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Xilitolo in cucina: meno calorie e denti più sani

Lo xilitolo è stato sintetizzato per la prima volta nel 1891 e, sin dagli anni 60, ha trovato un largo impiego come sostitutivo del saccarosio, anche se, ovviamente, la sua introduzione è stata graduale. Si tratta di una molecola formata da  5 atomi di carbonio,  già presente in natura  seppure in modeste quantità in alcuni frutti e vegetali, viene   anche prodotto dal  corpo umano durante il metabolismo del glucosio. Il suo potere calorico  è di soli 2,8-2,9 kcal/g., ben al di sotto di quello del saccarosio, e questo grazie alla sua particolarità di essere  assorbito nel tratto intestinale solo circa  per ¼ di quello ingerito.
Molto ben tollerato, fatta eccezione per uno spiacevole effetto collaterale, del tutto transitorio, è infatti leggermente lassativo se assunto in dosi elevate, è una  molecola a bassa  tossicità, che ha il non trascurabile vantaggio di non indurre  mutazioni cellulari e di essere acariogeno, una garanzia per i denti.  Tutte queste caratteristiche sono state dimostrate grazie ad una serie di test condotti su animali come ratti, gatti e cani, e questo indipendentemente  dalla via di somministrazione.
Il suo campo d’impiego è molto vasto e va  dall’alimentazione all’industria farmaceutica,  dalla produzione di bevande, all’industria cosmetica e parafarmaceutica. Lo si ritrova in  alcuni farmaci come le pasticche per la gola e gli sciroppi contro la tosse, così come in  dentifrici e collutori. Negli alimenti e nelle bevande viene usato come dolcificante al posto del saccarosio in alcuni prodotti quali la cioccolata, le caramelle, così come il chewing gum, le bevande senza zucchero, e alcune preparazioni da forno, quali biscotti, dolciumi e altro ancora, ma non nelle preparazioni che necessitano del processo caramellizzazione.
Dolcificante molto usato dai diabetici che con la loro fattiva e del tutto volontaria  collaborazione volontaria hanno contribuito a  determinarne la sua tolleranza anche a dosi elevate cos’ come la sua assoluta tollerabilità.

Per ulteriori informazioni su xilitolo e comprare xilitolo. Prega di visitare http://www.xilitolo.it

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Preventivare un sito web da freelancer

In questo articolo cercheremo di capire cosa sia il Trust aziendale e come vada ad incidere sul preventivo per un sito web.
Uno dei motivi fondamentali per cui si commettono degli errori nella stesura di un preventivo per un sito web, è il calcolo del tempo che si impiega in ognuna delle fasi di sviluppo, ed eventualmente di promozione, del nostro prodotto.
Cerchiamo quindi di inquadrare un sito web quale insieme di variabili che andranno singolarmente ad incidere anche significativamente sul preventivo che il cliente andrà a leggere, facendosi contemporaneamente anche un’idea del lavoro che verrà svolto da parte nostra.
Se avete iniziato questo lavoro da poco, uno dei primi ostacoli contro i quali dovrete misurarvi è la concorrenza.
Sembra un discorso banale ma non lo è per le 2 grandi categorie in cui possiamo dividere la concorrenza: Trust e non trust.
Un esempio di Trust è l’azienda affermata nel settore, che regolarmente acquisisce clienti grazie alla propria nomea o ad una campagna di marketing consolidata nel tempo, darà un valore maggiore al proprio lavoro perchè la sua posizione (se non direttamente un vasto portfolio) garantisce al cliente un risultato che rientra negli standard aziendali e che rispecchia anche tutti i siti web che fino ad allora ha prodotto.
Molti potenziali clienti, soprattutto aziende medio-grandi, si rivolgeranno con molta probabilità a questo genere di soggetti proprio per via del Trust.
Un errore molto diffuso è pesare che l’unica arma a disposizione del freelancer nei confronti di questi colossi sia nella maggior parte dei casi la convenienza. Ecco il motivo per cui su adwords si vedono piovere annunci di siti web offerti a cifre talmente basse da farci intuire subito che qualcosa non torna.
Come proporsi quindi in un mercato saturato da questa concorrenza (molte volte anche studentesca) che sembra svalutare il nostro lavoro?
Il nostro tempo non vale meno. Il contenimento dei nostri costi però, riflesso sul prezzo del nostro lavoro finale, rende più competitivo il nostro prodotto, ma non è questa la caratteristica fondamentale che fa scegliere un freelancer rispetto a un’azienda.
La prerogativa per riuscire ad affermarsi come freelancer è la qualità. Nessuno dei nostri lavori deve sembrare lasciato al caso perchè nel momento in cui v’è un dubbio, le probabilità di vedersi sfuggire un cliente aumentano vertiginosamente.
L’immagine del libero professionista possiamo paragonarla a quella di un artigiano del codice, che attraverso anni di lavoro ha affinato le sue doti rendendosi in grado di fornire dei risultati qualitativamente elevati al prezzo di aziende che producono siti web (o software) attraverso processi standardizzati che garantiscono un risultato accettabile ma assolutamente non paragonabile alla dedizione tipica di chi lavora per se stesso.

Per ulteriori informazioni su preventivo sito web e preventivo, sito web. Prega di visitare http://www.preventivositoweb.info

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