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“Frida e le altre. Storie di donne, storia di guerra: Fossoli 1944”

Si è inaugurata lunedì 27 gennaio in occasione della Giornata della Memoria la mostra “Frida e le altre – Storie di donne, storia di guerra: Fossoli 1944” alla presenza di Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Paolo Buonanno, Prorettore alla comunicazione istituzionale dell’Università degli studi di Bergamo, Elisabetta Margiacchi, Prefetto di Bergamo e Elisabetta Ruffini direttrice dell’Isrec di Bergamo e curatrice della mostra, prodotta dalla Fondazione Fossoli.

L’esposizione, resterà allestita fino al 17 febbraio presso il chiostro di Sant’Agostino dell’Ateneo, racconta la storia di donne eccezionali che con i loro gesti quotidiani hanno affrontato la guerra, la scomparsa dei propri cari e la resistenza. Una prospettiva tutta al femminile, umana, toccante ma al contempo dimostrazione di grande forza e coraggio. Due i profili femminili legati alla storia della provincia di Bergamo, quello di Rachela Lea Stern Manas, arrestata a Treviglio e scomparsa tra gli orrori di Auschwitz e quello di Lidia Minardi, figlia di Luigi, antifascista e tra i primi a organizzare la Resistenza a Bergamo.

Nel corso della giornata si è tenuta inoltre la cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore ai sopravvissuti agli orrori del Nazismo da parte del Prefetto della provincia di Bergamo, Elisabetta Margiacchi.

«Non dimenticare ma soprattutto ricordare, giorno dopo giorno lo scempio a cui ha assistito l’umanità in quegli anni e a cui assiste tutt’oggi in alcune parti del mondo senza fare nulla. Questo è ciò che ci chiede la Giornata della Memoria: non smettere mai di indignarci e riflettere costantemente sul valore delle differenze. Le Università luoghi di conoscenza, di scambio di opinioni e di esperienze. Qui, in questo laboratorio che forma menti critiche, dobbiamo promuovere coraggio, idee pacifiche e biasimare l’odio e l’indifferenza, come ci ha insegnato la Senatrice Liliana Segre durante il suo intervento in occasione del conferimento da parte dell’Ateneo del Dottorato honoris causa» ha dichiarato Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo.

Una giornata di riflessione dunque ma anche l’opportunità di ricordare tutti coloro che, deportati e internati nei lager nazisti, non fecero più ritorno a casa.

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In iSchool una mostra in occasione della Giornata della Memoria

Una giornata per ricordare, ma soprattutto per riflettere affinché la storia non si ripeta: questo il senso della Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto. Anche iSchool, l’Istituto scolastico di Via Ghislandi, partecipa alle iniziative promosse dal Comune di Bergamo e da ISREC, l’Istituto Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, per rendere omaggio a questa giornata.

All’interno della scuola verrà infatti allestita una mostra dal titolo “Luoghi- Auschwitz e Fossoli: la loro storia, la nostra memoria”, a cura di Elisabetta Ruffini e prodotta da ISREC Bergamo, in collaborazione con il Comune di Bergamo, l’Accademia di Brera e l’Associazione Nazionale ex deportati politici.

Fulcro della mostra, alcuni scatti fotografici di Isabella Balena che raffigurano il campo di raccolta e transito di Fossoli e il tristemente noto campo di sterminio di Auschwitz. Accanto a questi, alcuni pannelli con scatti di questi due luoghi come sono oggi, realizzati da una fotografa su richiesta dell’Isrec. Non solo memoria e passato ma anche un viaggio nel presente e nel sentimento che questi luoghi lasciano in noi.

La mostra, aperta a tutti, sarà visitabile per tutta la giornata di lunedì 27 gennaio dalle ore 8.00 alle ore 18.00. A fare da guida ai visitatori gli studenti delle classi quinta liceo, mentre altri studenti leggeranno alcune testimonianze della Shoah. L’inaugurazione ufficiale sarà alle ore 16.00, e sarà accompagnata da una piccola degustazione di dolci tipici della tradizione ebraica preparati dagli studenti dell’Alberghiero.

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Iniziative per la Giornata della Memoria all’Università degli Studi di Bergamo

Lunedì 27 gennaio, dalle ore 15.00 alle ore 16.00, in occasione della Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto, l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo ospiterà la cerimonia di consegna delle Medaglie d’Onore ai sopravvissuti agli orrori del Nazismo da parte del Prefetto della provincia di Bergamo, Elisabetta Margiacchi. Attesi alla manifestazione, numerosi Sindaci e amministratori locali, reduci, familiari e i rappresentanti delle Istituzioni e dell’Università di Bergamo.

Alle ore 17.30 si terrà inoltre l’inaugurazione della mostra “Frida e le altre – Storie di donne, storia di guerra: Fossoli 1944” che dal 27 gennaio al 17 febbraio, presso il chiostro di Sant’Agostino dell’Università di Bergamo, racconterà la storia di donne eccezionali che con i loro gesti quotidiani hanno affrontato la guerra, la scomparsa dei propri cari e la resistenza. La mostra sarà inaugurata alla presenza di Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, Paolo Buonanno, Prorettore dell’Università degli studi di Bergamo, Elisabetta Margiacchi, Prefetto della provincia di Bergamo e Elisabetta Ruffini direttrice dell’Isrec di Bergamo e curatrice della mostra

La giornata rientra nel calendario ufficiale delle iniziative del Comune di Bergamo in occasione della giornata.

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“Giardino della pace, giardino della memoria” al Teatro Giovanni XXIII

In occasione del Giorno della Memoria, il 23 gennaio 2020 alle ore 20.30 il Teatro Giovanni XXIII di Sotto Il Monte presenta la conferenza “Giardino della Pace, Giardino della Memoria”: l’Associazione Nazionale Ex Deportati (ANED) di Bergamo, Sesto San Giovanni e Monza, assieme all’Istituto Storico per la Resistenza e l’Età Contemporanea di Bergamo (ISREC) mostreranno alcuni casi legati alle deportazioni partite dal Binario 21 della Stazione centrale di Milano.

«Mi auguro che il vostro Giardino della Pace riesca sempre a funzionare come Giardino della Memoria»: la Senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento di Auschwitz, ha voluto inviare per quest’incontro un messaggio, le cui parole sottolineeranno la tragicità di quegli eventi e ricorderanno il legame che esiste tra il Binario 21 della Stazione centrale di Milano e la comunità di Sotto il Monte. Il Memoriale del Binario 21 ha, infatti, donato a Sotto il Monte alcune traversine del binario sotterraneo da cui partirono i convogli della deportazione. Queste traversine sono oggi visibili all’interno del Giardino della Pace di Sotto Il Monte, per ricordare l’impegno di San Giovanni XXIII nel salvare tanti ebrei quando era Nunzio apostolico in Turchia.

Da quel binario partirono numerosi deportati per motivi razziali, perché ebrei, e molti deportati politici, perché oppositori del regime fascista e dell’occupazione nazista. La conferenza vuole mettere in luce entrambi i volti delle deportazioni partite dal capoluogo lombardo, grazie alle testimonianze di Milena Bracesco (vicepresidente dell’ANED di Sesto San Giovanni e Monza e figlia del deportato politico Enrico), Laura Tagliabue (ricercatrice dell’ANED di Sesto San Giovanni e Monza) ed Elisabetta Ruffini (direttrice dell’ISREC di Bergamo). Gli interventi saranno moderati da Leonardo Zanchi, vicepresidente dell’ANED Bergamo.

INGRESSO LIBERO

INFO: 035 4360046

[email protected] Viale Pacem in Terris, 30 – 24039 Sotto il Monte (Bg)

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