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Livingoffice Roma distributori esclusivisti dei prodotti Herman Miller

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  • 11 Gennaio 2013

Arredi design per ufficio: oltre 20 anni di esperienza e partnership esclusiva con aziende leader nel settore. Livingoffice Roma è in via del Porto Fluviale 9 con uno showroom a misura di cliente.

Roma, 10 gennaio 2013 –  Destinato a diventare punto di riferimento obbligato per gli addetti ai lavori nel campo del design ergonomico, lo spazio espositivo di Livingoffice ha accolto nuovamente i professionisti del settore in una serata-evento che si è svolta il 18 dicembre a Roma nella location d’eccezione di via del Porto Fluviale, in replica alla fortunata versione estiva ideata appositamente per l’inaugurazione della nuova sede. Lo showroom nel cuore del  quartiere Ostiense è la vetrina ideale per rappresentare la qualità ormai collaudata del progetto “eticamente creativo” dell’azienda Livingoffice, dedita da oltre vent’anni al settore dell’arredamento per uffici, distributrice esclusivista dei prodotti di design di Herman Miller e di altri brand di spicco come Reversage, IOC Concept, Lafano e Deko.

 

Offrendo il suo servizio ad aziende ed enti privati su tutto il territorio nazionale, Livingoffice traduce in operatività a 360 gradi l’esperienza consolidata nei sistemi di arredo flessibili, sintesi di eleganza e funzionalità, maturata in questo settore da Mirella Raccuja, Amministratore unico di Livingoffice, la cui formazione professionale inizia negli anni Ottanta presso il rinomato gruppo Fantoni. Il team di professionisti di cui si avvale l’azienda è in grado oggi di mettere a disposizione del cliente una gamma completa di arredi per uffici, hotel, banche, negozi e spazi per la collettività, sempre orientati al benessere di chi lavora.

La qualità dei progetti e l’alto standard delle prestazioni del processo creativo che viene realizzato armonicamente in tutte le sue fasi al fine di ottenere un comprovabile vantaggio competitivo, vengono garantiti dalla partnership che Livingoffice ha in esclusiva con alcuni brand leader nel settore del design ergonomico ed eco-sostenibile di ultima generazione: dal colosso Herman Miller che parla di Livingoffice anche nella prestigiosa rivista “Habitat” (www.hmhabitat.com), a Deko (azienda d’eccellenza nella produzione di sedute su misura per collettività), da Reversage (ideatrice dell’innovativo sistema SpaceSolving che consente la trasformazione di uno spazio in pochi minuti e nella combinazione più ottimale a seconda delle necessità) a Lafano (azienda che mette a disposizione il maggior numero di pareti divisorie e varianti disponibili sul mercato).

 

Gli ambienti espositivi di via del Porto Fluviale introducono nel mondo avanguardistico degli arredi Livingoffice dove l’interior design segue un processo di sviluppo ispirato prima di tutto al benessere dell’individuo e dell’ambiente, ovvero di entità viventi non rigide, ma in continua evoluzione. “Se un progetto non è etico non può essere bello e se non è bello non deve neppure esistere” – sostiene Yves Béhar, collaboratore abituale di Herman Miller, famoso per le grandi sfide. Una filosofia questa, che avvalora il sodalizio virtuoso tra i partner di Livingoffice: “Guardare al futuro e prevedere le esigenze di chi lavora, prendendo in considerazione l’evoluzione dei processi di lavoro” – dichiara Mirella Raccuja.È questo il segreto di Livingoffice, del suo consolidamento sul mercato e del posizionamento del brand su un target sensibile alla qualità certificata e alla cura dei dettagli.

 

 

Informazioni
Livingoffice Roma
Via del Porto Fluviale 9
Tel + 39 065780740
www.livingoffice.biz
[email protected]

 

Livingoffice è un’azienda che opera da tempo nel settore dell’arredamento per ufficio e rappresenta la soluzione per tutti coloro che vogliono interagire con un interlocutore efficiente e versatile. Con il suo team di professionisti si presenta come un valido consulente a 360°, in grado di collaborare con il progettista sin dall’inizio, dallo space planning alla realizzazione degli arredi customizzati. Ha la rappresentanza in esclusiva di prestigiose aziende: Herman Miller, Reversage, IOC Concept, Lafano e Deko. Attraverso i prodotti di cui è agente, offre una gamma completa di arredi per uffici, hotel, banche, negozi e spazi per la collettività, sempre orientati al benessere di chi lavora. Ha aperto il nuovo spazio espositivo con terrazza panoramica in Via del Porto Fluviale 9, a Roma, nel cuore del quartiere Ostiense. www.livingoffice.biz

 

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Le voci di Cassandra risuonano nella Necropoli di Via Portuense a Roma

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  • 11 Giugno 2012

Il 16 giugno nella cornice d’eccezione del Drugstore Gallery Portuense (Via Portuense 317) l’Accademia della Lettura dell’Associazione Donne di Carta con il patrocinio della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma presenta “Le voci di Cassandra”, dal romanzo “Cassandra” di Christa Wolf, proposto eccezionalmente per il Drugstore Gallery Portuense in data unica dal gruppo “Festina lente”.

Si tratta di una vera e propria performance creativa che si delinea come una originale esperienza di ascolto e di condivisione dell’oralità in linea con la filosofia dell’Associazione Donne di Carta e con la nuova veste assunta dal sito archeologico del Drugstore Gallery Portuense. Un bene culturale di 2000 anni quest’ultimo, reso fruibile ai visitatori dopo un’attenta attività di scavo e di consolidamento che ha portato alla musealizzazione di un’antica area cimiteriale per decenni inglobata nell’edificio del Drugstore commerciale di via Portuense. Un intervento di recupero che assegna al Drugstore Gallery Portuense il prestigioso ruolo di nuovo polo culturale capitolino, uno spazio ancora poco conosciuto, dove la cultura può muoversi al passo con i tempi moderni attraverso eventi, attività culturali, laboratori, sempre legati alla valorizzazione del contesto storico e archeologico ospitante.
“E’ un evento unico nel suo genere – dichiara l’archeologa Laura Cianfriglia, responsabile di zona (Municipio XV) della Soprintendenza Speciale per i beni Archeologici di Roma – perché “Le voci di Cassandra”, presentazione quasi sperimentale di un romanzo dal carattere intenso e suggestivo, è cucito addosso all’area storica che ospita queste voci e che è, a sua volta, un ambiente sui generis, dove non c’è distanza tra chi parla e chi ascolta, dove la bellezza di tombe e mosaici letteralmente circonda il pubblico senza vetrate o cancellate a fare da schermo. L’area archeologica del Drugstore Gallery Portuense comprende una struttura romana di cinque ambienti che sarà oggetto di visita guidata dopo lo spettacolo” .

 

“Le voci di Cassandra” risuonano nella poesia di pietra rappresentata dall’area archeologica ospitante, un ambiente intimo e prezioso riservato a pochi (i posti sono limitati), e l’itinerario guidato tra gli ambienti della necropoli segna la giusta conclusione di un evento che nasce come ri-lettura non tradizionale del passato. Nella versione del romanzo presentata dal gruppo performativo “Festina lente”, infatti, Cassandra diventa il simbolo di tutti coloro che lottano contro la guerra e contro l’abbrutimento che provoca in chi la vive sia che la si vinca sia che la si perda. Come il luogo speciale che ospita le sue voci, Cassandra racchiude in sé l’antico e il moderno e mostra a chi la ascolta che la distanza tra il nostro presente e il suo passato si annulla, perché gli uomini non smettono di ripetere i propri errori.

“Leggere non significa solo leggere un libro – specifica Sandra Giuliani, Presidente dell’Associazione Donne di Carta – ma vuol dire anche saper comprendere e interpretare sempre la realtà che ci circonda attraverso tutti i linguaggi possibili e soprattutto fuori dai circuiti tradizionali: non solo nelle librerie o nelle biblioteche come luoghi di cultura, ma nell’intero quartiere, nello spazio che viviamo tutti i giorni. Officine, tintorie, pizzerie, concessionari, agenzie, fiorai, edicole, bar e siti archeologici proprio come il Drugstore Gallery Portuense, un vero laboratorio dove sperimentare la ri-lettura del passato attraverso il presente e viceversa, una Casa dell’oralità e della bibliodiversità”.

Al termine dell’evento buffet e visita guidata all’area archeologica del Drugstore. Posti limitati. Data unica: 16 giugno alle ore 21.00
Per informazioni e contatti:

Maria Rosaria Ambrogio (AssociazioneDonne di Carta):
[email protected], tel. 3480901730
www.donnedicarta.org

 

La Necropoli della Via Portuense – “Drugstore Gallery Portuense” fa parte di un’area archeologica compresa tra via Q. Majorana, via Portuense, viale di Vigna Pia e via Giuseppe Belluzzo dove gli scavi archeologici hanno restituito già dagli anni Cinquanta il tracciato basolato dell’antica via Campana e dell’antica via Portuensis, insieme ad una vasta necropoli di età imperiale, un mausoleo e un complesso termale che si estendevano ai lati delle due grandi direttrici viarie. Lungo la via Portuense, coincidente nel tratto prospiciente l’area archeologica di Pozzo Pantaleo con l’asse stradale antico, lungo entrambi i lati sono state rinvenute un’area di impianti idraulici e una serie di tombe a camera Tra queste, il complesso archeologico del Drugstore, composto da cinque ambienti in parte ricavati nel tufo e in parte costruiti in muratura. La tomba più grande presenta resti di affreschi con motivi geometrici, floreali e nature morte. Il tutto era arricchito con decorazioni in stucco, delle quali si conserva in posto quella della nicchia centrale a forma di conchiglia.  Molto ben conservato – ad eccezione di una fossa per inumato che lo ha tagliato nella parte destra – è il pavimento a mosaico bianco e nero: vi sono rappresentati lungo i lati satiri vendemmianti alternati a quattro grossi vasi (kantharoi). Al centro, una figura maschile che brandisce un’ascia è stata identificata con Licurgo, un personaggio del mito di Dioniso, mentre assale la ninfa Ambrosia la quale per difendersi si trasforma in un ramo di vite. La tomba D, un colombario di forma rettangolare, ha tre lati scavati nel tufo e il quarto in muratura: su questa parete, che presenta una decorazione floreale e alcuni graffiti, si aprono 4 file di 10-13 nicchie ciascuna con foro rettangolare sul fondo per la deposizione delle ceneri dei defunti. Il pavimento è in cocciopesto.

L’Associazione Donne di Carta nasce a ottobre del 2008 con l’intento di costruire una rete di solidarietà tra tutti gli attori della filiera editoriale. Come formula attiva della promozione della lettura viene utilizzata l’esperienza delle Persone Libro, progetto ideato a Madrid da Antonio Rodriguez Menendez (Proyecto Fahrenheit 451 las personas libro) e di cui l’associazione diventa portavoce in Italia. Sono persone che imparano a memoria brani di libri e li portano in giro dicendoli ad alta voce tra la gente: un repertorio orale che ad oggi contempla oltre 200 brani. Il viaggio delle Persone Libro ha portato lontano, fino all’ideazione di una Carta dei Diritti della Lettura – pubblicata da Il Caso e il Vento – che ha ricevuto una medaglia di rappresentanza del Presidente Napolitano. Per accogliere un’idea di lettura sempre più ampia e interdisciplinare prende forma l’Accademia della Lettura, ultima creatura dell’Associazione, un laboratorio itinerante di proposte e di eventi culturali elaborati e realizzati in collaborazione con tutti i soggetti che credono nel valore della Bibliodiversità. www.donnedicarta.org – personelibrodonnedicarta.wordpress.com

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8 marzo 2012: la Cultura non è un peccato

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  • 28 Febbraio 2012

“Le mele di Eva”: l’8 marzo fiorisce la primavera nelle metropolitane di Roma con le persone libro che dicono a memoria versi di autrici legate alla città: da Gabriella Ferri a Patrizia Cavalli

Roma, 28 febbraio 2012 – L’8 marzo la metropolitana di Roma si trasformerà in un laboratorio poetico e culturale grazie all’intervento delle persone libro dell’Associazione Donne di Carta che, per la giornata dedicata alle donne, hanno pensato a festeggiamenti del tutto speciali con l’evento “Le mele di Eva”.

Al posto delle tradizionali mimose, le persone libro sparse in alcune stazioni metro della linea urbana, regaleranno mele, il frutto proibito che riporta alla memoria il gesto ardito della prima donna, Eva. Ad ogni mela corrispondono pagine di un libro, voci di scrittrici che hanno contribuito a mantenere vivo il ricordo poetico di Roma in quanto città d’origine, di elezione o semplice tappa del viaggio umano e narrativo di ciascuna di loro. In collaborazione con la Commissione delle Elette del Comune di Roma e con l’Atac, le persone libro si disporranno all’interno di alcune stazioni della metropolitana con i loro cestini carichi di mele vere e di “mele-parole” da donare a tutte le persone che rallenteranno un poco la propria corsa per ascoltare…le voci dei libri. Un inizio di primavera nei sotterranei della Capitale, che diventeranno il giardino letterario di Eva risuonante di versi al femminile in uno scambio di voci e sguardi aperto a tutti, amanti della lettura e semplici curiosi. Da Patrizia Cavalli a Gabriella Ferri, passando per Edith Bruck e Goliarda Sapienza, sono 23 le autrici protagoniste del repertorio orale scelto dalle persone libro in occasione dell’evento.
L’idea nasce dal fortunato esperimento dello scorso anno quando le persone libro, sempre nella giornata dell’8 marzo, hanno dato vita a “Passi di donna”, posizionandosi in alcune fermate della metro, ferme ad aspettare nei luoghi dove la gente passa, pronte a regalare le loro parole conservate nella memoria e dette a memoria. Le persone libro dell’Associazione Donne di Carta non recitano ma dicono a voce alta. Dicono e guardano chi ascolta. E quello dell’8 marzo con le “mele di Eva” sarà uno sguardo che vuole testimoniare ancora una volta la libertà di scelta e l’autodeterminazione femminile, la specificità di uno sguardo di donna, appassionato, empatico e critico sul Mondo. Perché la Cultura non è un peccato.

Itinerario

Partenza alle ore 11.30 Linea A – stazioni: Cipro, Spagna, Repubblica, Arco di Travertino

Linea B – stazioni: Bologna, Policlinico, Laurentina, Eur Fermi

Approdo alle ore 13.15 Linea B – stazione Piramide

 

L’Associazione Donne di Carta nasce a ottobre del 2008 con l’intento di costruire una rete di solidarietà tra tutti gli attori della filiera editoriale: scambio di energie, circolarità dei prodotti, sostegno reciproco ma soprattutto apertura verso chi legge. Come formula attiva della promozione della lettura viene utilizzata l’esperienza delle Persone Libro, progetto ideato a Madrid da Antonio Rodriguez Menendez (Proyecto Fahrenheit 451 las personas libro) e di cui l’associazione diventa unico portavoce in Italia. Sono persone che imparano a memoria brani di libri e li portano in giro dicendoli ad alta voce tra la gente: un repertorio orale che ad oggi contempla oltre 200 brani. Il viaggio delle Persone Libro ha portato lontano, fino all’ideazione di una Carta dei Diritti della Lettura – pubblicata da Il Caso e il Vento – che ha ricevuto la medaglia di rappresentanza del Presidente Napolitano. Per accogliere un’idea di lettura sempre più ampia e interdisciplinare prende forma l’Accademia della Lettura, ultima creatura dell’Associazione, un laboratorio itinerante di proposte e di eventi culturali elaborati e realizzati in collaborazione con tutti i soggetti che credono nel valore della Cultura al fine di tutelare sempre la Bibliodiversità. www.donnedicarta.orgpersonelibrodonnedicarta.wordpress.com

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Ai cani manca davvero la parola?

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  • 21 Febbraio 2012

“101 storie di cani che non ti hanno mai raccontato”: presentazione del libro di Monica Cirinnà e Lilli Garrone presso lo Spazio Incontro – Caffè Letterario della Casa Internazionale delle Donne con le voci delle Persone Libro dell’Associazione Donne di Carta

Roma, 21 febbraio 2012 – L’Associazione Donne di Carta e Spazio Incontro – Caffè Letterario della Casa Internazionale delle Donne – presentano il libro edito da Newton Compton “101 storie di cani che non ti hanno mai raccontato”, scritto da Monica Cirinnà e Lilli Garrone, le stesse autrici del precedente “101 storie di gatti che non ti hanno mai raccontato”.

“Dopo il successo di 101 storie di gatti che non ti hanno mai raccontato, almeno per par condicio, ci è sembrato giusto scrivere dell’altra metà del cielo animale: i cani” – spiegano Cirinnà e Garrone.

L’evento prevede la partecipazione delle Persone Libro dell’Associazione Donne di Carta che, imparando a memoria alcuni brani di queste storie canine, presteranno la propria voce a chi voce, appunto, non ha. Chi si pregia della compagnia di qualche animale domestico, conosce bene le mille sfumature del rapporto che può instaurarsi tra uomo-cane e uomo-gatto e, soprattutto, le notevoli differenze: il serafico gatto vive nell’indipendenza emotiva, il fedele cane vive all’ombra del suo compagno di viaggio umano. Lo sapeva bene Schopenhauer quando elaborò la sua famosa massima che sarà spunto di riflessione durante tutta la presentazione del libro: “chi non ha mai avuto un cane non sa cosa vuol dire essere amati davvero”. Ai cani spesso e volentieri manca solo la parola. Le storie raccontate nel libro entrano a far parte del repertorio orale delle Persone Libro donando le parole mancanti ai nostri amici a quattro zampe.

Un incontro aperto a tutti, uomini e donne, senza limiti di età ma con un unico requisito: amare profondamente gli animali. L’appuntamento è martedì 28 febbraio alle ore 18.30 presso la Casa Internazionale delle Donne nell’area Spazio incontro – Caffè letterario in Via della Lungara 19, Roma.

L’Associazione Donne di Carta nasce a ottobre del 2008 con l’intento di costruire una rete di solidarietà tra tutti gli attori della filiera editoriale: scambio di energie, circolarità dei prodotti, sostegno reciproco ma soprattutto apertura verso chi legge. Come formula attiva della promozione della lettura viene utilizzata l’esperienza delle Persone Libro, progetto ideato a Madrid da Antonio Rodriguez Menendez (Proyecto Fahrenheit 451 las personas libro) e di cui l’associazione diventa unico portavoce in Italia. Sono persone che imparano a memoria brani di libri e li portano in giro dicendoli ad alta voce tra la gente: un repertorio orale che ad oggi contempla oltre 200 brani. Il viaggio delle Persone Libro ha portato lontano, fino all’ideazione di una Carta dei Diritti della Lettura – pubblicata da Il Caso e il Vento – che ha ricevuto la medaglia di rappresentanza del Presidente Napolitano. Per accogliere un’idea di lettura sempre più ampia e interdisciplinare prende forma l’Accademia della Lettura, ultima creatura dell’Associazione, un laboratorio itinerante di proposte e di eventi culturali elaborati e realizzati in collaborazione con tutti i soggetti che credono nel valore della Cultura al fine di tutelare sempre la Bibliodiversità. www.donnedicarta.org – personelibrodonnedicarta.wordpress.com

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