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I vantaggi delle case in legno

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  • 12 Settembre 2012

Oggi sempre più persone  sono attente alla sostenibilità dell’ambiente, ma giustamente non si vuole rinunciare allo stile e alle comodità. Quando si decide di costruire la propria abitazione principale o anche per le vacanze, ci si pongono delle domande: quanto mi costa? Quanto tempo ci vuole per terminare una casa di legno? Quali materiali conviene scegliere? Un prodotto che sicuramente oggi sta prendendo molto mercato è il legno, che è un materiale naturale al 100% e che permette una costruzione ottimale per ogni esigenza.

Le case prefabbricate in legno, infatti, sono veloci nella costruzione e offrono molteplici vantaggi a livello di abitabilità e confort, di sostenibilità dell’ambiente, ma anche a livello economico. Inoltre bisogna considerare che quando si costruisce una casa in legno si sa in anticipo il costo complessivo del lavoro e questo non subisce sostanziali variazioni.

Una casa in legno è molto “modellabile”, con il legno si riesce a costruire case molto rifinite, esteticamente precise e con molta cura dei dettagli, senza trascurare la comodità relativa all’abitabilità e la sicurezza. Effettivamente le case in legno sono molto sicure infatti, prima di essere consegnate vengono collaudate e vengono realizzate anche in maniera da essere antisismiche.

Per quanto riguarda i costi di realizzazione, sicuramente essi sono inferiori rispetto a quelli relativi alla costruzione di una casa “classica”. Anche i tempi del cantiere sono molto inferiori, quindi anche per questo c’è un notevole risparmio economico.

Parlando di risparmio economico bisogna sottolineare come le case in legno permettono di risparmiare energia durante i freddi mesi invernali essendo il legno un ottimo materiale isolante termico. Effettivamente le case in legno sono molto diffuse in Canada, nelle zone particolarmente fredde dove le temperature invernali arrivano anche a -25 C°.

Per quanto riguarda la manutenzione di una casa in legno, c’è da considerare che il legno utilizzato è ben essiccato e trattato , quindi la manutenzione è estremamente semplice, basterà una mano di vernice impregnante, processo che va ripetuto almeno ogni 3 anni.

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Guadagnare con il Forex online

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  • 18 Luglio 2012

Quando si fa trading online e si inizia ad operare nel mercato del forex è normale andare alla ricerca di consigli che possano migliorare il modo di operare. Vediamo 6 consigli di base che possono essere utili per chi fa trading sul Forex, soprattutto per i principianti.

Il primo è anche quello principale, ovvero il fatto che un trader deve seguire le regole di gestione del denaro. Questa è la base del trading. Senza seguire le regole di gestione del denaro si può rapidamente perdere la somma depositata. Il consiglio è quello di rischiare non oltre il 2% del proprio capitale in una sola posizione.

Legato a quello precedente, è anche il consiglio di non rischiare tutto il proprio denaro in una sola volta, dato che è una cosa decisamente rischiosa. Se la situazione del mercato è positiva conviene aumentare il volume delle posizioni aperte di volta in volta, in maniera graduale, al fine di ottenere dei maggiori profitti.

Non bisogna affidarsi alla fortuna e aspettare, ma quando il mercato Forex cambia direzione, bisogna agire prontamente. Se vedi che la previsione fatta inizialmente era sbagliata, non resta altro da fare che chiudere la posizione e ripartire di nuovo. Non bisogna mai aspettare che il trend si inverta, dato che per la maggior parte delle volte ciò non accade. Meglio accettare la perdita e andare avanti. Questo è l’errore principale che fanno i principianti.

Analizzare in maniera costante il trading che si fa, ogni settimana. Bisogna inoltre riuscire a calcolare con esattezza il rapporto tra rischio e ricompensa del sistema di trading che si sta usando. Ad esempio, se il profitto atteso è di 100 pips, mentre il rischio artteso è di 10 pips, il rapporto tr rischio e ricompensa è di 10 a 1. Il rapporto ideale tra rischio e ricompensa è di 3 a 1. Se questo rapporto dovesse essere più piccolo, potrebbe non esserci convenienza ad aprire una posizione, dato che si rischierebbe troppo.

Un trader Forex dovrebbe essere anche un buon psicologo. Non bisogna provare a ripetere le azioni della maggior parte dei commercianti, dato che spesso potrebbero essere errate. Se infatti considerate che solo il 5% di coloro che provano a fare Forex riescono ad avere successo, si capisce come seguire gli altri potrebbe esser sbagliato.

Infine bisogna avere pazienza e diligenza. Dopo aver fissato gli obiettivi del piano di trading, bisogna mantenere la calma e aspettare.

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Scegliere il migliore impianto di riscaldamento

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  • 12 Luglio 2012

Non avete mai sentito parlare di un impianto di riscaldamento? Si tratta di un impianto termico per la produzione e la distribuzione di calore. In ambito civile viene utilizzato per riscaldare gli ambienti abitativi o lavorativi, mentre in altri casi e quell’impianto che permette di riscaldare i mezzi di trasporto.

Nel momento in cui il riscaldamento viene erogato dagli stessi dispositivi che forniscono anche il raffreddamento, l’impianto viene chiamo di condizionamento o di climatizzazione. Gli Antichi Greci si dotarono di impianti di riscaldamento, facendo passare l’aria calda prodotta da una fornace negli spazi sotto il pavimento fino a dei bocchettoni nel muro. Questi sistemi sono noti col nome di “ipocausto”. Sistemi simili sono stati documentati in Corea, chiamati “ondol”, al tempo dei Tre Regni (37 a.C. – 668 d.C.).

•             Ai giorni nostri esistono diverse tipologie di impianti di riscaldamento, ricordiamo che la caratteristica principale è quella di generare il calore in un punto e trasferirlo in un altro. Gli impianti di riscaldamento vengono classificati in questi modi: Combustibile o fonte di energia usato: carbone, gasolio, gas, legna, energia geotermica, solare o elettrica, teleriscaldamento

•             Topologia e dimensioni: impianti autonomi (una unità abitativa), impianti centralizzati,

•             Tecniche e mezzi e temperature di immagazzinamento e trasferimento del calore: convezione, irraggiamento, aria, acqua (vapore), ferro, alluminio, inerti (piastrelle, calcestruzzo).

•             Efficienza e compatibilità con l’ambiente: valutate per emissioni CO2, costo totale, efficienza.

Nella maggior parte dei casi il metodo più diffuso per scaldare gli ambienti è quello di bruciare un combustibile fossile in una caldaia. Nella maggior parte dei casi il calore viene utilizzato per scaldare l’aria, l’acqua o il vapore e questi vengono convogliati verso il locale di destinazione.

Ognuno dei sistemi utilizzi dipende da diversi fattori, ovvero dalla disponibilità o economica o dalla fonte primaria di energia. Inoltre molto dipende anche dalla dimensione e dal numero degli ambienti da scaldare e ovviamente dalle leggi e sistemi economici in vigore nel nostro paese.

Inoltre è utile ricordare che l’impianto di riscaldamento di solito è collegato a radiatori o caloriferi che possono essere mototubo o bitubo. Oppure i moderni impianti a pavimento che offrono un riscaldamento globale della stanza.

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