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Fotovoltaico, Tutto ciò che devi sapere sugli impianti di produzione

Ormai molti di noi conoscono come funzioni un impianto fotovoltaico, ma pochi sanno quali sono i fattori che influenzano la loro efficacia. Di seguito scopriremo come, questa fonte rinnovabile, ti aiuti a ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera.

Come funzionano i fotovoltaici

I pannelli fotovoltaici, che nascono dall’unione di più celle, permettono di convertire l’energia in elettricità. Partendo dalla luce del sole si ottiene la “stimolazione” degli elettroni che sono inseriti in ogni cella, più precisamente nel silicio. Devi sapere che un impianto è di solito formato almeno da due componenti:

  • moduli fotovoltaici: che trasformano la luce sola in elettricità;
  • Gli inverter: apparecchi che sanno convertire la corrente continua in alternata. Possono integrare sistemi di stoccaggio temporaneo come le batterie AGM, batterie al Litio o altre tipologie.

Lo stesso inverter è quel mezzo che permette di trasportare e convertire l’energia, divenuta corrente alternata, fino alle reti di distribuzione. La conversione di ogni impianto fotovoltaico però non è mai al 100%, perché non tutti l’energia diventa elettricità. Di solito, i moduli migliori permettono di avere un’efficienza pari al 20-22%. Che cosa vuol dire? Che appena un quinto dell’energia solare che colpisce il pannello sarà poi trasformata. E’ presto detto però che vi sono anche dei fattori esterni che vanno a influenzare il rendimento stesso dell’impianto.

Quali fattori condizionano il tuo impianto fotovoltaico

Di seguito ti forniamo i fattori che determinano il rendimento dell’impianto.

  • La temperatura: più è elevata e meno i pannelli risulteranno essere efficienti. Quando si verifica il surriscaldamento delle celle, si ha un impatto negativo sull’efficienza e sul rendimento dell’intero impianto.
  • Pulizia: quando materiali esterni come terra, foglie e resine si accumulano sui pannelli, si può rendere più difficoltosa la ricezione della luce solare. In questo caso si ottiene una perdita di rendimento che compromette il ritorno economico previsto.
  • Zone o periodi d’ombra: hanno un alto indice di variabilità e un peso importante sul rendimento. Ecco perché è bene ridurre al minimo le tecnologie.
  • Connettori: quest’ultimi e i cavi possono causare piccole perdite in termini di rendimento. Sono vere dispersioni elettriche che però incidono in minima parte sul rendimento complessivo.
  • Efficienza dell’Inverter: normalmente un inverter ha un’efficienza il 96 – 97% di efficienza. La loro massima conversione si ha quando la potenza della corrente continua in entrata è elevata.
  • Età dell’impianto: dopo 20 – 25 anni si ha un calo di rendimento in perdita pari a 0,5% all’anno. A fine vita renderà circa il 10 – 12% in meno rispetto all’inizio.

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