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11 Maggio 2009

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Infrangere il patto di stabilità? Solo uno spot elettorale

Torino, 11 maggio 2009 – “La necessità di pagare le aziende che hanno fornito la propria opera all’ente pubblico è sacrosanta – attacca Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino -, e sono stata tra le prime a denunciare l’impellenza che tale debito venga estinto. Bisogna però sapere quali sono state le scelte che hanno portato la Provincia a trovarsi bloccata dal patto di stabilità. Ricordiamo che i limiti imposti da tale patto, che valgono per tutti gli enti italiani, non vanno considerati come un ridimensionamento della possibilità di spesa, ma sono un’indicazione necessaria ad applicare il massimo rigore nella destinazione delle risorse, che devono essere indirizzate alle reali competenze dell’ente a cui fanno riferimento”.

“Suona davvero strano che proprio ora, solo in questi giorni, il presidente uscente si ricordi delle aziende cui l’ente deve 25 milioni di euro. Perché proprio ora? Solo perché siamo in campagna elettorale? – domanda Claudia Porchietto –. La verità è un’altra. Non è stato il patto di stabilità a imporre alla giunta uscente di diminuire gli investimenti sull’edilizia scolastica di più del 50% dal 2004 a oggi, per impegnare, ad esempio, quasi 7 milioni di euro in quella vera e propria scatola vuota che è stata l’acquisizione dei terreni Fiat in Tne, o per ripianare i debiti delle società partecipare, o per la realizzazione della nuova sede della Provincia da più di 60 milioni di euro. Non è stato il patto a indicare al presidente uscente di impegnare ingenti risorse, superiori al milione e mezzo di euro come rilevato dai consiglieri del centrodestra in Provincia alle cui richieste di spiegazione non è mai stato dato risposta, nella comunicazione istituzionale con volantini e cartine usciti un mese prima della campagna elettorale.
Con una gestione più oculata degli investimenti, e non con un bilancio che destina le proprie risorse per l’84% alla spesa corrente, in cui si pensi alla soluzione dei problemi, si sarebbe portato l’ente a non dover invocare, con un triste spot elettorale che ho i miei dubbi verrà mantenuto, la volontà di sfondare il patto di stabilità per pagare i propri debiti con i fornitori privati”.

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“Nelle crisi servono ingegno e creatività”. Claudia Porchietto lancia un’inchiesta

In occasione dell’anniversario di nascita dell’Unione Europea e dell’Anno Europeo 2009 dell’Innovazione e della Creatività, la candidata del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino Claudia Porchietto ha sottolineato l’importanza di puntare sulla creatività per uscire dalla crisi, trasformandola in un’opportunità: ”Siamo sempre stati visti come una città e una provincia fortemente creativa, limitata però dall’incapacità di implementare e trattenere sul proprio territorio questa grande carica innovativa”.

“L’accordo FIAT-Chrysler” ha dichiarato la Porchietto “ha dimostrato il contrario, esaltando, attraverso un’operazione che sembrava impossibile fino all’anno scorso, la capacità realizzativa su larga scala dell’ingegno imprenditoriale e dando un segnale positivo a tutto il nostro Paese. Anche in un momento di crisi le opportunità non mancano: il primo passo è quello di crederci. Quest’esempio deve spronarci: le aziende medio piccole sono quelle maggiormente facilitate a riconquistare il mercato se puntano sulla flessibilità, l’ingegno e la creatività”.

Per questo Claudia Porchietto, in corsa per le elezioni amministrative torinesi, ha lanciato un’inchiesta sull’ “Incapacità di Torino nello ‘stabilizzare sul territorio’ la propria capacità creativa, a cui si può partecipare intervenendo sulla piattaforma di condivisione “Cambiare insieme”

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CliccaeGusta.com è uno dei supporter del Convegno A.i.c.e.l.

Il sito enogastronomico CliccaeGusta.com di vendita di prodotti tipici alimentari e vino di alta qualità, è tra i sostenitori del Secondo Convegno Nazionale dedicato all’ E-Commerce organizzato dall’Aicel dal titolo: la fiducia nell’E-Commerce.

Il Convegno si svolgerà il 15 e il 16 Maggio 2009 nel palazzo Todeschini a Desenzano del Garda (BS) e tratterà di diversi temi legati al concetto di fiducia all’interno del mondo dell’E-Commerce italiano.

Aicel vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della creazione di un rapporto di fiducia tra i merchant ed i clienti, al fine di migliorare questo importante canale di vendita, rendendo positive le esperienze d’acquisto dei consumatori.

Il negozio online CliccaeGusta.com oltre alla vendita vino e alimentari, pone particolare attenzione alla comunicazione della conoscenza sulla qualità dei prodotti proposta e sul servizio: fattori che in un E-Commerce sono fondamentali per creare professionalità e credibilità a sostegno di un rapporto di fiducia crescente con il cliente.

Maggiori informazioni sono consultabili sul sito dell’ Aicel dedicato all’evento.

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Nasce la società Herculaneum Opportunities.

“Va dato atto all’on. Salvatore Lauro – presidente del gruppo imprenditoriale Lauro.it – di aver visto lontano anche questa volta, perchè riesce a far nascere la prima public private partnership italiana, deputata allo sviluppo turistico del territorio. Herculaneum Opportunities, che mette insieme un socio privato che vince una gara internazionale bandita dal comune di Ercolano e la stessa amministrazione comunale, rappresenta un esempio da seguire e che come Arcipelago Campano prendiamo di riferimento” lo dichiara Massimo Lucidi, portavoce del consorzio arcipelago campano, il consorzio dell’intera filiera degli imprenditori turistici del territorio che raccoglie oltre 1200 soci.

Tra questi figura pure Ciro Scuotto che è pure neo consigliere d’amministrazione della società pubblico-privata di cui Salvatore Lauro detenendo la quota del 52% assume l’incarico di amministratore delegato.

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“Fisco e tributi: il valore probatorio degli Studi di Settore e la loro revisione. Commercio. I correttivi nel settore Moda”

Si svolgerà martedì 12 maggio alle ore 10,30, presso il Salone Miele, sede dell’Ascom-Confcommercio, in Piazza Carità 32, il seminario “Fisco e tributi: il valore probatorio degli Studi di Settore e la loro revisione. Commercio. I correttivi nel settore Moda”, finalizzato alla formazione ed informazione degli operatori economici e dei loro consulenti fiscali sulle novità e sul come e perché non doversi adeguare nella prossima vicina dichiarazione dei redditi e come sostenere, con una corretta compilazione dei modelli, la difesa in fase di contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate.

Attraverso un aperto confronto tra i rappresentanti della Confcommercio, della Federmoda, dell’Ordine dei Dottori commercialisti e dell’Agenzia delle Entrate, infatti, sarà posto in luce ed analizzato, a 20 giorni dalla data di scadenza della prossima dichiarazione dei redditi, lo strumento degli Studi di Settore, da due ormai al centro del confronto dialettico tra la Confcommercio e l’Amministrazione Finanziaria, ed in particolare gli aspetti vessatori di questo strumento ed il suo valore probatorio in fase di contradittorio.

Il seminario, che si avvarrà della partecipazione dei più alti rappresentanti dei soggetti istituzionali coinvolti, dal dott. Maurizio Maddaloni, presidente della Confcommercio Campania, al dott. Tullio Nunzi, Commissario confederale Ascom provincia di Napoli, per proseguire con la dott.ssa Paola Borriello, presidente della Federaziona Moda Napoli, il dott. Achille Coppola, presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti e Revisori Contabili di Napoli ed il dott. Enrico Sangermano, Direttore dell’Agenzia delle Entrate Campania, metterà in evidenza le novità previste per gli Studi di Settore per il biennio 2008-09, in seguito al Decreto anti-crisi del 28 novembre 2008 (D.L. 185/08) e della recente riunione del 2 aprile svoltasi tra i rappresentanti della Confcommercio e gli esperti della Società Servizi presso l’Agenzia delle Entrate.

Tali novità, comportando dei correttivi da applicare agli Studi di Settore ed introducendo il principio di non obbligatorietà per il contribuente di adeguamento agli stessi nella prossima dichiarazione dei redditi, oltre a fornire nuovi criteri per il contraddittorio in fase di accertamento tributario, rendono necessario la comunicazione di essi agli operatori economici ed ai loro consulenti fiscali, al fine di rendere edotti gli stessi.

Il seminario avrà inoltre l’obiettivo di porre in evidenza l’essenziale lavoro svolto fino ad oggi dalla Confcommercio in generale, e dalla Federmoda in particolare, la quale ha saputo fornire ampie basi documentali sulle difficoltà del comparto moda nel corso del 2008, dando un grande contributo nell’applicazione del correttivo congiunturale di settore.

                                                                                                                                                  

 

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Roma: Concerto Depeche Mode, 16 Giugno 2009

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  • 11 Maggio 2009



Non sono molte le band che riescono ad attraversare indenni i decenni e le mode musicali continuando a riscuotere successo e a venire apprezzate sia dalla critica che da diverse generazioni di musicofili, come se il passare del tempo, esattamente come accade per il vino, portasse loro solo dei benefici. I Depeche Mode entrano di diritto in questa categoria.

I Depeche Mode, formatisi nel 1980, sono stati tra i protagonisti musicali di quel decennio, ma non solo: con la loro musica hanno saputo rinnovarsi, senza però mai rinnegare se stessi, pubblicando album di successo anche negli anni ’90 e riuscendo a traghettare la propria musica anche nel nuovo millennio. Con l’uscita, nell’aprile di quest’anno, del nuovo album Sounds of the Universe, i Depeche Mode festeggiano quasi 30 di carriera (il primo album, Speak & Spell, è del 1981), 30 anni fatti di alti e bassi, di grandi successi, di canzoni e concerti entrati nella storia ma anche di crisi, abbandoni e risalite, 30 anni che hanno consacrato la band britannica come un punto di riferimento nel panorama musicale mondiale.

Per ascoltare le canzoni del nuovo album, che nella settimana di uscita ha raggiunto il primo posto delle classifiche di vendite di 20 paesi, mentre in altre 10 nazioni (tra cui gli Stati Uniti, mercato tendenzialmente ostico per le band britanniche, ma non per i Depeche Mode) ha raggiunto le prime tre posizioni, i fan del gruppo potranno partecipare ad una delle date del lungo tour promozionale del disco: il “Tour of the Universe”, infatti, partirà il 10 maggio da Tel Aviv (città in cui il gruppo avrebbe dovuto suonare nell’ultima tappa del loro precedente tour, nel 2006, ma il concerto venne annullato a causa della guerra) per poi proseguire in tutto il mondo. I fan italiani possono già prenotare una pensione a Roma per il 16 giugno, data in cui i Depeche Mode suoneranno allo Stadio Olimpico (l’altra data italiana è stata fissata a Milano per il 18 giugno), per un concerto che si preannuncia memorabile: i Depeche Mode sono infatti molto apprezzati anche per le loro esibizioni live, oltre che per i lavori in studio, e da questo punto di vista l’Italia sembra portar bene alla band, che nel 2006, in occasione del tour “Touring the Angel”, scelse proprio una città italiana, Milano, per registrare una tappa del tour e realizzarne un DVD (Touring the Angel: Live in Milan).

Un’occasione unica per visitare Roma e al contempo partecipare ad uno degli eventi musicali più importanti dell’estate, che farà probabilmente registrare il tutto esaurito (conviene affrettarsi per comprare gli ultimi biglietti e prenotare un alloggio a Roma), un concerto che darà modo ai numerosissimi ammiratori del gruppo di ascoltare vecchi successi e nuovi brani, come i singoli tratti dal nuovo album, Wrong e Peace. Il “Tour of the Universe” è anche il primo tour della band negli stadi, e anche per questo promette di attirare un pubblico numerosissimo e di eguagliare, se non di superare, il record di biglietti venduti in Europa per il precedente tour.

Biglietti: 41,40 – 57,50 euro
Data: 16 Giugno 2009
Dove: Stadio Olimpico, Roma, Italia
Articolo a cura di Trenet Srl – posizionamento sito nei motori

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CAMPIONATO DELL’ALTO ADRIATICO DINGHY 12′ TROFEO MANTOVANI 9-10 Maggio risultati regate 13-14 Giugno 2009

Alle regate DINGHY del 9 e 10 Maggio hanno partecipato imbarcazioni provenienti da Monfalcone a Cortina d’Ampezzo, Chioggia e Mestre. Alla manifestazione hanno partecipato diciassette Dinghy, lo spirito competitivo della regata si è quietato solo alla cena organizzata dal Circolo della Vela Mestre. Le regate si sono svolte Sabato con un vento di sette nodi permettendo agli skipper di dimostrare le proprie capacità, nel percorso a bastone dello spazio acqueo antistante San Giuliano, con lo sfondo delle cupole e campanili di Venezia. E Domenica con un vento instabile tra i quattro nodi e mezzo ed i sei nodi che ha reso difficile il posizionamento delle boe, facendo ritardare la partenza alle ore 13.00.
Massimo Schiavon su “Doppio Sogno” ha ottenuto il tempo migliore in quattro prove, ponendosi in classifica primo davanti a Brazzo Fabrizio, il favorito per aver vinto l’Autunno Inverno Dinghy Cup sul lago di Garda. La classifica finale vede al terzo posto Baroni Maurizio su “Duri i Banchi”, quarto posto Baron Giuseppe su “Why not” seguito da Donaggio Ezio su “Matesso”. Chi sceglie di veleggiare con il DINGHY 12′ sceglie uno scafo   storico, progettato nel 1913 dall’inglese George Cockshott, riconosciuto come classe internazionale dal 1 gennaio del 1920 e scelto come classe olimpica nel 1928. Questa tipologia di imbarcazione giunge in Italia solo nel 1929, dove ha riscosso da subito un grande successo.
L’imbarcazione storicamente interamente in legno è maneggevole da trasportare ed ha incontrato negli anni numerosi estimatori. Il regolamento di classe è stato negli anni modificato nel rispetto del progetto originale per migliorare le doti di una “barca robusta e marina” le cui qualità veliche hanno permesso di sceglierla quale classe olimpica per singolo partecipante. I Dinghy sono lunghi 360 cm possono essere di due tipi classici o moderni costruiti con materiali tradizionali come il legno o più moderni come il compensato marino,  la vetroresina o una combinazione di entrambi. Le regole precisano che anche le vernici usate devono essere ecocompatibili ed è vietato l’uso “di vernici a rilascio di materiale lubrificante”, il peso dello scafo è di circa 110 Kg, la vela, rigorosamente di cotone o dracon senza aggiunta di pellicole, ha una misura di dieci metri quadrati. L’imbarcazione è una delle più adatte alle veleggiate in laguna, insieme alle tradizionali da sempre protagoniste dell’attività del Polo Nautico.

La cittadinanza è invitata a conoscere la vela incontrando i soci dei circoli velici durante le prossime regate, Sabato e Domenica 13 -14 giugno 2009.
Si rammenta che continuano le iscrizioni per i corsi vela estivi in formula campus per bambini e ragazzi  www.circolovelamestre.it 347 0484589
Ufficio Stampa: Admore srl Anna T. +39 3391644023 – Lisa T. + 3484545145 [email protected]

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Comunicato: Familiaristi Italiani e la replica dell’AMI

In data 25 aprile 2009, una Associazione “ANFI” pubblicava, attraverso vari blogs, un comunicato “ufficiale” attraverso il quale coinvolgendo l’AMI (Associazione Matrimonialisti Italiani per la Tutela delle Persone,dei Minorenni e della Famiglia) rivendicava il monopolio del termine “familiaristi”.  Appare inevitabile una replica da parte dell’AMI. Ecco il testo integrale del comunicato, intervallato da nostre considerazioni in grassetto:

“COMUNICATO UFFICIALE”

Del 25 Aprile 2009

Il Direttivo Nazionale dell’A.N.F.I. – Associazione Nazionale Familiaristi italiani -, con sede a Roma in Via Trionfale, rende noto che da qualche tempo il termine familiarista, adottato dalla nostra Associazione sin dalla sua nascita viene in seguito usato impropriamente da altri soggetti che nulla hanno in comune con ANFI, ingenerando così confusione.

L’attuale giovanissimo responsabile della neonata Anfi è stato socio ordinario dell’AMI e a tutt’oggi non ci è pervenuta alcuna sua formale comunicazione di dimissioni dalla nostra Associazione.

Tale “ANFI”, il cui direttivo non risulta essere noto dal suo portale, ritiene di avere l’esclusiva di utilizzare il termine “familiaristi”.

Per familiarista (così come divorzista, matrimonialista) si intende colui che si occupa di problematiche familiari. Non esiste né può esistere  un copyright.

Tutti gli avvocati che si occupano di diritto di famiglia sono di per sé familiaristi, matrimonialisti o divorziisti. Al di là delle sigle, pertanto, tali termini non sono appannaggio esclusivo di una specifica associazione!!!

E’ evidente che sia proprio questa giovane associazione che voglia  ingenerare equivoci atteso che nel ginepraio di associazioni che – ogni giorno – nascono e muoiono nel nostro Paese, figurano almeno un centinaio di associazioni che si occupano di diritto familiare.

Tra le associazioni (realmente nazionali) spiccano l’AMI, l’AIAF, l’Osservatorio sul Diritto di Famiglia, Camere Minorili, etc.

Si tratta di vere Associazioni, radicate a livello capillare sull’intero territorio nazionale, composte da diverse migliaia di avvocati familiaristi di assoluto livello e prestigio.

L’anfi, costituitasi da pochi mesi, intende avere l’esclusiva….. e osa dolersi di un uso “improprio” del termine familiarista da parte nostra (ed indirettamente dell’Osservatorio Nazionale sul diritto di famiglia, il cui Presidente – Gianfranco Dosi – ne è degno presidente ).

Ogni ulteriore commento su tale situazione appare superfluo…..

L’A.N.F.I. è l’unica Associazione Nazionale Italiana di familiaristi; peraltro, la sua peculiarità è la interdisciplinarietà e la partecipazione ad essa di tutte le figure professionali (avvocati, psicologi, mediatori familiari, assistenti sociali, pedagogisti) che, a vario titolo, si occupano della famiglia e dei minori.

Anche questa è una affermazione del tutto falsa e fuorviante. L’AMI è stata ed è la prima Associazione Forense multidisciplinare, tanto è vero che possono aderirvi tutte le figure professionali che a vario titolo di occupano di problematiche familiari e minorili nel quadro della ricerca di un linguaggio comune tra avvocati e consulenti (vedi statuto dell’Associazione).

Le nostre numerosissime manifestazioni formative hanno dato spazio in ugual misura a giuristi e ad altre figure professionali.

L’anfi non può permettersi di fare simili affermazioni auto celebrative, atteso che esiste da pochissimo tempo e deve ancora dimostrare con i fatti ciò che ha dichiarato di essere e rappresentare nel comunicato,

Dobbiamo purtroppo rilevare che, poco dopo il varo del nostro sito web in data 29.12.2008, l’A.M.I. – Associazione Matrimonialisti Italiani – ha registrato a suo nome i domini www.familiaristi.it e www.familiaristiitaliani.com. Nel sito di tale associazione, con grande velocità, è comparsa la singolare espressione “familiaristi italiani (o matrimonialisti)”.

Per questa affermazione vale quanto sopra evidenziato. Piuttosto appare interessante segnalare che il responsabile dell’anfi ha dato vita ad un blog www.avvocatifamigli a.it che ingenera davvero confusione con un sito gemellato con l’AMI che è www.avvocatiefamigli a.org, giornale on-line che esiste da 5 anni, dedicato peraltro ad un padre come Angelo Ogliari, ucciso per aver rivendicato la propria paternità. Anche su questo è meglio stendere un velo pietoso.

Tralasciando ogni considerazione circa l’opportunità e la volontarietà, o meno, di simili scelte, che oggettivamente ingenerano confusione, il risultato di tale azione è quello che le due associazioni, ANFI e AMI, diventano indistinguibili l’una dall’altra.

Se c’è un Associazione che teme che si possano ingenerare confusioni questa è l’AMI, ormai radicata sul serio su gran parte del Territorio Nazionale con migliaia di iscritti e simpatizzanti. Sarà cura della nostra Associazione fare in modo che non vi possa mai essere una confusione.

L’AMI si pregia di avere tra le sue fila Docenti quali Mario Covelli (Fondatore dell’Unione Camere Minorili), Mario Alberto Ruffo, e familiaristi del livello di Cesare Rimini e dei vari presidenti delle sezioni distrettuali e territoriali dell’AMI che quotidianamente portano il loro prezioso contributo al diritto di famiglia e minorile.

Proprio per evitare questa commistione, è quanto mai opportuno precisare, in questa sede, che l’A.N.F.I. è un’associazione interdisciplinare che ha come suoi obiettivi lo sviluppo di una cultura della Bigenitorialità e il sostegno alla mediazione familiare, avvalendosi del contributo di diverse discipline.

Altra goffa falsità. Da sempre l’AMI e tante altre Associazioni mirano alla salvaguardia della bigenitorialità e alla modifica della L.54/06 nella parte in cui non ha previsto l’intervento del mediatore familiare ante causam.

Basti pensare che soci onorari, nonché relatori in ogni manifestazione dell’AMI, sono Maurizio Paniz e Bruno De Filippis, padri dell’affidamento condiviso. La nostra Associazione è anche gemellata con l’ISP (Istituto Studi sulla Paternità, il cui presidente è Maurizio Quilici).

La nostra non è un’Associazione di soli avvocati, o psicologi, o di altra singola categoria.

L’AMI può, semmai, rivendicare questa caratteristica e non altri (vedi statuto).

Tuttavia la nostra Associazione cura i diritti di tutti, senza cercare di intercettare simpatie o benevolenze. La  neutralità è la sua forza. La nostra Associazione, proprio in ossequio alla propria reale interdiipliinarietà, ha creato il Centro Studi Criminologici a Roma, la cui responsabile è la dott.ssa Cesira Cruciani, mentre il Prof. Vincenzo Maria Mastronardi (che avvocato non è) è socio onorario della nostra Associazione.

Pertanto, con il presente comunicato, si ribadisce a tutti i soci e agli utenti che dovessero ricercare la nostra struttura tramite il web, che l’A.N.F.I. è l’unica Associazione Nazionale dei Familiaristi italiani, distinguendosi in ciò nettamente da AMI alla quale ANFI non è legata da alcuna caratteristica, iniziativa, collaborazione e condivisione di contenuti e metodologie associative.

Il Direttivo Nazionale A.N.F.I.

Questa è l’unica parte del comunicato in questione che ci trova perfettamente d’accordo. Non c’è nulla che lega l’AMI a questa nuova associazione, soprattutto sul piano delle metodologie associative !!!

ROMA il  4 maggio 2009

Avv. Gian Ettore Gassani

Presidente Nazionale dell’AMI

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La Rossa rocciosa

Isola Rossa è una piccola località situata sulla costa settentrionale della Sardegna. Ci troviamo nella parte nord occidentale della Gallura, nel comune di Trinitàd’Agultu-Vignola, tra Castelsardo e Santa Teresa di Gallura.

Isola Rossa è chiamata per il colore dell’omonimo isolotto che si trova proprio davanti all’abitato, a circa 400 metri dalla costa. È il rosso del particolare granito di questezone della Gallura. Il villaggio conserva l’aspetto e il carattere di borgo marinaro con una bella torre cinquecentesca a difesa dalle antiche incursioni piratesche, eredità del dominio spagnolo. E’ una delle più incantevoli località balneari della costa nord dell’isola, che affianca al fascino del circostante ambiente naturale una moderna e organizzata struttura ricettiva.

Per trascorrere delle indimenticabili vacanze Isola Rossa basterà scegliere tra uno degli hotel Isola Rossa o tra le tante case vacanze, altrimenti propendere per un comodo residence Isola Rossa o per soluzioni più semplici come i bed and breakfast o gli agriturismo. Dipende dalla lunghezza della vacanza, dal tipo di viaggio (itinerante o no) e dal budget.

La nascita di Isola Rossa risale alla prima metà del Settecento, rifugio di pescatori ponzesi di fronte al mare aperto, battuto dal maestrale e ricchissimo ancora oggi diaragoste. All’epoca c’erano poche case e un centinaio di abitanti che vivevano arroccati sotto la torre aragonese. Oggi l’afflusso di turisti provenienti dalla Sardegna stessa,dall’Italia e dall’estero fa raggiungere i 3000 abitanti d’estate. Questo fa capire anche l’espansione urbanistica del villaggio, che tuttavia si integra perfettamente nelpaesaggio.

Ciò che caratterizza questa Gallura sono gli scogli di granito rosso e rosato. Da qui, sia verso sud, in direzione Valledoria, sia verso nord, lungo la Costa Paradiso, labarriera di costoni rossastri va avanti per chilometri. A tratti si interrompe dando spazio a spiagge inaspettate: Sa Marinedda, a nord di Isola Rossa, è la preferita daisurfisti, battuta da grosse onde che s’infrangono sul litorale. È una bella spiaggia contornata da dune ricche di vegetazione. Poi, più a nord, superata Punta Canneddi, si trova Cala Canneddi, incastonata tra rocce rosa scuro dalle forme variegate. Avanti, verso la costa Paradiso, ecco la bella Cala Tinnari, vicino al monte omonimo.

Isola Rossa vanta un bel porticciolo, riparo dei velisti e delle barche da pesca che ricercano i crostacei, abbondanti in questa zona. Il porticciolo è un po’ la vetrina delpaese: il luogo del passeggio, tra le bottegucce e qualche ristorante. Sotto il porticciolo, dentro il paese, si trova la morbida e riparata Spiaggia Lunga, detta anche Rinagghiu.

Come nel resto della Sardegna il fascino dei paesaggi è valorizzato dal loro essere mutevoli e ricchi di sfumature. Rocce che mutano in uno spazio di pochi metri, con un colorrosso che si ripete in infinite tonalità. Con lo sguardo si spazia dalle colline e il verde dei pascoli ai costoni e i tanti blu del mare.

Se ci si allontana dal mare, si trovano tanti cartelli sulle strade indicanti la presenza di semplici e belle chiesette campestri sparse nel territorio: San Giuseppe,Sant’Antonio, San Filippo ne sono un esempio. Nella zona sono stati fatti anche numerosi ritrovamenti archeologici: nuraghi e domus de janas in primis, ma anche pavimentazionistradali risalenti all’epoca romana.

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Un itinerario nel nord della Provincia di Trapani

Immaginando una linea che vada da Calatafimi Segesta a Trapani, che segni il confine sud del nostro viaggio nella provincia di Trapani, estremo nord ovest della Sicilia, si apre un ritaglio di territorio variegato e ricco fascino. Attraversando l’interno ricco di colline si passa attraverso le meraviglie archeologiche di Segesta, i paesaggi naturali di Valderice e Buseto Palizzolo e le atmosfere medievali di Erice, fino a raggiungere Trapani. Da li lo sguardo va verso le Egadi e Pantelleria, assolutamente da visitare, e via su per la costa alla volta di San Vito lo Capo, la porta dell’incantevole Riserva dello Zingaro.

Una successione di basse, ondulate colline, rotta qua e là da isolati rilievi calcarei e da una complessa rete di corsi d’acqua: è questo il paesaggio che ci troviamo davanti arrivando a Calatafimi Segesta, circa a 40 km da Trapani. Dislocata sulle pendici di una collina, la prima cosa che spicca in cima all’abitato è il Castello di Eufemio. Gli arabi, che la fondarono laddove esisteva una precedente roccaforte bizantina, le diedero il nome di “Kalt-al-Fimi”, che significa Castello di Eufemio per l’appunto. Il borgo antico della città è costituito da una serie di vicoli, animati da archi, cortili e scalinate, che si intersecano reciprocamente fra loro. Tante sono le chiese che si incontrano in giro per il paese. Inoltre, fra i luoghi di interesse culturale, ci sono i vicoli spagnoli.

Ciò che rende indispensabile visitare Calatafimi è l’area archeologica di Segesta, città fondata dagli Elimi (probabilmente troiani che abbandonarono la loro terra dopo la sconfitta della guerra di Troia). Ciò che più affascina è il suo tempio dorico, perfettamente conservato, che si staglia a 400 metri di altezza. Altro gioiello greco è il teatro, ricavato alle pendici di una collina e posto in posizione straordinaria da cui si può spaziare con lo sguardo su tutto l’incantevole paesaggio circostante, utilizzato ancora oggi per spettacoli classici e moderni.

Il viaggio continua in direzione di Buseto Palizzolo che si estende in un territorio ricco di sorprendenti risorse paesaggistiche, l’ampia vallata che collega il sito archeologico di Segesta e il monte Erice. Uno spettacolo campestre di straordinaria bellezza naturalistica fatto di colline e vallate interamente coltivate, dai colori cangianti, sulle cui alture si possono ammirare le antiche costruzioni rurali, i Bagli. È una zona ideale per escursioni di interesse naturalistico. Ultimamente sono sorte numerose strutture turistico-ricettive tipiche come agriturismo Buseto Palizzolo e bed and breakfast.

Proseguendo il viaggio verso Trapani, le tappe successive sono Valderice e, soprattutto, Erice. Valderice è un paese situato in posizione collinare, letteralmente sospeso tra cielo e mare. Lo scenario che si gode da qui è incomparabile, spaziando dalle colline coltivate al mare cristallino del Golfo di Bonagia. Anche qui i Bagli, antiche strutture rurali, sono i protagonisti del paesaggio, spesso recuperati e trasformati in splendide strutture ricettive, come l’Hotel Baglio Santa Croce.

Erice, sede del Centro di cultura scientifica “Ettore Majorana”, è uno dei più suggestivi gioielli medievali al mondo. Fu fondata quasi 3000 anni fa dagli Elimi e nel periodo romano divenne luogo di culto della Dea Venere. Proprio sui resti del tempio a lei dedicato sul monte dove sorge la cittadina, nel XII secolo i normanni edificarono il suggestivo Castello di Venere, oggi simbolo della città e tappa obbligata della visita del borgo. Erice non è grande e vale la pena perlustrarla a piedi attraverso le sue strade selciate dove si respira un’aria di medioevo, alla scoperta dei bei edifici, le botteghe artigiane, le piazzette e le chiese.

Da Erice a Trapani il tratto è breve e si può usufruire anche di una panoramicissima funivia. Ecco l’incontro con il mare, su cui la città di Trapani si protende “come una falce”. All’orizzonte il paradiso delle isole Egadi e Pantelleria che si possono raggiungere con le imbarcazioni che partono dal porto. Nel reticolo del centro storico si possono ammirare i grandiosi palazzi barocchi e numerose chiese, espressioni del gotico siciliano del XIV secolo. Caratteristico è il porto peschereccio e il vicino mercato del pesce. Vicino si trovano anche la seicentesca Torre di Ligny e il castello aragonese della Colombaia.

Tappa finale del nostro viaggio immaginario è San Vito lo Capo, città dell’ormai famoso Cous Cous Fest di fine settembre. Ciò che colpisce è la sua lunga spiaggia, con una sabbia bianchissima e un mare dalle infinite sfumature dell’azzurro. Per coglierne l’anima è ideale passeggiare tra le viuzze in modo da godere l’atmosfera tipica, conoscere le persone e gli usi, assaggiare una tipica granita o un gelato e ammirare le bellezze del posto, come la Cattedrale-fortezza di San Vito.

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B Broker: l’esperto on line risponde

Il nuovo esperto on line a disposizione di tutti gli utenti del sito internet di Barbieri Broker.

Barbieri Broker, nota società di brokeraggio veneziana, offre ai suoi utenti la possibilità di porre domande specifiche su questioni assicurative di privati e aziende al nuovo esperto on line attivo 24 ore su 24 sul sito internet di Barbieri Broker, www.barbieribroker.it.
B Broker ha creato, dunque, l’occasione di usufruire di una linea diretta con l’azienda e con il suo esperto assicurativo snellendo e velocizzando, così, la comunicazione tra utente e azienda e dando l’opportunità di sciogliere i dubbi anche di coloro che non pongono personalmente e direttamente la domanda.
Non siamo di fronte a delle normali FAQ, ma ad una vera interattività tra B Broker ed il privato o l’azienda che ricevono risposte personalizzate ed approfondite inerenti, quindi, esclusivamente all’argomento sollevato. Le risposte sono sempre ampie e specifiche in modo da soddisfare il più precisamente possibile le esigenze, così numerose e così variegate, riguardanti il mondo assicurativo.
Presentare la propria domanda è semplice e veloce: è sufficiente, infatti, cliccare su “chiedi all’esperto”, inserire il proprio nome, la propria mail, il titolo della discussione ed, infine, il testo della questione che si vuol sottoporre.
Per fugare i tuoi dubbi chiedi all’esperto on line di B Broker.

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Fujitsu Services e IDC studiano le tendenze di modernizzazione dei sistemi IT nel Retail

Milano, 11 Maggio 2009 – Fujitsu Services, una delle società di servizi IT leader in Europa, annuncia l’avvio di una ricerca condotta tra le maggiori aziende Retail italiane sul tema “Centralizzazione dei sistemi per il punto vendita e tendenze di modernizzazione delle infrastrutture IT nel mercato Retail italiano”. L’indagine sarà condotta da Global Retail Insight, società del gruppo IDC specializzata in analisi e ricerche di mercato per il mondo Retail.

L’obiettivo della ricerca, che coinvolgerà un panel di oltre 50 aziende tra le maggiori del panorama nazionale, è di comprendere quali azioni stanno intraprendendo i Responsabili dei Sistemi Informativi delle società Retail per rendere snelli e veloci i propri processi e per ridurre i costi di gestione delle infrastrutture informatiche, abilitando al contempo servizi innovativi e di valore per la propria clientela.
In particolare si vuole verificare quale sia l’approccio delle aziende dei vari comparti del commercio rispetto al tema della centralizzazione dei sistemi dei propri punti vendita, operazione che permette, attraverso una gestione in real time dei dati provenienti da molteplici canali, un monitoraggio del business più efficace e un supporto alle decisioni più rapido rispetto alle tradizionali architetture distribuite.

La ricerca, partita nella prima settimana di maggio, comprenderà sia un’analisi quantitativa che un’indagine di natura qualitativa sui vari settori del Retail e della GDO. I risultati saranno presentati in esclusiva nell’ambito di un workshop destinato agli IT manager che si terrà Martedì 16 Giugno presso l’hotel Sheraton Diana Majestic di viale Piave,1 – a cui seguirà una sessione dedicata alla stampa .

“La centralizzazione dei sistemi IT per il punto vendita emerge come una tendenza ed opportunità centrale per molte aziende nel panorama Retail Europeo e mondiale – commenta Ivano Ortis, EMEA reserach director di Global Retail Insights – Nell’attuale contesto economico, le aziende Retail dovranno perseguire ogni opportunità di liberare risorse finanziarie da attività a scarso valore aggiunto verso iniziative differenzianti rispetto alla concorrenza. Il cambiamento culturale e tecnologico è d’obbligo – rimanere ancorati alle logiche che in passato si sono dimostrate vincenti non è più una prospettiva praticabile. La ricerca commissionata da Fujitsu ci permetterà di comprendere se le aziende italiane del settore Retail e GDO abbiano ridefinito le proprie priorità IT per portare un impatto positivo e duraturo sia sulla esperienza cliente che sui margini di profitto”.

“Abbiamo commissionato a IDC questa indagine perché vogliamo mantenere un confronto aperto e ad alto livello con i principali player del mercato dela Grande Distribuzione, grazie a un quadro più preciso di quali siano le esigenze dei Retailer italiani, ma anche per aiutare i nostri Clienti attuali e futuri ad essere protagonisti nell’anticipare la ripresa – commenta Maurizio Tomasso, Amministratore Delegato di Fujitsu Services, che aggiunge: – “Soprattutto, ci interessa capire quali sono i fattori che ostacolano il cambiamento nei segmenti più importanti del nostro mercato di riferimento, in modo da poter supportare al meglio gli operatori di questo mercato nella ricerca di un processo di modernizzazione e nella riduzione del Total Cost of Ownership dei loro store system, così come abbiamo già fatto con grandi realtà del panorama nazionale.

Informazioni su Fujitsu Services:
Fujitsu Services è uno dei principali operatori a livello europeo nella fornitura di servizi tecnologici. Il Business di Fujitsu Services è quello di implementare soluzioni e servizi di consulenza, system integration e gestione operativa specializzati per il mercato di riferimento, permettendo di massimizzare il valore fornito dall’Information Technology per i propri Clienti.
In tutta Europa, Fujitsu Services fornisce il comparto pubblico e privato di settori diversi quali il Retail, i Financial Services, l’Healthcare e il Government. In Italia Fujitsu Services focalizza la propria attività sugli operatori del mondo Retail, fornendo loro consulenza IT, soluzioni e servizi specifici.
Con sede principale a Londra, un fatturato annuo di £2.56 miliardi (€3.22 miliardi) e oltre 21.000 impiegati in 20 nazioni, Fujitsu Services è il braccio europeo per i servizi IT del Gruppo Fujitsu – il cui fatturato consolidato è di US$53 miliardi (€32,9miliardi). Per maggiori informazioni visitate il sito it.fujitsu.com

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Conservazione Sostitutiva: la rivoluzione digitale arriva nelle piccole e medie imprese

Secondo “L’impresa”, la rivista italiana di management allegata al Sole 24 Ore, “fatica a decollare in Italia una soluzione che potrebbe guidare le imprese verso i vantaggi derivanti dall’automazione completa dei processi aziendali, ma la crescita è certa”.

Il valore legato alla cosiddetta “conservazione sostitutiva” (la sostituzione dei documenti cartacei con l’equivalente in formato digitale) non riguarda solo un semplice risparmio sui costi ma una maggiore qualità ed efficienza nell’organizzazione interna delle aziende.

La finanziaria del precedente governo, il decreto anticrisi e le sue attuazioni, le direttive comunitarie in materia indicano inequivocabilmente che la strada per le aziende italiane è quella dell’obbligatorietà della fatturazione elettronica verso tutte le pubbliche amministrazioni ed a cascata in tutti i rapporti tra aziende, anche le più piccole.

Software come WebDoc (Omnia Group) consentono di eliminare il supporto cartaceo e conservare in digitale a norma di legge qualsiasi tipologia di documento, fra cui:

– Fatture attive e passive;
– LUL e cedolini paga;
– Ricevute fiscali ed estratti conto;
– Cartelle cliniche;
– E-mail, documenti word e pdf.

Oltre 10 di esperienza – Già dal 1997 Omnia Group ha anticipato il mercato grazie alla collaborazione con una delle più grandi realtà italiane operanti nel settore della Grande Distribuzione Organizzata.

A partire da questa esperienza, Omnia Group offre oggi una soluzione per la fatturazione elettronica e la conservazione sostitutiva dei documenti agile ed a basso impatto organizzativo, fruibile in modalità full-outsourcing e interamente utilizzabile via web.

Contatti:

Omnia Software
Via Melloni, 29
50019 – Sesto Fiorentino (Firenze)
Tel: 055.4200158
Fax: 055.4252783
[email protected]

Per richiedere una prova gratuita di WebDoc, vi invitiamo a visitare il sito www.mywebdoc.it

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Premio di 2.500 euro per tesi in Banca e Finanza

Captha e eFinancialCareers promuovono un Premio di Laurea per le Tesi che affrontano temi legati al mondo bancario e finanziario. La partecipazione è gratuita.

All’autore della migliore Tesi sarà assegnato un Premio di Laurea di € 2.500

Per partecipare è necessario inserire la propria Tesi di Laurea su Labyring, business network focalizzato sul mondo bancario e finanziario. La Tesi deve essere pubblicata nell’area “Tesi” della sezione “Contenuti”, con le modalità previste dal sito www.labyring.com. La registrazione a Labyring  è gratuita.

Le 20 tesi che, nel periodo compreso tra il 1 giugno 2009 e il 30 novembre 2009, riceveranno il maggior numero di consultazioni, saranno sottoposte ad una Commissione, composta da manager di Captha e eFinancialCareers, che valuterà gli elaborati sulla base dei seguenti criteri: attualità del tema, grado di approfondimento, accuratezza ed originalità.

Il 18 dicembre 2009 la Commissione proclamerà il vincitore.

Maggiori informazioni sul sito: www.captha.it

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30-31 maggio: L’arte di Cantine Aperte

In occasione di Cantine Aperte il Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia propone agli appassionati una tre giorni raffinata, all’insegna dei piaceri enogastronomici di un territorio spettacolare, dove l’arte diventa un’ esclusiva occasione per avvicinarsi al genio di due grandi pittori come Tiepolo e Zigaina.

 

Sabato 30 e domenica 31 maggio si rinnova il tradizionale appuntamento con Cantine Aperte, un week-end tutto dedicato agli eno-appassionati e organizzato per il diciassettesimo anno consecutivo dal Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia. Oltre 110 cantine associate apriranno le loro porte per visite e degustazioni di vino e prodotti gastronomici in un’atmosfera seducente e conviviale.

L’attesissimo evento rappresenta da sempre un immancabile appuntamento per gli appassionati, dove il vino resta il grande protagonista che accompagna alla scoperta della regione Friuli Venezia Giulia e dove la cantina diventa il luogo di scambio e di confronto tra i vignaioli ed il crescente numero di visitatori. Con questo spirito, caratterizzato da un’accoglienza squisitamente friulana, il Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia invita in regione i Wine Lovers conducendoli personalmente per cantine e lungo percorsi artistici di altissimo valore culturale.

La regione vanta infatti un patrimonio inestimabile e molto articolato, che il Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia desidera far apprezzare attraverso un percorso che parte dal mondo “classico” del Tiepolo, prosegue con l’orgoglio contemporaneo di Zigaina – artista friulano noto in tutto il mondo – e termina nella quotidianità dei mastri artigiani che oggi animano le attività produttive più significative del Friuli, mantenendo vive le tradizioni e la sapienza artigianale che ne è propria.

Con base presso le molteplici “Cantine del Buon Dormire”, gli enoturisti potranno visitare il Friuli Venezia Giulia assaporando pienamente quella presenza artistica tanto significativa e caratterizzante che ha fatto guadagnare a Udine l’appellativo di “città del Tiepolo”. Proprio nelle giornate di Cantine Aperte infatti, il capoluogo del Friuli Centrale festeggerà le “Giornate del Tiepolo” con iniziative culturali, piece teatrali e mostre d’arte a lui dedicate.

Lunedì, inoltre, le porte della magnifica Villa Manin apriranno esclusivamente in occasione di Cantine Aperte, offrendo la possibilità, in via del tutto eccezionale, di visitare la mostra “Zigaina: Opere 1942- 2009”. Il Movimento Turismo del Vino è lieto di rendere così omaggio a Giuseppe Zigaina, nato in Friuli e considerato uno dei più importanti e significativi pittori italiani del Novecento.

Artigiani e mastri saranno presenti a Cantine Aperte domenica 31 maggio nelle cantine di ogni provincia, grazie ad una collaborazione attivata con Confartigianato Fvg, così da poter offrire al pubblico uno spaccato della produzione locale che ben si sposa alla realtà dei nostri viticoltori. Il week end sarà interamente dedicato ad un ciclo di rilassanti e gustose esperienze sensoriali, tra le quali spicca l’iniziativa del sabato sera A cena con il vignaiolo”, occasione per degustare un esclusivo menu composto da piatti della tradizione in abbinamento ai vini autoctoni, in compagnia dello stesso produttore in un’atmosfera indimenticabile.

 

Per info e prenotazioni:

Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia
Tel +39.0432.289540 – Fax +39.0432.294021

[email protected]
www.mtvfriulivg.it

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