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Nelle Sale Duca di Montalto del Palazzo Reale a Palermo Il muro ha un suono

È una mostra da vedere e ascoltare quella che, dal 14 gennaio al 3 febbraio 2012, il Palazzo Reale di Palermo, sede del Parlamento Siciliano, dedica a BIOS Vincent, giovane artista trapanese che vive e lavora tra la Cina e l’Italia. Il muro ha un suono, a cura di Martina Cavallarin, è la prima personale dell’artista a Palermo, atteso ritorno nella terra d’origine dopo le recenti esperienze artistiche in Cina, a Boston e a Berlino.

 

BIOS costruisce per gli spazi del Palazzo Reale un percorso del tutto inusuale, che si snoda dal piano inferiore, in cui si è accolti dai video con i gli atti performativi dell’artista, fino alla sala centrale del piano superiore, dove una labirintica installazione composta da oltre 40 opere di grandi dimensioni avvolge il visitatore in spire materiche dalle forti cromie che prendono il sopravvento e conducono alla grande parete di fondo interamente coperta da un lavoro di notevoli dimensioni emozionali.

 

 

Di fronte ai pannelli cosparsi di cemento o lasciati quasi a vivo, perforati da proiettili di vari calibri, Magnum, piombini, Lupara, e alle installazioni a parete con numeri, parole, lettere, segni violentati dall’uso determinato e mirato di armi da fuoco, ci si lascia trasportare dall’eco del sibilo lacerante e invisibile di uno sparo, di risposte mai date, di doni inaspettati, di una speranza disillusa o di un ricordo cancellato.

 

BIOS guarda il mondo dal buco inflitto dai proiettili sulle sue superfici trattate e la sua arte appare da autodidatta, ma è mutuata invece da un preciso percorso culturale, da codici antichi come la grafica o la letteratura medievale, le incisioni, l’arte sacra e un immaginario visionario – afferma la curatrice della mostra Martina Cavallarin.

 

BIOS ha una ricerca personale che indaga nella dimensione del sociale concentrandosi su temi spigolosi come l’aborto, l’ecologia, le sopraffazioni, la violenza, le barriere fisiche e mentali, attraverso un’arte che si avvale di performance – in cui i cacciatori sparano virtualmente sulla preda, metafora per eccellenza, o in cui l’artista impersona i “pinocchio” e ne simula crocefissioni – e di installazioni a parete, quadri che si fanno scultura nell’accogliere gettate di colore, scarnificazioni, oggetti circondati da numeri che sono un logo –  come il 194, cifra che evoca la legge sull’aborto – o parole, lettere, scritte.

 

“Quelli di Vincent sono i muri della vita che raccontano la storia degli uomini che l’hanno vissuta. – scrive l’architetto Michele Premoli Silva che ha realizzato il progetto espositivo – Muri che, come quelli delle case nei luoghi di combattimento o di conflitto, segnati dalle raffiche dei proiettili che vi hanno inciso il loro alfabeto, restano lì a ricordare che tra quel muro e chi sparava probabilmente sono state interrotte delle vite. BIOS ha scelto di raccontare la vita del Mondo attraverso il muro”.

 

La mostra è patrocinata dalla Regione Sicilia, dall’Assemblea della Regione Siciliana e dalla Fondazione Federico II, e promossa dall’Associazione Sicilia Promotion, con il contributo di Galleria Affiche Milano e Galleria 71 Palermo. Sponsor d’eccezione URSA Italia SrL.

 

 

BIOS Vincent

è nato a Erice, Trapani, il 24.11.1976

 

Installazioni di grande formato a parete e mixed media sono le tecniche utilizzate nella sua ricerca, che si focalizza sulla dimensione del sociale, su temi spigolosi come l’aborto, l’ecologia, le sopraffazioni, la violenza, le barriere fisiche, mentali e la memoria sorda e necessaria. Al momento è impegnato nel processo di installazioni ambientali nelle quali è previsto l’utilizzo di sorgenti di energia rinnovabile. Dal 2000 il suo lavoro è stato presentato in varie mostre collettive e personali in Italia e all’estero.

Vive e lavora tra Milano e la Cina e collabora con diversi studi di Architettura nello sviluppo di progetti tra arte e architettura.

 

 

SCHEDA INFORMATIVA

 

 

BIOS Vincent | Il muro ha un suono
a cura di Martina Cavallarin

 

dal 14 gennaio al 3 febbraio 2012

inaugurazione 13 gennaio 2012 ore 19:00

Palazzo Reale, Sale Duca di Montalto

Piazza Indipendenza, 1 – 90129 Palermo

 

Con il patrocinio di:

Regione Sicilia | Assemblea della Regione Siciliana | Fondazione Federico II

 

Sponsor:

URSA Italia Srl

 

Con il contributo di: Galleria Affiche – Milano | Galleria 71 – Palermo

 

Organizzazione: Associazione Sicilia Promotion

Direzione scientifica: Scatola Bianca – Venezia

Progetto espositivo: Studio Premoli Silva

Concept comunicazione e progetto grafico: Tosi comunicazione

 

Orario di apertura: lun-sab: 8:30-17:40; dom e festivi: 8:30-13:00 (la biglietteria chiude un’ora prima del museo)
Ingresso: 3 euro
Informazioni: www.federicosecondo.org

Mail: [email protected]

Tel: +39 091_6262833

 

Accompagna la mostra un prestigioso catalogo edito dalla Fondazione Federico II Editore in tre lingue – italiano | inglese | cinese – con testi critici a cura di Martina Cavallarin | Micol Di Veroli | Michele Premoli Silva

 

 

Ufficio stampa
Flavia Lanza | ph. +39 340_4265760 |mail: [email protected]

 

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Riflessioni sulla grande eco avuta negli Stati Uniti dalla visita di Varese Convention & Visitors Bureau con l’Agenzia del Turismo della Provincia di Varese

Il made in Varese piace, a conferma del grande appeal che il nostro Paese continua ad avere sul territorio USA. La crescente attenzione verso questi territori quali aree di accoglienza turistica e di business si arricchisce di numerosi progetti che puntano alla valorizzazione dell’offerta in vista dell’Expo 2015, calcolando che il movimento di persone inizierà con il 2012. Un’occasione per far conoscere il territorio di Varese è stata data dal Meeting “Flavors of Lombardy”, in cui l’Area Leisure di Varese Convention & Visitors Bureau insieme all’Agenzia del Turismo della Provincia di Varese hanno presentato l’offerta turistica del territorio del capoluogo lombardo

Varese si sta preparando al grande appuntamento di Expo 2015: rappresenta il turismo green lombardo essendo l’area verde della città di Milano e dispone di grande attrattiva turistica grazie alla bellezza del suo territorio e alla capacità organizzativa nell’area convention e congressuale. Un’occasione per farsi conoscere all’estero è stata il meeting “Flavors of Lombardy” (“Sapori di Lombardia”), organizzato da Regione Lombardia, Camera di Commercio di Mantova e Unioncamere Lombardia, svoltosi negli Stati Uniti dal 17 settembre al 22 ottobre. L’Area Leisure di Varese Convention & Visitors Bureau, preposta alla promozione e commercializzazione della provincia di Varese quale destinazione per il turismo sportivo, naturalistico, le vacanze culturali e i viaggi individuali e di gruppo (quella Convention & Meeting è invece focalizzata sui congressi, le convention, i viaggi incentive e il turismo d’affari), ha presentato l’offerta turistica dell’area varesina lo scorso 19 e 20 ottobre  a Boston e a New York, città in cui si è svolto “Flavors of Lombardy”, in collaborazione con l’Agenzia del Turismo della Provincia di Varese. Vi hanno partecipato Mauro D’Errico, Direttore Area Leisure di Varese Convention & Visitors Bureau e il Direttore dell’Agenzia del Turismo della Provincia di Varese, Paola Della Chiesa.

Le eccellenze turistiche ed enogastronomiche della Lombardia e della Provincia di Varese sono state illustrate durante il meeting per la parte promozionale dall’Agenzia del Turismo e per la parte dedicata alla commercializzazione da Varese Convention & Visitors Bureau e sono state percepite in modo positivo dai tour operators americani. La Provincia di Varese è infatti ricca di risorse paesaggistiche, artistiche ed enogastronomiche frutto di una storia e di una tradizione millenaria; il territorio è costellato da montagne, laghi, corsi d’acqua, città di interesse culturale e strutture ricettive di alto livello. Gode di una eccellente qualità ambientale per il forte sviluppo dato a sport green come il Golf e soprattutto il Cycling, grazie all’estensione della rete di piste ciclabili sicure e al riparo dal traffico veicolare. Queste sono caratteristiche, come ha sottolineato Paola Della Chiesa, “tenute in alta considerazione da un potenziale target americano amante di un turismo che apprezza la qualità paesaggistica del nostro territorio, paragonato a un piccolo Canada, fornito di ogni confort e soprattutto non molto distante dalle principali città del Nord Italia e dalle vie di comunicazione aeroportuale”.

Gli americani, con “Flavors of Lombardy”, hanno avuto un’occasione unica per conoscere la Provincia di Varese, un territorio dai paesaggi vari e incantevoli, strutture ricettive di prim’ordine, luoghi in cui praticare numerosi sport, il tutto all’insegna della tranquillità e del relax. A questo si deve aggiungere una posizione geografica ideale, tra l’Italia e la Svizzera, vicino ad un grande aeroporto e ben servita da tutti i mezzi di trasporto. Varese Convention & Visitors Bureau è l’organismo che si occupa di questo turismo di qualità, che può davvero rappresentare nel mondo un’opportunità di viaggi di piacere o d’affari, luogo ideale per leisure o convention, soprattutto in vista dell’Expo 2015.

http://www.vareseturismo.it

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