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Novità in casa RhinoSoft: rilasciata la versione 10.3 del Serv-U FTP Server

RhinoSoft.com ,  società statunitense che sviluppa sistemi per la condivisione dei dati via Internet per il mondo Business, rinnova la sua offerta lanciando sul mercato la decima versione del Serv-U FTP Server, noto prodotto di punta della compagnia americana.

Serv-U FTP è una delle risorse più utilizzate e più apprezzate in ambito business per condividere, modificare e gestire file via Internet.

Oggi Serv-U FTP Server è più di un FTP server, è un sistema di File Management via Internet utilizzabile da qualsiasi piattaforma web browser e da palmari mobile.

Sempre più lo sviluppo di Serv-U è indirizzato alla massima sicurezza nel trasferimento dei file grazie ai protocolli FTPS (FTP over SSL), HTTPS ed SFTP over SSH, praticamente il TOP in quanto a sicurezza su internet.

Oltre all’importante tema della sicurezza, gli sviluppatori hanno puntato sul mondo Mobile, realizzando un sistema web based che consente di utilizzare le potenzialità di Serv-U su iPhone, Ipod Touch, Windows Mobile, Android Mobile e BlackBerry (senza necessità di utilizzare altri software su tali dispositivi).

Serv-U permette il trasferimento di file via FTP in completa sicurezza e facilità, grazie ad un’intuitiva interfaccia grafica che ne facilità le attività di configurazione e gestione. Esso presenta una vasta gamma di funzionalità che assicurano agli amministratori di sistema un controllo a 360° dei propri server FTP. E’ attualmente disponibile in tre versioni: Serv-U Bronze, Serv-U Silver e Serv-U Gold e la versione Gold è scaricabile gratuitamente in prova di 30 giorni sul sito della RhinoSoft.

Serv-U supporta i certificati SSL, esegue il controllo di integrità dei file, permette di gestire gli utenti con un database ODBC, restringe l’accesso al server solo a certi indirizzi IP e molto altro ancora. Ma il vero punto di forza del Serv-U è il minimo utilizzo di memoria e di CPU impiegati per funzionare. Esso consente inoltre di visualizzare le cartelle contenute nel server FTP tramite browser, senza necessità di installare alcun software aggiuntivo.

Cosa differenzia il Serv-U 10 rispetto alla precedente versione del server FTP?

Ecco qui di seguito elencate le nuove funzioni del Serv-U 10.3:

  • Supporto per Windows a 64 bit.
  • Pieno supporto IPv6.
  • Unità organizzative di Windows.
  • Filtro per utente ed elenchi di gruppi.
  • Pieno supporto Unicode.
  • Migliorata la sicurezza, inclusa FIPS 140-2.
  • Migliore Gestione degli utenti.
  • Navigazione ad albero della console di Gestione.

I miglioramenti del Serv-U si focalizzano principalmente su due aspetti: il futuro di internet e gli attuali ambienti di calcolo ad elevata potenza.

Per quanto concerne il primo aspetto, si sta oggi gradualmente assistendo al passaggio dall’IPv4 all’IPv6, che rappresenta la nuova frontiera di Internet. L’indirizzo IPv6 è formato da 128 bit contro i 32 dell’IPv4 ed incorpora alcuni protocolli che prima erano separati, come l’ARP. Esso è stato introdotto allo scopo di aumentare il numero di indirizzi IP disponibili per i dispositivi su Internet.

RhinoSoft ha quindi ben pensato di allineare le caratteristiche del Serv-U ai cambiamenti di mercato attualmente in atto, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza gestionale degli amministratori e degli utenti finali.

Tutte queste caratteristiche in aggiunta alle precedenti, rendono il Serv-U un vero e proprio must per le aziende che puntano alla sicurezza e all’efficienza.

Per ulteriori informazioni tecniche e commerciali, visitate il sito www.coretech.it o contattate direttamente via mail la persona di riferimento, l’ing. Massimo Nasini, all’indirizzo [email protected].

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Monitoring ambientale in azienda: la soluzione arriva da Akcp

Il più grande produttore al mondo di sistemi di monitoraggio ambientale si presenta sul mercato con soluzioni all’avanguardia per la prevenzione di incidenti in azienda.

Con l’arrivo dell’estate e l’incremento delle temperature, aumenta per le aziende il rischio di disastri ambientali e con esso l’esigenza di monitoraggio, alla luce di eventi passati non proprio confortanti.
Nel decennio 1992-2002 sono stati stimati più di 13000 incendi su luoghi di lavoro, equivalenti ad un danno economico pari a circa 2 miliardi di euro. Se si guarda poi ai dati statistici relativi agli interventi dei pompieri nell’ultimo anno, si può ben vedere che gli incendi e gli allagamenti costituiscono una delle principali cause di intervento dei Vigili del Fuoco, e questa percentuale aumenta sensibilmente nel periodo estivo.

Questo dato lascia presagire una ancora scarsa attenzione e prevenzione delle imprese verso il rischio di incendi e di esplosioni o di altri incidenti.
E’ dunque fondamentale per le aziende adottare le giuste misure di prevenzione e protezione, attraverso un’analisi delle cause più probabili degli incidenti sul lavoro e tramite un controllo degli ambienti di lavoro e delle attrezzature, attuato mediante un opportuno sistema di monitoraggio ambientale.

SensorProbe e SecurityProbe

A tal proposito AKCP, Il più grande produttore al mondo di sistemi di sicurezza ambientale per le aziende, propone dei dispositivi di monitoring ambientale a cui collegare uno o più sensori intelligenti per il controllo delle condizioni ambientali.
AKCP offre soluzioni di gestione dei rischi ambientali adatti alle esigenze sia delle piccole che delle medie e grandi aziende. Il SecurityProbe, il più innovativo dispositivo firmato AKCP provvisto di sistema operativo Linux, prevede un ampio sistema di alert che consente l’invio di segnalazioni via e-mail, SMS, telefono o l’invio di messaggi a qualsiasi sistema di monitoraggio di reti commerciali mediante SNMP trap.

Al SecurityProbe si affianca il SensorProbe, a cui è possibile collegare da 2 ad 8 sensori intelligenti. Nato per venire incontro alle esigenze di sicurezza ambientale delle piccole e medie aziende, il SensorProbe prevede un sistema di allarme basato sull’invio di notifiche email con la possibilità di aggiungere notifiche Sms con Sms Gateway.
L’utilizzo dei dispositivi di monitoraggio SensorProbe e SecurityProbe consente alle aziende di evitare danni economici di migliaia di euro a fronte di una spesa di poche centinaia di euro. Essi rappresentano perciò la scelta di molte aziende che intendono tenere sotto controllo le condizioni ambientali di sale CED, sale telecomunicazioni, server rack, generatori, magazzini e numerosi altri impieghi.

Dispositivo SensorProbe nelle sale CED della Nasa

Anche la Nasa utilizza il SensorProbe2 per monitorare la temperatura delle sale server collocate nello Space Center Lyndon B. Johnson in Texas, ad Huston.
La Nasa ha scelto il dispositivo AKCP per monitorare la capacità di raffreddamento nelle sale CED. Quando i blade server sono densamente popolati, è possibile che venga superata la capacità di alimentazione e di raffreddamento di una sala CED tradizionale. Per questo la Nasa ha scelto di posizionare il SensorProbe2 all’interno delle cabine, così da tenere sempre sotto controllo la temperatura delle sale server e ricevere un email quando la temperatura degli armadi rack supera una certa soglia al di sopra della quale i valori assunti diventano critici.

AKCP completa la sua offerta di mercato con un vasto insieme di sensori intelligenti adatti ad ogni esigenza: sensori temperatutà/umidità, flusso d’aria, livello d’acqua, tensione in AC, power monitor, dry contacts, sensori di fumo, di flusso d’aria, di sicurezza, di movimento, voltmetro digitale, sirena di allarme e luce stroboscopica, convertitore corrente e numerose altre soluzioni.

Il sensore di temperatura/umidità AKCP consente di rilevare valori di temperatura compresi tra -40°C e +75°C e -40°F e +167°F e valori di umidità compresi tra lo 0% e il 100%. In collegamento col dispositivo SensorProbe, è possibile ottenere una rappresentazione grafica dei valori di temperaturà/umidità in ogni momento, consentendo così di rilevare subito variazioni sospette e di individuarne tempestivamente la causa.

AKCP viene inoltre incontro all’esigenza delle imprese di monitorare il consumo energetico attraverso il sensore Power Monitor, che consente di allinearsi alla regolamentazione ambientale vigente in materia di uso razionale dell’energia e di attenuare le preoccupazioni degli investitori sul rispetto dell’ambiente.
La versione aggiornata del sensore Power Monitor conta 100 ampere, ossia 30 in più rispetto al modello attuale, e consente di soddisfare ogni esigenza di monitoraggio di potenza.

Per acquistare e/o ottenere ulteriori informazioni commerciali sulle soluzioni di monitoraggio ambientale AKCP, è possibile visitare il sito web: www.akcp.it

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