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I materassi in poliuretano si confermano i più sicuri per il sonno in tenera età. I neonati vi trascorrono fino a 16 ore al giorno: corretto sostegno della colonna vertebrale,…

Lo provano due importanti certificazioni, la Oeko-Tex® standard 100 e la CertiPUR® che garantiscono le caratteristiche uniche anche in termini di sicurezza, salute e sostenibilità ambientale.

Sostegno della colonna vertebrale che non deve essere compressa, traspirabilità del materasso antisoffoco per eccellenza, flessibilità degli strati per prevenire la sindrome della testa piatta e adattarsi perfettamente a tutte le posizioni, materiale antiallergico e anti-acaro per evitare di irritare il sistema respiratorio e provocare degli attacchi di tosse, che potrebbero costringere il bambino a svegliarsi. I materassi in poliuretano si confermano i più sicuri fin dalla tenera età, le certificazioni Oeko-Tex® standard 100 e CertiPUR®, che garantiscono le caratteristiche uniche anche in termini di sicurezza, salute e sostenibilità ambientale, assicurano che il prodotto è atossico e anallergico e può essere utilizzato, a pelle, anche per bambini sotto i 3 anni di età.

Recenti studi della Società Italiana di Pediatria evidenziano che nel mondo industrializzato il 25% dei bambini al di sotto dei 5 anni soffra di disturbi del sonno. Le cause principali? I ritmi frenetici, l’aumento delle luci artificiali e anche l’utilizzo sempre più precoce degli strumenti elettronici. Il buon riposo di un bambino dipende da diversi fattori dall’alimentazione agli stili di vita, ma fondamentale risulta anche la qualità del materasso, in particolare negli anni della crescita. Sappiamo che i neonati dormono in media 16 ore al giorno, mentre i bambini dai 3 ai 5 anni circa 11-13 ore, un materasso dalla giusta consistenza rappresenta un valido supporto per conciliare un riposo notturno regolare e continuo fin dai primi giorni di vita.

Un materasso per bambini deve adattarsi al peso e alla forma del corpo, in costante mutamento durante la fase di crescita, dando un sostegno alla colonna vertebrale, che è ancora in fase di sviluppo e non deve essere compressa. Il giusto spessore dovrebbe essere compreso tra i 10 e i 13 cm. Inoltre, il materasso deve avere un rivestimento sfoderabile e lavabile, in quanto i batteri che potrebbero formarsi sarebbero pericolosi soprattutto per un neonato.

“È importante creare un ambiente favorevole con la giusta temperatura, sufficiente oscurità e silenzio così da aiutare il piccolo a rilassarsi e a dormire meglio –  ha commentato Sara Sainaghi, Piscologa e Psicoterapeuta – Un letto confortevole rientra tra le importanti scelte per una corretta igiene del sonno, che risulta essere indispensabile per il benessere dei bambini, inoltre bisogna cercare di mantenere durante il corso del sonno e nella fase di risveglio le stesse condizioni che il piccolo ha vissuto prima di addormentarsi”.

Anche i cuscini anti soffoco per neonati in poliuretano favoriscono la posizione supina e garantiscono un comfort davvero eccellente. La schiuma poliuretanica offre alla testa del bambino un sostegno ottimale, permettendo di avere una posizione che favorisce la corretta respirazione. I guanciali sono confortevoli, ma non morbidi in modo eccessivo, per evitare che possano finire nella bocca del bambino. I cuscini antisoffoco hanno una struttura a celle aperte che permette la massima circolazione possibile dell’aria. Così anche se il bambino, che tende a muoversi molto e a girarsi durante il riposo, dovesse restare con la bocca e il naso schiacciati sopra al cuscino, riuscirebbe a respirare comunque alla perfezione.

I modelli di cuscino anti soffoco in poliuretano sono la scelta ideale anche nel caso di bambini che soffrono di reflusso gastroesofageo. Questo è un problema davvero molto diffuso che comporta una cattiva digestione, nausea, dolore alla pancia e anche vomito. Purtroppo un conato di vomito, anche se molto piccolo, potrebbe restare intrappolato nelle vie aeree del bambino, facendolo soffocare.

“Fin dalla tenera età è importante dormire su un materasso che oltre a garantire un buon riposo, rispetti alti livelli di sicurezza e di ecosostenibilità – dichiara Marco Pelucchi, presidente di AIPEF, l’Associazione delle Aziende Italiane di Poliuretano Espanso Flessibile – Il poliuretano, si adatta perfettamente al corpo e alle sue posizioni, è leggero e molto pratico quando si devono cambiare le lenzuola, è un materiale sicuro al 100%, antibatterico e antiacaro.

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Condizionatore: come usarlo la notte

Condizionatore: come usarlo la notte

Arriva la tanto attesa estate e con essa anche le alte temperature che tanto si sono desiderate durante i mesi invernali. Il gran caldo ha però, purtroppo, anche un risvolto negativo: quello di rendere spesso le notti insonni a causa del malessere provocato dall’aria infuocata e dalla forte umidità. Questo porta solitamente la maggior parte delle persone ad azionare i climatizzatori anche nelle ore notturne, per trovare un po’ di refrigerio, a volte però senza considerare i possibili effetti negativi sul proprio organismo. Di seguito qualche consiglio preziosissimo su come usare il condizionatore durante la notte.

 

La corretta temperatura: come andrebbe regolato il condizionatore di notte

La primissima cosa da tenere in considerazione, nell’uso del condizionatore, è che durante il giorno il nostro corpo è quasi sempre in movimento, pertanto la nostra temperatura corporea è più alta di quella che invece manteniamo di notte, quando siamo distesi a letto. Ed è proprio per questo che non possiamo usare il climatizzatore allo stesso modo durante le 24 ore che compongono la giornata.

Il modo giusto per non andare incontro a problemi di salute è quello di mantenere durante la notte una differenza termica di soli pochi gradi (massimo 6 o 7) tra la stanza da letto e l’esterno della casa. Facendo un esempio pratico, se fuori ci sono 30 gradi, la temperatura da impostare in stanza dovrebbe non scendere sotto i 24 gradi. Per impostare al meglio il climatizzatore puoi rivolgerti ad un tecnico specializzato che sappia indicarti tempi e modalità a livello di comandi da dare all’apparecchiatura. Con Assistenza Condizionatori Torino hai a disposizione tecnici qualificati sulle diverse marche di condizionatori.

 

Consigli per rinfrescare la camera da letto con l’uso del condizionatore di notte

Se si desidera dormire in una stanza fresca e riposare serenamente senza il rischio di prendersi raffreddori, colpi di aria o svegliarsi il giorno dopo con la muscolatura indolenzita (c’è chi perfino arriva ad accusare dolori addominali o alla gola a causa della troppa aria condizionata), il suggerimento è quello di accendere il climatizzatore qualche ora prima di coricarsi, in modo che la temperatura desiderata venga ottenuta in anticipo e che la macchina si possa spegnere così ancora prima di addormentarsi.

Le apparecchiature di ultima generazione offrono oggi diverse funzioni intelligenti, per cui si può anche decidere di optare per la programmazione controllata della temperatura, fissandone non solo i gradi desiderati ma anche l’orario in cui il condizionatore deve lavorare. In questo modo si potrà impostare un orario in cui il climatizzatore si spegnerà automaticamente, evitando di disturbare il vostro riposo.

 

Deumidificare a volte è meglio che climatizzare

Se quello che disturba il vostro sonno non è tanto il caldo quanto la forte umidità (che potrete verificare attraverso un semplice igrometro), sarà sufficiente azionare la funzione di deumidificazione del climatizzatore, il quale non agirà più sulla temperatura ma piuttosto sulla quantità di umidità presente nella stanza. In questo modo l’ambiente risulterà più gradevole e non si creerà durante la notte l’effetto frigorifero.

 

Il silenzio è d’oro

Se questo proverbio è veritiero, esso lo diventa ancor di più durante la notte, momento in cui non si vorrebbe essere disturbati da alcun rumore. Per fortuna i condizionatori sono oramai tutti fortemente tecnologici ed offrono la funzione silenziosa (quasi sempre identificata sui telecomandi con il tasto sleep che in inglese vuole dire appunto dormire), attraverso la quale la macchina lavora riducendo in modo quasi assoluto la sua rumorosità. Questo accade in quanto il programma da l’input all’apparecchio di girare ad una velocità molto bassa (la temperatura scende di mezzo grado ogni ora), evitando così qualsiasi tipo di rumore.

Infine, quando si usa il condizionatore bisogna sempre stare attenti a non dirigere il getto direttamente su sé stessi. Le alette della macchina sono sempre orientabili per cui si può stabilire la miglior posizione alla quale far fuoriuscire il getto d’aria. Grazie a questi semplici e scrupolosi accorgimenti il caldo notturno non sarà più un problema e non vi ammalerete a causa dell’uso sconsiderato del condizionatore.

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Catering biologico: quali prodotti si utilizzano

Catering biologico: quali prodotti si utilizzano

Idee e consigli per la realizzazione di un catering biologico ed ecosostenibile

Il consumo di prodotti biologici è diventato sempre più consistente al punto tale da divenire quasi uno stile di vita, che sostituisce quello già esistente con estrema facilità e naturalezza. E questo lo si può notare anche per quanto riguarda i catering, sempre più richiesti ed apprezzati, relativi alle cerimonie per anniversari, compleanni e quant’altro. Interi e abbondanti tavole a base di prodotti biologici, genuini , salutari e che assecondano le esigenze di molte persone che amano selezionare ciò che mangiano con accortezza e tanta attenzione. Davvero numerosi sono ormai i prodotti bio a disposizione per creare il buffet giusto e per allietare i palati di tutti gli invitati.
Ma per un ottimo risultato è necessario utilizzare le migliori materie prime, e quali se non i prodotti biologici, certificati e controllati per un perfetto sapore e una salutare alimentazione. Ma vediamo un po’ di quali è bene munirsi per creare il catering dei sogni e che possa rimanere nei ricordi di chi ve ne prende parte. In questi eventi, chi organizza la parte di ristoro bada bene ad utilizzare materie prime, come frutta e verdura ad esempio di stagione, prodotti tipici locali che crescono spontaneamente, promuovendo un’alimentazione sana e sostenibile. Questi meravigliosi banchetti organizzati per tutti i tipi di eventi, e creati in base al tema richiesto, sono davvero fantastici e mettono in risalto i prodotti naturali utilizzati favorendo lo sviluppo di questo tipo di alimentazione anche tra gli invitati, che ne rimangono davvero estasiati e contenti di alimentarsi in modo assolutamente sano. Se vuoi ottenere risultati simili il consiglio è quello di rivolgersi ad un catering di zona e di qualità. Ad esempio, nella capitale ci sono molti servizi seri ed efficienti come quello di Catering Roma, offerto da Cucina e Cultura.
Ricchi antipasti per iniziare a stimolare l’appetito, creati con coreografie particolari semplicemente con prodotti che abbiamo in natura: pane, crostini e tarallucci accompagnati da olive locali coltivate e raccolte in modo naturale e senza danneggiare l’ambiente; oppure ricchi condimenti con funghetti, se si tratta di zone di montagna, e tutte le verdure appena raccolte e che riempiono i piatti con scenografie che attirano l’attenzione degli invitati che sono incuriositi di provarli. Ci sono poi le gustosissime polpettine create con uova biologiche e tutti gli ingredienti naturali: zucca, zucchine, melanzane e tanto altro ancora. E poi, anche gradevoli alla vista oltre che gustosi da mangiare, gli antipasti di tutti i prodotti tipici del posto fatti sottolio, per stuzzicare con sapore tutte le meraviglie della nostra Terra! Pomodori, patate, carote e tanti ortaggi che decorano i piatti del buffet e stimolano l’appetito di tutti, anche dei più scettici!
Con quello che si riesce a recuperare dai nostri terreni è possibile mangiare davvero bene e variando la nostra alimentazione di continuo. Tanti tipi di primi piatti creati con pasta e riso biologico e che permettono di ideare varie ricette per spaziare e rendere originali le nostre tavole. È ovvio che per organizzare un ottimo catering è importante anche creare effetti speciali che attirano l’attenzione dei presenti, quindi oltre alla qualità è importante anche la fantasia ed il buon gusto nell’effetto coreografico e di come vengono presentati i vari piatti. Semplici verdure che vediamo crescere nei nostri campi si trasformano in tortini con variegati di crema balsamica e salse salutari, solo per rendere l’idea di come è possibile creare dei piatti che si presentano davvero come capolavori della tavola. E poi anche i dolci fatti con prodotti biologici concludono le fantastiche pietanze del catering, ed in questo caso solo assaggiandoli è possibile sentire al palato la genuinità degli ingredienti utilizzati.
Quindi è semplice capire che per una sicura riuscita di un evento organizzato, dove la qualità e l’eccellenza di ciò che si mangia è alla base di tutto, è importante valutare l’opzione del catering biologico, una scelta vincente per una cerimonia dai risultati certi.
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Salute e Benessere Volontariato e società

Misure Precauzionali Supplementari

Alcune regole preventive da seguire a casa e al lavoro.

Nell’ultimo periodo sono comparsi nuovi focolai per quanto riguarda il COVID-19. Per questo è importante fare molta prevenzione al fine di proteggere te stesso e gli altri dalla diffusione delle malattie mantenendo la tua casa e il posto di lavoro puliti e privi di germi.

Per questo la Chiesa di Scientology ha preparato un centro di risorse online per contribuire a mantenere tutti in salute. Infatti come disse il fondatore L. Ron Hubbard “Un’oncia di prevenzione vale una tonnellata di cura”.

Le aree a cui prestare particolare attenzione quotidianamente sono le seguenti:
  • Nei vialetti e nei pavimenti intorno alle porte principali si accumulano molti germi. Assicurati di igienizzarli frequentemente;
  • La cucina può essere un rifugio per i Concentrati su ripiani ed elettrodomestici che vengono toccati spesso con le mani;
  • Il soggiorno è un centro di attività dove i germi possono facilmente diffondersi. Individua gli oggetti che vengono toccati spesso e occupatene;
  • I bagni attirano rapidamente virus e batteri. Presta particolare attenzione ai rubinetti, ai sanitari e ai pavimenti;
  • Le aree per bambini possono facilmente diventare un luogo di proliferazione di germi. Occupati degli oggetti che si trovano nelle aree in cui i bambini dormono e giocano.
Igienizzare è facile e dovrebbe essere fatto parecchie volte al giorno:
  1. Per prima cosa assicurati che lo spazio sia ben arieggiato.
  2. Poi pulisci tutta la sporcizia dalle superfici o dagli oggetti.
  3. Quindi elimina i germi rimanenti con un disinfettante seguendo le indicazioni dell’etichetta del prodotto.
  4. Per finire lava le mani a fondo.

 

L’ambiente in cui lavori richiede anch’esso speciale attenzione, visto che virus e batteri possono arrivare da ovunque ed essere trasmessi attraverso oggetti e superfici comunemente usati.  Perciò è molto importante che queste vengano igienizzate diverse volte al giorno.

Alcune aree chiave a cui prestare maggiore attenzione sono:
  • Il tuo spazio di lavoro può contenere oggetti che vengono toccati da altri. Igienizza regolarmente oggetti come ad esempio il telefono, i braccioli delle sedie, cassetti, tastiere e mouse e i divisori se ce ne sono;
  • Ci sono molti altri punti nell’ambiente di lavoro in cui i germi possono proliferare. Presta la massima attenzione ad oggetti toccati frequentemente come tavoli da convegno, interruttori della luce, maniglie e gli oggetti nelle aree comuni ad esempio aree per la pausa;
  • Germi presi a lavoro possono perfino diffondersi nella tua auto: previeni questo pulendo regolarmente le superfici interne ed esterne.

 

Per maggiori informazioni visita il sto www.scientology.it/StaiBene .

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Salute e Benessere Volontariato e società

Come prevenire la diffusione di malattie con l’isolamento

Un’oncia di prevenzione vale una tonnellata di cura.” scrisse l’umanitario L. Ron Hubbard. Per questo la Chiesa di Scientology ha creato una sezione online, dove sono state inserite le linee guida per la prevenzione e la diffusione di infezioni e malattie, e in questo particolare periodo, per la prevenzione del COVID 19.

Questo centro risorse online è stato creato per fornire informazioni di base su ciò che puoi fare per contribuire a mantenere te stesso e gli altri in buona salute. È possibile scaricare tutto il materiale presente nel sito gratuitamente, compresi gli opuscoli.

Ti invitiamo a utilizzare e a condividere queste informazioni con gli altri. Anche se stiamo tutti mantenendo le distanze, siamo tutti uniti in questo.

Ecco alcuni suggerimenti per prevenire la diffusione di malattie con l’isolamento.

Numero 1: Rimani a casa

Se qualcuno a casa tua si ammala, fai a rimanere a casa tutte le persone con cui vivi, per evitare di infettare altri. Non andare a lavoro o a scuola.

Numero 2: Contatta il tuo medico

Chiama prima di recarti in uno studio medico. È consigliabile rimanere a casa e proteggere altri dall’infezione. In caso di sintomi gravi rivolgiti immediatamente ad un medico.

Numero 3: Isolati

Per isolamento si intende il separarsi dagli altri in modo che non avvenga nessuna trasmissione di germi. Se ti ammali dormi in una stanza separata, usa un bagno separato ed evita gli spazi comuni.

Numero 4: Proteggi le persone anziane

Adotta misure per proteggere le persone anziane e quelle suscettibili alle malattie, tenendole lontane dal malato.

Numero 5: Indossa una mascherina

Le mascherine possono aiutare a limitare la diffusione dei germi quando una persona malata parla, tossisce o starnutisce. Se sei malato o sospetti di esserlo indossa una mascherina.

Numero 6: Evita il contatto con gli animali domestici

Se una persona malata accarezza un animale domestico può lasciare germi sul suo pelo e questi possono essere trasmessi ad altre persone.

Numero 7: Utilizza piatti e utensili usa e getta

Se sei malato utilizza piatti e utensili usa e getta quando possibile.

Numero 8: Separa la biancheria

La biancheria di una persona malata andrebbe lavata separatamente da quella degli altri per prevenire la diffusione dei germi.

Numero 9: Separa la spazzatura

Riserva un cestino dell’immondizia con un sacchetto solo per la persona malata e butta con cura l’immondizia in un contenitore per rifiuti esterno.

Numero 10: Igienizza spesso

Pulisci e igienizza spesso le superfici comuni. Utilizza un normale disinfettante come perossido di idrogeno, candeggina e acqua o alcol denaturato.

Condividi ad altri queste linee guida per la prevenzione. Scarica l’opuscolo gratuito su Scientology.it/StaiBene

Ufficio Stampa

Chiesa di Scientology

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Eventi

MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT e BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO posticipate dall’8 all’11 settembre 2020 in Fiera Milano

Milano – 25 febbraio 2020, MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, la fiera leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili e BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO previste inizialmente dal 17 al 20 marzo sono posticipate dall’8 all’11 settembre 2020 a seguito dell’evoluzione epidemiologica del coronavirus (COVID-19) in Italia.

Dopo aver monitorato costantemente l’evoluzione della diffusione del coronavirus Covid-19 e seguito scrupolosamente tutte le direttive emanate dalle Autorità competenti, Reed Exhibitions Italia ha deciso di posticipare le due manifestazioni.

“La salute dei nostri clienti, partner e dipendenti è la nostra maggiore priorità. A seguito dei recenti sviluppi della situazione in Italia e in particolare in Lombardia, e tenendo conto dell’ordinanza emessa da Regione Lombardia e dal Ministero della Salute di sospendere “[…] manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato”, ci siamo confrontati con clienti e partner in questi ultimi giorni e abbiamo deciso di riprogrammare i nostri eventi a settembre” – dichiara Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia.

“Non è stata una decisione presa con facilità; i nostri clienti, partner e il team in Italia hanno lavorato duramente all’organizzazione delle due manifestazioni ma, per quanto ci dispiaccia dover posticipare, è essenziale per noi dare priorità massima alla salute e alla sicurezza di tutti coloro che sono coinvolti. Il nostro obiettivo rimane poter garantire il maggior valore a tutti coloro che parteciperanno a MCE e BIE a settembre ed essere sempre al servizio dell’industria nelle migliori condizioni di tranquillità e serenità. Su queste basi, nelle prossime settimane, lavoreremo affinché la nostra community resti sempre connessa, supportandola nel superare questo difficile periodo.

Tutto il team di MCE e BIE è a disposizione di clienti, stakeholder, buyer, visitatori e professionisti per ogni necessità o richiesta e per gestire la transizione al nuovo periodo di svolgimento.

 

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Comunicati Salute e Benessere

OSPEDALE KOELLIKER E FONDAZIONE PAIDEIA INSIEME PER MOLTIPLICARE LA SOLIDARIETÀ

Torino, 12 febbraio 2020.

Una buona notizia che conferma l’attenzione e la sensibilità che nella nostra città viene riservata al campo del sociale: Fondazione Paideia – onlus impegnata nel fornire un aiuto concreto a bambini e famiglie in difficoltà – ha stretto un accordo con Ospedale Koelliker per offrire una rete di solidarietà sempre più efficace alle famiglie con bambini con disabilità.

Due realtà di valore per il territorio che uniscono le loro anime per moltiplicare l’unico risultato che conta: la solidarietà. L’ospedale Koelliker fornirà infatti prestazioni e servizi sanitari gratuiti a favore dei nuclei famigliari con fragilità economica individuati tra quelli presi in carico dalla Fondazione Paideia. Delle visite specialistiche, delle cure odontoiatriche, delle analisi diagnostiche e degli esami potranno usufruirne sia i bambini sia i loro famigliari. Il patto stretto con la Fondazione Paideia si inserisce in un quadro di attività e iniziative di Koelliker che hanno l’obiettivo di mettere a disposizione del maggior numero possibile di cittadini un’assistenza qualificata, attenta  e sensibile alle specifiche esigenze del singolo, con un occhio di riguardo verso la disabilità.

Il Centro di Odontostomatologia del Koelliker, suggestivamente denominato OdontOK, interviene con particolare riguardo su pazienti (pediatrici e adulti) disabili, anche non collaboranti; la Fisioterapia offre una piscina per l’idrokinesiterapia dotata di sollevatori e di un servizio specifico per i bambini, grazie al lavoro di fisiatri specializzati nella rieducazione funzionale di bimbi con disabilità. Inoltre lo Sportello ASK, pensato per aiutare i pazienti ad orientarsi all’interno dell’ospedale, si avvale di personale qualificato al supporto di chi ha esigenze particolari o difficoltà e costituirà il punto di riferimento per tutte le famiglie seguite dalla Fondazione Paideia, che potranno contare su un rapporto di assistenza one-to-one.

Siamo molto felici di poter supportare l’operato della Fondazione Paideia, onlus da anni impegnata attivamente sul territorio torinese. – Dichiara il Dott. Alberto Ansaldi, AD di Koelliker – Con la Fondazione Paideia condividiamo la vocazione alla cura e all’assistenza dell’infanzia, che deriva dalle nostre origini, e la responsabilità etica di interpretare una missione orientata e aperta verso il bene della collettività”.

La collaborazione con Koelliker – spiega Guido Giubergia, Presidente della Fondazione Paideiarappresenta un’occasione importante perché permette di offrire alle famiglie che incontriamo ogni giorno un supporto concreto nel fronteggiare situazioni di particolare fragilità. Le attività programmate dall’Ospedale Koelliker con attenzione dedicata alle persone con disabilità rappresentano una buona pratica che speriamo possa diventare sempre più diffusa nel nostro Paese”.

 

Ospedale Koelliker e Fondazione Paideia in numeri

Oltre 70.000 visite annue di cui 12.000 pediatriche, 21 unità operative, 272 dipendenti e 155 medici. Koelliker, l’ospedale che per oltre 40 anni è stato un significativo punto di riferimento pediatrico per il territorio, oggi sotto la proprietà dei Missionari della Consolata opera in maniera laica portandone avanti i valori, nella convinzione che l’impegno nei riguardi della salute dei bambini sia alla base di una società che guarda al futuro.

 

Fondazione Paideia, nata nel 1993 per volontà delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, in oltre venticinque anni di attività ha sostenuto e accompagnato oltre 4000 famiglie, con il coinvolgimento di circa 800 volontari, che hanno scelto di donare parte del proprio tempo per partecipare alle attività. La Fondazione Paideia opera in collaborazione con enti pubblici e privati garantendo la creazione di contesti attenti e rispettosi delle necessità dei più piccoli, con l’obiettivo di diffondere una cultura dell’infanzia e partecipare alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.

 

 

 

 

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ORPEA ITALIA E RESIDENZA SAN FELICE Presentano LA SALUTE PROSEGUE CON NOI

INCONTRI RIVOLTI AI FAMIGLIARI DI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. STILI DI VITA, PREVENZIONE E CURE

Primo incontro 15 febbraio ore 10.15. NOVITÀ SULLA RIABILITAZIONE PER LE PERSONE CON MORBO DI PARKINSON

RESIDENZA SAN FELICE Via San Bovio,1 – Segrate (MI)

Ingresso Gratuito

 

Fornire strumenti e indicazioni pratiche per l’assistenza di un malato non autosufficiente. E’ questo l’impegno di Orpea Italia e della Residenza San Felice (MI), promotrici di un ciclo di incontri gratuiti dedicati a tutti coloro i quali si trovino a fronteggiare la complessa situazione di doversi occupare di un anziano malato. Deficit della memoria, afagia, disorientamento ma anche patologie legate all’età che, in una paese come l’Italia, il più vecchio al mondo dopo il Giappone, sono sempre più diffuse e molto spesso colgono impreparati famigliari e caregivers.

Per queste ragioni Orpea ha deciso di offrire un servizio informativo e formativo gratuito alle famiglie di anziani malati e di individui non autosufficienti. Uno spazio di ascolto, sostegno e confronto per identificare soluzioni e gestire situazioni difficili a domicilio e in struttura.

Il primo incontro del 2020 si terrà presso la Residenza San Felice di Segrate dove, sabato 15 febbraio, si parlerà di Morbo di Parkinson. Il Dott. Giovanni Albani, Medico Neurologo Istituto Auxologico di Verbania, il Dott. Michele Piccolo, Medico Geriatra e Direttore Sanitario della Residenza e la Dott.ssa Chiara Tommasi, Medico Fisiatra, spiegheranno in modo semplice e comprensibile ai “non addetti ai lavori” le ultime frontiere in fatto di riabilitazione motoria e cura farmacologica del morbo di Parkinson.

Durante la giornata sarà disponibile il libro La Memoria e La Coscienza del Dott. Piccolo, il ricavato delle donazioni sarà utilizzato per permettere agli ospiti della residenza di passare una serata a teatro.

 

Gli incontri del ciclo, con cadenza mensile, toccheranno durante tutto l’anno diversi argomenti di interesse nel settore. Tra i temi in calendario un approfondimento sull’Alzheimer, l’ipertensione e la corretta alimentazione.

Tutti gli incontri sono ad accesso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Per info e prenotazioni: Tel. 02.70.300.197 – [email protected]www.orpea.it
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Salute e Benessere

Liquidi Sigaretta Elettronica

Liquidi per sigaretta elettronica : liquidi certificati per lo svapo.

Ad ognuno il proprio gusto. Tutti vogliono sempre provare nuovi liquidi per sigaretta elettronica , ma quali sono i liquidi più richiesti? Molti cercano su internet i liquidi più venduti e richiesti per capire quali liquidi acquistare. Cerchiamo di capire insieme qualcosa di più riguardo i liquidi per lo svapo. La maggior parte degli svapatori ha sempre un liquido preferito, chiamato anche liquido “all day” poi esistono liquidi da relax, come ad esempio al caffè , da svapare nei momenti di puro relax, ad esempio dopo pranzo o cena, o nella pausa di lavoro (al posto della sigaretta tradizionale). Infatti è sempre bene avere 1 liquido preferito ma anche 1 liquido da affiancarvi che ricordi magari un gusto di vostro piacimento, come un dolce, una crema, oppure un mix di frutta (agrumi mix è tra i più richiesti).

Avete mai pensato di provare un liquido al tiramisù? Oppure al mango? Bene, esistono migliaia di liquidi per sigaretta elettronica.  Sarebbe più corretto chiamarli eliquids, liquidi da svapo o liquidi da inalazione. Hai un liquido preferito? Provalo e fai una recensione, è infatti una pratica comunque acquistare liquidi sigaretta elettronica e provare a fare una recensione sul proprio profilo.

Ma quali sono i liquidi più richiesti? Vediamone alcuni. Tra i tabaccosi sicuramente i più richiesti sono tabacco virginia, RY4, sette foglie, cuba, havana.  Per i dolci abbiamo i liquidi al caffè, al tiramisù, al cappuccino, alla crema ma specialmente liquidi al biscotto. Per i liquidi freschi quello più richiesto in assoluto è la menta, seguita poi dal mentolo e dalla liquirizia che ha anch’essa un effetto balsamico come liquido da inserire nella sigaretta elettronica.

Ora che hai le idee più chiare sui liquidi per le sigarette elettroniche potrai fare con più attenzione i tuoi acquisti online. Il nostro consiglio è di provare CENTROSVAPO® lo svapo store con i migliori prezzi sui liquidi.

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Salute e Benessere

Anytime Fitness: allenarsi è possibile a tutte le età e fa bene alla salute

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  • 2 Dicembre 2019

È sempre più diffusa la voglia per gli over 50 e 60 di sentirsi bene e restare in forma, tanto che secondo una ricerca mondiale condotta dalla Georgia State University, gli allenamenti per over sessantenni sono entrati nella top ten delle nuove tendenze fitness. Ma qual è l’allenamento più giusto per questa fascia d’età? Anytime Fitness, il più grande franchising al mondo per palestre, nato negli USA 17 anni fa e dal 2016 presente anche in Italia, ha dedicato a questo target un’attenzione specifica.

Sono tanti i corsi pensati per chi deve conciliare la voglia di fare movimento con l’esigenza di non sottoporre il proprio corpo a uno stress eccessivo. Con il passare degli anni, infatti, le ossa, i muscoli e il metabolismo evolvono e un buon allenamento deve essere costruito “su misura”. Per questo Anytime Fitness propone programmi ad hoc con corsi di ginnastica dolce, perfetti per lavorare sulla postura – visto che i problemi di schiena diventano sempre più frequenti con l’avanzare dell’età -, e corsi di AVQ, ovvero attività di vita quotidiana, dunque esercizi a corpo libero che coinvolgono tutti i muscoli del corpo e risultano importanti, soprattutto per i più anziani, nel recupero di una piena capacità fisico – motoria. Inoltre, l’attenzione verso il target si dimostra anche nella cura dei centri, con alcune accortezze non comuni nelle palestre tradizionali. Un esempio? Le docce chiuse per garantire massima privacy e riservatezza.

«Una delle ragioni per cui spesso si rinuncia a fare fitness è la convinzione che sia un mondo fatto solo “di e per palestrati”, ma non è così e ogni età può trovare il suo giusto allenamento. Anzi, proprio quando si superano i 50 anni è importante non sottovalutare il movimento che può diventare la base per invecchiare al meglio. L’attività sportiva, infatti, specie se praticata con regolarità, può rappresentare un vero e proprio elisir di lunga vita. Per questo abbiamo voluto dedicare così tanta attenzione a questo target, con attività e servizi dedicati» – dichiara Roberto Ronchi, Chief Operating Officer di Anytime Italia.

 

IL MODELLO ANYTIME FITNESS

Anytime Fitness è il più grande franchising del fitness al mondo. Nato negli USA nel 2002, conta oltre 4.500 club in 37 Paesi – dal Canada al Giappone, dal Qatar all’Australia, dal Regno Unito al Cile – con più di 4 milioni di iscritti. In Italia è arrivato nel 2016, per volere di Domenic Mercuri e Rino Centrella, co-fondatori di Anytime Italia s.r.l, a cui si è aggiunto successivamente il terzo socio, Daniel Pagnoni. Nel giro di tre anni hanno già avviato ben 19 club lungo tutto lo Stivale. Il successo del modello proposto da Anytime Fitness è testimoniato anche da importanti riconoscimenti come il conseguimento, nel 2014 e per le tre edizioni successive, del primo posto nella classifica “Entrepreneur Franchising 500”, che ogni anno premia il “Miglior Franchising nel Mondo” per solidità finanziaria e tasso di crescita.

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Tabacco e giovani in provincia di Bergamo: crescono i consumi tra i ragazzi e le ragazze tra i 15 e i 19 anni

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  • 6 Giugno 2019

Bergamo, 6 giugno 2019 – Il 58% degli studenti bergamaschi tra i 15 e i 19 anni (pari a 26.515) ha fumato tabacco almeno una volta nella vita (il 50,1% dei minorenni e il 69,7% dei maggiorenni). Il 23,9% (pari a 10.926 studenti) ha fumato quotidianamente nell’ultimo anno (era il 22% nel 2016). Dal 2010 i consumi quotidiani di tabacco in questa fascia d’età sono risultati in crescita fino al 2016, anno in cui si è registrato un calo (21,3% nel 2010, 24,4% nel 2011, 21,9% nel 2016). Dopo questa flessione, il consumo quotidiano di tabacco nel 2018 ha registrato una crescita, riavvicinandosi ai livelli del 2011 (23,9% nel 2018). Le percentuali di fumatori quotidiani crescono al crescere dell’età: il 13,1% dei quindicenni (12,3% nel 2016), il 26,6% dei diciassettenni (22,1% nel 2016) e il 30,9% dei diciannovenni (31,8% nel 2016).

Sempre nella fascia 15-19, fuma quotidianamente il 30,9% dei maggiorenni e il 19,3% dei minorenni (il 19,9% dei maschi e il 18,6% delle femmine). Tra gli studenti che hanno riferito di aver fumato quotidianamente sigarette nell’ultimo anno, il 59% ne ha fumate al massimo 5 al giorno, il 29% da 6 a 10 e il 12% ne ha fumate più di 10 (1.311 studenti), senza differenze di genere e di classe di età. Sono il 37% gli studenti che, almeno una volta nel corso della propria vita, hanno utilizzato sigarette elettroniche (e-cig), pari a circa 17.000 tra ragazzi e ragazze; il 26%, circa 12.000, lo ha fatto nell’ultimo anno, in particolare i maschi.

Sono questi i dati principali che emergono dallo studio condotto nel 2018, su mandato dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, dal CNR di Pisa in collaborazione con l’Osservatorio Dipendenze del Servizio Epidemiologico Aziendale dell’Ats stessa, studio che ha riguardato un campione statisticamente significativo di ragazzi e ragazze dai 15 ai 19 anni, afferenti a istituti scolastici secondari di secondo grado della provincia di Bergamo, di diverso indirizzo e collocazione territoriale.

Carlo Tersalvi, direttore sanitario Ats Bergamo

Ats Bergamo propone stili di vita sani attraverso interventi mirati”

Come Agenzia di Tutela della Salute siamo attenti all’universo giovanile e a quello degli adolescenti. Si tratta di un’età critica (pensiamo ai comportamenti emulativi rispetto ai pari), ma è anche un terreno fertile in cui seminare buone pratiche da portare avanti e mantenere per tutta la vita. Questa indagine ci permette di monitorare e conoscere la diffusione del fumo per definire interventi di sensibilizzazione che propongano scelte consapevoli e stili di vita sani tra i ragazzi e le ragazze che sono gli adulti di domani, adulti che vogliamo in salute innanzitutto per se stessi”.

Elvira Beato, Osservatorio Dipendenze UOC Servizio Epidemiologico Aziendale Ats Bergamo

Approcci precoci accrescono la probabilità di dipendenze di lungo periodo; fondamentale il senso di responsabilità degli adulti”

I dati della provincia di Bergamo sono in linea con i dati nazionali ed europei e mostrano approcci precoci e un tendenziale aumento dei consumi di tabacco. Molti studi evidenziano come iniziare a fumare in giovane età accresca le probabilità di sviluppare una vera e propria dipendenza, che può protrarsi negli anni, senza dimenticare i danni su un cervello ancora in fase di sviluppo. Come Ats consideriamo fondamentale il senso di responsabilità degli adulti, siano essi rivenditori o genitori, al fine di mantenere una coerente posizione educativa nei confronti degli adolescenti”.

Giuseppe Sampietro, UOS Area Epidemiologica e Registri Specializzati UOC Servizio Epidemiologico Aziendale Ats Bergamo

In provincia di Bergamo tumore ai polmoni in calo tra gli uomini e in crescita tra le donne”

Il registro tumori di Ats è lo strumento che permette di individuare i casi incidenti (cioè i soggetti che sviluppano una patologia oncologica) della nostra provincia. I dati evidenziano una diminuzione del tumore al polmone nella popolazione maschile e un incremento in quella femminile. Per questa tipologia, occorre ribadirlo in un’ottica di prevenzione, il fattore di rischio più importante è il fumo di sigaretta che, da solo, determina circa l’85% dei casi. Inoltre ha un importante ruolo causale per altre patologie: cardiache, respiratorie e oncologiche”.

APPROFONDIMENTI

La popolazione target dello studio campionario ESPAD®Italia

La popolazione target dello studio è costituita dagli studenti di 15-19 anni frequentati gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado della provincia di Bergamo.

Il 49,8% degli studenti coinvolti nello studio è di genere maschile e per il 59,4% sono minorenni, senza differenze tra i generi.

Il piano di campionamento ha dapprima richiesto la ricognizione degli istituti scolastici secondari di secondo grado presenti sul territorio e la raccolta del numero di studenti frequentanti gli istituti stessi.

Le scuole selezionate rappresentano le tipologie scolastiche superiori presenti nel territorio (licei, istituti tecnici, istituti professionali) e la numerosità campionaria di studenti è tale da essere rappresentativa della popolazione studentesca e da soddisfare i requisiti di precisione dei risultati fissati a priori. In particolare, oltre alla prevalenza attesa, sono stati fissati il margine di errore accettabile e il livello di confidenza, ovvero la probabilità che la stima si collochi all’interno di un intervallo definito secondo i margini d’errore stabiliti.

Lo studio campionario ESPAD®Italia

Le informazioni relative all’uso di sostanze illegali nella popolazione studentesca sono fornite dallo studio campionario ESPAD®Italia, che analizza i consumi psicoattivi (alcol, tabacco e sostanze illegali) e altri comportamenti a rischio, come l’uso di Internet e il gioco d’azzardo, tra gli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni che frequentano le scuole secondarie di secondo grado. Lo studio rappresenta un solido standard per il monitoraggio a livello europeo ed essendo condotto da 20 anni, permette di studiare l’andamento della diffusione di consumi psicoattivi e comportamenti a rischio, nonché di valutare l’effetto di fattori economici, sociali e culturali sui vari aspetti dei fenomeni analizzati.

Lo studio ESPAD®Italia si inserisce nell’omonimo progetto europeo European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs. Più comunemente conosciuto come progetto ESPAD, questo studio transnazionale ha come obiettivo il monitoraggio epidemiologico dell’uso di alcol, tabacco e altre sostanze ad azione psicoattiva, così come la valutazione di altri comportamenti a rischio, tra gli studenti 16enni europei. Lo studio è stato condotto per la prima volta nel 1995 in 26 paesi e ripetuto ogni quattro anni. All’ultima rilevazione condotta nel 2015 hanno partecipato 33 nazioni. Inizialmente promosso dal Consiglio Svedese per l’informazione su alcol e altre droghe (CAN), nel corso degli anni è stato sempre più supportato dall’agenzia europea European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA) come preziosa fonte di informazioni per il primo degli indicatori epidemiologici chiave per il monitoraggio dell’uso di sostanze psicoattive in Europa.

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News Salute e Benessere

Premiazione Rete Città Sane

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  • 2 Marzo 2019

La premiazione di oggi è il segno di una grande sensibilità degli amministratori locali che hanno capito che costruire città e mandare messaggi che promuovono stili di vita sani, il mangiare in maniera appropriata e iniziative che servono a mantenerci attivi per tutto il nostro percorso di vita è un’azione fondamentale e importante per la salute della comunità e dei singoli cittadini. Complimenti a tutti i cittadini che hanno seguito con entusiasmo le iniziative messe in campo dagli amministratori locali con Ats Bergamo”. Con queste parole l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera si è congratulato per i risultati raggiunti dal programma Rete Città Sane promosso da Ats Bergamo con il Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e con i Comuni che, nella sala Lombardia di Ats di Bergamo sono stati premiati per essersi distinti nel corso del 2018 nella promozione della salute e del benessere dei propri cittadini.

Un’iniziativa di forte impatto – ha sottolineato il direttore sanitario di Ats Carlo Albero Tersalvicome dimostrano i numeri dei partecipanti saliti in 5 anni a 23 comuni per un totale di 330 mila cittadini, il 30% della popolazione della provincia di Bergamo, coinvolti in ben 600 azioni di prevenzione e miglioramento del benessere e della qualità della vita grazie all’impegno della propria amministrazione comunale a favore della salute. Azioni trasversali, che toccano tutta la popolazione, dall’infanzia agli anziani, attraverso pratiche di miglioramento della qualità della vita a 360°: dall’attività fisica all’alimentazione, dal consumo di alcol e tabacco alla salute mentale. Una partecipazione cresciuta in modo significativo nel corso degli anni a conferma di quanto la salute sia un patrimonio condiviso, a cui ogni ente e cittadino può contribuire prendendosi la responsabilità del proprio agire”.

L’iniziativa, a cura dell’UOS Promozione della Salute del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats di Bergamo, coinvolge i residenti dei Comuni iscritti alla Rete (Albino, Alzano Lombardo, Brignano Gera d’Adda, Bergamo, Caravaggio, Ciserano, Clusone, Cologno al Serio, Costa Volpino, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Nembro, Paladina, Ranica, Romano di Lombardia, San Paolo d’Argon, San Pellegrino Terme, Trescore Balneario, Val Brembilla e Zogno) impegnati ad attuare azioni concrete e di riconosciuta efficacia per migliorare la salute e il benessere dei cittadini, seguendo un percorso pluriennale e mettendo in atto politiche ed iniziative che coinvolgano attivamente i cittadini e le associazioni presenti sul territorio.

 

Maria Carolina Marchesi, Presidente della Conferenza dei Sindaci, sottolinea il ruolo attivo dei Comuni nel progetto Città Sane, dichiarando “coinvolgere gli Enti e le Istituzioni Locali che promuovono buone pratiche, ma anche gli stessi cittadini che si rendono protagonisti dell’attività di promozione della propria salute, risponde all’esigenza di “fare rete” nel perseguire l’obiettivo di migliorare la salute delle comunità locali”.

Il programma Rete Città Sane, nato nel 2013 ispirandosi all’iniziativa “Healthy Cities” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha l’obiettivo di migliorare la salute delle città, della popolazione e dell’ambiente, costruendo un network provinciale tra le comunità locali e l’Agenzia di Tutela della Salute per promuovere e implementare azioni eque e sostenibili per la salute, il benessere e la qualità di vita dei cittadini. Le amministrazioni comunali giocano un ruolo fondamentale in favore della salute e del benessere di tutti i cittadini nel corso di tutta la vita.

 

Sono i comportamenti corretti a fare la differenza e le ‘città sane’ sono infatti il risultato dei comportamenti adottati da amministratori, cittadini, imprenditori, operatori commerciali e dai turisti che visitano i nostri territori –  ha detto in video conferenza il Presidente di Anci Lombardia Virginio Brivio aggiungendo – È per questa ragione che Anci Lombardia è molto interessata alla diffusione delle buone pratiche già sperimentate grazie al progetto Rete Città Sane. Guardare con interesse a queste iniziative, per Anci Lombardia significa prendersi l’impegno, attraverso i propri dipartimenti e canali di comunicazione, di diffondere queste pratiche. Come Associazione dei Comuni lombardi stiamo per ricostituire il coordinamento tra gli amministratori, i direttori generali delle Asst e delle Ats lombarde, che diventerà un ulteriore luogo in cui riprendere e affrontare i temi che riguardano la salute dei nostri cittadini e delle nostre città”.

Uno degli elementi fondamentali della Rete è lo scambio di progettualità, idee ed esperienze fra i Comuni durante i periodici incontri di coordinamento ai quali partecipano gli amministratori, gli operatori delle amministrazioni locali e dell’Ats. Una pianificazione efficace e una più facile realizzazione delle buone pratiche è determinata anche dalla condivisione di capacità progettuali, di strumenti operativi, di conoscenze e competenze specifiche tra Comuni e Ats.

Ogni anno Ats premia con la targa “Comune che promuove salute” quei Comuni che abbiano realizzato almeno 5 buone pratiche concordate con Ats. Dal 2013 al 2018, i Comuni aderenti alla Rete hanno messo in atto circa 600 buone pratiche riconducibili a 14 diversi settori: infanzia e giovani, anziani, vulnerabilità, attività fisica, alimentazione e obesità, alcol, tabagismo, salute mentale e benessere, formazione e promozione della salute, alleanze tra istituzioni e cittadini, pianificazione urbana, trasporti, ecologia e cambiamenti climatici, abitazioni e riqualificazione urbana.

Nel corso dell’evento è stato presentato “Take 5 – 5 passi per star bene”, un programma nato sul modello realizzato nell’Irlanda del Nord dalla Belfast Strategic Partnership e dalla Public Health Agency, che coniuga la promozione del benessere mentale con quello con quello fisico.

“Ciò che facciamo quotidianamente e il nostro modo di pensare influenzano il nostro benessere – dichiara Roberto Moretti, responsabile dell’Unità di Promozione della Salute di Ats di Bergamo – Take 5 propone cinque semplici passi che, messi in pratica tutti i giorni, possono aiutare le persone a migliorare l’umore, reagire meglio alle difficoltà e stringere relazioni con gli altri. Rimani connesso, muoviti, sii consapevole, impara e dona. Un’azione al giorno per ognuno di questi 5 passi per stare bene con sé stessi, con conseguenti vantaggi sulla salute fisica.”

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Salute e Benessere

I benefici della palestra e Strenght and Health

Quali benefici ha la palestra sul nostro corpo?

Allenarsi in palestra comporta dei vantaggi che vanno al di là dell’estetica. Il tessuto magro che compone il nostro corpo è il principale antagonista di quello adiposo. Si serve di nutrienti che altrimenti andrebbero a finire sotto forma di depositi di grasso: basti pensare ai carboidrati complessi che possono essere utilizzati o a scopi energetici o trasformati in lipidi. Il ruolo metabolico della massa muscolare è anche quello di termogenico naturale: cioè produce calore e per farlo brucia calorie. Il tessuto muscolare quindi influenza direttamente il metabolismo lipidico e il metabolismo dei glucidi. Più sono sviluppati ed allenati i muscoli, più è possibile che i nutrienti in eccesso siano utilizzati per riempire le riserve di glicogeno muscolare piuttosto che le riserve di grasso degli adipociti.

Secondo alcune ricerche scientifiche l’allenamento con pesi rallenta l’invecchiamento osseo. Con il passare degli anni le ossa del nostro corpo tendono a perdere una quantità più o meno significativa di calcio. I benefici dell’allenamento con pesi diventano ancora maggiori quando si va a stimolare la forza e l’ipertrofia. E’ stato dimostrato che lavorare specificamente con dei carichi supplementari (pesi o bilancieri) ha dei vantaggi maggiori rispetto agli allenamenti di tipo aerobico, che hanno comunque effetti positivi.

Strength and Health: una delle migliori palestre a Pavia!

Rivolgersi ad un istruttore preparato e competente in palestra è fondamentale per prevenire infortuni e mantenere il proprio corpo allenato ed in forma. Grazie all’affiancamento di un personal trainer, potrai raggiungere grandi risultati fisici e mentali. Da Stength and Health, una delle migliori palestre a Pavia, potrai effettuare una valutazione completa del tuo stato fisico. Qui potrai individuare i tuoi obiettivi analizzando massa magra, grassa, stato idrico e nutrizionale del tuo corpo. Grazie ad un quadro completo della tua situazione lo staff di Strenght and Health analizzerà il programma d’ allenamento che fa al tuo caso e monitorerà tutti i risultati raggiunti nel tempo. Strenght and Health, tra le migliori palestre a Pavia, si trova in via Lodi 26. Per ulteriori informazioni chiama subito il 349 186 3178.

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Comunicati

Come sbarazzarsi della cellulite – 5 trattamenti naturali

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  • 19 Giugno 2018

Cos’è la cellulite?
La cellulite è la comparsa di una “pelle di ricotta” grumosa o con fossette, che si sviluppa prevalentemente con l’età sulle gambe, il sedere, lo stomaco e la parte posteriore delle braccia. Fondamentalmente, quando si hanno globuli di grasso sotto la pelle che spingono contro il tessuto connettivo, si ha questa apparenza irregolare, “screziata” della pelle. Alcuni dei fattori che contribuiscono a questa condizione sono la mancanza di esercizio fisico, i cambiamenti ormonali e avete indovinato – la vostra dieta.

La ragione per cui gli adulti sviluppano aree di pelle flaccida e cellulite è dovuta alla struttura irregolare dei depositi di grasso sotto la pelle. Questa condizione è più comune nelle donne rispetto agli uomini, con circa l’80% delle donne che hanno una certa quantità di cellulite, in particolare con l’età e la pelle perde la sua elasticità. Tuttavia, chiunque può sviluppare la cellulite, anche gli adolescenti che si occupano di peso e cambiamenti ormonali.

Come una condizione della pelle, la cellulite non è grave o dannosa, e quindi molti scelgono semplicemente di lasciare la loro cellulite da sola. Nel frattempo, altri sono molto infastiditi dall’aspetto sgradevole della cellulite, soprattutto in seguito a circostanze di vita come l’aumento / perdita di peso o la gravidanza – o in estate, quando è comune rivelare più pelle.

Le principali cause della cellulite
Diversi fattori primari contribuiscono allo sviluppo della cellulite, tra cui:

Dieta povera
Ritenzione di liquidi (che provoca anche gonfiore)
Disidratazione
Mancanza di circolazione (flusso sanguigno)
Struttura del collagene debole della pelle
Essere sovrappeso o avere un aumento del grasso corporeo
Cambiamenti ormonali
Mancanza di attività fisica (uno stile di vita sedentario)
Alcuni altri fattori che possono causare cambiamenti cutanei come cellulite, cedevolezza, rughe e formazione di macchie scure includono: squilibri ormonali, elevate quantità di stress, condizioni mediche esistenti come malattie autoimmuni o diabete, genetica, cattiva alimentazione, allergie, fumo, troppo esposizione al sole e altre cause di tossicità.

Mentre la connessione tra lo stress e lo sviluppo della cellulite può sembrare inverosimile, la scienza ha dimostrato che tutti i fattori sopra citati aumentano l’infiammazione e contribuiscono ai segni dell’invecchiamento. Ad esempio, secondo uno studio di ricerca del luglio 2000 pubblicato sul Journal of European Academy of Dermatology, la cellulite può essere causata da un aumento dei livelli di catecolamine a causa dell’alto stress e dei livelli di cortisolo elevati. Cose come lo stress e una cattiva alimentazione causano anche il tuo corpo a rallentare la produzione di collagene, che è fondamentale per mantenere la pelle giovane.

Considerando tutti i fattori dello stile di vita che influenzano l’aspetto e la salute della tua pelle, è comprensibile perché i trattamenti anticellulite popolari – compresi i dispositivi non invasivi come massaggi o radiofrequenze, trattamenti laser e luce e procedure invasive come liposuzione, creme topiche e terapia carbossi – non sono soluzioni a lungo termine.

I pericoli della liposuzione
Molte donne si rivolgono alla liposuzione (spesso definita “lipo”) al fine di migliorare le aree della pelle increspata (cellulite) intorno a punti problematici come le cosce, i fianchi, i glutei e l’addome. Secondo l’ASPS, “la liposuzione viene utilizzata per dimagrire rapidamente e rimodellare aree specifiche del corpo rimuovendo i depositi di grasso in eccesso e migliorando i contorni del corpo o proporzione”.

La liposuzione è una procedura chirurgica, quindi comporta gli stessi rischi di molte altre procedure mediche o cosmetiche. I pazienti devono essere consapevoli della gravità della liposuzione, comprese potenziali conseguenze nel caso in cui la procedura dovesse andare male.

Potenziali pericoli della liposuzione

Mentre la maggior parte dei pazienti soffre di lividi e gonfiore dopo la liposuzione, che per fortuna si cicatrizza nel tempo, c’è sempre il rischio che si verifichino effetti collaterali più gravi, compresi quelli che sono dolorosi mentalmente e fisicamente. Chiunque subisca un’anestesia durante l’intervento chirurgico è a rischio di aritmia cardiaca, reazione avversa ai farmaci o addirittura danni cerebrali in casi estremi. Voglio essere chiaro che le procedure mediche necessarie per i problemi relativi alla salute sono considerate degne di essere rischiate, ma nella maggior parte dei casi di liposuzione, questo non è il caso.

Se scegli di fare eseguire la liposuzione, considera di farlo dopo aver provato altri mezzi naturali per migliorare la consistenza della tua pelle. Ad esempio, di recente ho avuto un amico che ha perso oltre 200 sterline da cambiamenti di dieta e stile di vita. Ha iniziato ad allenarsi quotidianamente con l’allenamento a raffica e ha mangiato una dieta prevalentemente di supercibi. Il suo corpo è stato trasformato. Dopo aver perso il peso, ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico in alcune aree per “stringere la pelle flaccida”. Nel complesso, ho ammirato il suo approccio perché prima di saltare alla chirurgia, ha lavorato sodo per ottenere il suo corpo sano.

È vero che il grasso liposuzione ritorna?

Una recente ricerca suggerisce che i pazienti che hanno subito la liposuzione potrebbero scoprire che la loro cellulite o grasso corporeo riappare entro un anno. Ancora più scioccante? Questo grasso riappare in un posto diverso dal quale è stato rimosso!

I ricercatori dell’Università del Colorado hanno studiato 32 pazienti: 14 avevano la liposuzione e 18 non l’avevano (agendo come gruppo di controllo). Nessuno dei pazienti ha cambiato la loro dieta o la routine di esercizio, e coloro che hanno avuto la liposuzione hanno scoperto che mentre il grasso corporeo diminuiva all’inizio, è tornato in un secondo momento, specialmente intorno all’addome e alla parte superiore del corpo. Non era il grasso sottocutaneo che restituiva entrambi (il tipo localizzato proprio sotto la pelle), ma piuttosto il grasso viscerale più profondo e pericoloso. Il tipo di grasso corporeo che è tornato nei pazienti post-liposuzione è associato a molte malattie croniche, tra cui malattie cardiache e morte precoce.

Come può essere? Notando che la liposuzione non ha prodotto risultati duraturi, i ricercatori dello studio hanno spiegato che il grasso è tornato dopo la procedura di liposuzione perché i pazienti non hanno apportato alcun cambiamento duraturo di stile di vita. Ad esempio, se hai grasso rimosso dall’area dell’anca ma continui a mangiare in un modo che aumenta il peso corporeo, il corpo continua a produrre e conservare nuove cellule adipose. Come dicono loro, “Pensiamo che il cervello sappia in qualche modo quanta materia grassa è presente a bordo e risponde [alla liposuzione] in un modo per regolare quel peso. Ecco perché prevenire l’obesità è così importante “.

La linea di fondo sull’utilizzo della liposuzione per rimuovere la cellulite? Anche se hai questa procedura, devi anche apportare modifiche permanenti alla tua dieta e / o al livello di attività fisica. Altrimenti, più cellule grasse e cellulite vengono create e conservate altrove sul corpo.

Considerando tutti i fattori dello stile di vita che influenzano l’aspetto e la salute della tua pelle, è comprensibile perché i trattamenti anticellulite popolari – compresi i dispositivi non invasivi come massaggi o radiofrequenze, trattamenti laser e luce e procedure invasive come liposuzione, creme topiche e terapia carbossi – non sono soluzioni a lungo termine.

I pericoli della liposuzione
Molte donne si rivolgono alla liposuzione (spesso definita “lipo”) al fine di migliorare le aree della pelle increspata (cellulite) intorno a punti problematici come le cosce, i fianchi, i glutei e l’addome. Secondo l’ASPS, “la liposuzione viene utilizzata per dimagrire rapidamente e rimodellare aree specifiche del corpo rimuovendo i depositi di grasso in eccesso e migliorando i contorni del corpo o proporzione”.

La liposuzione è una procedura chirurgica, quindi comporta gli stessi rischi di molte altre procedure mediche o cosmetiche. I pazienti devono essere consapevoli della gravità della liposuzione, comprese potenziali conseguenze nel caso in cui la procedura dovesse andare male.

Potenziali pericoli della liposuzione

Mentre la maggior parte dei pazienti soffre di lividi e gonfiore dopo la liposuzione, che per fortuna si cicatrizza nel tempo, c’è sempre il rischio che si verifichino effetti collaterali più gravi, compresi quelli che sono dolorosi mentalmente e fisicamente. Chiunque subisca un’anestesia durante l’intervento chirurgico è a rischio di aritmia cardiaca, reazione avversa ai farmaci o addirittura danni cerebrali in casi estremi. Voglio essere chiaro che le procedure mediche necessarie per i problemi relativi alla salute sono considerate degne di essere rischiate, ma nella maggior parte dei casi di liposuzione, questo non è il caso.

Se scegli di fare eseguire la liposuzione, considera di farlo dopo aver provato altri mezzi naturali per migliorare la consistenza della tua pelle. Ad esempio, di recente ho avuto un amico che ha perso oltre 200 sterline da cambiamenti di dieta e stile di vita. Ha iniziato ad allenarsi quotidianamente con l’allenamento a raffica e ha mangiato una dieta prevalentemente di supercibi. Il suo corpo è stato trasformato. Dopo aver perso il peso, ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico in alcune aree per “stringere la pelle flaccida”. Nel complesso, ho ammirato il suo approccio perché prima di saltare alla chirurgia, ha lavorato sodo per ottenere il suo corpo sano.

È vero che il grasso liposuzione ritorna?

Una recente ricerca suggerisce che i pazienti che hanno subito la liposuzione potrebbero scoprire che la loro cellulite o grasso corporeo riappare entro un anno. Ancora più scioccante? Questo grasso riappare in un posto diverso dal quale è stato rimosso!

I ricercatori dell’Università del Colorado hanno studiato 32 pazienti: 14 avevano la liposuzione e 18 non l’avevano (agendo come gruppo di controllo). Nessuno dei pazienti ha cambiato la loro dieta o la routine di esercizio, e coloro che hanno avuto la liposuzione hanno scoperto che mentre il grasso corporeo diminuiva all’inizio, è tornato in un secondo momento, specialmente intorno all’addome e alla parte superiore del corpo. Non era il grasso sottocutaneo che restituiva entrambi (il tipo localizzato proprio sotto la pelle), ma piuttosto il grasso viscerale più profondo e pericoloso. Il tipo di grasso corporeo che è tornato nei pazienti post-liposuzione è associato a molte malattie croniche, tra cui malattie cardiache e morte precoce.

Come può essere? Notando che la liposuzione non ha prodotto risultati duraturi, i ricercatori dello studio hanno spiegato che il grasso è tornato dopo la procedura di liposuzione perché i pazienti non hanno apportato alcun cambiamento duraturo di stile di vita. Ad esempio, se hai grasso rimosso dall’area dell’anca ma continui a mangiare in un modo che aumenta il peso corporeo, il corpo continua a produrre e conservare nuove cellule adipose. Come dicono loro, “Pensiamo che il cervello sappia in qualche modo quanta materia grassa è presente a bordo e risponde [alla liposuzione] in un modo per regolare quel peso. Ecco perché prevenire l’obesità è così importante “.

La linea di fondo sull’utilizzo della liposuzione per rimuovere la cellulite? Anche se hai questa procedura, devi anche apportare modifiche permanenti alla tua dieta e / o al livello di attività fisica. Altrimenti, più cellule grasse e cellulite vengono create e conservate altrove sul corpo.

2. Consuma più collagene

Il tessuto connettivo – compresi gli strati della pelle – è costituito da collagene. Quindi, quando la pelle è forte, l’aspetto della cellulite è diminuito. Il collagene è la proteina più abbondante nel corpo umano e necessaria per l’elasticità, la consistenza giovanile e la forza della pelle. Uno dei modi migliori per ottenere più collagene è dal consumo di brodo di ossa. Il brodo di ossa contiene gli amminoacidi chiamati prolina e glicina che compongono il collagene, insieme a importanti oligoelementi e persino composti antiossidanti. Il collagene nel brodo osseo può rafforzare il tessuto cutaneo e aiutare a invertire le cause della cellulite.

Uno studio del 2015 pubblicato sul Journal of Medicinal Food ha rilevato che i pazienti che assumevano 2,5 grammi di peptidi di collagene bioattivi (BCP) hanno ridotto “significative diminuzioni del grado di cellulite e una ridotta ondulabilità della pelle sulle cosce … .BCP assunto per 6 mesi ha portato a un chiaro miglioramento dell’aspetto della pelle nelle donne che soffrono di cellulite moderata. “E come previsto, i risultati sono stati più impressionanti nelle donne che erano in sovrappeso.

3. Assumere integratori anticellulite

Per aiutare a raggiungere un peso più sano in modo sicuro, migliorando allo stesso tempo la salute della pelle e di tutto il corpo, consiglio di consumare i seguenti supplementi e sostanze nutrienti anti-cellulite:

Bromelina e enzimi proteolitici. Gli enzimi sistemici sono stati usati con grande successo per combattere l’infiammazione e sciogliere i raduni di tessuto cellulare. Secondo i risultati pubblicati su Biotech Research Journal, “gli studi dimostrano che la bromelina presenta varie attività fibrinolitiche, antiedematose, antitrombotiche e antiinfiammatorie.” I fibromi uterini, le cisti ovariche, i calcoli biliari e la cellulite possono essere tutti più facilmente ed eliminati dal corpo con l’aiuto degli enzimi. Raccomando gli enzimi come la bromelina, la serrapeptase e la nattokwinasi, che hanno tutti la capacità di dissolvere il fibrinogeno (il tessuto che tiene insieme queste formazioni indesiderate).
Kola. Questo estratto è stato oggetto di numerosi studi sulla cellulite e ha mostrato alcuni risultati positivi. Questa è un’erba senza caffeina che ha proprietà rilassanti e può essere presa prima di coricarsi. Funziona contribuendo a migliorare l’elasticità della pelle, rendendola anche più spessa. Aiuterà a ridurre al minimo l’aspetto degli urti di cellulite.
E altro ancora. Estratto di caffè verde, mango africano e fucoxantina sono supplementi aggiuntivi che offrono vantaggi simili.
4. Esercitare regolarmente

Oltre a migliorare la tua dieta e provare gli integratori naturali, l’esercizio fisico può essere il tuo miglior alleato quando si tratta di eliminare il grasso corporeo e di eliminare la cellulite. Anche se il cardio a lunga distanza può essere utile nell’aumentare il metabolismo e nell’aiutare a raggiungere un peso sano, l’allenamento a intervalli (noto anche come allenamento a raffica) sarà probabilmente molto più efficace. Nel 2011 un rapporto pubblicato sul Journal of Obesity affermava che “Ricerche emergenti che esaminano l’esercizio intermittente ad alta intensità (HIIE) indicano che potrebbe essere più efficace nel ridurre il grasso corporeo sottocutaneo e addominale rispetto ad altri tipi di esercizio.”

Ecco alcuni fatti e suggerimenti rapidi da tenere a mente:

È noto che l’allenamento Intervallo o Burst aumenta il metabolismo e brucia le calorie molto dopo (24-48 ore) l’allenamento è finito (noto come effetto Afterburn).
L’allenamento intervallato incorpora brevi esercizi intensi, come lo sprint, e ti riporta brevemente a un periodo di defaticamento (questo concetto è anche chiamato allenamento ad intervallo ad alta intensità, o HIIT).
Cerca un programma che combini idealmente allenamento a raffica per cardio e resistenza per ottimizzare la capacità del tuo corpo di bruciare grassi velocemente esercitandoti solo per circa 20 minuti al giorno.
Due strategie più efficaci che consiglio sono l’allenamento con i pesi e l’allenamento isometrico – come Barre, BarreAmped e Pilates. BarreAmped è un allenamento efficace basato su pilates, danza, yoga e stretching profondo. Insieme, questi sono utili per ridurre il peso, migliorare la cellulite e tonificare il corpo. Ed ecco un altro vantaggio: questi vengono senza i possibili rischi e solo i benefici a breve termine della liposuzione.
5. Utilizzare oli essenziali per la cura della pelle

Le creme anticellulite commerciali o da prescrizione medica possono essere inefficaci o costose (o entrambe!), Inoltre la maggior parte sono piene di sostanze chimiche che possono aggravare la pelle. Invece, prova a creare la tua crema di cellulite pompelmo naturale fatta in casa. La ricetta utilizza olio essenziale di pompelmo con riduzione del grasso e olio di cocco per idratare la pelle. Come aiuta l’olio di pompelmo? Gli studi dimostrano che l’olio essenziale di pompelmo contiene grandi quantità di enzimi anti-infiammatori, come la bromelina, che aiuta ad abbattere la cellulite e prevenire la formazione di nuove cellule adipose (inibisce l’adipogenesi) sotto la pelle nei mammiferi.

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Comunicati Eventi Notizie dal mondo Salute e Benessere

6° Global Healthy Workplace Awards&Summit

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  • 26 Maggio 2018

Da tutto il mondo a Bergamo per premiare Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro.

Dopo Londra 2013, Shanghai 2014, Florianopolis (Brasile) 2015, Washington DC 2016, Singapore 2017, il Global Center for Healthy Worplaces, ente di certificazione internazionale, sceglie Bergamo, per la prima volta nella sua storia, come meta del 6° Global Healty Workplace Awards & Summit.

L’evento, in programma il 6 e il 7 settembre 2018,  celebra e premia a livello mondiale le aziende che più si sono impegnate, in accordo con il modello di azione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella promozione della salute nei luoghi di lavoro.

La scelta di Bergamo non è casuale: ATS Bergamo infatti, grazie all’alleanza con Confindustria Bergamo, ha attivato nel 2012 il primo programma standardizzato di promozione della salute nei luoghi di lavoro (WHP) in Lombardia, diventando modello virtuoso anche a livello europeo.

I temi del Summit, illustrati in presenza del direttore della Scuola di Affari Internazionali degll’Istituto di Studi politici di Parigi, già presidente del Consiglio dei ministri italiano, Enrico Letta,  e di numerosi esperti di fama internazionale, spazieranno dallo sviluppo di programmi innovativi per promuovere salute e benessere al lavoro, alle nuove sfide aperte dall’Intelligenza Artificiale nella promozione del benessere, fino agli investimenti in salute e ai fattori di successo e gli elementi innovativi rileavti nella creazione di ambienti di lavoro salubri.

il Premio viene assegnato a due aziende multinazionali, due medie imprese e due piccole aziende da una giuria d’eccellenza: Stephen Bevan, Institute for Emplyment Studies UK, Alberto Jose Niituma Ogata, ABQV Brazil, Joseph A. Leutzinger, Health Improvement Solutions USA, Edieth Essie Clarke, M.Ed Sci Occupational Health, FZ Safety & Healty Centre of Ghana e dalla prof. Cordia Chu AM, Centre for Enviornment and Population Health, Griffith University Australia.

 

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La salute nelle città come bene comune

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  • 21 Maggio 2018

A Bergamo il 9 giugno 2018 presso la Sala del Mosaico della Camera di Commercio si confrontano i massimi esponenti delle istituzioni sanitarie regionali, del management dell’ATS di Bergamo, del Comune di Bergamo, i clinici, gli esponenti di associazioni di pazienti, i ricercatori e le imprese del settore Salute sul tema della salute nelle città.

Il convegno è organizzato da ATS di Bergamo e Comune di Bergamo in collaborazione con l’Associazione Diabetici Bergamaschi e l’Associazione NOI insieme per i diabetici insulino-dipendenti con il patrocinio di OMCeO di Bergamo e dell’Health City Institute e con il contributo non condizionante di Novo Nordisk nell’ambito del progetto internazionale Cities Changing Diabetes®.
Apre i lavori Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia. Interverranno inoltre Mara Azzi, Direttore Generale di ATS di Bergamo, Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo, Roberto Pella, Vicepresidente Vicario ANCI, Guido Marinoni, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Bergamo.

I cambiamenti demografici in corso, che includono l’urbanizzazione, il peggioramento degli stili di vita, l’invecchiamento della popolazione e l’isolamento sociale si riflettono in una crescita costante della prevalenza del diabete. Il diabete è una delle malattie croniche a più ampia diffusione nel mondo e costituisce una delle più rilevanti e costose malattie sociali della nostra epoca. Nelle città vivono oggi i due terzi delle persone affette da diabete; questo fenomeno, noto come Urban Diabetes, è un problema emergente anche in Italia visto che nelle 14 Città Metropolitane risiede il 36% della popolazione del Paese e circa 1,2 milioni di persone con diabete. A Bergamo sono 6.000 le persone con diabete e nell’intera provincia oltre 50.000.

Da qui la necessità di mettere in atto nelle aree urbane una strategia integrata, finalizzata a costruire un’idea di città come “promotore della salute”, attraverso un approccio multilivello che comprenda iniziative di vario genere, sociali prima ancora che sanitarie. In tale direzione ATS Bergamo e Comune di Bergamo hanno aderito al progetto Cities Changing Diabetes® adottando il Manifesto della Salute nelle città, documento elaborato dall’Health City Institute in collaborazione con Ministero della Salute e ANCI, che delinea le azioni da intraprendere per studiare i determinanti della salute nelle Città e migliorare la qualità di vita dei cittadini.

Il progetto Cities Changing Diabetes, primo progetto mondiale di Urban Diabetes; è un programma di parnership promosso dall’University College of London e dallo Steno Diabetes Center danese con il sostegno di Novo Nordisk ed ha l’obiettivo di creare un movimento unitario in grado di stimolare, a livello nazionale e locale, i decisori politici a considerare come prioritario il tema dell’Urban Diabetes.

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Oggi è la 7°Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi

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  • 19 Aprile 2018

“L’Embolia Polmonare si può Prevenire, Evitare e Curare”. Lo spiega ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus

Oggi, mercoledì 18 aprile, è la 7°Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi organizzata da ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle Malattie Cardiovascolari – Onlus per dire «No!» alle malattie cardiovascolari da Trombosi e per affrontare, in particolare, i rischi e le possibilità di cura dell’Embolia Polmonare, una delle malattie da trombosi più conosciute, insieme a ictus e infarto, e causa di morti spesso premature, che in almeno un caso su tre, con una corretta prevenzione, si potrebbero evitare. E proprio di prevenzione si parlerà nei tanti appuntamenti social che l’associazione ha organizzato in occasione di questa Giornata per informare e sensibilizzare la cittadinanza.

L’Embolia Polmonare colpisce ogni anno, in Italia, una persona su 100 ed è la causa più probabile di morte nelle donne dopo il parto. Se intercettata in tempo, però, è una malattia che si può innanzitutto prevenire: si tratta infatti di una forma di trombosi venosa che se non riconosciuta si trasforma nel 40% dei casi, con la formazione di un embolo che arrivando fino ai polmoni può causare la morte anche nel giro di poche settimane.

ALT si è mobilitata con numerose attività, utilizzando innanzitutto il suo periodico, “SALTO”, il cui ultimo numero è interamente dedicato all’Embolia Polmonare. All’interno della rivista sono raccontate le storie di alcuni personaggi dello sport colpiti dalla malattia (Serena Williams, Mirza Teletovic e Chris Bosh). La testata si può trovare e scaricare da internet sul sito www.trombosi.org. Da oggi sarà inoltre possibile sintonizzarsi sul canale di ALT “Mi Curo di Te, la salute su YouTube” con le ultime 4 puntate della rubrica, focalizzate proprio sul tema: “Che cos’è l’Embolia, come si cura, chi rischia di più, le conseguenze”. L’informazione passa anche attraverso i social network: sulla pagina Facebook di ALT è attivo il sondaggio «Quanto ne sai di Embolia Polmonare?», attraverso il quale si prova a testare il livello di conoscenza della malattia, con 7 domande alle quali si può rispondere con VERO o FALSO.

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A MILANO LA QUATTRO GIORNI DELLA SALUTE

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  • 12 Aprile 2018

INSIEME PER LA CURA E LA RICERCA ONCOLOGICA. IN COMUNE A MILANO IL ROTARY FIRMA IL PROTOCOLLO A SOSTEGNO DELL’ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI, TRA PIAZZA SAN CARLO E CORSO VITTORIO EMANUELE IL PERCORSO DELLA SALUTE E ALL’AUDITORIUM SAN FEDELE DUE GIORNI DI CONGRESSO DISTRETTUALE.

Rotary International e Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, insieme per la cura e a ricerca oncologica da sempre. Un rapporto nato il 12 aprile 1928, quando l’allora presidente del Rotary Club e Sindaco di Milano Luigi Mangiagalli inaugurò il primo centro ospedaliero dedicato esclusivamente alla cura e alla ricerca sul cancro a Milano, successivamente diventato l’INT.

Proprio oggi, esattamente 90 anni dopo, il Rotary riconferma il proprio impegno al servizio della collettività rinnovando l’intesa con l’INT con l’apposizione di una targa nella sede dell’Istituto durante la celebrazione del 90esimo. Presenti alla celebrazione il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il Presidente della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Enzo Lucchini e il Governatore Rotary – distretto 2041, Andrea Pernice.

L’apposizione della targa è stato il primo gesto di una quattro giorni di appuntamenti dedicati alla salute: domani venerdì 13 aprile alle 19.30 a Palazzo Marino, il Governatore Pernice e il Presidente Lucchini firmano un protocollo di intesa volto a sostenere e sviluppare la cura e la ricerca in campo oncologico. Una firma apre i lavori del congresso distrettuale Rotary che si terrà a Milano sabato 14 e domenica 15 aprile. L’invito alla cittadinanza però è al “fuori congresso”, con il Percorso della Salute: 9 postazioni, tra Piazza San Carlo e Corso Vittorio Emanuele, che dalle 10 alle 18 di sabato 14 e di domenica 15 aprile offriranno una serie di screening su diverse patologie per fare informazione, formazione e sensibilizzazione alla prevenzione nell’ambito della salute.

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7° Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi

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  • 12 Aprile 2018

«Quanto ne sai di embolia polmonare?» Dall’11 aprile rispondi al sondaggio social e fai un salto nella scienza e nel buonsenso con alt onlus.

 

Tutto è pronto per la 7°Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi appuntamento organizzato da ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle Malattie Cardiovascolari – Onlus per dire «No!» alle malattie cardiovascolari da Trombosi che torna quest’anno mercoledì 18 aprile con un focus sull’Embolia Polmonare e tanti appuntamenti social dedicati all’informazione e alla promozione della salute.

L’Embolia Polmonare è una malattia che colpisce ogni anno, in Italia, una persona su 100 ed è la causa più probabile di morte nelle donne dopo il parto. Inoltre, 11 persone su 100 tra quelle colpite perdono la vita entro 30 giorni. Essa è la conseguenza di trombosi venose gravi che, se non riconosciute, possono portare alla formazione di un embolo che, viaggiando lungo tutto il corpo, arriva al polmone e può essere mortale. Una trombosi venosa non riconosciuta e non curata si trasforma in Embolia polmonare in 40 casi su 100.

Per questo, ALT ha scelto di concentrare l’attenzione della 7° Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi su questo tema, diffondendo con ancora maggior forza il suo messaggio di scienza e buonsenso. Per farlo, usa tutti i suoi canali, a partire dai social network, strumento sempre più diffuso e penetrante di comunicazione per giovani e adulti. E l’impegno parte ancora prima della ricorrenza del 18 aprile: già dall’11 aprile ALT invita tutti a collegarsi alla sua pagina Facebook e a rispondere al sondaggio «Quanto ne sai di Embolia Polmonare?». Gli internauti saranno messi alla prova con 7 domande –  ne verrà pubblicata una al giorno – a cui rispondere con VERO o FALSO per testare il proprio livello di informazione e conoscenza su questa malattia. E alla fine della settimana, sempre su Facebook, saranno svelati i risultati che i naviganti potranno approfondire leggendo il nuovo numero di SALTO, dedicato proprio a Trombosi ed Embolia Polmonare, o guardando le nuove puntate di «Mi Curo di Te» che saranno pubblicate online dal 19 al 22 aprile.

 Insomma, basta avere un account social su Facebook per partecipare alla 7° GNLT – e saperne di più su malattie che sono subdole ma che, se conosciute, in un 1 caso su 3 possono essere evitate. Lo sa bene ALT che da 30 anni è in campo con i suoi soci e con tante attività per diffondere tutte le informazioni più utili sulle malattie cardiovascolari da trombosi e su come prevenirle. E la Giornata Nazionale è uno degli appuntamenti più seguiti. “Un’iniziativa che ALT ha proposto per prima al mondo – dichiara la dottoressa Lidia Rota Vender, presidente di ALT  e a cui, qualche anno dopo, si è aggiunta l’ISTH, International Society for Thrombosis and Haemostasis, società scientifica che riunisce i clinici e i ricercatori che in tutto il mondo studiano e curano la Trombosi, con il World Thrombosis Day che sarà celebrato per il quinto anno consecutivo il prossimo ottobre. Importante, soprattutto, è sapere che nessuno è escluso da queste patologie. Anche una campionessa dello sport come Serena Williams è stata colpita da Embolia polmonare dopo aver dato alla luce la sua bambina. – Ricorda la dottoressa Rota Vender – E come lei, tante altre persone «insospettabili». Ma, riconoscendo i sintomi, evitando i fattori di rischio, prendendosi cura della propria salute, diagnosticando per tempo eventuali patologie, affidandosi alle cure degli specialisti e seguendo le terapie prescritte, dall’Embolia polmonare, così come dalle altre malattie cardiovascolari da trombosi, si può guarire”.

Per questo, dall’11 aprile unisciti al mondo di ALT. Segui le iniziative sui social, partecipa al sondaggio, condividi le tue esperienze, invita i tuoi amici a dire ALT alla Trombosi con gli hashtag #micurodite #altonlus e taggando @ALTonlus.

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“Rete delle Città Sane”: ATS Bergamo e Comuni insieme per promuovere la salute dei cittadini

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  • 2 Marzo 2018

Dall’avvio del progetto nel 2013 ad oggi sono 500 le Buone Pratiche messe in atto per migliorare la salute della città, della popolazione e dell’ambiente. L’ATS di Bergamo ha attivato nel 2013 un programma di promozione della salute che sta coinvolgendo progressivamente i Comuni della provincia.

Nell’ambito del Programma Rete delle Città Sane dell’ATS di Bergamo, nella Sala Lombardia dell’ATS di Bergamo, via Gallicciolli 4 – sono stati premiati i 21 Comuni che nel 2017 si sono distinti nella promozione e nel miglioramento della salute e del benessere dei propri cittadini. I Comuni premiati sono: Albino, Alzano Lombardo, Brignano Gera d’Adda, Bergamo, Caravaggio, Ciserano, Cologno al Serio, Costa Volpino, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Nembro, Ranica, Romano di Lombardia, San Paolo d’Argon, San Pellegrino Terme, Trescore Balneario, Val Brembilla e Zogno.

La Rete delle Città Sane dell’ATS di Bergamo nasce nel 2013 e si ispira ai principi del Programma “Healthy Cities” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’obiettivo è migliorare la salute delle città, della popolazione e dell’ambiente, tramite un modello operativo creato in collaborazione con i Comuni del territorio e basato su azioni eque e sostenibili per la salute, il benessere e la qualità di vita dei cittadini.

Ogni anno ATS premia con la targa “Comune che promuove salute” quei Comuni che abbiano realizzato almeno 6 Buone Pratiche per migliorare la salute e il benessere dei propri cittadini, concordate con ATS. Con Rete Città Sane, infatti, ATS propone un’ampia gamma di Buone Pratiche raggruppate in 14 aree: infanzia e giovani, anziani, vulnerabilità, attività fisica, alimentazione e obesità, alcol, tabagismo, salute mentale e benessere, formazione e promozione della salute, alleanze tra istituzioni e cittadini, pianificazione urbana, trasporti, ecologia e cambiamenti climatici, abitazioni e riqualificazione urbana. Azioni e risultati di queste Buone Pratiche vengono documentate con delle schede di rendicontazione redatte dai Comuni.

Nel corso dell’evento sono stati presentati due temi che saranno oggetto di approfondimento e della realizzazione di interventi specifici nel corso del 2018: l’importanza dei primi 1000 giorni di vita e la promozione dell’attività fisica nell’età della preadolescenza e adolescenza.

Il dott. Leonardo Speri, psicologo, già Responsabile del Servizio Promozione ed Educazione della Salute ULSS 20 di Verona, ha presentato il programma Genitoripiù che prevede 8 azioni per la salute del bambino. I primi anni di vita, sono fondamentali perché sono le basi sulle quali l’individuo costruirà il resto della propria esistenza. Problemi di salute (come obesità, malattie cardiovascolari, problemi di salute mentale) e sociali (come dispersione scolastica, disoccupazione) hanno le radici nella gravidanza e nella prima infanzia.

Il secondo tema affrontato, la promozione dell’attività fisica nell’età della preadolescenza e adolescenza è altrettanto rilevante; l’obiettivo di ATS è combattere la sedentarietà e prevenire l’abbandono dell’attività fisica specialmente da parte delle ragazze. Proprio in tal senso le amministrazioni comunali, insieme alle scuole e alle associazioni del territorio, possono giocare un ruolo chiave. Fondamentale è il coinvolgimento diretto degli adolescenti tra gli 11 e i 16 anni, tramite questionari o focus-group e nella realizzazione di Buone Pratiche nei Comuni. Il progetto è stato sperimentato nel 2017 in alcuni Comuni che testimonieranno le azioni realizzate.

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Dentix sbarca nelle Marche e apre il suo primo centro ad Ancona

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  • 23 Febbraio 2018

Dentix, azienda leader nel settore della cura dentale, apre il suo primo centro ad alta specializzazione nelle Marche, ad Ancona. L’inaugurazione si terrà venerdì 23 febbraio 2018. Salgono così a 26 le cliniche aperte da Dentix in Italia per un totale di 390 professionisti assunti.

Ad Ancona Dentix aprirà in via Garibaldi 128 nello stabile in cui in passato aveva sede la conosciutissima cartolibreria Canonici. Uno spazio da 310 mq in pieno centro in cui  saranno impiegati 15 professionisti del territorio che saranno a disposizione dei pazienti con un servizio attento e accurato, aperture dal lunedì al sabato dalle 9 alle 20, prima visita senza impegno e controlli gratuiti ogni sei mesi, per sempre.

Ogni paziente sarà affidato a uno specialista con cui potrà instaurare un rapporto di fiducia destinato a durare nel tempo, godendo di cure personalizzate a prezzi assolutamente accessibili. Ogni clinica Dentix è composta da un’équipe di professionisti con il Direttore Sanitario che si occupa del coordinamento del lavoro degli odontoiatri con l’obiettivo di soddisfare ogni richiesta anche grazie all’utilizzo di macchinari all’avanguardia, come la CAD-CAM, l’apparecchiatura Digital TAC e la radiografia panoramica.

Una formula che ha già conquistato il cuore degli italiani e che, c’è da scommettere, conquisterà anche i marchigiani. Oltre 1.200 pazienti, infatti, hanno valutato le cure di Dentix ritenendosi per il 99% soddisfatti. Questo, unito al fatto che la Borsa di Londra l’ha indicata come una delle mille aziende che ispirano l’Europa, fa di Dentix un centro sicuro, professionale e di altissima qualità. A testimoniarlo, anche il basso tournover delle cliniche: inferiore alla media del settore.

«Siamo entusiasti di questa nuova apertura. Gli abitanti di Ancona meritano servizi di prima qualità, devono poter usufruire, a un prezzo accessibile, di un centro di eccellenza che consenta a tutti di prendersi cura del proprio sorriso, anche a coloro che con la crisi si sono allontanati dalle cure dentistiche – dichiara Paolo Marzo, Marketing Manager Italia – Dentix è arrivata in Italia nel 2014 e questa è la 26esima clinica aperta nella penisola, la prima nelle Marche, ed entro la fine dell’anno intendiamo arrivare un totale di 30 nuove cliniche di proprietà, non in franchising, con la creazione di 450 nuovi posti di lavoro con professionisti assunti sul territorio italiano. Questo perché amiamo l’Italia e le sue province e vogliamo dedicare servizi di prima qualità a tutti i suoi cittadini. È la nostra più grande sfida. E i giudizi dei pazienti sul nostro operato dimostrano che siamo sulla strada giusta».

Dentix in Italia – Dentix, dal dicembre 2014 a oggi ha aperto 26 cliniche, di cui 1 nelle Marche, ad Ancona. In 1 caso su 2 i pazienti arrivano a Dentix grazie al passaparola. Basso il tournover nelle cliniche Dentix, inferiore alla media del settore, e grazie a un fatturato da 390 milioni di euro, oltre 5 mila occupati nel mondo (700 in più solo nel 2016) e ben oltre 250 cliniche di proprietà in tutto il mondo, Dentix è stata riconosciuta anche dalla Borsa di Londra come una delle «1000 companies to inspire Europe 2016», le mille aziende che ispirano l’Europa.

DENTIX: Con un’esperienza di oltre 15 anni, Dentix è una compagnia leader del settore odontoiatrico, creata da un odontoiatra. È un’azienda familiare e con un modello di business differente rispetto ad altre catene o alle assicurazioni sanitarie private e che si sviluppa grazie a cliniche di proprietà e non a cliniche in franchising. Ogni clinica di Dentix è composta da un’équipe di professionisti con il Direttore Sanitario che si occupa del coordinamento del lavoro degli odontoiatri, offrendo così un servizio completo che permette di soddisfare le richieste dei pazienti. Inoltre, un gruppo di esperti odontoiatri compone il dipartimento di qualità che, a livello nazionale, garantisce la massima qualità nei trattamenti per ottenere la soddisfazione dei pazienti. Tutti i centri Dentix dispongono delle ultime novità tecnologiche, come la tecnologia CAD-CAM e l’apparecchiatura Digital TAC e la radiografia panoramica con risparmio di tempi e attese. Per quanto riguarda gli impianti, Dentix usa solamente impianti di alta gamma. Grazie all’impegno della compagnia per la soddisfazione dei propri pazienti, questi godono di un’attenzione personalizzata e cortese e di una garanzia scritta e a lungo termine. Questa filosofia si riflette nell’alto indice delle raccomandazioni, tanto che circa il 40% dei pazienti si rivolge a Dentix grazie al consiglio di amici, familiari o conoscenti.

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Corsi di meditazione a Lecce, ecco l’offerta

Se avete intenzione di trovare un corso di meditazione da seguire a Lecce allora dovete necessariamente puntare su i vari tipi di offerta che si trovano in tutta la provincia. I corsi di meditazione a Lecce sono tantissimi e si tratta di una serie di corsi soprattutto, che si sviluppano su tematiche differenti di queste particolari filosofie orientali che puntano a creare un’armonia e una pace tra lo spirito, la mente e del corpo. Tra i corsi di meditazione più famosi che esistono a Lecce ci sono quelli per il rilassamento, quelli fisioterapici, e quelli mindfulness. Ci sono diversi corsi di meditazione anche guidati e volte invece ad ottenere una sorta di aiuto anche fisiologico che vengono eseguiti a Lecce in diversi periodi dell’anno ed è possibile seguirli semplicemente informandosi in rete su quando iniziano e su come è possibile prenotarsi. Se gli altri tipi di corsi di meditazione che si tengono a Lecce ci sono quelli in Reiki, mindfulness oltre ai dei corsi che invece puntano alla meditazione trascendentale. Alcuni corsi di meditazione a Lecce inoltre sono incentrati sul buddismo e sulle discipline filosofale dell’antico Oriente.

 

Trova i migliori corsi di meditazione a Lecce

Trovare migliori corsi di meditazione a Lecce è possibile grazie alla vastissima offerta che si trova in tutta la provincia ed in particolare in questa bellissima città. I corsi di meditazione a Lecce vengono organizzate in tutti i periodi dell’anno e si distinguono in base alle ore, nonché in base alla serietà con cui vengono organizzati. Prima di scegliere un corso di meditazione a Lecce che avete intenzione di frequentare, il consiglio è sempre quello di capire chi è che lo sta organizzando e soprattutto quali sono i costi e le modalità di iscrizione. Compatibilmente con i vostri impegni, farebbe bene ad iniziare questo percorso che non potrà che garantirvi una nuova pace la nuova armonia tra anima spirito e corpo.

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Omega, ma non si tratta di orologi: ecco il primo sito dedicato esclusivamente agli Omega 3

É nato recentemente 3omega3.it, il primo osservatorio italiano dedicato interamente agli Omega 3, che nasce dalla collaborazione di un gruppo di amici che si intendono di web, ma che hanno anche la passione per la salute.

Dopo aver visto la diffusa banalizzazione dei media sull’argomento, hanno avuto l’idea di creare un sito specializzato che sia di grande aiuto a chi naviga su internet con notizie utili e consigli imparziali?

3omega3.it non è il solito blog sulla salute caratterizzato da articoli generici di 150 parole. No, esso è formato da articoli approfonditi di almeno 3000 parole con illustrazioni e immagini, che rendono i contenuti interessanti per i più giovani e i più adulti.

Le fonti per il materiale provengono dalle librerie italiana e americana di Amazon. Oltre a ciò il gruppo di amici si avvale dell’aiuto di un farmacista, una naturopata e un giornalista, che semplificano i contenuti traendo ispirazione dal cartone animato “Esplorando il corpo umano”. In questo modo, si creano vari livelli di scrittura, adatti sia per gli appassionati, che per chi è nuovo nel settore.

In 3omega3.it si tratterà di:

 

  • alimenti e ricette ricchi di Omega 3: https://3omega3.it/cibi-e-ricette-omega-3/
  • differenza tra fonti vegetali e animali, quali sono consigliati e perché: https://3omega3.it/omega-3-vegetali-la-sincera-opinione-3omega3-it/
  • omega 3 per animali (come cani e gatti): https://3omega3.it/omega-3-veterinario-cani-gatti/
  • EPA e DHA e dove trovare i nutrienti più importanti degli Omega 3: https://3omega3.it/larticolo-definitivo-rapporto-dha-ed-epa/
  • Speciale sul costerolo: https://3omega3.it/omega-3-colesterolo/
  • su malattie autoimmuni: https://3omega3.it/omega-3-malattie-autoimmuni/
  • su tumori: https://3omega3.it/omega-3-tumori/
  • su olio di krill: https://3omega3.it/olio-di-krill/
  • Omega 3 per sportivi, con uno spazio ritagliato esclusivamente per il ciclismo, corsa e massa muscolare: https://3omega3.it/omega-3-lo-sport/
  • notizie sugli Omega 3: con continui aggiornamenti  sulle news mondiali e sulle nuove scoperte scientifiche che verranno immediatamente portate in Italia.

 

Nella seconda fase effettueremo l’acquisto di tutti i migliori integratori Omega 3 (https://3omega3.it/migliori-integratori-omega-3-prezzo/) presenti sul mercato e li faremo analizzare in laboratorio a spese del gruppo di 3omega3.it.

Per quale motivo? Per vedere appunto quali marchi mantengano davvero le promesse e apportino il massimo per la salute umana. Sarà poi fatta una classifica per poter dare la possibilità agli acquirenti di fare la migliore scelta.

Per concludere, mettiamo in evidenza che il sito è aggiornato di continuo, con articoli sempre nuovi arricchiti di contenuti che vengono aggiunti ogni settimana, per fornire sempre la top quality a chi naviga in rete.

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E’ allerta ghiaccio alimentare!

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  • 7 Luglio 2017

5 Luglio 2017 – Nel 30% percento dei casi, il ghiaccio di bevande di popolarissime catene internazionali come Starbucks, Costa o Caffè Nero risulta essere contaminato da batteri fecali coliformi. È quanto emerge dall’inchiesta choc condotta dalla BBC per la trasmissione Watchdog in alcune decine di caffetterie UK. Rilevazioni allarmanti che spingono INGA – Istituto Nazionale Ghiaccio Alimentare a richiamare l’attenzione anche in Italia affinché il ghiaccio alimentare sia prodotto sempre in maniera corretta e perfettamente salutare.

L’indagine della BBC ha dimostrato come la scarsa igiene degli addetti e delle macchine che producono i cubetti di ghiaccio abbia compromesso seriamente la qualità e salubrità dell’alimento, tanto che, secondo l’esperto Tony Lewis del Chartered Institute of Environmental Health, potrebbe esserci il rischio di infezioni e malattie visti i «livelli preoccupanti» di batteri fecali coliformi emersi dalle analisi.

INGA, che da sempre è in prima linea per promuovere l’adozione di precauzioni igieniche nella produzione, stoccaggio e distribuzione del ghiaccio, richiama dunque l’attenzione sul tema consapevole del fatto che non sempre il ghiaccio viene considerato come un alimento e dunque trattato con le dovute accortezze igienico-sanitarie. Per sopperire a questa mancanza, è nato il Manuale di Corretta prassi igienica per la produzione di ghiaccio alimentare, approvato dal Ministero della Salute: un documento agile ed esaustivo, unico nel suo genere, dedicato all’industria e alle medie e medio-piccole realtà commerciali di auto-produzione, con utili riferimenti anche per chi produce il ghiaccio in forma domestica.

Nei piccoli esercizi che autoproducono ghiaccio, infatti, accade che non sempre si utilizzi acqua con i requisiti necessari a renderla idonea al consumo umano, non sempre si effettuano con continuità le operazioni di sanificazione delle macchine produttrici e delle attrezzature utilizzate per lo stoccaggio, non si ha alcuna evidenza e certezza che tutti i materiali che vengono a contatto col ghiaccio siano idonei né vi sono procedure chiare e scritte su come gli addetti debbano manipolare il ghiaccio o su come vada stoccato e movimentato. In pratica, la produzione, conservazione e somministrazione di ghiaccio sono attività che oggi nella maggioranza dei casi non vengono eseguite in maniera corretta. Fondamentale è dunque fare informazione, spiegando agli addetti ai lavori, ma non solo, come va trattato questo alimento.

«Molti bar, discoteche, pub, ristoranti e altri operatori del settore turistico e ristorativo anche in Italia, producono ghiaccio che non può essere considerato alimentare, utilizzandolo, lecitamente, per raffreddare le bottiglie e illecitamente a diretto contatto con alimenti e bevande. Anche il ghiaccio prodotto da appositi macchinari, spesso risulta non a norma poiché la macchina non viene sottoposta alle necessarie operazioni di pulizia, manutenzione e sostituzione dei filtri. E in caso di produzioni domestiche, l’attenzione igienica non è certo maggiore – spiega il dott. Carlo Stucchi, presidente Istituto Italiano Ghiaccio Alimentare – Per questo, il primo passo dovrebbe essere proprio quello di includere queste importanti attività di produzione alimentare nel sistema HACCP e, contemporaneamente, lavorare per la diffusione del Manuale, uno strumento inedito per completezza, autorevolezza e specificità dei temi trattati che indica per la prima volta tutte le norme necessarie a garantire che il ghiaccio arrivi al consumatore privo di contaminanti fisici, chimici, ma soprattutto biologici».

In particolare, per la produzione domestica, INGA consiglia sempre di utilizzare solo acqua corrente appena raccolta dal rubinetto o presa da bottiglie di oligominerale non ancora aperte; evitare di toccare il ghiaccio con le mani e usare apposite pinze o un cucchiaio pulito; in caso si preparino scorte da tenere in freezer, sostituire i cubetti almeno una volta ogni 4-6 settimane; pulire spesso il vano refrigerante e lavare con un normale detersivo per piatti le vaschette ogni volta che si produce ghiaccio e, dopo averle riempite d’acqua, coprile con un foglio di alluminio per evitare contaminazioni provocate dagli altri cibi presenti nel congelatore; refrigerare rapidamente l’acqua posta nelle vaschette a -18°C; conservare ad almeno  5 -10 °C sotto lo zero per evitare liquefazioni e ricongelamenti; utilizzare il ghiaccio conservato in ciascuna vaschetta in una volta sola (scartare quello non immediatamente utilizzato); fare attenzione del macchinario usato per tritare il ghiaccio e nel caso di frigoriferi provvisti di preparatore automatico di ghiaccio, si consiglia di seguire le procedure di manutenzione e sanitizzazione dell’apparecchio, contenute nei libretti d’istruzione.

Nel caso di produzione industriale, invece, l’iter da rispettare è più complesso e prevede specifiche attenzioni rispetto alla provenienza dell’acqua (rete o pozzi), l’attivazione di piani di controlli, la manutenzione costante degli impianti, l’utilizzo di materiali idonei al contatto con l’acqua, nonché l’adozione di specifiche modalità di filtrazione e di disinfezione con radiazioni UV.

Ancora, per l’autoproduzione, si consiglia di: inserire nel proprio sistema HACCP almeno un’analisi annuale della potabilità dell’acqua nei punti di utilizzo e di gestire le macchine per l’autoproduzione del ghiaccio tramite contratti di assistenza a cura della ditta fornitrice; inoltre, è bene posizionare tali macchine in ambienti idonei e puliti; fare attenzione ai serbatoi di polmonazione dell’acqua e, al momento dell’acquisto, richiedere al fornitore le dichiarazione di conformità CE e la dichiarazione di conformità dei materiali utilizzati. È poi opportuno prevedere un programma di pulizia e sanificazione anche attraverso lo smontaggio delle parti di macchinario più a rischio contaminazione e avviare la raccolta del ghiaccio subito dopo la produzione in contenitori idonei al contatto con gli alimenti secondo la vigente legislazione; tali contenitori devono essere mantenuti puliti e sanificati e, una volta riempiti di ghiaccio, se non adeguatamente isolati, devono essere deposti in congelatore a – 10 °C al fine di evitare liquefazioni e sviluppi microbici. Nel caso di produzione e stoccaggio per più giorni i contenitori devono essere identificati con un numero di lotto o data di produzione e durante l’utilizzo gli operatori devono sempre rispettare le corrette prassi igieniche per la manipolazione degli alimenti utilizzando attrezzi dedicati.

In alternativa, si può acquistare il ghiaccio confezionato già pronto all’uso da aziende certificate come le molte esistenti in Italia, in particolare in Sicilia – regione in cui il Manuale affonda le sue radici -, tra cui si ricorda IceCube, primo produttore in Italia di ghiaccio alimentare confezionato, che ha collaborato alla creazione e diffusione del Manuale. Ulteriori informazioni su www.ghiaccioalimentare.it

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Grande caldo: come difendersi

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  • 7 Luglio 2017

Bergamo, 5 luglio 2017 – Le settimane di giugno e luglio 2017 sono le più calde degli ultimi 15 anni, con temperature che salgono fino a 37-38 gradi. Ats Bergamo spiega i comportamenti adeguati per proteggersi dal caldo torrido, in caso di attività fisica e sul luogo di lavoro.

I FATTORI – La stagione estiva determina l’innalzamento della temperatura ambientale, con ondate di calore che, alterando l’equilibrio dell’organismo. Nonostante i soggetti più a rischio siano solitamente gli anziani e i bambini, è importante che tutta la popolazione adotti stili di vita adeguati.

INFORMAZIONE – È importante poter conoscere anticipatamente quando sono previste ondate di calore consultando il bollettino Humidex http://www2.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/meteo/previsionimeteo/humidex/Pagine/Humidex.aspx che viene trasmesso quotidianamente da ARPA Lombardia alll’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo che, in caso di emergenza, invia tempestivamente istruzioni pratiche alle diverse istituzioni territoriali con l’obiettivo di pianificare e attivare piani di emergenza, rivolti soprattutto a soggetti fragili. Inoltre, Ats Bergamo ha attivato un sistema di allerta al fine di gestire il recepimento e la trasmissione delle informazioni sulle previsioni meteorologiche e i messaggi di allarme ed emergenza «ondate di calore». Attività a cui si aggiunge il servizio di informazioni telefoniche fornite a tutta la cittadinanza con il numero verde 800/844999 (attivo sino al 31 agosto dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 13,30 alle 16,00).

«Diventa fondamentale – sottolinea il dottor Pietro Imbrogno, direttore dell’area Igiene e Sanità pubblica, Salute Ambiente di Ats Bergamo – imparare a prevenire le situazioni di potenziale pericolo che possono aumentare non solo in rapporto alle caratteristiche biologiche dei singoli, ma anche in base alle condizioni atmosferiche come temperatura, umidità, ventilazione, inquinamento. Semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive determinate dalle ondate di calore e da inquinamento da ozono. Inoltre, l’individuazione preventiva dei cittadini a rischio medio-alto consente di gestire al meglio fenomeni di emergenza, valutando eventuali ricoveri di sollievo o servizi a domicilio sostituivi».

Sul portale di Ats Bergamo, al link http://www.ats-bg.it/servizi/menu/dinamica.aspx?ID=23608&bo=true, è consultabile un’apposita sezione con collegamenti, informazioni e approfondimenti utili da cui scaricare l’opuscolo «Solo il bello del caldo».

CONSIGLI PRATICI

–        Non uscire di casa nelle ore più calde della giornata, soprattutto dalle ore 11.00 alle 18.00. Qualora si dovesse uscire nelle ore più calde, non dimenticare di proteggere il capo con un cappello di colore chiaro, gli occhi con occhiali da sole, la pelle con creme solari ad alto fattore protettivo;

–        Indossare un abbigliamento adeguato, preferibilmente di fibre naturali e leggere che permettano la traspirazione della cute;

–        Rinfrescare l’ambiente domestico e di lavoro;

–        Fare bagni, docce, bagnarsi viso e braccia con acqua fresca per ridurre la temperatura corporea;

–        Ridurre il livello di attività fisica all’aperto nelle ore più calde della giornata (soprattutto se le concentrazioni di ozono sono elevate);

–        Bere almeno 2 litri di acqua al giorno con regolarità e alimentarsi in maniera corretta, prediligendo cibi leggeri e con alto contenuto di acqua quali frutta e verdura (salvo diversa indicazione del medico curante);

–        Adottare alcune precauzioni se si esce in macchina: finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione prima di iniziare un viaggio, arieggiando l’abitacolo prima di entrarvi se l’auto è rimasta esposta al sole;

–        Quando si parcheggia l’auto non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone (soprattutto neonati e bambini) o animali nell’abitacolo;

–        Conservare correttamente i farmaci, leggendo le indicazioni riportate sulle confezioni;

–        Alle persone anziane o con patologie croniche, si consiglia di consultare il proprio medico per adottare le adeguate precauzioni.

CALDO E ATTIVITA’ FISICA – È bene, inoltre, prestare attenzione all’attività sportiva. Per quanto svolgere un’attività fisica porti notevoli benefici alla salute generale della persone, in caso di caldo torrido, potrebbe causare problemi all’organismo. All’atleta amatoriale si consiglia di fare sport nelle ore meno calde della giornata, alla mattina presto o di sera.

«Durante l’esercizio fisico, il lavoro muscolare produce energia, parte della quale deve essere dissipata sotto forma di caloreSe non fossero presenti i meccanismi termoregolatori che consentono la dispersione di calore, durante l’esercizio fisico la temperatura corporea aumenterebbe di 1 grado ogni 5 minuti di attività. La forma più importante di dispersione del calore, è quella che avviene attraverso la sudorazione e le successive fasi di evaporazione. In situazioni con temperature elevate, però – precisa il dott. Imbrogno – si riduce l’efficacia dei vari meccanismi di termoregolazione corporea. L’unico meccanismo che rimane vantaggioso è quello della evaporazione del sudore, ma esso è fortemente influenzato dall’umidità ambientale, in quanto se l’umidità è elevata, l’aria già carica di particelle d’acqua tende a non riceverne altre».

L’OZONO – Uno dei principali imputati per le sofferenze provocate dalle alte temperature è l’ozono. Può, infatti, provocare irritazione delle vie aeree (trachea, bronchi, ecc.), maggiore possibilità di sviluppare allergie e infezioni respiratorie, nonché difficoltà a respirare.

In estate, l’ozono al suolo raggiunge livelli maggiori a causa di un irraggiamento solare più elevato, di condizioni di alta pressione, assenza di venti e quindi stagnazione dell’aria negli strati bassi dell’atmosfera. ARPA Lombardia, per questo, ha avviato uno specifico piano d’azione per l’ozono ai sensi dell’art. 10 comma 1 del d.lgs n. 155 / 2010 con precise indicazioni rispetto alle azioni preventive da attuare per ridurre l’inquinamento o l’esposizione all’inquinamento da ozono. Molto importante, infatti, sarebbe poter limitare l’emissione di ossidi di azoto nei processi di combustione a temperatura elevata, come nei motori dei veicoli e nei processi industriali. Ma anche il singolo cittadino può concorrere alla limitazione della formazione di ozono:

–        riducendo l’uso degli autoveicoli privati, soprattutto se diesel;

–        utilizzando in modo condiviso l’automobile, per diminuirne i chilometri totali percorsi e quindi le relative emissioni;

–        usando una guida non aggressiva, con velocità compresa tra i 70 km/h e i 90 km/h in ambito extraurbano e in autostrada;

Per un rapporto dettagliato su come ridurre le emissioni da Ozono si rimanda all’inventario regionale delle emissioni in Lombardia basato sul database INEMAR e consultabile alla pagina http://www.inemar.eu/.

RISCHIO ESPOSIZIONE A TEMPERATURE SEVERE NEI LAVORI ALL’APERTO – Regione Lombardia ha formulato, come ogni anno, le indicazioni per la gestione di emergenze in caso di elevate temperature ambientali, rivolte anche alle attività lavorative a intensa attività fisica all’aperto. Ats Bergamo ha sviluppato un apposito piano individuando le misure preventive rivolte al target di popolazione più a rischio, reperibile sul sito web al seguente link: http://www.ats-bg.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=13408

E’ molto importante verificare le previsioni e le condizioni meteorologiche, al fine di valutare il rischio, tenendo presente che il rischio è sempre più elevato quando il fisico non ha avuto il tempo di acclimatarsi al caldo; l’acclimatamento completo richiede dagli 8 ai 12 giorni e scompare dopo 8 giorni.

CALDO E ACQUA: 10 CONSIGLI PER EVITARE LO SPRECO

Un decalogo di buone pratiche per evitare di sprecare inutilmente una risorsa sempre più rara e preziosa

  1. Quando ti lavi i denti usa un bicchiere, ma soprattutto apri il rubinetto esclusivamente per bagnare e sciacquare lo spazzolino: consumerai solo 2 1itri d’acqua. Non lasciare scorrere l’acqua, ne consumeresti almeno 9 litri.
  2. Chiudi il rubinetto quando ti insaponi. Non aprire completamente il rubinetto quando lavi le mani: basta un filo d’acqua. In questo modo consumerà solo 4 litri d’ acqua.
  3. Installa gli aeratori ai rubinetti. Si tratta di dispositivi che riducono della metà il flusso dell’acqua. Incredibilmente, sebbene il flusso sia ridotto, il getto sembrerà più forte poiché l’aria viene mescolata con l’acqua in uscita. Si potranno ridurre fino a oltre 1.000 litri al mese i consumi di una famiglia composta da 4 persone. Un aeratore a basso flusso costa poco (circa 3 – 4 euro) e si può trovare in qualsiasi negozio di ferramenta o materiale idraulico.
  4. Non stare sotto la doccia a lungo e non riempire troppo la vasca da bagno. Per la doccia si consumano in media 30-50 litri, mentre per il bagno quasi 150 litri. Nella doccia sarebbe opportuno installare un aeratore.
  5. Attenzione ai rubinetti che gocciolano: falli riparare subito, altrimenti sprecherai 5 litri di acqua al giorno.
  6. Non lavare la frutta sotto l’acqua corrente: basta riempire una bacinella per lavare la frutta. Non aprire a lungo il rubinetto per avere l’acqua più fresca: basta tenere due bottiglie in frigorifero.
  7. I piatti e le stoviglie possono essere lavati riempiendo un catino: si consumeranno solo circa 20 litri d’acqua, risparmiando 90 litri. Ricordati che anche l’acqua di cottura della pasta va benissimo per lavare i piatti.
  8. Fai funzionare gli elettrodomestici, lavatrice e lavastoviglie, solo a pieno carico, scegli il programma “economico”; non usare il prelavaggio per i programmi a 90° C e ricorda: la lavatrice impiega da 90 a 160 litri per ogni ciclo di lavaggio.
  9. Se hai un giardino ricorda che in estate è bene irrigare le piante al mattino presto o di sera: così eviti che l’acqua evapori prima di raggiungere le radici. I fiori vanno bagnati con gli innaffiatoi e non con il tubo di gomma. Per arbusti e piante si possono utilizzare gli impianti a doccia: si immettono piccole quantità d’acqua, ma con ritmo costante. Evita di innaffiare oltre misura, ma solo quando ce n’è bisogno. Lascia le foglie tagliate sul terreno, in modo da prevenire, nei periodi di siccità, l’inaridimento del prato. Questo accorgimento diminuirà l’impiego di acqua per irrigarlo.
  10. È meglio lavare le automobili in una stazione self-service, perché si risparmia molta acqua. Lavandola con un tubo di gomma si consumano più di 400 litri.
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La mappatura nei per la prevenzione dermatologica

I raggi solari in questa stagione iniziano ad essere sempre maggiori, dalle prime escursioni all’aria aperta, fino alla tintarella estiva.

Al di là della piacevole sensazione del benessere dovuto al clima, è fondamentale anche non trascurare il fatto che alcune conseguenze dell’esposizione solare non vanno sottovalutate ai fini della prevenzione dermatologica.

L’esposizione ai raggi UV senza protezione

I raggi solari, infatti, sono in grado di provocare diverse reazioni cutanee, dagli eritemi alle scottature, fino alle modificazioni dei nei oppure alla comparsa del melanoma cutaneo o di altre neoplasie.

Risulta importante adottare degli accorgimenti che possano ridurre il rischio tumori che i raggi UV portano tramite con la loro azione sulla nostra pelle.

Il sole fa bene fino ad un certo punto: se aiuta la sintesi della vitamina D e possiede un ottimo effetto per chi soffre di depressione o sbalzi umorali, non è però un alleato per chi presenta una pelle sensibile o per chi sottovaluta la prevenzione dermatologica.

I rischi per la pelle esposta ai raggi UV

Si tratta di rischi noti se l’esposizione risulta per troppe ore di seguito oppure viene effettuata senza un’adeguata difesa – magari senza un’adeguata crema di protezione solare dai raggi ultravioletti.

Questi raggi sono in grado di penetrare nei tessuti e riflettere la luce sulle cellule, con un’energia che viene in parte assorbita ma anche “stipata” negli strati sottocutanei, dove si trovano i melanociti, che producono la melanina per scurire la pelle, assorbire i raggi UV e scaricarne l’energia.

In questo procedimento la pelle subisce un’aggressione che favorisce il processo di invecchiamento precoce, se non la possibile comparsa di nei, neoplasie o melanoma.
Da questo assorbimento di raggi UV il DNA delle cellule cutanee può essere danneggiato e le cellule a volte possono morire, mentre e in altri casi potrebbero mutare in cellule cancerose dotate di una crescita incontrollata.

I raggi UV trasformano a volte il patrimonio genetico della cellula cutanea con alterazioni che non sempre vengono riparate dal meccanismo di difesa della pelle: per evitare la comparsa di mutazioni cellulari, causa di neoplasie e melanoma, la prevenzione dermatologica è fondamentale.

Prevenzione ma non rinuncia totale al sole

Come prevenire i disturbi cutanei allora? Bisogno seguire le regole di prevenzione dermatologica da mettere in atto ad ogni esposizione solare, per evitare danni al sistema cutaneo.

  • Utilizzare creme di protezione SPF +50 che vanno spalmate sempre prima di esporsi al sole.
  • Evitare le ore più calde per l’esposizione solare (12-16).
  • Effettuare visite dermatologiche nei periodi pre e post vacanza.
  • Eseguire una mappatura nei per controllarne l’eventuale crescita anomala.
  • Praticare una minima auto-ispezione per monitorare di nei che cambiano forma o colore.

La mappatura nei

Tra i vari esami dermatologici, la mappatura dei nei è ottima per il controllo della situazione della pelle e una diagnosi sullo stato dei nevi – così definiti i nei in medicina.

Definita dermatoscopia ad epiluminescenza, la mappatura nei permette al dermatologo di osservare la pelle nelle sue strutture e micro-strutture tramite il dermatoscopio.

Un esame diagnostico dermatologico che individua facilmente melanomi e lesioni pigmentate cutanee, tramite le immagini che valutano i cambiamenti dei nei.

Per una corretta mappatura nei, è possibile prenotare anche in base alle offerte e promozioni, come quella attiva da Artemedica Tor Vergata a Roma.

Per i mesi di Aprile, Maggio e Giugno 2017: VISITA DERMATOLOGICA E MAPPATURA DEI NEI in promozione al costo di 90 euro anziché 130.

Info su www.artemedicatorvergata.it

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«I cambiamenti più importanti si fanno con un salto» Dal 21 marzo al 12 aprile 2017 Thrombosis Digital Days

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  • 22 Marzo 2017

Partecipa alla campagna social di ALT Onlus

#saltodiqualità #micurodite #altonlus #scienzaebuonsenso

e scarica l’APPriskometer Il rischio di Ictus

per dire «Alt Trombosi»

 

Facciamo un salto di qualità nella nostra vita

Saltiamo per il cuore, saltiamo per il cervello, saltiamo TUTTI, ognuno a modo proprio, ma SALTIAMO! E pubblichiamo i salti più belli, più originali, più spiritosi sul WEB con l’hashtag #ALTOnlus #saltodiqualità #micurodite #scienzaebuonsenso. E se vogliamo trovare un motivo in più per saltare scarichiamo tutti  l’APPRriskometer “IL RISCHIO DI ICTUS”, 100 mila persone l’hanno già fatto, nel mondo, e 30 mila sono italiani, grazie ad ALT! Tanti SALTI  per la nostra salute e per sconfiggere le malattie da Trombosi: Infarto, Ictus, Trombosi ed Embolia. Si può fare… SALTANDO! E chi non può saltare e può muoversi è comunque invitato!

Le malattie da Trombosi si chiamano Infarto, Ictus, Embolia: colpiscono ogni anno 600mila persone in Italia, uno spreco enorme, perché almeno 200 mila avrebbero potuto evitarle, cambiando in tempo il proprio stile di vita. Le malattie a Trombosi sono l’incontro più probabile per tutti coloro che hanno o avranno più di 50 anni, e non solo: ma potranno essere evitate, con l’informazione e con un atto di volontà che ci permetta di cambiare stile, facendo un SALTO di qualità per la nostra vita e per la vita di chi ci sta accanto.  Solo 33 italiani su 100 sanno di questo pericolo e dell’opportunità di evitarlo: è un vero spreco, ALT lavora perché tutti hanno il diritto di sapere, di prendersi la responsabilità di agire e di SALTARE. ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus, in occasione della 6° Giornata Nazionale per la Lotta alla Trombosi, dal 21 marzo al 12 apriledà appuntamento  a tutti, in Italia e all’estero, sui social media, invitando a fare un SALTO di conoscenza e di qualità che può salvare la vita.  

Salta come  ti pare ma salta!

Ognuno a modo proprio, fotografando, filmando, disegnando i salti più divertenti, interessanti, buffi, allegri, di chiunque, uomini, donne e bambini, nonni, nonne, nipoti e animali che amate o che vi piacciono, inclusi rane, cavallette, grilli… e chi più ne ha più ne metta, purché stiano  saltando o comunque muovendosi! –  Pubblicateli ovunque, su YouTube, su Instagram, su Facebook, su tutti i mezzi che conoscete con gli hashtag #ALTOnlus  #saltodiqualità #micurodite #scienzaebuonsenso…. Dobbiamo partecipare tutti, perché tutti insieme possiamo diventare travolgenti protagonisti di un cambiamento straordinario e di questa nuova campagna di ALT. Questo è l’invito di ALT che seguirà tutti i Salti che verranno pubblicati;  non solo, metterà a disposizione di tutti la conoscenza su come e perché si evitano malattie gravi ma evitabili, come le malattie provocate dalla Trombosi, attraverso il proprio giornale SALTO http://www.trombosi.org/it/SALTO_it.html

Noi tutti vogliamo dire ALT a malattie che vediamo ogni giorno intorno a noi, nella nostra famiglia, nei nostri amici: ma che si possono evitare. È un investimento a bassissimo costo e ad altissimo ritorno, per evitare malattie causate dalla  Trombosi che uccidono, a qualunque età, in modo diverso, o lasciano gravi invalidità, anche in persone molto giovani, addirittura nei bambini: lo sa bene chi è già stato colpito, e dolorosamente lo sanno i suoi famigliari. Uno spreco enorme di vite e di risorse, che oggi sappiamo che potrebbe essere evitato, almeno in una persona su tre.

Nella sola Europa 55 donne su 100 muoiono o moriranno per colpa di una malattia cardiovascolare, molto probabilmente causata da un Trombo o da un Embolo. Solo 13 donne su 100 considerano la Trombosi un nemico, le altre sono convinte che il nemico più aggressivo sia il tumore della mammella. L’Ictus cerebrale uccide ogni anno 15 milioni di persone nel mondo. È il quinto nella lista dei killer per l’uomo, ma il terzo nella lista dei killer per le donne. Fra pochi anni nel mondo 19 persone su 100 avranno più di 65 anni, per un totale di 72 milioni di persone! Fra gli anziani saranno più numerose le donne, perché vivono più a lungo e poiché saranno esposte più a lungo avranno il 20% di probabilità di essere colpite rispetto al 17% dei maschi. Sono numeri spaventosi: significa che una donna su cinque sarà colpita da Ictus cerebrale, dopo i 65 anni, e si prevede che la metà di loro rimarrà pesantemente invalida, avendo perso il linguaggio, la memoria,  paralizzata in una parte del corpo: ci saranno oltre 200.000 donne disabili in più rispetto agli uomini.

E per chi vuole  misurare concretamente  quanto impatto hanno stile di vita, famigliarità e fragilità ALT invita a scaricare gratuitamente l’APPriskometer “IL RISCHIO DI ICTUS”: può essere  utilizzata da tutti, di qualunque età, più volte nel tempo, per verificare come cambia la probabilità di evitare un evento da Trombosi quando si cambia stile di vita. L’applicazione, patrocinata da World Stroke Organization (WSO), International Association of Neurology & Epidemiology (IANEe European Stroke Organization (ESO), è stata tradotta nelle principali lingue in tutto il mondo. La versione italiana è stata curata e finanziata interamente da ALT. Il suo ideatore, il Prof. Valery Feigin dell’Università di Auckland, Nuova Zelanda, ha ringraziato l’Italia e ALT per l’impegno, sottolineando che  “In Italia, il giorno del lancio da parte di ALT, l’APPriskometer ha registrato più di 30 mila downloads, un terzo del totale che va ben oltre 100mila, un successo straordinario”.

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DONNE: ECCO I VOSTRI NEMICI NON FATEVI BATTERE!

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  • 7 Marzo 2017

I nemici più agguerriti della salute delle donne possono essere battuti.  È  l’appello di ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus – a tutte le donne. Figlie, mamme e nonne, ecco che cosa si deve sapere per vivere meglio e più a lungo. 

Molte delle malattie che minacciano le donne possono essere prevenute: basta sapere come. Parliamo di bronchiti croniche, Alzheimer, incidenti (statistiche pubblicate dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta – USA). Il primo passo è analizzare la propria fragilità nei confronti di queste malattie  e prendere provvedimenti per difendersi.

Impariamo a gestire le malattie croniche e facciamo gli esami raccomandati, non di più e non di meno 

Chi ha colesterolo alto, ipertensione o diabete ha un rischio aumentato di andare incontro a un infarto o a un ictus cerebrale. Questo dovrebbe essere ormai noto: è indispensabile che il paziente segua con attenzione le indicazioni del medico non sottovalutando mai l’importanza di assumere i farmaci  all’ora giusta e nella quantità suggerita dal medico. È utile  tenere inoltre un’agenda per ricordare quando è ora di eseguire i controlli strumentali per la prevenzione dei tumori.

Scegliere uno stile di vita sano 

Non possiamo cambiare la storia della nostra famiglia, né la nostra storia passata: ma possiamo cambiare la nostra storia futura. Per esempio:

  • Evitando di fumare: se non riusciamo da soli, chiediamo aiuto al nostro medico ed evitiamo di esporci al fumo passivo.
  • Scegliendo di mangiare in modo intelligente e sano:  dovremmo mangiare in quantità adeguata verdura e frutta, cereali integrali, cibi ricchi di fibra e cibi ricchi di proteine ma magri, come il pesce; dovremmo ridurre il consumo di cibi ricchi di grassi saturi, zuccheri aggiunti o sale, come i salumi, i latticini, i cibi precotti o elaborati, le carni molto condite, le salse.
  • Mirando a ottenere o mantenere il nostro peso ideale:  perdere chili di troppo e non recuperarli aiuta a ridurre il rischio di molte malattie, prime fra tutte infarto, ictus e malattie da aterosclerosi e trombosi e anche di diversi tipi di tumore.
  • Muovendoci!: l’attività fisica ben fatta, morbida e aerobica, aiuta a mantenere il peso ideale e riduce la probabilità di malattie del cuore e del cervello e riduce il rischio di alcuni tipi di tumore: scegliamo qualcosa che ci diverta, la bicicletta, la cyclette, la camminata veloce ma anche, perché no?, il ballo.
  • Riducendo il consumo di alcoolici: se un bicchiere di vino ci fa sentire bene beviamolo ma con moderazione. Le donne non dovrebbero berne più di un bicchiere al giorno: una birra o un bicchiere di vino o un superalcoolico ma non di più. L’eccessivo consumo di alcoolici e la durata di questa abitudine sembrano concorrere all’aumento del rischio per alcuni tipi di tumore, come quello della mammella e del fegato.
  • Imparando a gestire lo stress: se ci sentiamo costantemente al limite o sopraffatti, il nostro stile di vita ne risente e il nostro sistema immunitario anche. Lo stress si può ridurre o neutralizzare,  o imparare e gestirlo. Uno stile di vita intelligente e sano aiuta anche ad evitare il morbo di Alzheimer.

E non finisce qui…..

Le donne hanno polmoni più fragili rispetto all’uomo, nei confronti dell’attacco degli inquinanti atmosferici,  ambientali e del fumo. Sono quindi a maggiore rischio di bronchiti croniche ostruttive e di enfisema.

  • Possiamo difendere i nostri polmonievitando di fumare, e stando lontani dal fumo passivo, possiamo trovare il modo di ridurre al minimo l’esposizione agli inquinanti dell’aria.
  • Possiamo abituarci a lavare le mani più spessoe a sottoporci alla vaccinazione antiinfluenzale in inverno e chiedere al nostro medico se dobbiamo vaccinarci contro la polmonite (vaccino antipneumococco).
  • Gli incidenti d’auto sono una delle cause di morte precoce nelle donne. Guidare con prudenzae portare sempre la cintura di sicurezza allacciata  è il primo passo, moderare la velocità ed evitare di guidare quando si è bevuto o si è fatto uso di stupefacenti o si ha molto sonno è indispensabile.

Le donne non devono avere paura della parola “rischio” – dichiara Lidia Rota Vender, presidente di ALT  -: le soluzioni possono essere semplici e a alla portata di tutti, basta che ne prendiamo nota e ci attrezziamo per difenderci. Possiamo farlo, e funziona”.

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“Clicca il neo”: la app per la diagnosi dei tumori della pelle

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  • 17 Febbraio 2017

Un nuovo strumento per la prevenzione del tumore della pelle: “Clicca il neo”, la app per monitorare nei, macchie e lesioni sospette dal proprio smartphone . 

Bergamo, 17 febbraio 2017 – La salute è a portata di clic grazie a «Clicca il Neo», la app per identificare i nei sospetti direttamente dal proprio smartphone.

Il metodo è sicuro, veloce, efficace. Tramite l’applicazione, basta fare una foto alle macchie o alle lesioni a rischio, e inviare l’immagine all’esperto che, nel più breve tempo possibile, invierà la risposta.

La app è stata messa alla prova dallo studio sperimentale svolto dal 10 ottobre 2016 al 3 febbraio scorso,  in Ats Bergamo dal Centro Studi Gised e sostenuto da LILT grazie a Fondazione Credito Bergamasco. 211 dipendenti di Ats Bergamo hanno usato «Clicca il Neo», mentre 213 hanno fatto ricorso agli strumenti di monitoraggio tradizionale. Il livello di accuratezza è risultato equivalente. Con un punto in più per la app: chi l’ha utilizzata, ha risparmiato tempo  vitale e denaro.

«Tra le malattie cutanee, il melanoma è una delle cause principali di mortalità – spiega la dott.ssa Mara Azzi, Direttore Generale Ats Bergamo -, ma educazione e screening sono un mezzo importante di prevenzione e diagnosi precoce. Per questo credo molto in “Clicca il Neo”, che con la sperimentazione ha dimostrato come le nuove tecnologie permettanno una diagnosi precoce e una rapida valutazione da parte dello specialista, riducendo le liste d’attesa e indirizzando i pazienti più a rischio alla visita specialistica. “Clicca il Neo” è uno strumento che sfrutta le competenze specialistiche e sviluppa la consapevolezza, la responsabilizzazione verso la propria salute».

Per scaricare la App e per informazioni http://www.centrostudigised.it/clicca_il_neo.html

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Aglea Salus e Dottori.it siglano un accordo per la tutela della salute e la diffusione della cultura della prevenzione sanitaria in Italia

La società Generale di Mutuo Soccorso Aglea Salus e Dottori.it (https://www.dottori.it), il più grande portale online di prenotazione visite specialistiche e accertamenti diagnostici, hanno siglato un accordo per la tutela della salute e la diffusione della cultura della prevenzione sanitaria in Italia.

Obiettivo della partnership è offrire agli Associati Aglea Salus la possibilità di accedere al network degli specialisti di Dottori.it, che conta oltre 40.000 medici, con un sistema di prenotazione utile, comodo e soprattutto gratuito; al contempo, l’intesa permetterà agli utenti registrati sul portale di sottoscrivere una copertura sanitaria particolarmente vantaggiosa, che consentirà loro di usufruire di 1 o 2 prestazioni gratuite sul network Dottori.it, riducendo così i costi della spesa “out of pocket” sostenuta dalle famiglie.

“Da oggi anche coloro che si rivolgono al web per la ricerca di uno specialista potranno usufruire di un servizio di assistenza che risponde alla consapevolezza dell’importanza di tornare ad investire sulla qualità della vita, sulla persona e sulle sue esigenze in fatto di salute e benessere – ha dichiarato Filippo Buono, Presidente di Aglea Salus.In questa partnership con Dottori.it si fondono i nostri comuni principi, votati alla diffusione di una cultura di tutela della salute attraverso la prevenzione sanitaria e di un corretto stile di vita”.

Si conferma così la strada intrapresa da Aglea Salus nella ricerca di procedure virtuose, finalizzate a favorire programmi di prevenzione come primo e più importante passo di tutela della propria salute, semplificando l’accesso ai piani assistenziali con le soluzioni tecnologicamente innovative di Dottori.it, che vanno a implementare il set dei servizi già disponibili per gli Associati.

Intraprendere questa collaborazione costituisce un valore aggiunto per i nostri utenti e per gli Associati della mutua – commenta Paolo Bernini, CEO di Dottori.it.La convenzione è frutto di una visione condivisa fin da subito con Aglea Salus per ciò che concerne i valori legati alla solidarietà e alla mutualità. È da sempre nostra cura diffondere la cultura della prevenzione e della tutela della salute perché si tratta di un diritto imprescindibile da tutelare”.

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