All Posts By

impresa8108

Comunicati

Periodicità, contenuti e durata dei corsi per Addetto Antincendio

I corsi di aggiornamento per Addetti Antincendio vengono normati dalle specifiche contenute nella circolare con oggetto “Formazione addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze (D. Lgs. 81/2008). Corsi di aggiornamento.”, emanata nel 2011 dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile.

 

Il D.M. del 10 marzo 1998, normativa di riferimento per la lotta antincendio, riporta solamente la periodicità dei corsi antincendio, che hanno validità triennale (art. 5 del D.M. del 10 marzo 1998), ma non le indicazioni relative ai contenuti ed alla durata dei corsi di aggiornamento per addetti antincendio.

 

La circolare del 2011 colma quindi un vuoto normativo, specificando contenuti e durata della formazione antincendio per ciascuna fascia di rischio dell’attività lavorativa.

 

 

  • Corso di aggiornamento antincendio rischio basso (2 ore)

 

Contenuti: presa visione del registro antincendio ed istruzioni sull’uso degli estintori. L’aggiornamento relativo alle competenze pratiche della lotta antincendio può essere svolto anche avvalendosi di sussisidi audiovisivi.

 

  • Corso di aggiornamento antincendio rischio medio (5 ore)

 

Contenuti: prevenzione e protezione antincendio e procedure da adottare (la combustione, le sostanze estinguenti, misure comportamentali, evacuazione e chiamata ai soccorsi). La prova pratica di 3 ore che comprende esercitazioni sull’uso degli estintori portatili deve essere erogata obbligatoriamente in presenza da un professionista abilitato.

 

  • Corso di aggiornamento antincendio rischio alto (8 ore)

 

Contenuti: prevenzione e protezione antincendio e procedure da adottare (la combustione, le sostanze estinguenti, misure comportamentali, evacuazione, sistemi di allarme, segnaletica di sicurezza e rapporti con i Vigili del fuoco). La prova pratica di 3 ore che comprende esercitazioni sull’uso degli estintori portatili deve essere erogata obbligatoriamente in presenza da un professionista abilitato.

 

In caso di attività con fascia di rischio alto, il corso deve essere integrato obbligatoriamente da un esame di abilitazione alla mansione che dovrà essere sostenuto presso un Comando dei Vigili del Fuoco sul territorio nazionale.

 

Corso Aggiornamento Antincendio online Rischio Basso su Impresa8108

Corso Aggiornamento Antincendio online Rischio Medio su Impresa8108

Corso Aggiornamento Antincendio online Rischio Alto su Impresa8108

 

Trova la fascia di rischio della tua azienda con codiceateco.it

No Comments
Comunicati

La formazione degli addetti all’antincendio: disposizioni, validità e durata

Al Datore di lavoro spettano, tra gli obblighi previsti  in materia di sicurezza sul lavoro, quelli della valutazione del rischio incendio, finalizzata ad adottare, all’interno della propria azienda “idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l’incolumità dei lavoratori” (artt. 18 del D.lgs 81/08) e della designazione e formazione degli Addetti alla Prevenzione Incendi.

 

Al lavoratore che è stato nominato come addetto antincendio spetta il compito di attuare le misure di prevenzione e lotta agli incendi, evacuazione del posto di lavoro in caso di pericolo grave e immediato e di tutela degli altri lavoratori (art.43 del D.lgs 81/08).

 

La normativa vigente in materia di formazione antincendio è contenuta nell’Allegato IX del D.M. del 10 marzo 1998, che definisce i contenuti minimi e la durata dei corsi antincendio in relazione alla fascia di rischio della specifica attività lavorativa.

 

  • Il corso per Addetto antincendio rischio basso ha una durata complessiva di 4 ore e l’acquisizione delle competenze pratiche della lotta antincendio può avvenire anche online e/o avvalendosi di sussisidi audiovisivi;
  • Il corso per Addetto antincendio rischio medio ha una durata complessiva di 8 ore, 3 delle quali devono essere erogate obbligatoriamente in presenza di un formatore qualificato, per l’acquisizione delle competenze tecnico-pratiche della lotta antincendio;
  • Il corso per Addetto antincendio rischio alto ha una durata complessiva di 16 ore, 4 delle quali devono essere erogate obbligatoriamente in presenza di un formatore qualificato, per l’acquisizione delle competenze tecnico-pratiche della lotta antincendio in caso di rischio elevato. Il corso deve essere poi integrato da un esame di abilitazione alla mansione che dovrà essere sostenuto presso un Comando dei Vigili del Fuoco sul territorio nazionale.

 

Il corso antincendio ha una validità di tre anni, in seguito il personale addetto dovrà effettuare lo specifico corso di aggiornamento, sempre sulla base della fascia di rischio dell’attività lavorativa.

 

Corso online Antincendio su Impresa8108

Corso Antincendio online Rischio Basso su Impresa8108

Corso Antincendio online Rischio Medio su Impresa8108

Corso Antincendio online Rischio Alto su Impresa8108
Trova la fascia di rischio della tua azienda con codiceateco.it

No Comments
Comunicati

Essere in regola con l’HACCP: cosa fare?

Al fine di garantire il mantentimento di uno standard di sicurezza alimentare a tutela dei consumatori e dei lavoratori viene adottato il sistema di HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). Questo sistema rappresenta uno strumento per l’analisi e la prevenzione dai rischi di contaminazione biologica, chimica e fisica dei cibi e, da un punto di vista operativo, prevede il costante monitoraggio di tutto il processo produttivo degli alimenti, in particolare nei cosiddetti “punti critici”, in cui si ritiene maggiore il rischio di contaminazione.

Il D. Lgs. 193/07 e il  Regolamento(CE) n.852/2004 costituisco la normativa vigente sull’HACCP ed impongono una serie di adempimenti a cui devono rispondere tutti coloro che operano nel campo della ristorazione ed in attività in cui avviene la somministrazione di alimenti. Il primo di questi adempimenti riguarda la definizione dell’organigramma HACCP e della relativa formazione dei lavoratori.

In particolare , parliamo di:

– corso per Responsabile HACCP: formazione di 20 ore;

– corso per Addetto HACCP per personale che manipola/non manipola alimenti: formazione di 12 ore.

Trascorsi i 5 anni dal conseguimento del primo rilascio sarà necessario il rinnovo del corso HACCP; tuttavia, i regolamenti di alcune Regioni possono prevedere un monte ore e una periodicità diversa per la validità dei corsi, rispetto alla normativa europea.

Viè inoltre, tra le responsabilità del Datore di lavoro, l’obbligo dell’autocontrollo igienico-sanitario dei locali, dei mezzi di trasporto e delle condizioni igienico-sanitarie in cui opera il personale nelle fasi di manipolazione, produzione, trasporto e vendita dei prodotti alimentari. L’autocontrollo prevede, inoltre, la definizione di procedure relative all’ analisi dei rischi, al monitoraggio del processo produttivo ed all’ attuazione di eventuali misure preventive e correttive. Queste procedure, unitamente alla descrizione dell’attività lavorativa, dei locali e delle attrezzature utilizzate, sono contenute nel Manuale HACCP, che deve essere redatto dal titolare dell’azienda coadiuvato da un professionista con esperienza nel settore.

Visita la pagina dei nostri corsi HACCP obbligatori!

No Comments
Comunicati

Primo soccorso: compiti e responsabilità degli addetti

Per primo soccorso si intendono tutte quelle azioni  che consentono di aiutare una o più persone in difficoltà, nell’attesa dei Soccorsi Qualificati ed è indispensabile per impedire che nell’evento vengano coinvolte altre persone e per evitare che le condizioni generali dell’infortunato peggiorino.

 

In igni azienda, il Datore di lavoro ha l’obbligo di designare e formare lavoratori addetti al primo soccorso (artt. 18 e 43 del D.Lgs. 8108): questi, in casi di emergenza, ancora prima di allertare il sistema di soccorso chiamando il 118, hanno il compito di effettuare una prima analisi dello stato in cui si trova l’infortunato, per cercare di comprenderne le condizioni generali.

 

La prima cosa da fare è la valutazione dello scenario che, se svolta correttamente, permette al soccorritore di individuare o sospettare il 90% delle lesioni e valutare coscientemente le condizioni del soggetto politraumatizzato e le eventuali manovre da effettuare.

 

Dalla valutazione della scena, è necessario acquisire le seguenti informazioni:

  • Come appare la scena?
  • Cosa ha colpito cosa e a che velocità?
  • Ci sono macchinari che continuano a funzionare?
  • La situazione può degenerare?

 

Le risposte alle domande sopra elencate sono necessarie ai fini della chiamata al 118, che deve essere effettuata per ricevere Soccorsi Qualificati e deve contenere le seguenti informazioni:

  • Località con riferimenti topografici
  • Numero di telefono da cui si chiama
  • Dinamica dell’evento
  • Condizioni dell’infortunato
  • Ogni altra informazione richiesta dall’operatore

 

E’ doveroso ricordare che da una mancata o insufficiente prestazione del soccorso derivano responsabilità penali; non è quindi possibile, abbandonare il soggetto infortunato, se non nel momento in cui interviene personale qualificato, ad esempio nei casi di consegna del paziente ai medici o al personale sanitario del pronto soccorso.
Corso online primo soccorso su Impresa8108

No Comments
Comunicati

Corsi di aggiornamento per RSPP Datore di Lavoro: durata, contenuti e periodicità

Con l’Accordo Stato-Regioni del 21.11.2011, tra le altre cose, vengono stabilite le specifiche relative ai corsi di aggiornamento per RSPP Datore di Lavoro e vengono definiti i dettagli in merito ai corsi di formazione per lo svolgimento diretto, da parte del datore di lavoro, dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi.

 

In base a quanto sancito dall’Accordo, l’aggiornamento per l’RSPP ha periodicità quinquennale e una durata che varia a seconda della fascia di rischio dell’azienda:

 

  • Attività lavorative a Rischio Basso (Uffici e servizi, Commercio, Artigianato, Turismo): 6 ore
  • Attività lavorative a Rischio Medio (Agricoltura, Pesca, P.A., Istruzione, Trasporti, Magazzinaggio): 10 ore
  • Attività lavorative a Rischio Alto (Costruzioni, Industrie Alimentari, Tessili, Legno, Manifatturiero, Energia, Rifiuti, Raffineria, Chimica, Sanità, Servizi residenziali): 14 ore

 

Per quanto riguarda i contenuti, la normativa stabilisce che “i corsi di aggiornamento dovranno trattare significative evoluzioni e innovazioni, le applicazioni pratiche e/o gli approfondimenti” nei seguenti ambiti:

  • tecnico-organizzativi e giuridico-normativi;
  • fonti di rischio, compresi i rischi di tipo ergonomico;
  • sistemi di gestione e processi organizzativi;
  • tecniche di comunicazione volte a migliorare l’informazione e la formazione ai lavoratori.

 

L’Accordo inoltre autorizza l’ erogazione della formazione per l’aggiornamento anche in modalità e-learning, frequentando specifici corsi di aggiornamento RSPP online.

 

Corso di aggiornamento RSPP online Rischio Basso su Impresa8108

Corso di aggiornamento RSPP online Rischio Medio su Impresa8108

Corso di aggiornamento RSPP online Rischio Alto su Impresa8108

 

Trova la fascia di rischio della tua azienda con codiceateco.it

No Comments
Comunicati

I Corsi per RSPP Datore effettuati interamente online sono validi?

Durante la Conferenza Stato-Regioni del 21/12/2011 è stato stabilito l’Accordi che chiarisce, per quanto riguarda la formazione per RSPP Datore di Lavoro,  che solamente i moduli 1 e 2 possono essere erogati in modalità e-learning.

Va quindi puntualizzato che non è possibile ricoprire l’incarico di RSPP con il solo attestato relativo ai moduli 1 e 2 online; la formazione deve essere necessariamente completata con i moduli 3 e 4, che devono essere effettuati obbligatoriamente con formazione in presenza.

Attestati e certificazioni per RSPP rilasciati a datori di lavoro, amministratori delegati e lavoratori autonomi a seguito di corsi in cui i moduli 3 e 4 sono stati erogati online sono da considerarsi non legalmente validi e quindi passibili di sanzione dagli enti di ispezione e controllo, in quanto non riconosciuti.
Corso RSPP online + in presenza su Impresa8108

No Comments
Comunicati

Quando si parla di sicurezza sul lavoro, chi è il datore di lavoro e quali sono i suoi obblighi?

In base alla definizione riportata dall’art.2 del Testo Unico della Sicurezza,  si intende per datore di lavoro “il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.

 

Nello svolgimento della specifica attività professionale, il Datore di lavoro dovrà adoperarsi per garantire la massima sicurezza tecnologicamente possibile (art. 2087 c.c.) ed adottare tutte le misure dettate:

 

  • dalle peculiarità del lavoro, in base alla quale devono essere individuati i rischi specifici;
  • dall’esperienza, in base alla quale dovrà saper prevedere le conseguenze dannose sulla base di eventi già verificatisi;
  • dalla tecnica, in base alle nuove conoscenze in materia di sicurezza messe a disposizione dal progresso tecnico-scientifico.

 

Tra gli obblighi del datore di lavoro, il Testo Unico della Sicurezza ne individua due indelegabili (art. 17 comma 1):

 

  1. la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’articolo 28;
  2. la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.

 

Se non espressamente esclusa, la delega di funzioni è consentita in presenza delle seguenti condizioni (art. 16 D. Lgs 81/08):

  1. che essa risulti da atto scritto recante data certa;
  2. che il delegato possegga tutti i requisiti di professionalità ed esperienza richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;
  3. che essa attribuisca al delegato tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo richiesti dalla specifica natura delle funzioni delegate;
  4. che essa attribuisca al delegato l’autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate;
  5. che la delega sia accettata dal delegato per iscritto.

Per diventare RSPP Datore di Lavoro: corso completo online+in presenza di Impresa8108

No Comments
Comunicati

Chi può fare formazione 8108 sulla sicurezza sul lavoro?

Attualmente la normativa di riferimento che stabilisce chi è autorizzato ad erogare la formazione è il Decreto Interministeriale del 06/03/2013, in vigore dal 18 Marzo 2014, che esplicita i “Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro” per i corsi individuati dagli articoli 34 e 37 del D.lgs. n. 81/2008 e dall’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011.

 

Per poter essere un formatore qualificato 8108 è necessario possedere il prerequisito del Diploma di scuola secondaria di secondo grado e rispondere ad uno dei 6 criteri individuati nell’Allegato al Decreto:

 

  1. Precedente esperienza come docente esterno, per almeno 90 ore negli ultimi 3 anni, nell’area tematica oggetto della docenza;
  2. Laurea coerente con le materie oggetto della docenza, ovvero corsi post-laurea (dottorato di ricerca, perfezionamento, master, specializzazione…) nel campo della salute e sicurezza sul lavoro;
  3. Attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a corso/i di formazione della durata di almeno 64 ore in materia di salute e sicurezza sul lavoro unitamente ad almeno dodici mesi di esperienza lavorativa o professionale coerente con l’area tematica oggetto della docenza;
  4. Attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento, a corso/i di formazione della durata di almeno 40 ore in materia di salute e sicurezza sul lavoro unitamente ad almeno diciotto mesi di esperienza lavorativa o professionale coerente con l’area tematica oggetto della docenza;
  5. Esperienza lavoratica o professionale almeno triennale nel campo della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, coerente con l’area tematica oggetto della docenza;
  6. Esperienza di almeno sei mesi nel ruolo di RSPP o di almeno dodici mesi nel ruolo di ASPP (tali figure possono effettuare docenze solo nell’ambito del macro-settore ATECO di riferimento).

 

Coloro i quali soddisfano uno dei criteri di cui al punto 2,3,4,5,6 dovranno, inoltre, possedere quanto definito da uno tra i seguenti 4 requisiti:

 

  • Frequenza di corso, con esame finale, della durata minima di 24 ore (es. corso formazione-formatori), o abilitazione all’insegnamento, o conseguimento di un diploma triennale in Scienza della Comunicazione o di un Master in Comunicazione, o, in alternativa
  • Precedente esperienza documentabile come docente, per almeno 32 ore negli ultimi 3 anni, in materia  di salute e sicurezza sul lavoro, o, in alternativa
  • Precedente esperienza documentabile come docente, per almeno 40 ore negli ultimi tre anni, in  qualunque materia o, in alternativa
  • Partecipazione a corsi  in affiancamento ad altro docente, per almeno 48 ore, negli ultimi 3 anni in qualunque materia.
No Comments
Comunicati

Accordo Stato Regioni del 22/02/2012: abilitazione e patentino obbligatori per operatori macchine

Con la Direttiva Macchine, contenuta nell’Accordo Stato-Regioni del 22/2/2012, viene stabilito l’obbligo di una specifica abilitazione degli operatori di macchine da lavoro.

Con il fine di garantire l’utilizzo corretto ed in piena sicurezza delle attrezzature da lavoro, l’accordo richiede obbligatoriamente per ciascun lavoratore nell’esercizio della propria attività sul mezzo:

 

Il patentino potrà essere rilasciato esclusivamente da soggetti formatori dopo specifica formazione, suddivisa tra parte teorica e parte tecnico pratica.

Quanto stabilito in sede di Conferenza Stato-Regioni per gli operatori macchine, va ad integrare (e non a sostituire) l’obbligo di informazione e formazione dei lavoratori già a carico del Datore di Lavoro (art. 36, 37 D. Lgs 8108).
http://www.impresa8108.it/products/macchine-operatrici

No Comments
Comunicati

RSPP esterno: compiti, responsabilità, requisiti e formazione.

Nell’ambito delle attività di promozione e tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, un ruolo fondamentale, accanto a quello del datore di lavoro, è svolto dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.

 

Le funzioni del RSPP, qualora esterno, sono di natura consulenziale collabora quindi con il datore di lavoro e lo supporta, secondo l’art. 33 D.Lgs. 81/08:

 

  • nell’individuazione dei fattori di rischio, nella valutazione dei rischi e nell’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro;
  • nell’elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
  • nella predisposizione dei programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
  • nell’elaborazione delle misure preventive e protettive.

 

Egli inoltre partecipa alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro ed alla riunione periodica annuale.

 

La collaborazione tra datore di lavoro e RSPP è fondamentale poichè quest’ ultimo possiede la specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale, necessaria affinché il datore di lavoro riesca meglio ad identificare e valutare i rischi, nonché a suggerire le misure ed i comportamenti idonei a garantire i più elevati livelli di sicurezza in azienda.

 

Quali sono i requisiti obbligatori per un RSPP?

  • Il possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore
  • L’attestato di frequenza a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative

 

Pertanto, chiunque intenda assumere il ruolo di RSPP e gestire gli ambiti relativi alla salute e alla sicurezza di altre aziende dovrà partecipare ad un corso di formazione, che prevede l’effettuazione dei Moduli A, B e C.

 

Il Modulo A costituisce il corso generale di base ed ha una durata minima di 28 ore. La partecipazione al corso costituisce credito formativo permanente (non necessita di aggiornamenti).

 

Il Modulo B di specializzazione è il corso adeguato alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativi alle attività lavorative. La sua durata varia da 12 a 68 ore a seconda del macrosettore ATECO di riferimento. Necessita di un aggiornamento ogni cinque anni.

Il RSPP che è stato formato per un macrosettore può esercitare le rispettive funzioni solo all’interno di detto macrosettore. In caso di nomina in azienda di macrosettore diverso da quello di formazione, dovrà essere effettuata la formazione specifica.

Il Modulo C di specializzazione riguarda la formazione sulla prevenzione e protezione dai rischi di natura ergonomica e psico-sociale, di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative, e tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali. Ha una durata di 24 ore e, come il modulo A, costituisce credito formativo permanente.

 

corso online RSPP su http://impresa8108.it/store/products/pacchetto-freelance-rspp-esterno-mod-a-b-e-c

No Comments
Comunicati

Il Coordinatore in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori

Un ruolo fondamentale per la garanzia della sicurezza dei cantieri temporanei e mobili è ricoperto dal Coordinatore per la Sicurezza. E’ la figura di coordinamento, appunto, tra i committenti, i progettisti, le imprese e i lavoratori impiegati nell’attività. Nello svolgere i suoi compiti, il CSE opera sia in fase di progettazione che in fase di esecuzione dei lavori.

Il Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione e il Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione sono due ruoli distinti e possono pertanto essere ricoperti anche da due professionisti diversi.

Il “Titolo IV Cantieri temporanei e mobile – Capo I Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei e mobili” del D.Lgs. 8108 distingue infatti i compiti e le responsabilita delle due figure.

Il CSE in fase di progettazione:

  • Redige il piano di sicurezza e di coordinamento;
  • Predispone un fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera […] contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica […]. Il fascicolo non é predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria[…].

Il CSE in fase di esecuzione:

  • Verifica, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l’applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento […] e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro;
  • verifica l’idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento […] assicurandone la coerenza con quest’ultimo, ove previsto adegua il piano di sicurezza e di coordinamento […] e il fascicolo […] in relazione all’evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verifica che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza;
  • organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione;
  • verifica l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere;
  • segnala al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni […] alle prescrizioni del piano […] e propone la sospensione dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l’esecuzione dà comunicazione dell’inadempienza alla azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti;
  • sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate”.

corso online per coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione su http://impresa8108.it/store/products/coordinatore-della-sicurezza-in-fase-di-progettazione-ed-esecuzione

 

No Comments
Comunicati

RSPP Datore di Lavoro: in quali casi, requisiti e durata del corso

Con l’attuazione D.Lgs. 81/08 viene stabilito l’obbligo di istituire in tutti i  luoghi di lavoro il Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi lavorativi. A capo di questo servizio c’è il RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), figura nominata esclusivamente dal datore di lavoro.

 

Ma chi può ricoprire il ruolo di RSPP?

  • Un consulente esterno
  • Il datore di lavoro stesso
  • Un dipendente dell’azienda

Qualora sia il Datore di lavoro stesso a ricoprire questo ruolo, l’art. 34 del D.Lgs. 81/08 stabilisce che “il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione dai rischi […]nelle ipotesi previste nell’ALLEGATO II.”

 

Allegato II D.Lgs. 81/08

  • Aziende artigiane e industriali  fino a 30 lavoratori
  • Aziende agricole e zootecniche fino a 30 lavoratori
  • Aziende della pesca fino a 20 lavoratori
  • Altre aziende fino a 200 lavoratori

 

Nel caso in cui l’azienda rientri tra quelle sopraelencate, il datore di lavoro che intende ricoprire il ruolo di RSPP deve essere in possesso almeno di un diploma di istruzione secondaria superiore e partecipare ad un corso per RSPP di durata variabile da 16 a 48 ore in funzione del settore ATECO cui l’azienda appartiene.

 

Il corso di formazione deve rispettare tutti i criteri stabiliti dalla Conferenza Stato Regioni del 21 dicembre 2011, che ne disciplina la durata minima del corso in funzione del rischio (rischio basso 16 ore, rischio medio 32 ore, rischio alto 48 ore), il programma formativo e l’obbligo di aggiornamento quinquennale.

Corso RSPP datore online su http://www.impresa8108.it/rspp-datore-di-lavoro

No Comments
Comunicati

RLS: ruolo, funzioni e formazione specifica

Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro”, così viene definito, dal D.Lgs. 81/08 all’art. 2, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) .

L’art. 47 del D.Lgs 81/08 ne disciplina  il numero minimo di RLS previsto nelle aziende e le modalità di elezione.

L’elezione del RLS, per le aziende fino a 15 dipendenti avviene direttamente da parte dei lavoratori, mentre nel caso di aziende con più di 15 dipendenti, l’elezione del RLS viene svolta da “lavoratori nell’ambito delle rappresentanze sindacali in azienda”.

Anche il numero dei RLS cambia in relazione al numero dei lavoratori presenti in azienda:

  • 1 RLS per aziende fino a 200 lavoratori;
  • 3 RLS per aziende che vanno dai 201 a 1000 lavoratori;
  • fino a 6 RLS nel caso di aziende con più di 1000 dipendenti.

L’art. 50 del D.lgs 81/08 stabilisce i compiti e le funzioni dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Il RLS:

  • a) accede ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le lavorazioni;
  • b) é consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nella azienda o unità produttiva;
  • c) é consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;
  • d) é consultato in merito all’organizzazione della formazione di cui all’articolo 37;
  • e) riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, alla organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali;
  • f) riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
  • g) riceve una formazione adeguata e, comunque, non inferiore a quella prevista dall’articolo 37;
  • h) promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori;
  • i) formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti, dalle quali é, di norma, sentito;
  • l) partecipa alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
  • m) fa proposte in merito alla attività di prevenzione;
  • n) avverte il responsabile della azienda dei rischi individuati nel corso della sua attività;
  • o) può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.

L’art. 37 del D.Lgs. 81/08 e la Conferenza Stato-Regioni del  21.12.2011 normano gli aspetti relativi alla formazione dei RLS: il corso RLS ha una durata di 32 ore, a prescindere dal livello di rischio dell’attività lavorativa, e ha una validità annuale. Scaduto l’anno, la formazione necessita del suo specifico aggiornamento.

 

Corso RLS online su Impresa8108

No Comments
Comunicati

Quali sono i corsi 8108 obbligatori per le imprese?

Vediamo che cosa richiede il Testo Unico della Sicurezza (D. Lgs. 8108), integrato dalle disposizioni della Conferenza Stato-Regioni del 21.12.2011, per tutte le attività che impiegano, oltre al Datore di Lavoro, almeno un lavoratore (inteso non solo come lavoratore dipendente ma anche come socio lavoratore, occasionale, collaboratore a progetto, stagista ecc).

  • Corso RSPP Datore di Lavoro: corso per Datori di Lavoro che possono ricoprire l’incarico di RSPP della propria attività. Il corso ha una  validità di cinque anni e una durata di 16, 32, 48 ore a seconda della fascia di rischio dell’attività (rispettivamente per rischio basso, medio, alto);
  • Corso per Addetto Antincendio: corso per Lavoratori nominati come Addetti alla Prevenzione Incendi. Il corso ha una validità triennale e una durata di 4, 8, 16 ore a seconda della fascia di rischio dell’attività (rispettivamente per rischio basso, medio, alto);
  • Corso per Addetto al Primo Soccorso: corso per Lavoratori designati come Addetti al Primo Soccorso Aziendale. Il corso ha validità triennale e una durata di 12, 14, 16 ore a seconda della fascia di rischio dell’attività (rispettivamente per rischio basso, medio, alto);
  • Corso RLS: corso per Lavoratori nominati come Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Il corso ha validità annuale ed una durata di 32 ore ed è obbligatorio per attività con più di un lavoratore;
  • Corso Base 8108: corso di formazione per Lavoratori sulla sicurezza 8108. Il corso ha validità quinquennale e una durata di 8, 12, 16 ore a seconda della fascia di rischio dell’attività (rispettivamente per rischio basso, medio, alto).

Due semplici strumenti possono aiutarti nella rilevazione degli adempimenti 8108 per la tua attività:

  • con codiceateco.it è possibile individuare la fascia di rischio della tua attività, attraverso il codice Ateco;
  • con il check-up 8108, in due click riceverai la lista dei corsi e degli adempimenti obbligatori per la sicurezza 8108.
No Comments
Comunicati

La sicurezza delle gru: obblighi di formazione e addestramento per gli operatori

 

Tutti gli operatori addetti alla gru devono conoscere e rispettare alcune fondamentali norme e prescrizioni. Tra queste vi è l’obbligo di ricevere una formazione e un addestramento specifici in relazione al mezzo che si andrà a manovrare.

L’ operatività del mezzo e la sua gestione sono responsabilità esclusive del gruista in ogni fase di lavoro, dalla fase di trasferimento in cantiere, durante le attività di lavoro e durante la gestione e manutenzione del mezzo. E’ necessario quindi che l’operatore conosca le caratteristiche strutturali del mezzo, i suoi componenti, i dispositivi di comando e di sicurezza e le corrette manovre di lavoro, allo scopo di prevenire i rischi connessi ad ognuno di questi elementi.

 

Il principale riferimento normativo che obbliga l’operatore gruista ad effettuare una formazione specifica è l’Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 che ha individuato le attrezzature da lavoro per le quali è obbligatoria una specifica abilitazione degli operatori.

 

Nello specifico  l’Accordo distingue tre differenti corsi per le seguenti tipologie di gru:

  • gru a torre, della durata minima di 12 o 14 ore, in funzione che la formazione sia rivolta ad operatori di gru a rotazione in basso/in alto o di entrambe le tipologie;
  • gru per autocarro, della durata minima di 12 ore;
  • gru mobili, della durata minima di 14 ore, rivolto agli operatori di gru mobili autocarrate e semoventi su ruote, con braccio telescopico o tralicciato ed eventuale falcone fisso; in caso di gru mobili su ruote con falcone telescopico o brandeggiabile è necessario svolgere un modulo aggiuntivo di 14 ore, per un monte ore complessivo pari a 22.

 

I corsi sopra citati prevedono lo svolgimento di una parte teorica in cui vengano affrontati gli argomenti della normativa in materia di sicurezza sul lavoro, i principali componenti del mezzo, nozioni elementari di fisica, modalità di utilizzo in sicurezza, analisi dei rischi connessi, ecc., ed una parte pratica che preveda l’esercitazione operativa sul campo.

 

L’esito positivo delle prove di verifica intermedia e finale consente il rilascio, al termine del percorso formativo, dell’attestato e del patentino di abilitazione; questi ultimi hanno validità quinquennale, è obbligatorio  quindi aggiornare la formazione partecipando ad un corso di almeno 4 ore, di cui almeno 3 relative agli argomenti attinenti alla formazione tecnico-pratica.
Corso e patentino online per gru e gru a torre su Impresa8108

No Comments
Comunicati

Piattaforme aeree: abilitazione e patentino obbligatorio per PLE

Per eseguire lavori in quota nei cantieri è sempre più frequente l’utilizzo delle piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE in gergo tecnico “cestello”), utilizzato sia nelle attività ad altezze elevate, in alternativa ad opere provvisionali (es. ponteggi), sia per eseguire attività a quote basse, in sostituzione di scale e trabattelli.

 

A partire dal 12 marzo 2013 tutti i manovratori di piattaforme di lavoro elevabili, per poter operare devono essere in possesso dell’attestato e patentino di abilitazione per PLE.

Questo quanto stabilito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 22/02/2012 con un Accordo in cui vengono individuate le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori.

 

L’Accordo prevede la partecipazione ad un corso di formazione teorica e l’addestramento ad un uso corretto della macchina, strutturato nei moduli giuridico-normativo, modulo tecnico e modulo pratico, diverso in funzione del tipo di PLE:

  • modulo teorico (3 ore)
  • modulo pratico per PLE che possono operare senza stabilizzatori (4 ore), oppure
  • modulo pratico per PLE che operano su stabilizzatori (4 ore), oppure
  • modulo pratico ai fini dell’abilitazione all’uso sia di PLE con stabilizzatori che di PLE senza stabilizzatori (6 ore).

 

L’abilitazione prevede un aggiornamento periodico attraverso la partecipazione ad un corso di almeno 4 ore, di cui almeno 3 relative agli argomenti attinenti alla formazione tecnico-pratica.

 

corso e patentino piattaforme aeree online su: http://impresa8108.it/store/products/addetti-uso-delle-piattaforme-aeree

No Comments
Comunicati

Obbligo abilitazione e patentino muletto per carrellisti

Con l’entrata in vigore, a partire dal 12 marzo 2013, dell’Accordo Stato-Regioni del 22/02/2012 vengono individuate le attrezzature da lavoro per le quali è obbligatoria una abilitazione specifica degli operatori. Nello specifico, l’Accordo obbliga gli operatori macchine a svolgere un corso specifico che comprende una formazione sia teorica che tecnico-pratica, al fine di sensibilizzare i lavoratori a prevenire i rischi e di conseguenza a ridurre drasticamente gli infortuni correlati ad un uso improprio delle macchine.
Tra le varie attrezzature di lavoro per le quali viene richiesta l’abilitazione è presente il carrello elevatore, più comunemente definito “muletto”.
Per il carrellista/mulettista, l’accordo prevede l’obbligo di partecipazione ad un corso che comprende:

– modulo teorico (4 ore)
– modulo pratico: carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi (4 ore), oppure
– modulo pratico: carrelli industriali semoventi (4 ore), oppure
-modulo pratico: carrelli semoventi a braccio telescopico (4 ore), oppure
– modulo pratico: carrelli industriali semoventi, carrelli semoventi a braccio telescopico e carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi (8 ore).

Il corso prevede un modulo pratico differente in funzione della tipologia di carrello per cui si intende ottenere l’abilitazione.

L’attestato ed il patentino di abilitazione ottenuti dopo il superamento del corso hanno una validità di cinque anni; trascorso tale termine gli operatori dovranno svolgere un corso di aggiornamento di 4 ore, di cui almeno 3 ore relative ai moduli pratici.

 

corso per patentino muletto online su http://impresa8108.it/store/products/Addetto-conduzione-e-manovra-carrelli-elevatori-1

No Comments