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Flavio Cattaneo: Tecnici in equilibrio sui fili dell’alta tensione

Ferragosto, su e giù con la bici a più di 25 metri d’altezza per effettuare un intervento di messa in sicurezza dopo lo spostamento di alcuni tralicci lungo la Ss 11 tra Treviglio e Cassano d’Adda. Uno spettacolo inusuale, che ha incuriosito moltissime persone, quello tecnici di una ditta specializzata che collabora con Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, allo spostamento di due tralicci.

Su è giù con la bici a più di 25 metri d’altezza per mettere in sicurezza i cavi dell’alta tensione. È lo spettacolo davvero inusuale cui si è potuto assistere lungo la Ss 11 tra Treviglio e Cassano d’Adda. Da Ferragosto fino a domenica i tecnici di una ditta specializzata hanno spostato la linea elettrica ad alta tensione per lasciar spazio a Brebemi e Tav.

Qualcuno, passando distratto, li ha scambiati per degli uccelli, qualcun altro invece, guardando un pò meglio, si è accorto che si trattava di uomini in sella a delle particolari biciclette ma ha pensato si trattasse di acrobati impegnati in qualche prova d’abilità. Il fatto che fossero lì il 15 agosto ha tolto ogni dubbio. Invece erano gli operai della Cantamessa, la ditta bergamasca che ha collaborato con Terna, la società guidata da Flavio Cattaneo, allo spostamento di due tralicci in via Quinto Alpini sulla traversa della strada statale 11 Padana superiore per Cassano. Non a caso il giorno scelto è stato quello di Ferragosto quando meno persone sono a casa e la linea elettrica è meno gravata.

In parallelo a via Alpini infatti scorre l’ elettrodotto Cassano-Ciserano-Tavazzano, la linea principale che porta l’energia a Treviglio e dintorni, sei cavi con una potenza di 380 kw. Una vera e propria autostrada dell’elettricità che però ha dovuto fare i conti con l’arrivo dell’autostrada di asfalto e della nuova linea ferroviaria. Fare i conti e cedere il passo.

In particolare uno dei grandi tralicci in acciaio vicino alla Ss11 si è trovato sul tracciato dello svincolo che dovrà condurre dalla vecchia statale al nuovo casello di Cascine San Pietro, la frazione di Casirate. Per questo è stato sostituito con uno nuovo montato poco più a ovest. Un’operazione che è entrata nel vivo a Ferragosto.

Nel giorno dell’Assunta infatti sono stati collegati i cavi dell’alta tensione. Un’operazione che però necessitava di un ulteriore intervento di messa in sicurezza. Andavano testati e posizionati i segnalatori dai caratteristici colori bianco-rossi, strutture di plastica per mettere in guardia i piloti dei voli a bassa quota. Per questo sono entrati in azione gli operai specializzati della Cantamessa con una particolare bicicletta a tre ruote. Il lavoro che è continuato fino a domenica ha incuriosito molti che si sono fermati ad ammirare le loro pedalate. Gli interventi della Terna per la sistemazione dei tralicci che interferiscono con Brebemi e dell’Alta Velocità sono 15. Sei sono già in corso e presto partiranno anche gli altri.

FONTE: Corriere della Sera

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Cattaneo Flavio (Terna): la rete elettrica si fa verde e più efficiente

Terna, operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, prosegue il suo impegno per un futuro tecnologico a ridotto impatto ambientale. Un esempio, l’ “autostrada” Trino-Lacchiarella, innovativa sul fronte ambientale con piloni monostelo che porteranno ad una riduzione di 150mila tonnellate l’anno di emissioni di Co2.

Il futuro della rete elettrica è sempre più verde ed a impatto ambientale ridotto. L’”autostrada” elettrica che sta nascendo in Lombardia, la Trino-Lacchiarella destinata a portare energia dalla Centrale di Leri Cavour al polo industriale a Sud di Milano, è infatti costituita da piloni monostelo che andranno a sostituire alla fine i vecchi tralicci del tipo “Torre Eiffel”.

Come riporta “La Stampa”, si tratta di un’operazione unica nel suo genere per Terna, in quanto la soluzione scelta dall’azienda guidata da Flavio Cattaneo, riduce di 15 volte l’area occupata da ogni singolo traliccio, da 150 mq dei tronco piramidali a 10. E grazie a questo saranno liberati oltre 300 ettari di terreno. Non solo: i piloni monostelo possono essere tirati su a tempo ridotto, poche ore contro i cinque giorni di media, anche grazie all’utilizzo di mezzi avanzati quali gru e elicotteri. E restando in termini ambientali, la nuova linea consentirà di abbattere le emissioni di co2 per 150mila tonnellate l’anno (l’equivalente di 20mila automobili di media cilindrata!).

L’impatto visivo ridotto e particolare (caratteristica la presenza dei monostelo tra le risaie del Vercellese) non è ovviamente l’unico aspetto importante della rete elettrica Trino-Lacchiarella. Intanto, saranno risparmiate perdite per 220 milioni di chilowatt e poi perché consentirà un utilizzo di 500 MW di potenza più efficiente eliminando i fattori di congestione.

Una “chicca” finale: lungo tutto il nuovo tratto verranno installati avvisatori sonori e visivi per i volatili.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo: Terna è pronta a fare da apripista per il finanziamento di opere

Terna è disponibile a utilizzare i project bond per il finanziamento di determinate infrastrutture. “Siamo disponibili a fare da battistrada individuando progetti che possano utilizzare questo nuovo tipo di finanziamento”, ha affermato l’ad dell’azienda, Flavio Cattaneo. “Ci attendiamo una definizione entro l’anno”.

Terna vuole dunque essere fra le prime società a trarre profitto dai nuovi project bond previsti dal governo, ma non ancora messi a punto, e per questo sta trattando con l’Autorità dell’energia per avere delle tariffe per singole tratte di rete sui cui costruire i progetti finanziari.

“Terna vuole sfruttare la possibilità di utilizzare i project bond che consentirebbero un finanziamento a tassi inferiori perché io credo che possano avere un rating anche più alto di quello dello Stato”, ha spiegato Flavio Cattaneo, precisando che comunque nell’arco del piano al 2015 la società non ha bisogno di nuovi finanziamenti.

Semplicemente l’intenzione di Terna è quella di muoversi prima sfruttando qualche opera già costruita “per evitare che un bond emesso su un green field paghi il prezzo dell’incertezza” legata alla realizzazione delle infrastrutture in Italia. Flavio Cattaneo ha quindi auspicato che l’Autorità possa definire la remunerazione per singola tratta e permetta di avere tariffe certe sui singoli progetti per “20 anni in modo da rassicurare gli investitori”.

Solo per quest’estate Terna ha sul suo tavolo opere in realizzazione per tre miliardi di euro in tutta Italia, con oltre 150 cantieri, 750 ditte impiegate e più di 4mila persone che lavoreranno. Gli investimenti sono concentrati soprattutto nel centro-sud, con oltre 2,1 miliardi, e i restanti 900 miliardi al nord.

Mentre, come confermato da Cattaneo, il governo del Montenegro ha dato la sua garanzia sui prestiti per finanziare l’elettrodotto ad alta tensione fra Italia e il Paese balcanico alla cui realizzazione partecipa Terna. A Piazza Affari oggi l’azione Terna schizza del 4% a 2,6480 euro dopo che l’utility ha chiuso un “buon semestre”, come sottolineato dallo stesso Cattaneo, “con una forte accelerazione degli investimenti sulla rete che hanno raggiunto il record storico di 523 milioni di euro. Siamo fiduciosi che anche il 2012 sarà un anno di soddisfazioni, ma non vogliamo abbassare la guardia”.

A seguito dei conti semestrali (utile di 221,9 milioni in crescita, rispetto allo stesso periodo del 2011, del 13,2% a parità di perimetro e in calo del 4,9% se si conteggiano gli effetti della Robin Hood Tax) Citigroup ha ridotto il target price di Terna da 3,1 a 2,8 euro alla luce di un incremento superiore al previsto del debito netto semestrale (a 5,886 miliardi a fine giugno, in aumento di 763,7 milioni rispetto al dato al 31 dicembre 2011) a causa dell’aumento del capitale circolante netto. Ha invece alzato le previsioni di Eps 2014-2015 (da 0,24 a 0,26 euro nel 2014).

“Nonostante la volatilità dei mercati finanziari italiani, pensiamo che Terna offra una protezione contro un aumento dei rendimenti obbligazionari italiani, un rischio finanziario limitato vista la lunga scadenza del debito: 8,5 anni la durata media, esigenze di rifinanziamento modeste e un piano di investimenti flessibile”, recita la nota di Citi che a tutto questo aggiunge un dividend yield del 7,4%, “sostenibile” a detta del broker che però mantiene il rating neutral sull’azione in quanto preferisce Snam Rete Gas che scambia attualmente a uno sconto del 15% sulla sua RAB 2012.

FONTE: Milano Finanza

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Flavio Cattaneo, Terna: un’estate di forte impegno per lo sviluppo del Paese

Terna, un’estate carica di attività per la società che gestisce la rete elettrica nazionale: 150 cantieri aperti anche d’estate, 750 imprese per oltre 4000 persone impiegate per un totale di 3 miliardi di euro di opere in corso di realizzazione lungo tutta la Penisola. L’AD Flavio Cattaneo: “La nostra sarà un’estate di forte impegno per la crescita e lo sviluppo, convinti che il nostro miglior contributo è di continuare a fare il nostro mestiere, per sostenere l’economia reale con lo sviluppo delle infrastrutture”.

Flavio Cattaneo ha ricordato come l’evoluzione in atto (target rinnovabili e de-carbonizzazione europea dell’energia) comporti un nuovo paradigma e nuove sfide per il sistema elettrico continentale e italiano.

Stiamo lavorando per voi. Lo slogan stavolta calza a pennello per l’estate di Terna, l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale. Un’estate che, come annunciato dall’amministratore delegato Flavio Cattaneo nel corso di un incontro con la stampa, si presenta carica di attività. In numeri: oltre 150 cantieri aperti, 750 ditte impiegate e più di 4000 persone impiegate, per un totale di 3 miliardi di euro di opere in corso di realizzazione lungo tutta la Penisola. Cifre impressionanti, che testimoniano l’impegno di Terna pur in un momento economico difficile per l’Italia e l’Europa, forte anche di un ottimo risultato finanziario nel primo semestre 2012 (523 milioni di euro di investimenti, +6%). “Abbiamo chiuso un buon semestre, con una forte accelerazione degli investimenti sulla rete – ha detto Cattaneo – Siamo fiduciosi che anche il 2012 sarà un anno di soddisfazioni. Ma non vogliamo abbassare la guardia. La nostra sarà un’estate di forte impegno per la crescita e lo sviluppo, convinti che il nostro miglior contributo è di continuare a fare il nostro mestiere, per sostenere l’economia reale con lo sviluppo delle infrastrutture”.

Al centro delle opere in corso di realizzazione spicca l’avvio del cantiere della linea elettrica “Foggia-Benevento”, partito addirittura con sei mesi di anticipo sul programma. Si tratta di una delle più importanti infrastrutture elettriche di trasmissione del Sud Italia. Con un investimento di 90 milioni di euro, garantirà minori costi per 30 milioni/anno. Avrà un ruolo fondamentale perché “sbottiglierà” 1.000 MW di potenza tradizionale e rinnovabile, in un’area come la Campania ad alto consumo energetico e con un deficit di produzione di circa il 50% del fabbisogno (nel 2011 la Campania ha prodotto poco più di 10 miliardi di kWh contro un fabbisogno di oltre 19,1 miliardi di kWh). Non solo. La linea “Foggia-Benevento” è importante anche perché sarà un elettrodotto sostenibile e tecnologicamente evoluto: oltre 100 km di vecchi elettrodotti demoliti e 30 km di linee interrate a fronte di 83 km di nuova rete aerea; 150 ettari di terreno liberati e 150.000 tonnellate in meno di CO2 all’anno (pari alle emissioni annue di circa 20.000 automobili di media cilindrata), oltre il 30% dell’intero tracciato sarà realizzato con sostegni tubolari “monostelo”, che hanno un ingombro al suolo 15 volte inferiore rispetto ai tralicci tradizionali tronco piramidali. Inoltre, nell’ambito del Premio Terna 04, per la prima volta in Italia 30 “maestri” dell’arte contemporanea lavoreranno ad idee artistiche su un tratto della linea, per reinterpretare il rapporto tra infrastruttura industriale elettrica e territorio.

Si consideri anche che oltre due terzi dei 3 miliardi di euro di lavori in corso sono concentrati al centro-sud. Con la “Foggia-Benevento”, 6 sono i progetti “top”, opere destinate a cambiare il volto della rete elettrica nazionale, con una forte iniezione di tecnologia e grande attenzione all’ambiente ed al territorio. In particolare, il 70% della lunghezza complessiva delle 6 opere “top” (oltre 1.000 km) sarà realizzato con cavi sottomarini e interrati, mentre tralicci di ultima generazione come i pali tubolari “monostelo” e i sostegni “Rosental-Dutton” copriranno il 60% delle tratte aeree.

Ricordando che Terna negli ultimi anni ha quintuplicato l’impegno di spesa annuo rispetto al 2005 ed ha realizzato oltre 5 miliardi di euro di investimenti dal 2006 ad oggi, c’è da segnalare anche l’aspetto sociale dei lavori che vedono come detto attive 750 ditte, prevalentemente civili ed elettromeccaniche, e rientrano tra i circa 2.000 fornitori che Terna attiva ogni anno, per la stragrande maggioranza italiani (97%) – a loro volta per il 50% del Nord – e per oltre il 70% di piccole dimensioni.

Tra i molteplici benefici dei 6 maxi-progetti, ha ricordato Flavio Cattaneo nel corso dell’incontro, “un minor costo per il sistema di 340 milioni di euro l’anno. Questo significa – considerando un investimento complessivo dei sei progetti di 1,7 miliardi di euro, e assumendo una vita utile di venti anni – che in cinque anni il sistema si sarà ripagato il costo sostenuto, e che per i restanti 15 anni si avrà un beneficio “netto” di oltre 5 miliardi di euro, a beneficio delle imprese delle famiglie”.

FONTE: Terna Web Magazine

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Terna: ll Mediterraneo trampolino di un nuovo sviluppo dell’energia, integrata e diffusa

Il Mediterraneo trampolino di un nuovo sviluppo dell’energia, integrata e diffusa. Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, è capofila del progetto MedTSO. Disponibilità di energia, da generare con fonti rinnovabili e reti di interconnessione tra Italia, Nord Africa e fascia balcanica.

Promette meraviglie il Mediterraneo dell’energia integrata e diffusa, trampolino della nuova fase di sviluppo che (si spera ardentemente) verrà. I protagonisti? Noi paesi europei sviluppati con l’Italia in prima fila se non altro per ragioni geografiche. E poi la fascia del Nord Africa ben protesa verso oriente. E poi ancora la non meno strategica e ambiziosa fascia balcanica.

Lo strumento: la disponibilità di energia, possibilmente da generare soprattutto con le fonti rinnovabili, e le reti per interconnetterci tutti insieme. Le cifre, colossali: a essere prudenti tra 300 e 350 miliardi di euro di investimenti da mobilitare nei prossimi 20 anni, 35-40 miliardi solo per le reti.

Ed ecco gli strumenti di tutto ciò, con l’Italia questa volta in prima fila. Almeno così parrebbe.

Res4Med, l’alleanza tra operatori elettrici, manovratori finanziari e centri di ricerca tutta proiettata sulle rinnovabili, offre i suoi servigi direttamente ai paesi in via di sviluppo per accelerare le infrastrutture, con un mucchio di ambizioni già anticipate dal nostro giornale.

C’e di più. A Roma sarà lanciata un’iniziativa parallela «e complementare» chiariscono i suo artefici: MedTSO, l’alleanza tra i grandi operatori nazionali delle reti ad alta tensione che trasmettono i flussi di energia tra territori e paesi e che sui stanno progressivamente aprendo al Nord Africa e ai paesi dell’Est nella fascia balcanica.

La buona notizia, anche qui, è che il nostro paese è leader. Trascina e promuove, con la nostra Terna (che già fa parte di Res4Med attraverso la sua divisione TernaPlus per i business “collaterali”, come le batterie per accumulare corrente in rete).

Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, è capofila di MedTSO. Ai partner (dagli operatori di rete del Portogallo a quelli della Grecia, dagli sloveni ai turchi fino ai tunisini, ai quali è affidata la Presidenza del nuovo consorzio nella persona di Nourredine Bouttarfa, capo dell’operatore nazionale Sonelgaz) sta dando un ottimo esempio industriale. Tra Italia e Montenegro Terna sta ad esempio costruendo un mega-elettrodotto che ci avvicina almeno un po’ all’intenzione di diventare un hub energetico del Mediterraneo.

Ed è proprio Terna a confermare gli investimenti ipotizzati dagli analisti nel lancio ufficiale di Res4Med per il complesso delle nuove iniziative con cui l’Italia – ha chiarito il presidente dell’Enel Paolo Andrea Colombo – vuole aggregare in un «network dei networks» le innumerevoli e un po’ disordinate aggregazioni nate negli ultimi anni in vista dello sviluppo energetico del Mediterraneo: da Desertec che vorrebbe (iniziativa un po’ controversa) soprattutto importare in Europa energia rinnovabile generata altrove, fino al “MedGrid” con cui la Francia si propone come protagonista delle reti di tutto il quadrante geografico.

Di sicuro ci sono le cifre in gioco, colossali. Solo per il solare e l’eolico l’area chiederà da qui al 2030 investimenti tra i 120 e i 160 miliardi di euro. E a quel punto anche le reti avranno i loro bisogni.

Da dove cominciare? Appuntamento tra qualche mese, quando sarà conclusa la prima istruttoria tra i soci di Res4Med e parallelamente tra quelli di MedTSO. Priorità? Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ne suggerisce una in diretta: l’interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia «è la migliore, e non solo da un punto di vista tecnologico, per creare un efficace collegamento tra il Nord Africa e le reti europee». Terna, per la verità, ci sta già lavorando.

FONTE: Il Sole 24 Ore

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Biofuel: In Danimarca biotecnologia al servizio dei carburanti verdi.

Funghi, enzimi e materia agricola non pregiata sono il futuro dell’energia. Biotecnologia al servizio dei carburanti verdi. Alcuni ricercatori danesi stanno creando una banca dati di enzimi e microrganismi per produrre un biofuel di seconda generazione non in conflitto con i bisogni alimentari. Un futuro sempre più green è alla porte.

C’è la biotecnologia rossa, quella verde e quella bianca. La prima è destinata ai farmaci, la seconda all’agricoltura OGM e la terza spazia dalla chimica all’alimentazione senza tralasciare la ricerca sui biocarburanti.

In Danimarca, nei laboratori della Novozymes a pochi chilometri da Copenhagen, si lavora alacremente per trasformare la biotecnologia in bioeconomia che, a detta dei manager dell’azienda rappresenta una delle strade più corte per uscire dalla crisi.

Il lavoro dei ricercatori danesi è creare una banca dati di enzimi e microrganismi in grado di rivoluzionare le nostre economie in maniera sostenibile. Per produrre, ad esempio, un biofuel di seconda generazione non in conflitto con i bisogni alimentari.

E la materia prima viene dai boschi. Sì, perché gli enzimi si ricavano dai funghi. Il lungo processo prevede selezione, isolamento del gene, sequenziamento del Dna e conservazione in contenitori di idrogeno liquido a meno 193 °C.

La sfida dei 500 ricercatori che lavorano nei laboratori danesi, spiega Per Falholt vicepresidente dell’azienda a Fernanda Roggero del Sole 24 ore, “è quella di riuscire a individuare metodi sempre più sostenibili per produrre energia. Gli sforzi sono diretti in particolare all’utilizzo di biomasse non food e rifiuti urbani. Già oggi l’azienda ha sviluppato metodologie ed enzimi speciali per lavorare gli scarti agricoli e i rifiuti urbani alimentari, materie prime a basso costo che non hanno bisogno di sussidi statali e non vanno a incidere sui bisogni alimentari”.

Leader in Italia del biofuel di seconda generazione, cui proprio Novozymes ha fornito le tecnologie, è M&G, gruppo italiano che sta per inaugurare una bioraffineria a Crescentino nel vercellese.

“Avrebbe dovuto essere la prima al mondo a produrre bioetanolo di seconda generazione – dice Falholt, ma sono stati battuti sul filo di lana dai cinesi che a giorni apriranno uno stabilimento”. L’impianto italiano (un investimento di 120 milioni di euro) estrarrà etanolo da sorgo, paglia di grano e canna comune, molto più efficaci del mais.

“Per produrre un milione di tonnellate di canna – scrive Fernanda Roggero – bastano 30-40mila ettari di terreno non pregiato, mentre se l’etanolo fosse estratto dal mais ne servirebbero almeno 300mila. Colture meno estensive, dunque, ma, come specifica M&G, non meno redditizie per gli agricoltori che si pensa di remunerare con circa mille euro per ettaro, senza ricorso ad alcun sussidio statale”.

Bioraffinerie a parte, la vera novità del settore sarà produrre carburanti verdi ricorrendo a materia prima agricola non pregiata.

“È stato calcolato – scrive Roggero – che solo di scarti agricoli al mondo si renderebbero disponibili oltre 900 milioni di tonnellate di materia prima. Più di 150 solo in Europa. Se nei paesi europei si realizzassero un migliaio di bioraffinerie si potrebbero generare 31 miliardi di euro di ricavi, con un risparmio di 49 miliardi sull’import di petrolio (la stima è di Bloomberg). Si potrebbe creare un milione di posti di lavoro, soprattutto nelle aree rurali e tagliare del 50% il consumo di gasolio”.

FONTE: Terna Web Magazine

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Flavio Cattaneo: Terna a seguito risultati Bilancio 2011 non ha bisogno di rifinanziarsi fino al 2015

“Non abbiamo bisogno di rifinanziarci fino al 2015”. Queste le parole di Flavio Cattaneo, AD della società elettrica Terna, a seguito dei risultati di bilancio 2011. Chiusura positiva, disponibilità finanziaria netta di 2,5 miliardi, dividendo di 21 centesimi approvato.

Positivi i conti di Terna, la società elettrica italiana nota a livello internazionale. L’assembla degli azionisti, presieduta da Luigi Roth, ha dato oggi il via libera al bilancio 2011 che si chiude con un utile netto di 440 milioni. L’amministratore delegato Flavio Cattaneo inoltre ha approvato un dividendo di 21 centesimi con un saldo di 13 centesimi in pagamento il 21 giugno e stacco della cedola il 18. L’acconto di 8 centesimi è stato distribuito a novembre 2011.

Per Flavio Cattaneo Terna non ha bisogno di finanziarsi fino al 2015. “Non abbiamo necessità di rifinanziarci prima del 2015.”, ha spiegato l’ad, “con le ultime emissioni abbiamo una disponibilità finanziaria netta di 2,5 miliardi. Un eventuale successivo downgrade non incide sulle emissioni già fatte ma su un eventuale futura sottoscrizione. Ma come detto non abbiamo necessità fino al 2015. Siamo una delle poche società con un rating superiore a quello dell’Italia”.

Ma è il titolo della società a dare maggiori soddisfazioni. Dalla quotazione a fine 2011 l’azione Terna “si è apprezzata del 53,2% a fronte di una perdita del 45,9% da parte dell’indice delle blue chips italiane”. Cattaneo inoltre ha spiegato che nel “primo trimestre del 2012 il titolo ha registrato un rialzo del 16%, nonostante l’impatto della Robin Hood tax e la difficile congiuntura nazionale e internazionale”.

Terna ha inoltre reso noti i conti del primo trimestre. “Il 2012 è partito bene e l’impegno di tutta la squadra di Terna mi convince che avremo ancora un anno di crescita”, ha dichiarato l’amministratore delegato. I ricavi sono aumentati 12,2% a 46,9 milioni di euro. A giovare sul giro d’affari è stato prevalentemente il maggiore corrispettivo per il trasporto di energia nella Rete di Trasmissione Nazionale (+32,8 milioni) e per le attività di dispacciamento (+14 milioni). I costi operativi sono aumentati del 2% a 91,8 milioni. Forte il balzo dell’Ebitda che si è attestato a 339,8 milioni di euro: a rialzo del 15,3% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Cresce l’utile ante imposte a 207,6 milioni di euro (+19%) mentre l’utile netto è calato a 114,2 milioni, 59 milioni di euro in meno rispetto ai 173,2 milioni dei primi tre mesi del 2011, che includevano l’apporto straordinario relativo alla cessione della partecipazione di Rete Rinnovabile S.r.l. per 59,2 milioni di euro. A pesare sul risultato in parte anche l’aumento degli oneri finanziari inerenti all’indebitamento a lungo termine (31 milioni di euro): l’indebitamento finanziario netto si attesta a 5,27 miliardi di euro, in crescita di 150 milioni rispetto al 31 dicembre 2011, essenzialmente per investimenti e riduzione dei debiti commerciali rispetto a fine esercizio 2011.

FONTE: First online

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Cattaneo Flavio, investimenti Terna per sostenibilità e sviluppo

Terna, con una rete elettrica ad Alta Tensione di oltre 63.500 chilometri che si estende su tutto il territorio italiano, è il primo operatore di trasmissione indipendente in Europa e il sesto al mondo per chilometri di linee gestiti. La società, guidata da Flavio Cattaneo prevede progetti di sviluppo della rete nel Mediterraneo insieme a progetti improntati alla sostenibilità ambientale.

Con una rete elettrica ad Alta Tensione di oltre 63.500 chilometri che si estende su tutto il territorio italiano, Terna, guidata da Flavio Cattaneo, è il primo operatore di trasmissione indipendente in Europa e il sesto al mondo per chilometri di linee gestiti.

La Società è il principale proprietario della Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) ed è responsabile della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica sull’intero territorio, cioè della gestione in sicurezza, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, dell’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica in Italia nonché della programmazione, dello sviluppo e della manutenzione della rete.

Oltre a fornire il servizio di trasmissione in Italia, Terna ha progetti di sviluppo in aree strategiche nel bacino del Mediterraneo, in particolare nel Nord Africa e nei paesi dell’area balcanica, per realizzare nuove interconnessioni e ampliare la capacità di importazione a vantaggio della sicurezza del sistema elettrico italiano.

La Società è inoltre impegnata nello sviluppo di attività non tradizionali: nel 2011 ha concluso la seconda tranche del progetto di realizzazione e vendita di impianti fotovoltaici e ha previsto, nel Piano Strategico presentato a marzo 2012, una significativa crescita degli investimenti per realizzare sistemi di accumulo a batterie per la rete di trasmissione e nuovi altri progetti.

Terna, guidata da Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato, e presieduta da Luigi Roth, Presidente, è quotata alla Borsa Italiana dal giugno 2004. Azionista di riferimento è Cassa Depositi e Prestiti con il 29,85% (marzo 2012). L’11% del capitale sociale è detenuto da investitori attenti a tematiche etiche (Socially Responsible Investors – SRI).

FONTE: Terna

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Terna Rapporto Sostenibilita: Risultati e obiettivi

Linee guida per la realizzazione di uffici secondo le migliori prassi di efficienza energetica, incremento del ricorso alla compensazione delle emissioni di CO2, interventi di mitigazione e di miglioramento della fruibilità nelle tre Oasi WWF-Terna, sigla di accordi di collaborazione con Legambiente, WWF e LIPU. Questi alcuni dei risultati di Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, in termini di Sostenibilità.

Terna, Flavio Cattaneo. Il 2011 ha segnato importanti progressi in tutte le aree di responsabilità. La prevista indagine sulla reputazione è stata rimandata per la necessità di rifocalizzare il quadro degli strumenti di monitoraggio dell’opinione degli stakeholder.

La sezione di Sostenibilità del sito www.terna.it è stata significativamente modificata per tenere conto della necessità di una migliore organizzazione dei contenuti, di un ampliamento della documentazione di riferimento e soprattutto di una più facile e dinamica proposizione degli argomenti, prevedendo una struttura delle pagine in cui i testi centrali, alleggeriti, sono accompagnati sulla destra da link a documenti, filmati e riferimenti ad altre pagine del sito.

Le modifiche hanno incontrato il favore degli esperti: la sezione di Sostenibilità di Terna è risultata al quinto posto tra le prime 50 aziende quotate nella speciale classifica Lundquist, rappresentativa delle attese degli utilizzatori web di informazioni sulla sostenibilità.

La centralità della responsabilità per il servizio elettrico è stata confermata dal buon risultato ottenuto rispetto ai target posti dall’AEEG per il 2011; ne sono conseguiti anche maggiori ricavi.

Lo sviluppo delle attività non regolamentate ha visto concludersi con successo a ottobre 2011 la vendita della seconda tranche di impianti fotovoltaici, realizzati in pochi mesi (si veda il box “Il secondo progetto fotovoltaico di Terna”) con positivi effetti sui ricavi e gli utili della Società.

In campo ambientale, non si è ancora concluso il riesame dei piani d’azione e dei target per il contenimento delle perdite di SF6, anche se sono state identificate apparecchiature con perdite ricorrenti, sono proseguite le installazioni di apparecchiature più performanti e l’incidenza percentuale delle perdite sul totale del gas installato ha segnato il minimo degli ultimi anni. Prosegue anche la ricerca di dati di confronto per l’elaborazione di un benchmark, di cui si forniscono alcuni primi risultati in questo Rapporto.

Sono state definite le Linee guida per la realizzazione di edifici per uffici di Terna secondo le migliori prassi di efficienza energetica. Le Linee guida costituiranno un input per l’adozione di tecnologie e di accorgimenti energy saving in future realizzazioni di sedi Terna.

È stato incrementato il ricorso alla compensazione – attraverso rimboschimenti – delle emissioni di CO2 collegate alla produzione di alcune pubblicazioni di Terna; inoltre, la compensazione delle emissioni è stata un requisito contrattuale nella gara per l’acquisto di lotti per il rinnovo della flotta di autoveicoli aziendali.

Tutti gli interventi di mitigazione e di miglioramento della fruibilità nelle tre Oasi individuate dall’accordo WWF-Terna sono stati ultimati e presentati pubblicamente.

L’applicazione del sistema di gestione della performance (GPS) è stata estesa per ricomprendere più dipendenti rispetto al 2010, in una prospettiva di graduale inclusione di un numero sempre maggiore di fasce professionali in un processo formalizzato di valutazione della performance, fondamentale per lo sviluppo e la gestione meritocratica.

Il 2011 ha visto un intenso lavoro sulla strumentazione di indirizzo e controllo delle spese di solidarietà e benefiche, che ha comportato anche la messa a punto di regole per la cessione di beni aziendali a titolo gratuito, e per una migliore gestione delle richieste esterne da parte delle organizzazioni non profit.

Non è ancora terminata l’elaborazione di regole per il volontariato dei dipendenti. Oltre alle citate iniziative con il WWF, il 2011 ha visto la sigla di un importante accordo di collaborazione con Legambiente, che si affianca a quelli già siglati negli anni precedenti con lo stesso WWF e con la LIPU.

FONTETerna

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Terna, AD Flavio Cattaneo: La mappa geotermica del sud

Il geoscambio, l’energia che si può scambiare con la Terra, potrebbe divenire il futuro energetico per Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Il sistema consiste nel prelevare d’estate l’aria calda immagazzinandola nei primi metri del suolo, per esser poi ripresa e utilizzata per il riscaldamento in inverno. Sono 23 i siti, censiti da una ricerca realizzata dal CNR e dal Ministero dello Sviluppo Economico, dove sono presenti sorgenti di acqua idrotermale.

Anche Campania, Calabria, Puglia e Sicilia potrebbero sfruttare l’energia geotermale che proviene dal sottosuolo. Sono 23 i siti dove sono presenti sorgenti di acqua idrotermale e sono stati censiti da Vigor (Valutazione del potenziale Geotermico delle Regioni della convergenza), progetto nato dalla collaborazione tra Cnr e Ministero dello Sviluppo Economico.

La mappa indica sia i luoghi in cui è possibile attingere energia geotermica sia quelli che potenzialmente si possono utilizzare per il geoscambio.“Il geoscambio – spiega Marina Iorio dell’IAMC-CNR (istituto per l’Ambiente marino Costiero) – è l’energia che si può scambiare con la Terra.”

Questo sistema consiste nel prelevare d’estate l’aria calda immagazzinandola nei primi metri del suolo. D’inverno può, poi, esser ripresa e utilizzata per il riscaldamento.

In pratica si tratta di sistemi di climatizzazione già sperimentati in diverse nazioni come Svezia, Canada, Svizzera. Anche in Trentino Alto Adige ci sono diversi impianti.

Un circuito di fluido (anche semplice acqua) si affonda nel terreno e una pompa di calore bidirezionale vi trasferisce il caldo estivo che si riutilizza quando arriva la stagione fredda. Il contrario si fa d’estate.

Bastano pochi gradi di differenza tra la temperatura ambiente e quella che viene dai tubi del geoscambio e la pompa di calore è in grado di moltiplicarla da tre a sette volte.

Con un edificio ben isolato i risparmi possono raggiungere il 40-50%.

“L’Italia sconta un pesante ritardo nelle pompe di calore geotermiche – dice Sergio Chiesa del CNR, autore di un recente studio – perchè rappresentano solo l’8% della geotermia italiana. Eppure questo è oggi, su scala mondiale, uno dei settori più dinamici nelle rinnovabili”.

I due più grandi impianti di geoscambio d’Europa sono stati realizzati in Italia dalla svedese Ikea. Il primo, con 304 sonde, si trova a Corsico e il secondo a Parma con 213 sonde.

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Cattaneo Flavio: (Terna) piano di investimenti da 6 miliardi di euro da qui al 2016

Crisi e Robin Tax non intaccano il business di Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana. Un piano di investimenti da 6 miliardi di euro, fino al 2016, per la sicurezza, l’ammodernamento della rete e per attività non tradizionali. L’AD Flavio Cattaneo spiega: “Efficienza, sicurezza e minor costo per il sistema elettrico e creazione di valore per gli azionisti sono i driver dell’azione futura”.

L’ipotesi di una fusione con Snam resta sullo sfondo sebbene il mercato si attendesse lumi dopo le voci delle ultime settimane. Per il momento, però, Terna risponde con i risultati e con un piano di investimenti da 6 miliardi di euro da qui al 2016: 4,1 miliardi per la sicurezza e l’ammodernamento della rete, 1,9 miliardi per le attività non tradizionali (di cui un miliardo per i sistemi di accumulo di batterie).

Nonostante la crisi e il salasso imposto dalla Robin Tax – compensato soprattutto grazie a 270 milioni di plusvalenze assicurate dal fotovoltaico –, il gruppo guidato da Flavio Cattaneo è riuscito a confermare un dividendo 2011 di 21 centesimi in linea con l’esercizio precedente. «Abbiamo superato un anno di crisi in modo molto soddisfacente – ha spiegato l’ad illustrando i conti 2011 e il nuovo piano strategico con il presidente Luigi Roth –. Efficienza, sicurezza e minor costo per il sistema elettrico e creazione di valore per gli azionisti sono i driver dell’azione futura». Una strategia che dovrebbe assicurare una buona remunerazione anche nel 2012, quando Terna prevede una cedola base di 19 centesimi di euro per azione, cui si aggiungerà il 60% di pay-out dai risultati delle attività non tradizionali.

(…) L’obiettivo è chiaro: rafforzare la struttura finanziaria del gruppo che può contare su 2,5 miliardi di euro di liquidità e sul buon riscontro dei suoi bond (l’ultimo, da 1,25 miliardi di euro, a metà febbraio). Così Cattaneo esclude per ora aumenti di capitale. «Non ho intenzione di farli, se dovessi farli avviserò il mercato». Gli impegni – Terna ha in scadenza 70 milioni di euro nel 2012-2013 e 700 milioni nel 2014 – sono stati coperti tanto che l’ad ribadisce che «non abbiamo necessità di rifinanziamento fino alla fine del 2015».

Quanto al futuro, la società non disdegnerà opportunità di investimento in Italia e all’estero solo se, ha chiarito Cattaneo, «creeranno valore per gli azionisti e saranno strategiche per il Paese e il sistema». La parola d’ordine quindi è prudenza. Anche sul versante della cessione di asset, ventilata nel piano per aumentare la flessibilità finanziaria. «È un’opzione che Terna può attivare per migliorare il proprio investimento – precisa ancora l’ad –. Un’opportunità che sarebbe poco intelligente non cogliere se si dovessero verificare le condizioni non solo economiche ma anche della rete di trasmissione».

Cattaneo però non si sbilancia, lascia intendere che il meccanismo potrebbe essere quello del “lease back”: cedere cioè la proprietà finanziaria, mantenendo però in capo a Terna la responsabilità operativa e la gestione delle attività. Ma il manager non fornisce numeri (anche se, davanti agli analisti, il cfo Giuseppe Saponaro aveva quantificato fino a un massimo di 1,5 miliardi di euro l’importo di asset cedibili). «La cifra – rimarca Cattaneo – sarà quella più confacente alla possibilità di nuovi investimenti e più accrescitiva per gli azionisti». (…)

FONTE: Il Sole 24 Ore

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Flavio Cattaneo: Terna raccoglie ed immette in rete l’energia dell’Aprilia Solar

Terna e le rinnovabili, l’impegno continua. L’azienda, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, ha realizzato ad Aprilia una stazione elettrica per raccogliere l’energia prodotta dagli impianti solari. E’ la seconda struttura sul territorio, una superficie di 7500 metri quadrati per un impegno finanziario di 6 milioni di euro, un anno di lavoro e la partecipazione di 8 aziende. Impatto ambientale ridotto grazie anche all’opera di piantumazione di alberi dell’area.

Terna e le rinnovabili, l’impegno continua. L’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, ha infatti realizzato ad Aprilia, in provincia di Latina, una stazione elettrica per raccogliere l’energia prodotta dagli impianti solari.

 

Si tratta della seconda struttura sul territorio, che ha visto un impegno finanziario di 6 milioni di euro, un anno di lavoro e la partecipazione di 8 aziende. Attualmente la stazione convoglia in rete l’energia degli impianti della Aprilia Solar da 11 MW ma in futuro sarà in grado di ottimizzarne fino a 150 MW.

L’opera ha ricevuto una grande enfasi sulla stampa locale, come dimostrano le pagine dedicate sui quotidiani “Il Messaggero” e “Latina Oggi” e del resto l’impatto sul territorio pontino, e apriliano in particolare, è di quelli importanti.

Con la nuova stazione la rete locale sarà decongestionata e servirà anche come volano per nuovi investimenti nel settore dell’energia solare e fotovoltaico. Il complesso, che è stato autorizzato dalla Provincia di Latina, si staglia su una superficie complessiva di 7500 metri quadrati, con un impatto ambientale ridotto grazie anche all’opera di piantumazione di alberi su un decimo dell’area.

FONTE: Web Magazine Terna

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Cattaneo Flavio / Terna: Pedemontana lombarda, spostati 3,3 km di elettrodotti in dieci mesi di lavori

La Pedemontana è stata liberata. Terna, la società guidata dall’AD Flavio Cattaneo, ha completato i lavori di demolizione e spostamento di 3,3 chilometri di elettrodotti dell’alta tensione. 10 mesi di lavoro per un investimento complessivo di oltre un miliardo di euro.

La Pedemontana è stata liberata. Si sono infatti conclusi i lavori messi in atto da Terna, guidata da Flavio Cattaneo, per demolire e spostare 3,3 chilometri di elettrodotti dell’alta tensione, inerenti soprattutto le tratte delle tangenziali di Como e Varese e dell’A8-A9 per un totale di quattro elettrodotti aerei.

Poco meno di dieci mesi di lavoro (quasi tutti notturni per un minor impatto con i servizi per i cittadini), cinque imprese coinvolte e un investimento complessivo superiore al milione di euro: queste le cifre della megaoperazione realizzata dall’azienda elettrica.

I sette sostegni ricadenti nei comuni di Mozzate, Cislago, Turate, Limido Comasco, Grandate, Casnate e Bernate ora non interferiscono più con la infrastruttura viaria, la Pedemontana appunto, considerata strategica per tutta la Regione Lombardia dall’alto dei suoi 67 km e il collegamento con cinque province.

Il trasloco dei tralicci ha ricevuto ovviamente grande enfasi sulla stampa locale, come evidenziato dai titoli sulla Provincia di Varese, la Prealpina e l’Alto Adige.

Terna ha completato le varianti in attuazione della convenzione sottoscritta con Autostrada Pedemontana Lombarda, nell’ambito del progetto autorizzato dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica.

FONTE: Web Magazine Terna

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Elettrodotto Andria-Canosa inaugurato dopo 2 milioni di euro di investimenti e soli 2 mesi di lavori

La struttura, che ha 69 sostegni colorati di verde, inaugurata dopo 2 milioni di euro di investimenti e soli 2 mesi di lavori. Una rete elettrica sempre più moderna e funzionale. Prosegue con successo il piano di riassetto di Terna, guidata da Flavio Cattaneo, su tutto il territorio nazionale soprattutto in quelle parti maggiormente interessate alla raccolta di energia rinnovabile.

Andria-Canosa, inaugurato il nuovo elettrodotto di Terna, guidata da Flavio Cattaneo, nel segno delle rinnovabili. 2 milioni di euro di investimenti e soli 2 mesi di lavori.

Si tratta di un impianto che, come evidenzia anche la Gazzetta del Nord Barese, aveva una linea aerea originaria risalente al 1937 e che ora sarà in grado di offrire 150 kV, oltre ad avere un più efficiente allacciamento, e quindi immissione in rete dell’energia eolica e fotovoltaica prodotta dagli impianti rinnovabili della zona. La Puglia del resto è la regione italiana con più energia rinnovabile installata, con oltre 1380 MW di eolico e 2130 di fotovoltaico.

I lavori di rinnovo messi in atto da Terna hanno coinvolto diverse imprese locali e comunque non hanno avuto ripercussioni sulla continuità dell’erogazione di energia, in quanto programmati da tempo, e che sono consistiti nella sostituzione dei vecchi conduttori (i cavi distesi tra i tralicci) con quelli nuovi tecnologicamente più avanzati. Terna oltre a rimpiazzare i conduttori ha colorato di verde i 69 sostegni che compongono l’elettrodotto, che si snoda per 18,5 km tra Andria e Canosa di Puglia: un cromatismo che li rende più compatibili con il territorio circostante. Infine, è stata installata la nuova fune di guardia a protezione contro i fulmini.

FONTE: Web Magazine Terna

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Flavio Cattaneo: Terna al via la bonifica della rete elettrica di Frattamaggiore

Energia: Terna, la società guidata dall’AD Flavio Cattaneo, dà il via alla bonifica della rete elettrica Frattamaggiore. Il piano di riassetto della rete elettrica nella Provincia di Napoli prevede un investimento di 100 milioni di euro con l’obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza del servizio elettrico. Un risparmio economico pari a circa 11 milioni di euro l’anno e circa 7000 tonnellate l’anno le emissioni di CO2 evitate saranno i maggiori benefici.

Per il riassetto della rete elettrica nella Provincia di Napoli, Terna investirà 100 milioni di euro, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza del servizio elettrico.

Notevoli i benefici previsti: il risparmio economico per il sistema, a valle della realizzazione dell’intervento, sarà pari a circa 11 milioni di euro l’anno e ammonteranno a circa 7000 tonnellate l’anno le emissioni di CO2 evitate, grazie alla riduzione delle perdite di rete.

 

Il riassetto delle rete della provincia di Napoli è solo uno degli interventi che Terna ha in programma di realizzare in Campania, dove la società prevede investimenti complessivi per oltre 1,1 miliardi di euro, con importanti la ricadute anche sul fronte occupazionale, con oltre 60 imprese e 500 lavoratori coinvolti.

Tra i principali interventi, i nuovi elettrodotti a 380 kV ”Foggia-Benevento” e ”Montecorvino-Avellino-Benevento”, il riassetto della Penisola Sorrentina, l’interconnessione a 150 kV delle isole campane e alcuni interventi dedicati alla raccolta di energia da fonti rinnovabili.

Una volta completato, il piano porterà un risparmio per il sistema elettrico di circa 420 milioni di euro l’anno e notevoli benefici ambientali, tra cui la demolizione di oltre 250 km di elettrodotti esistenti e la riduzione di CO2 in atmosfera per 2 milioni di tonnellate annue, pari alle emissioni di oltre 250.000 veicoli di media cilindrata.

FONTE: Repubblica

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Nati quattro falchetti in diretta webcam sul tetto dell’università

Welby, Kit, Mitra e Vic sono i quattro nuovi giovani falchetti che osservano il mondo dal nido artificiale costruito da Terna sul tetto della Facoltà di Economia de La Sapienza di Roma. L’evento può essere seguito sul sito www.birdcam.it, la webcam che monitora i falchetti 24 ore su 24.

Dal sito www.birdcam.it gli internauti italiani hanno dato l’annuncio della schiusa delle uova della coppia di falchi pellegrini Aria e Vento, i due uccelli che vivono da tempo nel nido artificiale realizzato da Terna sulla terrazza della Facoltà di Economia della Sapienza di Roma, nido che è monitorato 24 ore su 24 da una webcam e una “eggcam” in full HD dell’associazione scientifica Ornis italica.

I 4 falchetti sono nati tra lunedì 9 aprile e martedì 10 aprile: il primo, Welby, ha visto la luce nel primo pomeriggio del 9 aprile, intorno alle ore 13.40, dopo una cova durata una trentina di giorni, il secondo e il terzo sono nati poco dopo. Il quarto uovo si è invece schiuso la mattina di martedì. Nelle otto stagioni riproduttive dei falchi pellegrini solo in un’altra occasione si erano schiuse tutte e quattro le uova. Dal momento della schiusa, le immagini e il video dell’evento hanno fatto il giro del web e sono state ‘postate’ anche su YouTube.

Come detto, i falchi-genitori Aria e Vento nidificano ogni anno (sono stati i primi in tal senso a Roma) e queste ultime uova erano state deposte a inizio di marzo all’interno della cassetta-nido posta sul cornicione del palazzo. Una curiosità: sembra che la falchetta Ariane, nata lo scorso anno e tornata poi al nido, abbia portato il cibo ai nuovi nati per farli poi nutrire dalla madre Aria. I nuovi 4 si vanno ad aggiungere ai precedenti 17 nati dalla “prolifica” coppia Aria e Vento.

Le webcam puntate sui rapaci consentono da otto anni di osservare costantemente la loro vita privata all’interno della cassetta-nido. Gli utenti del web che si collegano al sito in occasione della nascita dei falchetti sono sempre più numerosi, tanto da far registrare un picco di visite che si prevede aumenti durante il periodo dell’allevamento. Gli appassionati possono seguire l’inanellamento dei giovani falchi, a cura degli operatori dell’associazione Ornis Italica che avviene all’età di 15 giorni.

Terna, oltre al nido sul tetto della facoltà di Economia, ha allestito sui tralicci elettrici nella campagna romana ma anche in Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia e Umbria, circa 550 cassette adatte alla nidificazione di diverse specie di uccelli, come ghiandaie marine, gheppi e falchi cuculi, da cui si involano, ogni anno, oltre 1.000 nuovi nati.

FONTE: Terna

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Terna, guidata da Flavio Cattaneo: il Rapporto di sostenibilità 2011 soddisfa il livello di applicazione “A+” delle linee guida “G3.1”

Il Rapporto di sostenibilità 2011 di Terna, guidata dall’AD Flavio Cattaneo, conferma, per il terzo anno consecutivo il livello di applicazione A+ delle linee guida GRI, il massimo previsto dallo standard. Novità di questa edizione, le comparazioni delle performance di Terna con 24 Gestori di rete europei e mondiali, 27 società del Ftse Mib e le prime 19 aziende leaders mondiali per sostenibilità secondo il SAM-Sustainability Yearbook 2011, per fornire agli stakeholder un più ampio quadro di confronto.

Il Rapporto di sostenibilità 2011 di Terna, settima edizione del bilancio annuale delle performance non finanziarie della Società, è da oggi disponibile sul sito www.terna.it. Il Rapporto 2011 di Terna ha soddisfatto per il terzo anno consecutivo i requisiti del livello di applicazione “A+” delle linee guida “G3.1”, ultimo aggiornamento dello standard internazionale del GRI-Global Reporting Initiative – l’organizzazione leader a livello mondiale per la rendicontazione di sostenibilità – il massimo previsto dallo standard.

Novità di quest’anno, l’estensione dell’analisi di alcune prestazioni ambientali e sociali di Terna attraverso il confronto con altre aziende. Gli indicatori trattati riguardano le emissioni di CO2, le perdite di SF6, il consumo di acqua, la produzione di rifiuti, la formazione, i differenziali retributivi per genere e il tasso di turnover in uscita del personale. Per offrire agli stakeholder interessati, oltre che a Terna stessa, dei punti di riferimento quanto più possibile oggettivi per una valutazione comparata, per ognuno dei 7 indicatori trattati sono stati identificati tre panel di aziende, che pubblicano dati di sostenibilità secondo lo standard GRI: uno settoriale, costituito da 24 aziende di trasmissione europee ed extraeuropee, e due multisettoriali, il primo relativo a 27 grandi aziende italiane del FTSE-Mib, il secondo ai 19 best performer mondiali individuati dall’agenzia di rating di sostenibilità SAM-Sustainable Asset Management e pubblicate nel “SAM–Sustainability Yearbook 2011”.

Tra i risultati più significativi pubblicati nel Rapporto, si segnala la riduzione delle emissioni dirette di CO2 del 5,6% rispetto al 2010 rappresentativa di un impegno che Terna assume volontariamente, nonostante non sia soggetta ad obblighi imposti dal Protocollo di Kyoto o da schemi di emission trading.

In calo anche l’incidenza delle perdite di SF6, un gas serra usato nelle apparecchiature di stazione per il suo elevato potere isolante, ulteriormente calato passando dallo 0,73% del 2010 allo 0,60% del 2011.

In crescita la formazione: con 51 ore di formazione pro-capite (erano 49 nel 2010), Terna si conferma tra le aziende che investono maggiormente sulla crescita professionale delle proprie persone, come emerge dal confronto dedicato.

Nel corso del 2011 Terna è stata confermata in tutti gli indici in cui era già presente ed è stata ammessa nello STOXX Global ESG Leaders Index, lanciato nel 2011 e per accedere al quale è necessario essere inclusi in almeno uno dei sotto-indici specializzati (Global Environmental Leaders, Global Social Leaders e Global Governance Leaders). Terna è l’unica utility italiana inclusa in tutti e tre. La sostenibilità di Terna è oggetto di valutazione anche da parte di banche, fondi di investimento, analisti finanziari con team specializzati, agenzie di sostenibilità con risultati che ne testimoniano il valore.

La corretta applicazione dello standard GRI è stata verificata, come di consueto, da una società di revisione esterna che da quest’anno è PricewaterhouseCoopers.

FONTE: Terna

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Alanno-Popoli, Terna inaugura il nuovo elettrodotto da 7,5 milioni di euro

Una linea di 24 chilometri che permette un risparmio di 35 tralicci e miglior servizio per gli utenti. L’elettrodotto Alanno-Bolognano-Bussi-Popoli dopo 70 anni grazie a Terna si rifà il look. Dopo 14 mesi di lavoro e un investimento di 7,5 milioni di euro, la società che gestisce la rete elettrica nazionale guidata da Flavio Cattaneo ha infatti rimesso a nuovo la linea a 150 kV, lunga 24 chilometri ed in gran parte ricadente sul tracciato degli anni Quaranta del secolo scorso.

 

L’elettrodotto è entrato pienamente in servizio in questi giorni come puntualmente riportato da Il Tempo, Il Resto del Carlino e Il Centro nelle loro edizioni locali.
Si tratta di un’opera importante anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale, visto e considerato che ora è composta di “soli” 73 sostegni contro i 108 della vecchia linea. Il territorio è stato quindi “liberato” da 35 tralicci. In particolare, sono state eliminate interferenze in aree fortemente antropizzate, come quelle nell’abitato di Scafa e di Tocco da Casauria. Sono stati inoltre rimossi tutti i sostegni precedentemente ricadenti all’interno del Parco Nazionale della Maiella. Con la sua attuale configurazione l’elettrodotto “Alanno-Bolognano-Bussi-Popoli” migliorando in modo significativo l’efficienza, l’affidabilità e la qualità del servizio sulla rete di trasmissione della zona.
La vecchia struttura era ovviamente inadeguata a servire un territorio di molto cambiato nel tempo. Il nuovo elettrodotto infatti raddoppia la precedente portata dell’elettricità, passando da 450 a 870 ampere, consentendo così di poter fare a meno dei vincoli di produzione alle centrali lungo la direttrice Alanno, Bolognano e Bussi sul Tirino. Inoltre, l’elettrodotto è provvisto per l’intero percorso sia della fune di guardia, uno speciale conduttore posto sopra le linee a protezione dai fulmini, sia della fibra ottica, per la trasmissione di una gran quantità di informazioni di tipo digitale.

Infine una peculiarità che da sempre rappresenta un biglietto da visita per Terna. In alcune tratte dell’elettrodotto sono state installate spirali avifauna, dispositivi di colore bianco e rosso che evidenziano la linea, particolarmente utili per le rotte migratorie degli uccelli: rappresentano infatti una barriera visiva che evita la collisione dei volatili con i conduttori.

FONTE: Terna

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Flavio Cattaneo Terna, sviluppare una filiera tutta italiana delle batterie

Terna, guidata da Flavio Cattaneo, il primo Tso al mondo ad affermare che i sistemi di storage dovranno far parte integrante della propria rete

Sfruttare il “tesoretto rappresentato dalla domanda di accumuli per le nostre reti” per far sviluppare una filiera tutta italiana delle batterie.
Questo l’auspicio espresso poco più di un mese fa dal sottosegretario al Minambiente Tullio Fanelli (QE 29/2). Un concetto in realtà più volte sottolineato anche dall’a.d. di Terna Flavio Cattaneo, che con il suo piano da 130 MW, ora elevato a 240 MW, ha completamente rivoluzionato le prospettive del settore.

 

“Parliamo di un valore che si aggira sul miliardo di euro in 4 anni, pari all’intero giro d’affari annuo mondiale delle batterie industriali (al piombo)”, sottolinea a QE Nicola Cosciani, a.d. di Fiamm-Sonick e direttore della business unit Energy storage solutions del gruppo vicentino. Che con i suoi 518 milioni € di fatturato è il più grande operatore italiano del comparto. La creazione della filiera italiana delle batterie, quindi, non può che partire da qui.
L’energy storage, spiega però il manager, è un mondo abbastanza complesso, nel quale coesistono diverse tecnologie. Ma soprattutto è ancora una sorta di territorio vergine, ancora da esplorare. Dove nessuno può ancora dire di avere una posizione consolidata “Terna è stato il primo Tso al mondo ad affermare che i sistemi di storage dovranno far parte integrante della propria rete”, rimarca Cosciani.
Come a dire: dopo il rallentamento registrato nella mobilità elettrica, questa è la più grande opportunità di sviluppo in larga scala offerta al settore.
“Noi siamo partiti proprio dalle batterie auto – spiega l’a.d. – e da quelle per gruppi di continuità e per venire incontro alle esigenze dei nostri clienti abbiamo deciso di sviluppare la tecnologia al sodio cloruro di nickel, rilevando la svizzera Mesdea (che aveva il brevetto) nel 2009. Poi ci siamo focalizzati sull’energia con applicazioni offgrid e sulle reti elettriche. Partiamo da soluzioni di piccola taglia, come quella da 250 kWh realizzata in Usa per Duke Energy, ma entro l’anno contiamo di proporre prodotti da 1,2 fino a 80 MWh”. Quelli che potrebbero servire a Terna e a tutti gli altri operatori nel, Acea, A2A, ecc.) che stanno sviluppando lo storage in ottica smart grid.
Ma qual è lo stato dell’arte del mercato e della tecnologia? “Oltre alla nostra – dice Cosciani – le due soluzioni più efficaci e promettenti sono la sodio/zolfo (Na/S) e il litio, che in realtà presenta molte diversificazioni al suo interno. A livello di operatori, sulla Na/S la giapponese Ngk è certamente la principale, e forse l’unica in grado di partecipare all’attuale gara di Terna. Sul litio ci sono la giapponese Nec (in corsa per la gara Enel, che vuol selezionare 4 diverse soluzioni con il litio, QE 18/1), le coreane Samsung e LG e l’americana A123. L’unico concorrente con produzione in Europa è Saft, che propone batteria al litio”.
Come scegliere tra tante soluzioni? “innanzitutto – spiega l’esperto – alcune offrono alta energia ma bassa potenza, nel senso che rilasciano l’elettricità lentamente (es. il sodio/zolfo in 7/8 ore, la nostra in circa 3 ore e il litio anche in 1 ora). Per cui dipende dalle esigenze di utilizzo. Sul fronte costi, fatto 100 il litio che è la più cara, il sodio/nickel costa 60, il sodio/zolfo tra 40 e 50. La nostra tecnologia presenta però altri vantaggi: la sicurezza, innanzitutto, poi il fatto di non utilizzare metalli rari soggetti ad ampie fluttuazioni di prezzo e infine il bassissimo impatto ambientale”.
Quali prospettive, quindi, per Fiamm? ”A livello mondiale – prosegue Cosciani – le stime parlano di un giro d’affari di 1,6 m.di € al 2015 ma le riteniamo molto prudenti. Nei prossimi 4 anni noi investiremo oltre 40 milioni in 3 stabilimenti in Italia, Cina e Usa, con l’obiettivo di portare il fatturato di questo business da 20/25 a oltre 100 milioni in 3 anni. Partecipiamo a una gara Acea per un sistema da circa 300 kWh il cui esito si dovrebbe avere entro un mese, abbiamo contatti con Sorgenia per un progetto pilota su un’abitazione indipendente e soprattutto contiamo di prendere parte allo storage lab che Terna sta organizzando parallelamente alla gara per selezionare altre tecnologie innovative ed ai prossimi bandi che Enel organizzerà. In più, abbiamo accordi all’estero con Edf, Endesa e in Cina”.
Certo, però, battere la concorrenza dei colossi stranieri non sarà facile.
”Alle partnership tra tecnologie e operatori concorrenti non credo molto – conclude Cosciani – forse sarebbe utile un intervento del Governo che sostenga la filiera italiana, anche se va studiato lo strumento più adeguato. Magari si potrebbe privilegiare chi ha una presenza sul territorio, come si fa negli Usa. Ma queste sono decisioni politiche sulle quali, ovviamente, non mi pronuncio”.
Fonte: Quotidiano Energia

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Flavio Cattaneo (Terna): “Siamo il primo operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica in Europa”

Flavio Cattaneo, AD Terna: “Siamo il primo operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica in Europa e settimo al mondo per chilometri di linee gestiti. Siamo la società proprietaria in Italia della Rete di Trasmissione Nazionale in alta tensione e abbiamo la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia su tutto il territorio nazionale”.

Terna è un grande operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica, guidato da Flavio Cattaneo, Aministratore Delegato, e presieduto da Luigi Roth.
Il Gruppo Terna, primo operatore indipendente in Europa e settimo al mondo per chilometri di linee gestiti, è il proprietario della Rete di Trasmissione Nazionale di energia elettrica con oltre 63.500 km di linee in Alta tensione su tutto il territorio italiano. Ha la responsabilità, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, della trasmissione e del dispacciamento dell’energia e quindi della gestione in sicurezza dell’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica in Italia.
Il Gruppo Terna è una realtà di eccellenza italiana, con oltre 3500 professionisti impegnati quotidianamente nella sicurezza del sistema elettrico nazionale. La Società è responsabile della programmazione, sviluppo e manutenzione della Rete, coniugando competenze, tecnologie e innovazione in linea con le best practices internazionali.
Il Gruppo Terna costituisce un esempio di eccellenza come Gestore di rete di trasmissione indipendente, in linea con il modello di “separazione proprietaria” previsto dal 3° pacchetto energia dell’Unione Europea.

La trasmissione dell’energia
Terna è responsabile della trasmissione di energia elettrica ad alta e ad altissima tensione. Trasmettere vuol dire trasferire l’energia elettrica prodotta dai centri di produzione alle zone di consumo. Perché ciò avvenga occorrono linee e stazioni di trasformazione: gli elementi che costituiscono la Rete di trasmissione, la spina dorsale del sistema elettrico italiano.

I numeri del sistema
> 63.500  km di rete
326             mld kWh il fabbisogno Italia 2010 (dati al 31.12.2010)
1.000         MW la capacità di trasporto delle linee più potenti
22                linee di interconnessione con l’estero
445            stazioni di trasformazione e smistamento
1.640        mt il record mondiale di profondità raggiunto dal cavo SA.PE.I.

Ambiente e Sostenibilità
La sensibilità nei confronti dell’ambiente è alla base delle scelte strategiche aziendali.
Fondamentale l’approccio Terna nella concertazione con le regioni (18 protocolli firmati) e gli enti locali anche attraverso la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) per individuare le soluzioni migliori per far coincidere le esigenze di sviluppo della rete elettrica con le richieste di tutela ambientale e culturale del territorio.
In linea con le best practice delle maggiori società quotate, Terna pubblica un Rapporto di sostenibilità sulle prestazioni non finanziarie con particolare attenzionealle ricadute gestionali, ambientali e sociali del suo operato.

Strategia: il Piano Terna 2011-2015
Accelerazione degli investimenti: da 4,3 a 5 miliardi di euro (+15%) per le attività regolate tradizionali; triplicato l’impegno di investimento per le attività non tradizionali: stanziato fino a 1 miliardo di euro. Solida struttura finanziaria: debito netto sempre inferiore al 60% del capitale investito regolatorio durante l’arco di Piano. Confermata la politica dei dividendi: crescita annua del 4%, con il 2008 come anno di riferimento.

FONTE: Terna

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E’ online il focus sulla nuova linea trasversale in Veneto, per la prima volta approfondimenti web per ogni comune (Agi.it)

E’ online, sul sito “Cantieri Terna, AD Flavio Cattaneo, per l’Italia”, lo speciale web sull’elettrodotto “Trasversale in Veneto”, che per la prima volta presenta i dati e le immagini dell’impatto di un intervento Terna sui singoli territori comunali.

Elettrodotto “trasversale in veneto”: online il focus sulla nuova linea, per la prima volta approfondimenti web per ogni comune

  • Impatti e benefici dell’opera e dettaglio per territorio comunale
  • Scaricabili le schede di ogni Comune con dati numerici e fotoaeree del territorio, con inserimento della fascia di fattibilità della nuova linea e degli elettrodotti che si potrebbero abbattere (previo accordo con i Comuni)
  • Aggiornamenti sulla concertazione in corso e sull’iter autorizzativo che sarà avviato a inizio 2012 con L. Obiettivo


(AGI) – Venezia, 11 gen. – Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha pubblicato online – sul suo sito ‘cantieri Terna per l’Italia’ – lo speciale web sull’elettrodotto ‘trasversale’ in Veneto, presentando così, per la prima volta, i dati e le immagini dell’impatto dell’intervento sui singoli territori comunali. L’iniziativa, spiega una nota della società, nasce dall’impegno di Terna “nel fornire informazioni trasparenti, accessibili e puntuali a tutti i cittadini delle province di Treviso e Venezia interessate dalla nuova linea, indispensabile e urgente per risolvere il rischio blackout e garantire stabilità al sistema elettrico regionale”. Il focus web “Trasversale in Veneto” informa i cittadini sulla necessità del progetto e sul suo stato di avanzamento, illustrando i benefici per i singoli territori in caso di un accordo tra Comuni e Terna, prima dell’avvio in autorizzazione della nuova linea; per la prima volta tutte le informazioni utili sono a portata di clic per i cittadini dei Comuni interessati dal passaggio dell’elettrodotto, ovvero Venezia, Martellago, Scorze’, Zero Branco, Quinto di Treviso, Morgano, Paese, Istrana, Trevignano, Volpago del Montello, cui si aggiungono Ponzano Veneto, Povegliano e Treviso, interessati solo dagli eventuali abbattimenti e ammodernamenti di vecchie linee. (AGI) Ve1 (Segue)

Fonte: AGI

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Flavio Cattaneo, è l’uomo dell’anno di Staffetta Quotidiana e Fondazione Energia per il 2011.

Intervista di Staffetta Quotidiana all’AD di Terna, Flavio Cattaneo. Infrastrutture e razionalizzazione del mix, anche chiudendo gli impianti che non servono. Una politica che non sia solo tassazione ma anche misure fiscali per lo sviluppo, per uscire dalla stagione della Robin Tax. E una “pax elettrica” tra i diversi soggetti della filiera che non sia a spese del sistema.

Flavio Cattaneo, AD di Terna è l’uomo dell’anno di Staffetta Quotidiana e Fondazione Energia per il 2011. Il 2011 è proprio l’anno in cui il Gestore della rete è stato al centro dei maggiori dibattiti in quanto punto nodale delle trasformazioni, a volte drammatiche, che hanno investito il settore: in cima a tutte l’impetuosa espansione delle rinnovabili, che ha inciso in profondità sia sugli equilibri di offerta e formazione del prezzo che sulla gestione del sistema. In questa intervista con la Staffetta, Cattaneo illustra la sua visione delle priorità della politica energetica e sulle strategie della società. E lancia l’idea di un’associazione delle reti.

Primo compito di una strategia energetica nazionale dovrebbe essere indicare gli obiettivi prioritari, ha detto Alberto Clò il 13 dicembre scorso. Atal fine quali ritiene siano oggi le priorità di politica energetica per il Paese?
In primo luogo c’è un’esigenza di sviluppo infrastrutturale nel campo della trasmissione ma anche in quello della distribuzione elettrica. Che devono viaggiare insieme a una riorganizzazione della produzione, considerando le nuove fonti e alcuni correttivi al mix. Va fatta un’analisi vera anche in un’ottica di rate-off. come si fa nei piani industriali per cui se una cosa non serve più si toglie. Per le centrali è lo stesso, se ve ne sono di non più efficienti vanno eliminate, inutile tenerle in funzione. A questo va aggiunto un piano per il risparmio energetico che inteso in senso ampio, è la nuova frontiera insieme alle fonti alternative. Impianti rinnovabili che devono essere fatti meglio e con meno incentivi. In sintesi, bisogna puntare sulle infrastrutture di rete nel loro complesso e immaginare un sistema che si modifica di pari passo con l’evoluzione tecnologica. Infine, serve una maggiore responsabilizzazione dei decisori politici. Oggi non c’è responsabilità politica nelle scelte autorizzative. A un presidente di Regione che rifiuta una centrale nel suo territorio. tanto più se è una Regione in deficit energetico, si dovrebbe rispondere facendo pagare di più l’energia ai suoi abitanti. Che a quel punto valuteranno se votarlo e non votarlo alla prossima elezione. Ma anche questo punto deve rientrare in una strategia energetica più ampia. Come si dice da anni, manca un piano energetico nazionale. Abbiamo riempito regioni come la Calabria e la Puglia di centrali e allo stesso tempo ci sono regioni del Centro deficitarie. Da sei anni facciamo notare, anche per iscritto, che non ha alcun senso lasciare completamente libera la localizzazione degli impianti: ci è stato sempre risposto che una qualsiasi indicazione localizzativa sarebbe in contrasto con la libertà di mercato. anche se si potrebbe obiettare che le libere scelte di ciascuno non debbono poi ricadere sui costi di tutti.

Il testo dell’intervista, in versione integrale, è disponibile sul Webmagazine Terna.

Fonte: Webmagazine Terna

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Flavio Cattaneo (Terna): Continuano i riconoscimenti nazionali e internazionali

Continuano i riconoscimenti nazionali e internazionali per Terna, guidata da Flavio Cattaneo
Vittoria dell’Ethic Award 2011 per la categoria il Futuro sostenibile nel Sud del Mondo; terzo posto nel Carbon Disclosure Project Italy Report 2011 per l’impegno sul fronte del cambiamento climatico; menzione Abb Italia, Energy Efficiency Award 2011, per il progetto Sapei.

Ethic Award 2011. A Terna, guidata da Flavio Cattaneo, il premio Futuro sostenibile nel Sud del Mondo.
Continuano i riconoscimenti internazionali per Terna, AD Flavio Cattaneo. L’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale ha infatti vinto l’ambizioso premio Ethic Award 2011 per la categoria il Futuro sostenibile nel Sud del Mondo. L’Ethic Award, nato nel 2002 e organizzato dal settimanale Gdoweek del Gruppo 24 Ore, riconosce e premia l’impegno che le imprese dimostrano attraverso iniziative concrete in logica di “sviluppo sostenibile”, per un miglioramento della qualità della vita, dell’ambiente, del lavoro, delle relazioni sociali e della cultura. Per il 2011 sono stati oltre 70 i progetti che hanno concorso e 7 i riconoscimenti assegnati.

Miglior progetto assoluto è risultato il Piano di miglioramento della Sostenibilità dell`Azienda Usi di Rimini, cui è andato anche il premio per la categoria Greening. Questi, invece, i vincitori di area: processi industriali e di filiera alla Cartiera Lucchese Eco Naturai Lucart; retailer locale e territorio comunità a Centrale Adriatica; salute, minoranze e società a Fileni Simar; education a Kraft Foods Italia; il sud del mondo a Terna; il lavoro a Nordiconad.
Un’attenta giuria di esperti, composta da rappresentanti dell’Università, Ricerca, Ambiente, Associazioni no profit, Comunicazione, ha stilato una classifica di merito sulla base di oggettivi riscontri del tipo: in che misura l’iniziativa risponde agli obiettivi prefissati e con quali risultati; il grado di integrazione con i processi aziendali ed il contributo al proprio business; L’effetto in termini di employer branding, fidelizzazione attrazione di nuovi talenti. E per Terna vincere il premio per il Sud del Mondo significa veder riconosciuti sia il proprio impegno che i propri investimenti in questa direzione.


Contro il cambiamento climatico Terna, guidata da Flavio Cattaneo, è ai vertici in Italia e si conferma azienda leader in Italia anche sul fronte del contrasto al cambiamento climatico. Nella classifica 2011 del Carbon Disclosure Project è al terzo posto assoluto.
Nel Carbon Disclosure Project Italy Report 2011, presentato a Palazzo Mezzanotte, Terna infatti è al terzo posto tra le imprese italiane nella classifica elaborata dai questionari pervenuti dalle prime 100 aziende per capitalizzazione di Borsa. Il Carbon Disclosure Project (CDP) è un’iniziativa internazionale, gestita da un’organizzazione non profit, la cui missione è facilitare la comunicazione trasparente dei dati relativi al tema del cambiamento climatico da parte delle maggiori aziende verso il mondo degli investitori.
In questa graduatoria che premia le aziende più consapevoli e maggiormente impegnate sul fronte del cambiamento climatico, Terna con 87 punti su 100 (+6 rispetto al 2010) è terza assoluta e seconda tra le utilities dopo Enel (89/100) che segue la “best in class” Fiat (93/100).
Il punteggio è un riconoscimento alla capacità di confrontarsi con il tema del cambiamento climatico, mettendo in atto comportamenti coerenti a partire dalla misurazione delle emissioni e da una loro trasparente comunicazione.
Grazie a questo risultato Terna si conferma nel Carbon Disclosure Leaders Index, unica utility presente nel 2010 e nel 2011.
Questo impegno di Terna è ancor più notevole poiché l’azienda, non producendo energia elettrica, non è sottoposta a vincoli o a schemi di emission trading e adotta politiche di contenimento su base completamente volontaria.
Lo sviluppo della rete, una delle principali attività di Terna, contribuisce indirettamente a ridurre le emissioni del sistema elettrico, attraverso una maggiore efficienza della trasmissione, il miglioramento del mix produttivo e la connessione di fonti rinnovabili. Complessivamente, la riduzione delle emissioni di CO2 nell’orizzonte di Piano di sviluppo della rete 2011-2020 può raggiungere il valore di circa 9 milioni di tonnellate all’anno.

Abb menziona Terna, guidata da Flavio Cattaneo, per interconnessione con Sardegna (Sapei)
Sono sei le realtà individuate da Abb Italia per i concreti risultati ottenuti in termini di efficienza energetica e che sono state quindi premiate alla quarta edizione ‘Energy Efficiency Award 2011”.
I riconoscimenti, strutturati per categorie, sono andati a Nerviano Medical Sciences, alla scuola primaria Unità d’Italia di Piobesi Torinese, a Pirelli, alla Ausl di Rimini, a Costa Crociere e alle Acciaierie di Calvisano.
Una menzione speciale è stata assegnata a Terna per il progetto Sapei, l’interconnessione elettrica tra la Sardegna e il continente. I premi, attribuiti sulla base di parametri che hanno misurato e valutato, oltre ai risparmi energetici, la riduzione delle emissioni di CO2 e i tempi di ritorno degli investimenti.

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Il sito Terna, AD Flavio Cattaneo, è entrato nella top 20 del Webranking 2011 europeo di KWD-Hallvarson & Halvarsson

Il sito Terna, AD Flavio Cattaneo, è entrato nella top 20 del Webranking 2011 europeo di KWD-Hallvarson & Halvarsson, scalando ben 33 posizioni e collocandosi al 19° posto su 500 aziende europee di tutti i settori.


La prestigiosa classifica KWD Webranking Europe 500 costituisce l’analisi più completa a livello europeo sulla qualità della comunicazione istituzionale e finanziaria online. La ricerca prende in considerazione le 500 maggiori società europee per capitalizzazione tratte dalla classifica FT Europe 500.

Tra i primi 20 della classifica, Terna è la società che ha migliorato maggiormente la propria posizione in classifica rispetto all’edizione precedente.

Inoltre, i risultati del Webranking europeo 2011 vedono il nostro sito precedere quelli di società quotate con una capitalizzazione ben più alta di Terna.
Terna conferma quindi, anche a livello europeo, la sua posizione di protagonista nella comunicazione web di tipo energetico – istituzionale ponendosi, con il suo punteggio di 71,25, ben al di sopra della media europea di 44,2 punti.

Questo risultato segue quello ottenuto da Terna alcuni giorni fa con l’ingresso nella Top 10 della classifica Webranking 2011Italy di KWD-Hallvarson & Halvarsson sulla qualità della comunicazione corporate online. Il sito www.terna.it ha scalato ben tre posizioni salendo al 10° posto (dal 13mo dello scorso anno) con 71,25 punti (+6,25 rispetto al 2010) e si è collocato come 5° fra i siti “best improver”, ovvero fra i siti web che hanno migliorato maggiormente il proprio punteggio rispetto all’edizione precedente. Con il suo punteggio, inoltre, il sito Terna si pone ben al di sopra della media italiana, scesa di quasi 3 punti (da 39,6 a 36,8 punti).
L’impegno e l’investimento nella cultura della comunicazione online di Terna si sono tradotti in risultati di successo, consolidati costantemente nel corso di questi cinque anni. Nella prestigiosa classifica specializzata, infatti, il sito è passato dal 39° posto del 2006 (con 38,5 punti) al 10° di quest’anno (71,25 punti) con un balzo di ben 29 posizioni e un incremento di 32,75 punti.

Fonte: Borsa Italiana

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Flavio Cattaneo (Terna): I colossi di Stato alla prova dividendi (Sole24Ore)

Secondo i dati FacSet, in quel di Piazza Affari Enel offre un ritorno da cedola sul 2011 dell’8,45%; per Eni, invece, si parla di un dividend yield del 6,67% mentre Finmeccanica (che oggi tiene un delicato cda sui conti slittato dal 3 novembre scorso) si assesta al 5,39%. Più alto, invece, l’indicatore di Terna, AD Flavio Cattaneo, (di cui la Cdp ha il 29,9%) che arriva ad un ritorno del 7,62 per cento.

II mercato le guarda, con interesse. Un po’ perché, in un periodo di crisi delle quotazioni, offrono l`appeal della cedola. Un po’ perché, seppur ora sia solo una mera ipotesi, potrebbero vedere la dismissione di qualche quota da parte dell’azionista pubblico. Per fare cassa. Chi sono? Semplice: le grandi quotate e controllate, direttamente o indirettamente (tramite la Cdp), dallo Stato: da Eni a Enel fino a Finmeccanica.
«II tema delle dismissioni – ricorda Pio De Gregorio, responsabile della ricerca per Centrobanca – è di attualità. Nella lettera della Bce inviata all’Italia in estate, cui il nuovo governo presumibilmente farà riferimento, è presente il tema della disponibilità del patrimonio pubblico». «Come investitori – fa da eco Carlo Gentili, fondatore di Nextam – è un’opzione che monitoriamo con attenzione».

A ben vedere, la questione della riduzione della mano pubblica in queste aziende è controversa. In primis, infatti, «c’è il tema – ricorda Gentili – del loro carattere strategico per il Paese. Il mercato, ovviamente, preme per una governance dove non siano riconosciuti poteri speciali al Tesoro. Tuttavia, bisogna fare attenzione. Soprattutto, quando si agisce “pressati” dalla fretta. Il rischio è di svendere gli asset».
Inoltre, in questo periodo le quotazioni sono schiacciate. «Si tratta – riprende De Gregorio – di un`opportunità interessante per l`eventuale investitore. Tuttavia , può essere un handicap per lo Stato-venditore».

Fin qui l`ipotesi dismissioni («più facili peraltro nei grandi – dice Gentili – che nelle utility locali»). Queste società, però, possiedono un altro atout importante: la cedola. Secondo un recente studio di BlackRock, nell’attuale scenario globale di bassa crescita (sempre che non si cada in recessione) le azioni ad alto dividendo danno il maggiore ritorno. Il rendimento annualizzato, individuato su scala mondiale, arriva infatti al 12%. Un bel numero, non c’è che dire. Al di làdi questa indicazione di massima, comunque, gli investitori più concretamente guardano al dividend yield di ogni società: cioè, il rapporto tra il dividendo e l’ultimo prezzo dell’azione.

Ebbene, secondo i dati FacSet, in quel di Piazza Affari Enel offre un ritorno da cedola sul 2011 dell’8,45%; per Eni, invece, si parla di un dividend yield del 6,67% mentre Finmeccanica (che oggi tiene un delicato cda sui conti slittato dal 3 novembre scorso) si assesta al 5,39%. Più alto, invece, l’indicatore di Terna (di cui la Cdp ha il 29,9%) che arriva ad un ritorno del 7,62 per cento.

Certo, trattandosi di un rapporto bisogna fare attenzione: il denominatore, cioè il prezzo del titolo, non dev’essere basso a causa di “problemi” sull’azienda. Ciò detto, «le società con un’esposizione sui mercati globali, il cash flow robusto e una storia di buoni dividendi – dice Gentili – sono un’opzione interessante». «E le possibili dismissioni – aggiunge De Gregorio – non sembrano un ulteriore ostacolo al pay out. In realtà, il rischio di calo della cedola è legato alla crescita economica».

Fonte: di Vittorio Carlini Il Sole24Ore

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Terna, AD Flavio Cattaneo tra le venticinque aziende italiane candidate al “Nastro d’Onore” degli European Business Awards 2011

Sono 25 le aziende italiane chiamate a concorrere quest’anno agli European Business Awards, il premio sponsorizzato da HSBC che da cinque anni promuove l’eccellenza, l’innovazione e la buona pratica aziendale tra le società di 30 Paesi del panorama europeo tra queste Terna, AD Flavio Cattaneo

L’elenco è arrivato dal secondo round di scrutini che ha scelto 220 società, dopo le 185 uscite dalla prima selezione.
Zucchetti, Sanofi-Aventis, GE Oil % Gas, Zeta Service, Kartell, Microsfot Italia, Assicurazioni Generali, Piquadro, Aquafil, Timberland Italia, Illycaffé, ConTe.it, Unilever Italia, Cefriel, Danieli Officine meccaniche, SMS Engineering, Pirelli, Ikea Italia Retail, VRV, Chiesi farmaceutici, Terna, Gruppo Loccioni, Cosmo Pharmaceuticals, Copan Italia, Biancamano. Questi in nomi delle aziende italiane che possono fregiarsi dell’EBA Country Representative 2011 e sono ora in lizza per la fase successiva.


«Ogni anno – ha dichiarato Adrian Tripp, chief executive degli EBA – siamo testimoni di tantissime iscrizioni da parte di imprese eccezionali, con grandi storie da raccontare. Quest’anno non è diverso: la qualità dei candidati sta crescendo parallelamente al loro numero. Le società che hanno guadagnato lo status di Country Representative sono davvero il meglio del meglio. Sventoleranno alta la bandiera del proprio Paese contendendosi il Ruban d’Honneur». Nel prossimo step, le aziende saranno infatti giudicate da un panel di esperti, economisti, business leader, politici, rappresentanti dei media, che il 22 luglio a Bruxelles individuerà le migliori cento, alle quali riconoscere il prestigioso Nastro d’onore (Ruban d’Honneur).

I vincitori di questo riconoscimento, che saranno annunciati il 28 luglio, potranno prender parte a settembre alla selezione finale che prevede un ulteriore esame da parte dei giudici. Per arrivare infine all’incoronazione dei primi classificati nelle dieci categorie di premio: Employer of the year; Award for costumer focus; Award for environmental and corporate sustainability; HSBC import/export Award; HSBC international growth strategy of the year Award; Infosys Business of the year Award with turnover of €0-25m; Infosys business of the year Award with turnover of €26-150m; Infosys business of the year Award with turnover of €150 or higher; RSM International entrepreneur of the year Award; UKTI Award for innovation.

I nastri d’onore parteciperanno quindi alla cerimonia in programma quest’anno a Barcellona il 22 novembre. Quando saranno annunciati i vincitori definitivi degli European Business Award. «L’anno scorso – fanno sapere gli organizzatori – i vari gruppi di partecipanti hanno mostrato di aver davvero superato la recente crisi economica e insieme hanno raggiunto un volume d’affari di oltre 766 miliardi di euro, il 6% del Pil europeo, con l’impiego di oltre tre milioni e mezzo di lavoratori». Nel 2010, ad esempio, fra le varie società insignite del Ruban d’Honneur, figurava il Gruppo Loccioni (in corsa anche adesso), che se l’è aggiudicato nella categoria “Corporate sustainability”. E Amplifon, nella categoria “Customer focus”: quest’anno però Franco Moscetti, l’amministratore delegato del gruppo, sarà presente non in qualità di partecipante, ma di giudice.

Fonte : Il Sole24Ore

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Flavio Cattaneo (Terna): tralicci a 70 metri, diminuirà il campo elettromagnetico

La società Terna, AD Flavio Cattaneo, ha iniziato in questi giorni le misurazioni per innalzarli nella zona industriale: l’intervento costerà 800mila euro. Indubbi i benefici pubblici: l’opera farà diminuire il campo elettromagnetico che vincola le aziende a non impiegare i dipendenti più di 4 ore di seguito

La società Terna ha iniziato in questi giorni i rilievi e le misurazioni per innalzare i tralicci dell’alta tensione che «tagliano» la zona industriale del capoluogo. Dagli attuali 30 metri, i cavi che portano la corrente elettrica con alto voltaggio passeranno ad un’altezza di 70 metri.

Un intervento da 800 mila euro, che porterà a togliere il vincolo dell’elettrodotto su una quindicina di aziende insediate nella fascia che corre lungo la linea dell’alta tensione, a cavallo della provinciale 7 «Padovana».
«L’intervento inizierà entro sei mesi e andrà a risolvere un problema annoso per la nostra zona produttiva», annuncia il sindaco e parlamentare Giovanna Negro. Si tratta di alcune aziende commerciali e di altre industriali insediate lungo viale del Lavoro, via Padovana, via Macia e via Belvedere.

«Gli 800 mila euro che abbiamo previsto nell’accordo di programma tra Comune e Terna, saranno impiegati appunto per quest’opera di sopraelevazione che avrà un beneficio pubblico», prosegue Negro. «I tralicci dell’alta tensione che passano sopra la zona industriale del capoluogo, saranno innalzati a 70 metri. Questo porterà a diminuire il campo elettromagnetico che si forma attorno e che vincola le aziende attualmente a non poter impiegare i propri dipendenti più di quattro ore di seguito».
Attualmente infatti, negozi, ristoranti, bar, fabbriche e aziende che nella loro concessione edilizia hanno prescritto questo vincolo, sono costrette a far fare una pausa obbligatoria di almeno un’ora ai propri operai, addetti e impiegati, dopo che questi hanno svolto quattro ore continuative di lavoro, prima che possano riprendere a lavorare altre quattro ore. «Grazie all’elevazione degli elettrodotti invece, questo vincolo sparirà e le aziende potranno impiegare i propri addetti senza dover fare loro la sosta obbligatoria», conclude Negro. In pratica le aziende non saranno più costrette a fare l’orario spezzato, ma potranno scegliere di organizzarsi come meglio credono, anche facendo un orario di lavoro continuato, o comunque impiegando i propri dipendenti in maniera diversa rispetto adesso, per più di quattro ore di seguito.

«Si tratta di un grande beneficio, al quale vanno aggiunti i 700 mila euro che Terna verserà in due tranche per la riqualificazione della scuola elementare del capoluogo», puntualizza il sindaco e deputato. «Sono i primi vantaggi per la comunità arcolese, dopo decenni che ospita sul suo territorio Terna, la quale si trova su un’area di 260 mila metri quadrati a Gazzolo”.

La società incaricata di gestire la rete di distribuzione dell’energia elettrica sull’intero territorio nazionale, monterà dei tralicci più alti di oltre il doppio degli attuali, paralleli a questi e poi sposterà i cavi dell’alta tensione sul nuovo elettrodotto, smantellando gli attuali tralicci verniciati di bianco e rosso.

“Avevamo preso in considerazione anche la possibilità di interrare i cavi elettrici”, conclude l’onorevole Negro, “ma dagli studi che ho fatto fare e dalle informazioni che ho potuto raccogliere, il campo elettromagnetico che si forma a terra sarebbe stato superiore a quello sopraelevato. Pertanto la soluzione che abbiamo adottato è la migliore che potevamo prendere per la salute dei lavoratori che operano lungo questa fascia”.

Un problema dunque che si risolverà in pochi mesi, migliorando la qualità della vita dei dipendenti di ben 15 aziende. In cambio Terna potrà ampliare le proprie strutture di servizio a Gazzolo, ma con un ulteriore benefit per le famiglie del territorio.
La società elettrica ha prospettato all’amministrazione comunale la possibilità di assumere personale. Uno spiraglio di luce nell’oscurità della crisi economica in atto.

Fonte: L’Arena (Zeno Martini)

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Flavio Cattaneo (Terna): al Mse progetto per 130 Mw di batterie accumulo

Terna, la società che gestisce la rete ad alta tensione, ha presentato al ministero dello Sviluppo economico un piano per la realizzazione di 130 megaWatt di batterie per l’accumulo di elettricità prodotta da fonti rinnovabili.

Lo ha detto l’Ad della società Flavio Cattaneo nel corso di una conferenza stampa in cui ha sottolineato la necessità che ci sia “continuità tariffaria” che renda possibili i nuovi investimenti.

Il manager ha ricordato il prorompente sviluppo delle fonti rinnovabili e come un aiuto per la gestione di questo tipo di produzione “potrà venire dalla realizzazione di sistemi per l’accumulo dell’energia; ed è proprio in questa direzione che Terna intende muoversi avendo presentato al ministero dello Sviluppo economico un progetto per la realizzazione di 130 MW di batterie”.
Terna è stato spiegato dai manager della società presenti all’incontro sta trattando con una società giapponese che hanno detto come sia prematuro fare ragionamenti sui costi “che sono stimati nell’ordine delle centinaia di milioni”.

Per l’entrata in funzione delle batterie la stima è di un triennio, ma ha detto uno dei manager presenti “potrebbe avvenire anche prima”.
Cattaneo ha voluto sottolineare l’importanza del supporto dato dalla regolamentazione allo sviluppo del business: “Nel biennio 2009-2010 a seguito dell’introduzione di un meccanismo di incentivazione da parte dell’Aeeg, l’ottimizzazione delle attività di dispacciamento – ovvero la gestione dei flussi di energia sulla rete – effettuata da Terna ha generato un minor costo per il sistema pari a 1,8 miliardi di euro”. Per quello che riguarda la remunerattività dell’investimento l’Ad di Terna ha spiegato che “se l’energia viene impiegata per garantire la sicurezza del sistema non viene pagata”.

L’avvio del progetto della batterie, che saranno impiantate principalmente nel meridione, arriva dopo che Terna e Enel si sono scontrati sulla questione del sistema di accumulazione per rendere più fruibile l’energia rinnovabile: “Una questione oramai superata”, ha detto Cattaneo aggiungendo che con Enel (ENEI.MI: Quotazione) ci sono stati scambi di vedute “per evitare di muoversi sulla base di tecnologie differenti”.
Le localizzazioni previste sono in Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia regioni dove è stata maggiore la crescita dell’eolico.

(Alberto Sisto)
Fonte: Reuters

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Terna: precisazioni di Cattaneo su indiscrezioni di stampa

Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Terna, ha redatto il seguente comunicato in merito ad alcune indiscrezioni di stampa.

“In relazione alle dichiarazioni di terze persone sul mio conto pubblicate oggi sugli organi di stampa, desidero dichiarare quanto segue:
1- L’illazione di una mia autocandidatura o mie azioni per andare in Finmeccanica è completamente falsa. Ciò è noto a tutti dall’inizio della vicenda e dalle prime uscite sui giornali della questione, cioè da oltre un anno.
2- Esistono decine di prove documentali e testimonianze, compresi lettere, comunicati stampa, dichiarazioni e colloqui formali e informali che attestano la mia posizione, ovvero che sin da allora non sono mai stato interessato ad alcuna posizione e che non ho mai agito direttamente o indirettamente per ricoprire ruoli in quella Società. Chiunque può accedere alla documentazione che lo prova in maniera inconfutabile.
3- Non capisco come il Sig. Borgogni, che ho visto una sola volta 10 anni fa e mai più, possa conoscere i miei desideri ed esprimere giudizi come quelli che ho letto oggi.
Ho già dato mandato ai miei legali di tutelare in tutte le sedi opportune il mio nome e la mia reputazione in relazione a tutte le dichiarazioni mendaci sul mio conto”.
In relazione allo stesso argomento la stessa società Terna ha precisato che:
“In relazione agli articoli sugli organi di stampa di oggi, Terna precisa che, come dimostrano gli atti anche pubblici, i poteri gestionali sono in capo all’Amministratore Delegato, e subdelegati per ruoli di competenza ai vari responsabili dei settori dell’azienda. Nessun dirigente può prevaricare né attribuirsi poteri diversi o aggiuntivi rispetto alle policy aziendali, e non è mai stato riscontrato un solo comportamento simile.
Terna precisa che ha sempre operato in ogni sua attività interna ed esterna nel rispetto di tutte le norme di diritto e delle procedure aziendali. La Società si tutelerà in ogni sede e in ogni modo in relazione a dichiarazioni o azioni che risultino lesive del suo operato, della sua immagine e di quella dei suoi dipendenti, anche in relazione ai possibili danni sul mercato azionario”.

Fonte: La Stampa

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Presidente Napolitano firma decreti: 25 i nominati tra cui Flavio Cattaneo

Flavio Cattaneo, AD Terna, riceve la nomina di nuovo Cavaliere del Lavoro assieme ad altri 25 autorevoli esponenti del mondo industriale italiano.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato i decreti con i quali, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Francesco Saverio Romano, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro.


Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato i decreti con i quali, su proposta del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, di concerto con il ministro delle Politiche agricole Francesco Saverio Romano, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro. Ecco l’elenco completo degli insigniti, con l’indicazione, per ciascuno, del settore di attività e della Regione di provenienza: Francesco Argiolas, Vitivinicola (Sardegna), Alessandro Azzi , Credito (Lombardia), Lorenzo Banchero, Servizi armatoriali (Liguria), Enrico Banci, Tessile (Toscana), Franco Bernabè ,Telecomunicazioni (Lazio), Marco Daniele Luca Boglione, Abbigliamento (Piemonte), Niccolò Branca di Romanico, Alimentare (Lombardia),Flavio Cattaneo , Energia – Servizi per le Imprese (Lazio), Pierluigi Ceccardi, Meccanica (Lombardia), Antonio Colombo, Edilizia (Lombardia), Giovannina Domenichini, Meccanica (Emilia Romagna), Gaetano Maccaferri, Meccanica e varie (Emilia Romagna), Maurizio Marinella, Abbigliamento (Campania), Luigi Moretti, Meccanica (Marche), Debora Paglieri, Chimica- Cosmetica (Piemonte), Massimo Ponzellini, Edilizia – Servizi per le Imprese (Emilia Romagna) Paolo Ricciulli, Alimentare (Campania), Anna Rossi Illy, Alimentare (Friuli Venezia Giulia), Renzo Rosso, Abbigliamento (Veneto), Luigi Rovati, Farmaceutica (Lombardia), Giovanni Russo, Conciaria (Campania), Giovanni Salvioni, Commercio (Lombardia), Diana Theodoli Pallini, Agricoltura (Toscana), Angelo Michele Vinci, Meccanica (Puglia), Ermenegildo Zegna di Monterubello, Tessile -Abbigliamento (Piemonte).

Fonte:

Il Sole 24 Ore

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