CoronaVirus, quali sono i sintomi?
I pazienti che hanno contratto il virus hanno avuto febbre, mancanza di respiro e tosse.
Il virus può anche causare polmonite, un’infezione che infiamma le sacche d’aria nei polmoni e può causarne il riempimento con liquido o pus. I cittadini anziani tendono ad essere più spesso colpiti dal virus rispetto ai giovani.
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Da quando il virus è scoppiato a dicembre dello scorso anno, ha infettato migliaia di persone in tutta la Cina. Sono stati segnalati casi anche in dozzine di altri paesi, tra cui la Germania.
Cosa sappiamo del virus?
Di recente gli esperti hanno decodificato la sequenza genica del coronavirus, nota anche come 2019-nCoV. I coronavirus furono scoperti per la prima volta negli anni ’60 e il loro nome deriva dalla loro forma a corona o aureola. I virus di questo tipo non sono di per sé letali. A volte, portano anche a disturbi gastrointestinali e in particolare alla diarrea.
Ma i coronavirus, che sono virus dell’RNA, sono anche estremamente adattabili e geneticamente diversi. Ciò significa che possono facilmente diffondersi e infettare specie diverse. Mentre alcuni coronavirus possono causare il raffreddore comune, altri possono svilupparsi in malattie più gravi che portano a difficoltà respiratorie, polmonite e persino morte.
Nel 2002 e nel 2003, ad esempio, l’aggressivo coronavirus SARS-CoV ha provocato un’epidemia in 30 paesi. In tutto il mondo, oltre 8.000 persone sono state infettate dal virus, circa 1.000 sono morte. E nel 2012, la sindrome respiratoria del Medio Oriente Coronavirus (MERS-CoV) è stata scoperta nella penisola arabica.
Cosa si può fare per fermare l’epidemia?
La Cina ha messo in sicurezza la zona più colpita del paese – che ospita circa 50 milioni di persone – nel tentativo di fermare la diffusione.
Gli aeroporti di tutto il mondo – e in particolare in Cina – hanno introdotto controlli sulla febbre per i passeggeri che viaggiano dalla Cina. Molte compagnie aeree hanno iniziato a interrompere i voli verso le aree colpite.
L’Organizzazione mondiale della sanità sta valutando se dichiarare l’epidemia un’emergenza sanitaria pubblica internazionale, il che potrebbe comportare ulteriori restrizioni per i viaggi internazionali.
Come sempre, è consigliabile praticare una buona igiene e cautela, ad esempio evitando lo stretto contatto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, o animali selvatici o bestiame, vivi o morti. Le persone dovrebbero lavarsi le mani regolarmente, soprattutto dopo essere state a diretto contatto con una persona infetta.
Che impatto ha avuto sull’economia?
Le preoccupazioni per il virus hanno fatto crollare i mercati azionari asiatici. La memoria del danno economico causato dall’epidemia di SARS tra il 2002 e il 2003 è ancora fresca, con le persone preoccupate per l’impatto sull’industria del turismo e dei viaggi e per le limitazioni alla spesa dei consumatori.
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