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L’ufficio ideale che mette d’accordo clienti, capo e dipendenti!

L’ufficio per molti di noi rappresenta una vera e propria seconda casa all’interno della quale si passa in molti casi più tempo che non all’interno della nostra abitazione privata.

Inoltre l’ufficio ha un duplice ruolo oltre a quello di essere il nostro luogo di lavoro. L’ufficio infatti è anche dove vengono accolti i clienti, dove il cliente può farsi un’idea della nostra azienda e del nostro modo di condurre gli affari. Per questo è fondamentale che l’ufficio sia arredato in maniera consona e che sia curato in ogni piccolo dettaglio. Molte sono le modalità attraverso le quali si può raggiungere questo scopo ma sicuramente la prima linea da seguire è quella di personalizzarlo a partire dalle pareti ufficio.

Certo, non bisogna esagerare visto che troppa personalizzazione potrebbe avere l’effetto contrario, ma con un po’ di attenzione e dello specializzato arredo uffici si può evitare l’aria asettica e impersonale tipica degli ambulatori medici. Bastano pochi dettagli per rendere un ufficio confortevole e accogliente e non mettere a disagio clienti o eventuali ospiti. La prima cosa da fare è sicuramente dare colore sia attraverso la scelta di quadri da appendere alle pareti sia attraverso complementi d’arredo come tendaggi o quant’altro ma anche con piante, che ovviamente però richiedono una costante cura e manutenzione. Solitamente vengono consigliati colori chiari per uffici e sale d’attesa ma nulla ci vieta di mettere il nostro tocco personale con punti di colore o magari particolari manifesti che attraggono l’attenzione.

Anche le sedute da ufficio devono avere particolari caratteristiche sia che si tratti di quelle collocate in sala d’attesa sia quelle che vengono scelte per il nostro ufficio personale o per quelle dei dipendenti che all’interno dell’ufficio lavorano. Sicuramente da evitare è la pelle, fredda d’inverno e calda d’estate, da sostituire con moderne sedute da ufficio ergonomiche, efficienti ma soprattutto poco ingombranti e funzionali per l’attività che si svolge. Per sala d’attesa, se nell’ufficio ne è prevista una, si può osare un po’ di più con divanetti colorati e tavolini bassi sui quali collocare riviste di intrattenimento magari correlate al nostro settore di business (il gossip da parrucchiera è da evitare in qualunque caso) e qualche caramella da offrire ai nostri clienti nel caso fossero obbligati ad attendere prima di essere ricevuti dal commerciale di riferimento o da noi.

Uno degli inconvenienti più frequenti negli ultimi anni è la necessità di ricavare degli spazi personali all’interno di uffici strutturati come open space. Una soluzione efficace che non preclude la possibilità di socializzare e di consultarsi tra le varie persone che operano all’interno di uno stesso spazio è sicuramente rappresentata dalle pareti divisorie ufficio. Queste si possono avere in diverse varianti che permettono diversi gradi di isolamento dell’attività. Quelle attualmente sul mercato offrono un’ottima efficienza e qualità visto che non utilizzano materie tossiche e prevengono eventuali fastidi derivanti dalla vita d’ufficio. Sicuramente quando l’ambiente deve essere condiviso da più persone possiamo affidarci alla consulenza di uno studio di progettazione specializzato che possa fornirci diverse varianti tra le quali scegliere.

A cura di Martina Celegato

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Arredare con gusto e personalità: tende da interni e tende da esterni

L’arredamento è notoriamente la parte più personalizzabile di una casa tanto che anche un solo mobile può definire lo stile e la personalità di una persona e il suo peculiare gusto personale.
Uno dei complementi d’arredo che è soggetto a maggiore personalizzazione e che può essere cambiato spesso in base a mode o tendenze sono sicuramente le tende da interni, ma da pochi anni anche le tende da esterni, che rappresentano simbolicamente il vestito della nostra casa, che conferisce stile e personalizzazione attraverso stoffe per tende particolari, stili classici come la tenda a bastone o i moderni pannelli per interni o tende design che possono essere intercambiabili e ”vestire” la casa secondo il gusto e la moda del momento. La scelta della tenda da interni che più si addice alla nostre esigenze deve però considerare, oltre all’inevitabile fattore estetico, anche le funzioni utilitaristiche che rendano la tenda adatta alla sua collocazione e all’utilizzo che si intende farne. Per esempio se le tende da interno devono essere collocate in stanze con grandi vetrate o troppo esposte al sole ci sarà bisogno di applicare dei tendaggi oscuranti o regolabili come le tende mantovane o le tende veneziane, che ad oggi si sono molto evolute e consentono personalizzazione viste le numerose varietà presenti sul mercato. In ogni caso comunque bisogna tenere in considerazione che la tenda da interni deve creare un insieme armonico con l’arredamento per interni, non deve contrastare soprattutto con lo stile. Una tenda scoordinata dal resto della mobilia risulta di cattivo gusto ma soprattutto impoverisce l’insieme e svalorizza anche la mobilia.

Molta attenzione deve essere posta anche nella scelta di pergolati o tende pergolati. Anche qui oltre al fattore estetico bisogna tenere in considerazione anche l’uso che si intende farne. Come per quelle da interni anche per le tende da esterni una delle funzioni principali è quella di proteggere dal sole ma in maniera molto più evidente ed efficiente. Scegliere quindi delle tende da sole esterni richiede un’accurata valutazione sia della funzionalità che delle dimensioni della stessa in quanto essa può svolgere anche la funzione di protezione degli infissi e dei serramenti. Molto diffuse a questo scopo negli ultimi tempi sono le casette in legno per giardino e le strutture in legno per esterni che molte volte attraverso tende tecniche realizzate in materiali impermeabili e molto resistenti all’usura riescono a fornire una protezione praticamente totale all’abitazione preservandola da raggi solari troppo forti come da piogge troppo intense che potrebbero comprometterne sia l’efficienza energetica che la struttura stessa.

Capitolo a parte va dedicato alle tende da interni utilizzate per uffici o comunque luoghi di lavoro. In questi casi la funzionalità è d’obbligo, non a caso la scelta cade abitualmente su veneziane o tende a pacchetto regolabili che consentono di orientare l’entrata della luce evitando fastidiosi riflessi su schermi o monitor. Non solo. Questo particolare tipo di tendaggio da interni consente una pulizia molto più semplice e rapida fattore da non sottovalutare per evitare allergie, ipersensibilità o altre patologie derivanti dalla presenza di acari e polvere all’interno del luogo di lavoro.

A cura di Martina Celegato

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PMI in Italia: investire nelle risorse informatiche per trovare clienti

Gestire un’azienda nel panorama professionale contemporaneo richiede molte più competenze rispetto a qualche anno fa visto che bisogna avere una peculiare attenzione nei riguardi di tutte le nuove tecnologie e metodologie di comunicazione dovute alla tecnologia.

Molte sono le aziende, ma soprattutto quelle di piccole dimensioni, che non riescono a gestire il flusso informazioni e porsi in maniera competitiva nel mercato di riferimento e di conseguenza investono poco o male nel settore della comunicazione andando a danneggiare in questo modo l’intero settore del marketing aziendale e del crm. Un business plan software può rappresentare un valido strumento per aiutare e cominciare a ragionare nell’ottica competitiva ma di certo molti sono i passi da compiere per arrivare ad una economia aziendale in grado di avviare in maniera veloce e redditizia qualsiasi tipo di business. L’investimento è necessario in questo momento iniziale perché per poter essere attrattivi agli occhi dei clienti bisogna anche ragionare secondo i loro mezzi di comunicazione. Qui diventano essenziali i dati statistici che, limitando al momento il contesto in Italia, dicono chiaramente come sia telefonia mobile che dispositivi di connessione portatili sono molto più diffusi a livello privato che non a livello di piccole aziende. Un elemento pregnante se si pensa che questi oggetti sono un veicolo fondamentale di comunicazione e quindi contatto con potenziali clienti. Certo l’investimento iniziale è impegnativo per l’economia aziendale e il suo equilibrio ideale ma di certo un loro utilizzo nella giusta direzione non può che risultare un vero e proprio investimento a lungo termine.

Ma è nel settore dell’utilizzo delle risorse informatiche interne all’azienda che si trova la maggior pecca delle piccole medie imprese italiane: poche sono infatti le aziende che concentrano la loro azione nell’investimento a livello aziendale degli strumenti informatici che alla fine vengono utilizzati esclusivamente per la navigazione in internet, l’invio e la ricezione di posta elettronica e la costituzione di un sito web aziendale, solitamente vetrina e non interattivo. Non vengono sfruttate le potenzialità che possono essere date da strumenti facilmente utilizzabili da tutte le risorse di personale aziendali per privilegiare attività manuali e ripetitive. Un esempio su tutti è rappresentato dai sistemi crm che, complice l’avanguardia anglosassone nel settore, possono implementare e ottimizzare in maniera esponenziale qualsiasi mansione lavorativa ma in particolar modo quella di addetti marketing e comunicazione. Questi strumenti rappresentano una vera e propria risorsa per artigiani e piccoli imprenditori che però viene sottovalutata o non presa proprio in considerazione. Questa mancanza di strumentazione porta ad una conseguenza ben chiara: la non conoscenza della clientela e delle sue necessità che inevitabilmente porta ad una inefficienza di qualsiasi azione di customer retention o di customer relationship management.

Una conseguenza grave se si pensa che già nel 2008 veniva sottolineata dagli addetti al settore la seria difficoltà delle istituzioni nel trovare il giusto mezzo per far incontrare la domanda e l’offerta del mercato delle piccole imprese che mai come in questo momento storico economico sono divenute l’anello portante dell’economia italiana. Semplificando quindi, visto che il problema merita sicuramente molto più spazio e un’analisi molto più accurata, il problema risiede nella non adozione di una contabilità semplificata che possa alleggerire molte operazioni e lasciare spazio per l’investimento e la maggiore attenzione ad una consulenza aziendale mirata ad un target ben preciso e ad una comunicazione mirata e ben gestita.

A cura di Martina Celegato

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Da D’Annunzio ad oggi: recupero crediti e insoluti

Un tempo D’Annunzio fuggì in Francia per sfuggire ai creditori e quando tornò in Italia trionfante e fu costretto a ritirarsi al Vittoriale all’ingresso fece allestire la cosiddetta “Stanza del Mascheraio” dove far accomodare la gente poco gradita (tra cui Mussolini che lo aveva costretto al esilio dorato) la maggior parte della quale era composta da creditori di ogni sorta ed ogni genere.

I creditori esistono ancora e ancor più numerosi sono i debitori che non sempre possono essere paragonati a Gabriele D’Annunzio. Ora però i creditori non si recano più all’abitazione del debitore per riscuotere ciò che gli spetta ma si affidano ad apposite agenzie di gestione del credito che permettono di svolgere questa mansione in maniera professionale e incassare i propri insoluti osservando le fasi previste dalla legge in ogni minimo dettaglio.

La gestione del credito insoluto e il suo conseguente recupero deve infatti essere svolta da personale qualificato per tale mansione in grado di garantire in ogni minimo dettaglio il rispetto delle fasi previste, funzione che non può più essere affidata alle modalità utilizzate passato come l’investimento in forze commerciali che avessero anche la funzione di riscuotere gli insoluti aziendali in maniera complementare a quella della vendita. Ora, con il perfezionamento delle leggi in materia e con la specializzazione delle funzioni aziendali questa mansione è sempre più affidata alle agenzie che di tale oggetto hanno fatto la loro professione che svolgono questa funzione maniera autonoma e del tutto indipendente dall’azienda evitando così spreco di tempio e di denaro da parte di chi deve riscuotere.

Le tecniche utilizzate dalle varie agenzie, perché ve ne sono molte sul territorio nazionale italiano che si occupano anche di consulenza finanziaria, possono variare in piccoli dettagli o in singole fasi ma nella maggior parte dei casi le funzioni principali restano invariate permettendo di poter seguire passo dopo passo tutta la procedura messa in atto a nome dell’azienda per il recupero dei crediti insoluti.

In una prima fase il recupero crediti, qui si parla della procedura standard non del recupero crediti stragiudiziale, si basa su un colloquio con il cliente che in molti casi viene effettuato direttamente da un avvocato o comunque da personale qualificato in grado di fornire dettagli relativi alla normativa vigente, alla tempistica e ad altri particolari utili con materiali e documentazione che provino il debito e che permettano di conseguire la visura camerale e l’analisi dettagliata del debitore.

In seguito viene fatta recapitare una diffida al debitore che deve obbligatoriamente indicare i termini di pagamento. In mancanza di un riscontro da parte del debitore solitamente l’agenzia procede con un sollecito telefonico che è mirato a verificare l’effettiva volontà del debitore ad assolvere il suo debito. Nel caso anche questa dia esito negativo si procede per la deposizione del ricorso per Decreto Ingiuntivo con la conseguente notifica al debitore e l’apposizione della formula esecutiva che si conclude con atto di precetto e pignoramento dei beni.

Ovviamente in base alla volontà del debitore la procedura può essere interrotta nelle varie fase, saldando comunque il debito e quindi annullando la procedura o precedendo quella relativa alla parte finale. Ogni fase prevista può essere monitorata dal cliente dell’agenzia che comunque è tenuta a notificare l’esito di ogni contatto con il debitore.

A cura di Martina Celegato

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Una casa green in ogni dettaglio…attenzione ai serramenti!

Quando si progetta una nuova casa, ma anche quando si preventivano i lavori di ristrutturazione della casa attuale, è molto importante se non indispensabile avere un occhio di riguardo per il risparmio energetico.

Molte sono le metodologie che si possono seguire in questo ambito la maggior parte delle quali devono concentrarsi nella riduzione delle nostre emissioni nell’ambiente che nella maggior parte dei casi avvengono nella soddisfazione del fabbisogno energetico. E’ quindi indispensabile isolare in maniera totale la casa per poter avere la garanzia di non sprecare energia e quindi diminuire le emissioni che riguardano riscaldamento e refrigerazione. Isolando la casa infatti si garantisce il mantenimento della temperatura interna dell’abitazione. Oltre ai materiali, che necessariamente sono la prima componente del risparmio energetico quindi è bene concentrarsi nella scelta accurata di porte e serramenti da applicare alla propria abitazione che deve volgere verso quelli che possono garantire un isolamento ermetico dall’esterno mantenendo la temperatura interna costante e che riducono la dispersione di calore e di energia.

I serramenti infatti contribuiscono in maniera fondamentale all’isolamento dell’edificio favorendo il raggiungimento di soglie molto basse di consumo energetico e non privandolo però di luce naturale e di tutti i privilegi che le finestre, portefinestre e molto altro possono dare soprattutto quando si parla di abitazioni in città, già carenti di luce naturale viste le loro innate caratteristiche dovute alla conformazione e alla peculiare ubicazione.

Per quanto riguarda le finestre la loro struttura può essere realizzata in svariati materiali, dal pvc al legno fino ad arrivare alle moderne e dotate di ogni comfort finestre in alluminio. Sicuramente le finestre fabbricate con le metodologie moderne e che rispettano gli standard indicati dalle varie normative in vigore e che vengono installate da posatori serramenti professionali e competenti sono oltre che termoisolanti anche acusticamente isolate, caratteristica da non sottovalutare soprattutto nel caso di abitazioni collocate nelle vicinanze di strade o di luoghi rumorosi. Inoltre molte sono le possibilità tra le quali si può scegliere anche da l punto di vista estetico: non è detto che un serramento efficiente da punto i vista energetico debba essere spesso e poco accomodante allo stile e alla personalizzazione anzi…le tecnologie del settore si sono molto evolute e hanno permesso l’elaborazione di oggetti e complementi d’arredo di varie fogge che si adattano a stili e non rappresentano un “pugno allo stomaco” nell’insieme di arredo.

La stessa attenzione oltre che a porte e finestre che danno all’esterno deve essere tenuta in considerazione anche nella scelta di porte interne, non tutte le stanze infatti hanno bisogno della medesima temperatura, un esempio su tutti è il bagno, ma non per questo vi deve essere dispersione tra le varie stanze! Inoltre queste serramenti scorrevoli rappresentano veri e propri gioielli di design che permettono anche di risparmiare spazio e guadagnare preziosi spazi all’interno della casa arrivando quindi ad avere svariati pregi oltre a quello primario. Non va dimenticata inoltre una caratteristica fondamentale di questi serramenti che permettono diverse varianti di apertura dalla ribalta a quella completa favorendo quindi il riciclo di aria interna e preservando da danneggiamento dovuti all’accumulo di umidità e da aria stagnante.

A cura di Martina Celegato

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La soluzione ideale per arredare ogni casa soddisfando le vostre esigenze!

Arredare la propria casa e renderla adatta alle nostre esigenze non sempre è facile, soprattutto quando si tratta di ambienti già esistenti che non vengono costruiti sulle nostre esigenze ma spingono ad un adattamento e alla scelta ponderata dell’arredamento da acquistare.

Molte sono le opportunità che si possono mettere in atto quando si sceglie di cambiare l’aspetto della propria casa o rendere “nostra” una casa già esistente. Ci si può affidare al nostro gusto personale e alla nostra capacità di arredare interni ma questo richiede molto tempo da dedicare, soprattutto negli spazi piccoli ma anche in quelli grandi, sin particolar modo quando si parla di seconda casa o casa di vacanze. Le scelte devono essere ponderate oltre che esteticamente anche nel versante pratico, la mobili deve essere agevole all’utilizzo e deve adattarsi allo stile e alle necessità. In molti casi è bene quindi affidarsi alla consulenza di esperti e professionisti del settore come uno studio di architettura che possono dare utili idee e in alcuni casi fornire un servizio completo per ristrutturazioni chiavi in mano.

E’ infatti nel campo della ristrutturazione case che il lavoro diventa più complesso, in particolar modo se si tratta di ristrutturazioni che prevedono anche una modifica delle murature e l’introduzione di comfort o l’ampliamento attraverso l’aggiunta di sale, stanze da bagno o verande da utilizzare in maniera continua.
Innanzitutto, per procedere alla scelta e alla definizione dell’intervento da fare, il primo fattore da valutare è sicuramente l’uso che si deve fare della casa in questione. Se si tratta della prima abitazione infatti particolare attenzione deve essere data alla zona giorno e all’uso che se ne deve fare, se si lavora in casa si deve prendere in considerazione la necessità di un apposito spazio da dedicare alla propria professione mentre se si rientra in casa solo alla sera molta attenzione deve essere dedicata a zone come la arredamento cucina o il soggiorno che diventeranno sicuramente le stanze più utilizzate nell’orario serale.

Completamente differenti sono le necessità se si tratta di ristrutturare casa per le vacanze, necessità che variano ulteriormente nel caso si tratti di una casa in montagna o al mare. Nel primo caso infatti bisogna valutare la necessità di una mobilia ben fornita, in grado di contenere i pesanti abiti da montagna, le tute da sci e tutto il necessario per escursioni e gite, quindi si ha bisogno di ottimizzare lo spazio affinché siano presenti molti armadi capienti e funzionali. Diverse sono le esigenze dell’arredamento in una casa al mare dove non si necessitano molti spazi per vestiario ma vi è però una grossa necessità di arredamento per il bagno e per la cucina. Nel caso ci si affidasse alla ristrutturazione di una casa al mare quindi la prima spesa da conteggiare sarà sicuramente quella di procedere alla ristrutturazione del bagno e dell’intera zona cucina affinché siano gli spazi che si adattano alle nostre esigenze e diventino la giusta cornice delle nostre vacanze e del nostro relax. Per la valutazione degli spazi e del loro arredamento quindi è importante affidarsi a professionisti del settore in grado di calcolare e ponderare le scelte ma soprattutto che conoscano la normativa vigente e siano in grado di fornire soluzioni funzionali ed efficienti.

A cura di Martina Celegato

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Gardaland: divertimento per grandi e piccini…assicurato!

E’ dove i bambini possono tornare grandi e dove i grandi possono tornare bambini e divertirsi tra giostre e giochi d’acqua…è Gardaland, il parco divertimenti più grande d’Italia sulle rive del Lago di Garda!

Una meta irrinunciabile che diventa speciale e unica nella primavera quando la stagione consente di stare all’aperto senza soffrire per il caldo e permette a tutti di poter passare una giornata unica tra una splendida cornice immersa nella fantasia e nel divertimento capace di trasportare in pochi istanti con le giostre Gardaland dalla sontuosità faraonica alla’avventura dei pirati passando per l’adrenalinica escursione tra le montagne russe e i pericolosi ma accattivanti percorsi del Blue Tornado. Vicino a Verona un week end vi permetterà di spaziare dal divertimento alla cultura senza lunghi tragitti in automobile e alloggiando in comode camere con ogni comfort al loro interno.

Oltre alle numerose attrazioni che hanno reso il parco divertimenti di Gardaland una delle mete preferite dagli italiani invitanti sono le novità Gardaland del 2011 come l’adrenalinica giostra Raptor, la montagna russa più spericolata d’Italia. Una giostra che vi permetterà di entrare in un fantastico mondo in cui una feroce creatura alata tiene in scacco tutta la terra per vendicarsi di essere stata svegliata dal suo infinito sonno sotterraneo. Salendo sulle sue ali potrete vivere un folle viaggio durante il quale non mancheranno attimi di paura, deviazioni all’ultimo secondo per evitare castelli in decadenza, attraversamenti di boschi pericolosi e misteriosi e molti altri ostacoli da superare ed evitare.

Una giostra che ha destato un grande mistero fin dalla sua costruzione visto che nel web era diffusa a puntate tutta la storia che prevedeva un mostro riemerso dal sonno sotterraneo durante la costruzione delle montagne russe che in seguito sarebbero diventate le prime montagne russe alate in Italia, ossia…Raptor! Un’entusiasmante scarica di adrenalina che sicuramente non mancherà di attrarre moltissimo pubblico che si aggiungerà agli amanti delle giostre da anni presenti all’interno del parco prolungando di certo il soggiorno con alloggio a Gardaland hotel.

E con la primavera riaprono anche le attrazioni acquatiche del parco divertimenti con la nuova sala multisensoriale del Sea Life Acquarium, splendida attrazione adatta a tutti che immerge, ne vero senso della parola, tutti sensi alla scoperta della vita acquatica e delle varie specie che la vanno a rendere unica. La novità 2011, la sala multisensoriale, prevede un’immersione completa all’interno del mondo delle meduse con vasche che permettono un’osservazione ravvicinata che permette di contemplare da vicino (senza paura di essere punti!) le meravigliose sfumature di colore e i sinuosi movimenti di queste magnifiche creature acquatiche.

Insomma un parco divertimenti adatto non solo a tutta la famiglia ma che si adatta alle esigenze della famiglia e alla sua necessità offrendo numerose promozioni relative ai biglietti di ingresso con promozioni che variano in base alla composizione della famiglia e altre promozioni relative ad hotel vicino a Gardaland e possibilità di itinerari ed ingressi a costi veramente ridottissimi grazie alla fidelity card e altre possibilità. Vieni a scoprirle e scopri anche dove alloggiare a prezzi più che convenienti vicino a Gardaland!!

A cura di Martina Celegato

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Chirurgia plastica per essere belli e vedere meglio!

Il viso da sempre è stato soggetto al desiderio di cambiamento e cure particolari atte a contrastare i segni del tempo e mantenere un aspetto giovane e vitale sempre e comunque.
Basta sfogliare i noti rotocalchi che settimanalmente vengono pubblicati per scoprire quante persone fanno abitualmente uso di questi interventi per migliorare il loro aspetto fisico e apparire sempre giovani e in perfetta forma anche ad età avanzata. Di certo l’intervento più diffuso senza ombra di dubbio è la mastoplastica additiva, o riduttiva ma in rari casi, ma molti altri sono gli interventi estetici che possono garantire ottimi risultati nella lotta contro il tempo con un risultato meno invasivo e meno individuabile da occhi inesperti. E moltissime sono le cliniche, ma anche una casa di cura privata vicino a casa o un’ ospedale neurochirurgia specializzato anche in interventi di chirurgia plastica, che offrono questi servizi, alcuni dei quali anche in day hospital per garantire un decorso post intervento all’interno delle mura domestiche e in maniera più veloce ed efficace per qualsiasi paziente. Uno di questi, che è anche uno dei trattamenti che facilmente si possono trovare in una qualsiasi casa di cura privata ma anche facente parte del sistema sanitario nazionale, è sicuramente la blefaroplastica.

Lo scopo principale della blefaroplastica è senza dubbio quello di ringiovanire l’aspetto del viso e quindi complessivamente di tutta la figura attraverso l’intervento e la riduzione della pelle in eccesso che si va a formare con gli anni in particolare nelle zone circostanti agli occhi. In particolare con la blefaroplastica si vanno a ridurre le borse che si formano sotto agli occhi, le palpebre appesantite e va a ridurre l’abbassamento del sopracciglio che può avvenire sia per cause naturali sia per trattamenti estetici danno come la depilazione dello stesso attraverso ceretta o con altri trattamenti che possono compromettere l’elasticità e la tonicità della pelle. Ovviamente è questo un intervento che va ponderato in ogni dettaglio e che va concordato anche attraverso la consultazione di uno specialista oculista, sia esso interno alla clinica oculistica in questione o sia il vostro medico di fiducia o un centro analisi cliniche. Anch’egli potrà comunque confermare come dopo un intervento del genere, nei casi in cui sia necessario, vi è un notevole miglioramento del campo visivo.

Svariate sono le cause per cui si può pensare di intervenire sul proprio viso con un intervento del genere ma sicuramente possono essere classificate in due diversi ordini di priorità: da un lato il fattore estetico che è importante in una donna quanto in un uomo, gli occhi sono punti strategici, sono il nostro filtro dell’eterno e il nostro filtro personale la loro cura e perfezione è un fattore giustificabilissimo a livello estetico quanto psicologico, il secondo ordine di motivazione può essere sicuramente quello che fa riferimento alla vista che viene ad essere interdetta dalla caduta dell’epidermide e quindi si va restringendo il campo visivo. Quest’ultimo fattore o conseguenza di agenti esterni e è chiamato ptosi palpebrale ed è un grave problema che oltre ad interrompere l’armonia e la freschezza del volto va ad interferire in maniera pesante nella vista e nella definizione del campo visivo.

La blefaroplastica è un tipo di intervento di chirurgia estetica plastica che ormai ha raggiunto livelli molto alti di tecnologia applicata che consentono di raggiungere risultati perfetti a qualsiasi livello senza lasciare segni visibili come cicatrici e altro e anche senza interferire con i lineamenti e la naturale conformazione del viso visto che si vanno a seguire e linee naturali del volto riportando nella posizione originaria e fissando i punti di intervento all’interno dell’arcata ciliare o all’interno de solco palpebrale. Un intervento tecnicamente definitivo a livello tecnico che però, con l’avanzare dell’età necessità di ritocchi inevitabili per continuare in effetti a nascondere i segni del tempo.

A cura di Martina Celegato

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Per essere competitivi sul mercato è necessaria la formazione aziendale!

La formazione professionale rappresenta senza nessuna ombra di dubbio la più produttiva delle strategie applicabili all’interno del contesto produttivo sia per il singolo dipendente sia per il valore aggiunto di team building che porta con sé.

La formazione professionale deve acquisire un ruolo d’eccezione e particolarmente privilegiato all’interno delle aziende sia per la crescita dei professionisti che all’interno di esse operano sia per l’ottimizzazione e l’implementazione delle risorse in opera che trovano soluzione alle loro problematiche e necessario aggiornamento all’interno dei corsi formazione settoriali che si possono affidare o a personale interno, nel caso di una grande azienda, sia ad un ente di formazione esterno, nel caso di realtà più piccole che non possono dedicare costantemente personale delle risorse umane a questo scopo.

Sicuramente una delle caratteristiche fondamentali della formazione aziendale insieme alla sua essenza di indispensabilità è la sua non misurabilità i termini tecnici visto che risulta difficile misurare la sua effettiva efficienza e utilità se non in corsi di formazione tecnica che vanno a spiegare l’utilizzo di specifici software o modalità di gestione della merce o della produzione. Ciò non toglie che i suoi risultati su larga scala e nell’arco di tempo più ampio siano visibili in tutti i settori.

Per esempio nel campo delle lingue diventa fondamentale la conoscenza peculiare dell’inglese, per questo molti sono i corsi di inglese che vengono organizzati all’interno di aziende, ma è importante anche il loro aggiornamento per ampliare il vocabolario a disposizione e implementare aggiornando le conoscenze già a disposizione degli operatori con un corso tecnico esplicitamente elaborato.

Anche la formazione però necessità di un piano di sviluppo ben preciso che si deve articolare nel tempo, possibilmente in un arco di tempo non troppo breve per favorire il sedimentare delle nozioni, e deve essere orientata secondo un preciso susseguirsi di conoscenze e capacità. Insomma la formazione aziendale deve essere gestita proprio come un normale corso di studi che si affronta prima di inserirsi all’interno del mondo del lavoro solo con più consapevolezza delle necessità e delle richieste del personale.

La formazione aziendale inoltre riveste un ruolo fondamentale per quel che riguarda la competitività nel mercato visto che è un’equazione tutt’ora valida quella che dice che più formato e consapevole è il personale, meglio conosce il processo produttivo e più l’insieme è efficiente e in grado di risolvere in maniera autonoma ed efficiente eventuali problematiche e situazioni difficoltose.
E’ quindi importante mirare bene alla formazione differenziandola in base ai settori di pertinenza del personale e scegliere corsi motivazionali selezionando bene a quale tipologia di formazione affidarsi in base alle competenze che si vogliono sviluppare, se un tipo di formazione a lungo termine, a breve termine o articolata per precise funzioni che miri al raggiungimento di singoli obiettivi e capacità.
Da li si potranno poi sviluppare i programmi formativi, le regole secondo cui si svilupperà il corso e le eventuali modifiche da apportare a corsi standard,. Anche in itinere dando una particolare attenzione a tutti quei dettagli e richieste da parte dell’utente che risultano indispensabili per la buona riuscita dell’insieme azienda.

A cura di Martina Celegato

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Motori ricerca europei

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In Grecia con barca a vela e binocolo!

Un modo unico per unire piacere ad avventura e spirito d’adattamento all’esplorazione della fauna e della natura è sicuramente un viaggio in barca a vela!

Molte sono le associazioni o le compagnie turistiche che propongono queste tipologie di viaggi che sempre riscuotono grande successo fra i turisti e permettono di esplorare il mare e la sua fauna in maniera molto ecologica ed avventurosa. Certo la cosa migliore sarebbe quella di noleggiare una barca e saper navigare da sé con l’aiuto di bussole ma quando questo non è possibile, ci si può sempre affidare ad uno skipper professionista in grado di guidarci nei luoghi più belli ma soprattutto consapevole del proprio luogo e che non ci espone ad inutili rischi derivanti dalla mancata autonomia della manovra dell’imbarcazione.

Uno dei giri che più viene richiesto e che da sempre attrae per il retrogusto di cultura antica e inesploratezza è sicuramente tutta la parte che concerne le isole ioniche della Grecia. Il viaggio è sicuramente avventuroso ma non manca di stupire per le piccole oasi di relax e di bellezza naturalistica che permette di conoscere. Sicuramente è indispensabile dotarsi di fotocamere digitali professionali in grado di immortalare i momenti più entusiasmati e gli animali che si incontreranno lungo la strada per rendere così immortali questi momenti.

Veri sono i tragitti che si possono intraprendere con un binocolo in mano per non perdere nessun particolare, ovviamente con la consulenza diretta dello skipper che vi seguirà in viaggio o dell’agenzia che si occupa dell’organizzazione dello stesso, ma sicuramente uno dei pi emozionanti è quello che riguarda l’esplorazione di tutte le isole ioniche. Guardando il tragitto con animo poetico e classico si può dire che si ripercorre la strada compiuta mitologicamente da Ulisse per tornare dalla città di Troia alla sua patria, ossia Itaca.

Partendo da Corfù che è la più settentrionale delle isole potremmo vedere le rovine della dominazione Veneziana ed inglese e l’infondibile mix che si è creato dall’incrocio di culture diverse in una terra già così ricca di tradizioni. Un mix che si può ritrovare anche all’interno delle strutture e della conformazione architettonica dell’intera isola. Dopodichè potremo passare alle Isole di Paxos, Anti Paxos, Lefkas, Skorpios, Kalamos, Kastos e Atoko piccoli isolotti rocciosi e suggestivi che danno l’impressione che il tempo si sia fermato e ci attenda per nuove avventure e circondati da meravigliose acque limpide che nascondono tra le loro onde una fauna invidiabile.

Arriva poi il richiamo della cultura approdando sulle rive di Zante, patria natale di Ugo Foscolo, nota non solo per aver dato i natali ad uno dei poeti più famosi d’Italia ma anche perché qui ogni anno le Caretta Caretta vengono a deporre le loro uova e dove si trovano suggestive grotte da esplorare.

Salpando da Zante a breve si può raggiungere alla patria di Ulisse, ossia ad Itaca, isola meravigliosa che è in grado di far fare un salto indietro nella storia e riportare alla vita narrata all’interno dell’Iliade e dell’Odissea. Accompagnati dal mito potremo visitare le piccole e rocciose spiagge e i pittoreschi villeggi ricchi di tradizione e di buoni piatti da gustare.

Al termine non resta che visitare Cefalonia, la più grande di tutte le isole dello ionio, che con la sua ricchezza di rovine archeologiche e baie nascoste è una via privilegiata per la barche a vela che qui possono navigare tranquillamente raggiungendo luoghi appartanti e intimi da gustare con la propria famiglia alla ricerca del meritato relax e benessere.

A cura di Martina Celegato

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Controllo traffico internet

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Su nell’Aspromonte e giù fino alla spiaggia: percorsi in bicicletta in Calabria

Il cicloturismo o le escursioni a bordo di una bicicletta per esplorare le zone in cui si va a villeggiare sono una moda che sta divenendo realtà anche in Italia da Nord a Sud.

A questa moda, che tra tutte quelle che si sono susseguite negli ultimi anni rappresenta quella più ambientalista e rispettosa dell’ambiente circostante se non la più adatta per fare movimento esplorando e gustando del piacere di stare a contatto con la natura, non ha escluso terre dedite al turismo come la Calabria magari alloggiando in un hotel sul mare calabria. La Calabria infatti per sua natura permette di passare nell’arco di pochi kilometri tra scenari molto vari dalle montagne dell’Aspromonte ai paesaggi marittimi.

Proprio le gole e le grotte dei monti calabresi offrono scorci unici e percorsi particolari quanto avventurosi. Di certo non si possono affrontare le montagne senza un minimo di allenamento ma soprattutto senza una buona attrezzatura che ci preservi da inconvenienti e piccoli disagi. Per quanto riguarda l’itinerario dopo aver consultato il gestore dell’alloggio in Calabria per le vacanze non ci resterà che farci guidare dai percorsi rustici e tradizionali di questi luoghi e scoprire particolari scorci che in queste zone sono davvero mozzafiato. E senza il bisogno di fare grandi percorsi o lunghe escursioni visto che in poche ore si può raggiungere la cima del Montalto arrampicandosi in un dislivello per nulla proibitivo ossia di 550 metri che permette al contempo di godere del panorama e della sue particolarità.

Per esempio, lasciando i più piccoli in un
baby village, e prevedendo un itinerario di circa 30 kilometri si può partire dal centro di Gambarie, località montana dell’Aspromonte sotto la giurisdizione del Comune di Santo Stefano, e andare verso nord finché si raggiunge la località di Pidima. Dopo una breve sosta per i meno allenati si può riprendere la nostra escursione fino a raggiungere il laghetto Rumia dove godere del fantastico paesaggio per poi svoltare a destra e addentrarsi nel fitto bosco che popola tutta l’oasi naturalistica montana dell’Aspromonte. Seguendo la strada sterrata si arriva fino a Montalto, la cima più alta dell’intero complesso montano, ma prima si può sostare alla Radura chiamata Piani di Quarti da cui, svoltando verso destra si può raggiungere Acqua della Face per mezzo di una bellissima e rilassante strada ombreggiata, e da lì raggiungere la strada asfaltata che conduce al Montalto. Prima però è necessario attraversare i borghi di Nardello, Menta Cavaliere e Materazzelli, piccole culle di storia che conservano ancora intatte tradizioni e cultura popolare. Dopo cinque kilometri dall’ultimo borgo sia arriva alla base del monte dove sarà necessario proseguire per un breve tratto a piedi vista la difficoltà della strada e alla sua stretta conformazione.

Arrivati alla cime del Montalto il panorama ci ripagherà di tutta la fatica avvolgendoci all’interno del suggestivo panorama creato dall’unione di Mar Ionio, Tirreno, Etna e Isole Eolie…un panorama mozzafiato che unisce tutti gli elementi paesaggistici contemplabili.
Da li il ritorno è semplice basta seguire la strada asfaltata che conduce a Gambarie d’Aspromonte e da li proseguire verso il nostro villaggio turistico con piscina per magnifiche vacanze in Calabria dove godere del relax della sera cullati dal mare e dal suo inesorabile fruscio.

A cura di Martina Celegato

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Itinerari siciliani: Palermo, San Vito Lo Capo e Messina

Senza dubbio nel corso della storia la città di Palermo, capoluogo della Sicilia, ha sempre rappresentato un crocevia tra la cultura nordafricana e quella Europea.
Un luogo privilegiato che ha sempre destato stupore e sorpreso non solo avventori ma anche turisti e letterati che in questa meravigliosa città hanno trovato rifugio ed ispirazione privilegiata ad iniziare dai popoli più antichi come i Greci e i Cretesi fino ad arrivare agli Aragonesi che hanno dominato la zona per lungo tempo. Proprio questo incrocio e susseguirsi di culture diverse nel tempo ha creato sia nella città che in tutta l’isola un’atmosfera unica di cui i turisti di oggi possono usufruire in vari modi. Concentrandosi nella città di Palermo numerosi sono i bed and breakfast nei quali si può alloggiare per qualche giorno in una stanza affitto Palermo ed esplorare le suggestive vie cittadine che da sempre trasportano in altri luoghi ed altre epoche tra gli straordinari monumenti. Notevole è la zona monumentale di Cefalù con i campanili del duomo normanno che si stagliano sul mare e creano un paesaggio infondibile tanto quanto unico nel suo genere. E che dire dello splendido Golfo di Mondello, area unica ed esclusiva dove poter passare giornate a contatto con lo splendido mare e le tradizionali ricette culinarie a base di pesce.

Spostandosi verso ovest sempre più suggestivi diventano i panorami che si possono esplorare anche alloggiando in agriturismi a Palermo situati fuori dalla città e immersi nel verde e mano a mano che ci si avvicina a Trapani sempre più caratteristici diventano i paesi e i panorami. A 15 kilometri da Trapani si trova l’aristocratica Erice, cittadina situata sulla cima di un monte isolato che ne ha reso la storia e l’architettura uniche nel loro genere con il giardino del Balio all’interno del quale si trova il castello di Pepoli di origine normanna ma modificato nel 1800 per diventare villa di residenza privata. Al 1100 risale invece il Castello di Venere, fortezza medievale sorta sulle rovine del tempio dedicato a Venere Ericina. La cittadina di Erice conta la presenza di oltre 60 chiese ognuna delle quali merita almeno un breve passaggio vista la varietà architettonica che ne descrive in maniera forse più dettagliata di molti libri di storia l’origine e la cultura di appartenenza.

Proseguendo sempre verso ovest si arriva all’esclusiva località di San Vito Lo Capo, che si trova sull’estremo lembo nord occidentale della Sicilia racchiuso tra due riserve naturali ossia quella dello Zingaro a ovest e il Monte Cofano a est. San Vito Lo Capo è considerato una delle mete più rinomate per la degustazione del cous cous, piatto tipico del Nord Africa che qui trova la sua maggiore varietà in Italia visto che le varianti vengono proposte in varie forme con molti ingredienti tipici della zona. Il paese è dedicato alla memoria di San Vito Martire visto che leggenda vuole che il giovane Vito, patrizio mazarese figlio di un alto funzionario di Roma, convertitosi al cristianesimo per scappare dalle persecuzioni si rifugiò in questo luogo.

Spiagge bianchissime e finissime, abitazioni basse ecase affitto San Vito Lo Capo anch’esse bianche, acqua turchese e grotte misteriose quanto affascinanti sono solo alcune delle caratteristiche che rendono questo luogo uno dei più belli e rigogliosi del Mediterraneo. Anche la vegetazione qui trova la sua esponenziale fioritura e varietà con mandorli dai bianchi fiori, gli ulivi di Castelluzzo e i tramonti che renderanno il vostro soggiorno unico in ogni momento.

A cura di Martina Celegato

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Tre percorsi da Telecom Italia per la sicurezza nel web

Web, internet, social network sono parole che ormai sono entrate in un dizionario comune condiviso da tutti anche se molte volte non se ne conoscono né le regole né i rischi.
Si perché la rete nasconde all’interno della sua facilità di utilizzo non pochi rischi che molte volte possono essere fatali per lo sviluppo sociale soprattutto nei più giovani. Un’interessante iniziativa targata Telecom Italia intitolata navigaresicuri permette di educare attraverso un percorso leggero e coinvolgente proprio le fasce d’età adolescenziali per sensibilizzare proprio i più giovani su queste tematiche. Proprio gli adolescenti infatti risultano essere i più a rischio nel web visto che ne sono sia i maggiori utilizzatori ma anche quelli che meno conoscono le regole e le precauzioni da prendere per tutelare la propria sicurezza e la propria persona in generale.

Attraverso questo percorso vengono esposti, attraverso un’accattivante narrazione che fa parlare in prima persona adolescenti che utilizzano in particolar modo i social network, i rischi su internet più frequenti insiti nella navigazione in internet e nel fornire i propri dati mettendoli a disposizione di tutti. La prima a narrare è una ragazza che racconta di come degli scatti privati siano divenuti di dominio pubblico o come sia stata perseguitata da uno stalker, allontanato prima di poter arrecare danno dai genitori che monitoravano l’attività in internet della figlia. La stessa ragazzina racconta come sia stata truffata facendo degli incauti acquisti sulla rete, reato correlabile direttamente al furto d’indentità e come le siano stati rubati dei soldi dalla carta di c redito regalatale dai genitori.

La parola passa poi ad un suo amico che parla di come un’altra sua amica si sia innamorata sulla rete senza aver mai visto la persona e come sia cambiata la sua vita solo grazie all’intervento di amici reali che hanno saputo aiutarla e capire la sua condizione. La ragazzina purtroppo si era lasciata troppo coinvolgere dalla vita virtuale abbandonando quella reale fattore che l’aveva portata ad una percezione distorta della realtà e delle cose che veramente sono importanti nella vita.

Per ultimo la parola passa ad un altro ragazzo che purtroppo è stato vittima di cyber bullismo da parte dei compagni di classe ma anche fortunatamente è riuscito a farli smettere e a superare gli episodi grazia all’aiuto di insegnanti consapevoli e sensibili alle problematiche che questi atteggiamenti possono creare nell’armonico sviluppo della persona e della sua realizzazione sia all’interno del contesto scolastico sia al’interno di quello della vita in generale.

Esperienze ovviamente romanzate ma che hanno un reale seguito nella realtà. Non a caso il progetto di Telecom Italia prevede tre distinti percorsi che, grazie a peculiari tecniche narrative ed empatiche, vanno a sensibilizzare tutte le componenti sociali in gioco ossia i bambini, gli adolescenti e gli educatori (sia insegnanti che genitori). Questioni importanti che a volte vengono sottovalutate per mancata conoscenza della problematica e della normativa in questione che quindi non danno il giusto peso ad episodi e alle conseguenze che una singola foto caricata su facebook può avere e alle ripercussioni in generale della narrazione della propria vita all’interno di un social network o di un blog.

A cura di Martina Celegato

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Risparmia spazio e stocca grandi quantità di carburante con i serbatoi interrati

Riuscire ad risparmiare nel carburante senza ingombrare troppo e potendo così ottimizzare i costi a volte è molto difficoltoso soprattutto quando non si hanno gli impianti o le strutture adatte per farlo.
Una soluzione molto utilizzata fino a pochi anni fa per conservare carburante o altre sostanza utili al riscaldamento, all’uso agricolo o al consumo da parte di automezzi era quella del cosiddetto “bombolone” che veniva solitamente posizionato in giardino o in altro luogo all’esterno ma anche era soggetto ad una precisa normativa vista la pericolosità data dall’alta infiammabilità delle sostanze contenute all’interno. Non a caso molte sono state le normative negli ultimi anni che hanno quasi proibito l’utilizzo di tali strutture per uso domestico rendendole un’esclusiva per particolari strutture o realtà industriali. Una soluzione che tutt’ora gode di una visione privilegiata è sicuramente quella dei serbatoi interrati che hanno notevoli vantaggi sia dal punti di vista dello spazio che della sicurezza, purchè siano dotati di tutti gli accessori per l’ottimale funzionamento come guarizioni per flange, tappi ben conformati e rivestimenti adeguati.

Inoltre non dobbiamo temere per l’ambiente o la contaminazione del terreno circostante in quanto le nuove tecnologie applicate a tali strutture permettono un perfetto isolamento delle sostanze all’interno e procedimento ben precisi per l’individuazione di eventuali falle che ne mettano compromettano il funzionamento. Questi particolari tipi di impianti, perché alla fine si parla di impianti molto particolari, per normativa statale devono rispondere a determinate caratteristiche che ne vanno a preservare la durata come i copriflange in abs o tappi in plastica, e quindi a limitarne le spese di manutenzione e che vanno anche a tutelare la salute e la condizione di sicurezza delle persone che vengono a contatto con a struttura. Tecnicamente chiunque può a venire a contatto con tali strutture in quanto per loro natura non sono e non devono essere visibili in quanto poste sotto il livello della terra.

I serbatoi interrati sono degli impianti multitasking, ovviamente se viene effettuata periodicamente un’azione di monitoraggio e manutenzione accurata , in quanto consentono lo stoccaggio di numerose sostanze anche altamente infiammabili, come già detto, in maniera massiva. Il pregio dei serbatoi posti sotto il livello terrestre è sicuramente evidente. Essendo disponibili in varie misure e potendo alimentare diverse tipologie di impianto in base agli accessori che vengono applicati come gli accessori per bollitori o per apposite tipologie di caldaie , i serbatoi interrati sono dei veri alleati per la vita in appartamento o con poco spazio all’esterno a disposizione.

Ovviamente per la loro installazione bisogna sempre affidarsi a ditte specializzate in grado di garantirci un servizio di consulenza preventivo e con differenti specializzazioni come lo stampaggio materie plastiche che non faccia incorrere in sanzioni amministrative o che non creino situazioni critiche che possano mettere in pericolo la salubrità dell’ambiente e la sicurezza di chi, inevitabilmente, si trova nelle vicinanze dell’impianto stesso. Inoltre, nel caso avessimo già un serbatoio interrato in cortile, è fondamentale e per nulla trascurabile la sa manutenzione e un periodico controllo agli ultrasuoni per constatare il buon isolamento dell’impianto e la non presenza di falle. E’ sempre meglio curare questi piccoli acciacchi del serbatoio quando sono ancora piccoli a un costo poco impegnativo che non affrontare scavi e lavori edili per la sua sostituzione per mancato monitoraggio!

A cura di Martina Celegato

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Le innumerevoli possibilità della Pasqua a Verona

Il 2011 è notoriamente uno degli anni con meno festività infrasettimanali dell’ultimo decennio. Guardando il calendario tutti infatti avranno potuto notare come il lunedì dell’angelo coincida con la Festa della Liberazione e quindi concentri due festività in una, riducendo notevolmente le festività.

Non per questo però no si può approfittare del fine settimana di Pasqua per potersi concedere due o tre giorni di relax in una città che da sempre in primavera riesce a trasmettere tranquillità e serenità come quella di Verona. Verona infatti in questa stagione è rigogliosa di verde e di iniziative che possono far staccare dalla quotidianità e rendere unici tre giorni festivi, utili per recuperare le energie e approfittarne per farvi coccolare tra i numerosi albergatori della città.

Molte sono poi le iniziative e le offerte Pasqua Verona propone per la settimana antecedente a quella di Pasqua, ossia la settimana santa che sicuramente non mancano di tradizione e di quella fede popolare che non manca mai di stupire in maniera positiva i visitatori che hanno l’occasione di vedere tali processioni o manifestazioni lungo le strade.

Sicuramente interessanti sono i numerosi banchetti a scopo benefico che si alterneranno in Piazza Bra per vender le tradizionali uova di cioccolato, amate dai bambini ma apprezzate anche dai più grandi. Da non sottovalutare sono poi i bellissimi itinerari che si possono intraprendere tra le vie di Verona che possono essere percorsi sia in bici, come molte associazioni locali propongono, sia a piedi per scoprire la città dal punto di vista privilegiato del pedone con tutte le sue prerogative magari non facendo osi mancare visite a palazzi o giardini comunali.

Sicuramente approfittare delle offerte Pasqua hotel può essere anche un’ottima occasione per apprezzare l’enogastronomia locale che da sempre gode di privilegiati piatti e delizie che, ricche di prodotti locali, possono essere benissimo apprezzati anche in questo periodo. Unici sono anche i percorsi che esplorano i dintorni della città e che offrono numerose opportunità per stare all’aria aperta e degustare le delizie locali.
Per esempio molto bella è la zona della Valpolicella, nota per l’eccellenza del vino ma che offre panorami unici e tranquillamente esplorabili a bordo di una bicicletta e addirittura a piedi.

Molti infatti sono i percorsi che vengono proposti da veri enti, come la Provincia, che propongono itinerari di diverso genere sia per chi è uno sportivo e quindi vuole approfittare dei giorni di vacanza per stare alla’aria aperta sia per chi lo è n po’ meno e vuole approfittare della bella stagione non solo per fare movimento ma anche per degustare il buon vino veronese e assaggiare i piatti tipici della zona.

Numerose opportunità da cogliere al volo come le offerte degli hotel cittadini che sicuramente non mancheranno di proporre ottimi piatti e ottimi pacchetti Pasqua sia per le famiglie sia per un fine settimana all’insegna del romanticismo e del relax.

A cura di Martina Celegato

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Benessere, relax e tradizione…questa è Mahé nelle isole Seychelles

Mahé e le sue spiagge sono una meta privilegiata quando si parla di vacanze alla Seychelles, che già da sole rappresentano una meta d’eccezione, per rilassarsi e staccare dalla vita frenetica.
Soggiornare a in una casa alle Seychelles situata a Mahé significa passare dei giorni indimenticabili in una località unica al mondo in cui le spiagge bianche e vellutate fanno da padrone agli splendidi paesaggi e rendono unica qualsiasi giornata. Essendo l’isola principale dell’arcipelago una villa Seychelles a Mahé offre innumerevoli possibilità legate sia al relax che al divertimento ma anche alla ristorazione permettendo al contempo di esplorare le isole circostanti visti i collegamenti continui via nave o con imbarcazioni tradizionali condotte da abitanti del luogo.

L’isola già di per sé offre numerosissime opportunità visto che è fornita di ben 70 spiagge, ognuna unica per forma e per panorama che permettono di concedersi relax ogni giorno in maniera differente alloggiando comodamente in una casa Seychelles. Ogni spiaggia inoltre rappresenta un passaggio unico verso la flora lussureggiante della zona che la contraddistingue in maniera peculiare e unica.

L’isola, che è grande circa 150 km quadrati, è lunga 27 km e larga 7, e al suo interno annovera anche Morne Seychellois, la montagna più alta dell’arcipelago che è alta all’incirca 630 metri sopra al livello del mare. Proprio questa montagna rappresenta l’apice di bellezza della vegetazione visto che lungo i suoi versanti si possono trovare esemplari rigogliosi di flora tropicale alternati a imponenti formazioni rocciose di granito che scendono dritte verso il mare concedendo ai visitatori o a chi decide di passare le vacanze Seychelles di godere delle due possibilità marittime ossia spiagge delicate e avvolgenti e scogli che sono un privilegiato accesso al mare per i più impavidi.

Nell’isola si trova inoltre la capitale dell’arcipelago, Victoria, una delle più piccole capitali al mondo che conta all’incirca 20 mila abitanti ed è il cuore della vita economica e politica, nonché riferimento generale per l’intero e complesso insieme di isole. Animatissima è inoltre la vita diurna della città al cui centro si trova un pittoresco quartiere tradizionale ricco di vecchie case coloniali e dove si trova il mercato coperto, aperto dalle 6 del mattino fino alle 12, realizzato tipicamente in stile creolo dove si possono trovare tutti i colori, gli odori e i sapori della vita locale. Un’atmosfera unica che si può trovare solo all’interno di questi contesti incontaminati e non ancora totalmente travisti dalla vita contemporanea e frenetica.

Per quanto concerne le spiagge quindi le possibilità sono veramente molte per esempio Anse Soleil e Petit Anse si possono facilmente raggiungere lasciando l’auto ad un certo punto e proseguendo per un breve tratto a piedi visto che si dovrà oltrepassare una folta vegetazione che preserva l’unicità delle spiagge. Anse Intendance, magnifica e poco frequentata dove potrete concedervi passeggiate per kilometri da soli, Anse Royale consigliata per chi ama nuotare ed esplorare i fondali dove potrete assistere anche alla pesca tradizionale effettuata dai pescatori locali. Baie Lazare con bei sentieri adatti a tutte le famiglie e acque calme dove uscire che i bambini si divertano in totale libertà e infine Anse Takamaka circodata da frondosi alberi che vi concedono rilassanti pause dal sole.

A cura di Martina Celegato

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Polizia: una divisa che contraddistingue

L’Italia è notoriamente uno dei paesi in Europa che ha più corpi militari e di polizia ognuno dei quali ha alle spalle una tradizione e una storia uniche ed affascinanti.

Storicamente nella Repubblica Italiana la Polizia è composta da 8 corpi che vengono definiti comunemente forze dell’ordine di cui 6 sono statali mentre due sono locali. L’ordinamento prevede che sia compito del Ministero dell’Interno attraverso il Dipartimento di Pubblica sicurezza l’accentramento decisionale del di tutte le decisioni che riguardano le funzioni dei vari corpi e dei vari gradi militari. Resta comunque assolto che il numero delle persone occupate nel settore delle forze di polizia è il più altro in Europa, molto distaccato dal secondo ossia la Germania e più del doppio del terzo ossia la Gran Bretagna.

Le polizie italiane si possono suddividere come già detto in nazionali e locali che si possono distinguere tra loro per mansioni a livello governativo e per divisa e nastrini militari a livello visivo. Le cinque forze di polizia nazionali sono direttamente sotto il controllo del ministero dell’interno sono la Polizia di Stato, il Corpo Forestale di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia penitenziaria.

La polizia di stato sicuramente rappresenta il copro di stato più numeroso e noto grazie alla dislocazione molto capillare sul territorio, non a caso le divise di questo corpo di polizia sono anche le più note e contraddistinguibili senza ombra di dubbio.

si La divisa della Polizia di Stato divisa che è in due versioni ossia l’uniforme invernale e l’uniforme estiva che prevedono entrambe la camicia bianca con colletto inamidato, giubba di colore blu con bottoni bombati dorati rigati e spalline bordate di cremisi, pantaloni di colore grigio azzurro con filettature di colore sempre cremisi, scarpe basse e guanti di pelle nera, cravatta e calze blu, berretto rigido di panno blu con visiera e fregio, cinturone bianco o nero con fondina ad estrazione rapida, correggiolo, porta manette di sicurezza, porta caricatore e porta sfollagente. In caso di freddo la divisa può esser integrata con un maglione con il collo a V e giacca in goretex e termofodera in pile.

La divisa femminile invece si contraddistingue per le scarpe cl tacco nere di pelle e la gonna sempre di colore grigio azzurro con filettatura cremisi. La variante della gonna può essere indossata solo se esplicitamente comandato dal superiore diretto altrimenti anche il personale femminile è tenuto ad indossare il pantalone.

La Polizia scientifica ha la medesima divisa solo che al posto della giacca indossa il camice bianco da laboratorio con le mostrine sul bavero. Anche il personale che lavora presso gli uffici indossa al posto della giacca blu d’ordinanza il camice grigio verde con le mostrine. In caso di servizi di ordine pubblico il personale è tenuto ad indossare, come variante delle uniformi esercito, il casco protettivo azzurro, elemento che forse è quello più rappresentativo dello stesso corpo di polizia viste le numerose occasioni in cui si trova a intervenire per mantenere lì’ordine in cortei o manifestazioni.
Esiste poi un’uniforme storica che viene indossata dal plotone d’onore che effettua il cambio della guardi d’onore al Palazzo del Quirinale e dalla Banda Musica in alcune occasioni speciali come la parata militare del 2 giugno e la Festa della Polizia di Stato.

A cura di Martina Celegato

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Ripercorrere la storia a Cassino: visita ai musei di guerra più prestigiosi d’Italia

La città di Cassino e le zone circostanti sono molto rinomate per il collage di storia che compongono, soprattutto per l’importanza che hanno rivestito durante le grandi guerre.

I cimiteri che sono dislocati lungo la zona di Cassino rappresentano il momento più alto della storia che in queste zone ha segnato grandi battaglie internazionali e i caduti che qui giacciono sono una sorta di “patrimonio storico” dell’intera umanità che ogni anno attrae migliaia di visitatori che qui trovano la storia a portata di mano. Alloggiando in alberghi cassino si possono visitare i più importanti cimiteri alternandoli con altre parti di storia che portano alla trionfale antichità romana. Partendo dal nostro paese sicuramente il primo camposanto da ricordare è il Cimitero Italiano che si trova a a Mignano Montelungo e ospita 975 salme risalenti alla guerra di liberazione del 43-45 che raccoglie i caduti in tutta la penisola qui riuniti per ricordare il grande evento. E’ da segnalare che all’interno di tale camposanto si trova anche la tomba del Gen. Umberto Utili, morto nel 1952 e ivi sepolto.

Poco lontano, precisamente a Colle Marino nella frazione di Cairo, si trova il Cimitero Tedesco che con 20.027 salme al suo interno è uno dei cimiteri tedeschi più importanti in Italia e raccoglie tutte le salme dei combattenti sotto la bandiera tedesca del meridione, eccetto la Sicilia. Il camposanto fu iniziato nel 1959 dall’Architetto Tischler e condotto a termine dal Prof. Offenberg.

Sulla strada che invece porta a S. Angelo in Theodice si trova il caratteristico e facilmente riconoscibile Cimitero del Commonwealth, inaugura nel 1956 alla presenza del generale Alexander e di tutti gli ambasciatori del Commonwealth che ospita 4271 soldati caduti durante la seconda guerra mondiale di cui 128 non identificati. Alloggiando in un hotel frosinone inoltre si può procedere anche alla visita del memoriale che si trova a Montecchio magari tornado verso casa al nord o prevedendo una gita fuori porta alla ricerca della memoria storica del nostro paese. Un altro camposanto dedicato ai soldati del Commonwealth è quello sito a Minturno che ospita le salme di 2.049 militari caduti dal Volturno al Garigliano ma soprattutto durante l’Offensiva contro la Linea Gustav del 1944.

A Montecassino, in memoria dei soldati polacchi che qui ebbero la loro maggiore opera militare, si trova il Cimitero Polacco Korpusu che ospita le 1.052 salme del 2° corpo d’Armata Polacco, sacrario affidato alla cura e manutenzione dei monaci dell’abbazia di Montecassino e che ogni anno celebra la commemorazione attraverso una celebrazione particolare volta al ricordo e sempre molto commovente a cui potrete assistere anche se alloggiate in uno qualsiasi tra i numerosi hotel in lazio . A Venafro si trova inoltre il Cimitero Francese che inizialmente ospitava 4600 salme mentre ora solo 3414 visto che molte sono state rimpatriate nel dopoguerra. Quest’ultimo si trova lungo la strada che porta ad Isernia e ospita numerose salme di combattenti africani che caddero durante la Battaglia di Cassino.

Un viaggio nella memoria, arricchito anche dai numerosi musei che qui si trovano per celebrare, ma soprattutto per ricordare passi della guerra che hanno segnato la storia non solo italiana, ma di tutto il mondo.

A cura di Martina Celegato

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Scoprire le Dolomiti dalla sella di una moto!

Amata dagli sportivi e apprezzata dai collezionisti la moto da sempre rappresenta un mezzo di trasporto d’eccezione nella stagione estiva e primaverile.

Proprio con la bella stagione infatti questo mezzo diventa un esclusivo e privilegiato mezzo da cui poter osservare il mondo anche nei più piccoli dettagli senza le restrizioni di un’automobile ma assaporando, oltre alle bellezze paesaggistiche anche i profumi e gli aromi che caratterizzano primavera ed estate. Molto interessanti sono gli itinerari che vengono proposti da varie associazioni per appassionati che rivisitano località note per il turismo di massa in chiave “motociclistica” svelando ogni piccolo scorcio possibile e rendendoli nuovi e inesplorati. Sicuramente prestigiosi e avvincenti sono i percorsi montani come quelli che vanno ad esplorare le Dolomiti da gustare forniti di appositi schienali moto che permettano di cogliere comodamente ogni dettaglio del viaggio.

Le Dolomiti, particolari montagne veneto-trentine note per la loro peculiare conformazione e figura, ma anche per le prestigiose mete turistiche come Cortina e il Cadore, dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2009 racchiudono entusiasmanti percorsi per le moto che permettono di esplorare ogni piccolo dettaglio e gustare meravigliosi panorami che in automobile sicuramente non potrebbero avere il medesimo fascino. Proprio in queste località si snoda la “Grande strada delle Dolomiti” che va a collagare Bolzano a Cortina e che risale all’inizio del 1900 da affrontare in sella ad una moto muniti di apposite borse serbatoio.

Partendo da Bolzano e proseguendo in direzione nord est si attraversa la gola che a destra si apre sulla Val d’Ega e proseguendo si passano Ponte Nova dopodiché ci si troverà davanti all’imponente fascino del Nova Levante che si oltrepasserà attraverso il Passo di Costalunga. Prima del passo una sosta obbligatoria è quella presso il lago di Carezza, splendida location per pic nic o ristori necessari per chi viaggia in moto. Dopo aver ripreso il viaggio e oltrepassato anche il passo potrete visitare la Val di fassa e le sue incantevoli cittadine ossia Vigo, Canazei e arrivare al Passo del Pordoi. Da qui si potrà ammirare il magnifico panorama del Sasso Lungo a Nord ovest con il massiccio del Sella a Nord e la Marmolada a sud, nella quale si potrà vedere il ghiacciaio perenne. Dopo aver attraversato il Passo del Pordoi irrinunciabile diventa la strada che scende a valle che prevede ben 33 tornanti e che conduce ad Arabba e in seguito risalire verso nord solcando i 20 tornati della strada che conduce a Falzarego per poi arrivare a Cortina.

Questo percorso, che nella carta può sembrare lungo e tortuoso è in realtà adatto a tutti e permette di esplorare e ammirare zone delle Dolomiti. Si può percorrere in poche ore, senza tralasciare la sicurezza e quindi con appositi caschi modulari, per poi mettere in programma una bella passeggiata nel centro di Cortina o per intraprendere un’ulteriore escursione. L’importante è avere una buona attrezzatura e soprattutto non avere fretta perché mai come in questo caso è necessario fermarsi per ammirare questi meravigliosi luoghi naturali.

Molti altri possono esser gli itinerari che si trovano nel web che esplorano ogni singola regione italiana, dal mare ai percorsi culturali o religiosi, le varianti, come i panorami della nostra terra sono veramente infinite…non resta che scegliere e dotarsi di una buona fotocamera per immortalare questi splendidi luoghi.

A cura di Martina Celegato

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Arrivano on line gli skins Funny face: imperdibili!

Per il brand funny face, affidato ad Atlantyca Entertainment da Fitz Roy Media, ideata un’esclusiva collezione di skins per cellulari, smartphone, tablet, notebook prodotte e vendute on line da Sticasa srl.

Atlantyca Entertainment ha concluso un importante accordo di licensing, per il territorio italiano per il brand FUNNY FACE, con la società Sticasa S.r.l., una giovane azienda Milanese che con i siti www.sticasa.com e www.stikid.com.

Grazie all’accordo appena sottoscritto, Sticasa ha sviluppato una serie di divertentissimi SKINS FUNNY FACE per la personalizzazione di smartphone, cellulari, tablet e notebook già in vendita on line sul sito www.skinfactor.com.

Gli SKINS sono pellicole adesive realizzate con un materiale innovativo: prodotte esattamente su misura per ogni modello, lo rivestono come una seconda pelle con un effetto straordinario che fa sembrare che la grafica sia stata applicata direttamente dal produttore dell’apparecchio e non successivamente.

“Funny Face è una property molto versatile, destinata a raccogliere consensi e nuovi fan di tutte le età” afferma Rachele Geraci Licensing Manager di Atlantyca Entertainment“ Non si puo’ che sorridere guardando le buffe espressioni di questi personaggi! Siamo veramente elettrizzati da questa collaborazione con Sticasa S.r.l. certi che i loro innovativi prodotti distribuiti on line riusciranno a trasmettere la gioia e lo humor di Funny Face a tutti i consumatori, grandi e piccoli.”

Funny Face , rappresentato in Italia da Atlantyca Entertainment, è una property molto versatile, destinata a raccogliere consensi e nuovi fan di tutte le età grazie anche ai nuovi prodotti lanciati da Sticasa. I personaggi di Funny Face sono stati ideati come “testimonial” per una gamma di bevande alla frutta lanciata da Pillsbury nel 1964. Il segno grafico comunicativo ed accattivante dei personaggi li ha immediatamente resi popolari fra i bambini in età scolare. In seguito agli spot televisivi, si e’ scatenata la richiesta di merchandising con i divertenti personaggi di Funny Face, tanto che Tazze, zaini, pupazzi e altri prodotti realizzati allora sono ambiti dai collezionisti ancora ai nostri giorni.

I personaggi Funny Face sono ricomparsi sul piccolo schermo nel 2008 in una nuova serie animata prodotta da Renegade Animation/Brady Enterprises e distribuita da Fitz Roy Media.

Ufficio stampa: Luisa Bianchi – [email protected]

cell. 340 0817661 – Atlantyca Entertainment – Via Leopardi 8 – Milano

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Aziende e cellulari, un cambiamento di abitudini forte sul mercato

Essere sempre in contatto con i propri clienti, controllare la posta elettronica, essere in contatto con i colleghi dell’ufficio al giorno d’oggi non è più un vanto o un optional ma è indispensabile per poter migliorare giorno per giorno il business e controllare l’andamento globale del proprio mercato affaristico.

Non solo, nella vita di tutti i gironi, e non esclusivamente nel campo lavorativo il cellulare rappresenta l’oggetto che indiscutibilmente viene usato più spesso, addirittura in molti casi rappresenta il primo oggetto che viene toccato al risveglio e l’ultimo alla sera, un prolungamento del nostro corpo quindi che permette di restare in contatto col mondo. E’ questo infatti uno degli oggetti che, forse più della rete internet, ci permette di restare in contatto con amici, parenti, colleghi e clienti, insomma con tutti coloro che entrano a far parte della nostra vita nell’arco di una giornata.

Si può dunque dire che l’uso del telefonino e delle nuove tecnologie ad esso correlate hanno modificato non solo le nostre abitudini ma soprattutto la nostra vita professionale permettendoci di essere sempre a disposizione delle persone che necessitano della nostra collaborazione e di poter svolgere lavori e altre mansioni correlate alla vita professionale anche a distanza. Un grande passo in avanti se si pensa che solo fino a pochi anni fa’ era impossibile svolgere determinate funzioni al di fuori dell’ambiente ufficio. Tra i maggiori utilizzi dei telefoni e delle offerte telefoni, che ora sono stati accompagnati dai tablet e dagli smartphone multifunzione, ci sono sicuramente l’invio e la ricezione di posta elettronica, la chat e tutti i servizi di messaggistica istantanea e i social network che oramai rappresentano una delle maggiori fonti di business e marketing, di qualsiasi settore.

Un esempio lampante delle infinite possibilità che ha portato la diffusione a larga scala di queste tecnologie in movimento e prima su tutte quella della telefonia mobile è molto chiaro nella professione giornalistica. Ora il reporter è in continuo contatto con la redazione, può spostarsi tranquillamente e produrre materiali audiovisivi in completa autonomia, inoltre che le vantaggiose tariffe che vengono proposte in abbonamento c’è l’opportunità di chiamare gratis oltre che di inviare messaggi gratis tutto il giorno e tutti i giorni. Se poi si vuole approfittare di tutte le opportunità che del mercato c’è anche la possibilità di avere in usufrutto o con particolari clausole sull’abbonamento e promozioni winddei telefoni di ultima generazione come la promozioni blackberry, che consentono di poter utilizzare tale oggetto e tutte le sue infinite potenzialità.

Esplorare il mondo della telefonia mobile e dei suoi gestori può richiedere molto tempo ma vale la pena sondare tutte le opportunità del mercato possibili perché ognuna con le proprie peculiarità è in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi ambito. Molto interessante nell’ultimo periodo è sicuramente l’opportunità offerta da wind che prevede delle tariffe wind agevolate nel tempo per chi passa al gestore per la gestione aziendale del traffico telefonico e dati. Le opzioni tutto incluso rappresentano infatti uno dei migliori ambiti di offerta per le aziende o anche per i semplici titolari di partita iva che possono approfittare di vantaggiose tariffe e concedersi quindi l’opportunità di avere in tasca la tecnologia indispensabile per il loro lavoro!

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Motori di ricerca internet

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Dal 24 al 26 maggio tutti Verona per…”Pulire”!

Si terrà dal 24 al 26 maggio prossimo la ventottesima edizione di Pulire, la fiera internazionale del “fare pulito” che si conferma come l’evento più importante del settore nel panorama italiano.

La Fiera torna per la 28esima edizione come il riferimento per l’esposizione e la presentazione al pubblico delle produzioni e delle tecnologia che guardano il mondo della pulizia professionale e dei lavori di pulizie sotto tutti i punti vista che mira ad approfondire non solo le innovazioni tecnologiche del settore ma anche il clima culturale in ci va ad inserirsi tale realtà lavorativa con una particolare attenzione per il design la ricerca e l’innovazione nell’utilizzo di nuove strumentazioni per ottenere risultati sempre più efficienti ed efficaci.

Pulire si terrà all’interno della prestigiosa cornice della Fiera di Verona, divenuta ormai sede d’eccezione per numerose manifestazioni di vari ambiti che si alternano durante tutto l’anno andando a scandire ed arricchire il panorama tecnologico di ogni ambito, si estenderà su una superficie espositiva pari a 14.000 mq che andranno ad accogliere più di 300 espositori che nell’edizione di quest’anno si sono arricchite di molte categorie merceologiche e marchi rappresentati.

Un forte segnale questo della partecipazione di numerosi espositori e marchi che permette di essere ottimisti dopo il leggero trend positivo avuto nel 2010 per quel che riguarda proprio il settore della pulizia in tutti i campi. Non solo aziende nuove però andranno ad esporre all’interno dei padiglioni, non mancheranno infatti i marchi e le aziende che hanno fatto nascere e crescere la fiera e hanno permesso la sua affermazione come riferimento per il settore e prestigiosa kermesse per un settore che vede impiegati moltissimi operatori, come pulizie a roma ma non solo in Italia.

Tra i settori che hanno visto incremento notevole di iscrizioni e partecipazione a Pulire ci sono quelli della componentistica che si rivolgono in particolar modo a chi produce i macchinari e a chi li perfeziona, i produttori di materiale in carta, settore crescente nel mondo della pulizia che sta investendo sempre più ed elaborando nuovi prodotti per soddisfare le peculiari esigenze di mercato.

Un aspetto fondamentale, che di anno in anno va a decretare quello che è il successo di Pulire è la sempre più crescente presenza di marchi stranieri all’interno della manifestazione sia legati da collaborazioni con marchi italiani sia per proporre al nostro mercato i loro prodotti. Quest’anno gli espositori esteri provengono da Spagna, India, Turchia, Russia e Asia, paesi che già contano delle collaborazioni a livello fieristico che stanno portando i prodotti italiani ad espandersi anche verso questi mercati sia nella pulizia uffici che industriale su vasta scala. Inoltre alla manifestazione saranno presenti importanti portavoce di paesi stranieri come Spagna, Brasile e Turchia che andranno a dialogare con i rappresentanti delle associazioni di categoria italiane per arricchire il dialogo e la crescita dell’intero settore.

All’interno di pulire saranno ospitati anche due premi, il primo intitolato “Clean Green Award” che va a premiare le innovazioni tecnologiche che vanno ad incrementare e ottimizzare il lavoro degli operatori di settore e il “Premio Innovazione Pulire 2011” che si impegna a premiare quello tra gli espositori che si è confermato come propulsore di nuove innovazioni e nuovi prodotti per ‘aumento della competitività ne mercato.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Marketing operativo

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Carrelli elevatori: strumenti indispensabili in azienda

Indispensabili nel mondo industriale i carrelli elevatori stanno diventando sempre più diffusi anche nel mondo artigianale.

Sempre più infatti la tecnologia sta intervenendo in questo settore elaborando carrelli elevatori di dimensioni ridotte che bene si adattano ad essere utilizzati in spazi ridotti e movimentare materiali che altrimenti richiederebbero l’intervento di più operai. Insomma un valido aiuto per gli operatori del settore che riescono a svolgere da soli mansioni che altrimenti richiederebbero maggiore spreco di tempo e personale. Principalmente i carrelli elevatori retrattili sono presenti come macchinari in tutti quegli ambienti come industrie e magazzini in cui vi è la necessità di spostare grandi quantità di materiale sia per sedizioni sia per uso interno. Di solito per gli spostamenti in zona interna all’’azienda si preferiscono macchinari a batteria o elettrici mentre quando è previsto che il macchinario si sposti anche al di fuori ci si orienta verso un prodotto a diesel, in grado di avere una maggiore autonomia.

Sebbene però rappresentino un aiuto ormai indispensabile all’interno delle aziende questi macchinari negli ultimi anni sono stati soggetti ad una normativa ben precisa che ne ha delimitato il raggio di applicazione ma soprattutto le competenze che vengono richieste a chi li va ad utilizzare, ossia gli operai. La normativa a cui si fa riferimento per i carrelli elevatori è l’allegato V in riferimento al DPR 547/55 che definisce le caratteristiche che devono avere i carrelli e le norme che devono essere rispettate da chi li manovra. Queste sono le principali norme che si è tenuti a rispettare quando si parla di carrelli elevatori sul luogo di lavoro.

I carrelli elevatori su cui prendono posto uno o più lavoratori devono essere sistemati o attrezzati in modo da limitarne i rischi di ribaltamento. Per fare ciò è indispensabile che le attrezzature e le condizioni di installazione siano sottoposte ad un controllo iniziale che deve avvenire per mano di tecnici specializzati in manutenzione carrelli elevatori sia dopo l’installazione sia prima della messa in esercizio e inoltre deve avvenire dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere e in una nuova località di impianto per assicurarne la buona funzionalità e la corretta installazione.

I carrelli elevatori inoltre rientrano ella categoria delle attrezzature soggette a influssi che possono determinarne deterioramenti i quali a loro volta possono dare origine a situazioni pericolose e quindi devono essere sottoposti a interventi di controllo periodici con frequenza stabilita in base alle indicazioni dei fabbricanti dello stesso carrello sia esso elettrico o diesel o anche un carrelli elevatori usati. I carrelli elevatori devono inoltre essere controllati ogni volta che su di essi viene eseguito un intervento di manutenzione straordinaria che possa avere conseguenze nel funzionamento ma soprattutto nella sicurezza di chi lo manovra. Ovviamente nella normativa viene precisato che tutti questi interventi di controllo e manutenzione devono essere effettuati da persone competenti in materia in grado di certificare l’esito del controllo.

Solitamente la scadenza più indicata in cui effettuare i controlli è quella trimestrale, poi ovviamente è sempre meglio chiedere la consulenza in questo ambito a chi ne può valutare l’effettivo utilizzo. L’importante è comunque controllare che il prodotto abbia la marcature CE, caratteristica che qualsiasi produttore o rivenditore affidabile può garantirvi.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Sales Marketing

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Medicina e musica, alcune delle strade possibili

La musica, come altre forme di arte e di sport, oltre ad appassionare schiere di persona trova un’adeguata applicazione anche all’interno della cura di determinate patologie, soprattutto quelle legate a disturbi socioculturali e particolari handicap.

In particolar modo quella della musicoterapia è una terapia medica che viene applicata nella cura di autismo, cecità, prematurità, disturbi di apprendimento e di linguaggio ma anche con patologie molto più gravi come paralisi cerebrali infantili, sindrome di down, sordità. Molte sono le metodologie con le quali la musicoterapia viene applicata alcune che implicano l’uso e l’apprendimento a suonare strumenti musicali anche moderni come pianoforte digitale, altre che implicano l’ascolto intensivo di particolari generi musicali altre ancora che prevedono l’utilizzo di modalità informatiche strettamente correlate alla musica. Tutti questi metodi di cura sono riconosciuti per le loro peculiarità e la loro efficacia all’interno della comunità medico scientifica. Il contesto musicale infatti permette al terapeuta di accedere alla sfera emotiva del soggetto, solitamente il bambino, permettendogli quindi di interagire direttamente con lui vincendo tutte le remore di natura sociale che molte volte preclusono l’azione educativa di insegnanti ed educatori in genere.

Come già detto uno dei particolari ambiti i cui viene applicata questa particolare cura è l’autismo o alcuni tratti autistici che si possono riscontrare fin dalla prima infanzia e che presentano dei sintomi molto chiari, per chi ovviamente li sa cogliere e accettare. In questo particolare settore lo scopo della musicoterapia è quella di far nascere nel soggetto l’intenzionalità dell’azione legata all’ascolto che a lungo andare provoca un’apertura anche alle emozioni e spinge ad accogliere l’interazione con altre persone e lo sviluppo di una socializzazione collaborativa e produttiva. E’ questo un elemento fondamentale per la risoluzione delle problematiche legate a sindromi autistiche e sicuramente rappresenta una delle tante strade possibili per la cura e risoluzione. Questa può avvenire sia mediante l’ascolto che mediante l’apprendimento a suonare strumenti musicali tamburo o percussioni che consentono una libera espressione dell’individuo.

Nel caso di soggetti non vedenti o ipovedenti la musicoterapia viene applicata per poter consentire a tale soggetto di poter esplorare con i sensi a lui disponibili il mondo, in questo caso attraverso le note, spingendolo così ad assumere una certa autonomia anche nella dimestichezza con strumenti tradizionali quali il pianoforte o la chitarra, o strumenti particolari come le percussioni, che consentono di mettere in atto l’ipersensibilità al tatto, tipica dei soggetti non vedenti.

Interessanti sono i risultati che si sono ottenuti anche nell’ambito delle difficoltà di apprendimento e tutte le problematiche ad esse relative come la dislessia, disgrafia, disturbi del comportamento, iperattività e molto altro. La musica infatti, e la particolare metodologia della risonanza corporea che consente di entrare in contatto con le vere e proprie vibrazioni musicali, riesce a generare nel bambino, solitamente questi disturbi si colgono in età scolare, un contesto in cui egli stesso si sente a suo agio e quindi può permettersi di essere se stesso senza le inibizioni che inevitabilmente sono presenti i un contesto di gruppo come quello che si crea all’interno di una classe scolastica. Questa facilità relazionale, che si viene a creare attraverso le note musicali tra soggetto e terapeuta, va a chiarire la vera natura dei disturbi consentendo di individuarne le vere cause e concatenando i veri elementi che portano alla risoluzione del problema vero e proprio.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Indicizzazione ricerca

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Le ciclovie veronesi…tesoro da scoprire!

Quello del cicloturismo è un settore che sta crescendo molto in Italia grazie all’introduzione di una particolare sensibilizzazione verso l’ambiente e alla diffusione di percorsi ciclabili d’eccezione.

E’ indubbio infatti che scoprire Verona bici e le zone che la circondano con i bellissimi panorami collinari e il lago di Garda rappresenta una possibilità unica, che grazie alle numerose piste ciclabili e percorsi appositamente studiati per il turismo in bicicletta permettono di poterlo fare in piena sicurezza senza dover fare attenzione alle automobili o ad altri pericoli. I percorsi ciclabili infatti stanno prendendo piede anche in Itala e vengono molto incentivati anche dalle amministrazioni pubbliche perché hanno una doppia valenza positiva ossia quella della riduzione delle emissioni altresì causate da automobili e affini sia quella di far praticare sano sport all’aria aperta e quindi incentivare uno stile di vita sano.

La provincia di Verona, per favorire questo tipo di ciclismo green, ha elaborato numerosi percorsi studiati appositamente per biciclette Verona che permettono di scoprire zone altrimenti poco note come piccoli paesi dell’entroterra, i Monti Lessini e il Monte Baldo, le colline della Valpolicella e dell’est Veronese. Moltissime opportunità insomma che includono al loro interno anche la stessa città di Verona che portano ad esplorare le Torricelle e i percorsi che seguono l’andamento dell’Adige, fiume che tocca la città in svariati punti. Il tutto con la comodità di poter caricare il proprio mezzo all’interno di bus, funivie, traghetti e seggiovie (come la nuova Prada-Costabella) per arrivare al punto da cui desideriamo partire per fare il nostro giro in bici da soli o in compagnia.

Di certo la ciclovia più nota e più frequentata di tutto il Veneto è quella denominata Ciclovia del Fiume che inizia da Peschiera del Garda e termina a Mantova ripercorrendo il tragitto del fiume Mincio in un territorio condiviso tra le provincie di Mantova e Verona in un territorio pianeggiante con percorsi asfaltati, ben percorribili e sicuri che permettono di portare anche i più piccoli alla scoperta del piacere del turismo all’aria aperta. Oltre a questa ciclovia molto rinomata la Provincia di Verona ha elaborato anche delle ulteriori mappe che tracciano dei percorsi alternativi anche di mtb Verona, poco noti ma di suggestiva bellezza come quello che ripercorre la strada del vino di Soave che collega tra loro i punti nevralgici della produzione di questa particolare tipologia di vino oppure la Strada dei Riso che ripercorre le cittadine che sono diventate importanti per la produzione di questo altrettanto tipico prodotto veronese.

Per i più audaci inoltre è possibile percorrere anche lunghi tratti di strada in sella ad una bici e partendo da Verona si può arrivare in Trentino Alto Adige. Partendo dalla pianura che circonda la città di Romeo e Giulietta infatti si può arrivare in bici direttamente a Rovereto, ovviamente per farlo bisogna essere ben allenati oppure prevedere alcuni giorni per farlo studiando bene il percorso per non perdere nessuno dei bellissimi panorami o siti culturali così numerosi lungo il percorso. Un’occasione quindi non solo per stare all’aria aperta ma anche per gustare gli innumerevoli prodotti tipici della zona!

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

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Colomba Pasquale: storia di un dolce tra leggenda e realtà

La pasqua è alle porte e con essa sono in arrivo tutte le dolci specialità che la caratterizzano dai dolci da forno alle specialità al cioccolato amate da bambini ma non solo.
Sicuramente nella tradizione italiana tra i dolci pasqualiil dolce più noto e più diffuso che si identifica, anche nella forma, con la ricorrenza della Pasqua è senza alcuna ombra di dubbio la Colomba. La sua storia affonda le radici nella più radicata tradizione cattolica ma varie sono le leggende legate sia al dolce che all’animale che esso va ad interpretare.

Secondo la Bibbia la colomba rappresenta e impersona la speranza perché fu proprio essa a tornare all’arca di Noè con un ramoscello di ulivo nel becco dopo il diluvio universale, segnandone la fine e la riconciliazione dell’uomo con Dio e segnalando la presenza di terre emerse. Un forte segnale quindi, strettamente legato al significato che la Pasqua riveste all’interno della cultura dei paesi cristiani.

Diversa è l’origine della colomba, intesa nella versione dolciaria , che viene fatta risalire all’epoca medievale precisamente durante il le invasioni barbariche e precisamente quelle guidate da Re Alboino che scese in Italia con i suoi soldati per conquistare la città di Pavia. L’assedio alla città, come raccontano i numerosi resoconti redatti all’epoca e nei periodi posteriori, fu lunghissimo, durò addirittura trent’anni durante i quali i barbari furono respinti dalla città. Dopo i tre anni passati alle porte di Pavia Re Alboino riuscì a sfondare le porte della città ed entrarvi precisamente nel giorno della vigilia di Pasqua nel 572. Il Re, preso da un forte desiderio di vendetta decise di incendiare l’intera città e sterminarne i cittadini. Prima però decise di accettare i doni che i cittadini gli porgevano, seguendo così la cavalleria guerresca dell’epoca.

I doni dei pavesi consistevano in dodici fanciulle di rara bellezza che secondo la tradizione avrebbero dovuto intrattenere le notti del sovrano. Narra la leggenda però che, mentre il sovrano rifletteva sulla sorte degli abitanti si presentò al suo cospetto un umile artigiano che gli porse in dono dei pani e delle torte di pasqua fatte a forma di colomba quale tributo e gesto di pace nel giorno di Pasqua, dolci che risultarono talmente tanto buoni e gustosi da spingere il sovrano a cambiare idea sulle sorti degli abitanti di Pavia e fare la solenne promessa di “rispettare la città e i suoi cittadini, in onore delle colombe”. La promessa si rivelò comunque un inganno visto che, quando il sovrano chiese i nomi alle fanciulle che i pavesi gli avevano portato, esse risposero tutte “Colomba”. Si narra che Re Alboino comprese il raggiro di cui era stato vittima ma decise comunque di risparmiare i cittadini e non sterminarli.

Un’altra, ben più nota, legenda legata al dolce colomba si fa’ risalire alla Battaglia di Legnano nel 1176. La Battaglia vinta dai Comuni Lombardi contro il noto condottiero Federico Barbarossa imperatore di Germania venne festeggiata con questi dolci a forma di colomba. L’idea viene fatta risalire ad un condottiero del carroccio che durante la battaglia rimase colpito da alcuni volatili che si erano poggiati sulle insegne lombarde facendone percepire così la vittoria.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Posizionamento ricerca

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Innovazione e sicurezza, l’impiego del legno nelle costruzioni

Il tema della sicurezza nel settore edilizio è un tema attualmente molto sentito a causa dei recenti eventi sismici che hanno scosso non solo la realtà italiana ama anche quella internazionale e che hanno reso necessaria la sperimentazione e l’attuazione di nuove tipologie abitative.

La ricerca, che mai aveva smesso di cercare soluzioni soddisfacenti in questo versante, si è quindi concentrata su soluzioni che siano in grado di conciliare vari fattori tra loro apparentemente contrastanti ma che in realtà, nella fase di realizzazione si rivelano complementari e assolutamente indispensabili gli uni agli altri. Sicuramente il materiale prediletto per queste costruzioni è il legno, soprattutto nella variante del legno lamellare, che oltre ad essere un materiale estremamente versatile risulta essere soddisfacente sia per elasticità sia per efficienza energetica.

Un’ efficienza che viene raggiunta sia per caratteristiche implicite del materiale sia per lavorazione e connubio con altri materiali utilizzati ordinariamente nelle costruzioni edilizie come il calcestruzzo e il cemento che vengono però utilizzati in maniera più limitata e marginale. Proprio il legno lamellare sembra infatti essere il materiale portante delle nuove tipologie abitative sperimentate in Italia, tipologie abitative che sono nettamente superiori alle mastodontiche strutture in cemento armato non solo poco sicure in caso di sisma ma anche poco efficienti a livello energetico, anzi delle vere e proprie centrali energivore.

Proprio per assecondare questa produzione abitativa di alta qualità ed efficienza molte sono le aziende in Italia che si sono specializzate nella produzione e vendita profili legno e pannelli di legno lamellare di alta qualità che trova la sua migliore applicazione non solo nella struttura abitativa esterna ed interna, ossia come rivestimento, ma anche all’interno di strutture portanti come pareti e soffitti inserito come intercapedine tra strati di calcestruzzo o altro materiale. Una metodologia che vede unite le capacità di resistenza tipiche del calcestruzzo e delle materie cementizie con l’elasticità e l’efficienza del legno di alta qualità. Da sottolineare come i nuovi moduli abitativi siano in grado di soddisfare ogni esigenza anche a riguardo dell’arredamento e profili legno necessari all’interno di ogni casa con l’impiego sempre del materiale legno e della sua compattezza unita all’elasticità.

E’ interessante però analizzare l’efficienza energetica non solo da punto di vista delle nuove costruzioni e delle nuove realizzazioni, che senza ombra di dubbio sono territori privilegiati per la sperimentazione e l’attuazione di nuovi modelli energetici, ma soprattutto del raggiungimento di tali obiettivi anche nella riqualificazione o ricostruzione di edifici in centri storici o danneggiati da sismi (come nel caso de L’Aquila). Rappresentano queste due tipologie di intervento proprio le vere e proprie sfide non solo per i progettisti, gli ingegneri e gli architetti ma anche per le azienda che producono la materia prima che in questo caso devono adattare alle esigenze dell’edificio rispettando comunque molte delle linee architettoniche già esistenti. Il materiale infatti deve in questi casi adattarsi a quelle che sono le forme, senza definirle così come avviene nelle nuove strutture. Una nuova sfida che con l’ausilio della sperimentazione e la passione nell’impiego del legno e nella progettazione sarà sicuramente colta dalle intraprendenti aziende del settore italiane che sapranno proporre innovative e sorprendenti soluzioni.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Posizionamento motori

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Perché le casette ecologiche non sono poi così diffuse in Italia?

La casa ecologica è uno dei feticci degli ultimi tempi, una sorta di oggetto a cui si tende idealmente ma che, in particolar modo in Italia, non viene incentivato con attenzione al mercato e alle metodologie e pratiche edilizie statali.
Partendo dall’inizio, ossia da dove le case ecologiche e in particolar modo le case in legno o case bioedilizia sono una realtà, bisogna fare un’accurata analisi di quello che è il contesto burocratico e sociale in cui vanno ad inserirsi queste costruzioni. E’ indubbio infatti che nei paesi nordici dell’Europa il sentimento diffuso rispetto all’ambiente, all’ecologia e quindi a tutti quei comportamenti che denotano tale sensibilità sia molto diverso da quello presente in Italia, o in altri stati limitrofi tanto da aver incentivato l’elaborazione e il regolare impiego di espedienti come la raccolta differenziata autonoma, la realizzazione abitale di case di legno come abitazioni principali, l’utilizzo di mezzi di trasporto non inquinanti e tutte le metodologie di risparmio energetico che prevedono l’utilizzo di energie rinnovabili per il consumo domestico, industriale e statale.

Un contesto privilegiato quindi in cui le case in legno sono la perfetta coronazione e immagine del modello abitativo e che vanno ad incastonarsi come diamanti in una realtà già sensibile alle tematiche in questione. Non solo, soprattutto negli stati in cui sono nate queste tipologie abitative è semplice e immediata anche la costruzione. Basti pensare all’iter burocratico necessario in Italia per la realizzazione di una casa, che va dal primo contatto con lo specialista alla proposta all’ufficio tecnico comunale e alle altre pratiche necessarie anche solo per entrare in possesso dei permessi a costruire anche per delle semplici strutture esterne come coperture in legno. In Germania, per citare solo l’esempio a noi più vicino geograficamente, è sufficiente acquistare un terreno e procedere alla scelta della propria casa prefabbricata in legno e poi attendere, l’azienda stessa si occuperà di sbrigare tutte le pratiche amministrative in quanto al suo interno è dotata di tutti i professionisti necessari alla realizzazione completa del modulo abitativo. E’ proprio per questo, per le numerose agevolazioni burocratiche e fiscali che queste tipologie di abitazione sono privilegiate e sempre più adottate come abitazione primaria in queste zone. E questo è solo il primo dei tanti punti che devono spingere alla differenziazione delle proposte immesse nel mercato che devono essere personalizzate e adattate peculiarmente ad ogni realtà.

E’ infatti sotto gli occhi di tutti come il mercato delle casette in legno faccia fatica ad affermarsi in Italia, nonostante questi prodotti abbiano delle indubbie doti e privilegi se confrontate con altri tipi di casa. In Italia infatti il mercato è molto più variegato, gli innumerevoli professionisti autonomi non riescono a limitare la loro azione alla mera installazione del prodotto ma, come è giusto che sia, vogliono comunque portare il loro peculiare apporto, nonostante questi moduli abitativi abbiano già alla base una loro progettazione e quindi necessitino solo ed esclusivamente dell’installazione come tettoie legno. Per l’affermarsi quindi di questi moduli abitativi non è ad oggi sufficiente la mera proposta economica, il percorso di sensibilizzazione e accomodamento delle abitudini è ancora molto lungo e richiede lo sforo congiunto sia da parte degli enti locali e statali sia da parte dei singoli cittadini.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Marketing mix

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Recuperare con il risparmio energetico: l’obiettivo della Fiera dell’Edilizia 2011

Si terrà dal 24 al 27 marzo la Fiera dell’edilizia 2011 presso l’Ente Fiera Promoberg a Bergamo, una fiera che si ripropone l’ambizioso obiettivo di risollevare il settore attraverso le innovazioni e la bioedilizia.
La Fiera dell’Edilizia torna, dopo il successo riscosso nell’edizione del 2010 con 28 categorie merceologiche inerenti al settore delle costruzioni, ben 10 sono state aggiunte rispetto alla precedente edizione per fornire un maggiore ventaglio di informazioni, proposte e possibilità ai visitatori e agli addetti del settore. Innovazione che puntano in particolar modo al mondo delle case bioedilizia e delle costruzioni che seguano i principali parametri del risparmio energetico e dell’efficienza delle abitazioni. Temi che si legano in maniera indissolubile con quelli caldi a livello internazionale come la riduzione delle emissioni, la sicurezza sui luoghi di lavoro in particolare nei cantieri edilizi e che mirano a contenimento continuo delle emissioni in particolar modo per le abitazioni attraverso un isolamento efficace ed efficiente.

Ben 290 quindi gli espositori che parteciperanno alla manifestazione che proporranno le soluzioni più all’avanguardia ed efficienti elaborate sia a livello aziendale sia a livello di progettazione attraverso una sperimentazione empirica continua che prevede l’applicazione delle migliori tecnologie relative alla bioedilizia e al risparmio energetico mostrando al pubblico i vantaggi di una casa ecologica in legno. Innovazioni a 360° nel mondo dell’edilizia che permettono una loro applicazione molto elastica sia nelle metodologie applicative sia nelle modalità e sperimentazioni.
Importante è anche l’appuntamento con la formazione e intensa è l’attesa per il 2° congresso nazionale sul valore delle case in legno targato Koelnmesse. Congresso che andrà ad aggiungersi e rendere ancor più prestigiosa una manifestazione ricca di workshop e laboratori tenuti dai maggiori esperti e progettisti a livello italiano del settore. Un appuntamento quindi che si preannuncia come arma contro la crisi del settore e che mira a dare risposte convincenti e vincenti ad un mondo che chiede sempre più certezze all’economia. Ma non solo il mondo dell’edilizia anche quello dell’artigianato, dell’installazione e della committenza privata verranno coinvolte grazie alla proposta molto variegata in grado di soddisfare tutti i livelli di necessità. Ben 290 espositori che fanno riferimento a 28 categorie merceologiche, tre padiglioni che ospitano al loro interno 605 stand per un totale di 34.500 metri quadrati espositivi.

Un trend positivo quello di Edil 2011 quindi che vede una percentuale del 51% di aziende partecipanti che annoverano tra i loro prodotti anche elementi che fanno riferimento alla bioedilizia e al risparmio energetico tramite l’impiego di energie alternative, e un forte aumento degli espositori che sono specializzati in prodotti che concernono il mondo della sicurezza. Oltre a questo particolare e nutrita sarà l’area che verrà dedicata in particolar modo ai produttori tedeschi di case in legno su misura presenti ormai da anni nel mercato italiano che rappresentano la massima evoluzione e tecnologia del settore ossia: Haus Idea, Huf Haus, Rensch Haus e Schwörer Haus.
Nutrito anche il panorama degli eventi collaterali come il salone del Risparmio energetico, la mostra congresso già citata relativa al valore delle case in legno, la valorizzazione delle pietre naturali e convegni, workshop e laboratori che prevedono anche un premio per l’innovazione tecnologica per realizzazioni già costruite e installate.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Piano di marketing

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Conoscenza e previsione del futuro: l’oroscopo nel mondo e nella cultura

Il voler conoscere il futuro, l’ansia della previsione e della conoscenza di ciò che ci aspetta sono dei denominatori comuni che hanno accomunato la storia e le vicende di tutte le società umane.

Studiando e analizzando varie società e tradizioni culturali infatti si può notare che uno degli elementi che le accomuna tutte è l’esistenza di segni astrologici, sistemi legati alle stelle che vanno a definire delle caratteristiche comuni legate al periodo della nascita che dovrebbero fornire delle linee generali con le quali accomunare i caratteri, i comportamenti e le personalità. In alcuni casi l’elaborazione di questi casi astrologici è divenuta quasi una scienza i cui specialisti, in particolare le cartomanti sensitive, vengono consultati e ascoltati con molta attenzione. In molti casi, soprattutto quando si parla di società tradizionali, coloro che si occupavano di astrologia erano addirittura considerati quasi degli dei, dei santoni da cui dipendeva la sorte delle persone e che orientavano le decisioni e le azioni dei sovrani.

L’astrologia, come la intendiamo noi oggi, deriva dalla Grecia come sottolinea la sua origine etimologica che fa riferimento sia ad “aster”, cioè stella e “logos” ossia discorso quindi fa riferimento a tutte quelle pratiche, che vengono interpretate e definite come un’arte, in quanto non impiegano mezzi scientifici o metodologie empiriche, che approfondiscono tutte le conseguenze che possono avere le implicazioni astrologiche nella vita dell’uomo con particolare riguardo per il calcolo ascendente e le sue implicazioni. Come nella nostra cultura si sono sviluppati 12 segni che indicativamente si sviluppano con cadenza mensile e quindi si ripetono tutti una volta l’anno in altre culture si sono sviluppate altre forme di previsione astrologica, che hanno assunto anche diverse tipologie di evoluzione e definizione.

Tra la cultura dell’oroscopo internazionale ci sono molte varietà. Nella cultura Maya, sviluppatasi nel centro America, si erano creati 2 calendari di riferimento uno civile, il calendario di Haab, e uno religioso e rituale ossia il calendario di Tzolkin, che venivano utilizzati entrambi in relazione al calendario lunare che a sua volta si componeva di 13 mesi e 28 giorni, ognuno dei quali era associato un segno zodiacale di riferimento. I segni zodiacali Maya erano quindi Falcone, Giaguaro, Cane, Serpente, Lepre, Tartaruga, Pipistrello, Scorpione, Cervo, Civetta, Pavone, Lucertola e Scimmia. La particolarità dell’oroscopo maya è quella di differenziare le caratteristiche dei vari segni nel caso si tratti di un uomo o di una donna. Noto è divenuto nell’ultimo periodo il calendario Maya che prevede la fine del mondo nel 2012 in quanto proprio in quel’anno è previstala fine del calendario che non vede futuro oltre.

Sicuramente ben più noto è l’oroscopo cinese che si è sviluppato secondo una logica totalmente estranea a quella del ciclo annuale. L’astrologia cinese infatti prevede l’avvicendarsi dei vari segni zodiacali legati a quelli che sono gli anni del calendario cinese che associa le caratteristiche zodiacali ad un periodo determinato in relazione ai cicli lunari. Ogni periodo ha la durata di 60 anni suddiviso in 12 settori di 354 giorni, ossia un anno lunare, ed ognuno di questi settori viene messo in relazione agli elementi Acqua, Legno, Metallo, Fuoco e Terra che vengono a loro volta messi in relazione ad animali in successione ordinata che sono Topo, Bufalo, Tigre, Cavallo, Capra, Gallo, Lepre, Drago, Serpente, Scimmia, Cane e Cinghiale.

A cura di Martina Celegato

Prima Posizione srl

Guerrilla marketing

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