d’opera. Il tutto a beneficio dei costi per il cliente e di qualità per i processi produttivi.

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“Intesa Lavoro”: una cooperativa, modello di business

E’ localizzato a Brescia il quartier generale della cooperativa “Intesa Lavoro”, la struttura identificata come modello organizzativo ideale, da sempre più realtà industriali e produttive, che necessitano di contenere i costi o ottimizzare le performance aziendali in termini di risultati e qualità. Sono tanti i marchi noti e i settori economici interessati ad affidare a “Intesa Lavoro” la gestione di aree critiche ovvero di quelle secondarie per focalizzarsi meglio sul business. Per questo “Intesa Lavoro” è nata come cooperativa esperta di logistica, per poi diventare un’azienda capace di offrire soluzioni tecniche e operative, anche amministrative, tradotte in vantaggi economici ottimizzando aree e fasi della produzione con risparmio di costi e migliori risultati. Esempi? La gestione di magazzini e piazzali, la riduzione di errori nel preparare merci, compilare documenti, con il conseguente annullamento degli addebiti per danni e il contenimento dello stesso numero dei reclami.

 

Il modello di specializzazione e organizzazione del lavoro, attraverso una preventiva ingegnerizzazione, ha trovato riscontri talmente positivi che dal nucleo storico sviluppato a Brescia e nella sua provincia si sta avviando un progetto di clonazione in Piemonte e Veneto che dopo le prime filiali decollerà a livello di franchising nazionale. “D’altro canto – dichiara il fondatore e presidente di “Intesa Lavoro” Fabio Manna – uno dei nostri primi slogan con i quali avviammo l’attività fu, il nostro lavoro è dare lavoro. Riteniamo che dopo aver offerto occasioni a migliaia di italiani ed extracomunitari, operando a favore dell’integrazione e per la promozione della dignità umana, oggi al tempo della crisi, organizzare al meglio i fattori della produzione significhi ulteriormente dare Valore alle Imprese capaci di vincere sui mercati”.

 

In effetti le imprese che si rivolgono a “Intesa Lavoro” affidano alla cooperativa attività critiche che richiedono un’assoluta concentrazione e iperspecializzazione o attività secondarie e non specialistiche ma fortemente professionali che richiedono capacità e continuità: in questo modo le aziende clienti si liberano dai carichi del “fare” per dedicarsi al core business al vendere, alla ricerca, attività che richiedono serenità, capacità e tempi per analisi, studi e valutazioni sulle opportunità. E quanti imprenditori soffocati dal quotidiano non riescono a cogliere le opportunità e le nuove sfide che sopravanzano giusto in tempi di cambiamento? Ecco spiegato il modello di successo di “Intesa Lavoro” che è possibile contattare per ricevere una visita di consulenza e un progetto di fattibilità gratuito per verificare assieme ai propri professionisti ed esperti le possibili inizaitive tese a razionalizzare costi e massimizzare i profitti.

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Riuscitissimo lancio della carta dell’eleganza da Magnifique Napoli.

Alle volte davvero la fortuna con delle belle coincidenze marca la differenza e premia l’audacia: in pochissimi giorni Dario Esposito patron della rinomata boutique di via Filangieri 18 a Napoli, recependo l’invito del giornalista Massimo Lucidi a consegnare della carta dell’eleganza, ha saputo organizzare un evento glamour di straordinario gusto… partendo dal buffet, dall’aperitivo, oltre che dall’oculata gestione degli spazi interni al negozio.

Ma senza dubbio la musica di Peppino Di Capri, con il suo ultimo album, chiamato proprio Magnifique, ha reso unico e impareggiabile l’evento. Tanto che martedì 20 alle 20 ci si torna a dare appuntamento con lo stesso Peppino Di Capri per scambiarsi gli auguri e farsi autografare il proprio prezioso cd, naturalmente Magnifique.

E’ sembrato un buon salotto di casa di una Napoli colta e borghese, dove si confondevano nobili d’animo con quelli di sangue, industriali e professionisti con grandi manager… E non e’ guastata di certo la presenza molto limitata di bellissime signore in un tempio dell’eleganza maschile. Tutti curiosi ad ammirare accessori originalissimi ma pure tessuti vivaci e preziosi e ipotizzare abiti e feste allontando dai propri pensieri i temi della crisi economica che sono rimasti fuori dalla porta. Per quattro ore ben il doppio di quanto preventivato oltre duecento amici si sono incontrati e divertiti all’insegna del tema dell’eleganza e del bien vivre rivendicato con forza da Massimo Lucidi che da ideatore del salotto dell’eleganza ha consegnato più di duecento tessere ai tanti amici che non sono voluti mancare all’appuntamento con la classe e il savoir faire.

Tra i tanti Amici di Magnifique che hanno ricevuto la tessera del salotto dell’eleganza si segnala il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, Carlo Guardascione, Dino Celentano, i professori Pempinello e Carlo Ruosi, Mario Passaro, Rosario Schibeci, Maurizio Adamo, Giuseppe Gambardella, Gilberto Di Petta, Angelo Colella, Dino Falconio, Marco Martinez, Domenico Caccavale, Raffaele De Giorgio, Alberto Masullo, il prefetto Pasquale Manzo, Alberto Cappelletti, Gaetano Pellegrino, Alfonso Gifuni, Danilo De Stefano, Ninni Magliulo, Saro Vadalà, i fratelli Lubrano, Gianclaudio Iannace, Gianluca Manzoni, Sergio Compagna, Achille Mazzuolo, Sergio Compagna. Impossibile citare tutti.

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Stile e buongusto si ritrovano a Napoli grazie all’accogliente ospitalità del Salotto dell’Eleganza.

Ci si ritrova a Napoli per il “Salotto dell’Eleganza” l’originale incontro sullo stile e il buongusto ideato dal giornalista economico Massimo Lucidi, che torna in citta’ nella prestigiosa boutique Magnifique, di Via Filangieri 18 per ospitare la consegna dell’esclusiva Carta dell’eleganza.

 

L’appuntamento con la tradizione sartoriale e l’innovazione artigiana e’ per giovedì 1 dicembre alle ore 18 nello spazio Magnifique sapientemente guidato da Dario Esposito che col padre Mario guida dal 1964 l’attività che porta a Napoli i tessuti più pregiati al mondo. Nomi come Holland & Sherry, Harryson, Taylor & Lodge, Vitale Barberis, Drapers richiamano a colori e consistenza degne dei migliori abiti da uomo sapientemente realizzati dalla mano di selezionatissi sarti eredi della storia e della scuola napoletana. Capi unici per stile, preziosi per qualità delle aziende più rinomate come Dunhill, Schneiders, Valgrisa, Dalvey, Bresciani, Hanna hats, Albert Thurston.

 

Punto di riferimento esclusivo per discussioni sul settore moda grazie alla presenza e al rapporto con stilisti, designer, imprenditori globali e internazionali – giusto qualche nome di quelli che hanno accettato l’invito di Massimo Lucidi, Elio Fiorucci, Santo Versace, Romeo Gigli, Mario d’Urso – il Salotto dell’Eleganza con la Carta dell’eleganza punta ai giovani napoletani e al dialogo generazionale tra gentiluomini. In questi termini, all’evento Magnifique di giovedì 1 dicembre ore 18 in Via Filangieri 18 hanno dato la propria adesione il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, il duca Carlo Guardascione e i modelli Massimiliano Neri e Ciro Torlo.

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Concilium Italia porta la conciliazione a Marigliano

Per merito dell’avvocato Michelangelo Abbate Trovato, responsabile e dell’avvocato Silvana Monda,e dei periti assicurativi Luigi Ciccarelli e Francesco Montiere apre a Marigliano in Corso Umberto 290, una camera di conciliazione strutturata e professionale, targata Concilium Italia. Con mesi l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 28/2010, la Conciliazione obbligatoria si sta affermando in questi mesi come lo strumento in grado di rivoluzionare la Giustizia civile rendendola di fatto accessibile al cittadino, colmando ritardi e affrontando la questione del contenzioso arretrato, obbligando le parti prima di presentarsi da un giudice di provare a ricomporre la lite, istruendo una mediazione, obbligatoria appunto, che ha costi bassi e tempi certi, massimo 120 giorni.

L’inaugurazione a Marigliano domenica 6 novembre alle ore 11 nella centralissima sede di Corso Umberto 290 e’ affidata al giornalista economico Massimo Lucidi responsabile delle relazioni istituzionali e media dell’organismo di conciliazione. L’evento di domenica segue la formula dell’inaugurazione “salottiera”, che al di là del caloroso in bocca al lupo che si deve a chi lancia una nuova iniziativa professionale e imprenditoriale, consente di motivare la struttura, farsi conoscere sul territorio e scambiare nel contempo delle considerazioni tecniche sulla materia della media-conciliazione.

La conciliazione ha tanti meritori aspetti primo fra tutti la logica del “mi conviene”, rispetto a quella del “ho ragione” che è chiaramente più competitiva, rivoluzionaria appunto. Logica che ha ispirato il sistema a cogliere l’opportunità forte di dirimere le proprie controversie civili ricorrendo all’Alternative Dispute Resolution, il sistema di risoluzione delle controversie che il Governo ha reso obbligatorio per molte materie. I diritti reali, la divisione, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, la locazione, il comodato, l’affitto di azienda, il risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, il risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, i contratti assicurativi, bancari e finanziari trovano così strutture e professionisti di primo piano per dibattere e portare ad accordo entro 120 giorni le parti che altrimenti mantengono il diritto di rivolgersi al giudice con tutte le lungaggini dell’attuale situazione. L’obbligatorietà premia la scelta culturale per diffondere lo strumento che negli anni prossimi diffonderà un modo diverso per risolvere le liti e di fatto favorirà un percorso verso una società meno conflittuale.

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Al via la “Herculaneum Opportunities”, una nuova realtà per il rilancio turistico del territorio ercolanese.

Si e’ svolta venerdì 4 novembre a Villa Maiuri a Ercolano un’affollatissima conferenza stampa di presentazione di “Herculaneum Opportunities” la società pubblico privata, assurta a modello di public private partnership per lo sviluppo turistico del territorio, alla presenza, tra gli altri, del Presidente Barbara Mancusi, dell’amministratore delegato, onorevole Salvatore Lauro e del Sindaco di Ercolano, Vincenzo Strazzullo.

 

L’incontro moderato dal giornalista economico Massimo Lucidi si e’ aperto con i saluti del Presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Paolo Graziano, del Presidente della Camera di Commercio di Napoli Maurizio  Maddaloni e dell’imprenditore cinematografico e presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentis che hanno voluto far pervenire un messaggio di incoraggiamento  a chi come l’imprenditore Salvatore Lauro si avvale di strumenti innovativi e internazionali per lo sviluppo. L’industriale Ovidio Jacorossi fondatore di Mecenate 90, la fondazione presieduta da Alain Elkann ha aperto i lavori. Quindi gli interventi istituzionali del Sindaco Strazzullo, del Presidente del Consiglio comunale di Ercolano Rori Oliviero e dei vertici societari che hanno presentato l’iniziativa.

Nata nel 2008 nell’ambito del programma Urban Herculaneum promosso dall’ Amministrazione comunale e finalizzato alla realizzazione della riqualificazione urbana ed ambientale dell’area ercolanese, Hercolameum Opportunities, in seguito all’aggiudicazione della gara pubblica indetta dal Comune di Ercolano da parte della Lauro.it spa, attuale socio di maggioranza, si occupa della valorizzazione e riqualificazione del territorio di Ercolano dal punto di vista turistico con ogni iniziativa ritenuta idonea, partendo dai punti di forza che il territorio stesso offre: ovvero l’unica strada per il Vesuvio, il creator vesevo, il MAV unico museo virtuale sul territorio nazionale, le ville vesuviane, il mercato di resina, il miglio d’oro.

Le prime proposte della nuova società sono state illustrate dallo stesso Salvatore Lauro, ad della società ,  quali ad esempio, l’utilizzo del trasporto marittimo dei turisti tramite anche la riqualificazione e riabilitazione dell’approdo borbonico, la creazione di nuove attrattive partendo da quelle presenti sul territorio come l’ipotesi di creare un parco divertimenti incentrato sulla presenza sulle pendici del Vesuvio della casa di Amelia la maga di Walt Disney. Non mancano interventi finalizzati al miglioramento e ampliamento della capacità recettiva del territorio ed alla creazione di servizi integrati e di qualità, che offrano al turista una piacevole permanenza sul territorio: pronta una carta di credito ricaricabile del circuito MasterCard e una piattaforma web per la vendita dei pacchetti turistici sulla rete.

 

Tra le personalità del mondo turistico ed istituzionale, l’intervento di Bruno Pinti, Presidente di Città del Sapere, polo universitario in convenzione con l’università telematica Unitelma Sapienza e’ stato particolarmente apprezzato, anche dai tour operator stranieri presenti: l’annuncio del lancio del master universitario sull’incoming turistico con l’offerta di dieci borse di studio, concesse in partenariato con il consorzio turistico Arcipelago Campano per volonta’ del suo presidente, l’onorevole Salvatore Lauro. Il plauso degli imprenditori e il sostegno delle istituzioni sono il segnale più forte del cambio di marcia possibile sul territorio, partendo dal cambiamento del modo di pensare, della formazione professionale, del sistema di relazioni industriali.

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Gianmaria Fara: per uscire dalla crisi l’Italia deve investire nei propri talenti

Dal 2010, Ema ed Eurispes hanno attivato una fattiva collaborazione e stanno progettando insieme una serie di iniziative sui temi del sociale. Profittando dell’amicizia con Ciro Visone ho chiesto di sentire il Presidente di Eurispes Gianmaria Fara per cogliere segnali di possibile rilancio dalla crisi. (m.m.l.)

Presidente Fara dal Suo osservatorio privilegiato questi tempi di crisi sono tempi di…
…di grandi difficoltà. L’Italia arranca. È un Paese nel quale si intrecciano crisi economica e sociale, crisi politica e crisi istituzionale. Un groviglio che appare sempre più difficile da sciogliere. Eppure l’Italia ha enormi potenzialità, è tra le prime dieci potenze economiche del pianeta. Il problema è che non riesce a trasformare la potenza in energia: per dirla intermini filosofici non riesce a passare dalla potenza all’atto.

In riferimento alla crisi di Finanza dobbiamo preoccuparci seriamente?
La finanza è sempre più distante dall’economia reale: viaggia, si può dire, su binari paralleli, ma distanti.
Questa finanza senza patria, senza bandiere, senza responsabilità è un problema oramai per tutti gli Stati sovrani e per tutte le economie.

Che cosa fare per l’Italia in questo scenario?
L’Italia deve rimettere a posto i propri conti e cercare di ridurre quanto più possibile il proprio debito pubblico e, quindi, la quantità enorme di interessi che su questo debito siamo costretti a pagare e che rappresentano una zavorra ormai insostenibile. Inoltre, deve riuscire a fare l’inventario delle sue fragilità e dei suoi punti di forza che sono tanti e che, se valorizzati e sostenuti, potrebbero consentire al Paese di rimettersi in carreggiata e giocare un ruolo non secondario sullo scenario mondiale. C’è un’Italia, spesso poco conosciuta dagli stessi italiani, fatta di aziende, di enti e di Istituzioni che funzionano. Aziende che producono ottimi fatturati, esportano in tutto il mondo, creano buona occupazione e sono spesso all’avanguardia nel proprio settore ed enti e Istituzioni che erogano servizi di grande qualità ai nostri cittadini e alle nostre imprese. È su questi poli di eccellenza, ripeto spesso poco noti al grande pubblico, che bisogna puntare. Io, comunque, sono fiducioso: gli italiani riescono a dare il meglio di sé soprattutto nei momenti di crisi.

Massimo Lucidi

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Concilium Italia porta la Conciliazione a Bologna

A sei mesi dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 28/2010, la Conciliazione obbligatoria si sta affermando come lo strumento in grado di rivoluzionare la Giustizia civile rendendola di fatto accessibile al cittadino, colmando ritardi e affrontando la questione del contenzioso arretrato, obbligando le parti prima di presentarsi da un giudice di provare a ricomporre la lite, istruendo una mediazione, obbligatoria appunto, che ha costi bassi e tempi certi, massimo 120 giorni.
Frenetico il lavoro per l’organismo di conciliazione Concilium Italia, che si sta distinguendo per la capillare presenza sull’intero territorio nazionale e che in queste ore ha calendarizzato l’apertura di nuove prestigiose sedi, come quella di Bologna in via Marconi 3, mercoledì 19 ottobre alle 17.30
L’inaugurazione bolognese segue la formula dell’inaugurazione “salottiera”, che al di là del caloroso in bocca al lupo che si deve a chi lancia una nuova iniziativa professionale e imprenditoriale, consente di motivare la struttura, farsi conoscere sul territorio e scambiare nel contempo delle considerazioni tecniche sulla materia della media-conciliazione. La conciliazione ha tanti meritori aspetti primo fra tutti la logica del “mi conviene”, rispetto a quella del “ho ragione” che è chiaramente più competitiva, rivoluzionaria appunto. Logica che ha ispirato il sistema a cogliere l’opportunità forte di dirimere le proprie controversie civili ricorrendo all’Alternative Dispute Resolution, il sistema di risoluzione delle controversie che il Governo ha reso obbligatorio per molte materie. I diritti reali, la divisione, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, la locazione, il comodato, l’affitto di azienda, il risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, il risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, i contratti assicurativi, bancari e finanziari trovano così strutture e professionisti di primo piano per dibattere e portare ad accordo entro 120 giorni le parti che altrimenti mantengono il diritto di rivolgersi al giudice con tutte le lungaggini dell’attuale situazione. L’obbligatorietà premia la scelta culturale per diffondere lo strumento che negli anni prossimi diffonderà un modo diverso per risolvere le liti e di fatto favorirà un percorso verso una società meno conflittuale.

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Concilium Italia porta la Conciliazione a Pescara

A sei mesi dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 28/2010, la Conciliazione obbligatoria si sta affermando come lo strumento in grado di rivoluzionare la Giustizia civile rendendola di fatto accessibile al cittadino, colmando ritardi e affrontando la questione del contenzioso arretrato, obbligando le parti prima di presentarsi da un giudice di provare a ricomporre la lite, istruendo una mediazione, obbligatoria appunto, che ha costi bassi e tempi certi, massimo 120 giorni.
Frenetico il lavoro per l’organismo di conciliazione Concilium Italia, che si sta distinguendo per la capillare presenza sull’intero territorio nazionale e che in queste ore ha calendarizzato l’apertura di nuove prestigiose sedi, come quella di Pescara, in via Marconi 29.
L’inaugurazione e’ occasione di un bel confronto al Caffè Letterario di Via delle Caserme 22 e sono confermate presenza autorevoli del panorama istituzionale e professionale non solo pescarese, come il Presidente della Provincia Guerino Testa e l’assessore Vincenzo Serraiocco, l’avvocato Germano De Cinque e il giornalista economico Massimo Lucidi. Si segue la formula dell’inaugurazione “salottiera”, che al di là del caloroso in bocca al lupo che si deve a chi lancia una nuova iniziativa professionale e imprenditoriale, consente di motivare la struttura, farsi conoscere sul territorio e scambiare nel contempo delle considerazioni tecniche sulla materia della media-conciliazione civile: eventi che coinvolgono i principali opinion leader sul diritto e l’economia nelle città sedi di apertura delle Camere targate Concilium Italia.
Non solo pasticcini e champagne ma anche tante presenza di qualificati professionisti e imprenditori, Istituzioni locali e opinion leader capaci di confrontarsi sul tema della conciliazione; approfondito per i tanti meritori aspetti primo fra tutti la logica del “mi conviene”, rispetto a quella del “ho ragione” che è chiaramente più competitiva, rivoluzionaria appunto. Logica che ha ispirato il sistema a cogliere l’opportunità forte di dirimere le proprie controversie civili ricorrendo all’Alternative Dispute Resolution, il sistema di risoluzione delle controversie che il Governo ha reso obbligatorio per molte materie. I diritti reali, la divisione, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, la locazione, il comodato, l’affitto di azienda, il risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, il risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, i contratti assicurativi, bancari e finanziari trovano così strutture e professionisti di primo piano per dibattere e portare ad accordo entro 120 giorni le parti che altrimenti mantengono il diritto di rivolgersi al giudice con tutte le lungaggini dell’attuale situazione. L’obbligatorietà premia la scelta culturale per diffondere lo strumento che negli anni prossimi diffonderà un modo diverso per risolvere le liti e di fatto favorirà un percorso verso una società meno conflittuale.

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Concilium Italia porta la Conciliazione a Fondi.

A sei mesi dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 28/2010, la Conciliazione obbligatoria si sta affermando come lo strumento in grado di rivoluzionare la Giustizia civile rendendola di fatto accessibile al cittadino, colmando ritardi e affrontando la questione del contenzioso arretrato, obbligando le parti prima di presentarsi da un giudice di provare a ricomporre la lite, istruendo una mediazione, obbligatoria appunto, che ha costi bassi e tempi certi, massimo 120 giorni.

Ne hanno parlato centinaia di persone e decine di professionisti su invito della sede secondaria di Concilium Italia aperta a Fondi su iniziativa di Vincenzo De Santis nella bella sede in via Appia lato Roma km. 118,700 n.460. ad animare il dibattito è intervenuto il giornalista economico Massimo Lucidi e oltre al responsabile della sede sono intervenuti pure l’avvocato Giuliana Pannozzo e il magistrato, avvocato Giovanni Quadrino. Non solo pasticcini e champagne ma anche tante presenza di qualificati professionisti e imprenditori, Istituzioni locali e opinion leader capaci di confrontarsi sul tema della conciliazione; approfondito per i tanti meritori aspetti primo fra tutti la logica del “mi conviene”, rispetto a quella del “ho ragione” che è chiaramente più competitiva, rivoluzionaria appunto. Logica che ha ispirato il sistema a cogliere l’opportunità forte di dirimere le proprie controversie civili ricorrendo all’Alternative Dispute Resolution, il sistema di risoluzione delle controversie che il Governo ha reso obbligatorio per molte materie.

I diritti reali, la divisione, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, la locazione, il comodato, l’affitto di azienda, il risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, il risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, i contratti assicurativi, bancari e finanziari trovano così strutture e professionisti di primo piano per dibattere e portare ad accordo entro 120 giorni le parti che altrimenti mantengono il diritto di rivolgersi al giudice con tutte le lungaggini dell’attuale situazione. L’obbligatorietà premia la scelta culturale per diffondere lo strumento che negli anni prossimi diffonderà un modo diverso per risolvere le liti e di fatto favorirà un percorso verso una società meno conflittuale.

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Concilium Italia porta la Conciliazione a Giugliano.

A sei mesi dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 28/2010, la Conciliazione obbligatoria si sta affermando come lo strumento in grado di rivoluzionare la Giustizia civile rendendola di fatto accessibile al cittadino, colmando ritardi e affrontando la questione del contenzioso arretrato, obbligando le parti prima di presentarsi da un giudice di provare a ricomporre la lite, istruendo una mediazione, obbligatoria appunto, che ha costi bassi e tempi certi, massimo 120 giorni.

Frenetico il lavoro per l’organismo di conciliazione Concilium Italia, che si sta distinguendo per la capillare presenza sull’intero territorio nazionale e che in queste ore in Campania ha messo in calendario l’apertura di nuove prestigiose sedi. A Giugliano domani si inaugura la Camera di Conciliazione in Via Giovanni Verga numero 6, su iniziativa dell’avvocato Michelangelo Abbate Trovato e il perito tecnico Luigi Ceccarelli.

L’appuntamento inaugurale è fissato alle 12 di sabato 24 settembre e sono confermate presenza autorevoli del panorama istituzionale e professionale non solo locale : si segue la formula dell’inaugurazione “salottiera”, che al di là del caloroso in bocca al lupo che si deve a chi lancia una nuova iniziativa professionale e imprenditoriale, consente di motivare la struttura, farsi conoscere sul territorio e scambiare nel contempo delle considerazioni tecniche sulla materia della media-conciliazione civile: eventi che coinvolgono i principali opinion leader sul diritto e l’economia nelle città sedi di apertura delle Camere targate Concilium Italia. Al giornalista economico Massimo Lucidi già protagonista delle aperture di Milano, Brescia, Cuneo e Castellammare di Stabia sono ora affidati tanti eventi in tutt’Italia già calendarizzati per ottobre. alla ripresa settembrina. San Giuseppe Vesuviano Giugliano e Fondi nei prossimi giorni. Torino Bologna e Agrigento nelle settimane prossime.
Non solo pasticcini e champagne ma anche tante presenza di qualificati professionisti e imprenditori, Istituzioni locali e opinion leader capaci di confrontarsi sul tema della conciliazione; approfondito per i tanti meritori aspetti primo fra tutti la logica del “mi conviene”, rispetto a quella del “ho ragione” che è chiaramente più competitiva, rivoluzionaria appunto. Logica che ha ispirato il sistema a cogliere l’opportunità forte di dirimere le proprie controversie civili ricorrendo all’Alternative Dispute Resolution, il sistema di risoluzione delle controversie che il Governo ha reso obbligatorio per molte materie. I diritti reali, la divisione, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, la locazione, il comodato, l’affitto di azienda, il risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, il risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, i contratti assicurativi, bancari e finanziari trovano così strutture e professionisti di primo piano per dibattere e portare ad accordo entro 120 giorni le parti che altrimenti mantengono il diritto di rivolgersi al giudice con tutte le lungaggini dell’attuale situazione. L’obbligatorietà premia la scelta culturale per diffondere lo strumento che negli anni prossimi diffonderà un modo diverso per risolvere le liti e di fatto favorirà un percorso verso una società meno conflittuale.

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Concilium Italia porta la Conciliazione a Caserta.

A sei mesi dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 28/2010, la Conciliazione obbligatoria si sta affermando come lo strumento in grado di rivoluzionare la Giustizia civile rendendola di fatto accessibile al cittadino, colmando ritardi e affrontando la questione del contenzioso arretrato, obbligando le parti prima di presentarsi da un giudice di provare a ricomporre la lite, istruendo una mediazione, obbligatoria appunto, che ha costi bassi e tempi certi, massimo 120 giorni.

 

Frenetico il lavoro per l’organismo di conciliazione Concilium Italia, che si sta distinguendo per la capillare presenza sull’intero territorio nazionale e che in queste ore in Campania ha messo in calendario l’apertura di nuove prestigiose sedi. A Caserta da domani entra in funzione la Camera di Conciliazione su iniziativa della G.M. Servizi Legali in Caserta in via Santa Commaia, 10. I promotori dell’iniziativa sono gli avvocati Roberto Garofalo, Antonio Garofalo, Vito Marotta, Paola Fontana, e le dottoresse Teresa Piccirillo, Carmen Rea, Giuseppina Martone.

 

L’inaugurazione a Caserta è fissata alle 19,30 di venerdì 23 settembre e sono confermate presenza autorevoli del panorama istituzionale e professionale non solo casertano : si  segue la formula dell’inaugurazione “salottiera”, che al di là del caloroso in bocca al lupo che si deve a chi lancia una nuova iniziativa professionale e imprenditoriale, consente di motivare la struttura, farsi conoscere sul territorio e scambiare nel contempo delle considerazioni tecniche sulla materia della media-conciliazione civile: eventi che coinvolgono i principali opinion leader sul diritto e l’economia nelle città sedi di apertura delle Camere targate Concilium Italia.  Al giornalista economico Massimo Lucidi già protagonista delle aperture di Milano, Brescia, Cuneo e Castellammare di Stabia sono ora affidati tanti eventi in tutt’Italia già calendarizzati per ottobre. alla ripresa settembrina. San Giuseppe Vesuviano Giugliano e Fondi nei prossimi giorni. Torino Bologna e Agrigento nelle settimane prossime.

Non solo pasticcini e champagne ma anche tante presenza di qualificati professionisti e imprenditori, Istituzioni locali e opinion leader capaci di confrontarsi sul tema della conciliazione; approfondito per i tanti meritori aspetti primo fra tutti la logica del “mi conviene”, rispetto a quella del “ho ragione” che è chiaramente più competitiva, rivoluzionaria appunto. Logica che ha ispirato il sistema a cogliere l’opportunità forte di dirimere le proprie controversie civili ricorrendo all’Alternative Dispute Resolution, il sistema di risoluzione delle controversie che il Governo ha reso obbligatorio per molte materie. I diritti reali, la divisione, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, la locazione, il comodato, l’affitto di azienda, il risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, il risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, i contratti assicurativi, bancari e finanziari trovano così strutture e professionisti di primo piano per dibattere e portare ad accordo entro 120 giorni le parti che altrimenti mantengono il diritto di rivolgersi al giudice con tutte le lungaggini dell’attuale situazione. L’obbligatorietà premia la scelta culturale per diffondere lo strumento che negli anni prossimi diffonderà un modo diverso per risolvere le liti e di fatto favorirà un percorso verso una società meno conflittuale.

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Ciro Visone, imprenditore di successo al servizio della collettività.

Nella mia continua ricerca di aziende innovative e capaci di cogliere nella crisi opportunità di crescita, mi ha fatto piacere imbattermi in un gruppo assicurativo, finanziario che opera pure nel settore aereo guidato da… un napoletano che si chiama Ciro.

Si tratta di Ciro Visone 58 anni, molto ben portati, occhi azzurri che lo fanno sembrare più cittadino del mondo e tombeur de femme, che padre assennato e manager capace… ma basta parlargli per capire che l’esperienza accumulata in tanti anni di lavoro è fatta con sacrifici e dedizione crescendo su nel contempo pure un figlio, Raffaele, che oggi inizia a distinguersi per il lavoro all’interno di un’azienda del gruppo.

Basta parlargli: sì bisogna far parlare la gente. Ma anche saperla ascoltare. Cosa che ho avuto il piacere di fare con Ciro Visone e scoprire un imprenditore capace di stare su più mercati e business diversi in più Paesi ma sempre con la testa (e il cuore!) a Napoli. Con orgoglio desideravo incontrare questo napoletano che ce l’ha fatta a tirar su un’azienda capace di creare valore e ricchezza per sé per i propri collaboratori e per il territorio. E cosi sono andato a trovarlo.

La sede degli Uffici è molto prestigiosa, impreziosita peraltro da una foresteria per il personale che transita alla sede, e centrale nell’area urbana di Napoli: a pochi passi dal centro direzionale in un centro servizi appositamente realizzato con parcheggi a pochi metri dai principali svincoli autostradali, in Via Poggioreale.

Un vista molto bella sulla città, sul mare, segno di una visione capace di andare oltre il proprio territorio e i problemi di Napoli.

La storia di Ciro Visone è ancora tutta da scrivere per i margini di crescita che i suoi prodotti finanziari e assicurativi hanno; ma è pur vero che molto di quanto è stato fatto merita alcune considerazioni sul gruppo EMA Assistance.

In primo luogo, è ancora possibile guidare un’azienda con personale altamente specializzato a Napoli, vincendo le difficoltà del territorio che saranno sì maggiori ma per chi ci nasce diventa un forte motivo etico e un riconoscimento in più per gustare il meritato successo.

Il secondo punto riguarda la peculiarità oggettiva di EMA Assistance: concepire e realizzare un servizio assicurativo e finanziario innovativo, garantendo all’associato nel mondo, il soccorso aereo specializzato al costo di un caffè al giorno, è la migliore testimonianza di quanto un privato possa favorire assistenza sanitaria specializzata meglio di qualunque (carrozzone) pubblico.

Ultima (ma non la peggiore!) osservazione: Ciro Visone è un imprenditore di successo ma è pure un uomo attento al sociale e un volontario praticante. Molto ha fatto in Africa per la popolazioni sfortunate del Madagascar, tanto da ricevere il prestigioso riconoscimento dell’Assistenza al Consiglio Superiore della Transizione, massimo riconoscimento istituzionale malgascio.

L’esperienza di Ciro Visone mi fa tornare in mente gli studi di politica economica del grande professore Albert Hirschman perchè nel conoscerlo mi chiedo quanto conta lo studio e l’impegno per realizzare un’azienda internazionale di successo e quanto invece la motivazione, la passione di rendersi utile in modo originale per la propria società, il proprio territorio la propria famiglia. Interessi e passioni dunque camminano a braccetto e rappresentano meglio di ogni altra cosa la vita anche in termini di cause e di effetti dell’impresa di Visone che proveremo a raccontare nel corso di questo numero del giornale.

Buona lettura

Massimo Lucidi

–      Comincerei col chiederle l’età, il titolo di studio e soprattutto quando a cominciato a lavorare?

“Ho 58 anni, sono laureato in sociologia e scienze sociali e ho cominciato a lavorare molto presto a 21 anni in Alenia la realtà è che gli studi camminavano di pari passo con la voglia di volare e così sono diventato pilota, già prendendo il primo brevetto di pilota civile a poco meno di 18 anni”

Che ricordi mantiene della sua giovinezza?

“Tutto. Bello e brutto. Sono la forza che oggi mi incoraggia a guardare avanti, a continuare a costruire, consapevole che le crisi economiche sono cicliche e sebbene il buio possa durare più della luce, prima o poi arriva anche quella e non va sciupata. L’arte di arrangiarsi che ogni napoletano porta nel suo dna dovrebbe rappresentare il migliore antidoto per superare lo sconforto, le difficoltà e la mancanza di fiducia per il futuro di cui siamo vittime ogni giorno. Se penso che a 30 anni fui colpito da un proiettile vagante e oggi sono qui con Lei e mio figlio cosa posso dirle”.

–      Ce lo racconti se Le va?

“La passione per il volontariato, la politica, diciamo l’impegno civico me lo trasmisero i miei genitori in tenera età e così entrai presto nel gruppo giovani della Democrazia cristiana. Ero spessissimo in mezzo alla strada in piazza nel centro di san Sebastiano al Vesuvio e lo ero anche quel fatidico giorno il 6 luglio del 1981 per festeggiare il mio ingresso nel comitato provinciale della DC. Ci fu un omicidio di camorra e un proiettile mi colpi accidentalmente e io vissi tante settimane tra la vita e la morte per poi svegliarmi e….. quella lezione mi ricorda tutti i giorni che la vita non ci appartiene, non è nostra e rappresenta un’esperienza da condividere. Per questo oggi sono impegnato a parlare e agire per l’Africa in un momento che nessuno ne parla”.

–      Proprio ieri il Papa ha ricordato la fame nel mondo nel discorso che ha preceduto l’Angelus (31 luglio 2011 ndr)….

“Il mondo cattolico è in prima linea, per carità, e la voce del Santo Padre chiunque sia si è sempre levata a favore dei più deboli e degli oppressi. Ma Benedetto XVI dicendo che è vietato dimenticare chi patisce fame e sete riconosce il pericolo che nella società dell’informazione globale chi ne è fuori viene dimenticato. E quindi a mio avviso siamo tutti responsabili e chiamati a dare una risposta vera ed efficace. Per questo ho pensato di destinare parte della mia attività professionale e quella delle aziende mie partner in progetti di assistenza mirata in Madagascar. Lì abbiamo realizzato un poliambulatorio che potrà occuparsi di oltre 1600 bambini che sono assistiti dalle amorevoli cure delle Suore Discepole del Sacro Cuore.”

–      La ringrazio Visone perché la sua risposta mi ha pure tagliato una domanda sul Madagascar… di questo Paese Lei è Assistente del Consiglio Superiore della Transizione. Ce lo spiega il valore di questo riconoscimento?

“Sono io che La ringrazio perchè al telefono avevamo costruito un’intervista sul lavoro e le avevo detto che avrei preferito parlare di quello. Del mio impegno come volontario ne parlo poco solo con chi come sente il bisogno di fare e partecipare… altrimenti si rischia di fare annunci e invece servono fatti. Il Presidente del Consiglio Superiore della Transizione che è il massimo organismo ufficiale del Madagascar riconosciuto a livello internazionale mi ha nominato Assistente del Consiglio che è un incarico prestigioso, gratuito, per dare un contributo di esperienza e professionalità a questo delicato momento di passaggio verso la democrazia e lo sviluppo economico di un Paese molto grande con delle potenzialità enormi e con problemi ancor più grandi, che è il Madagascar. Mi creda è un paese bellissimo – e nel dirmelo, Visone si emoziona e mi mostra delle foto dell’ultimo viaggio – che se opportunamente guidato in termini di cooperazione economica può dare un grande contributo allo sviluppo economico mondiale.”

–      Visone Lei è un imprenditore di successo e tra poco Le chiederò proprio in termini specifici del Suo gruppo di imprese, ma nel materiale che ho raccolto prima di incontrarLa e da quanto mi ha detto sin qui anche a riguardo dell’Africa, mi sembra come una pentola a pressione rispetto a questi temi “civili”… mi dica un po’ quello che pensa dell’attuale momento economico. Vedo che viene usato dai colleghi anche come opinionista…

“Di recente un Suo collega mi venne a chiedere di queste elezioni a Napoli e parlai di inadeguatezza del candidato del centro destra  rispetto alle sfide sul tappeto. E alle risorse inesplorate, sconosciute, mortificate al Sud. Ebbene Le dirò che Napoli come l’Africa rappresentano le opportunità vere, per la crescita le sfide da cogliere. Come l’Italia non crescerà se non cresce Napoli, appare evidente e inspiegabile che un intero continente non dia il proprio contributo alla crescita globale. Spero che dopo che il Presidente Obama risolva col Congresso e col compromesso la questione del debito USA, si rivolga al mondo quale leader globale e Africano e rivendichi un diverso modello di sviluppo. Ma credo che questo il Presidente Obama lo abbia in mente molto chiaramente.  Il problema è invece chi deve avere un modello di sviluppo nel nostro Paese. Sono appena rientrato da Gibilterra e davvero non si capisce più nulla. Tra Governo non reattivo, opposizioni finte e presunte ma non mi faccia dire altro.”

–      Su questi macro scenari ci fermiamo qui. Ora ci presenti l’Ema Assistance.

“Quello che oggi vede è l’evoluzione più specializzata del soccorso sanitario, con il ricorso ai mezzi aeronautici a tutte le latitudini, longitudini e altitudini possibili al mondo. Ovunque il nostro assistito si rechi, lì arriva Ema che si avvale di una flotta di 59 elicotteri e 11 aereombulanze che possono pure sfruttare 3 piste di atterraggio di proprietà e una rete di 38 centri di assistenza. Grazie a un sistema di partnership ed accordi possiamo garantire 32.000 interventi l’anno. Ema Assistance è un’associazione che ha stretto partnership con società di trasporto e salvataggio aereo in Germania, Austria, Italia e si serve della collaborazione di organizzazioni simili in Europa, Stati Uniti, Asia e Africa.”

–      Quando nasce Ema Assistance? E perchè?

“EMA Assistance  viene fondata nel 2005, come un’associazione senza scopo di lucro, che si occupa, tra l’altro, di trasporti sanitari in qualsiasi parte del mondo per problematiche sanitarie (infortunio/malattia/decesso) occorse ai propri associati. La nascita di EMA ASSISTANCE risponde alla esigenza di assicurare un secondo livello di soccorso, che non è garantito dal servizio pubblico con i servizi di Pronto Intervento come, per esempio, i trasferimenti di persone con incapacità temporanea o permanente di spostamento o deambulazione (in gergo, PRM – Passengers with Reduced Mobility), a seguito di un ricovero o di una grave malattia. L’iniziativa colma il vuoto esistente tra l’assistenza, la cura e il recupero garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale attraverso i propri Enti operativi ed il ruolo ed i servizi tradizionalmente offerti dalle compagnie di assicurazione in caso di incidenti, infortunio, malattie occorsi ai propri assicurati in Italia e all’estero.

–      Ci spieghi meglio questo passaggio sull’assistenza sanitaria del SSN

“Mentre l’assistenza sanitaria pubblica garantisce ai cittadini italiani (ma in genere a chiunque ne abbia necessità dal momento che la nostra legislazione estende l’assistenza, indistintamente, a tutti quei cittadini -italiani e non- che, presenti sul nostro territorio, abbiano bisogno di cure mediche) il miglior servizio possibile di assistenza e cura erogati, direttamente o in convenzione, il sistema sanitario privato e le compagnie di assicurazione liquidano, invece, i danni subiti dai propri assicurati nella misura e nelle modalità previste dai contratti stipulati. Tali contratti, in genere, prevedono la copertura delle spese di degenza, l’assistenza di specialisti e una indennità sia per il periodo di convalescenza sia per le giornate di lavoro perse; e, nel caso di lavoratori autonomi, anche un risarcimento per gli eventuali danni temporanei o permanenti subiti. Esistono, ovviamente, contratti di assicurazione che prevedono garanzie o coperture di lungo periodo e rispondenti a specifiche richieste ed esigenze dell’assicurato, ma in genere la tendenza è quella di erogare un servizio standardizzato.

–      Quindi Ema Assistance offre agli associati un servizio assicurativo a pieno titolo?

“Il servizio offerto da Ema Assistance si configura, quindi, come un vero e proprio servizio di assicurazione che ha l’obiettivo di garantire all’associato/assicurato/assistito uno stato di protezione ancora più elevato, consentendogli l’immediato rientro nella propria città di origine dopo un ricovero di urgenza a seguito di malattia o infortunio occorsi in Italia o all’estero, utilizzando ogni mezzo di trasporto si renda necessario. Nell’ambito di questo servizio, Ema Assistance garantisce anche il trasporto delle spoglie mortali dell’associato da qualunque parte d’Italia o del mondo al Comune di residenza o domicilio abituale”.

–      Avete concorrenti in Italia che offrono lo stesso tipo di assistenza?

“Al momento ci permettiamo di affermare che i servizi garantiti da Ema possono essere considerati unici e sottolineo che si tratta di un servizio innovativo e integrativo che da un lato garantisce in caso di infortunio o malattia una migliore qualità di vita per i propri associati e i loro cari ricevendo le cure più adeguate nei luoghi ritenuti più idonei dal personale medico di fiducia. Nello stesso tempo rispetto ad un eventuale improvviso decesso Ema si fa carico degli oneri e degli insostenibili fastidi burocratici afferenti il trasporto delle spoglie mortali dell’associato.”

–      Dove opera Ema e con chi?

“Come Le dicevo prima ci muoviamo in una logica world wide e siamo in grado di assicurare i nostri servizi sia in Italia che all’estero grazie ad una rete di partner qualificati. Ne cito qualcuno. DRF in Germania, Austria ed altri paesi Europei, SlamAir ed Helitalia e CabAir in Italia, numerosi altri partners in Brasile, India, Cina, Giappone e Stati Uniti, con un complessivo staff di 750 medici in tutto il mondo. Le coperture assicurative, per conto di Ema sono garantite da apposito accordo stipulato con la Compagnia di Assicurazione Hill Insurance Company LTD con sede in Gibilterra*.

– Come ci si associa a Ema Assistance?

“Sta per partire una grande campagna di viral marketing per far conoscere in rete il nostro prodotto. Ma oltre le singole adesioni via web, il nostro metodo di promuovere l’associazione e i servizi è attraverso la convenzione. Attualmente i 2,4 milioni di iscritti all’associazione degli Enti previdenziali, l’Adepp, la Confapi con le sue 40.000 partite Iva iscritte e la Confederazione nazionale dei lavoratori ricevono la proposta di tesserarsi all’Ema. Noi pensiamo di trasformare tale proposta in un servizio obbligatorio per determinate fasce di lavoratori e professionisti che di fatto per ragioni legate al proprio lavoro sono particolarmente legati alle tematiche del viaggio e della salute. Di conseguenza stiamo sempre molto attenti in Italia alle occasioni di comunicazione istituzionale. Ma crediamo che il futuro sia la rete. Lì viene sempre premiata la cultura dell’innovazione. E noi nel nostro piccolo la rappresentiamo”.

L’incontro finisce con una buona tazza di caffè napoletano e devo dire che è l’unica cosa che lega il contesto internazionale, lo spirito di Ciro Visone e la voglia di competere con un’accaldata città che saprà risorgere se imprenditori e professionisti migliori sono capaci davvero di cercare nuove intese e sinergie per il bene comune. Con lo spirito volto davvero alla solidarietà e al prossimo. Mentre lascio lo studio di Visone, mi accorgo di una foto con l’indimenticato Pontefice Karol Woytila che nel 1986 si volle complimentare con lui per il lavoro e l’impegno svolto nelle azioni di elisoccorso in qualità di Presidente della Air Tirreno. Ma non ho il tempo di approfondire perchè Ciro Visone si impegna a fare meglio e di più per meritare di nuovo un incontro con il Papa. Pochi annunci, molti fatti, mai il tempo di celebrarli: questa la lezione che ho porto a casa.

* La Compagnia di Assicurazione Hill Insurance Company LTD, con sede in Gibilterra, autorizzata  all’esercizio dell’attività assicurativa, ramo 18 (assistenza), con decreto della  Financial Services Commission (FSC) del Governo di Gibilterra, in data 20/01/2010 ed in Italia, in regime di L.P.S. (Libera Prestazione di Servizi), dall’ISVAP Cod. Impresa 40323 – Albo Imprese II.01026.

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Conferenza stampa – Arcipelago Reti di Impresa per il Turismo

Lunedì 4 luglio alle ore 12 nella sala conferenze di Confindustria Campania a Palazzo Partanna in Piazza dei Martiri 58, l’on Salvatore Lauro in qualità di promotore e presidente presenta, in anteprima, alla stampa il contratto di sviluppo turistico “Arcipelago Reti di Impresa per il Turismo”, introdotto dal giornalista economico Massimo Lucidi, con la presenza dei vertici regionali di Confindustria. “Arcipelago Reti di Impresa per il turismo” nasce nell’Aprile del 2011, con l’obiettivo di costituire per la prima volta un’aggregazione di imprenditori che condividono lo svolgimento di attività e servizi collegati direttamente o indirettamente al turismo ed ai trasporti via mare.

Il Contratto di Rete, istituito con la legge 33 del 9 aprile 2009 e modificato con l’articolo 42 della legge 122/2010, è un contratto stipulato tramite atto pubblico o scrittura privata autenticata, con cui più imprese perseguono lo scopo di accrescere la propria competitività e capacità d’innovazione attraverso un programma comune in cui si impegnano a scambiare risorse industriali tecniche, umane e informazioni. Gli utili d’impresa reinvestiti nel fondo patrimoniale godono di una defiscalizzazione del 75% fino a un milione di euro.

Tra gli obiettivi principali del nostro progetto, riveste un ruolo di estrema importanza il rafforzamento dell’offerta di servizi agli utenti.

Il fine è di semplificarne la fruibilità, offrendo servizi di qualità ed effettuando un’adeguata comunicazione della suddetta qualità tramite l’utilizzo di un’unica piattaforma web.

Questa favorirà la vendita e pubblicizzazione di tutti i servizi e attività connesse al settore turismo e trasporti via mare.

Durante il Convegno poi, in programma mercoledì 6 luglio nella sala consiliare del Comune di Sorrento alle ore 10.30, saranno presentati alcuni progetti della Rete, tra cui l’attivazione di una Carta prepagata, attraverso la quale sarà possibile attuare politiche di fidelizzazione del cliente. Inoltre, sarà presentato il progetto riguardante il Contratto di Sviluppo, altro importante strumento per il rilancio ed il rafforzamento delle PMI. Il dibattito a Sorrento sarà moderato dal giornalista Antonino Pane Caporedattore vicario de Il Mattino e vedrà la partecipazione tra gli altri del Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, del Presidente di Confindustria Campania Giorgio Fiore del Presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni e del Vice Presidente di Confindustria nazionale Aldo Bonomi.

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EIRE 2011 (Expo Italia Real Estate )Fiera Milano Rho 7/9 Giugno 2011

Il progetto del nuovo stadio di Foggia, promosso da Sport & Leisure Consortium, come “case history “ al centro della manifestazione  Eire 2011, sugli stadi sostenibili e sugli attuali strumenti legislativi in materia.

Si è appena conclusa la,manifestazione che vedeva riuniti  in un grande e intenso Work Shop i maggiori esponenti del real estate italiano e numerose  imprese nazionali ed internazionali.

Tra i temi principali, protagonisti  della manifestazione di quest’anno c’è stata l’attuale situazione degli stadi di calcio in Italia,  delle arene sportive in genere  ed  il faticoso processo di rinnovamento e di adeguamento secondo quanto previsto dagli standard europei , problematica quest’ultima  lontana dalla politica nazionale e molto spesso completamente trascurata dalla  politica regionale e locale.

Nonostante tutto si va avanti lo stesso, questa è la politica del neo consorzio  S&LC  (Sport and Leisure Consortium) che in ambito della manifestazione , si è presentato con le otto società  che ne fanno parte con un originale  e accattivante stand, ed uno slogan che ben rende l’idea : “Niente è più bello dello spirito di squadra”  ed è  con questo spirito  che si sta affrontando il contesto italiano in materia di nuove strutture polifunzionali per il calcio e altri sports  ,adducendo argomenti di discussione, esempi  concreti e un vero ” case history “ , che farà da apripista e speriamo da acceleratore per il rinnovamento della situazione decadente e antieconomica del patrimonio immobiliare sportivo Italiano.

Il “Case History” ,strano ma vero ,riguarda una città del Sud Italia ,Foggia, il coraggio e la concretezza  imprenditoriale , lo spirito di entusiasmo che caratterizzano il Patron della U.S Foggia calcio Pasquale Casillo di suo figlio Gennaro, insieme allo staff che cura l’aspetto tecnico del progetto nel suo iter amministrativo,con a capo l’architetto Augusto Marasco ,,e naturalmente la società “Franca Commerciale” di Roma , proprietaria dei terreni e promotrice dell’iniziativa,hanno posto le basi e ottenuto i primi pareri positivi,da parte del Comune, nell’iter che porterà alla presentazione dell’ Accordo di Programma, per la realizzazione di un progetto molto ambizioso e articolato ,ma di sicuro volano per  l’Economia locale (nuovi posti di lavoro diretti e indiretti e indotti per le aziende del territorio),per l’aspetto Sociale e Culturale  (social housing residenziale  ,strutture sportive pubbliche e private,riqualificazione ambientale,foresterie universitarie, collegamenti viari e ferroviari  e altre strutture destinate all’intrattenimento sociale per tutti dai giovani agli anziani) al di là di tutte le paventate preoccupazioni di speculazioni fomentate dai veri speculatori .

A sostenere la bontà del progetto  di Foggia e i suoi aspetti tecnici l’Architetto Marasco, nell’ambito della conferenza tenutasi, l’8 giugno alle ore 11 sempre in Eire2011, dal titolo “ stadi sostenibili,strumenti attuali e prospettive legislative” l’Architetto  Marasco oltre a fare il punto della situazione amministrativa  ,ha illustrato nei particolari tutte le componenti polifunzionali del progetto sia le pubbliche sia le private, sottolineando le peculiarità sociali e occupazionali che ne deriverebbero, senza creare squilibri e scompensi  alle varie categorie produttive cittadine,scacciando  ancora una volta   attraverso anche l’intervento del Presidente Di CONFCOMMERCIO Foggia nonché Presidente del U.S  Foggia Calcio Matteo Biancofiore ,lo spettro del centro commerciale che aleggiava all’origine sul progetto,chiarendo che le attività commerciali previste saranno presenti in minima percentuale ,e proiettate più a fornire  servizi ai cittadini residenti in quell’area che a creare duplicazioni di quanto già esistente, trattandosi per lo più di esercizi di vicinato e in stretta relazione all’utenza  del complesso.

La conferenza ha visto anche la partecipazione illustre del Presidente del  Coni Lombardia,ex playmaker della nazionale di Basket italiana ,Pierluigi Marzorati ,che ha evidenziato  la situazione di difficoltà dello sport italiano,che pur dotata di eccellenze  di squadre di livello mondiale nei vari sports ,indoor e outdoor ,non ha strutture  adeguate alla capienza dei supporters  e talvolta per l’effettivo svolgimento dell’evento sportivo.

Sono intervenuti inoltre alla conferenza:

Prof . Tommaso Frosini Avv. Dello studio Ferola & Marone ,ordinario di diritto pubblico comparato presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Che ha illustrato il percorso tortuoso di avanzamento del disegno di legge Butti/Lolli (la ormai famosa legge per gli stadi) che originariamente doveva avere un iter lampo di approvazione,perché metteva tutti d’accordo in quanto bipartisan,ma in realtà ancora giace in attesa di approvazione alla commissione cultura della Camera.

Prof .Dino Ruta docente di economia e management dello sport presso l’università Bocconi di Milano e direttore del Fifa master in management dello sport. Il Prof. Ruta ha illustrato ,dalla sua esperienza internazionale ,il modello possibile e sostenibile da percorrere in Italia ,tenendo presente i parametri di successo degli altri ma assolutamente non copiandoli e incollandoli in Italia e soprattutto sostituire il concetto di polifunzionale con il poliesperenziale.

L’intervento di David Griffith  di Construct Group, società inglese  che si occupa di realizzazione e gestione degli  stadi , ha indicato   come e in quanto tempo potrebbe costruirsi uno stadio di nuova generazione, con strutture brevettate  in acciaio  ,modulari, e come si gestisce uno stadio.

Last but not least il Dott. Paolo Bedin Direttore  generale  della serie bwin ,che si è fatto portavoce dei club di serie B, tra i maggiori sostenitori del rinnovamento degli stadi.

A conclusione si è argomentato sugli aspetti  finanziari che  un progetto  comporta ,di come   poter  coinvolgere  eventuali investitori ,siano essi società private, banche d’investimento o fondi immobiliari e quali processi s’innescano per ottenere un conto economico finanziario appetibile per la società sviluppatrice.

In conclusione  , se c’è la  volontà di un gruppo di operatori ed un minimo di attenzione da parte della Pubblica Amministrazione,  anche solo locale, legge o non legge sugli stadi, di strada se ne può fare ed anche tanta.

Ci possiamo solo augurare, così come l’ U.S. Foggia Calcio,altre Associazioni Sportive possano prendere spunto da questa iniziativa, oggi presentata come “case history “, e creare un nuovo volano per smuovere la situazione nazionale degli Stadi.

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A BRESCIA APRE LA CAMERA DI CONCILIAZIONE DI CONCILIUM ITALIA

A pochi passi dal Tribunale nuovo di Brescia in Via Aurelio Saffi 15 parte la Camera di Conciliazione targata Concilium Italia su iniziativa di un gruppo di imprenditori e professionisti che ha realizzato un’importante sede, candidata ad essere nei fatti il punto di riferimento in città della nuova procedura di giustizia civile. A due mesi dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 28/2010 fortemente voluto dal Ministro Angelino Alfano, la Conciliazione obbligatoria si sta affermando come lo strumento in grado di rivoluzionare la Giustizia civile rendendola di fatto accessibile al cittadino, colmando ritardi e affrontando la questione del contenzioso arretrato, obbligando le parti prima di presentarsi da un giudice di provare a ricomporre la lite, istruendo una mediazione, obbligatoria appunto, che ha costi bassi e tempi certi, massimo 120 giorni.

Della Conciliazione e delle prospettive che si determinano con questa apertura se ne parla giovedì 16 giugno alle ore 17,30 a Brescia nella sede dell’organismo di Conciliazione in Via Saffi 15 nelle immediate vicinanze del cavalcavia Kennedy e del nuovo Tribunale proprio su iniziativa di  Concilium Italia, uno degli organismi di conciliazione autorizzati dal Ministero che si sta contraddistinguendo sul panorama nazionale per la presenza capillare sul territorio e la professionalità dei propri conciliatori. A moderare i lavori e presentare il nuovo servizio di conciliazione è stato chiamato Massimo Lucidi giornalista economico e responsabile delle Relazioni Istituzionali e Media di Concilium Italia. Ma non sarà la sola iniziativa della giornata di giovedì: sin dal mattino dinanzi al Tribunale di Brescia ci sarà una sensibilizzazione e informativa sulla Conciliazione dedicata agli avvocati. E alle 13 in sede un incontro ad hoc di formazione con la simulazione di casi da conciliare.

La logica del “mi conviene”, rispetto a quella del “ho ragione” è chiaramente più competitiva, rivoluzionaria ed ha ispirato il sistema a cogliere l’opportunità forte di dirimere le proprie controversie civili ricorrendo all’Alternative Dispute Resolution, il sistema di risoluzione delle controversie che il Governo ha reso obbligatorio per molte materie. I diritti reali, la divisione, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, la locazione, il comodato, l’affitto di azienda, il risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, il risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, i contratti assicurativi, bancari e finanziari trovano così strutture e professionisti di primo piano per dibattere e portare ad accordo entro 120 giorni le parti che altrimenti mantengono il diritto di rivolgersi al giudice con tutte le lungaggini dell’attuale situazione. L’obbligatorietà premia la scelta culturale per diffondere lo strumento che negli anni prossimi diffonderà un modo diverso per risolvere le liti e di fatto favorirà un percorso verso una società meno conflittuale.

Concilium Italia a Brescia apre nella logica di favorire un servizio sul territorio garantendo autonomia, rapidità, economicità e imparzialità facendosi carico nel contempo di sviluppare una rete di relazioni e un’attività di formazione capace di coinvolgere diverse categorie professionali, i componenti degli ordini, dell’avvocatura, della giustizia civile al fine di rendere concreta ed efficace la procedura di mediazione.

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A CUNEO PROFESSIONISTI E ISTITUZIONI A CONFRONTO SULLA CONCILIAZIONE

A due mesi dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 28/2010, la Conciliazione in Italia in linea con le prospettive del Ministro di Grazia e Giustizia, Angelino Alfano, si sta affermando come uno strumento in grado di rivoluzionare la Giustizia civile rendendola di fatto accessibile al cittadino, colmando ritardi e affrontando la questione del contenzioso arretrato.

Se n’è parlato a Cuneo nella sala Convegni del Best western Hotel Principe in Piazza Galimberti su iniziativa di Concilium Italia, uno degli organismi di conciliazione autorizzati dal Ministero che si sta contraddistinguendo sul panorama nazionale per la presenza capillare sul territorio e la professionalità dei propri conciliatori. Tanti gli intervenuti tra i professionisti medici, commercialisti, geometri, avvocati che hanno colto l’occasione per fare domande sul funzionamento e le procedure da adottare per la conciliazione. Il Sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia ha portato il saluto mentre per il Comune di Fossano, non potendo presenziare il sindaco sig. Francesco Balocco, in sua vece era presente il dr. Antonio Vallauri assessore comunale. E’ intervenuto altresì il consigliere provinciale e regionale Mino Taricco. A moderare i lavori e presentare il servizio di Concilium Cuneo è stato chiamato Massimo Lucidi giornalista economico, responsabile rapporto istituzionali e media e testimone tra l’altro dell’incontro col Ministro Alfano a Roma in occasione del confronto istituzionale sulla mediazione il 25 maggio scorso.

La logica del “mi conviene”, rispetto a quella del “ho ragione” è chiaramente più competitiva, rivoluzionaria appunto. Ed ha ispirato il sistema a cogliere l’opportunità forte di dirimere le proprie controversie civili ricorrendo all’Alternative Dispute Resolution, il sistema di risoluzione delle controversie che il Governo ha reso obbligatorio per molte materie. I diritti reali, la divisione, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, la locazione, il comodato, l’affitto di azienda, il risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, il risarcimento del danno derivante da diffamazione con il mezzo della stampa o altro mezzo di pubblicità, i contratti assicurativi, bancari e finanziari trovano così strutture e professionisti di primo piano per dibattere e portare ad accordo entro 120 giorni le parti che altrimenti mantengono il diritto di rivolgersi al giudice con tutte le lungaggini dell’attuale situazione. L’obbligatorietà premia la scelta culturale per diffondere lo strumento che negli anni prossimi diffonderà un modo diverso per risolvere le liti e di fatto favorirà un percorso verso una società meno conflittuale.

Concilium Italia a Cuneo apre nella logica di favorire un servizio sul territorio garantendo autonomia, rapidità, economicità e imparzialità, senza dover ricorrere a quello analogo, promosso dal sistema camerale a Torino. La sede di Concilium Italia Cuneo è Corso Vittorio Emanuele II 25/b.

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La riqualificazione e la valorizzazione del Territorio Calabrese

La riqualificazione e la valorizzazione del territorio costituiscono impegno primario della Giunta Regionale e dall’Assessorato all’Urbanistica e Governo del Territorio della Regione Calabria, da realizzarsi attraverso azioni progettuali focalizzate lungo due direttrici:
1. Sostenere azioni mirate alla valorizzazione delle risorse;
2. Creare sinergie con gli attori dello sviluppo;
Questo è ciò che afferma l’Assessore Regionale all’Urbanistica e Governo del territorio, on.le Piero Aiello
La Giunta Regionale presieduta dall’on.le Giuseppe Scopelliti attribuisce, infatti, straordinaria rilevanza alla risorsa territorio, intesa nella accezione più estesa ed inclusiva:
Paesaggio e risorse naturali, beni culturali, centri storici, infrastrutture, ricettività, produzioni agricole di eccellenza, ricerca ed innovazione.
Molti dei tratti identitari della Calabria, connotata da una orografia prevalentemente collinare e montana con un diffuso tessuto insediativo aggregato intorno ai centri storici e gravante su 740 km di coste, conferiscono al territorio regionale la fondamentale funzione di attrattore di investimenti.
La frammentazione orografica ha determinato una straordinaria e diffusa presenza di risorse naturali:
2 Parchi Nazionale, 1 parco regionale, un insieme diffuse di aree protette e riserve naturali, 600.000 ha boschi ed una millenaria frequentazione antropica che ha disseminato un ricco patrimonio di giacimenti archeologici, beni culturali, tradizioni e produzioni locali di eccellenza, borghi storici.

Le strategie di sviluppo adottate dalla Regione Calabria coniugano una nuova fase della pianificazione per il governo del territorio con molteplici programmi di investimento destinati a:

 valorizzazione degli insediamenti archeologici e dei beni culturali,. alla riqualificazione dei Centri Storici,
 grandi infrastrutture viarie,
 rete della portualità da diporto;
 tutela e valorizzazione del suolo,
 riqualificazione dell’offerta turistica,
 creazione di poli di innovazione per la ricerca applicata,
 valorizzazione delle produzioni tipiche agricole ed enogastronomiche.

E’ nel quadro di questo straordinario impegno di salvaguardia e valorizzazione del territorio che si inscrive la presenza della Regione Calabria ad EIRE 2011.
La Calabria vive una nuova fase della pianificazione strategica ispirata alla sostenibilità, che assumendo le logiche della sussidiarietà, miri all’integrazione tra gli attori pubblici e privati che operano sul territorio. Si tratta di una strategia che vuole coinvolgere tutti i soggetti della Pubblica Amministrazione ma anche i soggetti privati, portatori di interessi legittimi, che a vario titolo operano sul e nel territorio e la cui funzione è ritenuta essenziale per la valorizzazione delle eccellenze del territorio. Questo è ciò che afferma il Direttore Generale del dipartimento di Urbanistica e Governo del Territorio Arch. Saverio Putortì.
Si è aperta una fase nuova per il Governo del Territorio che sviluppandosi lungo le nuove direttrici dettate dalla LUR, registra il ruolo protagonista della Regione Calabria nel sostenere ed accompagnare in vario modo i Comuni e le Provincie :
 la redazione dei Piani Strutturali singoli od associati (PSC e PSA) e dei Piani Comunali di Spiaggia;
 l’elaborazione del Quadro Territoriale Regionale a valenza Paesaggistica (QTR/P);
 la Redazione dei PTCP;
 l’elaborazione dei Piani Strategici delle Città principali e dei sistemi Urbani.
Un’azione di sostegno che si concretizza in un vero e proprio accompagnamento nella fase di redazione degli strumenti di Governo del territorio sia attraverso continue consultazioni che con la fornitura di supporti tecnici e tecnologici quali la cartografia digitale a media e grande scala, i servizi di consultazione on line di banche di dati territoriali ed un sostegno finanziario diretto soprattutto ai piccoli Comuni.
Le politiche di sostegno si sono tradotte si vanno traducendo in sostegni finanziari che, spogliandosi del carattere della settorialità, mirino ad integrare i molteplici attori pubblici e privati, le risorse natura e storiche, gli strumenti di attuazione dei programmi.
In tale direzione sono orientati:
 il finanziamento dei piani di investimento negli territori destinatari dei PISU – Programmi Integrati di Sviluppo Urbano nel quadro di un processo che individua quali aree a valenza strategica, motori di sviluppo del territorio regionale le seguenti:
 Cosenza-Rende;
 Crotone;
 Gioia Tauro- Piana di Rosarno;
 Lamezia-Catanzaro;
 Locride;
 Reggio Calabria;
 Rossano-Corigliano;
 Vibo Valentia.

 strumenti innovativi di investimento quali sono i PISL, Progetti integrati di sviluppo locale;
 il piano della portualità da diporto concepito come via di accesso ai territori interni;
 Il finanziamento di reti infrastrutturali strategiche;
 La valorizzazione dei 160 Centri Storici oggetto di catalogazione di concerto con CNR e MIBAC.

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