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Un posto in prima fila per THAT’S SMART a Mce – Mostra Convegno Expocomfort 2020

Milano, 8 maggio 2019 – THAT’S SMART rappresenta, all’interno della proposta espositiva di MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, la manifestazione leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, in calendario dal 17 al 20 marzo 2020 in Fiera Milano, l’area espositiva e workshop dove il mondo digitale incontra quello della progettazione impiantistica all’insegna del comfort, dell’efficienza energetica e del rispetto dell’ambiente.

Building Automation, Domotica, Smart Metering e Smart Grid, Digital Energy, rinnovabili elettriche, sistemi di accumulo, fotovoltaico, e-mobility, sistemi di monitoraggio, controllo e regolazione che permettono il funzionamento ottimale degli impianti, saranno al centro di THAT’S SMART 2020. Un’occasione unica per il pubblico di operatori professionali quali progettisti, tecnici, installatori, system integrator, fornitori, gestori immobiliari e naturalmente il mondo produttivo dove scoprire le soluzioni più avanzate che stanno modificando il mondo della progettazione impiantistica ad alta efficienza.

THAT’S SMART 2020 sarà, ancora una volta, l’area più innovativa della manifestazione e avrà una nuova collocazione all’ingresso del Padiglione 9/11, dedicato alla climatizzazione, al condizionamento, alle pompe di calore, alla refrigerazione e alle energie rinnovabili. Una posizione, in una logica di evoluzione espositiva che cerca di interpretare la trasformazione del mondo stesso dell’impiantistica, sinergica a quei comparti merceologici dove sono presenti tecnologie molto avanzate per la produzione, allo stesso tempo, di riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria, e che necessitano, sempre di più, di sistemi di monitoraggio delle risorse energetiche utilizzate. L’area di THAT’S SMART 2020 sarà punto di riferimento trasversale a tutti i settori industriali di MCE, sempre più interessati all’innovazione digitale legata a piattaforme intelligenti, facilmente utilizzabili, interattive, per ridurre lo spreco e migliorare il comfort abitativo.

“Misurare per conoscere e gestire al meglio i consumi è la via essenziale per ottenere l’efficienza energetica di un edificio. – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia – THAT’S SMART intende proprio mettere in evidenza, grazie a un parterre di aziende di eccellenza, come i progressi della tecnologia IT, la connettività e la convergenza dei dati guideranno lo sviluppo di soluzioni intelligenti che stanno cambiando la progettazione degli edifici e la loro operatività, rendendoli smart e capaci di interagire con le esigenze della vita quotidiana: dalla smart city allo smart building, dallo smart habitat alla smart life”.

THAT’S SMART 2020 ha l’obiettivo di mettere in comunicazione le tecnologie impiantistiche come prova tangibile di come l’ottimizzazione delle prestazioni energetiche globali permetta di realizzare edifici green: un mondo nel quale la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’accumulo e l’autoconsumo di energia fotovoltaica, insieme alla gestione dei flussi e dei consumi energetici, rappresentano l’ideale complemento nella realizzazione di un edificio integrato.

Il fotovoltaico sta vivendo una seconda giovinezza, grazie anche allo sviluppo di tecnologie parallele come auto elettriche e sistemi di accumulo domestici. In questo scenario, rinnovabili ed efficienza energetica giocano un ruolo da protagonisti per traghettare progettisti, costruttori, istituzioni e utenti finali verso uno sviluppo urbanistico sostenibile, in grado di migliorare la qualità della propria vita anche attraverso l’indipendenza energetica.

Energie rinnovabili, digitalizzazione, connettività, interconnessione e utilizzo intelligente dell’Information Technology per l’ottimizzazione del comfort trovano sbocco naturale in occasione di THAT’S SMART 2020. Questi temi faranno inoltre da filo conduttore del ricco programma di workshop e di incontri aziendali, organizzati con il supporto di un Comitato Scientifico, coordinati da esperti del Politecnico di Milano e dalle più importanti associazioni di settore quali Federazione Anie, Anie Rinnovabili, KNX Italia e Italia Solare, che contribuiranno a individuare le tematiche tecniche, normative e di mercato. Un fitto calendario di incontri con l’obiettivo di supportare gli operatori professionali nel percorso di formazione sull’utilizzo dei dispositivi di ultima generazione.

Tutti gli aggiornamenti su THAT’S SMART sono disponibili su www.mcexpocomfort.it e sui profili di MCE su facebook, twitter, instagram e linkedIn.

 

MCE – Mostra Convegno Expocomfort
Mostra Convegno Expocomfort è la manifestazione internazionale biennale rivolta ai settori dell’impiantistica civile e industriale: riscaldamento, condizionamento dell’aria, refrigerazione, componentistica, valvolame, tecnica sanitaria, ambiente bagno, trattamento dell’acqua, attrezzeria, energie rinnovabili e servizi. Ideata nel 1960 come prima mostra specializzata in Italia, MCE è da oltre 50 anni leader di settore grazie alle comprovate capacità di seguire l’evoluzione dei mercati di riferimento creando momenti di incontro, confronto e dibattito tecnico, culturale e politico. Mostra Convegno Expocomfort è una manifestazione fieristica di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2018. Reed Exhibitions conta 38 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc, leader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business.
Ufficio Stampa: Flaminia Parrini, Reed Exhibitions Italia, tel.+39 02/43517038, [email protected].
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That’s Mobility: Pronto Il Programma Dei Convegni

Tanti i temi del ricco calendario di convegni: dall’ E-Mobility Report 2018  alle stazioni di ricarica nei condomini, dal ruolo del fotovoltaico nella mobilità elettrica al ruolo dei mobility manager per finire con le Super ed Hypercar del presente e del futuro.

Milano – 25 luglio 2018 – Un nutrito programma di convegni andrà a valorizzare la prima edizione di THAT’S MOBILITY, il nuovo evento dedicato alla mobilità sostenibile, organizzato da Reed Exhibitions Italia, in partnership con l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, in calendario dal 25 al 26 settembre 2018 presso il MICO, Centro Congressi di Fiera Milano.

La prima edizione di THAT’S MOBILITY offrirà quindi, accanto ad un’area espositiva, ad oggi, di 23 aziende partner, un ricco calendario di convegni su alcuni dei temi di maggior attualità del settore. Un focus speciale sarà dedicato al mercato della mobilità elettrica, alle sue potenzialità di sviluppo e al futuro del comparto, grazie alla partnership con l’Energy&Strategy Group che presenterà, per l’occasione, nel pomeriggio di martedì 25 settembre, i dati aggiornati dell’E-Mobility Report 2018, una fotografia del nostro paese, i numeri, il benchmark internazionale e i trend futuri. I dati dello studio saranno poi al centro di due tavole rotonde, entrambe il 26 settembre: la prima su Il business model elettrico: a che punto siamo?, la seconda su E-Mobility 2.0: dal V2X alle altre forme di trasporto.

Tanti gli argomenti al centro del calendario di incontri della seconda giornata del 26 settembre 2018, da Mobilità elettrica e qualità dell’aria – Mobilitaria: il rapporto del CNR-IIA e Kyoto Club sull’andamento della qualità dell’aria e della mobilità urbana nel decennio 2006 – 2016 nelle principali 14 città italiane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. Un’occasione di riflessione e confronto con il mondo delle istituzioni locali e l’industria per offrire un quadro univoco sullo stato delle politiche più incisive per una mobilità più sostenibile nelle nostre città.

I lavori proseguiranno con PV e Mobilità Elettrica: un binomio vincente? a cura di Solare B2B, che offrirà un aggiornamento sulle tecnologie più avanzate realizzate dalle aziende dei settori efficienza energetica, rinnovabili e fotovoltaico che si rivolgono al mondo dell’e-mobility: colonnine di ricarica, sistemi storage, pensiline fotovoltaiche, accumuli per la ricarica veloce, infrastrutture tecnologiche, dispositivi per l’ottimizzazione dei flussi di energia.

Un focus speciale sarà dedicato a Stazioni di ricarica per veicoli elettrici in condominio: criticità e opportunità, a cura di ANACI LECCO, per approfondire uno dei temi caldi per la diffusione della mobilità elettrica nel nostro paese, dove il 75% della popolazione italiana abita in condominio. Le nuove normative europee, che prevedono la predisposizione di punti di ricarica per gli edifici residenziali di nuova costruzione e nelle grandi ristrutturazioni con almeno 10 unità abitative, e l’obbligo dal 1° gennaio 2018 per i nuovi edifici di predisporre infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli saranno il punto di partenza per raggiungere sul territorio un numero adeguato di punti di ricarica accessibili al pubblico entro il 31 dicembre 2020.

A THAT’S MOBILITY si parlerà anche di Super ed Hypercar: presente e futuro elettrico, a cura di eV-Now!. Un’occasione unica per avere un quadro su questo settore emergente, da un’analisi dei modelli presenti sul mercato alla ricerca e ingegneria necessarie, dal ruolo che i piccoli costruttori hanno nei confronti dei BIG, alla filiera dei fornitori e il ruolo delle aziende italiane, dalla formula E con la sua ricaduta tecnologica alla ricarica UltraRapida e alla potenza della rete italiana.

E ancora, la Mobilità elettrica nella PA, con la presentazione del primo decalogo per i mobility manager, una delle figure previste dal Decreto del Ministero dell’Ambiente del 27/03/1998 per gli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti, ubicate nei Comuni delle zone a rischio di inquinamento atmosferico, che prevede l’adozione del  Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL) del proprio personale dipendente, e da una successiva norma del 2015, che ha esteso l’obbligo anche agli istituti scolastici di ogni ordine  e grado.

Concluderà i lavori la presentazione dei risultati della ricerca Presa… in pieno! Gli italiani alle “prese” con le colonnine di ricarica, un’indagine a campione che Nuova Energia, il bimestrale dello sviluppo sostenibile, ha condotto da luglio su tutto il territorio nazionale. L’indagine intende offrire la percezione degli italiani riguardo l’auto elettrica, quanto considerano friendly le colonnine di ricarica, quali fake news si sono già radicate sul tema.

THAT’S MOBILITY sarà quindi un palcoscenico privilegiato di incontro e dibattito fra Pubblica Amministrazione, investitori privati, multi-utility attive nella produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica, player dell’automotive e tutto il complesso comparto di piccole e grandi realtà innovative che giocano un ruolo importante nella trasformazione del modo di concepire la mobilità necessario per disegnare il futuro di città moderne e tecnologicamente avanzate.

L’ingresso è gratuito previa registrazione su: www.thatsmobility.it

THAT’S MOBILITY – è una Conference&Exhibition di proprietà di Reed Exhibitions, il leader mondiale nell’organizzazione di fiere e congressi che gestisce oltre 500 eventi in 30 Paesi che hanno registrato più di 7 milioni di partecipanti nel 2017. Reed Exhibitions conta 38 sedi in tutto il mondo a disposizione di 43 settori industriali. Reed Exhibitions fa parte di RELX Group plc, leader mondiale nella fornitura di soluzioni e servizi per clienti professionali in numerosi comparti di business.

Ufficio Stampa: Flaminia Parrini, Reed Exhibitions Italia, tel.+39 02/43517038, [email protected]

 

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Fotovoltaico, Tutto ciò che devi sapere sugli impianti di produzione

Ormai molti di noi conoscono come funzioni un impianto fotovoltaico, ma pochi sanno quali sono i fattori che influenzano la loro efficacia. Di seguito scopriremo come, questa fonte rinnovabile, ti aiuti a ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera.

Come funzionano i fotovoltaici

I pannelli fotovoltaici, che nascono dall’unione di più celle, permettono di convertire l’energia in elettricità. Partendo dalla luce del sole si ottiene la “stimolazione” degli elettroni che sono inseriti in ogni cella, più precisamente nel silicio. Devi sapere che un impianto è di solito formato almeno da due componenti:

  • moduli fotovoltaici: che trasformano la luce sola in elettricità;
  • Gli inverter: apparecchi che sanno convertire la corrente continua in alternata. Possono integrare sistemi di stoccaggio temporaneo come le batterie AGM, batterie al Litio o altre tipologie.

Lo stesso inverter è quel mezzo che permette di trasportare e convertire l’energia, divenuta corrente alternata, fino alle reti di distribuzione. La conversione di ogni impianto fotovoltaico però non è mai al 100%, perché non tutti l’energia diventa elettricità. Di solito, i moduli migliori permettono di avere un’efficienza pari al 20-22%. Che cosa vuol dire? Che appena un quinto dell’energia solare che colpisce il pannello sarà poi trasformata. E’ presto detto però che vi sono anche dei fattori esterni che vanno a influenzare il rendimento stesso dell’impianto.

Quali fattori condizionano il tuo impianto fotovoltaico

Di seguito ti forniamo i fattori che determinano il rendimento dell’impianto.

  • La temperatura: più è elevata e meno i pannelli risulteranno essere efficienti. Quando si verifica il surriscaldamento delle celle, si ha un impatto negativo sull’efficienza e sul rendimento dell’intero impianto.
  • Pulizia: quando materiali esterni come terra, foglie e resine si accumulano sui pannelli, si può rendere più difficoltosa la ricezione della luce solare. In questo caso si ottiene una perdita di rendimento che compromette il ritorno economico previsto.
  • Zone o periodi d’ombra: hanno un alto indice di variabilità e un peso importante sul rendimento. Ecco perché è bene ridurre al minimo le tecnologie.
  • Connettori: quest’ultimi e i cavi possono causare piccole perdite in termini di rendimento. Sono vere dispersioni elettriche che però incidono in minima parte sul rendimento complessivo.
  • Efficienza dell’Inverter: normalmente un inverter ha un’efficienza il 96 – 97% di efficienza. La loro massima conversione si ha quando la potenza della corrente continua in entrata è elevata.
  • Età dell’impianto: dopo 20 – 25 anni si ha un calo di rendimento in perdita pari a 0,5% all’anno. A fine vita renderà circa il 10 – 12% in meno rispetto all’inizio.
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MEF lancia GreenKit.it il nuovo modo di fare efficienza energetica

MEF Distribuzione Materiale Elettrico presenta www.greenkit.it il portale che nasce con l’obiettivo di rendere maggiormente fruibili informazioni e prodotti per l’efficienza energetica.

Se il risparmio energetico è il fine, l’utilizzo razionale dell’energia e delle risorse è il mezzo. Per questo MEF ha deciso di proporre al mercato KIT pre-configurati per essere installati in tutti gli ambiti dove è possibile realizzare efficienza energetica.

Il concetto di KIT è un modo innovativo ed estremamente pratico rivolto al mondo degli installatori che permette di inquadrare in poco tempo le molteplici soluzioni che si possono ottenere nell’ambito dell’efficientamento di un impianto.

Oggi è possibile ottenere risparmio energetico in moltissimi ambiti per questo greenkit.it offre una vastissima gamma di sistemi in kit per la domotica, il fotovoltaico, il solare termico e termodinamico; indispensabili anche i sistemi in kit per la gestione energetica della casa e quelli per la contabilizzazione e termoregolazione.

Il sito contiene anche una guida su “come risparmiare energia” che affrontata con una sintetica panoramica i basamenti necessari per ottenere il miglior risultato in termini di efficienza energetica.

Greenkit.it è un primo contatto verso il mondo del risparmio energetico e il suo obiettivo è rendere fruibili online, in modo dettagliato, soluzioni trasversali adatte a ogni esigenza di impianto.

Una volta individuato il kit più interessante per le proprie esigenze basta compilare il form di richiesta informazione per essere contattati, e proseguire l’approfondimento di efficientamento con l’affiancamento degli specialisti di settore di Green Kit MEF.

Ufficio Stampa HSR

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MEGACELL RAGGIUNGE UN’EFFICIENZA SUPERIORE AL 21% SULLE CELLE FOTOVOLTAICHE BIFACCIALI “BiSoN” E INTRODUCE I 4 BUS-BAR

Carmignano di Brenta (PD), 17 Dicembre 2015 – Lo scorso aprile, ad un solo mese dall’avvio della produzione della cella bifacciale fotovoltaica BiSoN ad alta efficienza in silicio monocristallino N-Type, era stato annunciato di aver raggiunto un’efficienza del 20% sul fronte della cella. Ora, solo pochi mesi dopo, MegaCell, azienda di MegaGroup, è andata ben oltre le aspettative raggiungendo nei propri reparti produttivi a Carmignano di Brenta (PD) un’efficienza cella superiore al 21% sul fronte, ai vertici delle performance mondiali, con un indice di bifaccialità del 90%. Considerando un contributo del retro della cella del 20%, l’efficienza complessiva della cella BiSoN diventa quindi del 25%.
Tale risultato, ottenuto dal Team di tecnici e ricercatori MegaCell, è particolarmente rilevante non solo per il dato oggettivo ma anche per il fatto di essere stato acquisito in ambito produttivo e non di laboratorio.
La cella BiSoN di nuova generazione supera i 5,17 W di potenza sul fronte ed è inoltre dotata di 4 anziché 3 bus-bar, secondo le più recenti e innovative acquisizioni del settore. Ciò consente di realizzare un modulo che ha potenza più elevata e perdite ridotte. Realizzati con 60 celle bifacciali BiSoN, i moduli sono in grado di sviluppare oltre 300 Wp sul fronte e 270 sul retro che, considerando un 20% di contributo medio del retro, corrispondono a 375 We (Watt equivalenti) complessivi (fronte+retro). Da rilevare che tale incremento di performance avviene a parità di costo sui restanti componenti del modulo. La nuova tecnica costruttiva vetro-vetro consente inoltre di garantire al modulo una durata di 50 anni, con conseguente consistente aumento dell’energia prodotta complessivamente nell’arco della sua vita utile.
L’alta efficienza abbinata alla bifaccialità consente inoltre di ridurre la taglia dell’impianto a parità di kWh (Kilowattora) prodotti con un ulteriore risparmio in strutture, cavi, manodopera e superficie occupata.
Con queste nuove acquisizioni viene quindi posta una nuova pietra miliare a favore dell’abbattimento del costo del kWh (chilowattora) fotovoltaico che diventa competitivo rispetto alle fonti fossili in molte zone del mondo. In quelle ben soleggiate si possono infatti già oggi raggiungere i 35-40 dollari al MWh (megawattora) fotovoltaico. E’ quanto si appresta a dimostrare MegaEngineering, azienda di MegaGroup, con l’impianto fotovoltaico bifacciale più grande del mondo da 2,5 MW di potenza, in fase di realizzazione in Cile.
Contestualmente a tali acquisizioni, l’attività produttiva di MegaCell a Carmignano di Brenta (PD) è proseguita secondo il piano di sviluppo previsto, concludendo la fase di avviamento e raggiungendo la piena capacità produttiva di 80MW annui.

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L’ITALIANA MEGAGROUP FIRMA L’ACCORDO PER LA PRODUZIONE IN BOSNIA DI LINGOTTI E WAFER IN SILICIO MONO E POLICRISTALLINO AD USO FOTOVOLTAICO

Carmignano di Brenta (PD), 10 dicembre 2015 – E’ stato firmato l’accordo per la produzione, a Kozarska Dubica in Bosnia, di lingotti e wafer di silicio per uso fotovoltaico da parte di MegaGroup, holding padovana del settore fotovoltaico che comprende attualmente MegaCell, MegaEngineering e MegaCivic cui presto si aggiungerà una nuova Società dedicata al progetto in territorio bosniaco.
Lo annuncia ufficialmente oggi Franco Traverso, Presidente del Gruppo e pioniere del fotovoltaico italiano, dopo aver siglato il contratto venerdì scorso con la municipalità bosniaca per l’acquisto di 20.000 m2 di terreno a Kozarska Dubica nella zona industriale “Lipova Greda” nella quale sorgerà nel 2016 l’insediamento produttivo.
Lo stabilimento prevede, nella prima fase, una capacità produttiva annua di 120 MW ed un investimento di 12,5 milioni di euro, con l’assunzione di 90 lavoratori che verranno preventivamente formati per operare in un settore ad alta tecnologia.
“L’obiettivo è quello di avviare già entro fine 2016 la produzione di lingotti e wafer di silicio mono e policristallino in modo da fornire la materia prima per la produzione di celle e moduli fotovoltaici. E’ il primo step per la creazione di un polo fotovoltaico di riferimento a livello mondiale”, afferma Franco Traverso.
La produzione sarà destinata prevalentemente all’italiana MegaCell, che produce a Padova celle e moduli fotovoltaici bifacciali ad alta efficienza in silicio mono e policristallino, ma anche agli stabilimenti delle Joint Venture che il gruppo sta creando all’estero per la produzione di celle, moduli ed impianti fotovoltaici bifacciali avanzati.
Il progetto prevede, in una seconda fase, l’espansione della capacità produttiva e la creazione di altre parti della filiera fotovoltaica, con un investimento complessivo di 35 milioni di euro, preannunciando pertanto la nascita di uno dei più grandi insediamenti fotovoltaici d’Europa, a firma totalmente italiana.
La scelta di MegaGroup è ricaduta sul sito industriale bosniaco, già dotato di infrastrutture, per la combinazione di elementi favorevoli alle produzioni “energy intensive”, quali sono quelle della fabbricazione di lingotti e wafer. Il polo fotovoltaico che verrà creato potrà infatti beneficiare di un costo di energia tra i più bassi al mondo, di manodopera specializzata e a basso costo e di un forte supporto da parte del Governo locale. Inoltre l’energia utilizzata sarà idroelettrica, quindi green.
“E’ un passo importante nella strategia di espansione di MegaGroup nei paesi emergenti”, afferma Traverso. “Puntiamo a creare una rete di aziende Partner che beneficeranno delle sinergie produttive e commerciali esistenti all’interno del gruppo e che potranno fortemente competere sui mercati mondiali. L’autoproduzione della materia prima in Bosnia è elemento essenziale di una strategia che mira a rendere il fotovoltaico di alte prestazioni altamente competitivo con l’energia da fonti fossili”.
Grazie alla sua strategia di integrazione verticale della filiera, da monte a valle, la padovana MegaGroup vedrà rafforzata la sua presenza internazionale acquisendo un ruolo principale nello scenario fotovoltaico mondiale.

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Il fotovoltaico leggero, facile e pienamente riciclabile

È una tecnologia innovativa che sfrutta il silicio amorfo tripla giunzione a film sottile per produrre energia la dove altre tecnologie non riescono o non lo fanno in modo efficiente. EPS Energia propone questi impianti con tutti i vantaggi aggiunti dei suoi servizi, quali studio di fattibilità, progettazione, installazione e supporto all’ottenimento delle autorizzazioni. 

Fotovoltaico con celle in silicio amorfo tripla giunzione a film sottile. Sì, la definizione è lunga, ma solo così è corretta, completa e serve per individuare una tecnologia nuova, totalmente diversa da quanto si è visto fino a ora. Normalmente quando si parla di fotovoltaico si pensa a strutture con pannelli che sporgono dei tetti per intercettare la luce del sole, grosse e ingombranti. Ecco, non è più così.

Dovete ora pensare a strisce di “pannelli” fotovoltaici, ovvero a lamine di acciaio flessibile ricoperte da un “film sottile” di celle di silicio amorfo a “tripla giunzione”. Il tutto con la faccia inferiore adesiva, per poter applicare la striscia su ogni possibile copertura o superficie.

Ah sì, dimenticavo, non serve più il perfetto orientamento e la perfetta inclinazione come richiedono altre tecnologie fotovoltaiche. Ora questi pannelli (è difficile chiamarli ancora così) possono essere applicati su comuni tetti piani, gli ancor più comuni tetti a falda (con tutte le possibili inclinazioni), tetti curvi (come quelli di molti capannoni, palestre, ecc.), e anche pareti verticali (come le pareti esterne di molti locali ascensori e vani scala che svettano sopra i tetti di molti condomini).

Caratteristiche in pillole. Può essere utile metter in fila le principali caratteristiche che caratterizzano questo particolare prodotto.

È il pannello fotovoltaico più leggero del mondo (spessore 1,5 mm, 2,5 kg/m2), si integra facilmente in ogni architettura e ambientazione. Non necessita di alcun supporto (ne per rinforzo, ne per orientamento). Facile da trasportare e spedire. Resistente e infrangibile, resiste molto meglio di altri pannelli alla grandine.

È il pannello fotovoltaico più efficiente al calore, il più resistente al solleone (per deformazione e deterioramento) e il più efficiente nelle località maggiormente soleggiate.

È il pannello fotovoltaico più efficiente alla luce, fornisce le migliori prestazioni di potenza con luce scarsa (cielo nuvoloso) e protrae la sua efficienza a lungo nella giornata (dall’aurora al tramonto).

Ha una estrema flessibilità d’utilizzo e permettere l’installazione su ogni superficie (coperture o pareti). Facile da integrare in sistemi smontabili e portatili (tendoni, padiglioni, tende o tensio-strutture, ecc.). I pannelli possono essere organizzati in ogni forma e disposizione da voi immaginata.

È un prodotto ecologico, il migliore pannello sul mercato dal punto di vista del costo ecologico (quanta energia è costata la produzione/quanta energia potrà produrre una volta istallato). È riciclabile al 100%, non da alcun rischio di inquinamento quando, alla fine dei suoi non pochi 25 anni di vita, si procederà al suo smaltimento.

Per tutte le altre informazioni e ulteriori approfondimenti l’invito è di visitate il sito www.epsenergia.it. Per contatti: [email protected] – +39 026431958

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Il rinomato imprenditore milanese Giovanni Gelmetti intervistato sulle tecnologie eco-compatibili della Giax Tower

Situato nei pressi del MAC Center, la Giax Tower è considerato il grattacielo di moda a Milano, non solo per il raffinato ed ultramoderno design che propone, ma soprattutto per l’innovazione tecnologica che offre, che lo categorizza come smart building. L’ideatore di questo grattacielo intelligente, Giovanni Gelmetti, dinamico imprenditore immobiliare milanese, è stato intervistato proprio a questo proposito.

 

D: Cosa s’intende per Smart Building?

R: La traduzione letterale di questo termine è “edificio intelligente”, un edificio mirato cioè a ridurre l’impatto ambientale tramite la riduzione dei consumi energetici, e dotato inoltre di apparecchiature sofisticate e tecnologiche in grado di permettere una gestione e un controllo in remoto, in modo semplice, di numerosi dispositivi elettronici.

 

D: Tra le tecnologie, nel suo grattacielo ha scelto di adottare la domotica…

R: Esattamente. L’adozione della domotica per ogni singola unità immobiliare consente di usare la tecnologia per semplificare la vita all’interno dell’ambiente residenziale. L’impianto è in grado di gestire climatizzazione, illuminazione, impianto antifurto e molto altro ancora.

 

D: Quali sono le altre innovazioni tecnologiche che propone la Giax Tower?

Come prima cosa, in ogni appartamento è stata prevista la predisposizione della fibra ottica. Poi un’altra delle tante innovazioni si trova nelle autorimesse, che oltre ad essere provviste di prese per la ricarica delle auto elettriche, ogni singolo box è dotato di contattore d’energia elettrica in grado di gestire ogni singolo consumo. E per la sicurezza tutta la zona è video sorvegliata 24/24h e 7 giorni su 7.

 

D: Che soluzione di risparmio energetico ha pensato per il grattacielo di moda a Milano?

La Giax Tower sfrutta l’energia geotermica e fotovoltaica, che permette di mantenere bassi i costi di gestione, producendo autonomamente energia elettrica e termica.

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Online il sito web miofotovoltaico.it

Funzionale e intuitivo il nuovo sito di Marco Muccioli è finalmente on line. Sei curioso di conoscere il settore delle fonti di energia rinnovabili? Naviga su Miofotovoltaico.it e scopri chi c’è dietro questa solida azienda. Il punto di forza dello staff di Muccioli sta nella cura e gestione dei servizi in fase di post vendita, in altre parole l’assistenza al cliente per risolvere rapidamente qualsiasi problema legato all’attività degli impianti.

Dopo 40 anni di esperienza maturata nel settore dell’impiantistica meccanica ed elettrica, oggi l’azienda si fa conoscere anche sul web. Se clicchi sulla categoria “calcola la tua produzione” potrai capire se l’emissione di energia fotovoltaica del tuo impianto è in linea con quella attesa in condizioni normali.
Approfitta ora per chiedere un preventivo, compila la form dei contatti su Miofotovoltaico.it e approfitta degli incentivi per tutto il 2014 con la detrazione dell’intera spesa al 50% in 10 anni.

GUEST.it srl ha realizzato il sito dell’impresa di Marco Muccioli, così come tantissimi altri siti aziendali e turistici nell’arco di quasi vent’anni di attività.
Lo staff di GUEST.it lavora per offrire ai suoi clienti visibilità sui motori di ricerca, soluzioni informatiche per il business, hosting e assistenza in fase di progettualità e post realizzazione.
Contattaci a [email protected] | +39 0541649292

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Baraclit presenta il nuovo sito web

Inizia così il 2014 dei prefabbricatori toscani. La pubblicazione internet di un sito HTML con numerose immagini di realizzazioni inedite e focus dettagliati dei prodotti Baraclit. Uno spazio-vetrina online in grado di soddisfare il pubblico di progettisti e imprenditori alla ricerca di soluzioni tecniche evolute e strutture architettoniche di qualità anche per i gusti estetici più esigenti.

L’utente, selezionando i diversi menu in homepage (“azienda – projects – soluzioni – fotovoltaico – press – area news e social”), potrà quindi conoscere la filosofia costruttiva che guida Baraclit da oltre 66 anni nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale, logistica e commerciale, la tecnologia dei suoi prodotti e lo stile offerto ai propri clienti.

Ogni sezione, attentamente studiata in responsive design, consente la massima fruibilità di news, video, gallery fotografiche, oltre ad approfondimenti tecnici, auto adattandosi su qualunque dispositivo mobile. Tutti i contenuti sono stati pensati per una lettura veloce e userfriendly ma dal forte impatto visivo.

Una veste moderna con grafica minimal e elementi distintivi che rimandano alla mission aziendale ‘crea solidi valori’ e testimoniano la lunga esperienza di Baraclit nel panorama italiano dell’architettura industriale e, dal 2009, nel campo dell’Energy Building.

 

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

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PREFA – NUOVI SISTEMI FOTOVOLTAICI

PREFA, l’azienda leader nel settore delle coperture e rivestimenti architettonici per facciate in alluminio, da oggi arricchisce la sua offerta con due nuovi sistemi fotovoltaici per soddisfare qualsiasi esigenza costruttiva e generare energia nel pieno rispetto dell’ambiente.

 

Da sempre attenta agli aspetti funzionali e creativi dell’architettura moderna con soluzioni per le coperture ed i rivestimenti per facciata che coniugano leggerezza, resistenza, garanzia di durata e grande impatto estetico, PREFA oggi completa la sua gamma con due sistemi fotovoltaici di elevato contenuto tecnologico e altamente innovativi.

In un contesto storico e ambientale come quello in cui adesso viviamo, dove la creazione di energia dai combustibili fossili non è più sostenibile nelle proporzioni che attualmente conosciamo, lo sfruttamento dell’energia solare diventerà sempre più strategico per la sua natura illimitata ed inesauribile, e la sua disponibilità a qualsiasi latitudine. Inoltre a differenza delle fonti di energia fossili e dell’energia nucleare, lo sfruttamento dell’energia solare non produce inquinamento, scorie o gas serra. Basta infatti un impianto da 5KW con una superficie di circa 34 m2 per coprire il fabbisogno annuale di una famiglia di 4 persone.

PREFA con i prodotti della gamma PS.13, propone soluzioni di fotovoltaico sia integrato che non. I moduli fotovoltaici PREFA sono all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e assicurano il massimo rendimento di trasformazione dall’energia solare in energia elettrica. Inoltre grazie alla garanzia di 40 anni sui materiali del sistema di montaggio PREFA e i 25 anni di garanzia sulle prestazioni, i sistemi fotovoltaici PREFA assicurano la massima affidabilità, qualità e durata.

Sia che si scelga la soluzione NON INTEGRATA PREFA PS.13, ideale per interventi non invasivi, oppure la soluzione ad incasso FOTOVOLTAICO INTEGRATO PREFA PS.13, ottima in caso di nuove costruzioni o in fase di ristrutturazione della copertura, i sistemi fotovoltaici PREFA assicurano il massimo rendimento attraverso la retroventilazione ottimale dei moduli, una perfetta combinazione fra tecnologia e resa estetica e un rendimento energetico più elevato grazie allo speciale vetro protettivo.

Il sistema fotovoltaico è completato da un’ampia gamma di accessori per il fissaggio appositamente studiati sempre in alluminio, per la perfetta integrazione con tutti i sistemi di copertura PREFA .

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Niross, nuovo sito aziendale o contenitore tematico?

Dopo un periodo di riflessione su contenuti e peculiarità operative, il sito, con contributi tecnici, esperienze professionali e aggiornamenti normativi, è finalmente on line.

Il nostro pianeta è un ecosistema autonomo entro un delicato equilibrio di molteplici elementi. Dalla nascita dell’età industriale sono passati un paio di secoli, dall’avvento della società di massa e di consumo, solo alcuni decenni. In questo “insignificante” periodo, rispetto ai tempi geologici della terra, la civiltà umana ha portato all’estinzione centinaia di specie animali, invaso il territorio con miliardi di metri cubi di cemento, inquinato irrimediabilmente vaste aree, depauperato di risorse il pianeta e messo in pericolo la sopravvivenza stessa della specie innestando il meccanismo di distruzione dell’ozono.

La terra, come tutti i sistemi, ha un punto di non ritorno. Ovvero un limite, superato il quale, non è più possibile tornare indietro. Questo limite potremmo già averlo superato e non saperlo. Vi sono opinioni contrastanti da parte degli scienziati. Tuttavia potremmo trovarci nella condizione dell’automobilista che in procinto di passare un incrocio non riesce a vedere il rosso del semaforo, perché ha la vista offuscata o perché è distratto. Sono molti i bioindicatori del cambiamento sistemico della terra e il mondo scientifico è impegnato nell’opera di informazione. Il problema è che spesso gli ammonimenti degli studiosi sono ignorati dalle classi dirigenti delle nazioni (cfr. “I nuovi limiti dello sviluppo” Donella Meadows, Jorgen Randers, Dennis Meadows).

Dovere dell’opinione pubblica e, quindi, del singolo è conoscere lo stato delle cose e agire. Sette miliardi di individui, la popolazione attuale della terra, sono una “massa critica” sufficiente per invertire il corso degli eventi. E operare all’interno di un prospettiva ambientale e logica ben definita non si tratta più di un vezzo o di una moda.

Riqualificare casa in termini di efficienza energetica, può voler dire bruciare durante la stagione fredda 50 quintali di legna invece di 100. Promuovere il trasporto sostenibile con la bicicletta o l’auto elettrica, magari alimentandola con il proprio impianto fotovoltaico domestico (un impianto da 4 kWp di circa 28 mq. se bene esposto in centro Italia può alimentare 2 vetture elettriche con percorrenza annua complessiva di circa 30.000 km) significa abbattere il consumo di combustibile fossile, consumare meno C02, far viaggiare meno petroliere, costruire meno oleodotti, e avere più attivo nel bilancio nazionale.  Se le amministrazioni locali utilizzassero i rifiuti organici a valle di una raccolta differenziata ben strutturata per produrre biogas, si potrebbe dare energia elettrica alla rete e cogenerare calore per il teleriscaldamento delle abitazioni,  creando ricchezza, abbattendo di nuovo CO2 e riducendo i volumi di rifiuti per le discariche.

Tutto questo oggi è fattibile. E salvaguardare le peculiarità del territorio significa accrescerne le potenzialità in termini di produzione e di benessere comune.

Niross, società d’ingegneria civile che si occupa dell’applicazione di tecnologie per il contenimento energetico e per la sostenibilità ambientale desidera con il nuovo sito offrire una panoramica sulla propria proposta professionale di attività e di servizi e, contestualmente, dare ai visitatori contenuti tematici tecnici sullo stato dell’arte del settore. In un periodo nel quale l’aggiornamento normativo continuo e la ricerca scientifica hanno ripercussione immediata sul mercato, fornire informazioni, dati e osservazioni dal punto di vista privilegiato di esperti del settore, manifesta l’intento di promuovere l’azienda, e, parimenti, di voler prender parte al cambiamento.

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Gli italiani amano il solare… ma lo conoscono bene?

Per l’89% degli italiani il solare è l’energia su cui l’Italia, pensando al futuro, dovrebbe puntare. Lo rivela il nono rapporto “Gli italiani e il solare”, pubblicato recentemente dalla Fondazione Univerde ed IPR marketing per l’inaugurazione del Solarexpo 2013. Gli italiani amano il solare dunque, ma lo conoscono bene?

Come di consueto per l’inaugurazione del Solarexpo la Fondazione Univerde ed IPR marketing hanno pubblicato i risultati del sondaggio “Gli italiani e il solare” , volto a fare il quadro su come viene percepita la questione energetica nel nostro Paese. I risultati sono molto favorevoli alla soluzione solare, giudicata semplice, pulita, sempre più economica, vantaggi che hanno fatto guadagnare al solare la simpatia di oltre il 90% degli Italiani. Una stima quella per la tecnologia solare che può essere tranquillamente condivisa, quello che può essere meno condiviso è il metodo piuttosto semplicistico con cui la ‘soluzione solare’ viene proposta, attraverso domande che forse non lasciano trasparire pienamente il rovescio della medaglia.

I principali risultati del rapporto si possono così riassumere:

  • Per l’89% degli italiani il solare è l’energia su cui l’Italia, pensando al futuro, dovrebbe puntare. Seguono eolico (54%), Idroelettrico (35%), Geotermia (25%), Nucleare (17%), Biomasse (16%), Gas (14%), Carbone (2%), Petrolio (1%);
  • il 79% degli italiani è propenso ad utilizzare direttamente l’energia solare;
  • il 92% degli italiani sarebbe favorevole ad installare pannelli FV nel proprio condominio utilizzando un incentivo pubblico. (sarebbe stato forse interessante porre una domanda simile per valutare la propensione all’installazione senza incentivo pubblico);
  • il 48% degli italiani sarebbe per l’abolizione degli incentivi se questi venissero sostituiti con semplificazioni burocratiche e la libertà di autoprodurre e vendere energia in rete, il 38% è contrario alla loro abolizione;
  • il 90% degli italiani considera doveroso per la salute e per il clima chiudere le centrali a carbone e ad olio combustibile entro il 2020;
  • Il 77% degli italiani non conosce le smart grid ma il 54% degli interpellati le giudica un’ottima iniziativa quando queste vengono definite le reti intelligenti decise dall‘Unione Europea con cui ogni cittadino potrà non solo ricevere e comprare energia ma diventare produttore, da solo e in comunità, e anche vendere energia ad altri attraverso la rete.
  • l’ 88% degli italiani risulta favorevole all’applicazione di una carbon tax, il 40% pensa però che ciò sarà difficile da realizzare.

Questi risultati danno un’idea su quello che è il ‘polso’ degli italiani sulla questione energetica, dati certamente interessanti e su cui riflettere.

Forse però per il sondaggio che precederà il Solarexpo 2014 si potrebbero proporre delle domande un po’ più pragmatiche, pur senza pretendere che i cittadini italiani diventino esperti delle criticità che può comportare per il sistema e per il mercato elettrico un’ampia diffusione del solare. Ad esempio si potrebbe lasciar intravvedere cosa potrebbe comportare dal punto di vista burocratico e fiscale poter vendere ad altri l’energia elettrica attraverso le smart grid (bisognerebbe quanto meno saper comprendere in cosa consiste un contratto di fornitura e si dovrebbe produrre una bolletta, per quanto semplificata). Si potrebbe inoltre suggerire cosa comporterebbe dal punto di vista dei costi dell’energia elettrica l’eliminazione delle centrali a carbone e la loro sostituzione con impianti a fonti rinnovabili. Oppure, per consentire una valutazione più informata, si dovrebbe far sapere agli intervistati che l’applicazione di una carbon tax sui prodotti energetici proporzionale alle emissioni di CO2 risulterebbe in percentuale molto più gravosa per chi ha un reddito basso e può intervenire in maniera marginale sui propri consumi (ad esempio con una ristrutturazione edilizia o acquistando un’auto meno inquinante) mentre risulterebbe in percentuale meno gravosa per chi ha redditi elevati.

In ultimo una piccola considerazione sul comunicato stampa relativo alla presentazione del rapporto che riporta nel cappello: Dal 90% degli italiani NO al carbone e SI al solare, anche con nuovi incentivi. Pecoraro Scanio: “Nel 2020 chiudere le centrali a carbone e a olio combustibile. Nel 2050, 100% di energia da rinnovabili. Subito nuovi incentivi normativi ed economici”. Un’interpretazione a dir poco assai colorita dei risultati del sondaggio e che sembra voler fornire alla stampa una chiave di lettura preconfezionata dei dati, anch’essa eccessivamente semplificata.

Leggi l’articolo sul blog di Assoelettrica

Fonte: Assoelettrica

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Assoelettrica: “Non possiamo pagare da soli il conto della crisi”

Tra crisi del settore elettrico, overcapacity e le recenti polemiche sul fotovoltaico, Assoelettrica chiede “equità” verso gli impianti termoelettrici. L’intervista di Chicco Testa alla Staffetta Quotidiana

Chicco Testa La polemica tra fotovoltaici ed elettrici “tradizionali” si è già surriscaldata, ma ancora non è del tutto chiaro di cosa si parli, quali siano le opzioni in campo. Opzioni che riguardano un problema comune: come gestire questa situazione di overcapacity. Cosa chiede Assoelettrica?

Intanto vorrei chiarire una questione personale. Oltre alla presidenza di Telit (una società che produce tecnologie per le telecomunicazioni, ndr) ho un’azienda che si chiama Eva. Sette-otto anni fa ho investito insieme a Franco Bernabè in una società di giovani ingegneri bresciani il cui obiettivo era la realizzazione di piccoli impianti idroelettrici. Sviluppare un impianto idro comporta una fatica considerevole perché ogni impianto ha una sua caratteristica, localizzazione, territorio, portata, geologia, idrogeologia ecc. Abbiamo fatto 4-5 impianti e poi ci siamo accorti degli incentivi al fotovoltaico e abbiamo investito. È una cosa molto più semplice, gli impianti sono tutti uguali. Il primo lo abbiamo fatto con l’aiuto di un Epc, poi ci siamo resi conto che l’ingegneria è semplicissima e ce li siamo fatti in casa.

I pannelli li avete comprati in Cina?

Ovviamente. E abbiamo realizzato 13 MW. Quando guardo i conti… facciamo 7 milioni di fatturato di cui 5 di Ebitda.

Tornando al punto: cosa chiedete per uscire da questa situazione?

Quando sono arrivato in Assoelettrica mi sono reso conto dello sconquasso che il sistema aveva subito. Una buona parte della situazione è compromessa. Il danno più grosso, ancor prima della questione dei costi, è quello prodotto sul sistema elettrico nazionale. La riforma Bersani era ottima (la liberalizzazione del mercato elettrico con il dlgs 79/99, ndr), ha spinto le aziende a fare investimenti importantissimi che hanno rinnovato completamente il parco termoelettrico italiano. Quando eravamo pronti a fare la nostra parte – tra l’altro con il prezzo del gas che scendeva – è arrivata questa botta che ha cambiato le carte in tavola e ha fatto sì che il mercato libero praticamente non esista più. Il 50% circa dei volumi e il 60% del fatturato del settore deriva da vari regimi amministrati. Insomma, il mercato contendibile si è ridotto a un 50% circa in termini di volumi e in termini di fatturato al 40% circa. Da questa situazione non risaliremo più, o comunque ci resteremo a lungo.

Sul Corriere della sera e su Repubblica sono usciti qualche giorno fa due articoli (un editoriale di Alesina e Giavazzi e un commento di Iezzi) che chiedevano, rispettivamente, il taglio retroattivo degli incentivi alle rinnovabili e la revisione degli oneri di sistema. È d’accordo?

Non voglio trasformare questa storia in una battaglia. Intanto bisogna mettersi d’accordo su cosa vogliamo. Per me è chiaro che l’Italia ha due obiettivi di politica energetica. Il primo è avere l’energia. Su questo punto siamo tutti d’accordo ma dieci anni fa questo non era un problema banale. Il secondo è avere energia a basso costo. E su questo non c’è accordo. Certo, abbiamo gli impegni di Kyoto e quelli assunti in sede europea, ma le cose andavano fatte in maniera completamente diversa. È stato fatto uno spreco di proporzioni gigantesche. Poi bisogna mettersi d’accordo sui numeri. Come si fa a sostenere che il fotovoltaico porta benefici sui prezzi dell’energia per 1,4 miliardi (il riferimento è al rapporto Irex di Althesys, ndr v. Staffetta XXX)? È chiaro che se aumento l’offerta di energia in determinate fasce, in quelle ore il Pun scende. Il problema è: quanto ho pagato per ottenere questo? Potrei fare anche energia con Chanel n. 5, e l’effetto sarebbe lo stesso, se qualcuno mi pagasse il profumo. Ma quanto mi costa? Senza contare che l’Italia è l’unico Paese che paga sia l’incentivo che l’energia. Un altro punto da chiarire è che non c’è un risparmio sul gas non importato, perché ai produttori fotovoltaici, quando prendono il prezzo marginale, paghiamo un prezzo che comprende anche quello del gas. Io chiedo equità per quanto riguarda gli impianti termoelettrici.

Quindi la soluzione è un capacity payment? E come finanziarlo?

Che l’Autorità per l’energia prenda in considerazione tre fattori fondamentali. Il primo è la sicurezza del Paese, cioè quanti impianti servono prendendo in considerazione il caso peggiore, quello in cui piove e non c’è vento e quindi non c’è produzione da rinnovabili intermittenti.  Il secondo è la riserva e il terzo la flessibilità che gli impianti devono garantire per adattarsi alla curva di carico che viene determinata in gran parte del giorno dalla presenza o dall’assenza degli impianti fotovoltaici. Quanto costa tutto questo? Non lo so e non spetta a me dirlo. Sono le stesse condizioni che l’Autorità ha già considerato con le gare che vanno fatte quest’anno per il 2017. Ma da qui al 2017 c’è il rischio che una grande quantità di impianti termoelettrici vengano fermati. Insomma, mi sembra che sia giusto che il transitorio venga affrontato secondo questi principi. C’è poi da considerare che nella legge Sviluppo c’è un comma che dice che tutto questo deve avvenire senza oneri ulteriori per il sistema. Su questo sono d’accordo perché altrimenti ammazziamo i consumatori. E quindi i soldi devono essere presi con equilibrio e restando dentro il sistema, andando a prenderli da chi crea le disfunzioni. Se devo garantire la riserva a un impianto fotovoltaico mi sembra giusto che sia l’impianto fotovoltaico a pagarla.

Dunque una sorta di solar tax, di cui ha parlato qualcuno?

Qualsiasi misura viene presa l’importante è che le risorse restino all’interno del sistema. Non può essere un’altra tassa che finisce alle Finanze o a risanare il bilancio dello Stato. Anche la benzina ha degli oneri fiscali grossi e probabilmente ingiustificati. Lì però se non consumi benzina non paghi neanche le tasse. Invece gli oneri di sistema sono un ammontare fisso. E se riduciamo la base imponibile, come sta succedendo per il calo dei consumi, entriamo in un circolo vizioso per cui l’energia costa sempre più cara, se ne consuma sempre di meno, le aziende se ne vanno e gli oneri di sistema continuano ad aumentare percentualmente.

Quindi chiedete un capacity payment transitorio.

A mio modo di vedere ci vorrebbe un transitorio che risponda alle tre condizioni che ho detto, se vogliamo evitare una chiusura massiccia di impianti termoelettrici. E non sto parlando degli aspetti sociali, questo è un fattore che va trattato separatamente. Io parlo di sicurezza, riserva e capacità di rendere flessibile il nostro sistema elettrico.

Non crede ci sia stato un eccessivo “entusiasmo” nell’investire in impianti termoelettrici negli anni scorsi?

Se nel ’98 qualcuno avesse detto alle aziende elettriche che nel 2007 avrebbero fatto partire un ciclo di investimenti incentivato, forse si sarebbero comportate diversamente.

Tornando alla sicurezza del sistema, in questo momento abbiamo una riserva colossale rispetto alla domanda effettiva. È veramente a rischio la sicurezza se chiude, diciamo, un 30% dell’attuale capacità?

Non so. Dipende molto dalla situazione “estrema” che si prende in considerazione e dalle diverse zone del Paese. Certo, il margine di riserva oggi è molto alto, e dipende anche dalla recessione. Le nostre aziende stanno ricorrendo alla cassa integrazione. E so benissimo che anche il termoelettrico dovrà pagare il suo prezzo, e già lo sta facendo con la chiusura di piccoli impianti. Ma trovo politicamente ingiusto e sbagliato da un punto di vista generale che a pagare tutto questo debba essere solo l’industria termoelettrica. Io non voglio misure ad hoc che abbiano come obiettivo di salvare questo o quell’impianto. Se dobbiamo fare così, allora sarebbe meglio tornare ai prezzi amministrati. Penso invece che il Paese debba fare uno sforzo per salvare i principi di un mercato liberalizzato. Quindi chiedo provvedimenti che corrispondano a criteri oggettivi. Poi i termoelettrici si faranno i loro conti.

Quel che è certo è che il sistema è cambiato e che probabilmente andrà sempre più nella direzione, non solo di un maggiore apporto di fonti rinnovabili, ma anche verso un generale aumento della generazione distribuita. Quale soluzione, quale ruolo per i termoelettrici “tradizionali”?

Il punto è che ogni kWh che transita sulla rete o che usa la rete come magazzino o come sistema di scambio deve concorrere agli oneri di sistema. Non ci possono essere eccezioni. Punto. Se le reti interne di utenza o i sistemi efficienti di utenza sono un sistema per fare in modo che chi prende gli incentivi nemmeno paga gli oneri di sistema… Faccio un esempio: se un’azienda di distribuzione fa un contratto con un’azienda che utilizza come fonte integrativa un impianto a fonte rinnovabile intermittente, deve fornire a questa azienda anche il backup, la riserva. Quanto costa questo? Non può costare come costavano le vecchie tariffe amministrate. Le aziende di distribuzione questi discorsi cominciano a farli. I prezzi andranno rivisti per questo servizio di riserva, di disponibilità e di flessibilità.

Se è così bisognerà rimettere mano alle regole perché i Seu e le Riu sono esentati, così come lo scambio sul posto.

Quando parlo di recuperare risorse all’interno del sistema intendo anche questo.

Una volta ottenuta questa “perequazione”?

Che nessuno pensi di fare nuovi incentivi. Non si può parlare di grid parity e poi chiedere, come hanno fatto al convegno del Free, un sesto Conto energia.

Ma non si possono neanche toccare i diritti acquisiti, lo hanno detto anche i “saggi” nella loro relazione…

Non c’è alcun dubbio che questo dei diritti acquisiti è un grosso problema. Ma un conto è parlare di taglio degli incentivi e un conto è parlare di allocare correttamente i costi. Il punto è che non c’è una chiara percezione di quanto sia cambiato il sistema elettrico. In un sistema pre-liberalizzazione c’è un monopolio e dei pasti gratis perché il monopolio copre tutto. Ora non può più essere così. Dico di più: io sono entrato a gamba tesa nella discussione sulle smart grid, perché come Assoelettrica chiedo ed esigo che ogni investimento sia fatto domandandosi se aumenta o diminuisce il costo dell’energia elettrica.

Una delle accuse mosse dal fronte dei rinnovabili riguarda l’aumento dei prezzi serali. C’è chi ha parlato di collusione tra operatori termoelettrici.

Se c’è da vedere qualche cosa si veda. Ma bisogna considerare che l’impianto che sta fermo tutto il giorno, nelle poche ore serali si deve pagare gli ammortamenti, i costi operativi, il gas. Inoltre, in partenza e in fermata le centrali hanno un’efficienza del 20-30%. Faccio una provocazione: se non volete il capacity payment, proviamo a far fluttuare i prezzi liberamente e vediamo dove arriva il MWh il giorno che piove in tutta Italia e posso fare il prezzo.

I rinnovabili non sono i soli produttori a essere incentivati. Gli impianti essenziali e “must run” sono proliferati negli anni e hanno un costo rilevante. Anche questo “ammazza il mercato libero” e andrà ripensato.

Come dicevo, dobbiamo trovare principi che valgano per tutti. Non possiamo costruire un sistema elettrico che è fatto tutto di eccezioni. Altrimenti non funziona. Con la gradualità necessaria ma va fatto.

Sarà un compito non facile. Intanto, vede qualche terreno comune per tutti i produttori elettrici?

Abbiamo due frontiere che dovrebbero essere comuni. Innanzitutto: come far ripartire i consumi energetici ed elettrici in questo Paese. Ci sono una serie di sbottigliamenti che potrebbero essere fatti, a prescindere dalla recessione, a cominciare dal rispetto delle curve tariffarie che scoraggiano i consumi di energia elettrica in maniera che non ha più nulla a che fare con il problema dell’efficienza o del risparmio. Oggi l’elettricità viene usata con livelli di efficienza molto alti e corrisponde all’idea del benessere. Se devo mettere una pompa di calore o un condizionatore devo passare a 6 kW e la bolletta mi schizza.

Ma se cambiamo le tariffe in questo modo il cliente residente sotto i 3 kW vedrà aumentare i costi…

Ma questo cliente avrà un ufficio o una bottega o un’attività: quello che risparmia a casa lo spende da un’altra parte. Alle associazioni dei consumatori dico: vogliamo difendere i consumatori o solo una categoria di consumatori? Allo stato attuale risparmiamo per i consumi in casa e poi le aziende chiudono. Che guadagno abbiamo ottenuto? In Italia c’è una parte dei consumatori che spende meno della media europea e un’altra parte che spende di più. Anche questo andrebbe riequilibrato. Bisogna avvicinarsi alla situazione in cui i prezzi corrispondono ai costi, invece che fare esenzioni e sovraccarichi. La seconda frontiera riguarda l’elettrificazione dei consumi finali di energia. Io non sono un fan sfegatato dell’auto elettrica ma se vogliamo ripulire le nostre città le dobbiamo elettrificare. Prima di parlare dell’auto elettrica vorrei parlare di filobus, tramvie, metropolitane, che sono trasporti con rendimenti enormi rispetto agli autobus a gasolio. In città abbiamo milioni di punti di combustione, motori delle auto e caldaie a gas: se elettrificassimo queste cose miglioreremmo i rendimenti e avremmo città molto più pulite.

Fonte: Staffetta Quotidiana

 

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Rinnovabili. Testa, il circolo vizioso di fotovoltaico e crisi economica

In una recente intervista rilasciata al settimanale ” Il Mondo”, Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, in relazione ai dati diffusi da Terna sul bilancio elettrico del primo trimestre del 2013, ha affermato che “la situazione è allarmante”, confermando il segnale di pericolo lanciato dalla stessa Assoelettrica a febbraio.

“I dati diffusi da Terna relativi al bilancio elettrico del primo mese del 2013 sono più che deludenti, sono allarmanti”, aveva dichiarato Assoelettrica, lanciando il primo segnale di pericolo in febbraio. Il mese successivo i toni si sono alzati ulteriormente: i dati provvisori su febbraio sono “catastrofici”.

Chicco TestaChicco Testa, presidente dell’Associazione nazionale che riunisce 120 imprese (90% dell’energia elettrica generata in Italia), fatica a vedere vie di uscita: “Siamo intrappolati in un circolo vizioso: gli oneri di sistema, che sono una quota fissa e indipendente dai consumi, pesano di più sulle bollette man mano che diminuiscono i kilowatt richiesti dal sistema. Le aziende energivore si difendono delocalizzando la produzione. Con il risultato che la domanda cala ulteriormente”.

Il nodo, insomma, sono gli incentivi alle rinnovabili. La discussa componente A3.

Non vogliamo fare la lotta al fotovoltaico, ma trovare soluzioni a una crisi che riguarda non solo l’industria termoelettrica ma anche lo stesso settore delle rinnovabili. L’imponente ciclo di investimenti, 30 miliardi di euro, negli impianti a gas e carbone seguito alla liberalizzazione del mercato si è sovrapposto a quello (50 miliardi) per gli impianti fotovoltaici. Cosi ora i due settori si cannibalizzano a vicenda.

Perché allora a chiudere sono le centrali termoelettriche?

È un paradosso, visto che producono energia a meno di 10 centesimi al kilowattora mentre quella di un impianto fotovoltaico, considerando gli incentivi, ne costa 40. Ma i produttori da fonte solare, grazie a quegli aiuti, possono venderla sulla Borsa elettrica a prezzo nullo. E in questo modo riducono sempre di più la quota contendibile del mercato elettrico.

Per questo chiedete che venga remunerata la capacità produttiva messa a disposizione del sistema, indipendentemente dall’utilizzo?

La scelta compete all’Aeeg: o si riconosce che la flessibilità garantita dai cicli combinati ha un valore, o li si chiude e si rischia che quando non c’è il sole manchi l’elettricità.

La stessa Aeeg di recente ha comunicato di aver rilevato un importante numero di casi di sospetta traslazione della Robin Hood Tax sui consumatori.

Quella tassa è stata introdotta dall’allora ministro Giulio Tremonti in modo iniquo, modificando in corsa le norme fiscali solo per alcune imprese. Per quanto riguarda la traslazione, desumerla dall’aumento del margine di contribuzione è impossibile, perché quel miglioramento può dipendere da un taglio dei costi. Comunque, che libero mercato è, se l’Authority interviene sui prezzi? A questo punto i nostri bilanci li scriva lei.

 

Fonte: Il Mondo

 

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Il GSE accredita ERP Italia tra i sistemi riconosciuti per lo smaltimento dei moduli fotovoltaici

Entro il 31 marzo i produttori devono aderire ad un sistema riconosciuto dal GSE, come ERP ITALIA, per ottenere gli incentivi del IV e V Conto energia.

Milano, 12 marzo 2013
Il GSE accredita ERP Italia come sistema europeo per lo smaltimento, il recupero ed il riciclo dei moduli fotovoltaici a fine vita. Come previsto dalle regole applicative del GSE i produttori di moduli fotovoltaici, per poter accedere agli incentivi previsti dal IV e V Conto Energia, dovranno aderire entro il 31 marzo 2013 ad un sistema europeo accreditato dal GSE e che garantisca il riciclo dei moduli stessi al termine della loro vita utile. Secondo quanto previsto dal Decreto D.M. 5 maggio 2011 e D.M. 5 luglio 2012, tale obbligazione si applica a tutti gli impianti entrati in esercizio a partire dal 1 luglio 2012.

“ERP Italia ha concluso positivamente l’iter di accreditamento richiesto dal GSE, pertanto i produttori aderenti potranno beneficiare del servizio di garanzia sul riciclo dei moduli immessi sul mercato italiano senza rischiare di non avere accesso agli incentivi previsti. Non solo, in quanto parte del gruppo European Recycling Platform (ERP), sistema collettivo leader a livello Europeo nel trattamento dei RAEE e dei Rifiuti di Pile e Accumulatori, i produttori che hanno scelto ERP potranno contare su un partner esperto ed affidabile anche a seguito del recepimento della nuova Direttiva RAEE in Italia oltre che decidere di estendere la loro adesione ad altri paesi Europei” così ha commentato Alberto Canni Ferrari, Country Manager ERP Italy;

I soggetti obbligati sono tutti coloro che immettono i moduli fotovoltaici sul mercato italiano a titolo imprenditoriale (fabbricanti o importatori o distributori o installatori). Questi soggetti scegliendo ERP Italia possono accedere ad una soluzione affidabile, semplice e competitiva priva di costi di adesione iniziale, frutto del know-how e degli anni di esperienza maturati in tutta Europea, come dimostrano i quasi 2 milioni di RAEE raccolti e trattati.

Contatti Stampa
ERP PELITI ASSOCIATI
ERP Italia Marketing Ufficio Stampa
Samantha Charalambous Lucia Masserini
Tel. 03.89367413 Tel. 02.66982357
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Fotovoltaico: un settore che non conosce crisi, Italia leader in Europa

L’ Italia conferma il trend positivo di crescita nel settore fotovoltaico avviato ormai da diversi anni e continua a far registrare cifre da record. Come si evince infatti dal Global Market Outlook sul fotovoltaico, pubblicato dalla European Photovoltaic Industry Association,  l’Europa è leader mondiale nel fotovoltaico con il 75% del totale della potenza installata a livello mondiale. L’Italia è a sua volta leader europea dal 2011, con la maggior concentrazione di impianti nelle regioni adriatiche. Questi dati mettono in luce come il fotovoltaico sia ormai percepito come una tecnologia affidabile e, grazie agli incentivi statali garantiti dal Conto Energia, anche conveniente.

Chi sceglierà infatti di installare un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione, potrà beneficiare degli incentivi statali resi disponibili dal Governo mediante il Quinto Conto Energia.

Da oggi, grazie a Raggio Senza Pensieri, la nuova offerta per il fotovoltaico di Enel Green Power, chi volesse installare pannelli fotovoltaici sul proprio tetto potrà farlo scegliendo la taglia dell’impianto più adatta alle proprie esigenze e senza doversi preoccupare di tutti i dettagli e le pratiche burocratiche.

Enel Green Power, infatti, mette a disposizione differenti kit pensati su misura per i consumi di una famiglia.

I kit sono disponibili in diverse taglie: XS, S, M, L, XL, in grado di soddisfare le differenti esigenze di fabbisogno energetico delle abitazioni.

L’offerta, “chiavi in mano”, comprende tutti i passaggi: dal sopralluogo alla progettazione con installazione certificata e collaudo, l’assistenza alle pratiche burocratiche per la connessione alla rete e la richiesta degli incentivi, fino allo smaltimento dei moduli fotovoltaici a fine ciclo di vita.

L’impianto, inoltre, andando a creare una rendita per 20 anni, costituisce un investimento e non una spesa. L’energia prodotta genererà infatti ricavi superiori al costo di installazione e mantenimento grazie al risparmio sulla bolletta e agli incentivi statali. Una rendita annuale quindi, al riparo dai rischi di oscillazioni di mercato cui sono soggette altre forme di investimento.

 

Per saperne di più vai su: http://www.enelgreenpower.com

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Perchè il fotovoltaico conviene rispetto al petrolio

Perchè il fotovoltaico conviene? E soprattutto conviene rispetto a cosa?

Oggi è sempre più fondamentale dare ampio spazio allo sviluppo delle fonti rinnovabili e del fotovoltaico in particolare.
Lo stato, dietro direttive europee, elargisce lauti incentivi (anche se oggi non sono più “lauti” quanto prima) per agevolare lo sviluppo del fotovoltaico in italia e delle fonti rinnovabili.

Uno dei crismi più dibattuti sulle fonti rinnovabili e sul solare fotovoltaico in particolare, è quello dei costi. Il fotovoltaico sarebbe una tecnologia ancora troppo costosa per permettere la sua piena diffusione. Oggi in realtà così non è più perchè il fotovoltaico ha visto dimezzare i suoi prezzi a meno della metà rispetto a solo un paio di anni fa.

Per fare un esempio: il classico impianto fotovoltaico domestico da 3 Kilowatt, costava nel 2008-2009 circa 20 mila euro. Oggi costa molto meno di 9 mila euro, tutto compreso “chiavi in mano”.

La sensibile riduzione dei prezzi finali di installazione rende il fotovoltaico oggi una tecnologia molto più accessibile rispetto al passato, oggi il fotovoltaico costa non più di una economica utilitaria.

A differenza dall’utilitaria, però, installare un impianto fotovoltaico non è un costo, ma un investimento. La realizzazione di un impianto sul proprio tetto, infatti, dà la possibilità di garantirsi l’autoproduzione di energia pulita per circa 20-25 anni. Questo vuol dire che per questi 20-25 anni puoi usufruire dell’energia autoprodotta, riducendo così sensibilmente i costi delle bollette elettriche.

Un impianto dà infatti prima di tutto la possibilità di autoconsumare l’energia prodotta al momento. Questo è l’autoconsumo definito “in sito”.  L’autoconsumo istantaneo evita l’acquisto di energia dalla rete.

Oltre ai vantaggi derivanti dall’autoconsumo immediato, gli incentivi riconoscono una tariffa al Kwh per tutta l’energia autoconsumata e per tutta l’energia non immediatamente consumata, ma immessa in rete.

Esempio: se produco 1000 Kwh di energia pulita e di questi ne autoconsumo 800, immetto in rete circa 200 Kwh. Sugli 800 Kwh autoconsumati percepisco un incentivo dallo Stato e sui 200 Kwh immessi in rete elettrica percepisco un ulteriore incentivo (la cd. “tariffa omnicomprensiva”).

Il fotovoltaico conviene quindi rispetto al petrolio, ovvero rispetto alle tradizionali bollette elettriche.

A livello generale, inoltre, sul costo dell’ energia elettrica NON grava il costo del petrolio nè di alcuna altra materia prima da utilizzare per la combustione. Il sole è infatti una fonte infinita, gratuita e rinnovabile. Le attuali centrali a gas, a carbone e a petrolio, ancora molto diffuse in Italia, hanno infatti elevati costi di funzionamento, per le parti meccaniche in movimento, soggette ad usura, e per l’acquisto di combusti, sempre più onerosi. Il prezzo dell’energia, in questo caso, dipende da fattori internazionali, non direttamente controllabili a livello nazionale.

 

Per questi e per altri buoni motivi il fotovoltaico oggi conviene rispetto al petrolio, ed alle tradizionali centrali elettriche a combustione.

Fonte: Fotovoltaiconorditalia.it

 

 

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Installazione di impianti fotovoltaici: energia solare per le case prefabbricate Smart Domus Plus

Salvaguardia dell’ambiente e risparmio energetico degli edifici sono due principi guida nella progettazione e realizzazione delle case prefabbricate Smart Domus Plus.

Per sfruttare appieno l’energia rinnovabile del sole, sulle loro coperture è prevista l’installazione di impianti fotovoltaici chiavi in mano di Ensun.

Poichè ogni tetto costituisce un contesto specifico che si differenzia per inclinazione, tipologia di tegole, disposizione di camini, presenza di fori finestra e sfiati, esistenza di abbaini, ecc., è necessario progettare a priori l’installazione degli impianti fotovoltaici, tagliati su misura in base alle esigenze di ciascun edificio.

ENSUN è in grado di fornire tutti i prodotti necessari per la realizzazione completa di impianti fotovoltaici tra cui moduli fotovoltaici, inverter, strutture di supporto per tetti a falda, piani e a cupolini, sistemi integrati, kit completi, quadri, cavi e connettori.

Inoltre, ENSUN dota le case prefabbricate Smart Domus Plus di pacchetti completi di servizi di manutenzione che comprendono manutenzione ordinaria e straordinaria, gestione amministrativa, analisi continua del regolare funzionamento e della costante efficienza produttiva dell’impianto fotovoltaico.

Maggiori informazioni al seguente link:

installazione di impianti fotovoltaici

Installazione di impianti fotovoltaici chiavi in mano

 

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Energia intelligente: le soluzioni di Enel Green Power

Il mercato del futuro sarà sempre più caratterizzato dalla domanda di nuovi servizi energetici, alla luce della crescente sensibilità della persone ad un uso più razionale dell’energia.

Oggi, infatti, c’è una particolare attenzione ai temi dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, in quanto rappresentano le principali leve per raggiungere gli obiettivi del risparmio energetico individuale – con conseguenti vantaggi in bolletta – e della salvaguardia dell’ambiente per uno sviluppo sostenibile.

Il Gruppo Enel è un leader mondiale sia nella produzione di energia da fonti rinnovabili sia nello sviluppo di nuove tecnologie idonee a razionalizzare l’uso dell’energia, ottimizzando la gestione dei consumi e minimizzando l’impatto ambientale.

Enel Greenpower, in particolare, offre molteplici soluzioni per la produzione autonoma di energia “verde”, strumenti per l’efficienza energetica e la gestione ottimale dei consumi, e nuovi mezzi per la mobilità elettrica.

Ad esempio il fotovoltaico, con Raggio Senza Pensieri, consente di trasformare l’energia solare in energia elettrica. Ma l’energia del sole può essere sfruttata anche per scaldare l’acqua della propria casa. Scalda Senza Pensieri è l’offerta di Enel Green Power per il solare termico che consente di trasformare l’energia solare in energia termica.

La filosofia green và ricercata anche nelle piccole cose, come la multi presa intelligente stand-by killer di Enel Green Power che quando spegni la TV, spegne automaticamente tutti i dispositivi collegati. Oppure sistemi più evoluti di domotica o via smartphone, che permettono di controllare a distanza le luci, gli elettrodomestici e i condizionatori della propria abitazione. Senza dimenticare i sistemi di illuminazione efficiente, basati su nuove tecnologie come i LED. Tra gli strumenti per l’efficienza energetica troviamo inoltre le Caldaie a condensazione, gli scaldacqua a pompa di calore e i sistemi di climatizzazione ad alta efficienza che, se integrati a un impianto fotovoltaico o solare termico, permettono di ottenere un notevole risparmio energetico.

E non bisogna dimenticare che si può vivere green anche quando ci si sposta, grazie alle biciclette elettriche a pedalata assistita e gli scooter elettrici di Enel Green Power, ecologici e privi di emissioni.

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Eni punta allo sviluppo delle fonti rinnovabili e alla sostenibilità per le generazioni future

Le fonti di energia rinnovabili stanno vivendo una stagione di grande sviluppo a livello mondiale. Rientrano in questa categoria le energie eoliche, fotovoltaiche e l’energia solare termica. Oltre ad essere fonti di energia inesauribile, sono soprattutto fonti non nocive per l’ambiente, in quanto la loro produzione non determina né diffusione di gas serra, né di scorie inquinanti da dover smaltire.

La domanda internazionale e la liberalizzazione sempre maggiore dei mercati hanno fatto sì che anche le tecnologie per la loro promozione e la richiesta di una diffusione su larga scala venissero incentivate. Tra le fonti rinnovabili, certo, alcune possono già contare su tecnologie mature o comunque collaudate – l’idroelettrico, le biomasse, l’eolico e il solare termico – mentre altre devono essere ancora sviluppate o migliorate – il fotovoltaico – con l’aiuto e il supporto delle grandi realtà energetiche.

Si punta, in ogni caso, a un aumento del loro utilizzo, sia per motivi ambientali, sia perché, nel quadro della crescente domanda di energia a livello mondiale, le fonti rinnovabili costituiranno delle risorse irrinunciabili quando gli approvvigionamenti fossili andranno incontro a un forzato declino quantitativo.

Gli obiettivi sostenibili a cui Eni punta riguardano proprio la produzione di energia elettrica “naturale” e la diminuzione dell’impatto ambientale. A tal proposito Eni ha aderito al Global Compact con lo scopo di salvaguardare la sostenibilità sociale ed ambientale dei processi di crescita economica, affermare un insieme di regole basilari di comportamento etico-morali da parte delle imprese e fungere da catalizzatore per le azioni a sostegno delle iniziative delle Nazioni Unite. Inoltre, tramite gli investimenti e gli studi sulla tecnologia delle risorse rinnovabili, Eni mirerà a ridurre, nei prossimi anni, l’impatto locale delle attività migliorando le performance ambientali e attuando interventi di recupero e riutilizzo delle proprie risorse energetiche.

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STOSA CUCINE PASSA AL FOTOVOLTAICO

Stosa Cucine scende nuovamente in campo nel rispetto ambientale. L’azienda toscana ha, infatti, da poco inaugurato il proprio impianto fotovoltaico che si estende lungo l’intera superficie del proprio stabilimento di Radicofani – Siena: una superficie di oltre 40.000mq che altrimenti non verrebbe utilizzata. Un momento importante per Stosa Cucine che fa un passo avanti verso uno sviluppo industriale eco-sostenibile. L’impianto è suddiviso in due sezioni: la prima composta con moduli Film sottile Pramac, la seconda con moduli Film sottile First Solar. Un totale di 10.313 pannelli, capaci di sviluppare una potenza nominale di 999,955 kWp, corrispondente a 1.200.000 kWh di energia pulita ogni anno. Si tratta dell’equivalente energetico che mediamente 2100 famiglie consumano all’anno e consentirà, così, di evitare l’emissione di circa 7.080 tonnellate di anidride carbonica in atmosfera. Questo investimento, inoltre, permette di abbattere la produzione di rifiuti inquinanti ed aiuta sensibilmente a migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente circostante.

In aggiunta, i materiali usati per la costruzione di questi pannelli, sono riciclabili e in fase di dismissione, per assicurare un maggiore recupero dei componenti impiegati, le varie parti dell’impianto verranno separate dai relativi elementi chimici. Stosa Cucine partecipa, quindi, attivamente al raggiungimento dell’obiettivo del protocollo di Kyoto, trattato fondamentale contro il surriscaldamento del globo.

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Baraclit riceve il premio “Company to Watch 2012” nel settore dei prefabbricati

L’ambito riconoscimento è stato assegnato a Baraclit dagli analisti di Databank (Cerved Group), una delle maggiori società nel campo della Competitive Intelligence su mercati e concorrenti, dopo un’accurata indagine relativa a strategie aziendali, scelte di marketing, performance di mercato e risultati economico-finanziari dei principali operatori nazionali del comparto produzione e prefabbricazione in calcestruzzo.

 

“Investimenti in nuove tecnologie, Attività di Ricerca & Sviluppo nell’area dei materiali e delle soluzioni architettoniche, Crescente presenza nel segmento del fotovoltaico, Ampio ambito d’azione sul territorio”. Sono questi, secondo gli esperti di Databank, i punti di forza e di successo che hanno reso Baraclit un’azienda solida e altamente competitiva meritevole del titolo Compagnia Modello 2012 nel panorama italiano della prefabbricazione in cemento.

Il premio “Company to Watch 2012” viene conferito alla società che, oltre ad aver ottenuto una performance di vendita al di sopra della media settoriale e un buon livello di marginalità, si è contraddistinta per aver:

–       consolidato una posizione di leadership nel proprio settore;

–       adottato un modello di business coerente con l’evoluzione del mercato;

–       conquistato uno o più vantaggi competitivi sui principali fattori critici di successo del settore;

–       acquisito un elevato potenziale di crescita nel breve e medio termine;

–       attuato una particolare strategia di innovazione di prodotto o processo risultate vincenti o distintive.

Con un fatturato totale 2011 pari a 63,0 mlioni di euro (+10% sul 2010), un aumento della quota di produzione nel settore dei prefabbricati (4%), il business dell’Energy Building in continua ascesa curato dalla Divisione b.POWER e l’ingente piano di investimenti sia per ampliare la dotazione di macchinari dello stabilimento produttivo di Bibbiena (AR,) che per finanziare il progetto SolarLAB, Baraclit ha confermato la propria leadership nel mercato italiano.

Già nel 2011 gli analisti indipendenti di Cerved Group avevano attribuito all’azienda toscana l’indice di rating A4 (molto elevato) con una valutazione superiore al 100% dei competitors nel segmento Prodotti per l’Edilizia presenti all’interno del proprio database, apprezzando la solidità patrimoniale di Baraclit, la crescita costante del volume d’affari oltre all’assetto finanziario equilibrato e prudente che da anni la caratterizza.

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

 

b.POWER è la nuova divisione Baraclit concepita per lo studio e l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia prefabbricata. Nasce nel 2009 con l’esperienza concreta di SolarLAB, il laboratorio solare per l’industria realizzato nella sede Baraclit di Bibbiena (AR), e oggi tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia. Con un portafoglio impianti di 15 megawatt di potenza e 300.000 mq di “coperture solari” in oltre 40 siti industriali sparsi su tutto il territorio nazionale, la divisione b.POWER è presto divenuta centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel settore dell’Energy Building. b.POWER studia, progetta e realizza edifici prefabbricati autosufficienti, mettendo a disposizione del cliente il patrimonio unico di conoscenze e sperimentazione diretta di SolarLAB e le esclusive tecnologie costruttive di Baraclit (sistemi Aliant® e b2000®).

 

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Boom del fotovoltaico, nel 95% dei Comuni italiani è presente almeno un impianto

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato il Rapporto Statistico sul solare fotovoltaico 2011: dal rapporto emerge che in Italia, alla fine dello scorso anno,  sono in esercizio circa 330.200 impianti per 12.780 MW installati e 11 TWh prodotti. Sempre nel 2011, sono state installate 174.220 nuove unità per una potenza aggiuntiva di 9.300 MW, quasi tre volte la potenza esistente al 31 dicembre 2010.

Il mercato italiano delle rinnovabili è passato quindi da una potenza di 18,3 GW del 2000 (per il 91% rappresentata dalla fonte idroelettrica) a 41,3 GW  nel 2011, con un incremento del 125%. Protagonista di questo enorme sviluppo è il fotovoltaico, che a fine 2011 rappresenta il 31% della potenza installata.

Questi dati sul ruolo delle rinnovabili in Italia, e della loro presenza sempre più importante nel sistema elettrico nazionale, sono stati forniti e illustrati dal direttore della divisione operativa del GSE Gerardo Montanino, nel corso dell’Italian PV Summit a Verona, dove è emerso che, ad oggi, nel 95% dei Comuni italiani è presente un impianto fotovoltaico.

Montanino, inoltre, ha analizzato il boom delle installazioni fotovoltaiche nel nostro Paese, fornendo numeri molto interessanti e che lasciano ben sperare per una sempre più rapida e progressiva diffusione della tecnologia fotovoltaica.

Dal rapporto emerge che nel 2011 l’Italia ha installato 9.300 MW fotovoltaici.

La potenza fotovoltaica annuale del nostro Paese ha rappresentato più del 33% di tutto il mercato mondiale del 2011, e quello italiano, è diventato il primo mercato mondiale dell’anno davanti alla Germania, che comunque conserva il primato per potenza cumula con 24.700 MW installati; l’Italia è seconda con 12.700 MW (a Maggio 2012 ha superato 13.160 MW).

Con gli oltre 340 mila impianti (13 GW) presenti nel nostro Paese la producibilità elettrica da fotovoltaico è stimabile oggi in quasi 17 TWh/anno, ed è in continua crescita.

A  giocare un ruolo chiave nella diffusione del fotovoltaico in Italia è stata Enel Green Power, la società del Gruppo Enel interamente dedicata allo sviluppo e alla generazione di energia da fonti rinnovabili.

Oltre all’installazione di nuovi parchi fotovoltaici, l’offerta di Enel Green Power è rivolta anche alle utenze domestiche. Con l’offerta Raggio Senza Pensieri, Enel Green Power  offre la possibilità di installare, sul tetto di casa propria o in giardino, un impianto fotovoltaico usufruendo di tutti i meccanismi di incentivazione.

Raggio senza pensieri è un kit fotovoltaico “chiavi in mano” con  un prezzo a partire da 8.900€  iva inclusa che ha una potenza che va dai 3 ai 20 kWp, adatta appunto per le esigenze di una famiglia media.

Il servizio, inoltre, include anche l’installazione standard, la certificazione e il collaudo dell’impianto fotovoltaico da parte di un installatore Enel, così come la progettazione e assistenza per la connessione alla rete elettrica. È previsto inoltre lo smaltimento dei moduli a fine ciclo di vita.

Interessante quantificare i benefici per l’ambiente che l’adozione del kit porterebbe su base della singola famiglia: se consideriamo appunto su base annua un consumo medio stimato per famiglia che sia pari a 2700 kWh, in un anno si eviterebbero emissioni di CO2 pari a 18 quintali di CO2 e, dato che il kit ha una vita media di 25 anni, il beneficio complessivo sarebbe di  500 quintali.

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24 ore green, tutta l’energia che ti serve per vivere senza pensieri

L’energia pulita non è solo una moda, è un’opportunità,  una scelta di consumo che offre a ognuno di noi innumerevoli vantaggi e opportunità

 

Secondo i dati diffusi al Pv Summit tenutosi a Verona lo scorso 8 Maggio, il mercato delle rinnovabili dal 2000 al 2011 è cresciuto del 125%. Nel 2011 il nostro Paese si è piazzato in vetta alla classifica mondiale come potenza solare installata negli ultimi dodici mesi, superando la Germania e diventando così il paese con la maggiore potenza fotovoltaica.

Ma l’energia verde non è solo una moda, più costosa, meno gratificante o rivolta solo all’ambiente. È una scelta di consumo che offre a ognuno di noi vantaggi e opportunità, con soluzioni piccole o grandi, poco costose o più impegnative. Tutte sempre più accessibili, innovative, di qualità. E, soprattutto, vivere GREEN ripaga nel tempo: l’ambiente respira e la bolletta energetica anche.

La prima scelta fondamentale per essere green è produrre da sé l’energia di cui si ha bisogno

In Italia Enel Green Power offre molteplici soluzioni per la produzione autonoma di energia verde, strumenti per l’efficienza energetica e mobilità elettrica.

Ad esempio il fotovoltaico, con Raggio Senza Pensieri, consente di trasformare l’energia solare in energia elettrica. I kit sono disponibili in diverse versioni adattabili alle esigenze dei clienti. Tutti chiavi in mano, con servizi inclusi. Dalla progettazione all’installazione fino allo smaltimento dei moduli a fine ciclo di vita.

L’energia del sole può essere sfruttata anche per scaldare l’acqua della propria casa. Scalda Senza Pensieri è l’offerta di Enel Green Power per il solare termico che consente di trasformare l’energia solare in energia termica. È possibile installare il serbatoio sul tetto,oppure renderlo invisibile all’interno dell’abitazione.

Chi possiede un giardino invece, può produrre autonomamente l’energia di cui ha bisogno grazie al Mini Geotermico e il Mini Eolico, il primo è un impianto a pompa di calore che sfrutta il calore del sottosuolo per climatizzare gli ambienti, il secondo invece è un impianto che trasforma l’energia del vento in energia elettrica. Gli impianti per uso residenziale da 400 W a 1 kW garantiscono importanti vantaggi verdi: manutenzione ridotta, costi competitivi e basso impatto ambientale.

La filosofia green và ricercata anche nelle piccole cose, come la multi presa intelligente stand-by killer di Enel Green Power che quando spegni la TV, spegne automaticamente tutti i dispositivi collegati. Oppure sistemi più evoluti di domotica o via smartphone, che permettono di controllare a distanza le luci, gli elettrodomestici e i condizionatori della propria abitazione. Senza dimenticare i sistemi di illuminazione efficiente, basati su nuove tecnologie come i LED. Tra gli strumenti per l’efficienza energetica si inseriscono inoltre le Caldaie a condensazione,  gli scaldacqua a pompa di calore e i sistemi di climatizzazione ad alta efficienza che, se integrati a un impianto fotovoltaico o solare termico, permettono di ottenere un notevole risparmio energetico.

E non bisogna dimenticare che si può vivere green anche quando ci si sposta, grazie alle biciclette elettriche a pedalata assistita e gli scooter elettrici di Enel Green Power, ecologici e privi di emissioni.

 

Per maggiori informazioni sull’offerta di Enel Green Power vai su:
http://www.enelgreenpower.com/retail/it-IT/doc/eventi_news/news/vivere_green.pdf

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IL DETERGENTE PER PANNELLI FOTOVOLTAICI TI FA RISPARMIARE!

Il detergente per pannelli fotovoltaici è un prodotto nuovo, realizzato per incontrare le esigenze di chi ha dotato la sua abitazione o la sua azienda di pannelli fotovoltaici e desidera mantenerli in perfetta efficienza.

Gli agenti atmosferici, lo smog, il vento, gli escrementi dei volatili, infatti, creano a lungo andare una patina sui pannelli per non parlare poi di macchie o sedimenti. Tutto questo diminuisce la resa rendendo l’impianto meno produttivo anche del 20-25%. Inoltre, lo sporco accumulato può anche rovinare i pannelli e, con un lento degrado, costringere il loro proprietario a gravosi interventi di ripristino se non addirittura la sostituzione di alcuni elementi.

Per evitare brutte sorprese e mantenere sempre la massima efficienza dei pannelli, Eco Service ha realizzato due prodotti: Energy Tanica e Energy Trigger spray. Questi prodotti non lasciano opacizzazioni e aloni, non rovinano le parti in alluminio e quelle costruite in leghe leggere. Inoltre, non danneggiano le connessioni in materiale plastico, così importanti ma anche bisognose di una certa attenzione.

Energy Tanica è consigliato per chi ha un impianto piuttosto importante come dimensioni: il suo utilizzo è molto semplice e le istruzioni definiscono in modo molto chiaro le percentuali di diluizione. Questo prodotto va distribuito con l’attrezzatura idonea ai pannelli solari e poi può essere eliminato con un semplice risciacquo. Per chi invece avesse un impianto casalingo o di dimensioni moderate, il prodotto è disponibile anche spray e in una versione che non necessita risciacquo.

Per pulire i pannelli è consigliato l’utilizzo solo di panni morbidi e l’assoluto divieto di panni abrasivi che potrebbero produrre graffi e danni irreversibili. Per chi volesse scegliere senza errori il prodotto più adatto, noi consigliamo il panno in microfibra. Questo è realizzato con un 70% di poliestere e un 30% di poliammide. Grazie alla sua granulometria, il panno in microfibra non ha bisogno di prodotti chimici o di detergenti ed è il modo migliore per non avere aloni, striature o macchie. Rimuove e assorbe anche grasso, acqua, sporco e impronte. Per questa sua indipendenza dai normali prodotti di pulizia, il panno può essere considerato anche un amico della natura: una volta sporco, inoltre, può essere lavato in lavatrice (tutti i programmi vanno bene, anche quelli a 95°) e asciugato comodamente in asciugatrice. L’unico accorgimento che bisogna avere è quello di non utilizzare ammorbidenti o candeggina.

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Il fatturato Baraclit del 2011 cresce a 63 mln di euro (+10,6%). Solidità finanziaria, investimenti e assunzioni: come “resistere” alla crisi dell’edilizia

Con un volume di affari che nel 2011 si è attestato a 63,0 mln di euro in crescita a doppia cifra rispetto ai 56,9 mln di euro del 2010, Baraclit ha chiuso in utile il bilancio per il 66° anno consecutivo, nonostante la drammatica congiuntura nel settore dei prefabbricati. Per far fronte alle numerose commesse acquisite, soprattutto nel ramo di attività “Energy Building” della Divisione b.POWER, sono in arrivo 25 nuove assunzioni nel comparto produttivo.

In tempo di crisi, c’è ancora chi guarda al futuro con fiducia e raccoglie ottimi frutti grazie a strategie coraggiose e a una sicurezza patrimoniale che viene da attente gestioni del passato. Baraclit è una delle pochissime realtà di prefabbricatori italiani ad aver reagito con fermezza ed efficacia alla pesante recessione del mercato edilizio.

La forte crescita del fatturato 2011 (+10,6% su base annua) e il conseguimento di un risultato ancora in utile per il 66° anno consecutivo dalla fondazione, rappresentano quasi un record in un settore che ha registrato un calo di oltre il 50% della domanda di prefabbricati dall’inizio della crisi, al quale si sono aggiunti la diminuzione del 20% dei prezzi di vendita e l’aumento dei costi delle materie prime. Una situazione di difficoltà profonda che, ulteriormente aggravata dalla restrizione del credito in atto da parte del sistema bancario, sta portando alla chiusura o al fallimento moltissime aziende, anche storiche, nel panorama dell’edilizia industrializzata in cemento.

In totale controtendenza, il portafoglio ordini di Baraclit nei primi mesi del 2012 supera i 400.000 mq assicurando all’azienda un carico ingente di lavoro per circa un anno e mezzo. L’accelerazione della produzione è resa possibile dal volume di importanti commesse acquisite nel settore commerciale (40.000 mq per Esselunga a Campi Bisenzio e 23.000 mq per Trony a Roma), nel comparto della grande logistica (30.000 mq per Bartolini Trasporti e 10.000 mq per Interporto Rivalta Scrivia) e nei mercati esteri (10 mln di euro di ordini, in crescita del 25% rispetto al 2010).

Tra i progetti più prestigiosi firmati nell’ultimo periodo si annoverano anche il nuovo e avveniristico centro direzionale Arval a Scandicci a zero emissioni (la “Saetta Fotovoltaica”) e il raddoppio dello stabilimento della Brunello Cucinelli SpA, nota casa di alta moda di recente approdata in borsa con straordinario successo.

Anche la Divisione Baraclit b.POWER, interamente dedicata alle rinnovabili, ha segnato un impulso decisivo per i risultati 2011 trainando il “core business” del prefabbricato: 20 MW di impianti fotovoltaici integrati su edifici industriali, i primi capannoni in classe energetica A+ in Italia, e il progetto SolarLAB uno tra i più evoluti parchi di generazione solare su tetto in Europa con 4,2 MW di potenza installata e 20 diverse tecnologie monitorate sulle coperture della sede Baraclit.

La ricetta per la crescita si fonda su pochi e semplici ingredienti: massima affidabilità aziendale, innovazione di processo e di prodotto, e investimenti continui in capitale umano. Baraclit, azienda con rating A4 (il riconoscimento più elevato tra gli operatori del settore Prefabbricati), dispone infatti di una situazione finanziaria solida ed equilibrata garantita da un patrimonio netto di oltre 46 mln di euro e da una posizione di liquidità significativa, in grado di resistere allo stress economico-finanziario di momenti così duri e di sostenere gli ambiziosi piani di investimento. Solo nel 2011 Baraclit ha investito oltre 11 mln di euro nel SolarLAB e nelle nuove linee di lavorazione dei pannelli di tamponamento a cui si sommano altri 3 mln di euro di investimenti preventivati per l’anno in corso con lo scopo di ammodernare ulteriormente i processi produttivi e rimanere alla frontiera nella ricerca in campo dei nuovi materiali compositi (fibre ad altissima prestazione) e del “green building”.

Sul fronte occupazionale, Baraclit nel 2011 ha confermato la propria politica storica di impegno e serietà verso i suoi dipendenti: zero ore di cassa integrazione, rinnovo puntuale del contratto integrativo aziendale e 20 assunzioni di giovani laureati nel settore tecnico-commerciale e nella Divisione b.POWER. Grazie alla partenza sprint del 2012 e alle commesse acquisite, Baraclit ha pianificato anche l’assunzione di 25 nuove risorse umane, da inserire nel comparto produttivo per poter evadere gli ordini con puntualità e con i consueti standard qualitativi.

A commento del trend positivo dei numeri e obiettivi raggiunti non sono tardate le dichiarazioni dei vertici aziendali. Così l’a.d. di Baraclit, dott. Franco Bernardini: “I brillanti risultati di bilancio del 2011 accreditano Baraclit come azienda leader in Italia nel mercato della prefabbricazione e dell’Energy Building. Dal 2009 stiamo assistendo nel settore dell’edilizia industrializzata a dolorose chiusure e ridimensionamenti di attività, a concordati fallimentari, all’attivazione di ammortizzatori sociali. In un contesto così sfidante, siamo davvero orgogliosi per il lavoro svolto mantenendo sempre massima professionalità e livello qualitativo nel rispetto dei nostri “solidi valori” sia verso i dipendenti che verso fornitori e partner. Il mio plauso va a tutti i nostri fedeli collaboratori, grazie a loro siamo riusciti ad affrontare con successo periodi bui. Nei confronti degli azionisti, del personale dell’azienda e di tutta la vallata Casentinese avvertiamo un forte senso di responsabilità, in noi continuano a riporre fiducia e non vogliamo in alcun modo deluderli”.

Baraclit dal 1946 è leader nel settore dei prefabbricati in cemento per l’edilizia industriale e commerciale. Con una superficie produttiva di 300.000 mq e oltre 350 dipendenti, l’azienda serve il territorio nazionale e i Paesi esteri limitrofi dallo stabilimento di Bibbiena (AR), il più grande centro di prefabbricazione italiano. Baraclit si è affermata nel panorama dell’architettura industriale lanciando sul mercato strutture rivoluzionarie per innovazione, duttilità applicativa e valore aggiunto. Tra i moltissimi tentavi di imitazione, il sistema Aliant si distingue ancora oggi per l’unicità delle sue caratteristiche costruttive, architettoniche e per l’esclusivo sistema di impermeabilizzazione. Baraclit, in 66 anni di storia, ha all’attivo 15.000 strutture realizzate, oltre 22 milioni di mq coperti con un fatturato annuo di 60 milioni di euro e 2 prestigiosi premi di architettura vinti a livello nazionale, per le sedi di Prada Shoes Factory (Montegranaro, AP) e di Maglificio Gran Sasso (Sant’Egidio alla Vibrata, TE).

 

b.POWER è la nuova divisione Baraclit concepita per lo studio e l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nel campo dell’edilizia prefabbricata. Nasce nel 2009 con l’esperienza concreta di SolarLAB, il laboratorio solare per l’industria realizzato nella sede Baraclit di Bibbiena (AR), e oggi tra i più grandi e innovativi impianti fotovoltaici integrati a tetto in Italia. Con un portafoglio impianti di 15 megawatt di potenza e 300.000 mq di “coperture solari” in oltre 40 siti industriali sparsi su tutto il territorio nazionale, la divisione b.POWER è presto divenuta centro di ricerca d’eccellenza sull’energia solare e voce autorevole nel settore dell’Energy Building. b.POWER studia, progetta e realizza edifici prefabbricati autosufficienti, mettendo a disposizione del cliente il patrimonio unico di conoscenze e sperimentazione diretta di SolarLAB e le esclusive tecnologie costruttive di Baraclit (sistemi Aliant® e b2000®).

 

 

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Fotovoltaico : fonte intermittente ma c’è la soluzione

Qual è la nuova e prossima sfida delle fonti rinnovabili e del fotovoltaico ?

La grande crescita delle rinnovabili in italia, e soprattutto del fotovoltaico, pone nuove problematiche per la distribuzione ed il dispacciamento dell’energia nella rete elettrica. Cosa è il dispacciamento? Il dispacciamento è l’equilibrio sulla rete di distribuzione nazionale tra la domanda energetica e l’offerta in tempo reale. L’energia, essendo sempre “circolante” nelle reti, deve essere sempre immediatamente disponibile, disponibile in tempo reale, presso le numerose utenze che deve servire.

 

Le fonti energetiche rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, sono fonti energetiche per definizione intermittenti e non perfettamente prevedibili. Un impianto fotovoltaico produrrà di più nei luminosi e lunghi giorni d’estate, ma produrrà di meno nei brevi giorni invernali. Produrrà di più nei giorni di sole, produrrà di meno (o non produrrà) in condizioni di nebbia, pioggia, neve, ecc… Il meteo è una variabile di produzione energetica dell’impianto.

 

Per questo motivo è oggi fondamentale, oltre ad ottimizzare sempre al massimo e in tempo reale la produzione energetica dei pannelli fotovoltaici con inverter di qualità e “intelligenti” (chiamati anche “smart inverter”), è fondamentale avere la possibilità di immagazzinare energia in “serbatoti” che la possano rendere disponibile in sicurezza nei momenti in cui le fonti rinnovabili intermittenti non producono o producono di meno.

 

Questa è la nuova e prossima sfide delle fonti energetiche rinnovabili e del solare fotovoltaico : rendere il sistema energetico nazionale stabile e sicuro pur diventando fortemente de-centralizzato, a causa della micro-distribuzione degli impianti di produzione, e pur essendo per definizione intermittente e non prevedibile.

Fonte: www.fotovoltaiconorditalia.it

 

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Enel Green Power lancia Scalda Senza Pensieri

Cos’è un impianto solare termico?
Un impianto solare termico trasforma l’energia solare incidente sulla superficie terreste in energia termica.
E’ composto da diversi elementi: il pannello che cattura la radiazione solare e la trasforma in energia termica; il serbatoio che accumula il calore generato e altri componenti, variabili a seconda della tipologia d’installazione: la pompa solare, la centralina solare, il vaso di espansione, le valvole di sicurezza, ecc.

Scalda Senza Pensieri è l’offerta chiavi in mano di Enel Green Power per il tuo impianto solare termico. Sfrutta l’energia del sole per produrre acqua calda e integrare il riscaldamento della tua casa in modo autonomo ed economico.

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Perché scegliere l’impianto solare termico Scalda Senza Pensieri Natura?

  • impianto a circolazione naturale con serbatoio e pannello montati sul tetto
  • soluzione ideale se abiti in zone dove le temperature minime non scendono quasi mai sotto gli zero gradi
  • fino al 70% di risparmio annuo sulla bolletta dell’energia*
  • aumenti il valore del tuo immobile e lo rendi più autonomo
  • puoi detrarre il 55% delle spese2 sostenute per l’installazione e godere dell’IVA al 10%
  • migliori l’ambiente in cui vivi: contribuisci a ridurre l’uso dei combustibili fossili e la produzione di CO2

*Un esempio pratico di risparmio
Per scaldare la quantità di acqua giornaliera necessaria ad una famiglia di 3-4 persone (circa 200 litri) a 45°, con uno scaldabagno elettrico si stima una spesa annua di oltre 500 euro. Se si utilizza invece una caldaia a metano, la spesa annua stimata sarà pari a 273 euro. Installando un impianto solare termico a circolazione naturale da 200 litri si potrà avere un risparmio stimato di 370 euro all’anno rispetto al consumo dello scaldabagno elettrico, e di 180 euro rispetto alla caldaia a metano.

Caratteristiche principali

  • Sistema a circolazione naturale semplice: usa la forza di gravità e non necessita di pompa solare
  • Serbatoio da 150 litri (adatto per un nucleo di 2-3 persone), 200 litri (3-4 persone) o 300 litri (4-5 persone)
  • Tecnologia che utilizza pannelli solari vetrati piani
  • Pannelli in grado di assorbire maggiormente i raggi solari.
  • Tubazioni solari integrate nel pannello
  • Installazione facile su tetti piani e inclinati, sistema di montaggio universale
  • Design elegante

Servizi inclusi

  • Installazione standard1, certificazione e collaudo dell’impianto da parte di un installatore qualificato Enel Green Power
  • Possibilità di finanziamento
  • Assistenza pratiche autorizzative e assistenza detrazioni del 55%2
  • Garanzia 5 anni sui collettori, 5 anni sui bollitori e 5 anni su componenti elettriche ed elettroniche
  • Messa in servizio gratuita con riempimento e sfiato dell’impianto da parte del centro assistenza autorizzato

Scegli l’impianto più adatto ai tuoi consumi:

Taglia del Kit Serbatoio Prezzo (IVA esclusa)
SMALL (2-3 persone) 150 litri 2.390 euro
MEDIUM (3-4 persone) 200 litri 2.499 euro
LARGE (5-6 persone) 300 litri 3.044 euro

 

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1 Per condizioni standard di montaggio si intende un’installazione a terra o su tetto a falda/tetto piano in retrofit, ovvero senza la sostituzione di componenti strutturali e/o edili purché per l’installazione stessa non sia necessario il montaggio di ponteggi, l’uso di cestelli elevatori, di gru o di altre apparecchiature di sollevamento speciali. Non sono comprese le opere civili in genere e la verifica di stabilità strutturale degli stabili con l’impianto solare termico installato e con i carichi accidentali di riferimento del sito (neve, vento, ecc.). Inoltre, tale installazione non comprende le opere idrauliche per la connessione all’impianto esistente di acqua calda sanitaria. La produzione e il risparmio associato possono variare in base alla zona geografica e alla tipologia di impianto. Il prezzo agevolato viene praticato usufruendo degli incentivi connessi al meccanismo nazionale dei Titoli di Efficienza Energetica. La vita media di un impianto è di 25 anni.

2 La detrazione del 55% si riferisce alle spese sostenute per l’installazione di pannelli solari (IVA inclusa) per un massimo di 60.000 €. Tale importo è detraibile in dieci quote annuali di pari importo.

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Comunicati

ADL GROUP E UNIVERSITA’ DI NAPOLI FEDERICO II PRESENTANO LE NUOVE ATTIVITA’ IN PARTENZA AD APRILE 2012

Workshop “Detrazioni Fiscali del 55%” il 19 aprile – Univ. Federico II

 ADL Group attraverso la Rete dei Professionisti dell’Energia, “Energy Professional Network”, e in collaborazione con SOFTel – Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica dell’Università di Napoli Federico II – presenta il Workshop “Detrazioni Fiscali del 55%” il 19 aprile presso l’aula SOFTel della Facoltà di Ingegneria in Via Claudio 21.

La giornata formativa sarà tenuta da esperti di ENEA e professionisti del settore tecnico commerciale con la direzione scientifica del Prof. Ing. Luigi Verolino e dell’Arch. Lisi e si dividerà in due parti: la prima sarà incentrata sulle agevolazioni per la riqualificazione energetica e sugli interventi in base al Decreto 19 febbraio 2007 e modificato dal Decreto 7 aprile 2008, mentre nel pomeriggio si affronteranno le qustioni relative alle diverse tipologie di spesa, alle relative detrazioni e all’iter procedurale da compiere.

Ai partecipanti verrà consegnato il materiale didattico e le dispense fornite dai docenti; il trimestrale di informazione ambientale Ambientarsi. Alla fine della giornata sarà distribuito l’attestato di partecipazione nominale a marchio universitario e per coloro che fanno già parte della Rete EPN il workshop è utile al conseguimento di 8 crediti del sistema dei Crediti Energy Professional Network.

Programma e scheda di adesione: http://www.adiellegroup.com/detrazioni/detrazioni.pdf

Per info

www.adiellegroup.com

081 3723198

[email protected]

ADL GROUP PRESENTA IL CORSO “IMPIANTI SOLARI TERMICI”

 

ADL Group, società attiva nel settore ambientale e delle energie rinnovabili, attraverso la Rete dei Professionisti dell’Energia “Energy Professional Network”, e in collaborazione con SOFTel (Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica dell’Università di Napoli Federico II) organizza il nuovo Corso “Impianti Solari Termici” che si svolgerà dal 18 aprile al 12 maggio 2012 presso l’Università di Napoli Federico II – Aula SOFTel – Facoltà di Ingegneria (Palazzina C3A – Via Claudio, 21 80125 Napoli).

Il percorso formativo, concentrato in quattro lezioni, ha l’obiettivo di fornire strumenti pratici, funzionali, economici e applicativi circa l’applicazione degli impianti solari termici nei contesti pubblici e privati. La prima parte del corso sarà dedicata dall’Arch. Isabella Lisi all’introduzione sulla radiazione solare e sugli aspetti architettonici ed energetici ad essa correlati.

Il Prof. Langella svilupperà le tematiche riguardanti lo studio di fattibilità tecnico – economica legato agli impianti, gli incentivi presenti, le relative opportunità e i benefici possibili.

La parte pratica sarà affidata ad una azienda del settore che terrà una lezione concentrata sulle tecniche di montaggio e sulla manutenzione. Il corso prevede anche la consegna ai partecipanti del software SOLARIUS – T di Acca Software che, nel corso dell’ultima lezione, illustrerà le caratteristiche e le applicazione del programma.

Le lezioni si rivolgono a liberi professionisti, progettisti e aziende del settore energetico – ambientale, consulenti, energy manager, responsabili , tecnici della Pubblica Amministrazione e installatori.

Oltre al software ai partecipanti verrà fornito il materiale didattico e le dispense dei docenti, il trimestrale d’informazione ambientale Ambientarsi e, al termine del corso, l’attestato di partecipazione nominale a marchio universitario. In base al sistema dei crediti di Energy Professional Network, per i membri della rete il corso vale 12 crediti.

Programma e scheda di adesione: http://www.adiellegroup.com/ST/prg_sch.pdf

 

Per info:

ADL Group Srl

Via Giovanni Merliani, 133 – 80129, Napoli

Tel. 081 37 23 198

Fax. 081 22 09 329

Corso “Energia dalle biomasse” che si terrà a Napoli dal 21 aprile al 19 maggio – Univ. Federico II

ADL Group attraverso la Rete dei Professionisti dell’Energia, “Energy Professional Network”, e in collaborazione con SOFTel – Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica dell’Università di Napoli Federico II – presenta la prima edizione del Corso “Energia dalle biomasse” che si terrà a Napoli dal 21 aprile al 19 maggio presso l’aula SOFTel della Facoltà di Ingegneria in Via Claudio 21.

Con la direzione scientifica del Prof. Ing. Luigi Verolino coadiuvato dal Prof. Ing. Giuseppe Langella, le lezioni hanno l’obiettivo di approfondire gli aspetti delle biomasse che ormai rappresentano il 15% dell’offerta energetica mondiale. L’efficacia legata all’uso di questa fonte di energia pulita è stata riconosciuta anche dall’Unione Euopea che ha avviato un programma sull’utilizzo dei residui agro-industriali sulle colture energetiche e sulle biomasse acquatiche per contribuire al suo futuro incremento.

Il percorso formativo fornisce una panoramica ben dettagliata di tutti gli aspetti utili a coloro che vogliono investire sia economicamente che professionalmente in questo settore: da una introduzione sulle tipologie, le caratteristiche e i metodi di produzione delle biomasse (biomasse solide, i biocombustibili liquidi, le potenzialità energetiche delle biomasse e il calore da esse ricavabile), si affronteranno poi i temi legati alla cogenerazione e alla trigenerazione dalle biomasse, agli impianti e alle procedure per la connessione alla rete elettrica e al sistema di incentivi. Nell’ultima lezione i partecipanti al corso incontreranno le aziende del settore per ricevere ulteriori informazioni di ordine tecnico.

Il corso prevede la consegna del materiale didattico e delle dispense fornite dai docenti, e il trimestrale di informazione ambientale Ambientarsi. Ai partecipanti verrà fornito l’attestato di partecipazione nominale a marchio universitario. Per i membri della Rete EPN il corso è utile al conseguimento di 12 crediti del sistema dei Crediti Energy Professional Network.

Programma e scheda di adesione: http://www.adiellegroup.com/biomasse/biomasse.pdf

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Workshop sull'”Acustica in edilizia” 11 maggio – Univ. Federico II

ADL Group, attraverso la grande Rete dei Professionisti dell’Energia “Energy Professional Network” e in collaborazione con SOFTel – Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica dell’Università di Napoli Federico II – presenta l’11 maggio un Workshop sull'”Acustica in edilizia” a Napoli presso l’Aula SOFTel della Facoltà di Ingegneria di Napoli in Via Claudio 21. La giornata formativa si propone di affrontare il problema del rumore – uno dei principali fattori che determinano l’inquinamento – indagandone le diverse cause: infrastrutture di trasporto, le attività produttive, le installazioni tecnologiche degli edifici, le attività domestiche e tutto ciò che riguarda anche i suoni naturali. Partendo dall’impatto che il rumore ambientale ha sulla popolazione, il workshop si pone l’obiettivo di fornire gli strumenti normativi relativi all’argomento, la classificazione acustica del territorio, le previsioni dell’impatto acustico e la valutazione del clima acustico. Verranno esaminati i requisiti acustici passivi degli edifici e i piani previsti per il possibile risanamento acustico. L’ultima parte della giornata sarà dedicata alle applicazioni pratiche del softwar Suonus di ACCA Software fornito ai partecipanti. Verrà distribuito il materiale didattico relativo agli interventi dei docenti e alla fine della giornata sarà consegnato l’attestato di partecipazione nominale a marchio universitario. La giornata formativa dedicata all’acustica vale 8 crediti del sistema dei Crediti Energy Professional Network.

Programma e scheda di adesione http://www.adiellegroup.com/acustica/acustica.pdf

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Workshop ” Integrazione del Fotovoltaico in Architettura” che si terrà a Napoli il 18 maggio – Univ. Federico II

ADL Group attraverso la Rete dei Professionisti dell’Energia, “Energy Professional Network”, e in collaborazione con SOFTel – Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica dell’Università di Napoli Federico II – presenta il Workshop ” Integrazione del Fotovoltaico in Architettura” che si terrà a Napoli il 18 maggio presso l’aula SOFTel della Facoltà di Ingegneria in Via Claudio 21.

Con la direzione scientifica del Prof. Ing. Luigi Verolino la giornata formativa partirà con un sopralluogo e l’analisi di un sito per studiarne i vincoli architettonici e paesaggistici in base anche al soleggiamento e all’ombreggiamento. I docenti approfondiranno le applicazioni innovative legate a questo aspetto del fotovoltaico illustrando le caratteristiche tecnologiche dei componenti speciali. La parte finale del workshop sarà dedicata all’analisi dei carichi propri e carichi accidentali della neve e del vento; ai sistemi di montaggio e al fotovoltaico sui condomini.

La giornata formativa prevede la consegna del materiale didattico e delle dispense fornite dai docenti, e il trimestrale di informazione ambientale Ambientarsi. Ai partecipanti verrà fornito l’attestato di partecipazione nominale a marchio universitario.

Programma e scheda di adesione: http://www.adiellegroup.com/ifv/ifv.pdf

Per info

www.adiellegroup.com

081 3723198

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Corso “Tecnico in Impianti Geotermici a Bassa Entalpia” che si svolgerà dal 12 maggio al 23 giugno 2012 – Univ. Federico II

ADL Group, società attiva nella formazione specialistica avanzata nel settore delle energie rinnovabili, grazie alla rete dei professionisti dell’energia “Energy Professional Network”, e in collaborazione con SOFTel (Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica dell’Università di Napoli Federico II) organizza la seconda edizione del Corso “Tecnico in Impianti Geotermici a Bassa Entalpia” che si svolgerà dal 12 maggio al 23 giugno 2012 presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” SOF.TEL – Facoltà di Ingegneria (Palazzina C3A – Via Claudio, 21 80125 Napoli).

Dopo il successo della prima edizione organizzata lo scorso gennaio, il percorso formativo si pone ancora l’obiettivo di fornire strumenti tecnici, normativi e tecnologici ai professionisti e agli esperti operanti nel settore, approfondendo la conoscenza delle opportunità tecnologiche ed impiantistiche utili al risparmio energetico.

I vantaggi legati alla tecnologia degli impianti geotermici sono molteplici vista la possibilità di sostituire contemporaneamente la caldaia per il riscaldamento, il boiler per la fornitura di acqua calda sanitaria ed i condizionatori per la climatizzazione estiva.

Questi impianti, sfruttando il calore della terra costante nel corso dell’anno e indipendente dalle condizioni metereologiche, basano le loro prestazioni sull’energia termica immagazzinata a bassa temperatura nel sottosuolo e sfruttano l’efficienza delle moderne pompe di calore. Anche dal punto di vista della sicurezza questa tecnologia offre garanzie vista l’assenza di combustione e l’eliminazione dei rischi legati a perdite di gas. Tutto questo da la possibilità di collocare la pompa di calore in ogni ambiente della casa.

Le lezioni saranno tenute da docenti universitari e professionisti esperti della materia che, partendo dall’analisi degli aspetti teorici, concentreranno i loro interventi anche sugli aspetti progettuali e pratici al fine di fornire ai partecipanti un quadro generale per operare nel settore. La sezione dedicata alle applicazioni pratiche è affidata alla ACCA Software che spiegherà nel dettaglio l’utilizzo del software GEO -TERMUS (ACCA software) consegnato a coloro che si iscriveranno al corso.

La qualità e il valore formativo delle lezioni è garantita dalla direzione scientifica affidata al Prof. Ing. Luigi Verolino (Direttore “SOF. Tel. – Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione dell’Università Federico II) e al Prof. Ing. Giuseppe Langella (Dipartimento d’Ingegneria Meccanica per l’Energetica dell’Università di Napoli Federico II).

Programma e scheda di adesione: http://www.adiellegroup.com/geotermia/2/programma_scheda.pdf

Per info

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Corso “Carichi Termici” dal 24 alle ore 14.00 al 26 maggio alle ore 13 – Univ. Federico II

ADL Group, attraverso la grande Rete dei Professionisti dell’Energia “Energy Professional Network” e in collaborazione con SOFTel – Centro di Ateneo per l’Orientamento, la Formazione e la Teledidattica dell’Università di Napoli Federico II – presenta il primo modulo formativo sui “Carichi Termici” dal 24 alle ore 14.00 al 26 maggio alle ore 13. Le due giornate formative si terranno a Napoli presso l’Aula SOFTel della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Napoli Federico II in Via Claudio, 21 e sono rivolte ai professionisti e a tutti coloro che si occupano della progettazione, realizzazione e gestione di impianti termici e di condizionamento in ambito civile e industriale.

dell’Università di Napoli Federico II si partirà da una panoramica sul confort ambientale e sul contributo energetico delle fonti rinnovabili. Verranno affrontati gli aspetti normativi e la metodologia di calcolo dei carichi termici sia invernali che estivi, diversi in primis nell fatto che nel calcolo delle dispersioni invernali si fa riferimento a condizioni stazionarie, mentre nel caso delle rientrate estive si deve considerare l’estrema variabilità dei flussi termici

legati alla radiazione solare.

L’ultima parte della due giorni sarà dedicata all’analisi e alla risoluzione di due casi studio (uno basato sui carichi termici invernali e uno su quelli estivi) grazie all’ausilio del software TERMUS di ACCA software.

Programma e scheda di adesione: http://www.adiellegroup.com/ct/ct.pdf

Per info
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