In questi giorni uno dei temi più caldi di cui si legge nei vari media sono gli articoli farmaceutici. Questo a causa del caso di una giovane ragazza del sud Italia, deceduta dopo aver ingoiato del sorbitolo, acquistato da lei stessa da uno dei più famosi siti di e-commerce di internet. Il caso sfortunato ha voluto che il medicinale contenesse una altissima concentrazione di nitrito di sodio (un composto tossico e pericoloso per l’ambiente) causandone così la morte.
Il triste episodio ha allarmato l’ambiente sanitario in Europa e ha riportato alla ribalta sotto i riflettori in Italia il commercio illegale dei prodotti farmaceutici su Internet. Secondo una ricerca, solo nel 2010 in Italia ben sedici milioni e ottocento mila navigatori del web hanno comprato prodotti medicinali su Internet. Cosa spinge l’utente a comprare articoli farmaceutici online? Il motivo principale sembra essere il prezzo stracciato. Il problema è l’alta probabilità che il medicinale sia contraffatto o contenente ingredienti e dosaggi pericolosi per la salute, con un reale rischio di mortalità.
Questo è anche il periodo delle allergie da stagione, la questione sembra riguardare dieci milioni di individui in Italia, affetti da vari e più sintomi che possono essere i classici starnuti, il gocciolamento nasale e i pruriti agli occhi e al naso e possono portare anche a un senso di stanchezza per lei e una maggiore irritabilità per lui. Ma mentre le donne sono più prudenti e si rivolgono al proprio medico di fiducia, una buona percentuale di uomini preferisci aspettare che l’allergia termini da sola. In realtà le allergie si potrebbero evitare, tenendosi lontani dai luoghi e le cose che le provocano, come alberi e piante in generale, ma quando questo non è possibile si può ricorrere a medicinali antistaminici o i vaccini.
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