COMUNICATO DELLO STUDIO CORRIAS LUCENTE DIFENSORE DEL DOTTOR GIOVANNI LARCIPRETE
Il caso nasce da un presunto errore di valutazione degli esami clinici che, secondo l’accusa guidata dal PM Attilio Pisani, avrebbe portato alla morte una bimba che stava nascendo il 30 giugno dello scorso anno.
Il 13 ottobre 2011 il GUP Macinetti ha rinviato il Ginecologo Giovanni Larciprete a giudizio. Il processo inizierà il 6 febbraio davanti al giudice Emanuela Attura.
Dalla ricostruzione effettuata dai consulenti del pm, Giovanni Larciprete, avrebbe errato nella valutazione del monitoraggio e provocato la morte del nascituro. Nella documentazione utilizzata per il rinvio a giudizio del dottor Giovanni Larciprete, difeso dall’Avvocato Giovanna Corrias Lucente, esperta di colpa medica, emergono tuttavia delle gravi lacune.
In particolare il fondamento dell’accusa, la consulenza tecnica del P.M., non avrebbe tenuto conto dei risultati dell’autopsia in corso dalla quale è emerso che il feto non aveva subito lesioni fino al parto essendo i polmoni ed i bronchi puliti e non invasi da liquido amniotico.
Il medico legale che ha redatto la ricostruzione, per sua stessa ammissione riportata negli atti, non ha avuto modo di verificare l’autopsia dalla quale emergerebbe con chiarezza che il feto non avendo ingerito liquido amniotico, non poteva essere soffocato durante il travaglio.