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Se l’avessi saputo prima: come valutare e gestire le emergenze

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Se l’avessi saputo prima: come valutare e gestire le emergenze

Il 25 febbraio 2021 si terrà a Brescia un corso di formazione in presenza per migliorare la valutazione e gestione delle emergenze e per acquisire la capacità di prevedere e misurare gli eventi negativi in azienda e nel territorio.

 

Non c’è dubbio che uno dei principali strumenti per la prevenzione di infortuni e malattie professionali sia costituito dalla conoscenza e consapevolezza dei rischi e delle buone prassi per evitarli e gestirli. Tuttavia, perché questa conoscenza e consapevolezza sia realmente diffusa tra i lavoratori, è necessario che, con le necessarie precauzioni relative all’emergenza COVID-19, possano ripartire tutti i percorsi di formazione, a partire dalla formazione in presenza e con particolare riferimento proprio alla valutazione e gestione delle emergenze.

 

Ci sono in Lombardia dei percorsi formativi in presenza sulla gestione delle emergenze? Ci sono corsi che forniscono idonei strumenti per prevenire o ridurre, in caso di emergenza, i pericoli per i lavoratori e le aziende?

 

La formazione in presenza per valutare e gestire le emergenze

Proprio per fornire agli operatori competenze adeguate in materia di gestione delle emergenze, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 25 febbraio 2021 a Brescia un corso di 8 ore in presenza dal titolo “Se l’avessi saputo prima – valutazione e gestione delle emergenze in azienda”.

 

Il corso – rivolto a RSPP/ASPP, formatori, consulenti in materia di sicurezza, coordinatori e a tutti coloro che desiderano ampliare le proprie conoscenze relativamente alle tematiche di valutazione e gestione delle emergenze – permette di acquisire la capacità previsionale degli eventi negativi in azienda e nel territorio, avendo a disposizione un metodo per poterli misurare. Attraverso il corso il discente conoscerà il concetto di vulnerabilità e sarà in grado di applicarlo nei contesti in cui opera. Durante il corso saranno poi presentati alcuni casi studio e si terranno varie esercitazioni pratiche.

 

I docenti del corso sulla valutazione e gestione delle emergenze:

  • Gregorio Barberi: formatore esperto in gestione delle emergenze
  • Massimiliano Longhi: emergency manager in ambito antincendio e nel settore prevenzione, pianificazione e gestione delle emergenze

 

Prevenire è meglio che curare: l’importanza della valutazione

Benchè una saggia regola indichi che “prevenire è meglio che curare”, purtroppo la rincorsa alla prevenzione avviene spesso all’indomani dei grandi incidenti ed emergenze.

 

Tuttavia gli effetti di un’emergenza dipendono anche dalle vulnerabilità delle aree esposte e dal livello di antropizzazione dei territori. Ad esempio, riguardo ai terremoti, è proprio sulla sicurezza degli edifici che si può e si deve intervenire: la maggior parte delle perdite umane a seguito di una tale emergenza sono infatti generalmente causate da costruzioni inadeguate.

 

Esistono dunque utili strumenti e tecnologie per migliorare la preparazione e la risposta ai disastri naturali e a quelli causati dall’uomo. Non solo i sistemi di previsione e di allerta possono costituire un elemento essenziale per poter prendere le giuste decisioni, ma sono disponibili anche idonee procedure per fare una valutazione complessiva dei rischi cui un territorio, una comunità o un’azienda sono esposti.

 

Il programma e le informazioni per il corso di formazione

Per fornire idonee competenze e strumenti si terrà dunque il corso di 8 ore “Se l’avessi saputo prima – valutazione e gestione delle emergenze in azienda”.

Per massimizzare la partecipazione attiva dei corsisti, lo scambio di informazioni e il confronto costruttivo e, in definitiva, per favorire l’efficacia del percorso formativo, l’Associazione AiFOS ha organizzato il corso in presenza che, nel massimo rispetto delle misure anti-contagio da COVID-19 previste dai protocolli di sicurezza, avrà luogo il 25 febbraio 2021 a Brescia dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 presso AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Questi gli argomenti affrontati durante il corso:

  • scienza dei disastri: disastri e catastrofi
  • le cause e la memoria storica, quale fondamento della cultura del rischio
  • valutare e parametrare il rischio (casi pratici contestualizzati in azienda)
  • la misurazione del rischio: come e perché saper misurarlo
  • il concetto di vulnerabilità
  • comunicazione interna (verso i colleghi) ed esterna (verso il pubblico): casi studio e modalità di attuazione
  • comunicazione istituzionale verso il 112 e i mass media: tempistiche, modalità, esempi
  • comunicazione non verbale: come attuarla in azienda e con quali specificità (esempi pratici). Gli “script” e i “frame”. I “landmark”.

 

La partecipazione al corso vale come 8 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 2) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi/corsi-in-programma/corsi-in-programma/se_l_avessi_saputo_prima_valutazione_e_gestione_delle_emergenze_in_azienda

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

14 gennaio 2021

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

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La valutazione e la gestione delle emergenze in azienda

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La valutazione e la gestione delle emergenze in azienda

Il 16 ottobre 2020 si terrà a Brescia un corso di formazione per la valutazione e gestione delle emergenze e per acquisire la capacità previsionale degli eventi negativi in azienda e nel territorio.

 

In tutti i luoghi di lavoro la valutazione e gestione delle emergenze sono attività molto importanti che, se svolte correttamente e da operatori idoneamente formati, sono in grado di prevenire o, eventualmente, ridurre i danni alla salute e sicurezza dei lavoratori e all’integrità degli impianti aziendali dipendenti da “disastri” naturali o da emergenze causate dall’uomo.

 

Partendo dalla constatazione che “prevenire è meglio che curare” ogni azienda e ogni territorio deve riflettere su quali siano gli strumenti più idonei per affrontare le emergenze e per formare con efficacia il proprio personale riguardo alla loro valutazione e gestione.

 

Il corso di formazione per la valutazione e gestione delle emergenze

Per fornire agli operatori idonee competenze in materia di gestione delle emergenze, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 16 ottobre 2020 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “Se l’avessi saputo prima – valutazione e gestione delle emergenze in azienda”.

 

Il corso si pone l’obiettivo di far acquisire la capacità previsionale degli eventi negativi in azienda e nel territorio, avendo a disposizione un metodo per poterli misurare.

Al termine del percorso formativo il discente conoscerà il concetto di vulnerabilità e sarà in grado di applicarlo nei contesti in cui opera.

 

I docenti del nuovo corso in presenza:

  • Gregorio Barberi: formatore esperto in gestione delle emergenze
  • Massimiliano Longhi: emergency manager in ambito antincendio e nel settore prevenzione, pianificazione e gestione delle emergenze

 

La valutazione dei danni e gli strumenti offerti dalla tecnologia

Le cause dei rischi conseguenti alle emergenze possono essere molte e varie. I rischi non dipendono solo dalla possibilità che un eventuale evento catastrofico si verifichi, ma anche dalla vulnerabilità dell’area esposta e dal livello di antropizzazione del territorio esposto.

 

Per affrontare il problema correlato a emergenze ed eventi catastrofici ogni insediamento dovrebbe valutare innanzi tutto la pericolosità del territorio relativamente ai rischi ai quali è esposto. È poi possibile anche applicare precise metodologie statistiche ai dati ottenuti, magari determinando gli intervalli di tempo in cui un fenomeno tende a riproporsi. E la stima dei danni prevedibili, secondo la vulnerabilità del territorio, consente di fare una valutazione complessiva del rischio cui una comunità è esposta.

 

La scienza e la tecnologia possono poi offrire utili strumenti per migliorare la preparazione e la risposta ai disastri naturali e a quelli causati dall’uomo. In questo senso i sistemi di previsione e di allerta possono costituire un elemento essenziale per poter prendere le giuste decisioni: forniscono alle organizzazioni un tempo prezioso per intraprendere le misure di preparazione e per coordinare la gestione dell’emergenza.

 

Il programma e le informazioni per il corso di formazione

Per fornire idonee competenze su questi temi si tiene il corso di 8 ore in presenza “Se l’avessi saputo prima – valutazione e gestione delle emergenze in azienda” che avrà luogo il 16 ottobre 2020 a Brescia dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 presso AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Questi gli argomenti affrontati durante il corso:

  • scienza dei disastri: disastri e catastrofi
  • le cause e la memoria storica, quale fondamento della cultura del rischio
  • valutare e parametrare il rischio (casi pratici contestualizzati in azienda)
  • la misurazione del rischio: come e perché saper misurarlo
  • il concetto di vulnerabilità
  • comunicazione interna (verso i colleghi) ed esterna (verso il pubblico): casi studio e modalità di attuazione
  • comunicazione istituzionale verso il 112 e i mass media: tempistiche, modalità, esempi
  • comunicazione non verbale: come attuarla in azienda e con quali specificità (esempi pratici). Gli “script” e i “frame”. I “landmark”.

 

La partecipazione al corso vale come 8 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 2) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/rischi-specifici/rischi-specifici/se_l_avessi_saputo_prima_-_valutazione_e_gestione_delle_emergenze_in_azienda

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

17 settembre 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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La formazione in presenza per redigere le schede dati di sicurezza

Comunicato Stampa

La formazione in presenza per redigere le schede dati di sicurezza

Il 7 ottobre 2020 si terrà a Brescia un corso in presenza per acquisire idonee conoscenze e capacità per redigere correttamente le Schede di Dati di Sicurezza (SDS) ai sensi del regolamento REACH.

 

Roma, DATA – Se una delle più importanti misure di prevenzione è costituita dalla formazione dei lavoratori, dalla conoscenza dei rischi e delle buone prassi per gestirli, non c’è dubbio che in questi mesi, a causa dell’emergenza COVID-19, una parte della formazione, laddove non svolta in remoto, si sia arrestata.

In relazione all’attuale evoluzione epidemiologica è dunque importante poter ripartire oggi anche con la formazione in presenza e con riferimento ai tanti rischi non biologici a cui sono soggetti i lavoratori, ad esempio in relazione all’esposizione ai rischi chimici. Rischi che, come ricordato dalla campagna europea 2018-2019 “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose” rappresentano una minaccia significativa per la salute e la sicurezza in molti luoghi di lavoro.

E uno strumento importante per favorire la prevenzione di questi rischi è la Scheda Dati di Sicurezza (SDS) che – disciplinata dal Regolamento 830/2015/UE, che modifica e aggiorna l’Allegato II del Regolamento REACH – garantisce la trasmissione delle informazioni necessarie alla gestione in sicurezza di una sostanza chimica.

 

Esistono in Italia nuovi corsi di formazione in presenza per conoscere e redigere le schede dati di sicurezza in conformità con quanto indicato nei regolamenti europei?

 

Il corso in presenza per la redazione delle schede dati di sicurezza

Per fornire agli operatori idonee competenze e conoscenze per redigere le Schede di Dati di Sicurezza, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza per il 7 ottobre 2020 a Brescia un corso di 8 ore dal titolo “La redazione delle schede di dati di sicurezza secondo il regolamento REACH”.

 

Questi gli argomenti che verranno affrontati durante il corso:

  • Analisi del Regolamento 830/2015/UE (allegato II – Regolamento REACH)
  • Verifica delle richieste presenti sia di carattere generale che di ogni sezione delle SDS e delle informazioni minime richieste e modalità di recupero delle medesime
  • Tecniche di classificazione previste dal Regolamento CLP principalmente per i rischi della salute
  • Esempi di calcolo per le miscele e di verifica dei singoli end point tossicologici
  • Verifica di alcune SDS presenti in mercato
  • Esercitazione di redazione guidata di una SDS di una miscela

 

Le schede dati di sicurezza e il Regolamento REACH

Il 31 maggio 2018 è entrato in vigore, in tutte le sue parti, il Regolamento REACH (Regolamento 1907/2006/CE) che concerne la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche.

Il Regolamento, che ha l’obiettivo di migliorare la protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente, si applica, in particolare, a tutte le sostanze chimiche fabbricate, importate, vendute, usate in quanto tali o all’interno di miscele e prodotti.

 

Nel Regolamento REACH la Scheda Dati di Sicurezza (SDS) rappresenta un importantissimo strumento di tutela per ricavare e trasferire le informazioni di pericolosità di sostanze e di miscele. Chi compila la SDS deve tenere presente che tale scheda deve informare il lettore in merito ai pericoli di una sostanza o di una miscela e fornire informazioni su come stoccare, manipolare e smaltire in modo sicuro la sostanza o la miscela in questione. Ed è quindi necessario che la compilazione sia fatta da persone competenti che abbiano ricevuto una formazione adeguata.

 

Le informazioni per il corso di formazione a Brescia

Per fornire tutte le competenze adeguate alla redazione delle SDS si tiene il corso di 8 ore in presenza “La redazione delle schede di dati di sicurezza secondo il regolamento REACH” che avrà luogo il 7 ottobre 2020 a Brescia dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 presso AiFOS Service in via Branze 45, c/o CSMT, Università degli studi di Brescia.

 

Il docente del corso è Alessandro Fregni, consulente e formatore esperto di rischio chimico e regolamenti REACH e CLP

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 2) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link: https://aifos.org/home/formazione/corsi-qualificati/rischi-specifici/rischi-specifici/la_redazione_delle_schede_di_dati_di_sicurezza_secondo_il_regolamento_reach

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

 

10 settembre 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Attualità e News Business News Notizie dal mondo

Zuckerberg e Gates: Insieme contro il Covid-19

La fondazione di Mark Zuckerberg collaborerà con quella di Bill Gates per finanziare la ricerca di un farmaco contro il Covid-19. 
Ad annunciarlo è Zuckerberg in un post dove spiega che la sua fondazione investirà 25.000.000 di dollari “per accelerare lo sviluppo dei trattamenti”.

💡L’iniziativa a cui si è unito il Ceo di Facebook si chiama “Acceleratore terapeutico” ed è stata lanciata il 10 marzo scorso da Gates insieme a Wellcome e Mastercard con un impegno di 125.000.000 di dollari ( Oltre 115.000.000 di euro ).

Zuckerberg e Gates: Insieme contro il Covid-19

L’obiettivo è valutare rapidamente i farmaci esistenti più promettenti per vedere quali potrebbero essere efficaci nel prevenire e curare il Coronavirus.

Visto che questi farmaci hanno già attraversato studi clinici di sicurezza, se sono efficaci, sarà molto più veloce renderli disponibili rispetto a sviluppare e testare un nuovo vaccino”.

L’articolo completo lo trovi direttamente qui

Mark Zuckerberg e Bill Gates doneranno quindi 25.000.000 di dollari, con altri soggetti, per finanziare la ricerca nella lotta al coronavirus.
Inizialmente lo ha annunciato Priscilla Chan, moglie del fondatore di Facebook. La coppia avvierà la campagna attraverso la “Chan-Zuckerberg Initiative” ( CZI ), che collaborerà con la “Bill and Melinda Gates Foundation” per stanziare la cifra.

Quindi, CZI si unirà a Gates ed altri per l’iniziativa che verrà battezzata “acceleratore terapeutico per combattere il coronavirus”. L’obiettivo comune è “finanziare un gruppo che valuti tutti i farmaci noti in grado di avere effetti potenziali contro il coronavirus”.

Numerose informazioni di approfondimento le trovi sul sito www.macchinasociale.com

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Mercati azionari, dopo un trimestre record è necessario fare delle riflessioni

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  • 17 Luglio 2020

Da quando il mondo ha cominciato ad uscire dalla fase acuta della pandemia, i mercati azionari sono stati caratterizzati ancora da una forte volatilità. Certo non si può neppure paragonare a quella che c’era stata in precedenza, perché adesso il famoso indice VIX (l’indice della paura) è salito a circa 30,4. Il comportamento del mercato è stato caratterizzato (e lo è ancora) da una crescita continua e costante. Tuttavia, alternata però a momenti di brusca correzione.

I fattori che influenzano i mercati

mercati azionariQuesto andamento è il riflesso dei fattori principali che stanno muovendo i mercati. A cominciare dai dati macro positivi. Nelle ultime settimane una serie di report macroeconomici hanno dato fiducia agli operatori. Anche se non ci riportano al periodo pre-Covid, le notizie che giungono dall’economia reale sono quasi sempre state migliori di quanto ci si aspettasse nel trimestre caratterizzato dalla quarantena. Dal punto di vista degli investitori, tali report dovrebbero riflettersi poi sui risultati delle aziende, in particolar modo sugli utili.

I dubbi sulle valutazioni

Tuttavia, lo sfondo di questo scenario rimane molto incerto, soprattutto a causa dell’emergenza sanitaria, che in molte zone del mondo continua ad essere meno sotto controllo di come avrebbe dovuto essere a questo punto. Per questo il prezzo relativo dei mercati azionari, calcolato come costo delle azioni in relazione agli utili generati dalle aziende, rimane un grosso punto interrogativo. Ed è per questo che gli operatori stanno gestendo con cura i loro buy sell stop. E in linea di massima il rapporto Prezzo/Utili è estremamente alto, rispetto alla storia. Tuttavia bisogna sempre valutare questo indicatore nell’ambito del contesto globale.

I fattori cruciali del contesto globale

Sotto questo punto di vista, la prima cosa da sottolineare è che le banche centrali, per dare sostegno all’economia, hanno compresso i tassi di interesse fino ad azzerarli (o quasi). Quando i tassi sono bassi, valutazioni elevate diventano maggiormente sostenibili. Perché aumentano il premio al rischio azionario, perché gli utili futuri sono scontati a un tasso più basso, perché favoriscono gli investimenti delle imprese (che hanno accumulato debiti per 1000 miliardi di dollari), compreso quelle con prospettive di rendimento più alte. Infine perché tengono l’inflazione bassa e sotto controllo.

Il connubio tassi bassi e scenario economico in ripresa fanno sì che le valutazioni elevate che si stanno vedendo in questo periodo, malgrado il rally delle ultime settimane non pregiudichino la prosecuzione della corsa dei mercati azionari.

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Come gestire il personale nell’era del nuovo coronavirus?

Comunicato Stampa

Come gestire il personale nell’era del nuovo coronavirus?

Il 23 giugno 2020 una videoconferenza fornirà utili strumenti per la gestione dei lavoratori e la gestione aziendale durante le varie fasi dell’attuale emergenza da Covid-19.

 

Non c’è dubbio che, come spesso accade nei momenti di crisi, il nuovo coronavirus e la conseguente emergenza COVID-19, rappresentino una vera e propria sfida per il management aziendale. Se da un lato la condizione emergenziale ha portato un buon livello di collaborazione nelle organizzazioni, la maggior parte delle imprese ne ha subito danni, soprattutto economici. E i problemi hanno riguardato anche il personale in termini di disorientamento, fragilità e gestione dei cambiamenti repentini a livello organizzativo.

In una situazione come questa è necessario valutare attentamente la situazione specifica, partire dai punti di forza e debolezza dell’azienda, e cercare di rispondere ai tanti dubbi che riguardano le più efficaci strategie da mettere in atto nella gestione del personale.

 

Come affrontare le presenti e future emergenze a livello aziendale? Come valutare la gestione e gli effetti delle attività in smart working? Quali insegnamenti trarre per l’azienda dalla situazione emergenziale in atto?

 

La videoconferenza sulla gestione del personale nell’era coronavirus

Per favorire una migliore gestione del personale e dell’azienda in relazione all’emergenza COVID-19, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza il 23 giugno 2020 una videoconferenza di 4 ore, dal titolo “Nuovi scenari e percorsi nella gestione del personale nell’era Coronavirus”.

Il corso si pone l’obiettivo di fornire gli strumenti per aiutare il management ad analizzare ciò che è avvenuto e a pianificare con attenzione nuove strategie per la gestione del personale e dei collaboratori, con un occhio particolare per i talenti e le competenze più utili nella gestione post-crisi.

Reagire significa saper apprendere in modo costruttivo da ciò che è avvenuto, traendone dove possibile spunto e vantaggio.

 

I docenti del corso in videoconferenza:

  • Alessandra Marconato: coach e formatore esperienziale. Nella sua attività lavora con team manageriali e singoli manager per la definizione di obiettivi organizzativi e individuali.
  • Marzia Dazzi: Coach, trainer e psicologa del lavoro

 

I protocolli e le linee guida per la fase di riapertura delle attività

Per poter analizzare le modalità organizzative della propria azienda e le indicazioni per la tutela della salute dei lavoratori, è necessario conoscere i vari protocolli condivisi che sono stati elaborati in questi mesi per assicurare idonei livelli di protezione nelle attività che hanno continuato o ripreso le attività.

Ricordiamo che oltre al “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sono stati elaborati vari specifici protocolli e documenti di indirizzo. Ad esempio per la sicurezza nei cantieri, per gli esercizi commerciali, per il settore del trasporto pubblico e della logistica. Inoltre sono state elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome specifiche linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive.

 

Gli argomenti della videoconferenza per la gestione del personale

Per favorire idonee strategie aziendali, partendo dalle varie indicazioni normative, si terrà il 23 giugno 2020 – dalle 14.00 alle 18.00 – il corso in videoconferenza di 4 ore dal titolo “Nuovi scenari e percorsi nella gestione del personale nell’era Coronavirus”.

Durante la videoconferenza verranno affrontati i seguenti argomenti:

  • Cosa è avvenuto nelle aziende durante il lock down? Successi e fallimenti
  • Fare un bilancio dei punti di forza e debolezza della gestione aziendale durante l’emergenza, per quella di eventuali emergenze future
  • La gestione dello smart working, i costi della mancata relazione in presenza, picchi e cali drastici di alcune attività
  • Nuovi modi di comunicare e relazionarsi, all’insegna della vulnerabilità e della gestione delle emozioni
  • Tempi di esasperazione del cambiamento: tra adattamento e rifiuto
  • Resilienza: Saper cogliere ed evidenziare ciò che ha comunque costituito un vantaggio e tutti gli apprendimenti da mettere a valore

 

La partecipazione al corso vale come 4 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza e 4 ore di aggiornamento per Formatori qualificati area 3. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa e gestionale) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/videoconferenza/relazioni-comunicazione/area3/nuovi_scenari_e_percorsi_nella_gestione_del_personale_nell_era_coronavirus

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected][email protected]

 

 

11 giugno 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Business Comunicati Salute e Benessere Servizi

Si riparte: l’efficace gestione dei lavoratori e dei loro comportamenti

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Si riparte: l’efficace gestione dei lavoratori e dei loro comportamenti

Il 9 giugno 2020 una videoconferenza offrirà una visione psicologica e comportamentale per favorire una migliore comprensione e gestione del rischio da SARS-COV-2 nei luoghi di lavoro che riprendono le attività.

 

Nel nostro Paese l’evoluzione della situazione epidemiologica correlata alla diffusione del virus SARS-COV2 ha finalmente reso possibile la riapertura di molte delle attività che erano state sospese o ridotte durante la prima fase di lockdown. E molte delle normative nazionali e regionali di queste settimane hanno fornito indicazioni sui tempi e sui modi di queste riaperture segnalando misure operative, come il distanziamento interpersonale, la sanificazione e l’uso dei dispositivi di protezione, ma senza fornire indicazioni su come gestire il rischio biologico anche dal punto di vista psicologico e comportamentale.

 

Esistono dei corsi in videoconferenza in grado di comprendere come gestire le emozioni connesse alla pandemia? Ci sono strumenti che si soffermano sulla percezione del rischio e permettono di gestire e supportare meglio i lavoratori in questa seconda fase dell’emergenza COVID-19?

 

La videoconferenza sulla gestione dei lavoratori nella fase 2

Proprio per favorire una migliore gestione dei lavoratori in questa seconda fase emergenziale, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza il 9 giugno 2020 una videoconferenza di 6 ore, dal titolo “Si riparte: l’efficace gestione dei lavoratori e dei loro comportamenti”.

Il corso si pone l’obiettivo di offrire una visione psicologica e comportamentale per la gestione dell’emergenza del nuovo coronavirus con riferimento al sistema delle emozioni correlato all’emergenza, allo stress generato e al modo di fronteggiarlo, alla percezione del rischio, ai processi decisionali e ai modi di comunicare.

Il docente del corso in videoconferenza è Sandra Frigerio, psicologa cognitiva e Formatrice AiFOS.

 

La normativa e le indicazioni per la fase 2 dell’emergenza

Sono ormai molte le norme, a livello nazionale e regionale, che si sono succedute in queste settimane per regolamentare la cosiddetta fase 2 dell’emergenza COVID-19 e la riapertura di molte attività.

Ad esempio ricordiamo, a livello nazionale, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il DPCM del 26 aprile 2020 che ha richiesto, che per le attività non sospese, il rispetto dei contenuti del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

O possiamo citare il successivo Decreto-Legge 16 maggio 2020, n. 33 recante “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19” e il successivo DPCM del 17 maggio 2020Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Decreti che fanno riferimento a numerosi protocolli e linee guida, spesso allegate alle norme stesse, che forniscono obblighi, indicazioni e indirizzi operativi per la riapertura di molte attività.

Tuttavia se molte attività, rispettando correttamente la normativa nazionale e locale, possono ripartire, è necessario fornire alle aziende strumenti idonei per la gestione dei lavoratori.

 

Gli argomenti della videoconferenza per la fase di ripartenza

Per offrire idonei strumenti alle aziende si terrà il 9 giugno 2020 – dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 – il corso in videoconferenza di 6 ore dal titolo “Si riparte: l’efficace gestione dei lavoratori e dei loro comportamenti”.

 

Questi alcuni degli argomenti che saranno trattati nel corso:

 

  • Il sistema delle emozioni: differenze tra paura, panico e ansia. Perché le esperiamo e come possiamo gestirle
  • Lo stress generato dall’emergenza: come si manifesta e come fronteggiarlo attraverso strategie di coping e resilienza
  • La percezione del rischio: l’interpretazione della pandemia Coronavirus
  • Le euristiche e i processi decisionali: come si comporta il nostro cervello
  • La comunicazione ai tempi del Coronavirus: quando le restrizioni e l’isolamento modificano il modo di comunicare.

 

La partecipazione al corso vale come 6 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP e Coordinatori alla sicurezza e 6 ore di aggiornamento per Formatori qualificati area 3. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (UNI 11720:2018 – area organizzativa e gestionale) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS (Legge 4/2013).

 

Per avere ulteriori dettagli sul corso e iscriversi, è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/videoconferenza/relazioni-comunicazione/area3/si_riparte_l_efficace_gestione_dei_lavoratori_e_dei_loro_comportamenti

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected][email protected]

 

 

04 giugno 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Una visione globale per l’azione locale: le proposte di Reed Exhibitions per la ripresa del settore fieristico

Nuovi modelli di business, innovazione dei servizi, nuovi sbocchi internazionali e integrazione con la smartness life: in occasione del Global Exhibitions Day 2020 #Exhibitions are Key to Rebuild Economies, Reed Exhibitions chiama a raccolta le sedi globali per un confronto concreto sul settore fieristico italiano.

Milano, 3 giugno 2020 – Il 3 giugno 2020 ricorre l’appuntamento con il Global Exhibitions day, #Exhibitions are Key to Rebuild Economies, la giornata celebrativa del mondo fieristico, che in Italia rappresenta un’importante settore industriale, capace di generare affari per 60 miliardi di euro e contribuire al 50% delle esportazioni delle imprese che vi partecipano.

Un settore pesantemente segnato dall’emergenza da Coronavirus i cui attori stanno pianificando strategie mirate a una ripresa attenta alle esigenze della salute di espositori e visitatori che permettano lo svolgimento delle manifestazioni in piena sicurezza.

Secondo i dati UFI 2018 il comparto a livello mondiale è un vero motore di sviluppo: sono 116 i miliardi di euro di spesa di espositori e visitatori e 1,3 milioni le persone occupate nel settore che salgono a 3,2 milioni considerando l’indotto come trasporti, ricettività, ristorazione. Ogni anno, in tutto il mondo, i 32.000 eventi fieristici coinvolgono oltre 303 milioni di visitatori e 4.500.000 imprese espositrici. Uno scenario in cui l’Italia è protagonista, al secondo posto in Europa e quarta a livello mondiale: con 200.000 espositori e più di 20.000 operatori a livello globale, circa 1.000 manifestazioni a calendario nel 2019, di cui 200 internazionali, il settore ha un peso rilevante nell’economia italiana.

In tale prospettiva, Reed Exhibitions ha promosso un confronto che ha coinvolto tutte le principali divisioni mondiali, volto a evidenziare la portata dell’impatto che la crisi sta avendo e continuerà ad avere nei prossimi mesi sull’attività delle fiere, sia a indicare alcune strade, che già molti paesi hanno intrapreso, per adeguare le proprie strategie ai cambiamenti strutturali in atto e riprendere ad organizzare al meglio le fiere di business nella New Normal attuale e futura.

Un confronto che ha portato a mettere in atto una serie di  iniziative per la ripresa, a partire da una survey globale per ascoltare il sentiment dei molteplici settori industriali al centro delle manifestazioni, capirne le esigenze e fin da subito predisporre le attività più idonee a loro supporto, ad una ricca attività formativa online e nuove occasioni di visibilità digitale per le aziende espositrici ma anche definire gli interventi da prendere a modello che le istituzioni centrali e locali dovrebbero porre in essere per rimuovere le principali criticità del sistema fieristico nazionale, e per evitare un ulteriore indebolimento del settore.

Forti del network internazionale composto da 30 uffici nei 5 continenti – sottolinea Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia – abbiamo tutti gli strumenti per confrontarci con le sedi internazionali e le aziende partner, e individuare esempi efficaci di innovazione nel settore. Abbiamo coinvolto tutta la nostra rete proprio con l’obiettivo di analizzare gli effetti della globalizzazione in un contesto di pandemia e individuare nuove soluzioni e tecnologie per far fronte alla crisi”

Reed Exhibitions Italia, che nel nostro Paese organizza MCE – Mostra Convegno Expocomfort, la fiera biennale leader mondiale sul comfort abitativo, assieme a BIE – Biomass Innovation Expo, That’s Mobility, l’evento annuale sulla smart mobility, e Viscom, la più importante fiera in Europa dedicata al mercato della comunicazione visiva, è parte del Gruppo Reed Exhibitions, l’organizzatore leader mondiale di eventi, con oltre 500 manifestazioni in 30 Paesi

Non solo accogliamo il cambiamento bensì lo ricerchiamo, sfidando lo status quo ogni volta che possiamo – conclude Massimiliano Pierini –. Fa parte del nostro credo aziendale essere pronti a mosse e decisioni coraggiose, sempre alla ricerca di nuove idee. Sono certo che saremo in grado di organizzare le nostre manifestazioni, anche con il supporto di una nuova veste digitale che abbiamo imparato velocemente ad utilizzare in questo periodo, ma sempre come luoghi unici di incontro fisico e di relazioni di business e contribuire così al rilancio dell’economia del nostro Paese.

Reed Exhibitions
Reed Exhibitions è il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2019. Reed Exhibitions conta 30 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc, leader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business.
 
Ufficio Stampa: Flaminia Parrini, Reed Exhibitions Italia, tel.+39 02/43517038, [email protected]

 

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Società

La fashion blogger Teresa Morone: quarantena e lockdown hanno, involontariamente, provocato un’escalation di violenza domestica

Sono ore tese quelle che riguardano il mondo della moda e dello spettacolo e tutti gli eventi a esso dedicati; a causa dell’emergenza Coronavirus tutti gli eventi sono stati posticipati o annullati. Il fermo forzato causato dalle misure di contenimento attuate dal presidente del consiglio Giuseppe Conte non hanno avuto solo il beneficio di contenere i contagi ma hanno provocato in via accidentale una preoccupante escalation di violenza nei confronti delle donne e dei più deboli, come testimoniano gli ultimi preoccupanti fatti di cronaca.

Di questo avviso Teresa Morone, fashion blogger italiana che da un pò di tempo, oltre alla moda e al mondo dello spettacolo è impegnata anche nella lotta alla violenza di genere e al bullismo.
La bionda fashion blogger, 29 anni compiuti da poco, è fondatrice del blog teresamorone.com. Teresamorone.com è un blog nato alcuni anni fa, quasi per gioco, dove la blogger originaria della Campania, quasi quotidianamente parla ai suoi followers di moda, bellezza e benessere collaborando spesso con brand, stilisti e personaggi dello spettacolo.

L’influencer, spesso impegnata in eventi che riguardano il mondo della moda e spettacolo , giá ambasciatrice in Italia contro la depressione e i disturbi dell’umore per la fondazione americana The Fragile Club, ha intrapreso con entusiasmo un percorso comune di intenti con l’unione sportiva ACLI Benevento. L’unione sportiva ACLI Benevento da sempre si batte contro la violenza di genere e ogni forma di discriminazione.

“Questo periodo di fermo forzato ha messo in evidenza quali sono i bisogni di chi vive la violenza domestica” afferma la fashion blogger. “La violenza spesso si annida nella quotidianitá senza distinzioni sociali o di reddito e il Coronavirus ci ha mostrato plasticamente quanto, molte donne vittime di violenza siano abbandonate a sè stesse dalla società e dalle istituzioni. Il presidente USACLI Benevento Alessandro Pepe e la delegata USACLI Immacolata Petrillo sono dei pionieri in questo senso, si battono con un progetto itinerante che include anche le scuole di ogni ordine e grado, per smovere alla radice una cultura dell’odio, spesso omertosa. Appena terminata l’emergenza Coronavirus ci sará in Campania un evento contro la violenza sulle donne e il bullismo e che vedrá oltre alla mia presenza, varie figure professionali cooperare insieme. Essere social significa anche saper prendere posizione e coinvolgere i propri followers su tematiche importanti, bisogna dare l’esempio”.
“Per quanto riguarda i miei progetti futuri, dopo il Coronavirus mi aspettano giorni frenetici e vari eventi che riguardano la cultura e la valorizzazione del Made in Italy. Ci abbracceremo di nuovo, ritorneranno le sfilate e gli eventi patinati – conclude l’influencer – ma saremo persone più consapevoli”.

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Attualità e News Notizie dal mondo

Covid-19 – La Gran Bretagna si avvicina al numero di vittime dell’Italia

Covid-19 - La Gran Bretagna si avvicina al numero di vittime dell'Italia

Covid-19 – La Gran Bretagna si avvicina al numero di vittime dell’Italia

LONDRA (AP) – La Gran Bretagna martedì è diventata la prima nazione in Europa a confermare oltre 30.000 decessi per coronavirus e le infezioni sono aumentate di nuovo in modo considerevole in Russia, anche se altre nazioni hanno fatto passi da gigante nel contenere il flagello.
La Cina ha segnato la sua terza settimana senza nuovi decessi, mentre la Corea del Sud ha ripreso la sua stagione di baseball.

Un ciclista supera i negozi chiusi a causa del blocco del coronavirus a Londra, martedì 5 maggio 2020.

Mentre alcuni paesi europei allentano il blocco COVID-19, la Gran Bretagna rimane ancora chiusa senza una strategia di uscita.
In Russia, il numero di infezioni è aumentato di nuovo bruscamente, con Mosca che ha riportato più di 10.000 nuovi casi per tre giorni consecutivi. Allo stesso tempo, molti paesi europei che hanno allentato i rigidi blocchi dopo che le nuove infezioni sono diminuite stavano osservando il loro numero di virus con cautela.
“Sappiamo con grande certezza che ci sarà una seconda ondata – la maggior parte degli scienziati ne è certa. E molti ritengono anche che ci sarà una terza ondata “, ha affermato Lothar Wieler, capo del centro nazionale tedesco di controllo delle malattie.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha preso le distanze da genitori, insegnanti e sindaci, che hanno respinto i suoi piani per riaprire gradualmente le scuole la prossima settimana con lezioni limitate a 15 studenti. L’Italia questa settimana ha permesso a 4,4 milioni di persone di tornare al lavoro e ha allentato le restrizioni sui movimenti personali per la prima volta in due mesi.
Le prossime settimane sono essenzialmente un “esperimento” per vedere come la curva di infezione reagisce all’allentamento del primo blocco in Occidente, ha riferito al giornale La Repubblica il capo delle malattie infettive dell’Istituto Superiore di Salute italiano.
“Non siamo fuori dall’epidemia. Ci siamo ancora dentro “, ha detto il dott. Giovanni Rezza.” Non voglio che la gente pensi che non ci siano più rischi e torniamo alla normalità “.
Ampiamente vista come una storia di successo, la Corea del Sud ha riportato solo tre nuovi casi di virus, il totale più basso dal 18 febbraio.
Le scuole riapriranno in fasi che iniziano con gli anziani delle scuole superiori il 13 maggio, ma il momento clou martedì è stata la stagione del baseball, che è iniziato senza spettatori ammessi.
Le cheerleader danzavano sotto file di posti vuoti e gli arbitri indossavano maschere per il viso quando uno dei primi grandi sport professionistici al mondo è tornato all’azione nei giochi trasmessi in tutto il mondo. I giocatori e gli allenatori sono stati sottoposti a screening della febbre prima di entrare negli stadi.

Con il baseball della Major League negli Stati Uniti che ancora pensa a cosa fare della propria stagione, la rete sportiva americana ESPN ha firmato un contratto per la trasmissione di sei partite sudcoreane alla settimana, a partire dall’apertura della stagione di martedì tra i Samsung Lions di Daegu e i Dinos NC di Changwon , che i Dinos hanno vinto 4-0.

I campionati di calcio professionistici del paese inizieranno venerdì, anche senza spettatori. In Cina sono passate tre settimane da quando sono stati segnalati nuovi decessi nel paese in cui la pandemia è iniziata alla fine dell’anno scorso. È stato confermato solo un nuovo caso di infezione e meno di 400 pazienti sono ancora in cura per COVID-19, hanno detto i funzionari sanitari.

Anche altri luoghi nella regione Asia-Pacifico hanno represso le epidemie, tra cui Hong Kong, Taiwan, Vietnam, Tailandia, Australia e Nuova Zelanda, che non ha riferito nuovi casi per due giorni. Ma gli esperti hanno detto che l’India, una nazione di 1,3 miliardi di persone, deve ancora vedere l’apice del suo scoppio.

In Gran Bretagna, che a differenza di altre nazioni europee rimane bloccata, martedì è iniziata la sperimentazione di un’app di telefonia mobile che le autorità sperano possa contenere l’epidemia. L’app, che avvisa le persone se sono state vicine a un individuo infetto, è in fase di test sull’Isola di Wight, al largo della costa meridionale dell’Inghilterra.
Il governo spera che possa essere implementato in tutto il paese entro la fine del mese.

In Francia, gli scienziati hanno pubblicato uno studio dicendo che potrebbero aver identificato un possibile caso di coronavirus risalente a dicembre, circa un mese prima che i primi casi fossero ufficialmente confermati in Europa. Esperti esterni hanno affermato che lo studio è stato interessante ma non conclusivo.

I governi di tutto il mondo hanno riportato 3,6 milioni di infezioni e oltre un quarto di milione di morti, tra cui oltre 69.000 negli Stati Uniti.
Focolai deliberatamente nascosti, bassi tassi di test e la grave tensione che la malattia ha causato ai sistemi sanitari fanno sì che la vera scala della pandemia sia senza dubbio molto più grande.

Diversi stati si sono mossi per allentare le restrizioni anche se le nuove infezioni quotidiane negli Stati Uniti superano i 20.000 e le morti giornaliere sono ben oltre 1.000, secondo i dati della Johns Hopkins University. Dopo che l’India ha allentato alcune restrizioni di blocco lunedì, migliaia di persone si sono presentate nei negozi di liquori senza seguire le raccomandazioni sul distanziamento sociale. La polizia ha usato manganelli per disperdere la folla. Martedì, le autorità indiane hanno imposto una tassa speciale del 70% sugli acquisti di liquori.
I giornalisti di Associated Press di tutto il mondo hanno contribuito a questo rapporto.

FONTE: mail.com | apnews.com
IMMAGINI: apnews.com

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Salute e Benessere

Lavarsi le mani-nuovo tutorial

Novità online del Centro per le Risorse e la Prevenzione della Chiesa di Scientology 

 

Anche in questa fase dovremo convivere con delle adeguate precauzioni. Per molti ormai sarà già un’abitudine, ma a volte può essere utile aver a portata di mano dei semplici consigli da seguire per mantenere un’ottima igiene: importanti consigli per la prevenzione. 

 

Lavarsi le mani è uno degli ultimi video di Scientology Network disponibili al sito www.scientology.it/staibene che, con le insegne scaricabili da poter usare nelle proprie attività, funge da tutorial per la prevenzione. Visto che un grammo di prevenzione vale una tonnellata di cura. Proprio come sosteneva anche il fondatore di Scientology L. Ron Hubbard. 

 

Lavarsi le mani è uno dei modi più efficaci per prevenire la diffusione dei germi.

 

Segui questi passi ogni volta che ti lavi le mani:

Bagnati le mani con acqua calda corrente e pulita.

Insapona le mani.

Strofina il dorso delle mani, in mezzo alle dita e sotto le unghie per almeno 20 secondi.

Sciacqua le mani a fondo sotto acqua corrente e pulita.

Asciuga le mani, usando una salvietta pulita, oppure asciugale all’aria.

Usa una salvietta per chiudere il rubinetto.

SCARICA: Insegna Procedura per Lavarsi le Mani

(Scarica e stampa questa insegna per la tua casa e/o la tua attività essenziale)

IGIENIZZANTE PER LE MANI

L’igienizzante per le mani non sostituisce il lavarsi le mani.

Si usa in aggiunta al lavarsi le mani o in un luogo o situazione in cui il sapone e l’acqua non sono immediatamente disponibili.

Si prega di usare l’igienizzante per le mani fra un lavaggio e l’altro per mantenere le mani pulite e senza germi.

SCARICA: Insegna Igienizzante per le Mani

(Scarica e stampa questa insegna per la tua casa e/o la tua attività essenziale)

 

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News

Mercati finanziari, adesso il rischio è che l’ottimismo alimenti il “FOMO”

La paura quasi sempre innesca dei meccanismi di reazione psicologica, molte volte peraltro imprevedibili. Accade così non solo nella quotidianità, ma pure sui mercati finanziari. L’esempio lampante ce lo offre la situazione attuale, dominata dal timore che il coronavirus possa innescare una recessione lunga e profonda. In realtà più che un timore è una certezza, visti i dati macro e le previsioni fosche del FMI.

Il “fomo” che si diffonde sui mercati

mercati e fomoIn questo periodo dominato dalla paura, molti sociologi hanno rivisto all’opera uno schema di comportamento denominato “Fomo”. Non è una novità, e spesso si presenta subito dopo le crisi. Fomo è l’acronimo della frase Fear of Missing Out, che significa letteralmente “paura di essere tagliati fuori“.

La crisi innesca la speranza

Ma in che senso questa paura si sta diffondendo sui mercati? Presto detto. La fase di crisi acuta, quella che ha provocato il tracollo verticale delle borse, del prezzo del petrolio, perfino la caduta del prezzo dei carbon credit e dei saliscendi paurosi anche sul mercato dei cambi valutari, adesso si sta smorzando. L’allentamento delle misure di lockdown infatti, fa intravvedere una sorta di ritorno graduale alla normalità. I mercati finanziari hanno festeggiato questo allentamento delle restrizioni, con acquisti in Borsa soprattutto. Più in generale si parla di ritorno dell’appetito al rischio.

Il rischio di essere troppo ottimisti

In questo contesto di rinnovato (sia pure cauto) ottimismo, si è sviluppato il “Fomo”. Una specie di ansia presenzialista, di paura di perdere un rialzo. Chi ha vissuto il crollo, con tutte le sue implicazioni emotive, non vuole assolutamente farsi scappare la risalita. Il problema è che il Fomo ti fa vedere la risalita in ogni momento. Basta un piccolo accenno rialzista per spingerti a entrare nel mercato. Anche se non ci sono vere e proprie figure di inversione trend. Questo atteggiamento comporta dei grandissimi rischi. Non è infrequente infatti che chi è uscito pressoché illeso dal momento di crisi acuta, finisce per subire danni maggiori subito dopo di essa. Chi vuole essere parte attiva del rilancio, potrebbe infatti inciampare pericolosamente in qualche correzione. La parola d’ordine quindi, soprattutto in questi momenti, è prudenza.

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Comunicati Salute e Benessere

Videoconferenza: l’ABC del rischio biologico ai tempi del coronavirus

Comunicato Stampa

Videoconferenza: l’ABC del rischio biologico ai tempi del coronavirus

Il 20 aprile 2020 una videoconferenza permetterà di affrontare il rischio biologico e la valutazione del rischio, cercando di capire quando è necessaria farla e secondo quali criteri effettuarla.

 

Il caso dell’attuale emergenza del Coronavirus SARS-CoV-2 ha evidenziato non solo quanto sia difficile la gestione del rischio biologico, ma anche quanto impreparati siano tutti i ruoli della sicurezza, formatori e consulenti inclusi, nell’affrontare l’emergenza. E la stessa Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha recentemente segnalato diversi rischi biologici emergenti facendo riferimento anche alle difficoltà di valutazione dei rischi biologici, ai rischi occupazionali correlati alle epidemie e pandemie e alla mancanza di formazione e informazione adeguati.

 

C’è, dunque, ancora molta strada da fare per favorire nei luoghi di lavoro una buona valutazione e gestione del rischio biologico. E una idonea modalità formativa per raccogliere utili informazioni per la gestione del rischio, in questa fase di sospensione delle attività formative in aula per l’evolversi della situazione epidemiologica, è la videoconferenza.

Ricordiamo che la videoconferenza è una particolare formazione a distanza che, avvenendo tramite piattaforma informatica e tra più persone presenti nello stesso momento, permette di ricreare delle vere e proprie aule virtuali di formazione.

 

La videoconferenza sul rischio biologico ai tempi del coronavirus

Per favorire una migliore gestione dei rischi biologici, con riferimento anche all’attuale emergenza coronavirus, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) organizza il 20 aprile 2020 la videoconferenza “L’ABC del rischio biologico ai tempi del coronavirus”.

 

Il corso si pone l’obiettivo di trasmettere le conoscenze base per affrontare il rischio biologico nei diversi settori aziendali, distinguendo tra le diverse tipologie e situazioni. Si vogliono fornire le conoscenze base per affrontare l’argomento e una corretta valutazione del rischio, cercando di capire quando è necessaria farla e secondo quali criteri effettuarla.

 

In definitiva la finalità del corso – rivolto a RSPP, ASPP, Formatori della sicurezza e consulenti – è illustrare le principali misure preventive e le misure di protezione da adottare, in generale, nel rischio biologico con approfondimenti mirati alla situazione attuale.

 

I due docenti del corso in videoconferenza:

  • Nicola Corsano: biologo, consulente per la sicurezza sul lavoro con esperienza pluriennale e formatore esperto nelle metodologie didattiche esperienziale;
  • Matteo Fadenti: tecnico della prevenzione negli ambienti e luoghi di lavoro, con specializzazione nell’igiene e sicurezza alimentare, formatore e consulente con esperienza pluriennale.

 

La sottostima del rischio di esposizione ad agenti biologici

Il rischio di esposizione ad agenti biologici nei luoghi di lavoro necessita un approccio articolato in tema di valutazione e di gestione.

 

In particolare tutte le attività lavorative nelle quali è presente tale rischio devono applicare il Titolo X del Decreto legislativo 81/2008 che contiene le regole per la protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione a microrganismi potenzialmente patogeni. Sono comprese tutte le attività, sia quelle con uso deliberato di microrganismi sia quelle con rischio potenziale di esposizione.

 

Si ricorda poi che, secondo la definizione del D.Lgs. 81/2008 (art. 267), per agente biologico si intende qualsiasi microrganismo, anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni. E uno dei problemi in ambito lavorativo è che il rischio da agenti biologici, esclusa qualche eccezione, in molti luoghi di lavoro è spesso sottostimato perché è di tipo ambientale.

 

Le informazioni per la videoconferenza sul rischio biologico

Il 20 aprile 2020 si terrà, dunque, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, la videoconferenza, di 4 ore e tramite piattaforma GoToWebinar, dal titolo “L’ABC del rischio biologico ai tempi del coronavirus”.

 

Questo il programma della videoconferenza:

  • Cenni di base di microbiologia (virus, batteri, differenze tra i due, metodi di trasmissione, esempi nei luoghi di lavoro)
  • Classificazione dei microrganismi secondo il D.Lgs. 81/08
  • La valutazione del rischio biologico (con esempi pratici)
  • Gli obblighi del Datore di Lavoro
  • Le misure preventive specifiche e generali
  • Dispositivi di Protezione collettiva e individuale correlati al tipo di attività e situazione
  • Gestione dell’emergenza nel rischio biologico

 

La partecipazione al corso vale come 4 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 2) e Coordinatori alla sicurezza.

 

Per avere informazioni e iscriversi al corso è possibile utilizzare questo link:

https://bit.ly/ABC-rischio-biologico

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected][email protected]

 

 

02 aprile 2020

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Comunicati Etica e Società

Coronavirus: #iorestoacasa Bisogna continuare a fare ciò che sta producendo il miglioramento

Ecco cosa ci chiedono a viva voce i governanti, i medici, infermieri, studiosi, e chiunque in questi giorni stia lavorando per l’emergenza Coronavirus.

La nostra responsabilità come cittadini è proprio quella di aiutare contribuendo al miglioramento della condizione che stiamo vivendo. 

Si tratta di Etica e di Condizioni operative. Ed è responsabilità di ogni singola persona seguirle. Che vengano seguite in modo consapevole, autodeterminato o imposto, è quello che stanno contribuendo a migliorare, sebbene in forma lieve, le tragiche statistiche che ci vengono fornite tutti i giorni.

Interessanti i dati trovati negli strumenti operativi dei Ministri Volontari di Scientology in merito al soggetto dell’Etica e delle Condizioni. Tecnologia disponibile on line sul sito www.ministrovolontario.it.

Alla sezione L’Etica e le Condizioni si possono trovare delle interessanti risposte relative alle esatte formule per migliorare la vita. Conoscere le leggi che, se seguite esattamente, governano la sopravvivenza e che garantiscono un futuro felice e fiorente, e ancora, che cosa sono le statistiche, di cui sentiamo tanto parlare, come si possono usare per valutare l’andamento di qualunque attività e prevedere che cosa succederà nel futuro. Per finire sono disponibili le informazioni sui passi specifici che si possono applicare per migliorare qualsiasi situazione personale o professionale in cui ci si trova. 

 “La scienza che riguarda l’etica e la giustizia ha avuto per lungo tempo un ruolo centrale per l’umanità. Siamo umani nella misura in cui lo è il nostro sistema di giustizia, e in base al comportamento che abbiamo con gli altri. Nel corso di Scientology dei Ministri Volontari sull’Etica e le Condizioni, L. Ron Hubbard ha presentato un sistema completo di strumenti da utilizzare per vivere le nostre vite.

Insegnando alle persone come riconoscere le esatte condizioni di esistenza e come applicarne le formule e i passi, possono scoprire che i propri miglioramenti e quelli della loro vita non hanno limite.

Seguendo i passi delle condizioni, mi sono ritrovato ad avere migliorato talmente tanti aspetti della mia vita e ad essere talmente indaffarato che il mio più grande problema, ora, è quello di saper distribuire bene le mie energie nelle varie aree della mia vita.

Mai come ora ho condotto una vita che mi facesse sentire così felice. Ho anche avuto un momento di ‘realizzazione’ riguardo alla ragione per cui le persone che non hanno etica tendano a vivere in un’esistenza di livello molto più basso. …Le abilità di questo corso potrebbero essere apprese da chiunque, e la loro vita cambierebbe completamente.” – C.H.

Per maggiori informazioni visita il sito: www.ministrovolontario.it e vai alla sezione L’Etica e le Condizioni.

 

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Comunicati Salute e Benessere

Igiene vertebrale: un progetto gratuito per gli smart worker

Igiene vertebrale: un progetto gratuito per gli smart worker

Alla luce della diffusione dello smart working a causa dall’emergenza COVID-19 l’Associazione AiFOS mette gratuitamente a disposizione un progetto di educazione posturale con esercizi che possono essere svolti in ufficio e a casa.

 

In considerazione dell’evolversi dell’attuale emergenza correlata al nuovo coronavirus, al carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e al grande numero di casi sul territorio nazionale, è responsabilità di ogni cittadino, lavoratore, associazione e azienda non solo l’accettazione delle limitazioni imposte, ma anche la condivisione libera di utili strumenti di informazione e prevenzione per affrontare questa difficile situazione.

 

E una realtà che ha deciso di proporre responsabilmente utili strumenti, liberamente utilizzabili dai lavoratori, è l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), una delle realtà che in questi anni si è più spesa, anche attraverso convegni, ricerche ed eventi, per la valorizzazione di percorsi formativi attenti alle esigenze dei lavoratori e in grado di migliorare la prevenzione di infortuni e malattie professionali.

 

La prevenzione dei rischi nelle attività di smart working

Alla luce dell’attuale grande diffusione dello smart working o “lavoro agile” – una modalità lavorativa saltuariamente effettuata al di fuori dei locali dell’impresa e con l’uso di tecnologie informatiche – l’Associazione AiFOS propone alcune video pillole con semplici esercizi preventivi che possono essere svolti sia in casa che in ufficio per evitare l’insorgere di disturbi o patologie muscolo-scheletrici del rachide.

 

Ricordiamo, a questo proposito, che lo smart working è una modalità lavorativa indicata, nei vari decreti che si sono susseguiti per il contenimento dei rischi da COVID-19, come una idonea misura per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus SARS-CoV-2.

 

La normativa indica, in particolare, che la modalità di lavoro agilepuò essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti’.

 

Igiene vertebrale: il progetto di educazione posturale

Il progetto “Igiene vertebrale“, proposto gratuitamente da AiFOS, è un progetto di educazione posturale adatto agli smart worker, ma utilizzabile anche da altri lavoratori, che è realizzato in collaborazione con Emanuele Angelo Toso e la Back School – Programma Toso.

 

Abbiamo rivolto alcune domande a Emanuele Angelo Toso. Chinesiologo, Dottore magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Preventive ed Adattay (Attività Fisica Adattata), tutor di tirocinio all’Università Cattolica di Milano (ed in altre sedi universitarie) nell’insegnamento di “Posturologia”, Massoterapista e studente all’ultimo anno di Osteopatia, Toso opera da anni anche come formatore qualificato nell’ambito della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

 

Che cos’è il progetto “Igiene vertebrale”?

 

Emanuele Angelo Toso: “Da 10 anni collaboro in ambito aziendale per portare il mio messaggio di “Igiene vertebrale”, concetto ancora sconosciuto nella società. Il mio obiettivo è sottolineare l’importanza di conoscere il proprio corpo ed imparare ad utilizzarlo al meglio. La modernità, la tecnologia e lo stress ci stanno allontanando dalla presa di coscienza della corporeità e nei miei corsi mi focalizzo molto su questa importante riscoperta. L’’igiene orale’ è ormai una tematica compresa da molti, se non da tutti, ma come prevenire il mal di schiena è ancora un tema oscuro nel 2020. I miei corsi di ‘Back School’ (‘Scuola della Schiena’) sono molto pratici ed esperienziali e ad ogni argomento teorico vengono affiancati numerosi esercizi per dare risalto al motto di Confucio: ‘Se ascolto dimentico, se leggo capisco, se faccio imparo’”.

 

Come è possibile capire come utilizzare bene la colonna vertebrale senza conoscerne nel dettaglio la anatomo-fisiologia?

 

Emanuele Angelo Toso: “Il primo ‘mattone’ è creare consapevolezza che genera fiducia in un percorso di autotrattamento preventivo. Se conosco qual è il meccanismo che a lungo termine può generare un problema, farò in modo di non attuarlo e viceversa opererò in una direzione di non dolore, non solo nel breve ma anche nel lungo termine.

Se insegno al lavoratore com’è fatta la sua schiena sarà per lui più facile prevenire lombalgia, dorsalgia e cervicalgia. Se queste ultime dovessero presentarsi in forma lieve, il leggero dolore sarà solo un feedback positivo del nostro corpo che segnala la necessità di movimento. Basterà spesso e volentieri cambiare posizione, fare due passi o attuare dei semplici esercizi di compenso per eliminare il dolore”.

 

Quanto sono diffuse le rachialgie, i dolori localizzati lungo la colonna vertebrale? E cosa devono fare i lavoratori?

 

Emanuele Angelo Toso: “I lavoratori non devono sottovalutare le rachialgie che sono la prima causa di assenza dal lavoro e la spesa più importante nei paesi industrializzati. Quindi devono imparare le basiche buone norme comportamentali e gli esercizi di compenso, magari dagli stessi colleghi preparati nei nostri corsi pratici di ergonomia. Non prendeteli in giro quando ogni 30′ si prenderanno pochi secondi per eseguire esercizi di compenso per il loro rachide, ma prendete invece esempio da loro. Facciamo in modo di spezzare dei circoli viziosi e trasformarli positivamente in circoli virtuosi. 50 anni fa il 70% della popolazione lavorava in piedi ed il 30% seduta. Ora siamo esattamente nella condizione opposta e dato che non siamo stati ‘progettati’ per stare fermi seduti davanti ad una scrivania dobbiamo ricorrere ai ripari”.

 

Il programma delle video pillole di igiene vertebrale

Questo il programma delle video pillole gratuite del progetto “Igiene vertebrale”:

  • introduzione
  • come stare seduti
  • scrivania ed esercizi
  • come scaricare la tensione
  • esercizi lordosi cervicale
  • esercizi per estendersi
  • grounding
  • educazione posturale in pozione eretta
  • consigli per il riposo notturno.

 

Il link per visionare le video pillole del progetto “Igiene vertebrale”:

https://bit.ly/igiene-vertebrale-AiFOS

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

 

26 marzo 2020

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Salute e Benessere

Avis Lombardia: continuiamo a donare con consapevolezza e regolarità

Alla luce dell’emergenza sanitaria in corso è necessario donare con consapevolezza e programmazione. E’ indispensabile mantenere la raccolta il più possibile programmata senza aumentare il livello delle scorte attuali che comporterebbe il rischio di scadenza delle unità. Queste le raccomandazioni di Avis Regionale Lombardia ai donatori e ai cittadini che intendono contribuire alla rete solidale di donazioni.

Una raccomandazione che arriva alla luce dei dati messi a disposizione dal DMTE, Dipartimento Transfusionale e di Ematologia, che ha paragonato il numero di unità di sangue raccolte nel periodo compreso dal 9 al 15 marzo di quest’anno, 8.083 unità, con quelle dell’anno precedente, 9.919 unità. Un calo, di 1836 unità, che emerge anche dalla valutazione su un periodo più esteso: i dati del mese di febbraio 2020 registrano 35.825 unità contro le 37.361 unità del 2019, con uno  scostamento sul numero di raccolta di sangue in favore dell’anno precedente di circa il 5%.

Oscar Bianchi, Presidente Avis della Regione Lombardia sottolinea: “Lo scostamento c’e’, anche se  minimo. Questo grazie ai donatori che nonostante l’emergenza Coronavirus non hanno mai smesso di donare. Ora però, a fronte a questo calo,  la raccolta deve continuare secondo le modalità programmate, quindi dietro prenotazione e seguendo le normali procedure per non rischiare un calo più importante. Diciamo grazie alle numerose persone che hanno risposto al nostro appello, ma dobbiamo continuare a donare in maniera regolare e periodica per poter fra fronte al continuo bisogno di sangue e emoderivati”.

Per donare è sufficiente contattare la Struttura Transfusionale o l’Associazione di riferimento consultando la mappa sul sito di avis regionale https://www.avislombardia.it/  prenotare e presentarsi nelle sedi di raccolta.

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Videoconferenze: smart working, comunicazione in emergenza e HSE

Comunicato Stampa

Videoconferenze: smart working, comunicazione in emergenza e HSE

Durante l’emergenza COVID-19 tre videoconferenze permettono di approfondire diversi temi rilevanti in questa situazione: le attività in smart working, la comunicazione nella gestione dell’emergenza e il ruolo del professionista HSE.

 

Se in relazione all’evolversi della situazione epidemiologica correlata al nuovo coronavirus sono stati sospesi sull’intero territorio nazionale i corsi professionali e attività le formative in aula, è tuttavia possibile, qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare attività di formazione a distanza.

Un’efficace forma di formazione alternativa alla formazione in aula è rappresentata dalla videoconferenza.

Le videoconferenze, una modalità di telecomunicazione che permette di erogare corsi sincroni tramite una piattaforma informatica che garantisce l’interazione reciproca di audio, video e dati tra più persone, permette di ricreare delle aule virtuali di formazione. In questa modalità la comunicazione è simultanea, i partecipanti all’evento comunicano e sono presenti nello stesso momento.

 

Tuttavia per organizzare efficaci attività formative in videoconferenza è necessaria la competenza di realtà come l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) che da anni utilizzano e propongono questa forma particolare di formazione aziendale. E proprio in relazione ad alcuni aspetti rilevanti correlati all’attuale gestione dell’emergenza COVID-19, l’Associazione AiFOS organizza nei primi giorni di aprile 2020 tre diverse videoconferenze:

  • Smart working: regole, prassi e prospettive;
  • Le sfide del professionista HSE: check – point sulle competenze;
  • L’importanza della comunicazione nella gestione dell’emergenza.

 

Smart working: regole, prassi e prospettive

La prima videoconferenza (4 ore) è organizzata l’1 aprile 2020, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, e tratta una modalità di lavoro che, a causa dell’emergenza COVID-19. sta coinvolgendo un numero sempre più grande di lavoratori: lo smart working.

 

Nella videoconferenza “Smart working: regole, prassi e prospettive” si forniscono ai partecipanti indicazioni sulla gestione del personale in smart working e in modalità diverse dal lavoro in presenza fisica (es.: telelavoro) partendo dalla vigente regolamentazione dello smart working, del lavoro agile, soffermandosi sulle deroghe legate all’emergenza da Coronavirus e sulle prassi utilizzate dalle aziende in questi anni e nelle ultime settimane.

Verrà privilegiata al massimo l’interattività, con possibilità per i partecipanti di porre in qualsiasi momento i loro quesiti ottenendo immediata risposta.

 

Il docente è Lorenzo Fantini, consulente e docente in materia di prevenzione di infortuni e malattie professionali, direttore dei quaderni AiFOS, giuslavorista e già dirigente delle divisioni salute e sicurezza del Ministero del lavoro negli anni tra il 2003 e il 2013.

 

La partecipazione alla videoconferenza vale come 4 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 1) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS.

 

Per avere informazioni e iscriversi alla videoconferenza è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/videoconferenza/normativa-organizzativa/area1/smart_working_regole_prassi_e_prospettive

 

Le sfide del professionista HSE: check – point sulle competenze

La seconda videoconferenza (4 ore) si terrà il 2 aprile 2020 dalle 9:00 alle 13:00 e affronterà il ruolo del professionista HSE, un ruolo molto importante anche in relazione alla gestione dell’emergenza coronavirus.

Nella videoconferenza “Le sfide del professionista HSE. Check-point sulle competenze” si parlerà della recente norma UNI 11720 che ha identificato i requisiti di conoscenza, abilità e competenza dell’HSE Manager. Essere un professionista HSE oggi richiede un check-point sulle proprie competenze tecniche e manageriali. Quali favoriscono oggi l’affrontare un cambiamento così importante in questo momento di grande sfida? È importante capire come poter migliorare le proprie competenze personali e manageriali, al fine di gestire funzionalmente dinamiche individuali e di squadra, nell’ottica di un miglioramento dei propri risultati in ambito HSE ma non solo.

 

I docenti:

  • Paola Olini: formatrice esperta in organizzazione e sviluppo del benessere aziendale
  • Lucio Fattori: formatore e consulente esperto in materia di salute e sicurezza sul lavoro

 

La partecipazione alla videoconferenza vale come 4 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 3) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (area organizzativa gestionale) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS.

 

Per avere informazioni e iscriversi alla videoconferenza è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/videoconferenza/relazioni-comunicazione/area3/le_sfide_del_professionista_hse

 

L’importanza della comunicazione nella gestione dell’emergenza

La terza videoconferenza (2 ore) si terrà il 7 aprile 2020 dalle 15:00 alle 17:00 e affronterà direttamente la gestione delle emergenze dal punto di vista della comunicazione.

 

La videoconferenza “L’importanza della comunicazione nella gestione dell’emergenza” avrà due obiettivi principali: fornire consigli agli addetti e ai coordinatori in merito alla corretta comunicazione da attuare in emergenza e fornire strumenti ai datori e agli RSPP per aggiornare i piani di emergenza e renderli più attuabili nel concreto.

Il docente è Massimiliano Longhi, formatore, consulente, emergency manager in ambito antincendio e nel settore prevenzione, pianificazione e gestione delle emergenze, a favore sia di aziende che di enti pubblici (protezione civile).

 

La partecipazione alla videoconferenza vale come 2 ore di aggiornamento per RSPP/ASPP, Formatori qualificati (area 2) e Coordinatori alla sicurezza. Il corso è valido anche ai fini della formazione specifica prevista per il Manager HSE (area tecnica in materia di sicurezza sul lavoro) e ai fini della formazione necessaria per l’iscrizione al Registro Consulenti AiFOS.

 

Per avere informazioni e iscriversi alla videoconferenza è possibile utilizzare questo link:

https://aifos.org/home/formazione/videoconferenza/rischi-tecnici-igenico-sanitari/area2/l_importanza_della_comunicazione_nella_gestione_dell_emergenza

 

 

Per informazioni:

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel. 030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected][email protected]

 

 

 

 

19 marzo 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Salute e Benessere

Alcuni consigli su come proteggersi dal Coronavirus Covid-19

Durante il periodo della pandemia del coronavirus, si è parlato molto sul come proteggersi ed evitare, per quanto possibile, la propagazione del virus.

In Italia non eravamo abituati a fenomeni simili ed all’inizio c’è stata parecchia disinformazione su quelle che dovevano essere le cose da fare e da non fare oltre al fatto che nelle prime battute il virus è stato preso alla leggera.

Coronavirus Consigli Utili

Fra i comportamenti da adottare quelli che risultano più efficaci è quello di stare a casa e restare isolati quanto più possibile, lavarsi spesso le mani, starnutire nel gomito e mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro.

Sebbene tutti possiamo attivare questi comportamenti alcune volte non è possibile restare a casa. Dobbiamo fare la spesa, alcuni sono costretti ad andare al lavoro o semplicemente spostarsi per motivi di salute. Per questo motivo a volte ci si può trovare in luoghi più o meno affollati o trovarsi a distanza ravvicinata con almeno una persona.

Usando una maschera respiratore si possono ridurre significativamente i rischi di contagio, ma è necessario scegliere la maschera giusta perché non tutte hanno lo stesso potere filtrante.

Come raccomandato anche dalle autorità per la salute è bene scegliere una maschera certificata. Gli standard più noti per la sicurezza in campo medico ed industriale sono FFP2, FFP3, KN95, N95.

Sebbene nessuna maschera può azzerare il rischio di contagio, queste sono le più sicure sul mercato.

Segnalo anche che spesso i prezzi di queste maschere data l’alta domanda e la difficoltà nel reperirle hanno raggiunto dei prezzi triplicati rispetto alle medie del mercato prima del 2020, questo non sempre a causa dei rivenditori, ma a causa delle fabbriche produttrici e dei fornitori di materie prime.

I consigli che posso darvi per scegliere la maschera giusta è quello di sceglierne una che abbia delle proprietà filtranti almeno pari al 95% e che siano di buona fattura per evitare ad esempio infiltrazioni laterali e che possano essere indossate comodamente.

Coronavirus Consigli Utili

Un altro comportamento da non assumere è quello di sentirsi sicuri indossando una maschera, sarebbe bene usare anche dei guanti usa getta, evitare di toccarsi la faccia e gli occhi e lavarsi le mani il più possibile specialmente se si esce di casa.

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Università degli studi di Bergamo: prima sessione di lauree telematiche

Si sono svolte martedì 10 marzo, le prime lauree telematiche dell’Università degli Studi di Bergamo, istituite per rispondere all’esigenza di continuità accademica durante l’emergenza da Covid – 19.

La sessione straordinaria di marzo – aprile, che riguarda 1354 laureandi, di cui 573 iscritti a sessioni di laurea in programma fino al 20 marzo, è confermata e sarà interamente svolta per via telematica. Il Rettore Remo Morzenti Pellegrini ha deciso di presiedere tutte le Commissioni di laurea, come segno di incoraggiamento verso i propri studenti nell’affrontare serenamente questa emergenza.

«La nostra decisione di essere presenti qui, oggi, vuole servire da sprone e incoraggiamento a tutti i nostri tesisti in un periodo così estremamente difficile, incerto, sospeso – dichiara il Rettore -. Grazie all’informatica possiamo creare questo spazio virtuale dove si incontrano i nostri pensieri, le nostre opinioni, i nostri studi, i nostri ruoli e le nostre rispettive competenze. Un’opportunità dunque, in un momento di difficoltà ed incertezza. Ai nostri laureandi ho dato pubblicamente la mia parola che – non appena possibile – riserveremo un momento speciale con famiglie e amici alla celebrazione delle lauree. Sono soddisfatto di come noi, e tutte le Università lombarde e italiane, abbiamo reagito in modo dinamico per garantire ai nostri studenti di portare a termine il loro percorso di studi».

Nella prima giornata di lauree telematiche, hanno discusso la propria tesi 28 dottori: dalle 9.30 alle 12.30 dieci studenti del corso di laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza per allievi ufficiali della Guardia di Finanza, dalle 12 sette studenti di Giurisprudenza e uno in Corso di laurea magistrale in Diritti dell’uomo ed etica della cooperazione internazionale. Mercoledì 11 marzo sarà il turno di altri 24.

Solamente i Docenti membri delle commissioni di esame di laurea, hanno avuto modo di riunirsi secondo le modalità previste in ottemperanza delle indicazioni sanitarie previste dal DPCM.

Nel frattempo, restano sospese tutte le attività didattiche frontali, che verranno svolte per via telematica, le riunioni degli organi collegiali, gli esami di profitto, gli eventi pubblici e i servizi al pubblico.

L’impegno dei Docenti – in questo periodo storico – è trasmettere, con rinnovata passione, non solo conoscenze e insegnamenti, ma anche e soprattutto un messaggio di speranza e fiducia.

Sono autorizzati invece i tirocini curriculari, extracurriculari e professionalizzanti, se ammessi dall’ente ricevente mentre le attività di ricerca, tecniche e amministrative proseguono in presenza nelle strutture di Ateneo.

Per informazioni: www.unibg.it

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Emergenza Covid-19: in Unibg lezioni da remoto tramite e-learning

L’emergenza Coronavirus non ferma la didattica e le lezioni universitarie. L’Università degli Studi di Bergamo infatti, così come altri Atenei, assicura ai propri studenti la possibilità di frequentare le lezioni a distanza, tramite la piattaforma di e-learning Moodle dell’Ateneo. Trattandosi di una sperimentazione, l’approccio sarà – per i docenti – graduale e su base volontaria. Una difficoltà trasformata in una opportunità dunque, perché per la prima volta, l’Ateneo avrà la possibilità di sperimentare su larga scala la didattica a distanza, al momento unica soluzione per assicurare la continuità didattica finché non sarà superata l’emergenza Covid-19.

Le lezioni verranno erogate utilizzando “Microsoft Teams” in corrispondenza con l’orario della lezione previsto nel calendario didattico. Ogni docente potrà trasmettere in modalità telematica le lezioni dal proprio ufficio, da un’aula o anche da casa, purché disponga di una strumentazione e di un collegamento internet adeguati. A 24 ore dalla disposizione del Governo sono state immediatamente attivate 170 lezioni telematiche, ma da settimana prossima oltre il 60% delle lezioni saranno fruibili in questa modalità.

“L’intera comunità universitaria è disorientata di fronte a questa emergenza, ma non ci fermiamo e cerchiamo di assicurare ai nostri studenti la possibilità di rimanere al passo con i corsi. Abbiamo il dovere, come Ateneo, di garantire sia le lezioni, sia le scadenze delle lauree, anche se in forme alternative rispetto a quelle tradizionali. Siamo consapevoli che i problemi sono molti e che l’e-learning non è una soluzione a tutto. Tuttavia, il Coronavirus ha dato il via al più grande esperimento di online education mai visto: docenti e studenti collaborano in modo compatto e in sintonia assoluta, permettendoci di pensare a una ripartenza che nasca proprio da questo rinnovato senso di comunità” spiega Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo.

“Abbiamo sospeso l’incoming di docenti e studenti internazionali e tutelato la sicurezza di tutti i nostri studenti nel mondo senza mai trascurare l’impatto emotivo a cui sono soggetti tutti i nostri studenti e le relative famiglie. La laurea è per molti un traguardo familiare, una cerimonia da condividere con amici e parenti. Sto leggendo personalmente tutti i messaggi dei nostri laureandi, fornendo indicazioni chiare e flessibilità ove possibile al fine di essere più resilienti in questa situazione imprevedibile che fa parte della complessità di un mondo globale dove docenti, studenti, famiglie siano tutti altamente interconnessi” conclude il Rettore.

In questi giorni infatti, sono state valutate forme alternative per la discussione di laurea, almeno per quanto riguarda la prossima sessione straordinaria, che è confermata e che riguarderà i 1354 attuali laureandi, di cui 573 iscritti a sessioni di laurea in programma fino al 20 marzo all’Ateneo bergamasco. Le lauree si terranno per via telematica alla presenza del Rettore che ha deciso di presiedere tutte le imminenti commissioni del Dipartimento di giurisprudenza come segno concreto di partecipazione alla discussione e proclamazione delle tesi.

La sessione di lauree “telematiche” prenderà il via martedì 10 marzo a partire dalle ore 9.30 e si concluderà nella giornata di mercoledì presso la sede di Caniana, in più aule opportunatamente allestite.

Nuova formula anche per l’open day. Gli eventi in presenza del 14, 21 e 28 marzo sono sospesi e rinviati a maggio, ma l’Ateneo sta pensando anche ad un momento di incontro virtuale da proporre entro fine marzo.

Da oggi è stata autorizzata la modalità di lavoro da remoto per il personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo che ne aveva presentato richiesta.

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Eventi

MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT e BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO posticipate dall’8 all’11 settembre 2020 in Fiera Milano

Milano – 25 febbraio 2020, MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, la fiera leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili e BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO previste inizialmente dal 17 al 20 marzo sono posticipate dall’8 all’11 settembre 2020 a seguito dell’evoluzione epidemiologica del coronavirus (COVID-19) in Italia.

Dopo aver monitorato costantemente l’evoluzione della diffusione del coronavirus Covid-19 e seguito scrupolosamente tutte le direttive emanate dalle Autorità competenti, Reed Exhibitions Italia ha deciso di posticipare le due manifestazioni.

“La salute dei nostri clienti, partner e dipendenti è la nostra maggiore priorità. A seguito dei recenti sviluppi della situazione in Italia e in particolare in Lombardia, e tenendo conto dell’ordinanza emessa da Regione Lombardia e dal Ministero della Salute di sospendere “[…] manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato”, ci siamo confrontati con clienti e partner in questi ultimi giorni e abbiamo deciso di riprogrammare i nostri eventi a settembre” – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia.

“Non è stata una decisione presa con facilità; i nostri clienti, partner e il team in Italia hanno lavorato duramente all’organizzazione delle due manifestazioni ma, per quanto ci dispiaccia dover posticipare, è essenziale per noi dare priorità massima alla salute e alla sicurezza di tutti coloro che sono coinvolti. Il nostro obiettivo rimane poter garantire il maggior valore a tutti coloro che parteciperanno a MCE e BIE a settembre ed essere sempre al servizio dell’industria nelle migliori condizioni di tranquillità e serenità. Su queste basi, nelle prossime settimane, lavoreremo affinché la nostra community resti sempre connessa, supportandola nel superare questo difficile periodo.

Tutto il team di MCE e BIE è a disposizione di clienti, stakeholder, buyer, visitatori e professionisti per ogni necessità o richiesta e per gestire la transizione al nuovo periodo di svolgimento.

 

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Notizie dal mondo Salute e Benessere

Covid-19, varato il decreto con le misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza

covid-19 coronavirus

Covid-19, varato il decreto con le misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza

Roma, 24 Febbraio – Nel breve volgere di un paio di giorni, l’Italia si è trovata ad essere il Paese europeo (e il terzo al mondo dopo Cina e Corea) a fare più pesantemente i conti con  il coronavirus. L’emergenza generatasi dopo i casi di contagio e i decessi registratisi tra il Lodigiano e il Veneto ha costretto il Governo a un provvedimente straordinario, un decreto (qui il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri) già firmato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed entrato immediatamente in vigore.

covid-19 coronavirusMisure inevitabilmente drastiche, quelle assunte dall’esecutivo: isolati i 10 comuni del Lodigiano interessati dall’epidemia, insieme al comune di Vò, nel Padovano. Blocco di tutte le manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, in luogo pubblico o privato (ieri si è bloccato anche il campionato di serie A). Chiuse fino a nuovo ordine le scuole di ogni ordine e grado, così come i musei e gli altri istituti e luoghi della cultura, stop anche alle gite scolastiche programmate dalle scuole  sul territorio nazionale e all’estero.
Il decreto dispone inoltre la quarantena con sorveglianza attiva su tutti gli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di coronavirus, la conferma della chiusura di tutte le attività commerciali, con la sola esclusione degli esercizi che vendono beni di prima necessità. L’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità, tuttavia, è condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Il decreto dispone anche che, all’occorrenza, potranno essere sospesi i servizi del trasporto di merci e di persone e le attività lavorative nelle aree interessate dall’infezione. .
Per far fronte agli oneri derivanti dallo stato di emergenza sanitaria, il provvedimento  prevede un ulteriore stanziamento di 20 milioni di euro per il 2020, che troveranno capienza  nel Fondo per le emergenze nazionali e si vanno ad aggiungere a 5 milioni di euro già previsti dalla delibera dello scorso 31 gennaio con la quale il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza per il coronavirus.




I numeri, intanto (in continuo aggiornamento) riferiscono di 153 casi confermati di Covid-19  in Italia, comprendendo anche i quattro decessi (le donne morte a Cremona e a Casalpusterlengo, il 77enne di Vò Euganeo, e questa mattina, un 84enne che era ricoverato all’ospedale di Bergamo) e una persona guarita. In particolare, il dettaglio per Regione vede 113 casi in Lombardia (inclusi i tre decessi), 22 in Veneto (con una vittima), 9 in Emilia-Romagna, tre in Piemonte, tre in Trentino Alto Adige e tre nel Lazio, ovvero la coppia di cinesi in via di guarigione e il ricercatore italiano già guarito.

Come anticipato in premessa, l’Italia diventa così il terzo Paese al mondo per numero di contagi, secondo i dati della Johns Hopkins University, dopo la Cina (che resta il Paese più colpito con quasi 77 mila casi) e la Corea del Sud con 602. L’Italia scalza il Giappone, dove al momento i casi sono 135. Un caso a parte sono considerati gli oltre 630 casi di contagio registrati sulla nave da crociera Diamond Princess.

In alcune delle Regioni del nord maggiormanete colpite dal virus le autorità locali, prima ancora del decreto urgente del govegno di cui si è riferito,  sono corse ai ripari con apposite ordinanze che interrompono gli eventi pubblici previsti in questi giorni, come nel caso del Carnevale di Venezia. Chiuse, inoltre, tutte le scuole in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna.

L’allarme ha coinvolto anche altri Paesi confinanti con l’Italia: ieri sera le autorità austriache hanno bloccato due treni al Brennero per il sospetto che ci fossero contagiati a bordo. Due persone sono state fatte scendere, ma era un falso allarme. I treni sono ripartiti dopo quasi quattro ore. In Romania, invece, è stata disposta la quarantena obbligatoria per tutte le persone in arrivo dalla Lombardia e dal Veneto.

 

FONTE: rifday.it
IMMAGINE: pixabay.com

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Salute e Benessere

Avis Regionale Lombardia: il Coronavirus non è un pericolo per chi dona e chi riceve

Il sistema sangue italiano è sicuro e non teme il Coronavirus. AVIS Regionale Lombardia, alla luce del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha rafforzato le misure di contenimento, tranquillizza e invita i donatori a continuare a donare. A scopo puramente prudenziale sono sospese temporaneamente dall’attività donazionale i residenti nei comuni di Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione D’Adda, Castelgerundo, Fombio, Maleo, Bertonico, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini.

Il presidente di AVIS Regionale Lombardia, Oscar Bianchi rassicura: «I donatori devono comportarsi come sempre, seguendo il fondamentale criterio dell’autosospensione in caso di sintomi da raffreddamento e febbre o altri sintomi simili.  Si dona il sangue solo quando si è in buona salute, quindi è opportuno avere la sensibilità di comunicare alla struttura trasfusionale se tali sintomi sono comparsi nei 15 giorni dopo la donazione. A tutti i donatori raccomando di informare il servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con l’infezione da “Coronavirus” o in caso di diagnosi, nei 14 giorni successivi ad una donazione. Vige il principio di massima precauzione, ma è importante ribadire che il nostro sistema trasfusionale è sicuro e di qualità”.

Insieme alle istituzioni nazionali e locali, Avis Regionale Lombardia sta costantemente monitorando la situazione e dando aggiornamenti puntuali sui canali social e sul sito. Non sono state documentate trasmissioni mediante la trasfusione di emocomponenti e non è noto alcun rischio di trasmissione trasfusionale ma in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono state rafforzate le misure di sorveglianza anamnestica sul donatore di sangue. I criteri di esclusione dalla donazione sono: soggiorno in area interessata nei 28 giorni precedenti, soprattutto se vi sono stati contatti personali con soggetti confermati o potenzialmente infetti, specie se con sintomi simil influenzali, ma anche in fase ancora asintomatica; presenza di sintomatologia simil influenzale. I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Il periodo di incubazione è attualmente stimato in 3-14 gg. E’ competenza e responsabilità del medico l’ammissione o meno alla donazione.

Sul sito di Avis regionale www.avislombardia.it è pubblicato il pieghevole informativo del Ministero della Salute – Istituto Superiore di Sanità su sintomi e prevenzione del Coronavirus.

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News

Economia e danni da coronavirus, il rame è il barometro di questa crisi

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  • 18 Febbraio 2020

Fin quando il coronavirus rimarrà ancora in circolazione, non si potranno valutare in modo affidabile i danni che esso sta provocando all’economia. La stima è che in Cina il tasso di crescita del primo trimestre potrebbe diminuire di almeno un punto percentuale. Al di là delle previsioni, non c’è dubbio però che gli effetti nefasti di questa epidemia siano già sotto gli occhi di tutti. Sotto questo punto di vista, un barometro importante è l’andamento delle materie prime, e in special modo del rame.

Coronavirus, rame ed economia

economia e coronavirusIl rame infatti è il metallo industriale per eccellenza, e la Cina è il primo utilizzatore al mondo. Quando va male il rame, parallelamente vanno a peggiorare anche gli altri metalli, ma pure petrolio (la cui domanda cinese si è ridotta del 20%) e gas. Infatti il metallo rosso è strettamente legato alla produzione, e se non viene utilizzato, neppure le altre commodities lo saranno. Ecco perché esso è un barometro efficace dell’economia del Paese. Se conoscete che cos’è la volatilità, andate a vedere come ha sobbalzato la domanda di materie prime dopo lo scoppio del coronavirus.

Contraccolpo forte

Dopo il dilagare dell’epidemia, gli impianti di produzione cinesi hanno cominciato a lavorare a ritmo ridotto, se non hanno addirittura chiuso i battenti come è accaduto in alcune zone del paese. Le forniture di materie prime sono state cancellate, e il panico per il nuovo virus ha costretto il governo a sospendere tutte le nuove gare d’appalto. Il crollo della domanda di materie prime ha così depresso le quotazioni. Al London Metal Exchange, chi adotta tecniche trading intraday lo ha visto scivolare sui minimi di due mesi (5810 dollari per tonnellata), dopo aver registrato la peggiore serie di perdite degli ultimi 6 anni.

La durata di questa fase critica

Assodato che il coronavirus sta provocando gravi danni all’economia, occorre chiedersi quanto tempo ci vorrà per smaltirne gli effetti. Il problema è che nessuno può dirlo, visto che siamo ancora in una fase in cui il virus continua a tenere sotto pressione le autorità sanitarie mondiali. Ma basterà tenere d’occhio il mercato del rame per capire e la bufera sta passando oppure no.

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Coronavirus: da Avis Regione Lombardia nessun pericolo per i donatori

Con la diffusione del “Coronavirus, la forma virale che dalla città di Whuan, in Cina, si sta diffondendo anche in altri continenti, AVIS Regionale Lombardia promuove controlli serrati per garantire la sicurezza di donatori, riceventi e di tutto il personale. Il presidente di AVIS Regionale Lombardia Oscar Bianchi rassicura: «Non sono state documentate trasmissioni mediante la trasfusione di emocomponenti e non è noto alcun rischio di trasmissione trasfusionale ma in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità abbiamo rafforzato le misure di sorveglianza anamnestica sul donatore di sangue, applicando una sospensione temporanea di 21 giorni dal rientro per tutti i donatori che abbiano soggiornato nelle aree interessate. A tutti i donatori stiamo raccomandando di informare il servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con l’infezione da “Coronavirus” , o in caso di diagnosi, nei 14 giorni successivi ad una donazione».

Nessun pericolo dunque per i donatori che, al massimo, saranno costretti ad un periodo di sospensione dell’attività, come peraltro accade con qualsiasi altra patologia virale. I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie come in una forma simil influenzale. L’infezione si previene valutando la possibilità di posticipare viaggi a Wuhan non strettamente necessari, vaccinandosi contro l’influenza almeno 2 settimane prima della partenza, evitando il contatto diretto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, lavandosi spesso le mani, soprattutto dopo il contatto diretto con persone malate, evitando di visitare mercati ittici o di animali vivi, evitando il contatto diretto con animali da allevamento o selvatici vivi o morti.

Infine, i viaggiatori con sintomi di infezione respiratoria acuta dovrebbero rispettare l’igiene respiratoria: evitare contatti ravvicinati, coprire starnuti e colpi di tosse con un fazzoletto, preferibilmente, monouso e lavare le mani. In caso di dubbi si raccomanda di consultare il numero verde 1500 del Ministero della Salute che fornisce gratuitamente ai cittadini informazioni, in italiano, inglese e cinese sul Coronavirus. Il numero è attivo 24 ore su 24.

 

Avis Regionale Lombardia

È la struttura che coordina tutte le Avis Comunali e Provinciali lombarde. Con oltre 40 anni di storia alle spalle opera su tutto il territorio lombardo tramite una rete di Avis comunali (648) presenti quindi in oltre il 42% dei Comuni della Regione; le sedi comunali sono coordinate dalle 12 Avis Provinciali. La Lombardia rappresenta oltre il 20% dei donatori italiani che coprono il 24% del fabbisogno nazionale. Avis Regionale costituisce l’organismo di interfaccia e il momento di raccordo tra il volontariato attivo, il mondo medico e le istituzioni sanitarie, nell’ottica dell’ottimizzazione e dell’efficacia del nostro essere volontari attivi.

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