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Mostra fotografica “SPAZIO PROTAGONISTA”

Sabato 15 gennaio 2011 alle ore 18.00 presso l’Ecomuseo “Le Terre del Brenta” si  inaugurerà “Spazio Priotagonista”, una rassegna fotografica che attraverso gli scatti di tre autori veneti propone un percorso innovativo all’interno dei luoghi urbani.
Marco Garbin, Andrea Chiggiato e Matteo Munarin attraverso le loro fotografie pongono l’accento su ambienti che fanno parte del vissuto comune portando alla luce geometrie nascoste che diventano allo stesso tempo custodi e protagoniste di un’esperienza collettiva.
La mostra, organizzata in collaborazione con Mirafotocontest, lo studio grafico DMZdesign, AgoraT (Venezia) e con il patrocinio della Regione Veneto, Apt e Comune di Mira resterà aperta al pubblico fino al 6 febbraio 2011 e costituirà un’importante occasione di riflessione.

Tre fotografi diversi, ma accomunati da uno stile immediato e privo di artefizi.
Andrea Chiggiato predilige l’aspetto architettonico fatto di rigide simmetrie prospettiche a cui si contrappongono i riflessi evanescenti proposti da Marco Garbin. Matteo Munarin rappresenta invece paesaggi in cui la rigidità delle forme si armonizza con l’ambiente circostante creando immagini dalla duplice lettura.

In “Spazio protagonista” il paesaggio si trasforma da elemento coreografico e di contorno a vero e proprio protagonista assumendo una doppia identità che da un lato si definisce nelle geometrie degli elementi urbani e dall’altro si annulla nei riflessi indefiniti costituiti da giochi di luci e ombre.
Equilibri instabili che costituiscono un omaggio alla vita nelle sue diverse forme.
Un evento teso a evidenziare le mille variabili del vissuto quotidiano.
Uno spazio tutto da scoprire.

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VOGLIADARTE.IT PRESENTA “SERENISSIMA”

Si inaugurerà il 01 maggio 2010 alle ore 18.00 presso lo Spazio Eventi Mondadori di Venezia, “Serenissima”, la personale Wilmer Herrison organizzata da Vogliadarte.it in collaborazione con Galleria d’arte ADmore.it e Spazio Eventi Mondadori.
Protagonista sarà il colore, gestito con maestria dall’artista venezuelano per creare singolari effetti prospettici illusori.
Il percorso artistico e culturale del pittore verrà introdotto dalla curatrice della mostra Raffaella Zanus. Sarà presente lo stesso autore che incontrerà collezionisti, cultori e semplici curiosi per suggerire loro nuove forme di lettura delle sue creazioni.

L’esposizione, che rimarrà aperta al pubblico fino al 27 maggio 2010, costituisce un omaggio e una testimonianza d’amore verso la città di Venezia, particolarmente cara a Wilmer Herrison. “Serenissima” può infatti essere definita come l’incontro tra due mondi: quello venezuelano caratterizzato da colori accesi e quello della laguna veneziana dai toni più cupi e malinconici capaci comunque di rievocare nell’artista la serenità della sua terra natale. La laguna viene in questo contesto interpretata in modo astratto offrendo visioni inconsuete, aperte alla soggettiva interpretazione dell’osservatore.

Mai frutto di un atto istintivo, ogni opera di Wilmer Herrison viene ideata e progettata in base a un attento studio e controllo del colore utilizzato in abbondanza e con destrezza.
“Si tratta di una tecnica illusoria” spiega “fondata sul tratto e sul colore che produce false apparenze”. Non soltanto pennelli quindi, ma anche coltelli e spatole vengono utilizzati con delicata leggerezza per produrre effetti cromatici sempre diversi.

Wilmer Herrison nasce a Maracaibo, città del Venezuela. Segue un percorso di formazione atipico che lo porta a sperimentare diverse forme d’arte per approdare poi definitivamente alla pittura.
Giovanissimo si trasferisce in Francia inizialmente a Marsiglia poi a Parigi dove apre un proprio Atelier, luogo di realizzazione delle sue tele migliori. Le opere dell’autore sono state raccolte all’interno del sito www.wilmerherrison.com che si propone anche come occasione di incontro e di scambio tra artisti. “Penso che l’espressione artistica debba essere libera e condivisa” afferma “mi demoralizza scoprire tanti artisti che non hanno la possibilità di far conoscere il loro lavoro, la loro opera”.
Porte aperte quindi a chiunque voglia entrare in contatto con una dimensione nuova e ricca di stimoli.

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