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Sviluppo sostenibile: persone, organizzazioni e comunicazione

Lo sviluppo sostenibile, inteso come un approccio alle attività produttive volto a soddisfare i bisogni umani e sociali senza compromettere la qualità della vita delle generazioni future, poggia sul rispetto e la valorizzazione delle risorse ambientali, sociali, economiche ed etiche diventando un aspetto strategico fondamentale per la nostra società e per qualunque organizzazione.

 

Per avvicinare le organizzazioni alla sostenibilità è importante che ogni management aziendale cominci a guardare ai propri progetti, alle persone, alla organizzazione e alla comunicazione cercando e mantenendo un equilibrio dinamico tra qualità ambientale, sviluppo economico ed equità sociale.

 

Proprio per affrontare questi temi si terrà dall’8 al 24 maggio, in presenza e online, la settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).

 

Il nuovo webinar gratuito sullo sviluppo sostenibile

Per affrontare questi temi nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, promosso dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), organizza per il 16 maggio 2023 la tavola rotonda, in modalità webinar, “Persone, organizzazioni e comunicazione nello sviluppo sostenibile”.

 

Durante il webinar, che si soffermerà anche su specifiche e efficaci esperienze di sostenibilità, si affronteranno vari temi.

Si parlerà, tra le altre cose, dei ruoli che dovranno avere le persone all’interno dell’azienda, ad esempio con riferimento alle Risorse Umane, alla funzione HR che risulta oggi la più coinvolta nell’orientare le imprese verso nuovi e più alti valori di sostenibilità ambientale e sociale. Non si tratta, in questo caso, di aggiungere qualcosa alla normale attività, ma di modificare la strategia e tutte le differenti attività in questo senso.

 

Riguardo alla funzione HR è necessario ridefinire la people strategy, le priorità e le modalità di attuazione ed è importante, per gli operatori, andare oltre gli spunti teorici e avere indicazioni concrete sul da farsi.

 

Lo sviluppo sostenibile e le organizzazioni esperienziali

Il webinar, parlando poi di organizzazioni, cercherà di rispondere anche a varie domande.

Come fare in modo che le organizzazioni siano un luogo di esperienze positive? Come utilizzare al meglio le tecnologie digitali? Come far fronte normativamente all’evoluzione del mondo del lavoro?

 

Le aziende, uscendo dallo shock della pandemia, devono saper ridisegnare l’esperienza del lavoro, riconoscerne le regole e le nuove opportunità. In particolare, partendo dal concetto di employee experience, è importante imparare a disegnare il quadro delle nuove Organizzazioni Esperienziali.

Andando oltre il lavoro ibrido devono essere messe in campo originali idee e soluzioni per creare organizzazioni in cui si possa rimettere al centro l’esperienza positiva della persona e del suo benessere.

 

Il programma della tavola rotonda e le informazioni sul webinar

Per parlare di sviluppo sostenibile nelle aziende si terrà martedì 16 maggio 2023 – dalle ore 15.30 alle ore 17.00 – la tavola rotonda, in modalità webinar, “Persone, organizzazioni e comunicazione nello sviluppo sostenibile”.

 

Il webinar sarà moderato da Veronica Bonanomi, HSE & Sustainability HR Consultant.

 

Gli interventi:

  • Paolo Iacci e Luca Solari – Autori del volume “Sostenibilità e Risorse Umane”, Franco Angeli
  • Umberto Frigelli, Francesco Pedroni e Paolo Carminati – Autori del volume “Le Nuove Organizzazioni Esperienziali”, Franco Angeli

 

Le esperienze di sostenibilità:

  • Michela Conterno – CEO di LATI Industria Termoplastici S.p.A. – Società Benefit
  • Laura Poggio – Consulente di comunicazione d’impresa, esperta di comunicazione sulla sostenibilità
  • Giuseppe Marino – Consigliere Nazionale AiFOS, Amministratore VentiTrenta

 

Il link per iscriversi al webinar gratuito:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/persone–organizzazioni-e-comunicazione-nello-sviluppo-sostenibile

 

A tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 1 crediti per Formatori area tematica n.1 (normativa/organizzativa), RSPP/ASPP e RLS.

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595037 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

11 maggio 2023

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Webinar: la sostenibilità come obiettivo dell’organizzazione aziendale

Comunicato Stampa

Webinar: la sostenibilità come obiettivo dell’organizzazione aziendale

 

Al Festival dello Sviluppo Sostenibile il 12 ottobre un webinar gratuito si sofferma sulla sostenibilità, come obiettivo dell’organizzazione aziendale, e sul project sustainability management.

 

I temi connessi alla sostenibilità si stanno sempre più diffondendo nelle strategie d’impresa. Ormai quasi i due terzi degli amministratori delegati (CEO) delle aziende stanno allineando le proprie strategie di business con i Sustainable Development Goals (Obiettivi di sviluppo sostenibile) delle Nazioni Unite.

 

Per avvicinare le aziende allo “sviluppo sostenibile” è importante che il management aziendale cominci a guardare ai propri progetti con una lente nuova che tenga conto del necessario equilibrio dinamico tra qualità ambientale, sviluppo economico ed equità sociale.

 

Per affrontare il tema della sostenibilità si tiene la sesta edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022, una importante iniziativa, promossa dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale.

 

Il webinar sul project sustainability management

Proprio per affrontare questi temi, con particolare riferimento alle strategie di sostenibilità nelle aziende, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), organizza per il 12 ottobre 2022, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, il convegno gratuito, in modalità webinar, “Project sustainability management. La sostenibilità come obiettivo dell’organizzazione aziendale”.

 

Il webinar si soffermerà, dunque, sulla sostenibilità e sul project management. L’obiettivo è quello di focalizzarsi sui pilastri che caratterizzano il project sustainability management e di introdurre gli strumenti per analizzare i dati e concretizzare e supportare i programmi di sustainability.

 

Serve, infatti, avviare una ricerca sui pilastri del project management, su quelle attività che permettono, coordinate tra loro, di arrivare a realizzare con successo determinati progetti.

Molte organizzazioni fanno fatica, però, a capire come controllare il successo e la redditività dei loro progetti e la causa di queste difficolta è che spesso perdono di vista di quelli che sono i veri pilastri del project management, ovvero le persone, i processi e la tecnologia.

 

La sostenibilità e gli obiettivi di sviluppo sostenibile

Il 25 settembre 2015 le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) articolati, a loro volta, in 169 Target da raggiungere entro il 2030.

 

Durante questo evento è stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo e non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. Viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità possa essere considerata unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.

 

Ogni Paese deve impegnarsi a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile che consenta di raggiungere gli SDGs e l’attuazione dell’Agenda richiede, comunque, un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle università, ai centri di ricerca e agli operatori dell’informazione e della cultura.

 

Il programma del convegno e le informazioni sul webinar

Per parlare di strategie aziendali in materia di sostenibilità si terrà mercoledì 12 ottobre 2022 – dalle ore 14.30 alle ore 16.30 – il convegno, in modalità webinar, Project sustainability management. La sostenibilità come obiettivo dell’organizzazione aziendale”.

 

La relatrice – Veronica Bonanomi, ingegnere ambientale, formatrice, consulente e studiosa dei processi di outsourcing nella sicurezza – risponderà a diverse domande:

  • Quali sono i veri pilastri sui quali è fondato il Project Management?
  • Come declinare il Project Management in termini di sostenibilità?
  • Come comunicare in maniera chiara verso i clienti interni ed esterni?
  • La sostenibilità può essere veramente il nuovo elemento di competitività?

 

Questi i temi trattati durante l’incontro:

  • Cosa si intende per sostenibilità: soddisfare i bisogni della collettività senza compromettere l’ecosistema per le generazioni future
  • Cambiamento di approccio e di scenario: cambiare modo di pensare per elaborare nuovi scenari
  • Analisi dei pillars: analizzare i “17 Goals to Transform our World” per la definizione di obiettivi specifici
  • Integrazione sustainability e project management: framework, best practice e tecnologie per concretizzare e supportare i programmi di sustainability,

 

Il link per iscriversi al webinar:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/project_sustainability_management

 

A tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di n. 1 crediti per Formatori area tematica n.1 (normativa/organizzativa), RSPP/ASPP.

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595037 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

06 ottobre 2022

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Economia e sostenibilità, la guerra fa finire i fattori ESG in secondo piano

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  • 31 Maggio 2022

Il tema della sostenibilità è stato cavalcato con vigore negli ultimi due anni. Anche e soprattutto sulla scia della pandemia da Covid. Ma adesso che l’inflazione galoppante e un’economia in frenata stanno minacciando gli utili societari, la questione ESG viene sbattuta in secondo piano. Perché la finanza di fronte al dubbio tra profitti e sostenibilità, sceglierà sempre i primi.

Il quadro nuovo dell’economia

economia sostenibileSenza dubbio l’invasione della Russia in Ucraina ha modificato gli scenari globali dell’economia. Ha rallentato la ripresa post-Covid, mentre ha spinto con forza la crescita dell’inflazione.
Questo nuovo panorama alimenta il timore che l’economia globale possa infilarsi dentro una spirale recessiva, minacciando così gli utili e i titoli societari.

Per questo gli asset manager stanno facendo una brusca retromarcia sulla questione ESG, ritenuta secondaria rispetto alla necessità di garantire la sicurezza energetica.

Il caso Black Rock

Il caso più eclatante riguarda il fondo di investimento BlackRock, il più grande gestore al mondo. Nel corso delle assemblee 2022, i gestori hanno preannunciato che non voteranno alcuna risoluzione che mira a imporre il rispetto degli impegni di decarbonizzazione. Di fronte al profitto, non c’è sensibilità che tenga.
In questo modo si mandano alle aziende fossili dei segnali operativi negativi: verrà dato il via libera a tanti nuovi progetti di investimento delle major nella ricerca ed estrazione di gas o petrolio.

Il caso Vanguard

Il ceo di Vanguard, Tim Buckley, secondo gestore al mondo per masse (8100 miliardi di dollari), ha candidamente ammesso al Financial Times che il primo compito dell’industria del risparmio gestito è di massimizzare i rendimenti a lungo termine per i clienti, e cercare di essere un  broker con spread più bassi. Il cambiamento non può essere un fine, ma solo un requisito nella scelta delle allocazioni. Ma visto l’attuale scenario dell’ecoonomia, Vanguard non escluderà i produttori di energia da fonti fossili dalle strategie di investimento, né stabilirà obiettivi intermedi di decarbonizzazione.

Le esigenze di sostenibilità possono quindi attendere, per adesso bisogna proteggere gli interessi degli azionisti.

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“So good! Break the plastic habit”: 16 dispenser di acqua potabile all’Università degli studi di Bergamo

Anche all’Università degli studi di Bergamo ora è possibile, per studenti e docenti, utilizzare 16 erogatori di acqua potabile, grazie al progetto in collaborazione con Uniacque dal titolo “So good! Break the plastic habit”.

L’iniziativa è frutto di un progetto sviluppato dall’Università orobica insieme a Uniacque, in piena sintonia nella volontà di ridurre l’utilizzo della plastica.

Tramite questo progetto, l’Università degli studi di Bergamo e Uniacque, consapevoli dei goal di Agenda2030, invitano i giovani a rivalutare l’acqua del rubinetto, buona e sicura, offrendo così non solo acqua ma perseguendo anche, indirettamente, uno scopo educativo che guarda al futuro del pianeta.

Gli erogatori sono stati collocati nelle principali sedi universitarie dell’Ateneo cittadino: in particolare tre dispenser servono l’edificio di via dei Caniana, due quello di via Pignolo e il complesso di Sant’Agostino, mentre un erogatore a testa è stato dislocato nelle sedi di via Salvecchio e piazza Rosate. Sei dispenser, infine, presiedono il polo universitario di Dalmine.

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Dossena (BG) nuova capitale dell’estate sicura 2020

È uno dei borghi più autentici della Lombardia, depositario di un patrimonio antichissimo, quale quello delle miniere, e custode di grandi tradizioni enogastronomiche. Dossena, il primo nucleo abitato nato in val Brembana, diventa quest’anno meta ambita per tutti coloro che apprezzano il “turismo lento e sostenibile”, nonché destinatario di un piano di riqualificazione e valorizzazione per 2,6 milioni di euro attivato in collaborazione con Regione Lombardia.

Dossena intercetta le nuove esigenze degli italiani che, segnati dalla crisi di Covid-19, hanno radicalmente mutato le loro abitudini estive, tornando a preferire un turismo di prossimità alla scoperta di luoghi autentici, spesso inesplorati e, perché no, vicini a casa. Luoghi contraddistinti da tranquillità e sicurezza. Nasce da qui, la voglia di investire nel suo sviluppo turistico, promuovendo interventi di varia natura che ne esaltino l’identità culturale e le peculiarità storiche, artistiche e paesaggistiche.

Saranno valorizzate le sue miniere, famose in tutto il mondo e oggetto di interesse finanche di Leonardo Da Vinci che su incarico del governatore di Milano, Charles d’Ambryse, ne tracciò le mappe intorno al 1509. Mappe che oggi sono conservate nella biblioteca reale di Windsor a Londra. Tutt’oggi infatti, le cavità sotterranee che conducono ai giacimenti, scavate a mano negli anni ’20, sono considerate delle vere e proprie opere d’arte, nonché luoghi che hanno contribuito a “esplorare il futuro”: intorno al 1950, infatti, la fluorite che veniva estratta dai giacimenti veniva inviata alla NASA e usata come uno dei principali componenti dei combustibili dei razzi per le missioni lunari.

Ma anche a livello gastronomico Dossena riserva grandi sorprese. Basti pensare al famoso “Ol minadur” il formaggio affinato nella cantina delle miniere, reso speciale proprio dalla bassa temperatura e dall’alta umidità presente all’interno delle cave. Condizioni atmosferiche che gli regalano una struttura morbida, cremosa e un aroma unico. Visitare Dossena significa infatti anche gustare un piatto locale, magari al tramonto, godendosi gli scorci mozzafiato che il paese offre, soggiornando nel suo albergo diffuso, altra peculiarità del territorio, ovvero un albergo “orizzontale” che offre servizi comodi, sicuri e di alta qualità in diversi luoghi.

A soli 35 km da Bergamo, con il suo migliaio di abitanti, Dossena è infatti pronto a ospitare turisti che sappiano apprezzare la magia della natura. Vanno in questa direzione anche i nuovi interventi previsti. Con il Parco delle Orobie sarà riqualificata l’area “Wilderness” tra il monte Ortighera e la Val Parina, là dove la natura fa il suo corso senza essere intaccata dall’uomo. Sulla Val Parina nascerà il punto panoramico “il Becco” che esalterà le bellezze naturalistiche della vallata, in perfetta armonia con l’ambiente circostante. Un luogo pensato per essere il punto d’arrivo di un percorso fisico, ma anche il punto di partenza di una riflessione più ampia del rapporto tra uomo e natura. Il centro del paese sarà invece collegato all’area del vecchio tiro al piattello con un ponte tibetano, una passerella lunga 500 metri, alta 150, la più alta d’Europa. Con partenza dalla mulattiera dietro la chiesa parrocchiale, la vista sarà mozzafiato: di fronte i monti Alben e Gioco, a nord l’abitato di Dossena e a fondovalle San Pellegrino Terme. Infine, sarà attivato un percorso ciclopedonale, in rete con Serina, Oltre il Colle e San Giovanni Bianco: oltre 200 chilometri fra piste forestali e sentieri o brevi tratti di strade a transito limitato, con quattro punti di ricarica e noleggio e-bike. Un percorso ideale per le famiglie e per tutti coloro che amano “perdersi” nei boschi e per gli alpeggi, apprezzando le strutture agricole e agrituristiche del territorio.

A fronte di un costo complessivo per la realizzazione degli interventi di circa 2,6 milioni di euro, Regione Lombardia ha messo a disposizione 1 milione di euro a valere sul bilancio regionale 2019-2021; la restante quota sarà invece garantita dal comune con fondi proprie e con contributi (bandi statali, enti e fondazioni).

“In questa estate insolita – afferma l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni crediamo sia vincente puntare anzitutto sui nostri laghi e sulle nostre montagne, luoghi immersi nella natura e che permettono di vivere le proprie esperienze in sicurezza e all’aria aperta. Prosegue poi l’impegno per quella Lombardia segreta sulla quale stiamo investendo fin dal principio del mio mandato: borghi e angoli della nostra regione poco conosciuti, ma meravigliosi e accoglienti. Dossena è una perfetta sintesi di entrambi, con l’aggiunta di un investimento creativo e lungimirante da parte di un capace gruppo di giovani. Un turismo esperienziale e originale, che messo a sistema con le tante altre attrattive della Val Brembana, dalle terme ai percorsi di montagna, possano aiutare a rilanciare il territorio in un’estate che sarà all’insegna sia del turismo active che di quello di prossimità. Siamo pronti a riscoprire la nostra regione con questa estate di vacanze in Lombardia”.

“L’attenzione che Regione Lombardia rivolge ai piccoli comuni – dichiara l’Assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori resta sempre alta, con una politica lungimirante e rispettosa delle esigenze e delle peculiarità del territorio. Il mio assessorato ha assunto l’impegno di contribuire a valorizzare e a tenere in vita queste piccole realtà, spina dorsale dell’intero Paese. Il comune di Dossena è una di queste e come Regione Lombardia ci stiamo impegnando, anche economicamente, a supportarlo, tutelarlo e a promuoverlo”.

“Dopo il periodo di lockdown – conclude Sertorisi sta registrando un incremento del turismo di prossimità e anche per Dossena è un’occasione da non perdere: una location suggestiva da riscoprire, un’espressione di straordinaria identità passata e futura, senza dimenticare un’offerta gastronomica di qualità. Sono convinto che sarà una destinazione importante.”

Un lavoro di squadra che punta a far riscoprire Dossena quale esempio virtuoso di comunità montana, resiliente, autentica, sostenibile.

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Ambiente News

Da domani on line «La voce sul futuro del pianeta» la nuova rassegna sul canale podcast di Rinnovabili.it

Dal venerdì 3 luglio su Spotify il nuovo appuntamento settimanale di Rinnovabili.it una rassegna per essere sempre aggiornati sul mondo dell’ecologia e della sostenibilità ambientale con il commento del direttore Mauro Spagnolo

 

Rinnovabili.it (www.rinnovabili.it), il quotidiano sulla sostenibilità ambientale diretto da Mauro Spagnolo, approda su Spotify con un nuovo canale, denominato il podcast di Rinnovabili.it, dedicato alla transizione ecologica e all’innovazione verde. La programmazione del Canale della storica testata inizia da questa settimana, venerdì 3 luglio, con il Notiziario di Rinnovabili.it – La voce sul futuro del pianeta – una rassegna delle notizie che maggiormente hanno infiammato il dibattito verde settimanale che sarà regolarmente pubblicata ogni venerdì. Un veloce e puntuale aggiornamento sulle potenzialità e gli ostacoli dal mondo delle rinnovabili, dell’edilizia verde, dell’economia circolare, dell’agrifood, della tutela ambientale e della mobilità sostenibile, cercando curiosità, novità e progetti in grado di sostenere la grande trasformazione in atto. Il notiziario “La voce sul futuro del pianeta” sarà accompagnato dal commento di Mauro Spagnolo e permetterà agli ascoltatori di tenersi sempre informati, con una modalità nuova e più flessibile, sui grandi temi della sostenibilità ambientale.

 

Il nuovo progetto audio renderà disponibile on-line anche un altro format: Le interviste di Rinnovabili.it, una rassegna di approfondimenti con i grandi personaggi del nostro settore – scienziati, imprenditori, politici – che racconteranno la loro “visione” sul processo di decarbonizzazione, le loro storie virtuose o le criticità poco conosciute nel mondo della sostenibilità in tutte le sue declinazioni.

Il podcast è già disponibile su Spotify con la prima pubblicazione, e da questa settimana anche sul sito del quotidiano, nella sezione dedicata.

 

Rinnovabili.it è la testata on-line sulla sostenibilità, l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili diretta da Mauro Spagnolo. Nata nel 2007, da oltre 13 anni fornisce ogni giorno un servizio informativo completo e puntuale nell’ambito di dieci sezioni tematiche (Ambiente, Energia, GreenBuilding, Economia circolare, Mobilità, Agrifood, Innovazione, Cultura, GreenEconomy, Turismo sostenibile) oltre a 16 Blog monografici, una newsletter settimanale e un periodico mensile. Attraverso la sua rete tecnica si occupa da anni di formazione, progettazione e innovazione tecnologica.

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Ambiente Volontariato e società

15 Giugno: Giornata Mondiale del Vento

Utilizzo del vento come fonte di energia rinnovabile a sostegno di un pianeta più sano.

La Giornata Mondiale del Vento (Global Wind Day) si festeggia in tutto il mondo il 15 giugno, al fine di promuovere l’energia del vento come fonte pulita e inesauribile. Il Global Wind Day è organizzato dall’EWEA (European Wind Energy Association) e dal GWEC (Global Wind Energy Council), in collaborazione con associazioni nazionali e società coinvolte nella produzione di energia eolica, che organizzano eventi in molti paesi del mondo. Un appuntamento ricco di iniziative volto a fornire ai cittadini maggiori informazioni sull’eolico, un settore in costante crescita.

Secondo i dati Anev (Associazione Nazionale Energia del Vento), sul territorio nazionale sono installati 6.909 aerogeneratori di varia taglia per un totale di potenza installata pari a 9.944 MW. La quota di energia prodotta nel 2018 è stata di circa 17,3 TWh, pari al fabbisogno di 17 milioni circa di persone. Un buon dato, ma ancora molto lontano dalla potenza installata in paesi come Spagna (23.494 MW nel 2018) e Germania (59.300 MW). Grazie al vento, sono stati risparmiati circa 21 milioni di barili di petrolio, corrispondenti a circa 10 milioni di tonnellate di emissioni risparmiate di CO2. Secondo Anev, ad oggi l’Italia ha già raggiunto gli obiettivi rinnovabili 2020, con una penetrazione di 17,5% sui consumi complessivi al 2015 rispetto ad un target al 2020 di 17%. L’obiettivo da raggiungere entro il 2030, ambizioso ma perseguibile, è del 28% di rinnovabili sui consumi complessivi.

Per questo i volontari de La Via della Felicità vogliono lanciare un messaggio a supporto delle fonti rinnovabili e della cura del pianeta. “Ci sono molte cose che le persone possono fare per aiutare a prendersi cura del pianeta. Si inizia con l’impegno personale. Si prosegue suggerendo agli altri di fare altrettanto. L’Uomo ha raggiunto la capacità potenziale di distruggere il pianeta. Ora deve essere portato al punto di essere in grado di salvarlo e di agire per farlo. Dopotutto è il posto in cui viviamo.” (tratto da La Via della Felicità, guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard).

A sostegno di ciò i volontari da anni in molte parti d’Italia organizzano attività di raccolta rifiuti, pulizie delle spiagge e progetti di promozione per la cura del pianeta.

Ufficio Stampa
La Via della Felicità

 

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Eventi

Green New Deal: tavola rotonda all’Università degli studi di Bergamo

Cambiamenti climatici e disuguaglianza economica, due temi che spesso viaggiano su un unico binario e che saranno protagonisti della tavola rotonda “Green New Deal: portare l’Italia e l’Europa verso lo sviluppo sostenibile” organizzata dall’Università degli Studi di Bergamo in collaborazione con la Fondazione Gritti Minetti.

Venerdì 21 febbraio alle ore 16.00, la sala conferenze di Sant’Agostino ospiterà uno dei maggiori esperti italiani sul tema della sostenibilità, Enrico Giovannini, Professore di Statistica Economica all’Università di Roma “Tor Vergata” e Portavoce ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) che si confronterà con Antonio Misiani, Viceministro per l’economia e le finanze, Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo e Alberto Vergalli, Presidente della Commissione per le attività culturali e scientifiche della Fondazione Gritti Minetti.

Portare l’Italia e l’Europa, così come tutti i Paesi del mondo, verso uno sviluppo sostenibile è oggi una priorità ed è una tematica di grande attualità al centro dell’agenda programmatica della politica economica di ogni Stato. Le Nazioni Unite, con Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, hanno tracciato le linee guida e definito i 17 obiettivi comuni che ogni Stato s’impegna ad affrontare: dalla lotta alla povertà, all’eliminazione della fame fino al contrasto del cambiamento climatico.

Di questo e molto altro si parlerà nel convegno promosso dall’Università di Bergamo, da sempre impegnata dal punto di vista sociale e didattico sul tema della sostenibilità.

La partecipazione è libera. Per informazioni: www.unibg.it

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Eventi

Il futuro sostenibile passa da Bergamo

Una mattinata all’insegna della sostenibilità, del buon cibo e dello sport dedicate alle famiglie. L’appuntamento è per domenica 24 novembre, dalle 10 alle 16, in iSchool (via Ghislandi 57 Bergamo) in occasione di un brunch a porte aperte alla scoperta di aule, laboratori e il sistema educativo della scuola secondaria di primo e secondo grado di via Ghislandi 57 a Bergamo.

Il futuro ci riguarda” è il messaggio che quest’anno la scuola vuole dare a tutti, a partire dai propri studenti che, attraverso lezioni dedicate e incontri con esperti del tema, come quello dello scorso ottobre con il Presidente della Società Meterologica Italiana, Luca Mercalli, vengono educati a un futuro innovativo e sostenibile fin dai banchi di scuola.

«Quest’anno – evidenzia Valentina Fibbi titolare della scuola la scuola ha messo in campo una serie di azioni con l’obiettivo di diminuire il proprio impatto sul pianeta, stimolando docenti, allievi e famiglie in un impegno concreto e promuovendo piccoli gesti quotidiani: fontanelle d’acqua ad ogni piano per ricaricare le borracce in dotazione, eliminazione della plastica dai dispenser di merendine, dal bar e dalla mensa, potenziamento della raccolta differenziata e la recente installazione della colonnina per la ricarica dei mezzi elettrici. Siamo certi che un sistema intelligente e che sensibilizzi fin da giovani faccia la differenza perché siamo ancora in tempo se iniziamo ora»

Durante la giornata a porte aperte, sono in programma una serie di laboratori esperienziali a cura degli studenti sviluppati aderendo alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (dal 13 al 24 novembre) il liceo delle scienze applicate terrà una lezione interattiva sul cambiamento climatico, il liceo delle scienze umane racconterà il percorso intrapreso attraverso una performance artistica dedicata alla sostenibilità, gli studenti del linguistico saranno protagonisti di una lezione in lingua russa, mentre i ragazzi dell’istituto di grafica e comunicazione scatteranno agli ospiti una foto e renderanno i protagonisti dello scatto un po’ più “green” grazie al photobooth realizzato durante le ore di grafica.

Per i più piccoli, futuri studenti di iSchool Middle, sarà allestita una mostra interattiva curata dall’Orto Botanico di Bergamo sul tema dell’impronta alimentare: con tanta creatività e passione, la scuola sensibilizzerà attraverso giochi e riflessioni sui temi del climate change e della green economy.

Ma non è tutto. Durante la giornata, Lussana Basket animerà la palestra della scuola mettendo in campo i suoi giocatori in una partitella per un momento di educazione allo sport sano e di squadra.

Lo sport, porta appetito: ad occuparsi degli ospiti sarà Taste, il ristorante didattico gestito dall’Istituto Alberghiero di iSchool, che preparerà un ottimo brunch. Durante la giornata sarà inoltre possibile vivere gli spazi innovativi della scuola, come la camera oscura dell’Indirizzo di Grafica e Comunicazione. Tutti i partecipanti dell’Open Day avranno la possibilità di essere selezionati e portarsi a casa un pezzo del mondo iSchool, selezionato da docenti e studenti del corso di fotografia: una Canon Reflex.

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Comunicati Dieta e Alimentazione

Gruppo Bracca lancia «MUST», l’acqua che parla ai giovani

È fashion è cool, è trendy e, soprattutto, è attenta all’ambiente. Gruppo Acque Minerali Bracca, il gruppo bergamasco leader nella produzione di acque minerali, lancia MUST, la nuova acqua espressione moderna del buongusto. Con uno stile unico, elegante e di tendenza, arriva negli ambienti più esclusivi e raffinati garantendo freschezza, sicurezza, qualità della materia prima.

MUST si caratterizza per essere un prodotto pensato appositamente per un pubblico giovane e grintoso, attento al glamour, ma anche ai valori di sostenibilità e responsabilità sociale. È un prodotto esclusivo dal design minimal e affusolato ad esaltare la limpidezza dell’acqua nelle sue declinazioni, rosa per la naturale e azzurra per la frizzante. Il tutto, con una caratteristica fondamentale: è riciclabile al 100%.

Tutte le bottiglie del Gruppo Bracca, inclusa la nuovissima MUST, sono totalmente riciclabili, sempre più leggere e al tempo stesso sicure.

«I contenitori in PET garantiscono sicurezza, stabilità e protezione della materia prima rientrando a pieno titolo nel’economia circolare e per questo bisogna continuare a sensibilizzare maggiormente i consumatori sulle buone pratiche di riciclo dei materiali plastici. Le bottiglie di plastica in PET sono riclabili al 100%, questo significa che, attraverso il corretto smaltimento, ogni bottiglia può dar vita ad altre bottiglie e tanti altri oggetti. Esattamente ciò che in Bracca facciamo da tempo. – dichiara Luca Bordogna, amministratore delegato del Gruppo BraccaUn impegno che rinnoviamo ed estendiamo ulteriormente anche con l’ultima arrivata: MUST. Un’acqua pura, salutare e al passo con i tempi. Naturalmente buona nella sostanza, ma più accattivante nella forma. Per conquistare anche i più giovani, diventando portavoce e promotrice di una sostenibilità ambientale che diventa, giorno dopo giorno, sempre più “un must”».

MUST infatti è un’acqua proveniente dalla Nuova Fonte Bracca e imbottigliata nel rispetto di tutte le procedure che consentono di mantenere inalterate le qualità di una risorsa primaria che nasce pura e che va preservata tale.

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Scienza e Tecnologia

Sostenibilita’: Habitech guida la nuova era dell’edilizia

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  • 23 Ottobre 2019

Il real estate diventa sempre più sostenibile. A guidare il comparto verso una maggiore sostenibilità è Habitech, il Distretto Tecnologico Trentino per l’Energia e l’Ambiente nato nel 2006 con l’obiettivo di portare innovazione nel campo dell’edilizia, dell’energia e della mobilità. Affidandosi ad Ada Rosa Balzan tra i massimi esperti di sostenibilità in Italia, Habitech è la prima realtà italiana del settore ad avviare il percorso di valutazione e certificazione della sostenibilità aziendale attraverso SI RatingSustainability Impact Rating.

 

SI Rating è uno strumento di analisi che valuta gli impatti Ambientali, Sociali e di Governance (ESG) prendendo in considerazione tutti gli strumenti di sostenibilità internazionalmente riconosciuti e determinandone l’influenza sulle strategie industriali tramite una valutazione basata su 5 criteri: trasparenza, livello di gestione, attendibilità, miglioramento e completezza. A seguito di tale valutazione, Habitech riceve un responso rispetto a quanto e come sta performando in relazione a 26 tematiche ESG analizzate. I dati ottenuti vengono elaborati da un algoritmo capace di sviluppare 80 miliardi di milioni di variabili possibili, generando così la valutazione finale. Il processo di analisi, che per Habitech si concluderà entro il mese di ottobre 2019, porterà all’elaborazione di un report che indicherà al Consorzio quali azioni intraprendere per migliorare il proprio impegno nella sostenibilità, evidenziando a quali obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU (SDGs) si sta contribuendo in maniera positiva.

Già oggi, Habitech è attivo nel campo della sostenibilità in diversi modi: in quanto fondatore e promotore del Green Building Council Italia, ha introdotto in Italia la certificazione LEED – uno strumento di misura della sostenibilità in edilizia tra i più diffusi a livello internazionale -, divenendo in pochi anni leader nella consulenza per l’edilizia sostenibile. Supporta inoltre i propri clienti nel raggiungimento degli standard BREEAM e WELL che permettono di misurare il grado di sostenibilità e salubrità dell’edificio e del processo di progettazione, realizzazione e gestione rispetto a standard internazionali. Inoltre, a livello corporate, ha ottenuto la certificazione Family Audit rilasciata dalla Provincia Autonoma di Trento in materia di conciliazione e work life balance dei dipendenti.

«La sostenibilità fa parte della nostra mission da sempre, ma ora, per la prima volta, abbiamo a disposizione uno strumento basato su criteri scientifici e riconosciuto da enti internazionali che ci consente di misurare ciò che già stiamo facendo come azienda in termini di riduzione degli impatti e di implementare nuove procedure e sistemi che, in maniera snella ma efficace, renderanno più sostenibile la nostra attività. – dichiara Francesco Gasperi, Direttore Tecnico di Habitech. – Siamo orgogliosi di poter avviare questo percorso che vorremmo estendere anche ai 127 soci che compongono il nostro Consorzio per dare un chiaro segnale all’intero comparto edile e al mondo del real estate. Quest’ultimo è un settore che sta mostrando sempre più attenzione rispetto a questi temi, ma che ha bisogno di stimoli e di benchmark positivi per far sì che le buone pratiche non restino isolate».

 

«Le sfide che attendono il settore immobiliare in materia di sostenibilità sono tantissime. Lo stesso obiettivo SDG n. 11 dell’ONU, “Città e comunità sostenibili”, impone agli operatori del comparto un ripensamento circa il proprio modus operandi. Per questo, siamo felici di poter accompagnare Habitech nella valutazione dei propri impatti ambientali, sociali e di governance e nel miglioramento delle proprie performance di sostenibilità, certi che un chiaro impegno in questo campo potrà portare benefici strategici a tutto il comparto in termini di maggiore competitività e di migliore capacità di rispondere a una domanda immobiliare sempre più attenta alle tematiche non solo ambientali ma di sostenibilità integrata» – dichiara Ada Rosa Balzan, fondatrice di SI Rating e CEO di ARB Consulting.

 

A percorso ultimato, Habitech potrà comunicare i risultati ottenuti attraverso un marchio e un certificato che potrà essere condiviso con i propri stakeholder. Per saperne di più: www.sirating.com

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Quaderni della Sicurezza AiFOS: dal 2020 si cambia

Comunicato Stampa

Quaderni della Sicurezza AiFOS: dal 2020 si cambia

Dal 2020 i Quaderni della Sicurezza AiFOS voltano pagina. La pubblicazione è stata completamente rivista e ripensata in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale: la pubblicazione non avverrà più in formato cartaceo, ma esclusivamente on-line.

 

Il 2020 sarà un anno importante per la rivista “Quaderni della Sicurezza”, trimestrale scientifico a carattere monografico edito dall’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS).

 

I Quaderni della Sicurezza: un punto di riferimento nel settore

In 10 anni sono stati pubblicati 40 approfondimenti tematici, stampate 100.000 copie e coinvolti più di 300 autori, ampliando la caratura dei contributi ad esperti europei ed internazionali.

Nel decennio, la rivista di approfondimento sui temi della salute e sicurezza sul lavoro è divenuta punto di riferimento nel settore, ottenendo grandi riconoscimenti non solamente a livello nazionale: su tutti, spiccano i contributi esclusivi concessi annualmente da Eu Osha, oltre che le testimonianze di esperti sulle attività portate avanti in altre nazioni.

Proprio con l’attenzione alle tematiche più importanti – non solamente per i lavoratori in senso stretto, ma anche in ottica di miglioramento sostenibile – che caratterizza le pagine della rivista, a partire dal 2020, i Quaderni della Sicurezza verranno completamente rivisti e ripensati.

 

Le novità dei Quaderni della Sicurezza

I Quaderni della Sicurezza verranno rinnovati sia nella forma che nella modalità di diffusione: la pubblicazione non sarà più in formato cartaceo, ma esclusivamente on-line, al fine di ridurre l’impatto ambientale delle attività associative nell’ambito dei progetti di sostenibilità AiFOS.

Questa operazione permetterà di risparmiare 1720 kg di carta, 26 alberi, 757.000 litri di acqua, nonché 13.072 kWh di energia elettrica all’anno.

I Quaderni manterranno il carattere monografico e trimestrale, ma ci saranno alcune importanti novità a livello grafico: si potrà usufruire di un sommario interattivo, di iperlinkabilità, di word cloud e di #hashtag; ogni tema, inoltre, avrà la propria infografica.

Queste migliorie permetteranno di rafforzare la presenza della rivista sui social e puntare ad una maggiore diffusione tra gli associati e gli stakeholder di settore, soprattutto con riferimento ad enti pubblici, non perdendo mai di vista i due principali obiettivi che hanno dato spinta e vita a questa revisione: maggiore sostenibilità che responsabilmente l’associazione vuole perseguire e maggiore diffusione dei temi e della cultura della salute e sicurezza, per poter contribuire, nel nostro piccolo, al miglioramento della qualità della vita del benessere e, come sempre, della sicurezza.

Ricordiamo che la rivista viene inviata gratuitamente a tutti soci AiFOS e agli enti pubblici che ne facciano richiesta, mentre gli interessati non iscritti potranno sottoscrivere un abbonamento annuale.

 

I Quaderni della Sicurezza ad Ambiente Lavoro

Alla manifestazione “Ambiente Lavoro” – 19° Salone della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro – di Bologna, uno dei punti di riferimento per gli operatori che operano nel settore, si terrà il 15 ottobre 2019 una presentazione/conferenza stampa a ingresso libero, dal titolo “I nuovi Quaderni della Sicurezza AiFOS”.

Durante l’incontro, che si terrà dalle 12:00 alle 13:00, presso la Saletta AiFOS (Padiglione 22 Stand B16), sarà presentata la svolta digitale dei Quaderni della Sicurezza, una svolta che non snaturerà la pubblicazione, ma che la renderà più ecologicamente sostenibile e ne aumenterà ulteriormente la diffusione. Uno strumento online che sarà sempre più utilizzabile anche dei giornalisti che vorranno avvalersi di uno strumento digitale di consultazione per reportage e approfondimenti tematici in materia di salute e sicurezza.

 

Questo è il link per avere informazioni sull’incontro ad Ambiente Lavoro:

https://aifos.org/home/eventi/fiere/ambiente_lavoro_2019_int/ambiente_lavoro_2019_int/i_nuovi_quaderni_della_sicurezza_aifos

 

Per informazioni:

Direzione nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595037 – www.aifos.it[email protected]

 

 

10 ottobre 2019

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Wroom Academy: apre a Bergamo lo spazio coworking e learning per la sostenibilità

È stata inaugurata ieri, giovedì 3 ottobre 2019,  Wroom Academy, in via Angelo Maj 37/A in un edificio storico del XIX secolo nel cuore di  Bergamo, la casa della sostenibilità e delle energie rinnovabili,  oltre 300 metri quadrati dedicati a coworking e e-learning per giovani e start up.

Wroom Academy nasce nell’era della sharing economy, un fenomeno consolidato e in costante crescita; basti pensare che, secondo una ricerca condotta a gennaio 2019 da italiancoworking.it, in Italia si contano oltre 660 realtà di questo genere di cui 170 in Lombardia (25% del totale nel Paese).

Condivisione di spazi lavorativi, connessioni e servizi, Wroom Academy rappresenta un’opportunità per start up innovative, spin off universitari e free lance orientati al mondo digitale (comprese grafica e fotografia) che abbiano uno sguardo attento verso sostenibilità ed energie rinnovabili, un’opportunità per entrare in rete con realtà e luoghi dove far convergere competenze e talenti. 16 postazioni di coworking personalizzabili, in ambiente condiviso o in aree riservate, rete wi-fi con fibra, sala riunioni da 8-10 posti dotata di schermo per proiezione e servizi su misura per ogni attività. Particolare attenzione anche ai giovani talenti emergenti del mondo green con convezioni e agevolazioni rivolte a studenti e spin off universitari che possono trovare in Wroom Academy uno spazio fertile ed energia, incubatore ed acceleratore di nuove idee. Unico requisito d’ammissione: rispondere alla domanda tu cosa fai per l’ambiente?

Un impegno che Ressolar, primo partner di Wroom Academy, da sempre al lavoro per lo sviluppo delle energie rinnovabili e impegnata nella diffusione della cultura del risparmio energetico, sostiene con un’altra sezione di questo progetto: l’Academy. Un settore che si sviluppa parallelamente a quello del coworking ambientale condividendone l’attenzione ai temi green e che nasce dall’esigenza e dalla richiesta di una formazione e di una sperimentazione continua riguardante le più avanzate tecnologie ecosostenibili. L’area learning sarà così dedicata alle innovazioni inerenti produzione e utilizzo di energia da fonti rinnovabili ed in particolare al tema della mobilità sostenibile. Verranno per esempio organizzati percorsi formativi rivolti agli operatori interessati alle novità della mobilità elettrica: ingegneri, periti, professionisti, elettricisti e meccanici.

Ma non solo, l’area learning è adatta per l’organizzazione di eventi, attività di gruppo e di team building, uno spazio fisico che si trasforma in un attivatore per un confronto vivace fra i partecipanti e per la nascita di nuovi progetti, sempre con l’attenzione al “green”. All’interno dell’ambiente dedicato alla formazione e alla disseminazione si potrà così usufruire di una sala con capienza fino a 30 posti, attrezzata con tavoli e sedute modulabili a seconda delle esigenze, oltre che di videoproiettore ad alta definizione, schermo, PC, impianto stereo e microfoni.

Wroom Academy nasce sotto il segno della sostenibilità ambientale. Il riciclo, il risparmio e l’efficienza energetica sono alla base della convivenza negli spazi dedicati al coworking e al learning. A sottolineare l’impegno di Wroom Academy nei confronti della mobilità sostenibile è la presenza, nella struttura, di stazioni per la ricarica di piccoli veicoli elettrici. Da qui nasce la collaborazione con EV4B-Electric Vehicles for Bergamo, la startup nata per offrire un servizio di noleggio a breve termine di veicoli elettrici EV per incentivare la e-mobility, con la possibilità per i partners di noleggiare bici e moto elettriche EV con una speciale convenzione.

 

Per informazioni: https://academy.ressolar.it/

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Sviluppo della sostenibilità: la leadership e la catena di fornitura

Comunicato Stampa

Sviluppo della sostenibilità: la leadership e la catena di fornitura

Due videoconferenze gratuite il 27 maggio e il 6 giugno 2019 organizzate da AiFOS nel contesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019: la catena di fornitura sicura e sostenibile e la spinta gentile della leadership sostenibile.

Con un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo – sul piano non solo ambientale, ma anche economico e sociale – il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030. E partendo dalla sottoscrizione di questa “Agenda 2030”, in tutto il mondo enti, associazioni e società civile si stanno mobilitando per progettare politiche e strategie per raggiungere gli obiettivi stabiliti.

 

Il festival dello sviluppo sostenibile e le videoconferenze

Sulla scia di questa spinta globale per portare il mondo su un sentiero sostenibile, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha promosso la terza edizione del “Festival dello sviluppo sostenibile”, una iniziativa di sensibilizzazione diffusa su tutto il territorio nazionale dal 21 maggio al 6 giugno 2019 attraverso varie tipologie di eventi.

Nel contesto di questo festival l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), che da diversi anni promuove iniziative per affrontare correttamente il tema della sostenibilità rimarcando l’interazione con i temi della salute e sicurezza sul lavoro, organizza due diverse videoconferenze gratuite, il 27 maggio e il 6 giugno 2019, su questi specifici argomenti:

  • la catena di fornitura sicura e sostenibile
  • la spinta gentile della leadership sostenibile.

Ricordiamo che la videoconferenza è una pratica modalità comunicativa che permette di erogare corsi sincroni tramite una piattaforma informatica che garantisce l’interazione reciproca di audio, video e dati tra due o più persone.

 

La gestione della catena di fornitura

La prima delle due iniziative organizzate da AiFOS, dal titolo “La catena di fornitura sicura e sostenibile”, si terrà il 27 maggio 2019 dalle ore 14.00 alle ore 16.00.

Nella videoconferenza si sottolineerà come lo sviluppo di un’economia sempre più globale e la conseguente crescita dei rischi relativi alla perdita di controllo su filiere ampie e disaggregate porti un’attenzione crescente sul tema della gestione ottimale e complessiva della catena di fornitura.

In questo senso controllare i fornitori è un tema sempre più strategico ed importante per le imprese. Alla verifica sui temi legati alla salute ed alla sicurezza si sta affiancando la tendenza delle organizzazioni – spinte dalle pressioni dei clienti e dal desiderio di tutelare la propria reputazione – ad occuparsi di sostenibilità degli approvvigionamenti anche dal punto di vista ambientale e dei diritti umani.

Si ricorda che la videoconferenza è gratuita, con iscrizione obbligatoria, e vale come 2 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, formatori qualificati seconda area tematica e coordinatori della sicurezza.

 

Per avere informazioni e iscriversi alla videoconferenza è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/videoconferenza/rischi-tecnici-igenico-sanitari/area2/la_catena_di_fornitura_sicura_e_sostenibile

 

L’importanza di una leadership sostenibile

La seconda iniziativa, dal titolo “La spinta gentile della leadership sostenibile”, si terrà invece il 6 giugno 2019, sempre dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

L’organizzazione della videoconferenza parte dalla constatazione che pensare e gestire le organizzazioni verso una leadership sostenibile significa comprendere come coinvolgere le direzioni aziendali sui temi della sostenibilità e garantire investimenti verso strategie di comprovata efficacia.

Nella modalità di sviluppo delineata dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite l’azienda è concepita come un sistema che interagisce con l’ambiente sociale in cui è immerso. E sempre di più i consumatori fanno affidamento e premiano aziende orientate alla gestione etica e sostenibile del proprio business.

In questo quadro di riferimento, una direzione coinvolta, e in grado a sua volta di coinvolgere l’intera azienda, si rivela un fattore fondamentale per creare e trasmettere una cultura della sostenibilità all’interno e all’esterno, consapevole del vantaggio competitivo che essa è in grado di garantire.

Nella videoconferenza saranno presentati i risultati di una ricerca universitaria che ha analizzato le motivazioni che spingono alla gestione sostenibile di un’impresa e alcune iniziative vincenti che hanno permesso un percorso efficace verso una leadership sostenibile.

Anche questa videoconferenza è gratuita, con iscrizione obbligatoria, e vale come 2 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e formatori qualificati terza area tematica.

 

Per avere informazioni e iscriversi alla videoconferenza è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/videoconferenza/relazioni-comunicazione/area3/la_spinta_gentile_della_leadership_sostenibile

 

Le videoconferenze si inseriscono, dunque, nel contesto del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019 e hanno l’obiettivo di mobilitare cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondendo la cultura della sostenibilità e realizzando un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

 

 

16 maggio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Come promuovere la sostenibilità attraverso la salute e sicurezza?

Come promuovere la sostenibilità attraverso la salute e sicurezza?

Si terrà un corso a Brescia di 24 ore dal 28 al 30 maggio 2019 per comprendere come realizzare l’interazione tra gli aspetti di sostenibilità e quelli relativi alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

Di fronte ai dati dei tanti infortuni, anche mortali, che avvengono negli ambienti lavorativi, è importante che i temi della salute e sicurezza salgano ai piani alti delle aziende. E per fare entrare questi temi nelle strategie aziendali e nei piani di sviluppo, è utile sviluppare le interazioni tra il concetto di sostenibilità, che sta acquistando sempre maggiore forza e riconoscimento pubblico, e la gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Se lo sviluppo sostenibile è uno strumento per portare la tutela della salute e sicurezza nella strategia di impresa, gli operatori di questi due ambiti, la sicurezza e la sostenibilità, devono lavorare insieme partendo, ad esempio, dai temi del benessere organizzativo, della gestione sostenibile della catena di fornitura e della gestione degli stakeholder.

 

Come approfondire il concetto di sviluppo sostenibile? Ci sono corsi che permettono di conoscere e affrontare l’interazione tra sicurezza e sostenibilità?

 

Un nuovo corso a Brescia su sostenibilità, salute e sicurezza

Per affrontare correttamente il tema della sostenibilità e l’interazione con la sicurezza, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza a Brescia, il 282930 maggio un corso di 24 ore dal titolo “Sostenibilità: la salute e la sicurezza nella strategia d’impresa”.

 

Il corso, realizzato con successo anche in altre città, ha l’obiettivo di:

  • fornire le conoscenze e competenze utili a identificare le modalità più idonee a valorizzare, all’interno del proprio contesto organizzativo, l’interazione tra gli aspetti di sostenibilità e quelli legati alla gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • conoscere il framework istituzionale di riferimento che promuove lo sviluppo sostenibile attraverso politiche e pratiche a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • riconoscere l’importanza delle azioni volte ad implementare, mantenere o migliorare le condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in termini di sostenibilità d’impresa.

 

La sostenibilità e la salute e sicurezza sul lavoro

Il concetto di sostenibilità proviene dall’idea di “gestione sostenibile” di una risorsa, in cui si prevede di utilizzare o prelevare la risorsa senza intaccare la sua naturale capacità di rigenerarsi. In questo senso lo “sviluppo sostenibile” può essere considerato come quello sviluppo ‘che risponde alle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie necessità’ (Rapporto Bruntland – 1987).

 

Lo “sviluppo sostenibile” può essere considerato un equilibrio dinamico tra qualità ambientale, sviluppo economico, equità sociale.

 

Nelle aziende l’attenzione alla sostenibilità nei propri piani aziendali:

  • contribuisce a creare e mantenere un elevato profilo aziendale, un’immagine e una reputazione positive;
  • crea un ambiente di lavoro migliore, più sicuro e più motivante
  • garantisce una forte coesione con gli stakeholder
  • facilita l’accesso al credito e riduce il rischio di impresa
  • migliora l’efficienza della gestione aziendale
  • permette di usufruire di vantaggi fiscali e semplificazioni amministrative.

 

La sostenibilità e la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro possono poi rafforzarsi a vicenda attraverso i molti ambiti di connessione e relazione a partire dalla considerazione che la sostenibilità delle aziende dipende anche dalla capacità di garantire la sicurezza, la salute e il benessere dei propri lavoratori.

 

Il programma del corso

Il 282930 maggio 2019 si terrà, dunque, a Brescia – presso Aifos Service, Via Branze, 45 – il corso di 24 ore “Sostenibilità: la salute e la sicurezza nella strategia d’impresa”.

 

Questi gli argomenti che saranno affrontati nei tre giorni (9.00/13.00, 14.00/18.00):

  • Definizioni e concettualizzazioni riguardanti la sostenibilità d’impresa
  • Sostenibilità d’impresa e gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: gli elementi di intersezione
  • Il concetto di diversity e impatto sulle performance aziendali
  • Il concetto di sostenibilità nella catena di fornitura: applicabilità dell’articolo 26 e/o del Titolo IV
  • Documentazione obbligatoria per la qualifica dei fornitori
  • Introduzione allo stakeholder management
  • La mappatura degli stakeholder: strumenti ed esperienze a confronto
  • Metodologie e strumenti di analisi degli stakeholder
  • La progettazione e implementazione di una politica di stakeholder management
  • Introduzione al concetto di benessere organizzativo
  • Principali strategie motivazionali
  • Benefici in termini di salute e sostenibilità d’impresa

 

La partecipazione al corso vale come 16 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e come 8 ore di aggiornamento per Formatori qualificati prima area tematica e 8 ore di aggiornamento per Formatori qualificati seconda area tematica.

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/organizzazione-benessere/organizzazione-benessere/sostenibilita_la_salute_e_la_sicurezza_nella_strategia_d_impresa

 

Per informazioni e iscrizioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

09 maggio 2019

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

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Grande partecipazione a Mce in the City 2019

Milano, 1 aprile 2019 – Oltre 7.000 le presenze totali, per la seconda edizione di MCE IN THE CITY, l’evento per operatori e cittadini, organizzato da MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, la biennale leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, in calendario a Milano dal 18 al 24 marzo 2019, nell’ambito della Settimana delle Energie Sostenibili del Comune di Milano.

MCE IN THE CITY ha presentato un ricco programma di attività, alcune riservate agli operatori professionali altre ai cittadini, per raccontare come comportamenti consapevoli possono contribuire a ridurre i consumi, rispettare l’ambiente, migliorare il comfort dell’abitare e la qualità della vita nelle città, secondo una logica di benessere e di risparmio energetico.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati di MCE IN THE CITY 2019, dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia, il format scelto di due tipologie di eventi, ci ha permesso di venire incontro alle diverse esigenze di informazione, scambio di conoscenze e condivisione su alcune delle tematiche al centro della nostra manifestazione MCE. Il ricco calendario di appuntamenti che ha caratterizzato questa seconda edizione, sono certo abbia rappresentato un’opportunità unica per promuovere una nuova cultura della progettazione che richiede consapevolezza, tecnologie, innovazione e una visione di lungo periodo per una qualità migliore dell’abitare e del vivere le nostre città”.

Entrando nel dettaglio, MCE IN THE CITY 2019 è partita, con le iniziative destinate al pubblico,  al mattino del 19 marzo da Piazza Cordusio con l’inaugurazione ufficiale alla presenza dell’Assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, Marco Granelli, di Linus, direttore di Radio Deejay e testimonial di MCE 2020, e di Massimiliano Pierini,  che hanno aperto le porte delle tre installazioni, posizionate lungo il cammino che da Piazza Cordusio passa per Via Dante e arriva in piazza Cairoli.

Un percorso fra il ludico e l’educational che ha accompagnato cittadini di tutte le fasce di età a provare l’importanza della qualità dell’aria con “Respira, scatta, posta!”,  dove respirando una piacevole brezza di montagna, era possibile farsi un selfie da condividere sui social, per proseguire con “Lo sapevi che?” per cimentarsi in un quiz interattivo dove testare le proprie conoscenze in materia di buon uso delle risorse energetiche e finire poi con “Il Libro Parlante” dove comprendere come funzionano le abitazioni al loro interno e scoprire le potenzialità delle nuove tecnologie volte a costruire edifici sostenibili in grado di limitare le emissioni inquinanti nell’atmosfera.

In più, MCE IN THE CITY, grazie ad uno dei primi 25 autobus elettrici di ATM già in circolazione a Milano, è arrivata in alcune piazze dei quartieri più esterni, quali Corvetto, Quarto Oggiaro e Niguarda con iniziative didattiche ed educative rivolte principalmente al pubblico delle scuole primarie e secondarie ma anche a tutti gli abitanti dei singoli quartieri. Un bus speciale, dove grazie ad esperti presenti a bordo, è stato possibile scoprire come funziona un bus con il motore elettrico, avvicinarsi, con l’aiuto dei pannelli illustrati de “Il Libro Parlante” ai temi dell’efficienza energetica e cimentarsi nel quizzone Lo sapevi che?. Il tour è stato arricchito anche dalla presenza di consulenti di RSE, la società di Ricerca sul Sistema Energetico del GSE, che tramite l’applicativo “Dimmi chi sei e ti dirò quanto consumi” hanno aiutato a comprendere come migliorare il consumo energetico nelle proprie case.

Circa 300 operatori hanno seguito con attenzione il convegno internazionale Green Cities: the “new normal”, dagli edifici green alla città sostenibile per tutti, del 21 marzo presso il Politecnico di Milano Bovisa, organizzato dal Green Building Council Italia in collaborazione con MCE. Un momento di approfondimento che ha fatto scoprire una visione affascinante del nuovo rinascimento “green”, con implicazioni non solo ambientali, ma anche sociali di grande portata che trovano in Milano, una vera icona del cambiamento a scala internazionale.  Proprio il nuovo volto della città di Milano è stato al centro del dibattito, che ha coinvolto università, istituzioni, investitori, aziende, associazioni che hanno messo in evidenza come le sfide future si possono vincere collaborando insieme per rigenerare in modo sostenibile i luoghi dove viviamo.

Una trasformazione che trova una sintesi perfetta nella prima Milano Green City Map, realizzata dal Green Building Council Italia in collaborazione con MCE e con il Patrocinio del Comune di Milano, presentata proprio in questo contesto. Una fotografia del nuovo impianto urbanistico di città che mette al centro efficienza energetica, sostenibilità, rispetto dell’ambiente e condivisione:  200 gli edifici “green” certificati o in corso di certificazione, circa 90 edifici ammessi ai Bandi comunali BE1 e BE2 per l’efficientamento energetico delle costruzioni, 93 le colonnine di ricarica per veicoli elettrici presenti ad oggi e che nel 2020 diventeranno 1.000, 290 postazioni di bike-sharing, di solo Bike-mi, con 3.650 biciclette di cui 1.150 a pedalata assistita e 218 km di itinerari ciclabili, numeri che testimoniano concretamente il cambiamento in atto.

La Milano Green City Map, distribuita in tutti gli eventi della Settimana delle Energie Sostenibili, ha accompagnato i 100 partecipanti fra operatori, studenti, ma anche semplici cittadini, nelle visite guidate ai principali Distretti Green della città, da City Life a Porta Nuova e Varesine per finire con Piazza Cordusio. Un’occasione unica per vedere da vicino come una riqualificazione con aree verdi, edifici a basso impatto ambientale, dotati di sistemi di climatizzazione che utilizzano fonti rinnovabili, gestiti con gli strumenti più avanzati di domotica possono cambiare il volto della città e il modo di viverla.

Infine, ottimi riscontri per l’iniziativa “Studi Aperti”, sempre in collaborazione con Green Building Council Italia, con oltre 200 persone che hanno partecipato alle visite esclusive ad alcuni degli studi di progettazione artefici di questa rigenerazione della città, quali Deerns Italia, Greenwich, Jacobs Italia, Lombardini22 e Tekne ESCo, che hanno aperto le loro porte per raccontare come si realizza una progettazione ad alta efficienza.

MCE IN THE CITY 2019 ha rappresentato uno dei momenti salienti del ricco calendario di eventi della Settimana delle Energie Sostenibili, promossa dal Comune di Milano, Assessorato alla Mobilità e all’Ambiente, con il contributo di AMAT (Agenzia Mobilità, Ambiente, Territorio), del Politecnico di Milano, delle principali Associazioni del mondo dell’edilizia, dell’impiantistica e dell’industria.  MCE IN THE CITY 2019 è stata organizzata con il contributo delle aziende sponsor: CLIVET, GRUNDFOS, HOVAL, VORTICE.

Il prossimo appuntamento con MCE IN THE CITY sarà a marzo 2020 in contemporanea con MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT.

 

MCE – Mostra Convegno Expocomfort
Mostra Convegno Expocomfort è la manifestazione internazionale biennale rivolta ai settori dell’impiantistica civile e industriale: riscaldamento, condizionamento dell’aria, refrigerazione, componentistica, valvolame, tecnica sanitaria, ambiente bagno, trattamento dell’acqua, attrezzeria, energie rinnovabili e servizi. Ideata nel 1960 come prima mostra specializzata in Italia, MCE è da oltre 50 anni leader di settore grazie alle comprovate capacità di seguire l’evoluzione dei mercati di riferimento creando momenti di incontro, confronto e dibattito tecnico, culturale e politico. Mostra Convegno Expocomfort è una manifestazione fieristica di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2018. Reed Exhibitions conta 38 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc, leader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business.
Ufficio Stampa: Flaminia Parrini, Reed Exhibitions Italia, tel.+39 02/43517038, [email protected].
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Sviluppo sostenibile: la salute e la sicurezza nella strategia d’impresa

Sviluppo sostenibile: la salute e la sicurezza nella strategia d’impresa

Due corsi a Brescia e a Roma tra novembre e dicembre per valorizzare l’interazione tra gli aspetti di sostenibilità e quelli legati alla gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo ‘che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri’ (Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo – WCED). Una modalità di sviluppo sempre più necessaria perché la terra è un ecosistema chiuso, le sue risorse sono limitate e lo sviluppo umano non può ‘superare’ i limiti biofisici del pianeta neanche grazie all’innovazione tecnologica.

Come affrontare nelle aziende italiane la sfida dello sviluppo sostenibile? E come promuovere questo sviluppo anche attraverso politiche e pratiche a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro?

Il nuovo corso su sostenibilità, salute e sicurezza
Per permettere alle aziende di parlare di sostenibilità e di dare il giusto rilievo al tema della salute e sicurezza, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza due corsi, uno a Brescia e uno a Roma, tra novembre e dicembre 2018, dal titolo “Sostenibilità: la salute e la sicurezza nella strategia d’impresa”.

Il corso ha come obiettivo quello di fornire le conoscenze e competenze utili a identificare le modalità più idonee a valorizzare, all’interno del proprio contesto organizzativo, l’interazione tra gli aspetti di sostenibilità e quelli legati alla gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Queste le date e le sedi dei due corsi:
– 19-20-21 novembre 2018 – Aifos Service – Brescia, Via Branze, 45 – 030 6595035 – [email protected]
– 11-12-13 dicembre 2018 – Gruppo Ambiente Sicurezza – Roma, Via di San Nicola da Tolentino, 22B – 06 64763266 – [email protected]

L’importanza della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Benché il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sia presente in tutti i framework e gli standard internazionali sulla sostenibilità d’impresa, viene spesso poco valorizzato nelle strategie di sostenibilità. Generalmente il rapporto tra salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sostenibilità si risolve solo nella dimensione della rendicontazione: i dati sulla salute e sicurezza sono inseriti nei report di sostenibilità e sono comunque utilizzati per misurare le performance dell’azienda in materia di sostenibilità.

Invece salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sostenibilità possono rafforzarsi a vicenda e creare congiuntamente un maggiore impatto positivo in particolare in alcuni ambiti di mutuo interesse come a titolo di esempio la gestione della catena di fornitura, il diversity management e la cultura aziendale.

Il programma del corso sulla sostenibilità
Questi gli argomenti che saranno affrontati nel corso di 24 ore che si terrà, a Brescia e a Roma, in tre giornate tra novembre e dicembre 2018:
– Definizioni e concettualizzazioni riguardanti la sostenibilità d’impresa
– Sostenibilità d’impresa e gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: gli elementi di intersezione
– Il concetto di diversity e impatto sulle performance aziendali
– Il concetto di sostenibilità nella catena di fornitura: applicabilità dell’articolo 26 e/o del Titolo IV
– Documentazione obbligatoria per la qualifica dei fornitori
– Introduzione allo stakeholder management
– La mappatura degli stakeholder: strumenti ed esperienze a confronto
– Metodologie e strumenti di analisi degli stakeholder
– La progettazione e implementazione di una politica di stakeholder management
– Introduzione al concetto di benessere organizzativo
– Principali strategie motivazionali
– Benefici in termini di salute e sostenibilità d’impresa

La partecipazione al corso vale come 16 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e come 8 ore di aggiornamento per Formatori qualificati prima area tematica e 8 ore di aggiornamento per Formatori qualificati seconda area tematica.

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/organizzativa/organizzativa/sostenibilita_la_salute_e_la_sicurezza_nella_strategia_d_impresa

Segnaliamo, infine, che le spese sostenute per l’iscrizione ai corsi qualificati AiFOS, nonché le spese di viaggio e soggiorno, sono integralmente deducibili – entro il limite annuo di 10.000 euro – come previsto dall’articolo 9 della Legge 22/05/2017, n° 81 “Jobs Act dei lavoratori autonomi”.

Per informazioni e iscrizioni:
Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected][email protected]

25 ottobre 2018

Ufficio Stampa di AiFOS
[email protected]
http://www.aifos.it/

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Disegnodilegno la nuova frontiera (bio) dell’interior design

PREMESSA: IL BISOGNO DI UNA CASA SANA, OLTRE CHE BELLA

«È ormai assodata la possibilità che negli ambienti di vita quotidiana l’immissione di sostanze chimiche derivanti da sintesi umana sia strettamente connessa all’aumento di allergie, intolleranze e sensibilità chimiche; questo rischio viene studiato e descritto come causa di patologia ambientale. La qualità dell’aria indoor viene influenzata da molteplici fattori inquinanti (sia interni, che esterni), determinati, oltre che dalle normali attività metaboliche di piante e animali, dall’immissione di nuovi prodotti in atmosfera e dall’aumento di tutti i processi, anche naturali, di combustione».

A testimonialo, insieme a studi sempre più numerosi, il trattato “Linee Guida per la salubrità dell’aria indoor” di ARCA, iniziativa di Certificazione di qualità e sostenibilità voluta dalla Provincia Autonoma di Trento (2015).

Sulla base di ricerche sempre più diffuse e approfondite e seguendo quella che da oltre 20 anni è la propria storia produttiva, costantemente rivolta alla creazione di pavimenti e rivestimenti in legno BIOcompatibili, Fiemme 3000 ha deciso di lanciare DisegnoDiLegno: un progetto che allarga la superficie salubre della casa, ampliandola ai complementi d’arredo, veri e propri “pezzi” di benessere, non solo di design.

 

Una nuova frontiera per l’architettura d’interni e l’arredamento, da oggi sempre più capaci di creare una migliore qualità dell’abitare, un benessere globale da assorbire ogni giorno a casa o in ufficio e in maniera attiva, grazie anche al possibile uso di legni dalle particolari proprietà benefiche.

CHE COS’È DISEGNODILEGNO?

DisegnoDiLegno è un progetto di arredo BIO, non ha nessun catalogo di prodotti  né serie standard di complementi: è una collezione potenzialmente infinita di oggetti innanzi tutto generatori di benessere, salubri, duraturi, tecnicamente perfetti ed esteticamente belli, perché tutti interamente personalizzabili.

IL “MATTONE” BIOCOMPATIBILE

Si tratta, infatti, di pezzi unici, progettati su richiesta o direttamente dallo Studio Progettazione di Fiemme 3000, selezionando tra tutte le 100 essenze oggi a catalogo.

La base è un “mattone” in legno BIOcompatibile: un rivoluzionario modulo costruttivo completamente naturale, che nasce dal sistema di composizione di elementi tridimensionali realizzati con tavole a tre strati incrociati trattate con Fiemme 3000 Bio Plus, la speciale miscela di oltre 50 sostanze BIOcompatibili – oli, cere e resine vegetali e minerali –, frutto di anni di lavoro del settore Ricerca e Sviluppo dell’azienda trentina.

TECNICA COSTRUTTIVA

Gli elementi vengono assemblati in un parallelepipedo scatolato regolare con una particolare giunzione che permette l’accostamento a 45 gradi, con un incastro che ne garantisce la resistenza e la precisione di raccordo. Ogni scatolato viene assemblato con gli altri attraverso un sistema di giunti in legno a secco per creare la composizione desiderata. Lo spessore minimo è di 7 centimetri e può essere aumentato a piacere. L’ingegnoso sistema di incastri impedisce l’utilizzo di collanti o altri fissaggi.

AMBIENTAZIONI

Per la sua versatilità, DisegnoDiLegno può essere per comporre ogni elemento di cui un ambiente necessita per raggiungere la sua massima espressione, in casa e in ufficio: può essere realizzato in tutte le finiture e lavorazioni adottate da Fiemme 3000 ed è ulteriormente personalizzabile grazie alla collezione Fuoriserie.

Se prima era possibile “camminare sul benessere”, adesso ci si potrà immerge e, soprattutto, partecipare attivamente alla sua progettazione.

DisegnoDiLegno è la “naturale” risposta di Fiemme 3000 alla sempre più diffusa esigenza di benessere non solo in campo edilizio, ma anche nel settore dell’interior design.

 

www.fiemme3000.it

www.fiemme3000.it/disegno-di-legno

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Dorelan “Go Green”. L’azienda spinge l’acceleratore su sostenibilità e green economy

«Siamo convinti che la sostenibilità sia un elemento strategico nello sviluppo d’impresa, capace di produrre benefici ambientali, sociali e anche economici – spiega Riccardo Tura, marketing manager Dorelan –. Crediamo, soprattutto, che investire nel green oggi sia una questione di responsabilità».

Convinzioni che motivano il recente ingresso di Dorelan all’interno dell’Osservatorio sulla Green Economy, GEO – Green Economy Observatory dello IEFEUniversità Bocconi di Milano. Il progetto, sostenuto anche dal Ministero dell’Ambiente, si propone di sviluppare, attraverso attività di ricerca e di approfondimento, i principali temi del dibattito sulla green economy, dando avvio a una piattaforma di dialogo e confronto tra istituzioni e imprese.

Una collaborazione importante che nel primo periodo sarà utile soprattutto a rilevare l’impatto ambientale non solo della produzione, ma anche dell’intero il ciclo di vita di un prodotto, dalla scelta delle materie prime al trasporto, dall’utilizzo fino allo smaltimento finale: questioni che toccano da vicino anche la cultura del consumatore finale.

L’adesione all’Osservatorio è solo l’ultima tappa, in ordine di tempo, di un impegno serio e concreto che da anni coinvolge l’azienda e che, oltre a generare nuove assunzioni (è stato creato un team di risorse appositamente dedicato allo sviluppo delle pratiche di sostenibilità), non sembra affatto ostacolare, anzi favorire, un fatturato in crescita costante.

In Dorelan, i 62.000 metri quadrati di sede produttiva, quasi equamente divisi tra spazi interni ed esterni, sono alimentati da un impianto fotovoltaico di potenza nominale pari ad 1 MW che riesce ad auto-produrre circa la metà dell’intero fabbisogno energetico dell’azienda.

Parte di questa energia viene immessa nella rete nazionale: nel 2015 Dorelan ha ceduto 703.170 kWhe, acquistando dalla rete 679.665 kWhe (di cui un 30 % proveniente da fonti rinnovabili). Questo significa che lo stabilimento produce tutta l’energia di cui ha bisogno in un anno solare.

I generatori di calore a condensazione assicurano un’efficienza energetica superiore al 100% e un basso impatto per l’emissione di sostanze inquinanti come l’ossido di azoto (NOX) e il monossido di carbonio (CO).

Nelle zone dedicate alla produzione il riscaldamento è a bassa temperatura con pannelli radianti a pavimento, che permettono di raggiungere rendimenti superiori al 100% del potere calorifico del combustibile utilizzato (gas metano).

La produzione di acqua calda sanitaria viene garantita da un impianto solare termico che copre il 70% del fabbisogno annuo di energia, mentre l’impianto di irrigazione viene rifornito grazie al recupero delle acque piovane.

L’illuminazione degli spazi interni viene effettuata tramite un impianto con apparecchi fluorescenti elettronici a basso consumo e dimmerabili in automatico, con sensori di presenza e luminosità che riducono il flusso e quindi il consumo di energia elettrica. All’esterno vengono impiegati apparecchi a LED a bassissimo consumo e di ultima generazione.

L’azienda è inoltre dotata di sistema di regolazione automatica BACS (Building Automation Control System) per la gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici.

Gli impianti termo-idraulici possiedono un sistema di regolazione automatica, mentre i lucernai apribili posti in copertura, come tutte le porte e portoni del fabbricato, sono gestiti da un sistema di building automation dotato di stazione meteorologica.

Non manca un sistema di monitoraggio dei consumi energetici dei vari reparti di produzione e dei servizi.

Dorelan raccoglie in modo differenziato: carta, plastica ferro, acciaio, toner, olii esausti per poterli destinare al recupero. Alcuni “scarti” di prodotto, inoltre, (nuovi ma non utilizzabili ad esempio per ragioni di forma e grandezza) vengono reimmessi sul mercato come materie prime utili in particolare in ambito edilizio continuando così il loro ciclo di vita

 

www.dorelan.it

www.geo.unibocconi.it

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Hera, sale al 94,4% la raccolta differenziata recuperata

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  • 10 Novembre 2016

La multiutility brucia le tappe dell’agenda europea sull’economia circolare e, in occasione di Ecomondo, presenta le nuove edizioni dei propri report di sostenibilità, a cui da quest’anno si aggiunge “I mille volti del servizio”, centrato sui servizi dedicati al cliente. Trasparenza e certificazione a 360° in una logica di valore condiviso.

L’Unione Europea chiama, Hera risponde. Nell’ambito della transizione verso un’economia circolare, l’obiettivo fissato nel 2015 da Bruxelles sulla riduzione del ricorso alla discarica (<10% entro il 2030) è stato già raggiunto e superato da Hera, che lo scorso anno è scesa all’8,6%, migliorando le proprie performance rispetto al 2014 e segnando un netto vantaggio rispetto alla media nazionale (34%).

A dirlo sono i numeri, chiari e certificati, contenuti nella settima edizione di Sulle tracce dei rifiuti, il report sulla tracciabilità dei rifiuti che la multiutility ha presentato oggi a Rimini, in occasione di Ecomondo, assieme alle altre pubblicazioni che fotografano l’impegno e i risultati del Gruppo in favore della qualità dell’acqua e dell’efficienza energetica, in una logica di trasparenza e valore condiviso. Battesimo, inoltre, per I mille volti del servizio, nuovissimo report dedicato al cliente e ai progetti innovativi per il territorio e la comunità.

 

Sale a 27 euro il beneficio economico per famiglia grazie alla migliore qualità della raccolta differenziata

Ottime notizie – dunque – per tutti i cittadini, le cui buone pratiche continuano a essere valorizzate al meglio da Hera, che nel 2015 ha recuperato il 94,4% dei rifiuti differenziati. Il dato, di evidente importanza ambientale, ha permesso un beneficio per famiglia di 27 euro – pari all’11% della bolletta – che supera la media nazionale (22 euro) e che, grazie anche alle risorse impiantistiche messe in campo dalla multiutility, è previsto in ulteriore aumento nel corso di quest’anno. A tutto vantaggio della green economy, nella quale – anche grazie all’impegno di Hera – è stato dato lavoro a 18 mila persone, lungo una filiera che nel complesso riguarda 191 impianti di recupero ed esprime un fatturato annuo di 10 miliardi di euro. Eccellenti, inoltre, i risultati conseguiti sul fronte del riciclo degli imballaggi, dove il Gruppo – con un 64% – ha già quasi raggiunto l’obiettivo del 65% stabilito dall’Unione Europea per il 2025 (e che risulta già superato nel territorio servito da Hera in Emilia Romagna). E manca pochissimo, infine, per tagliare il traguardo europeo sul tasso di riciclo complessivo dei rifiuti urbani, fissato per il 2020 al 50%: nel 2015, infatti, la multiutility si è già attestata al 48%.

 

5,5 milioni di euro di risparmio annuo per i progetti di efficienza energetica

Analoghi successi si riscontrano sul fronte dell’efficienza energetica, come certificato dal report Valore all’Energia, giunto alla seconda edizione. Attraverso azioni di miglioramento condotte ad ampio raggio su processi e impianti, anche in collaborazione con altre imprese, dal 2007 ad oggi Hera ha risparmiato 676 mila tonnellate di petrolio equivalente (tep), pari al consumo di 475 famiglie e corrispondenti a 1,3 milioni di tonnellate di CO2. Già 6, inoltre, le società del Gruppo che hanno conseguito la certificazione Iso 50001 per l’uso efficiente dell’energia, segno di un impegno diffuso e trasversale che dal 2013 ad oggi ha portato a una diminuzione complessiva dei consumi energetici pari al 2,5% – importante tappa di avvicinamento all’obiettivo del 3% fissato per il 2017. A pochi giorni dalle notizie dell’Arpa sul superamento dei livelli di PM10 lungo la via Emilia, l’impegno di Hera acquista così un significato ulteriore: già individuati progetti di risparmio per circa 6.000 tep, pari alla mancata emissione di 11.000 tonnellate di CO2. Ma i vantaggi derivanti da questo impegno non riguardano solo l’ambiente: gli interventi pianificati e in parte già realizzati dal Gruppo determinano infatti un risparmio annuo di circa 5,5 milioni di euro, dei quali 2,7 milioni sono relativi al solo servizio idrico, con conseguenti benefici sulle bollette dei cittadini. Hera, infine, aiuta le aziende del territorio nello sviluppo di sistemi efficienti per il consumo di energia, con team dedicati che aumentano la loro competitività cogliendo le sfide sull’uso efficiente delle risorse contenute nel piano del Governo Industria 4.0.

 

Acqua del rubinetto buona, controllata ed economica, al costo di soli 0,2 centesimi di euro per litro

Promossa a pieni voti anche l’acqua del rubinetto, come rendicontato nell’ottava edizione del report In buone acque, con cui Hera certifica il proprio impegno nel garantire un’acqua di rete buona, controllata ed economica. Il 99,9% dei controlli fatti, con circa 2 mila analisi al giorno, indica il pieno rispetto dei requisiti di legge. Al costo di soli 2 euro per mille litri, inoltre, l’acqua del rubinetto consente a ogni famiglia di risparmiare 270 euro all’anno rispetto all’acqua in bottiglia e di contribuire al contempo ad evitare la produzione di plastica. Nel solo 2015, nel territorio servito da Hera il 35% dei cittadini ha scelto l’acqua del rubinetto, evitando la produzione di 245 milioni di bottiglie, che avrebbero riempito 113 mila cassonetti. Tanti i motivi di soddisfazione anche sugli investimenti: solo nel 2015, infatti, il Gruppo ha investito oltre 127 milioni di euro. Nel territorio servito da Hera gli investimenti per abitante sono stati pari a 41 euro, ben al di sopra del dato nazionale (28 euro). Significativo l’impegno del Gruppo sul fronte della depurazione, con tanti progetti fra i quali spicca il Piano per la salvaguardia della balneazione di Rimini, la più grande opera di risanamento idrico mai realizzata in Italia.

 

Il cliente al centro, con tutele per i clienti in difficoltà economica e bollette rateizzate per 119 milioni nel solo 2015

Prima edizione, infine, per I mille volti del servizio, report dedicato ai tanti impegni assunti dal Gruppo a favore del cliente, con notizie e approfondimenti sui progetti innovativi realizzati per il territorio e la comunità in materia di educazione ambientale, recupero di eccedenze alimentari, riuso di ingombranti ancora in buono stato e di farmaci non ancora scaduti. Nel 2015 Hera ha rateizzato bollette per un valore complessivo di 119 milioni, aiutando famiglie e imprese in un periodo economicamente non semplice. Inoltre i sostegni tariffari nel 2015, fra servizi idrici ed energetici, hanno superato complessivamente gli 8 milioni di euro, anche attraverso l’erogazione di bonus e agevolazioni che vanno ad aggiungersi a quelli previsti dall’Authority. Ma l’azione di Hera – fatta di radicamento territoriale, innovazione e vicinanza al cliente – è raccontata anche da molti altri indicatori: 170 stazioni ecologiche per la raccolta differenziata, 123 sportelli con tempi di attesa contenuti (meno di 12 minuti), call center differenziati per target, circa 14% dei clienti con la bolletta elettronica (primato italiano nel campo delle utility), performance superiori agli obblighi di legge per quanto riguarda la sicurezza del servizio, e tutele a garanzia del cliente anche superiori rispetto a quelle stabilite dall’Authority.

 

Venier: “i territori serviti da Hera all’avanguardia in Italia e in Europa su acqua, energia e rifiuti”

“Il nostro impegno nella reportistica di sostenibilità – dichiara Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera – certifica i risultati di un’azione ad ampio raggio condotta dal Gruppo nell’interesse delle proprie comunità di riferimento e dei cittadini che ne fanno parte. Grazie a una crescita industriale portata avanti con grande attenzione ai temi ambientali – continua Venier – i territori raggiunti dai nostri servizi vantano oggi, in Italia e in Europa, casi di eccellenza e avanguardia in materia di acqua, energia e rifiuti. Ecco perché intendiamo proseguire nel segno di un continuo miglioramento e in una logica di valore condiviso che abbia a cuore l’interesse di tutti. In effetti – conclude l’AD di Hera – rilevo con soddisfazione come servendosi dei nostri servizi le famiglie abbiano potuto godere di benefici superiori alle medie nazionali, con un valore economico trasferito al territorio che per il solo 2015 è stato di 1,6 miliardi di euro.”

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SOSTENIBILITÀ ED EDILIZIA, KLIMAHOUSE FA TAPPA IN SICILIA

Klimahouse Sicilia, mostra-convegno per risanamento ed efficienza energetica in edilizia

Redicepura – Giarre (CT) 28/29 ottobre 2016

SOSTENIBILITÀ ED EDILIZIA, KLIMAHOUSE FA TAPPA IN SICILIA

 CATANIA – Nord e Sud d’Italia: clima e architettura naturale differenti, ma uguali esigenze di sostenibilità ambientale. Il tema del risanamento e dell’efficienza energetica in edilizia accomuna l’intera penisola, e il dialogo tra le diverse regioni rappresenta un importante strumento di opportunità e azioni. Ecco perché Klimahouse – l’evento nazionale leader del settore, organizzato da Fiera Bolzano – approda in Sicilia con la prima edizione assoluta di una mostra-convegno di alto valore professionale e scientifico. Dopo gli eventi itineranti a Roma, Bastia Umbra, Bari, Firenze e Como, venerdì 28 e sabato 29 ottobre, negli spazi di Radicepura a Giarre, in provincia di Catania, sarà ufficialmente aperta Klimahouse Sicilia, nuova tappa di questo viaggio italiano all’interno della cultura della sostenibilità, allo scopo di offrire attività di formazione, informazione e networking ai professionisti del comparto.

La formula della “mostra convegno” suggerisce la doppia valenza dell’iniziativa: da un lato l’area espositiva, dove trenta aziende – nazionali, internazionali e più della metà siciliane – faranno conoscere a progettisti, costruttori e committenti le nuove migliori tecnologie destinate alla diffusione capillare del risparmio energetico; dall’altro, l’area formativa con tre focus su tematiche ambientali attuali quali la trasformazione del patrimonio edilizio (a cura di Edicom Edizioni), la sostenibilità in chiave mediterranea (organizzato da Agenzia CasaClima), e il comfort abitativo (tappa finale dell’Archi-Tour Sicilia).

Klimahouse Sicilia intende soprattutto fungere da piattaforma di diffusione di conoscenze e competenze legate alle richieste del mercato territoriale.

Il forte interesse locale per la tematica è confermato anche dal patrocinio che istituzioni locali e associazioni di categoria hanno concesso all’evento: il Comune di Catania, le Università di Palermo e Catania, l’Ordine regionale degli Agronomi, gli Ordini provinciali degli Architetti e degli Ingegneri, il Collegio dei Geometri l’Ance e l’Ente Scuola edile di Catania.

Klimahouse Sicilia sarà presentato in conferenza stampa nella Sala Giunta di Palazzo degli Elefanti martedì 25 ottobre, alle 10.30. Interverranno i rappresentanti dell’organizzazione e degli enti patrocinatori.

 

Ulteriori informazioni: www.fierabolzano.it/klimahousesicilia

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EURid conferma la sua impronta green per i prossimi tre anni

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  • 14 Ottobre 2015

Bruxelles, 12 ottobre 2015 – Dal 2011 EURid ha adottato il Sistema di Gestione Ambientale (EMS) – certificato da ISO 14001:2004 ed EMAS (Regolamento N. 1221/2009/EC) al fine di valutare adeguatamente l’impatto ambientale delle proprie attività e monitorare la conformità delle proprie politiche e procedure.

EURid è fiera di riconfermare il suo impegno nei confronti dell’ambiente per i prossimi tre anni. La nuova Politica Ambientale del 2015 ha lo scopo di mantenere e sviluppare ulteriormente gli sforzi fatti nei tre anni passati.

“Il nostro intento è quello di integrare i principi della sostenibilità nel maggior numero possibile di decisioni di business e di attività, comprese quelle svolte per nostro conto. Rimaniamo saldi nella definizione di obiettivi annuali per garantire il raggiungimento di questo traguardo” ha commentato il Responsabile delle Relazioni Esterne, Giovanni Seppia.

L’adozione di misure di risparmio di acqua e di energia presso la sede di EURid, l’utilizzo efficiente di prodotti e materiali, come la carta, e la selezione, quando possibile, di articoli usa e getta, che esercitano un impatto ambientale minimo per l’estrazione e la fornitura dei materiali, la loro fabbricazione, il loro utilizzo e il loro smaltimento, la condivisione delle nostre migliori pratiche ambientali con i nostri colleghi del settore, e la riduzione delle nostre emissioni di anidride carbonica attraverso il taglio delle emissioni che causano l’effetto serra, sono solo alcuni esempi di iniziative aziendali per ridurre al minimo l’impatto negativo sull’ambiente.

E’ possibile prendere visione della Dichiarazione Ambientale 2015-2017, compresi gli obiettivi e le azioni per i prossimi anni, al link: http://eurid.eu/en/about-us/going-green

 

Informazioni sul .eu ed EURid

Il dominio .eu è annoverato tra i maggiori domini di primo livello del mondo, in grado di collegare a un’unica identità Internet oltre 500 milioni di persone, in 31 paesi dell’UE. Dall’apertura delle registrazioni nel 2005, sono stati registrati 3,9 milioni di nomi .eu in totale. Molte aziende e molti marchi utilizzano un sito web .eu perché rappresenta una soluzione pratica per manifestare una chiara identità europea e le proprie ambizioni commerciali.

EURid è l’organizzazione no-profit che gestisce il dominio di primo livello .eu, a seguito della partecipazione a un bando di gara e nomina da parte della Commissione europea. EURid lavora con oltre 750 registrar accreditati e fornisce assistenza nelle 24 lingue ufficiali dell’UE. Come parte del suo impegno costante per la sicurezza dei dati, EURid ha ottenuto la certificazione del protocollo ISO27001 sin dal 2013. Quale espressione del suo impegno ambientale, EURid ha ottenuto anche la certificazione del Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS). EURid ha sede a Bruxelles (Belgio), e uffici locali a Pisa (Italia), Praga (Repubblica Ceca) e Stoccolma (Svezia). Per maggiori informazioni visitare: http://www.eurid.eu.

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TERRITORIO E ARCHITETTURA SOSTENIBILI: POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano apre le iscrizioni alla VI edizione del Master

I migliori studi di progettazione internazionali per gli stage di fine percorso

Torna a gennaio Territorio e Architettura Sostenibili, il Master Universitario di I e di II livello del Politecnico di Milano e POLI.design pensato per fornire a progettisti – architetti ed ingegneri – una formazione specifica e specialistica nel campo degli interventi eco-compatibili e bioclimatici sul territorio e in quelli relativi all’integrazione energetica degli spazi architettonici nuovi o preesistenti.

Il Master risponde ad una specifica richiesta del mercato che è sempre più alla ricerca di figure professionali capaci e aggiornate, in grado di gestire le complessità insite nella contemporanea pratica di progetto. Fenomeni quali il nomadismo, la crisi delle città o il progressivo affermarsi dei principi di eco-compatibilità sono solo alcuni dei fattori da tenere in considerazione nell’approccio ad un nuovo progetto architettonico.

Tra i plus di questo prodotto formativo, il coinvolgimento di un network internazionale di professionisti di fama tanto nell’ambito dei seminari previsti dalla didattica, quanto per gli stage degli studenti. L’Architetto Vittoria Bellassai, studentessa della precedente edizione, ha così commentato la propria esperienza: “è stata un’opportunità per espandere i miei orizzonti e aprirmi verso una nuova metodologia progettuale che successivamente, rispetto all’esperienza dello stage, si è dimostrata in linea con le aspettative dei grandi studi di architettura. Tra gli aspetti più positivi del master, ricordo sicuramente i seminari internazionali che permettono di confrontarsi con personalità di spicco e di rilievo mondiale. E naturalmente lo stage. Ho fatto la mia esperienza presso PLASMA Studio, a Pechino, e devo dire che è stato il grande trampolino di lancio per la mia carriera. Oltretutto, mi è stata data la possibilità di proseguire l’esperienza anche a stage concluso.”

Laura Platania, studentessa dell’edizione 2011, ricorda a sua volta come fondamentale il tirocinio svolto a fine percorso: “ho frequentato il mio stage in Francia, in uno studio leader della progettazione sostenibile e l’esperienza mi ha dato la possibilità di applicare le conoscenze apprese durante il master, rivelatisi utili anche per esperienze professionali successive. Il tema della sostenibilità è rimasto la mia grande passione e dal punto di vista lavorativo mi ha aiutato moltissimo perché gli studi di progettazione hanno richiesto questa specifica competenza”.

Le skills richieste alla nuova generazione di progettisti, quindi, non riguardano più esclusivamente le competenze tradizionali ma abbracciano nuove tematiche e ambiti di applicazione.

Il Master ha proprio l’obiettivo di trasferire ai partecipanti un approccio conoscitivo progettuale ispirato ai principi dello sviluppo sostenibile, alla trasformazione degli insediamenti territoriali, urbani e architettonici e alla stretta sinergia esistente tra le potenzialità dell’innovazione tecnologica e quelle insite nelle risorse energetiche rinnovabili. Al termine del percorso didattico, inoltre, gli studenti avranno maturato maggiori competenze nei campi sociali, ecologico ed energetico e avranno acquisito nuove modalità progettuali per il territorio, le unità urbane e gli spazi architettonici sostenibili.

Molti i possibili ambiti di applicazione e i referenti professionali della figura in uscita: dagli Studi di progettazione qualificati in campo nazionale e internazionale, ai Ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture, degli Affari Esteri, dagli enti regionali, provinciali, comunali, alle Associazioni di Comuni, dalle istituzioni pubbliche, fino alle Grandi Società Immobiliari.

L’avvio della VI edizione del Master è previsto per il  25 gennaio 2016.

I sei Seminari Internazionali dell’edizione 2016 saranno tenuti da: Karl Chu – Pratt Institute New York, Roberto Camagni – Politecnico di Milano, Roland Snooks – RMIT University Melbourne, Hernan Diaz Alonso – SCI-Arc, Los Angeles, Tom Wiscombe – SCI-Arc, Los Angeles e Herwig Baumgartner – SCI-Arc, Los Angeles.

Il Master è aperto a Laureati del Vecchio Ordinamento o in possesso di Laurea Triennale e Magistrale del Nuovo Ordinamento in Architettura e in Ingegneria. Sono ammessi anche laureandi purché all’atto dell’iscrizione abbiano superato tutti gli esami e discutano la tesi di Laurea prima dell’esame finale del Master.

La direzione valuterà anche le eventuali richieste da parte di candidati in possesso di Laurea Triennale di Nuovo Ordinamento e i titoli di studio equivalenti per candidati stranieri.

Per informazioni si prega di contattare l’Ufficio Coordinamento Formazione: +39 02 2399 5911, [email protected]

 

Press Contact

Ufficio  Comunicazione POLI.design

Tel. (+39) 0223997201

[email protected]

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L’Associazione Inachis aderisce alla manifestazione No Ombrina del 23 maggio a Lanciano per dire no al petrolio

L’Associazione Inachis ONLUS aderisce alla manifestazione No Ombrina che si svolgerà sabato 23 maggio a Lanciano (CH). La manifestazione nasce per fermare la petrolizzazione del Mare Adriatico, dopo il parere positivo della Commissione Ministeriale Via ai progetti Ombrina Mare, Elsa2 e Rospo Mare.
L’Associazione Inachis aderisce alla mobilitazione non solo per dire no a queste trivellazioni in particolare, ma per dire no a tutte le speculazioni petrolifere, che siano in Abruzzo o dall’altra parte del mondo, in favore dello sviluppo e dell’adozione di energie alternative, pulite e rinnovabili, purché siano sostenibili.
Aderendo alla campagna l’Associazione Inachis ci tiene anche a sottolineare, però, come non basti manifestare per dare una svolta: auspica che alternative concrete, reali, vengano messe in atto innanzitutto dalle stesse amministrazioni che scendono in piazza, che attraverso le proprie scelte possono veramente iniziare a fare a meno del petrolio; e auspica che fra tutti noi cittadini la coscienza della delicatezza e della preziosità del nostro ambiente inizi a passare dalle- anche piccole- scelte quotidiane, dalla vita di tutti i giorni.

Luigi La Mura – Presidente Associazione Inachis ONLUS

www.inachis.org

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Il prossimo 14 marzo inaugurazione di Inachis–Leverano

Sabato 14 marzo alle ore 18.00 parte ufficialmente l’avventura di INACHIS-Leverano (Lecce).
Dopo la costituzione avvenuta lo scorso novembre, il neonato Consiglio direttivo si è subito messo all’opera, dopo aver sistemato tutte le questioni burocratiche, per pianificare la programmazione delle attività future. Gli amici di Leverano hanno, dunque, scelto la data del 14 marzo per la presentazione pubblica e l’inaugurazione ufficiale della sezione di INACHIS-Leverano.
Lo faranno con un convegno dedicato alla mission fondamentale di INACHIS, nata per essere al servizio della natura, dal titolo: “INACHIS e il volontariato naturalistico”!
Nel corso della serata interverranno: Luigi La Mura, Presidente Nazionale di INACHIS, che presenterà nel dettaglio l’associazione; Cristian Casili, agronomo, e Valentino Traversa, naturalista e paesaggista, che sposteranno l’attenzione, rispettivamente, sulle peculiarità, le grandi potenzialità naturalistiche e le criticità del territorio salentino, finendo, poi, per concentrarsi sui possibili campi di intervento.
E, in questo contesto, l’iniziativa servirà anche a presentare i primi progetti targati INACHIS – Leverano in fase di attivazione a livello locale.
L’appuntamento, quindi, è per sabato 14 Marzo alle ore 18.00. Per l’occasione saremo ospiti degli amici della Masseria “Signora Porzia” a Leverano.

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Sunnybot

Sunnybot  è un robot studiato dalla start-up italiana Solenica, presentato a Smart City Exhibition di Bologna, che permette di orientare la luce solare poiché è dotato di un sistema optoelettronico che permette d’individuare la posizione della luce nel cielo e di due motori che orientano il riflesso su un punto fisso per tutta la vita del dispositivo.

 

L’idea è nata dall’utilizzo di specchi per l’orientamento della luce del sole.  Grazie all’utilizzo di specchi in alluminio ad elevata qualità, riflettenti e di grande leggerezza, l‘eliostato è in grado di riflettere il 98% della luce solare incidente. La grandezza dello specchio dell’eliostato è scelta in base all’applicazione d’interesse e di quanta intensità luminosa o energia questa richieda.  Gli eliostati installati sono totalmente autonomi e indipendenti l’uno dall’altro e ognuno è dotato di un sistema di sicurezza integrato che lo riporta in condizioni di riposo in casi di necessità. Gli eliostati possono illuminare con la luce naturale gli spazi posti all’ombra e, se serve, produrre energia.

 

Un gruppo di eliostati possono concentrare tante volte la luce verso un collettore solare di natura termica o fotovoltaica per scaldare e potabilizzare l’acqua e per produrre elettricità. Questa isola a concentrazione termica, costituita da un collettore solare di circa 0.5 m2 e da cinque eliostati puntati contro, permette la raccolta di circa 15 KW di energia termica da trasferire al collettore, attraverso una circolazione forzata di acqua calda.

 

Per il settore dell’illuminazione è stato prodotto un prototipo di piccole dimensioni, dai 20 ai 60 cm, di facile installazione a cui non serve la corrente elettrica perché auto-alimentato da celle fotovoltaiche. Un particolare involucro consente all’eliostato di ripararsi daagenti esterni, riducendo di molto le esigenze di manutenzione. A questo piccolo modello di eliostato, per l’illuminazione, è stato installato uno specchio da 25cm di diametro e riflette fino a 6500 lumen d’intensità solare, corrispondente a dieci faretti alogeni da 50W (per un risparmio complessivo stimato di gas d’emissione clima-alteranti di 1 tonnellata l’anno).

 

Non Male!

 

#eliostato #energia #sostenibilità

 

@archilight

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Prenditi cura del tuo territorio, entra in squadra con Inachis!

Continua la campagna dell’Associazione per l’ apertura di nuove Sezioni sul territorio italiano

L’invito dell’Associazione Inachis ONLUS è rivolto a tutti coloro che desiderano scendere in campo per partecipare all’attuazione di un cambiamento che sostenga la salvaguardia ambientale e la promozione del nostro territorio tramite piccoli gesti con la partecipazione di quante più persone possibile. Per una cittadinanza sempre più attiva.

Le Sezioni di Inachis nascono per promuovere la salvaguardia ambientale tramite il volontariato naturalistico e la cittadinanza attiva a livello locale, facendosi portavoce di sentimenti e pensieri e offrendo sempre un’alternativa concreta ai problemi. Rappresentano quindi un modo per promuovere, salvaguardare e far vivere il patrimonio naturale e culturale italiano. Un modo per sentirsi “custodi” del nostro territorio.

Chiunque può aprire una Sezione di Inachis, con i propri parenti, amici, o con i propri colleghi. Per qualsiasi informazione si può contattare direttamente l’associazione all’indirizzo e-mail [email protected] o al numero 339 4122550.

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Lowcomotive – Come risparmiare sui biglietti del treno

Da alcune settimane è on line il portale italiano www.lowcomotive.it, interamente dedicato alla compravendita e allo scambio tra privati di biglietti ferroviari.

Può capitare di acquistare biglietti per un viaggio in treno alcuni mesi prima e poi, una volta giunto il momento, di non riuscire più a partire. Proprio perché acquistati a prezzi particolarmente vantaggiosi, questi biglietti non possono essere cambiati o rimborsati. Uno spreco di denaro a cui il portale Lowcomotive ha trovato una soluzione.

Ecco come funziona: sul sito è possibile inserire i dati dei biglietti del treno che per qualsiasi motivo non si riescono più ad utilizzare, in modo da rivenderli piuttosto che perderli. Dall’altro lato chi è in cerca di un biglietto e sui canali tradizionali lo trova a tariffe esorbitanti (oppure non trova disponibilità), può provare a cercarlo qui a prezzi scontati.

Lowcomotive.it si basa su tre concetti fondamentali: scambio, risparmio, sostenibilità e non guadagna dalla compravendita di biglietti. E’ per questo che gli inserzionisti sono invitati a vendere il proprio biglietto ad un prezzo non superiore al costo iniziale, rispettando l’etica dello scambio senza scopo di lucro.

L’idea nasce da due ragazzi, Gianluca e Marilù, che ogni singolo weekend viaggiavano in treno tra Roma e Milano per vedersi, spendendo un bel po’ di soldi… Facevano di tutto per trovare biglietti scontati e la gran parte di questi in realtà veniva da gente che non riusciva più ad utilizzarli. Perché buttarli via? E così, convinti che lo spreco è un danno per la società e che la “sharing economy” rappresenta un’opportunità di crescita sostenibile per il futuro, hanno creato un portale semplice e intuitivo, per i pendolari come loro ma anche per chi viaggia una sola volta.

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Con l’autunno arrivano le nuove attività di volontariato naturalistico di Inachis

Il tuo tempo libero al servizio della natura.

Al via le attività autunno-inverno al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

Dopo un’estate entusiasmante che ha visto la partecipazione di numerosi, e soprattutto “volenterosi” volontari, con l’autunno Inachis riprende le attività di volontariato naturalistico presso la “Casa dei Volontari” al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Inachis auspica che tanti prendano parte alle attività, potendo scegliere di partecipare anche semplicemente “assaggiando” questo tipo di esperienza nei fine-settimana. In programma anche attività speciali in occasioni di ponti e festività.

Ad Inachis sta a cuore avvicinare quante più persone possibile al volontariato naturalistico, offrendo la possibilità di partecipare per periodi anche molto brevi e in giornate feriali… facendo si che l’attività di volontariato diventi un modo nuovo e originale per impiegare il proprio tempo libero, o la propria vacanza, a servizio della natura e per conoscere nuovi luoghi, culture e persone. Con l’ottica di fare della sostenibilità e di piccoli accorgimenti quotidiani, uno stile di vita.

Il calendario delle attività programmate e tutte le informazioni necessarie sul sito www.inachis.org.

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