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Formazione salute e sicurezza: focus su nuovi metodi e tecnologie

Comunicato Stampa

Formazione salute e sicurezza: focus su nuovi metodi e tecnologie

Si è svolto il 19 novembre 2019 a Milano presso Palazzo Pirelli un convegno AiFOS in collaborazione con Regione Lombardia per presentare esperienze originali e approcci innovativi.

 

Perché la formazione alla sicurezza sul lavoro sia efficace è necessario che un docente formatore non sia solo competente, ma che conosca e sappia utilizzare anche le più recenti e utili metodologie per migliorare l’apprendimento.

Inoltre, il progresso scientifico nell’era dell’information technology mette a disposizione di enti di formazione e aziende una vasta gamma di nuove soluzioni tecnologiche che possono rappresentare utili strumenti di formazione. Tali soluzioni, però, a fronte di molti vantaggi possono presentare anche delle criticità che è bene conoscere per garantire il pieno successo dell’attività formativa.

 

Quali innovative metodologie didattiche si possono impiegare per migliorare la formazione? Che strumenti tecnologicamente avanzati sono oggi disponibili per integrare o sostituire la formazione in aula?

 

Proprio per rispondere a queste domande l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), che lavora da oltre 15 anni analizzando i processi formativi e testando l’efficacia degli strumenti di apprendimento, ha organizzato per il 19 novembre 2019, un convegno dal titolo “Tecnologie e metodologie della formazione per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. Grazie alla collaborazione con Regione Lombardia l’evento si è svolto nella prestigiosa cornice di Palazzo Pirelli a Milano.

 

Storytelling e mattoncini LEGO® per migliorare l’efficacia della formazione

In apertura dell’iniziativa l’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Melania Rizzoli, ha portato i saluti della Giunta Regionale lombarda e del Presidente Attilio Fontana assente per un viaggio istituzionale in Cina. Si è poi entrati nel vivo delle tematiche all’ordine del giorno con il moderatore avvocato Lorenzo Fantini (già Dirigente del Ministero del Lavoro Divisione Salute e Sicurezza) che ha dato la parola all’ing. Lucio Fattori (RSPP, Formatore e consulente aziendale) e al suo intervento dal titolo “Dal formatore allo storyteller: narrare la sicurezza sul lavoro”.

Fattori ha incentrato la sua esposizione sulla necessità di incrementare l’efficacia della formazione e mantenere viva l’attenzione dei discenti in aula. La tecnica narrativa dello storytelling rappresenta la chiave per stimolare la partecipazione, intesa non solo come attività intellettiva ma anche empatica. Nella seconda parte dell’intervento, sotto la lente di ingrandimento la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®, che consiste nel costruire con le proprie mani modelli tridimensionali del tema in gioco, sia esso di carattere strategico, operativo o relazionale. Un modo per ottenere un elevato coinvolgimento dei partecipanti, una focalizzazione sul tema senza distrazioni e il raggiungimento degli obiettivi formativi.

 

La formazione di oggi nel mondo del lavoro di domani

La seconda relazione del pomeriggio è stata quella del Professor Rocco Vitale, Presidente AiFOS e sociologo del lavoro che ha affrontato il tema “E-learning partecipato: quando la formazione a distanza riesce a coinvolgere l’utente”. La sua esposizione è stata utile per delineare vizi e virtù dell’introduzione di internet nei processi formativi, prima con la formazione a distanza e poi con l’e-learning. Ancora parzialmente inesplorate le potenzialità in termini di interazione totale e di apprendimento collaborativo: il sistema di fruizione, nonostante le innovazioni tecnologiche, rimane per molti aspetti quello della formazione a distanza improntato all’interazione one to one e all’apprendimento isolato. Nella visione di Vitale, gli ulteriori progressi tecnologici già in atto devono essere visti come “amici” dell’uomo e sfruttati per un nuovo approccio alla formazione. Grazie all’intelligenza artificiale e all’internet of things sarà possibile adottare nella formazione il modello della “comunità di pratica”, creando ambienti dinamici entro i quali il partecipante costruisce il proprio corso in base alle proprie conoscenze ed ai propri obiettivi da raggiungere. Il grande scoglio? La normativa, ancora legata esclusivamente ad aspetti burocratici e formali.

 

Emozione e formazione: un binomio vincente

Un’esperienza unica nel suo genere quella esposta da Oriana Pozzi, Formatrice e consulente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che sulla scia dei tradizionali corsi di guida sicura ha avviato con successo il progetto “GAB Therapy – Guida Al Buio”. Chiunque, in totale sicurezza, può provare le sensazioni e le emozioni di guidare un’automobile privato del senso principale – la vista – lungo un circuito. Utilizzata nel mondo del lavoro, questa terapia serve a responsabilizzare le persone, intervenendo sulla gestione emozionale e migliorando il controllo razionale delle situazioni, a tutto vantaggio del benessere psicofisico delle persone.

 

La tecnologia “internet of things” applicata alla sicurezza

Marco Magro, Formatore e consulente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ha esposto le enormi potenzialità offerte dal cosiddetto “internet of things”, vale a dire lo sviluppo di sistemi di interazione tra oggetti i quali si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.

Il modello Universus già adottato presso l’omonimo ambiente dimostrativo di Frosinone rappresenta una impareggiabile possibilità di analisi dei comportamenti concretamente posti in essere dai lavoratori non solo in termini di analisi dei fabbisogni formativi, ma anche a livello di correzione in tempo reale delle pratiche scorrette. Un esempio? Dispositivi di protezione individuale dotati di tag possono “parlare” con il software di controllo e comunicare il mancato utilizzo da parte del lavoratore. A questo punto il software può comunicare (ad esempio tramite un palmare) allo stesso lavoratore il mancato utilizzo del DPI o può anche solo registrare ai fini statistici questo dato. In un secondo momento, il progettista della formazione avrà accesso a una banca dati di cattive abitudini sulle quali incentrare l’attività formativa. E questo è solo un piccolo esempio di quello che l’“internet of things” può rappresentare negli ambienti di lavoro di domani.

 

L’immagine per comunicare: un ritorno alle origini

Con le meravigliose opere di Leonardo Da Vinci si è concluso il pomeriggio a Palazzo Pirelli. Attraverso la relazione dal titolo “L’uso delle immagini nella formazione” lo psicologo del lavoro e formatore Andrea Cirincione ha ribadito l’importanza della parte iconica della comunicazione, che deve supportare e ampliare per quanto possibile il messaggio orale/verbale. Innumerevoli i vantaggi dell’uso di immagini metaforiche all’interno di corsi di formazione: aumentano l’interesse, implementano lo svolgimento del corso e permettono all’allievo di prendere parte alla lezione in una maniera più empatica. Chiaramente, sarà richiesto al docente un duplice sforzo nelle direzioni dell’insegnare e del comunicare per fare comprendere appieno il contenuto informativo dell’immagine proposta.

 

Chiudendo virtualmente il cerchio aperto con la prima relazione del convegno, Cirincione ha parlato delle immagini come elemento di “visual storytelling”, una tecnica ancora più efficace rispetto allo storytelling per vari motivi: la mente processa più velocemente il segnale visivo rispetto a quello verbale, il messaggio è universale e non necessita di decodifica, tocca con maggiore forza il lato emozionale e salva dall’overload informativo tipico dell’information age.

 

Per visionare i materiali proposti dai relatori: http://bit.ly/37lOHdn

 

 

Sede nazionale AiFOS – via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595035 – fax 030.6595040 www.aifos.it  – [email protected][email protected]

 

21 novembre 2019

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Storytelling e formazione: le storie di fortuna e d’infortunio

Storytelling e formazione: le storie di fortuna e d’infortunio

Il 27 novembre si terrà a Torino un convegno per far conoscere lo storytelling, una strategia comunicativa per raccontare storie, di infortuni e sicurezza, e per rendere più efficace la formazione.

Perché la formazione, in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sia in grado di modificare e migliorare i comportamenti dei lavoratori, è importante che il formatore utilizzi idonee tecniche di comunicazione. È necessario che il formatore riesca a trasmettere in modo efficace ciò che è davvero importante ai fini della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.

 

Come trasferire ai lavoratori le informazioni “chiave” per la sicurezza? Come comunicarle chiaramente in modo che il ricevente le apprenda in modo duraturo?

 

Una delle strategie comunicative più efficaci per rendere efficace la formazione è lo storytelling, un “raccontare storie/novelle” che può essere utilizzato all’interno di ogni metodologia: nella lezione frontale (ad esempio per chiarire un concetto) come nelle esercitazioni e nelle simulazioni.

 

Il convegno sullo storytelling

Proprio per far conoscere questa strategia comunicativa in ambito formativo l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha organizzato il 27 novembre 2018 a Torino il convegno gratuito “Storytelling: storie di fortuna e d’infortunio”. Un convegno in cui i relatori esporranno la loro esperienza professionale o di volontariato, raccontandone gli aspetti generali (descrizione evento generico) ma poi focalizzandosi su come si sono sviluppati gli interventi secondo il ruolo ricoperto e quali criticità sono state rilevate. Tutti gli eventi che saranno presentati hanno avuto un profilo catastrofico, in cui hanno perso la vita o si sono infortunate gravemente più persone.

 

In particolare i quattro scenari presi in esame dai relatori riguarderanno:

  • Ponte Morandi – 14 agosto 2018;
  • Terremoto Abruzzo 2009 – “L’albero della memoria”;
  • Piazza San Carlo – 3 giugno 2017;
  • Hotel Rigopiano – 18 gennaio 2017.

 

Il programma del convegno di Torino

Il convegno di studio e approfondimento “Storytelling: storie di fortuna e d’infortunio” si terrà dunque a Torino il 27 novembre 2018 – dalle 14,30 alle 17,30 – presso il Circolo degli Ufficiali in corso Vinzaglio, 6.

 

Questi gli interventi e il programma del convegno:

 

Saluti istituzionali

  • Col. Michele Corrado, Direttore del Museo Storico Nazionale d’Artiglieria
  • Maggiore Co. Ing. Canaparo arch. Elena

 

Moderatore

  • Lara Calanni Pileri, Formatore Qualificato AiFOS

 

Relatori

  • Maria Teresa Fenoglio, Psicologa esperta in Psicologia dell’emergenza
  • Sauro Mazzanti, Responsabile formazione VVF Sardegna (in attesa di conferma)
  • Elisa Troglia, Psicologa e Psicoterapeuta (in attesa di conferma)
  • Stefano Farina, Vice presidente AiFOS Protezione Civile

 

Dibattito finale e chiusura dei lavori

  • Rocco Vitale, Presidente AiFOS

 

In mattinata (ore 10.30-12.30) è stata organizzata una visita guidata gratuita al vicino Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria, polo museale di storia delle tecnologie militari ubicato nel Maschio della Cittadella (angolo fra Corso Galileo Ferraris e Via Cernaia).

 

Il link per iscriversi al convegno:

https://aifos.org/home/eventi/intev/convegni_aifos/storytelling_storie_di_fortuna_e_infortunio

 

Si ricorda che il convegno è gratuito, ma con iscrizione obbligatoria. E ai partecipanti al convegno verrà consegnato un attestato di presenza valido per il rilascio di 2 crediti di aggiornamento per formatori (area 3 – comunicazione), addetti e responsabili del servizio di prevenzione e protezione (ASPP/RSPP).

 

 

Per informazioni e iscrizioni al convegno:

Direzione Nazionale AiFOS: via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia – tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it[email protected]

 

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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Raccontare Verona con lo Storytelling. Lanciato al 1° Forum Internazionale la grande iniziativa.

Verona, Ottobre 2015 – Una forte partnership quella tra To Be Verona ed AirDolomiti che lancia una nuova emozionante  dinamica per raccontare Verona ed il suo territorio. Un’importante sede per questa nuova iniziativa che ha visto il suo annuncio al termine dei lavori del 1° Forum Internazionale di To Be Verona, positivo e coinvolgente appuntamento che ha raggruppato a sé tutte le realtà più influenti del panorama di business turistico italiano. Si chiamerà “I racconti di Verona”, lo Storytelling che ha lo scopo di raccogliere le storie dei cittadini, turisti e tutte le persone che amano la città di Verona e il suo intero territorio.

Un’idea simpatica ed accattivante per far conoscere Verona in modo più informale, direttamente dagli occhi e “dalla penna” di chi la vive o la visita. Una Verona più vera, diretta e dettata dalle emozioni più personali.
“Bisogna emozionare, prima,  informare e catturare dopo […] sicuramente Verona deve pensare che il vero souvenir che un turista, un visitatore, deve portare via, è una cartolina immateriale e questa si chiama ricordo” ha affermato durante il Forum Annamaria Milesi, massima esponente del marketing dei fattori immateriali in Italia, giornalista e collaboratrice de IlSole24ORE.

“Creiamo insieme la storia di Verona!” questo chiede To Be Verona agli utenti, di raccontare la propria storia, il proprio ricordo, secondo la tecnica preferita, che sia caricando una foto o un video su Instagram utilizzando, in versione grafica o artistica, #tobeveronastory, oppure inviando tutto a [email protected].

Il concorso si svolgerà dal 24 Ottobre 2015 fino al 15 gennaio 2016. Le tre storie migliori saranno pubblicate sulla rivista inflight di AirDolomiti. Una collaborazione, quella con la compagnia aerea, che aiuterà questo importante progetto a “volare alto” e a raggiungere anche mete lontane.

Sul sito www.tobeverona.it sarà creata una pagina dove verranno inserite le storie di Verona dei partecipanti. Ogni settimana verranno pubblicate e saranno condivise con i followers sui vari social networks di To Be Verona (Facebook, Twitter, Instagram).

Sicuramente l’emozione di una foto vincente su Instagram e online, in generale, deve trasmettere qualcosa: curiosità, stupore, sdegno, sofferenza. Il sentimento è alla base della fotografia e grazie al photo contest che ha visto le premiazioni proprio al termine dei lavori del 1° Forum Internazionale di To Be Verona, un Visual Storytelling che ha dato una grande spinta per raccontare Verona in maniera diversa, un’insolita città vista attraverso l’obbiettivo, anche non professionale, ma emozionale degli utenti.

Ambassador speciale per quest’importante iniziativa di Storytelling, uno dei personaggi più famosi,  riconosciuto in tutto il mondo e legato all’immagine di Verona, che già ha partecipato allo Storytelling con grande successo. Nei prossimi giorni verrà svelato il suo nome.

To Be Verona
Via Pancaldo 32
37138 Verona
[email protected]

Press office Terzomillennium
[email protected]
[email protected]
T. 045 6050601

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Musica dei Doors e atmosfere anni ’70: quando l’arredo diventa “vintage”

C’è una tendenza che da qualche anno a questa parte sta rivoluzionando la moda e non solo, dilagando presso tutte le fasce di pubblico: si tratta del fenomeno “vintage”, il vero boom degli ultimi tempi, che abbraccia moda, oggetti, design, musica e stylelife.

In questo video, nato dalla creatività di Alberto Narduzzi, fotografo e filmaker eclettico e innovativo, la nuova collezione divani design 2012 di Ditre Italia, vicina alla declinazione più raffinata dello stile “vintage”, ci si cala nell’ambiente della musica dei mitici Doors, in una location inusuale che trasporta nelle tipiche atmosfere anni ’70, quelle dei giradischi e dei leggendari “vinili”.

In questo viaggio a ritroso nel tempo, Ditre Italia, con la collezione divani design 2012 (i modelli Miller, Booman, Morrison), non intende tanto intraprendere il restyling di prodotti d’epoca, quanto piuttosto proporre, anche nel mondo dell’arredamento, un’immedesimazione nei gusti e nei costumi di allora. Restano dunque le atmosfere anni ’70, ma si innovano e reinventano secondo il gusto attuale, per un arredo che diventa “vintage” senza rinunciare all’innovazione e al comfort tipici del divano moderno.

Guarda il primo video che è stato realizzato

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Francesco Morace: l’esperienza visiva e tattile delle Sense Girls e dei DeLuxe Men

FutureConceptLab ha condotto una ricerca sulle attuali tendenze abitative sia dal punto di vista del mercato che delle nuove generazioni. I risultati hanno evidenziato l’esistenza di tre scenari del vissuto della domesticità: Storytelling, Hyperceptive ed Extra-Domestic.

Francesco Morace, Presidente di Future Concept Lab, ha illustrato questa ricerca durante la conferenza stampa “All’insegna della virtuosità italiana: l’innovazione delle porte d’ingresso e delle finestre multiprestazionali che trasformano la casa”, in cui FBS (azienda specializzata in prodotti antieffrazione) ha presentato la finestra blindata KomFort.

Ecco come Morace spiega la Tendenza Hyperceptive e quali sono i suoi target di riferimento.

La Tendenza Hyperceptive, tipica del nuovo lusso e dei Paesi emergenti, richiede paesaggi visivi e tattili all’interno dell’ambiente domestico e la centralità dell’esperienza corporea, per ottenere una percezione più intensa dello spazio circostante. E’ uno scenario che dà importanza al tatto, alla vista e all’estetica (ad esempio nell’illuminazione), per il quale la tecnologia ha un effetto magico. Anche se viviamo in un mondo digitale, questo modello di living tende al coinvolgimento dei sensi, all’esclusività, al lusso e alla conservazione dei valori attraverso il gusto ed il gioco con la materia. I risultati dell’innovazione tecnologica e l’utilizzo di nuovi materiali portano a soluzioni funzionali e a nuovi modi di vivere l’ambiente-casa, caratterizzati da una maggior intensità e coinvolgimento sensoriale.

In questa tendenza il consumatore ricerca con gli oggetti d’arredo un’interazione e un forte potenziale seduttivo e di stimolazione del tatto.

Le Sense Girls e i DeLuxe Men costituiscono il target primario della Tendenza Hyperceptive, caratterizzato dall’amore per l’artigianalità e la bellezza, capace di produrre una nuova estetica e per questo veicolo di apertura verso i mercati dell’Est e orientale. Le Sense Girls tengono in grande considerazione l’estetica e desiderano ritagliarsi un proprio paradiso parziale all’interno dell’ambiente domestico mentre i DeLuxe Men, simbolo del nuovo lusso, ambiscono a prodotti che si distinguono per l’elevata artigianalità, lo stile esclusivo e i dettagli preziosi.

www.futureconceptlab.com

www.fbsblindate.com

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