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Il laser lipolisi contro il nemico delle donne: la cellulite

Qual è il primo vero nemico delle donne? Senza ombra di dubbio la cellulite. Il ristagno dei liquidi e le adiposità localizzate sono la causa degli avvallamenti e dei noduli che compaiono su cosce e glutei indipendentemente dal peso e che spesso condizionano le abitudini di molte donne, che anche in estate preferiscono nascondere il loro corpo piuttosto che sottoporsi a un intervento di liposcultura.

Come biasimare, d’altronde, chi teme la liposuzione classica, spesso a rischio di emboli e decisamente invasiva?

Fortunatamente, la dermatologia estetica ha trovato il metodo che permetterà anche alle meno temerarie di tornare a mostrare con fierezza le proprie forme: il laser lipolisi.

 

Laser lipolisi: i vantaggi

Perché credere che il laser lipolisi sia la risposta alle esigenze di chi da tempo combatte contro la cellulite senza risultati? Perché i dati parlano chiaro. I vantaggi della metodica del laser lipolisi potrebbero essere riassunti nella frase “il massimo con il minimo”: il massimo dei risultati, con il minimo in termini di tempo, dolore e invasività. Senza dimenticare la totale sicurezza di questa tecnica (se realizzata da professionisti competenti e specializzati, ovviamente).

 

  • Risultati in tempi brevi: basta una sola operazione della durata variabile tra i 30 e i 60 minuti per ottenere una pelle omogenea e compatta.
  • Intervento poco invasivo: la cannula utilizzata durante l’intervento ha un diametro di circa 1 millimetro e viene inserita a livello sottocutaneo con un’incisione talmente piccola da non aver bisogno di punti di sutura.
  • Metodica poco dolorosa: se comparata con le altre tecniche di liposcultura tradizionali, il laser lipolisi è decisamente meno doloroso e richiede una semplice anestesia locale.

 

Come funziona il laser lipolisi

Una fibra ottica collegata a un laser viene inserita sotto la pelle nella zona da trattare. Il calore sprigionato dal laser lipolisi ha una doppia funzione: oltre a sciogliere il grasso, che viene successivamente rimosso tramite aspirazione, stimola direttamente la produzione di elastina e collagene affinché la forma fisica possa essere mantenuta anche mesi dopo l’intervento, pure in casi di aumento di peso.

Il grasso verrà infatti distribuito in maniera omogenea, seguendo la nuova ‘scultura’ del corpo.

 

Laser lipolisi: dopo l’intervento

I vantaggi del laser lipolisi non riguardano soltanto l’intervento in sé, ma anche tutta la fase successiva. La degenza delle pazienti che decidono di dire addio alla cellulite e alla pelle a buccia d’arancia affidandosi al laser lipolisi è davvero breve. Già a due giorni dall’operazione si può riprendere a camminare e tornare al lavoro, avendo cura di indossare una guaina contenitiva fino alle due settimane successive.

Meglio astenersi dall’attività fisica per circa 14 e preoccuparsi di avere una dieta sana, limitando il consumo di cibi grassi e di super alcolici.

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L’acne nodulo cistica: perché compare e come sconfiggere la peggiore infezione della pelle

Non c’è dubbio che accanto alla comedonica, l’acne nodulo cistica sia tra le più antipatiche forme d’acne da trattare sia a detta degli esperti, sia dei pazienti che spesso affrontano costose e lunghe terapie senza avere i risultati che spererebbero. A cosa è dovuta la comparsa dell’acne nodulo cistica? Chi colpisce? Come intervenire?

Le tre fasi dell’acne nodulo cistica

L’acne nodulo cistica è una vera e propria malattia della pelle che segue un’evoluzione patologica divisa in tre stadi ben definiti:

  1. Quando le ghiandole sebacee iniziano a funzionare in maniera scorretta possono produrre quantità di sebo spropositate che, indurendosi, formerà un tappo e occluderà i canali piliferi.
  2. L’ostruzione dei dotti provoca un’infiammazione della pelle sulla quale compaiono delle papule di colore rossastro.
  3. Nei comedoni, comunemente detti brufoli, la proliferazione dei germi porta all’infezione della cute e alla secrezione di pus, che da il caratteristico aspetto dalla punta giallastra.

Nel caso dell’acne nodulo cistica, la degenerazione dell’infezione provoca la formazione di cisti e noduli di grandezza variabile che deturpano la pelle del viso, del tronco e delle spalle.

Le cause dell’acne nodulo cistica

I fattori determinanti per l’insorgere dell’acne nodulo cistica hanno una duplice natura:

–        fattori endogeni, quali lo stress e la familiarità;

–        fattori esogeni, come farmaci, cosmetici o inquinanti atmosferici.

Nessuna colpa, dunque, a ormoni o alimentazione. Non è l’abuso di determinati cibi o la quantità di ormoni (bensì la “qualità”) a influire sullo stato della malattia.

La migliore terapia per l’acne nodulo cistica

Nonostante sia tra le più difficili da guarire, anche l’acne nodulo cistica può essere curata in maniera decisiva. Tutti quei pazienti che hanno avuto delle esperienze fallimentari con le terapie antibiotiche, possono ancora sperare negli effetti assolutamente benefici dell’isotretinoina.

Si tratta di un farmaco rivoluzionario che però, a causa delle controindicazioni che può avere (soprattutto sulle gestanti), va prescritto solo da un dermatologo professionista che conosce bene il dosaggio da somministrare.

Anche i peeling all’acido glicolico possono essere d’aiuto, rimuovendo le cellule morte della pelle, levigandola. Tra le sostanze dall’azione esfoliante, ottimi anche l’acido tricloracetico, la resorcina e l’acido salicilico.

E contro le cicatrici?

L’ultima fase per una guarigione completa dall’acne nodulo cistica consiste nella rimozione di qualunque segno residuo. Grazie all’intervento indolore con il laser frazionato Palomar 1540 è possibile eliminare anche le cicatrici più ostinate e ottenere una pelle rigenerata.

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Cancellare i segni dell’acne nodulo cistica

L’acne nodulo cistica è la tipologia più grave d’acne che provoca delle lesioni cutanee estremamente antiestetiche e spesso davvero dolorose. Le persone che ne soffrono sono nella maggior parte dei casi molto schive proprio a causa dell’aspetto che le papule danno alla loro pelle. Bisogna sottolineare però che oggigiorno la dermo-estetica offre tutte le possibilità per guarirne e cancellarne tutti i segni.

Cos’è l’acne nodulo cistica?

Quando le ghiandole responsabili della produzione di sebo iniziano a esagerare la loro funzionalità,  portano a un eccesso di sebo conosciuto con il nome seborrea.

La seborrea è la condizione ideale per la creazione di un micro-ambiente ad alta proliferazione di germi,  che accelera notevolmente il passaggio dallo stato di infiammazione a quello di infezione, con i comedoni che iniziano a invadere viso e spalle.

 

Cause dell’acne nodulo cistica

All’origine dell’acne nodulo cistica c’è una disfunzione delle ghiandole sebacee. Ma cosa spinge tali ghiandole a produrre più sebo del dovuto? In realtà, l’eziologia non è ancora riucita a dare una risposta chiara in merito.

Sicuramente scagionata è l’alimentazione, mentre imputabili sono lo stess e il nervosismo che, tra l’altro, innescano un circolo vizioso per cui, oltre a essere potenziali responsabili della comparsa della malattia, sono sicuramente tra le concause della sua persistenza.

 

Come guarire dall’acne nodulo cistica: la cura infallibile

Quando si parla dell’acne nodulo cistica è importante capire se ciò su cui si vuole intervenire è l’infezione della pelle o le cicatrici e i bitorzoli che rovinano la cute.

Per bloccare l’avanzamento dei batteri, il farmaco più indicato è l’isotretinoina per via orale, un derivato della vitamina A utilizzato in molte terapie di successo contro le forme di acne più complicate.

Per eliminare macchie o cicatrici da acne, una volta fermata la moltiplicazione batterica, si può ricorrere al Laser Frazionato Palomar 1540. Il laser frazionato agisce in maniera selettiva solo su determinate parti della cute, andando a indurre la produzione di elastina e collagene nelle cellule interessate. In questo modo, la ricostituzione e la rigenerazione della pelle viene dall’interno e parte proprio dallo strato più profondo. I margini di miglioramento sono molto elevati (anche il 100%!) e i risultati che si ottengono sono reali e visibili nell’immediato.

 

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Acne nodulo cistica: curare noduli e cisti dell’acne più difficile si può

Tra tutti i quadri clinici, l’acne nodulo cistica è la forma più invasiva di acne e anche la più difficile da curare. Tuttavia, guarire anche da questa tipologia di acne non sembra più una missione impossibile a detta dei dermatologi.

Conosciuta anche come acne conglobata, la nodulo cistica, come suggerisce il nome stesso, si manifesta con noduli e cisti su volto e torace e lascia antiestetiche cicatrici sulla pelle.

A livello eziologico, responsabili della formazione sottocutanea di queste pustole sono le ghiandole sebacee che iniziano a produrre una quantità spropositata di sebo che, ostruendo gli orifizi piliferi, causa la moltiplicazione dei batteri e l’infezione della pelle.

La cura per eliminare l’acne nodulo cistica, però, esiste e permette di bloccare abbastanza tempestivamente l’avanzamento della malattia. Le terapie migliori contro questo tipo d’acne sono quelle a base di isotretinoina per via orale.

Approvato dalle più importanti associazioni scientifiche italiane, l’isotretinoina è un farmaco derivato dalla vitamina A che è già presente naturalmente nell’organismo umano e che riesce a debellare l’infezione dell’acne nodulo cistica in modo decisivo.

Il segretario scientifico dell’ISPLAD, nonché componente dell’Italian Acne Board, Francesco Bruno, è un pioniere nell’uso dell’isotretinoina nei trattamenti efficaci contro l’acne nodulo cistica e vanta migliaia di casi di guarigione proprio grazie a questa terapia.

Una volta cessata l’infezione e placata l’infiammazione, è possibile rimuovere tutte le macchie residuali dell’acne nodulo cistica con degli interventi brevi e totalmente indolori con il Laser Frazionato Palomar 1540. Lo stesso Bruno sottilinea che si tratta di una metodica non ablativa che non lesiona, né maltratta lo strato superficiale della pelle, evitando escoriazioni e rossori eccessivi.

Il trattamento perfetto per chi ha sempre desiderato riacquistare una pelle dall’aspetto sano senza sottoporsi a terapie lunghe, fastidiose e di dubbio successo.

Per approfondire l’argomento continua la lettura Qui.

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L’acne tardiva: quando l’acne colpisce gli adulti

Molto spesso, erroneamente, si pensa che l’acne sia una condizione patologica legata in maniera esclusiva all’adolescenza, quella fase della crescita in cui le trasformazioni sono regolate dall’andamento ormonale.

Così, quando questa malattia della pelle colpisce gli adulti, viene spesso fraintesa e trascurata. Contrariamente a quanto si creda, l’acne tardiva è un quadro abbastanza comune, soprattutto tra le donne adulte.

Come riconoscere l’acne tardiva e distinguerla dai brufoli?

È necessario puntualizzare che la comparsa di un brufolo in età adulta non è necessariamente manifestazione dell’acne tardiva.

L’acne tardiva è una patologia cutanea che, analogalmente all’acne giovanile, segue un evoluzione in tre stadi:

  • occlusione;
  • infiammazione;
  • infezione.

La comparsa dei comedoni (ovvero i brufoli) dipende dall’occlusione del bulbo pilifero per una sovrapproduzione di grasso da parte delle ghiandole sebacee. La pelle inizia a infiammarsi e si crea un ambiente estremamente favorevole alla proliferazione dei germi, con una conseguente infezione della cute.

Cause dell’acne tardiva

Nell’80% dei casi, l’acne tardiva è la manifestazione di una recidiva adolescenziale e solo nel 20% si tratta di manifestazioni realmente tardive. Tra le principali cause troviamo:

  • fattori di familiarità ed ereditarietà;
  • fattori emotivi (stress e nervosismo);
  • fattori clinici (cure cortisoniche o ormonali).

Nessuna relazione sembra esistere tra acne tardiva e alimentazione. Per cui non pensiate che la comparsa dell’acne negli adulti possa dipendere da un abuso di cioccolato o insaccati.

Come si cura l’acne tardiva?

Benché sia meno tipica e frequente rispetto a quella giovanile, anche l’acne tardiva può essere curata. Inutile schiacciare i brufoli, ricorrere eccessivamente a creme cortisoniche per uso topico o limitare, se non addirittura eliminare, cibi dalla propria dieta.

La terapia farmacologica, da seguire solo sotto indicazione del dermatologo, potrebbe includere:

  • antibiotici;
  • pomate antimicrobiche a base di retinoidi;
  • isotretinoina, un farmaco utilizzato nei casi più gravi e ostili di acne tardiva.

Per quanto riguarda la pillola anticoncezionale è vero che può essere d’aiuto, ma solo in alcuni casi, previa valutazione scrupolosa dello specialista.

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