Archives

Comunicati

Private Griffe cambia look

Private Griffe rinnova il proprio sito con nuove pagine, la fashion community diventa sempre più social e l’esperienza ancora più interattiva.

 

Private Griffe, il primo social e-commerce in Italia di abbigliamento e accessori di lusso, rinnova la piattaforma online www.privategriffe.com, per renderla ancora più social e interattiva.

Fra le novità più rilevanti, la nuova pagina Profilo, la pagina Look e l’area Community.

Sulla pagina Profilo ogni utente può caricare i propri look e pubblicare le foto degli outfit, aumentando la visibilità e le possibilità di vendita. La pagina profilo permette inoltre di visualizzare tutte le attività svolte all’interno della community, controllando i capi proposti, gli articoli inseriti nella wishlist, lo stato degli ordini e i commenti ai look.

La pagina Look è una fonte di ispirazione dove trovare lo stile adatto ad ogni occasione, cercare abbinamenti e farsi consigliare dalle seller.
 
Private Griffe cambia look
 

L’esperienza su Private Griffe diventa ancora più interattiva grazie alla pagina Community. Questa sezione permette di entrare a far parte della fashion community, guardare gli ultimi look delle seller e lasciarsi conquistare dai diversi stili. Nell’area Community si possono cercare i prodotti preferiti, inserirli nella wishlist, condividere le foto dei propri outfit e conoscere i nuovi utenti. I profili più attivi sono sempre in evidenza e questo aumenta le possibilità di vendita.

Sulla Homepage sono visibili le proposte di Private Griffe e gli ultimi prodotti caricati, con indicato il prezzo, il nome della seller e il nuovo pulsante “Acquista”, che consente di acquistare immediatamente gli articoli selezionati dal team di Private Griffe, evitando di essere preceduti da altri utenti.

Dopo quasi un anno dalla nascita di Private Griffe, il nuovo sito rende il primo social network di shopping di lusso consumer-to-consumer ancora più innovativo e al passo con le esigenze di interazione degli utenti.

Per informazioni e contatti:

PrivateGriffe

Via Felice Casati, 20

20124 Milano

[email protected]

www.privategriffe.com

La diffusione online del presente comunicato stampa è a cura di Scribox.it

No Comments
Comunicati

Homestay: in famiglia per sentirsi come a casa

Se lo scopo del viaggio è vivere veramente l’ambiente e la cultura del paese visitato l’homestay (soggiorno in famiglia) si rivelerà probabilmente la soluzione più adatta.

L’homestay è infatti un tipo di vacanza all’estero che permette ai visitatori di affittare un posto letto o una stanza presso una famiglia del luogo. Una sistemazione perfetta per migliorare la capacità di linguaggio, ridurre i costi e comprendere meglio lo stile di vita locale.

La soluzione più adatta per tutti coloro che sono alla ricerca di metodi per ridurre al minimo le spese di viaggio o per immergersi totalmente in un’atra cultura.

Le tipologie di homestay possono essere molto diverse e variano da una semplice stanza in affitto in un appartamento ad un’esperienza immersiva nella vita familiare, ottima specialmente per gli studenti che vogliono visitare altri paesi e impararne la lingua. Cene fuori, campeggi, parchi a tema ed altri eventi familiari o attività festive possono essere un mezzo perfetto per permettere ai giovani di imparare qualcosa sulle culture straniere divertendosi.

Gli studenti più grandi ed indipendenti possono naturalmente decidere, volendo, di affittare uno spazio all’interno di una casa privata con conseguente minimo controllo familiare in modo da godere della massima libertà. Per un soggiorno prolungato a volte è possibile stipulare una sorta di contratto tra studente e locatario che consenta di ripagare tutto o parte dell’alloggio tramite lavoro in casa, ad esempio con funzioni di giardinaggio, baby sitting e simili lavori in stile Huckleberry Finn.

Serve una buona predisposizione ad avere a che fare con la gente per decidere di ospitare persone di cui si sa poco ma fornendo questo tipo di sistemazione è possibile far fruttare una eventuale stanza in più senza i rischi che il soggiorno prolungato di uno sconosciuto può provocare. Per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese, da ambo le parti, è consigliabile rivolgersi ad agenzie specializzate o a uno dei tanti siti sul web che si occupano di homestay; “Like at Home” è uno di questi anche se spicca tra gli altri per il metodo innovativo con cui affronta le necessità dell’utenza configurandosi come una vera community.

Like-at-home è infatti una nuova community/social network  per tutti gli appassionati di questa tipologia di viaggio. Su www.like-at-home.com sono presenti potenziali ospiti e viaggiatori che, in base alle loro preferenze, possono trovare una sistemazione adatta a loro contattando direttamente chi fornirà l’alloggio. La scelta è quindi quella di affidarsi non ad un’agenzia specializzata, quindi più costosa, ma al passaparola e alle recensioni/punteggi/commenti degli altri utenti, trend consolidato da tempo con siti famosissimi quali Ebay o TripAdvisor.

Inutile dire che, dal momento che non sai mai chi ti affitta la stanza (o a chi la affitti), una comunità come Like at Home è incredibilmente utile, senza contare i tanti servizi di contorno offerti gratuitamente.

No Comments
Comunicati

Twitter come strumento strategico di mercato per la vostra azienda

Cos’è Twitter? Come si usa? È meglio di Facebook?

Queste solo le domande più frequenti tra coloro che entrano, magari per la prima volta, nel mondo del web e dei social network.

Twitter non è meglio di Facebook, nessun social è migliore di altri, l’importante è saperli “usare” e gestire nel modo corretto, seguendo le regole di base, avendo voglia e passione di conoscerne le caratteristiche principali per poter svolgere un buon lavoro e seguendo una strategia di web marketing corretta.

Ogni social ha in sé caratteristiche che lo contraddistinguono da altri, ed ognuno  è maggiormente portato a svolgere una propria influenza sul mondo di Internet.

Interazione, questo è un punto fondamentale.

Le connessioni le stabilisci tu, scegliendo su quale social vuoi ( o non vuoi ) che le informazioni arrivino, avendo così la possibilità di far conoscere la propria azienda ed i propri prodotti simultaneamente su più risorse sociali.

Ma torniamo a parlare di Twitter, cos’è?

È un servizio gratuito di social network e microblogging molto influente sul web, che ti fornisce una pagina aziendale nella quale “twittare” ( comunicare ) le proprie news rispettando il limite di 140 caratteri.

È proprio il limite di caratteri la caratteristica di Twitter. Questo “limite” porta l’utente ha linkare in modo “attraente” la propria notizia, in modo che i followers ( colore che seguono la nostra pagina) siano affascinati dalla notizia.

Rendere curiosi i nostri followers, questo è un  punto importante per farci conoscere.

Twitter, oltre ad essere usato per dare visibilità all’azienda e al proprio brand, è usato dalle PMI per assistere il cliente, assistenza estesa anche a coloro che non usano il social network, tramite l’invio di email contenenti la notizia che l’azienda ha linkato ( customer care ) .

Interagire con gli uenti, altro punto fondamentale di Twitter.

Vediamo, ora, le regole per avere una buona visibilità online.

  • Gestire la nostra pagina creando  un layout personalizzato, in modo da mostrare ai nostri followers la cura con cui svolgiamo la nostra attività anche attraverso la forma estetica;
  • Sintetizzare al meglio ( nel limite dei 140 caratteri ) la notizia; usare modo curioso e accattivante per non lasciare gli utenti indifferenti;
  • Seguire gli opinion leader, coloro che lavorano nel nostro settore e hanno una certa influenza sul web ( giornalisti, blogger, riviste di settore.. ) in modo da poter inviare i nostri tweet anche a loro e farci conoscere;
  • Creare post usando spesso una domanda, per coinvolgere gli utenti e creare un dialogo;
  • Partecipare ai FF ( Follow Friday ) : ogni venerdì indicate ai vostri followers gli utenti che, secondo voi, vale la pena seguire;
  • Mantenere una certa costanza nei vostri tweet, in modo che il vostro profilo sia sempre attivo ( non esagerate però, altrimenti rischiate di stancare gli utenti e perdere visibilità! );
  • Re-twittate i tweet dei followers che vi sembrano più interessanti;
  • Dare il benvenuto ai nuovi followers, ( ognuno merita importanza! );
  •  Partecipare ai TT ( Trend Topic) : argomenti di maggior interesse su Twitter. Partecipate inserendendo hashtags (#) , re-tweet o citando argomenti interessanti;
  • Creare liste di contatti in base agli argomenti di interesse, in modo da facilitare la lettura e semplificare la ricerca;
  • Condividere con i proprio utenti foto proprie (magari usando la condivisione con Instagram) , foto dei clienti utilizzando la mention, citando il nome utente a cui è riferita la foto usando (@) ;
  • Creare, condividere e partecipare ad eventi in stream, rendendoli noti sempre con l’uso degli hashtags (#) ;
  • Creare sempre possibilità di dialogo, menzionando altri utenti utilizzando (@) ;
  • Sincronizzare il vostro profilo twitter con altri social network per farsi conoscere maggiormente;

Sembrano troppe le regole? Bhè allora non aspettate altro tempo, mettetevi all’opera subito!

Twitter non è difficile, Twitter è un social network con le proprie caratteristiche e le proprie regole che, se usate correttamente, offrono infinite possibilità di business.

Per ulteriori aggiornamenti, seguiteci sulla nostra pagina Twitter e Facebook.

Creare, condividere e incuriosire gli utenti, questi sono i segreti per darsi visibilità online.

Imprenditore online

No Comments
Comunicati

Gioca con la tua doppia identità e vinci iPad Mini con Wemask

Totalmente rinnovato nella veste grafica e nelle funzionalità, esce la nuova release di WeMask www.wemask.com, una community di libera espressione e condivisione di pensieri, interessi, passioni.

La promessa: superare il limite dei vincoli di identità che non consentono di esprimersi. L’espediente: la mask, un alter ego che ciascuno si crea partendo da un divertente tool presente nel sito e che lo rappresenta.
La mask protegge la privacy di ogni utente e nel contempo gli permette di reinventarsi come vuole, di raccontare e raccontarsi senza imbarazzi. Ma la mask può anche essere tolta (questa la vera novità del nuovo sito) e l’utente può decidere di toglierla con chi sente più affine a sé, rivelando il suo vero volto e scoprendo quello del suo interlocutore.

Basta una veloce registrazione e l’utente può partecipare liberamente a tutte le attività con testi, immagini di grandi dimensioni, video. Ha a sua disposizione un wall dove leggere gli interventi di tutti gli iscritti al sito e seguire chi lo ispira di più, una homepage con tutti i contributi degli utenti che sta seguendo, una pagina di profilo in cui raccogliere e organizzare le proprie liste di amici, foto, video.

WeMask ha inoltre una pagina Facebook e un account su Twitter dove vengono condivise notizie, idee, passioni, aggiornamenti sulla community.

Per il lancio del sito, dal 04/03 fino al 05/05 2013, sarà online il concorso “Su la Maskera e vinci!” con in palio 3 iPad Mini, riservato a chi non è iscritto al sito ma anche alla community WeMask. Per maggiori informazioni o per partecipare al concorso, cliccare su www.wemask.com dal 04 marzo.

…Per chi desidera condividere i propri interessi in tutta libertà, giocare con la propria “doppia identità”, scoprire a farsi scoprire, basta un click per entrare nel vivo di WeMask!

No Comments
Comunicati

Nasce Jokkey.com, il primo social network dedicato al Turismo

È stato lanciato in questi giorni Jokkey.com, il primo social network al Mondo interamente dedicato al Turismo. Il dominio è registrato in Canada, ma il progetto informatico è nato ed è stato sviluppato in Sicilia da programmatori siciliani.

Il lancio di Jokkey.com si inserisce nel contesto di un processo, in atto già da tempo, che ha portato multinazionali e imprese estere a investire in Sicilia nella ricerca informatica e nell’innovazione tecnologica, valorizzando la creatività e l’inventiva siciliana.

L’obiettivo dei fondatori di Jokkey.com è quello di creare una piattaforma virtuale per turisti da un lato, strutture ricettive, imprese, servizi e professioni del settore dall’altro: una community per condividere informazioni, stringere contatti di amicizia o di affari, cercare lavoro, promuovere offerte last minute ed eventi.

La registrazione è gratuita e aperta a tutti. In particolare, le Strutture turistiche, gli Hotel, i B&B, gli agriturismi, le agenzie di viaggi, ecc. possono creare pagine personali, arricchite con link, foto, video e widget. Inoltre, hanno a disposizione una serie di tools per aumentare la propria visibilità e promuovere last minute tra utenti con uno specifico interesse alle iniziative turistiche.

Gli utenti, oltre a disporre di tutte le funzioni tipiche dei social network, potranno conoscere e approfittare di promozioni e last minute, sfogliare le news sul turismo da tutto il mondo, cercare tra le offerte di lavoro nel settore, contattare strutture alberghiere o imprese nella propria lingua (grazie all’applicazione “Write in your language” inserita nella chat), promuovere nuove forme di ecoturismo, car sharing, scambio di case con altri utenti, ecc. E sopratutto potranno trovare l’offerta più conveniente per le loro vacanze, grazie a un sofisticato motore di ricerca che mette a confronto tutte le offerte alberghiere on line in un solo click.

Jokkey.com, attualmente in fase di test, è disponibile con interfaccia in italiano e in inglese.

 

Info e contatti

mail: [email protected]

web: www.jokkey.com

 

No Comments
Comunicati

Tumit, social network per la gestione degli eventi.

Tumit è un social network per la gestione autonoma e gratuita dei propri eventi, permettendo a chi lo visita di contare su un sistema pratico e veloce per trovarli. Tumit è social perchè ogni utente può seguire altri utenti, essere seguito, votare, commentare e recensire.
Ogni evento inserito è istantaneamente geolocalizzato sulle mappe di google maps, indicizzato sui motori di ricerca, e registrato negli archivi del sito. Da allora sarà ricercabile su Tumit attraverso dei sistemi intelligenti, con diverse tipologie di filtri, per area geografica, per tipologia di evento, per data, per area di interesse, per parole chiave …  permettendo di trovare tra le migliaia di eventi disponibili quello che fa al caso giusto per ogni visitatore. Dove, quando, cosa, come e chi. Il tutto navigabile e filtrabile in tempo reale.

Può essere una risorsa utile sia per coloro che sono alla ricerca di una mostra, una festa paesana, un avvenimento sportivo. C’è la possibilità di votare e recensire gli  eventi più belli.

E’ rivolto anche a chi, in veste organizzativa, all’interno di una pro loco, gruppo giovanile, alberghi e ristoranti, agenzie turistiche, imprese commerciali, ecc., vuole dare visibilità al proprio evento e attività.

No Comments
Comunicati

Come scegliere una chat

Sono ancora molti coloro che preferiscono i comuni siti di chat rispetto ai social network come Facebook.
La cosa non dovrebbe in realtà sorprendere, perché di fatto l’uso che si fa di una chat rispetto ad un social network è piuttosto differente: se infatti in quest’ultimo fin da subito riveliamo il nostro profilo, la nostra identità, e la ricerca di amicizie è pressocché (o quanto meno dovrebbe essere) indirizzata verso gente che si conosce già o che in qualche modo fa parte della propria cerchia sociale “reale” e non virtuale, nelle chat il “gioco” consiste proprio nel poter essere chiunque, nel poter creare un vero e proprio avatar, una identità differente da quella reale, senza che nessuno possa accusarci di calunnia o inganno.

A dimostrazione di ciò, sono ancora moltissimi i siti di chat in circolazione, e continuamente ne nascono ancora di nuove.
Come scegliere quindi la chat giusta per trascorrere del tempo ed “inventarsi” un proprio alter ego?
Sicuramente, nelle chat come in qualunque sito, la prima caratteristica deve essere la facilità di navigazione, la chiarezza. Chi cerca una chat, non vuol troppi fronzoli, non vuole mille voci di menu e mille opzioni tra cui scegliere, ma semplicemente una grafica piacevole e pochi clic di distanza dall’obiettivo, che è la o le room.

Un esempio vincente è rappresentato dal sito 5 chat, una community che, come il nome stesso suggerisce, mette a disposizione 5 canali tematici per chattare, in base al proprio obiettivo: fare amicizie, fare incontri, conoscere gente adulta e così via.
Già nella Home, chiara e pulita, compaiono i 5 pulsanti da scegliere. Dopo di che, basta inserire il proprio nickname ed entrare in chat, senza ulteriori passaggi, senza registrazione e senza fastidiosi banner o pop up che interrompono la navigazione.

No Comments
Comunicati

Dal reale al virtuale: via libera all’immaginazione

Nonostante l’ondata di social network, le chat sembrano andare ancora molto forte nel panorama di internet, forse per la sostanziale differenza di meccanismo tra i due strumenti: l’anonimato.

Su Facebook e compagnia infatti, quei profili facilmente identificabili come “Fake” non sono visti molto di buon occhio e difficilmente con un profilo falso si riescono a fare conoscenze, amicizie, incontri e quant’altro.

In chat invece, è l’esatto contrario. Molto improbabile trovare un utente che usa come nickname il suo nome reale: Mario Rossi è un format che in pratica non esiste nei siti di chat, dove proprio l’anonimato regola i rapporti interpersonali, quantomeno in una prima fase.

Anche la logica della ricerca di amicizie è sostanzialmente diversa. Su Facebook cerchi di norma gli amici che già conosci (o almeno questa è l’intenzione), in chat l’esatto opposto, e la ricerca semmai verte in direzione del “tema” dello scambio: su siti come 5chat, ad esempio, puoi scegliere il canale tematico in cui chattare, tra quello per incontri, quello per sole donne o soli uomini, ecc.

Dal punto di vista sociale, poi, l’esito è sempre lo stesso alla fine: il processo di virtualizzazione dell’identità e della socialità, un vivere sempre più a cavallo tra il tangibile e i pixel, una incomunicabilità nella vita reale che diventa estrema sfacciataggine e talvolta persino cafoneria nel circuito web.

Forse un eccessiva limitazione dei freni inibitori viene concessa da chat e social network, che hanno per certi versi la sola colpa di “seguire” le tendenze che loro stessi hanno lanciato: l’incontro facile, la chiacchierata spinta, la trasposizione dell’immaginario nella finestra di una chat.

No Comments
Comunicati

Community e siti d’incontri? Adesso c’è ManiaChat

Sembra esserci molta disinformazione intorno alle tanto pubblicizzate community di incontri e siti di dating online. Molti siti che propinano questo servizio infatti puntano su una comunicazione strutturalmente seducente e attrattiva, data già dallo scopo stesso del sito: organizzare incontri ed appuntamenti per single o addirittura incontri extraconiugali garantendo il massimo anonimato.
Tuttavia, in un mondo virtuale in cui internet è la principale fonte non solo di approvvigionamento di informazioni ma anche di azioni di consumo, la gente cerca sempre di più e fa affidamento con sempre maggiore costanza sulle opinioni e sulle recensioni di chi ha già vissuto determinate esperienze.
E’ proprio seguendo questa logica che nasce ManiaChat, un sito che contiene un elenco delle principali community del web divise per categorie: Chat senza registrazione, VideoChat, Social Network e Dating.
Una risorsa non soltanto per comprendere il funzionamento e le caratteristiche di ciascun sito, ma anche per leggere e commentare le recensioni e le opinioni lasciate dagli utenti che hanno già provato il servizio.
In tal modo, sarà più facile evitare sorprese. Volete sapere se un sito è gratis o a pagamento? Se serve registrarsi o se invece l’accesso è libero? Sono tutte informazioni che troverete nella scheda di ciascuna community.
In base alle esperienze e ai commenti degli utenti, sarà più facile scegliere tra un sito e un’altro, soprattutto quando si tratta di siti a pagamento o di community per incontri, in cui la posta in palio è un po’ più alta di una semplice perdita di tempo.

No Comments
Comunicati

Akkademika 1.0 Il primo Social Network scientifico e accademico italiano passa alla prima versione stabile

Finalmente rilasciata la prima versione stabile del Social Network scientifico e accademico italiano

Il team di sviluppo di Akkademika ha annunciato la prima versione stabile del Social Network scientifico e accademico italiano, Akkdemika 1.0.

Tutti gli studiosi e i ricercatori interessati ad entrare nella nuova community possono utilizzare gratuitamente le numerose applicazioni offerte dal social network in attesa dell’implementazione delle nuove funzionalità annunciate.

«Un progetto in continuo sviluppo» afferma il dott. Marco Boatti, responsabile di progetto per Akkademika «che approda finalmente alla prima versione stabile. Presto saranno disponibili nuove funzioni innovative e di estremo interesse per tutti coloro che gravitano attorno al mondo accademico e scientifico italiano. Tra queste posso anticiparvi il lancio della sezione dedicata agli eventi scientifici e culturali. Studiosi, ricercatori e enti potranno condividere eventi di interesse scientifico e informarsi sulle iniziative presenti sul territorio nazionale e internazionale».
Cosa stai aspettando? Entra anche tu in Akkademika. La registrazione è gratuita! Non puoi non esserci!

www.akkademika.net

No Comments
Comunicati

eco-fashion.it Il social network per una moda sostenibile

Unite tre parole: Network, Moda e Ambiente in qualcosa di veramente differente.   : : : : : : : : : > nasce eco-fashion.it   . . . .
La moda sostenibile è al centro: sempre più attuale e l’Italia saprà dimostrarsi ancora una volta vivace e innovativa nel promuovere e diffondere i nuovi valori e la qualità di sempre della sua produzione, eco-fashion.it vuole partecipare al cambiamento. Promuoveremo la creatività e l’impresa italiana aiutando la moda ad essere sempre più sostenibile.
Nuovi processi produttivi sono nati e una mentalità rinnovata del pubblico, stanno accompagnando questo settore verso una nuova dimensione, che dovrà mettere al centro la rete, le persone, e il merito. Sarà un network OPEN: visibile a tutti, sempre! A partire da Novembre 2012. Siete pronti?

No Comments
Comunicati

DropGifts, la start up innovatrice nel mondo del social gifting, riceve un investimento da T-venture, società di Venture Capital di Deutsche Telekom

  • By
  • 23 Luglio 2012

DropGifts, sito di social gifting , riceve un finanziamento a sette cifre da T-Venture
e si prepara a potenziare la gamma di offerte e prodotti.

Berlino, 23 luglio, 2012 – T-Venture, la società di venture capital di Deutsche Telekom AG, investe una somma a sette cifre nella start-up tedesca DropGifts, operante nel settore del social gifting a livello worldwide.
Fondata nel mese di febbraio, DropGifts è diventata in pochi mesi leader mondiale nella regalistica web e mobile attraverso Facebook. La start up beneficerà ora del sostegno finanziario e della portata internazionale della rete di telefonia mobile di Deutsche Telekom: “Siamo molto lieti di avviare una partnership con una società così innovativa ed internazionale. Il team di DropGifts è convinto che, con il sostegno di Deutsche Telekom, la società crescerà ancora più rapidamente e permetterà di offrire un servizio più completo ai suoi utenti”, ha dichiarato Adrian Renner, Co-fondatore e Amministratore Delegato di DropGifts.

DropGifts dà la possibilità di inviare gift cards gratuite e a pagamento ai propri amici di Facebook . Gli utenti, che possono scegliere tra una vasta gamma di gift cards e prodotti di marchi noti, hanno la possibilità di creare e personalizzare i propri regali con una foto e un messaggio di auguri. I regali vengono poi inviati direttamente sulla pagina Facebook – “il wall” – del destinatario.

“DropGifts funge da ponte tra il commercio tradizionale e le reti sociali. Il modello di business legato al social gifting offre agli utenti dei social media la possibilità di mantenere le amicizie in un modo completamente nuovo. L’ambizioso team di founders di DropGifts ci rende certi che la società ha di fronte a sé eccellenti prospettive di crescita”, ha affermato Thomas Vogel, Senior Investment Manager presso T-Venture.

A proposito di DropGifts:
DropGifts è stata fondata nel febbraio 2012 dal Andreas Fruth, Uwe Gleitz, Adrian Renner e il Gerhard Trautmann. E’ diventata rapidamente la più grande comunità di social gifting mondiale con uffici negli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Spagna, Italia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Argentina e Brasile. DropGifts ha recentemente lanciato sul web la nuova piattaforma, che presenta un design innovativo e offre la possibilità di personalizzare i regali, per esempio tramite il caricamento delle foto.

Informazioni su T-Venture:
T-Venture Holding GmbH è stata fondata nel 1997 come società interamente controllata di Deutsche
Telekom AG. Da allora T-Venture ha investito in aziende giovani che dimostrano sinergie economiche e tecnologiche con le business unit di Deutsche Telekom, nonché uno straordinario potenziale di crescita. T-Venure si trova a Bonn. La società è supportata in tutte le sue attività da T-Venture America, Inc., con sede a San Francisco ed a Seattle. Le attività di investimento si concentrano sull’Europa, gli Stati Uniti e l’ Asia.
Con il suo portafoglio di imprese innovative e il suo approccio strategico da venture capital , T-Venture assicura che Deutsche Telekom resti all’avanguardia nel settore della tecnologia.

Ulteriori informazioni su www.dropgifts.it e www.facebook.com/DropGifts

No Comments
Comunicati

Girl Geek Dinners Bologna: online il primo e-book

È in vendita il primo e-book delle Girl Geek Dinners Bologna, l’associazione culturale e di promozione sociale  che riunisce donne appassionate di tecnologia e promuove l’uso dei nuovi media come strumento di emancipazione, libertà e parità.

Si intitola Chi ha paura della rete? e raccoglie contenuti inediti, interventi e documenti discussi in occasione del camp che le Girl Geek Dinners Bologna hanno organizzato nel novembre 2010.

Il testo, realizzato in collaborazione con Simplicissimus Book Farm, è in vendita su Ultima Books, iTunes, La Feltrinelli.it, University.it, BookRepublic, Bol e altre piattaforme di distribuzione online al prezzo di 3,99 €.

La rete fa paura, più di quello che si possa pensare e più di quello che si riesca a vedere; la paura della rete è diffusa, ha tante facce e molteplici sono i settori in cui serpeggia: politica, giornalismo, cultura.

Chi ha paura della rete è stato realizzato per continuare a riflettere su questo tema attraverso gli interventi e gli approfondimenti delle donne intervenute durante il camp, offrendo chiavi di lettura sull’argomento, spunti di riflessione e dialogo con il pubblico e che ora potrà protrarsi con i lettori.

Oltre alla rete, soprattutto in questo periodo, fa paura il terremoto. Per contribuire ad esorcizzare la paura verso la rete, mezzo grazie al quale si sono costituiti i principali network di solidarietà attorno alle vittime del terremoto, sia nel caso de l’Aquila che nel caso del terremoto dell’Emilia-Romagna,  le GGDBologna hanno deciso di devolvere il netto del ricavato dalla vendita alle popolazioni emiliane colpite dal terremoto.

All’e-book hanno contribuito:

Leda Guidi – La rete civica iperbole: tecnologia, comunicazione e genere.

Mara Cinquepalmi – Io non ho paura. Ma loro? Politica e giornalismo al tempo di Internet.

Elisa Mazzini e Giulia Madau – Gli studenti e la paura della rete: l’importanza delle competenze.

Giusy Aloe – Perchè la carta stampata ha paura della rete?

Antonella Beccaria – Computer assisted reporting, tra censura e analisi delle fonti aperte in rete.

Giulia Simi – Musei e social media: una relazione piena di paure.

Alessandra Farabegoli – Recruitment 2.0: aziende e selezionatori hanno paura della rete?.

Laura Intransito – Blogosfera & Regime, tra paura e pericolo.

Tra i contenuti extra dell’e-book sono disponibili interviste inedite alle donne che hanno contribuito a dare vita al camp Chi ha paura della rete? e ai contenuti editoriali derivati, video delle speakers mentre leggono le 91 discutibili tesi per un marketing diverso di Gianluca Diegoli, un set fotografico di immagini del camp.

No Comments
Comunicati

Nuovo servizio Blastness: We-B, quando “la chiacchiera” conta

Come scoprire la reale percezione (buzz e sentiment) che i clienti in rete hanno di un hotel o di un’azienda? Come amplificare la propria comunicazione  in rete e su tutti i media?  Come interagire con chi pubblica informazioni sulla propria struttura ? E come riuscire a indirizzare gusti e scelte di customers acquisiti e potenziali? La soluzione viene dal nuovo servizio di Blastness Distribution: We-B che consente di analizzare semanticamente grandi volumi di dati provenienti da blog, forum, social network e siti di informazione. Ma non solo

Davide Deponti

«Le nuove prospettive 2.0 del web ci portano a guardare con sempre maggiore attenzione al modo in cui l’utente si rapporta al brand e viceversa»; l’hotel grazie a We-B è in grado di verificare se la percezione che il cliente ha dell’hotel è simile a quella che l’albergo comunica come strategia non solo commerciale ma anche di identity, spiega Cristina Raso, web marketing manager per Blastness (www.blastness.com), azienda leader nella fornitura di alta tecnologia, servizi e consulenza per lo sviluppo del business delle aziende alberghiere. «Oggi le persone hanno almeno due identità, fisica e virtuale, ed esprimono le proprie idee contribuendo alla creazione di contenuti on line per lo più non moderabili. Da user, l’utente diventa quindi anche prosumer. Da qui nasce la necessità sempre più importante di seguire il buzz, ovvero il “chiacchericcio” dei navigatori». Dalle parole di Cristina si capisce bene come sia fondamentale, per esempio, per una struttura turistica, avere la corretta percezione della valutazione del soggiorno che l’ospite   pubblica attraverso i vari social network e più in generale nei luoghi della rete . «È necessario comprendere il peso che ogni citazione ha sul web», prosegue Cristina Raso, «dall’analisi semantica dei contenuti in rete, dal loro sentiment e dall’analisi comparativa, si può presidiare la rete, far nascere occasioni, e trarre spunti per informare e catturare l’interesse delle persone». La nuova sfida per un’azienda è quindi essere presente nel modo giusto in rete, avere il polso esatto della percezione del proprio pubblico
intercettando i differenti bisogni professionali, familiari, relativi a tempo libero e relax. La forza di We-B è proprio il suo motore semantico che consente di raccogliere, selezionare ed interpretare il significato di grandi volumi di dati provenienti dal web, in particolare da blog, forum, social network e siti di informazione. Lavorando sul web in questa modalità è possibile anche individuare e analizzare il vero “buzz” (quanto si parla) degli internauti, oltre al sentiment (come si parla) online. E si può farlo quasi in tempo reale  sempre grazie alle capacità della piattaforma.

A chi serve  We-B e come funziona

I moduli che compongono We-B  sono in breve: Digital Press Release, Sentiment Analysis, Article Marketing & Social Networking.

Come Digital Press Release si intende l’utilizzo della piattaforma on-line di raccolta e gestione interattiva delle “clip” (porzioni di testo in cui il brand/hotel viene citato in rete) su oltre 3 milioni di fonti social, 50.000 siti d’informazione e oltre 500 tra quotidiani e periodici cartacei. I dati raccolti nella piattaforma sono filtrabili per data, periodo, tipologia di fonte, lingua etc. Ogni “clip” intercettata potrà essere verificata e letta direttamente alla sorgente, e se la fonte lo consente, sarà possibile presidiare il contenuto in cui il nostro brand/hotel è stato citato commentando e/o rispondendo (per. Es su facebook, su un forum di viaggi, su un blog a tema)

La piattaforma inoltre consente di verificare nel tempo l’andamento del volume di citazioni, tenendo sotto controllo la propria reputazione on line

Per Sentiment Analysis si intende il modulo che si occupa di analizzare in chiave semantica le  “clip” raccolte tramite la piattaforma di Digital Press Release. Questo modulo è in grado, attraverso algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale,  di “comprendere” e di interpretare i contenuti per poterli poi classificare secondo i parametri e gli “argomenti” desiderati. Le clip raccolte vengono, ad esempio, organizzate e interpretate dal sistema assegnando il “sentiment” positivo, negativo o neutro nei confronti della struttura contenuto in ogni “clip”. La piattaforma infatti è in grado di differenziare e comprendere, in tempo reale ogni singola porzione di testo in cui l’hotel è citato.

Oltre all’analisi, il sistema organizza le “clip” in modo strutturato consentendo di vedere velocemente tutte le citazioni sulla nostra struttura: la reputazione non passa solo da Facebook, Tripadivor e Booking.com, potremmo infatti scoprire che un utente  all’interno di un blog o di un forum comunica il “sentiment” verso la nostra struttura.

Inoltre, in aggiunta all’analisi semantica dei contenuti in rete, la piattaforma consente di comparare le “clip” del nostro hotel con hotels competitors. Tale modulo quindi consente di verificare punti di forza e di debolezza dei competitor, attività, rumors e eventi che strutture sulla stessa destinazione mettono in atto.

Per Article Marketing & Social Networking, si intendono i moduli di We-B più avvicinabili ad un ufficio stampa 2.0. Redazione e ottimizzazione di contenuti per conto dell’hotel, distribuzione su i Consumer Generated Media (blog, forum, social network, portali, maintsream, newsgroup ecc.), utilizzando i linguaggi adatti ad ogni singolo luogo, configurazione ed ottimizzazione dei profili sociali della struttura e attività di formazione sui social media.

 

Ufficio Stampa Blastness

No Comments
Comunicati

Community online: la personalizzazione dei social network

Internet si differenzia del resto di canali di comunicazione nella sua possibilità di fornire contenuti specifici e personalizzati alle varie audience. Mentre in TV i programmi sono quelli, per tutti, ogni sito internet o social network è in grado di filtrare le proprie informazioni in forma di contenuti secondo alle preferenze espresse dall’utente.

E’ qui il vero valore della comunicazione sul web e anche della pubblicità sul web, che riesce a raggiungere gli utenti interessati ad un certo prodotto rendendo così più efficaci e redditizi gli investimenti promozionali. Nello stesso modo in cui le aziende cercano di attrarre gli utenti verso i propri prodotti, anche i social network cercano di attrarre le persone verso la propria piattaforma. Poiché un social non è niente senza utenti, più è alta la frequentazione all’interno del mezzo, più influenza acquisirà il social.

Così, i social si sono sommati alla personalizzazione, creando proposte di valore non più di massa ma specifiche, per attrarre un pubblico che non solo sia numeroso ma che sia anche e soprattutto attivo, appassionato della condivisione di opinioni e contenuti su un determinato argomento per arricchire sempre di più le pagine del network.

Sono apparsi, ad esempio, social network come il sito di Fidelity House che hanno come argomento principale gli acquisti e che si differenziano dei tradizionali gruppi di acquisto o club privati di shopping proprio nel fatto che esiste tra i membri una forte interazione. Qui, il valore è infatti nella condivisione di contenuti come opinioni, immagini e video tra gli utenti.

Ad un anno della sua nascita, Fidelity House conosciuto anche come il social cashback conta già con 165.000 iscritti.

Un altro social che ha fatto delle passioni e interessi degli utenti la base della sua proposta di valore è Pinterest. Il nome non è causale già che infatti si postano (pin) immagini di oggetti, concetti o argomenti rilevanti ai gusti di ogni utente (interessi). I membri di questo social fondato nel 2010 ma esploso alla fine del 2011 negli Stati Uniti prima e nel resto del mondo poco dopo, possono seguire le lavagne(il supporto dove si appendono le immagini) invece degli utenti se lo preferiscono, assicurando così che i contenuti, notifiche e avvisi che arriveranno all’utente siano effettivamente rilevanti ai propri gusti.

Nei primi mesi del 2012, Pinterest ha raggiunto la soglia degli 11 milioni di utenti, maggiormente donne. Certo, gli iscritti sono ancora lontani dai più di 800 milioni di persone iscritte a Facebook (dati rilasciati a settembre 2011) che si stima potrebbe raggiungere il miliardo di utenti questo mese di agosto, ma la tendenza di Pinterest è sempre in crescita.

Circle Me, il progetto dell’italiano Giuseppe d’Antonio, ha molto di social anche se può essere usato pure da soli. Anche qui, la premessa è quella di fornire agli utenti informazioni rilevanti riguardanti gli interessi da loro espressi al momento della registrazione.

Insomma, le informazioni rilevanti e personalizzate sembrano essere sia per aziende che per i vari social network la via per attrarre utenti verso i propri siti.

A cura di Alba L
Prima Posizione Srl – Web Marketing Agency

No Comments
Comunicati

Creatività Della Nesta per la nuova immagine coordinata di Inplaf

Inplaf, una realtà solida, tecnologicamente all’avanguardia e affermata sui più importanti mercati internazionali, ha deciso di rendere altrettanto contemporanea ed attuale la propria immagine coordinata. Un rinnovamento di logo, corporate identity, book aziendale che porta la firma dell’Agenzia Della Nesta.

La collaborazione tra Inplaf, nota azienda del Casentino, e l’Agenzia Della Nesta ha portato all’esecuzione di un progetto articolato pensato per dare rilievo alla crescita e all’impegno con cui l’azienda toscana opera nel settore di produzione di strutture e profili di finitura interna per la costruzione modulare e la realizzazione di case mobili.

Una gamma di strumenti, di nuovissima concezione, capaci di comunicare la mission aziendale attraverso un’immagine tanto all’avanguardia quanto lo sono le soluzioni di lavorazione delle lamiere industriali presentate da Inplaf sul mercato. Una rappresentazione visiva e concettuale che interpreta una forza, una competenza e una professionalità ai massimi livelli.

I creativi, i tecnici e i designer dell’Agenzia Della Nesta sono al lavoro per limare gli ultimi dettagli di una pianificazione articolata che traduce in immagini e parole la personalità di Inplaf rendendola immediatamente riconoscibile. Obiettivo primario è quello di stabilire una stretta relazione con la clientela, un contatto che sia immediato e coinvolgente, rendendo facilmente fruibili i contenuti produttivi e fornendo un supporto tecnico e professionale di qualità.

No Comments
Comunicati

Il Cashback di Fidelity House: i numeri del primo anno di successo

Ad un anno dalla sua nascita, Fidelity House, il social cashback sviluppato da Horizon Group, si conferma un progetto vincente. I risultati ottenuti lo testimoniano: la piattaforma ha superato quota 165.000 registrati, con 420.000 UV/mese.

I dati che segnano il successo di Fidelity House sono molteplici: con tre formati tabellari, che comprendono creatività speciali come box expandable e skin dominance, Fidelity House calcola 6.500.000 pagine viste al mese, circa 12 ad utente con 10 minuti di permanenza media.

Fidelity House offre un’opportunità esclusiva, che non si trova in nessun altro sistema, ovvero un guadagno derivante da attività social, quali la pubblicazione di post, video, ecc.

In Fidelity si contano circa 80.000 video condivisi, 500.000 foto caricate, 70.000 post e 6.800.000 messaggi scambiati in chat interna. Questo conferma l’ottimo lavoro di ottimizzazione del sistema da parte dello staff, che negli ultimi mesi ha studiato un nuovo metodo di autovalutazione/moderazione dei materiali, il sistema dei WOW e BOO, grazie ai quali l’utente valorizza o penalizza i comportamenti altrui, garantendo risultati di merito nell’attribuzione del cashback per le azioni della community.

Per quanto riguarda le attività cashback, i risultati dimostrano il valore di Fidelity House: da giugno 2011 gli utenti di Fidelity House hanno ricevuto percentuali di cashback dagli acquisti compiuti nei negozi presenti in piattaforma, totalizzando un guadagno globale di 1.741.000 euro. Un dato rilevante all’indomani dell’eCommerce Forum, dove si è discusso del buon andamento del mercato online per cui è stata stimata una crescita per il 2012 intorno al 18% ed un fatturato stimato intorno ai 9,5 miliardi di euro, in controtendenza con la sfiducia genere che invade l’economia del Paese.

Fidelity House conta oggi circa 200 negozi che garantiscono cashback per acquisti, iscrizioni a servizi, richiesta preventivi, ecc. L’utente, in questo modo, coniuga le attività naturali che compie nel web con la possibilità di trarre guadagno. A chiusura di questo primo anno d’attività Fidelity riceverà il suo secondo riconoscimento ufficiale: il social cashback è stato infatti premiato dalla giuria Mediastars con la stella per lo Structural Design.

Essenzialità, praticità, immediatezza sono requisiti fondamentali per un sistema che combina elementi così diversi tra loro. Il riconoscimento Mediastars va ad aggiungersi a quello conferito dalla giuria dell’Interactive Key Award che ha attribuito a Fidelity il titolo di Best Web Innovation per l’anno 2011, e va a premiare in particolare il lavoro dei designer di Horizon ADV, sezione creativa di Horizon Group, che studiano e realizzano prodotti d’impatto capaci di rendere l’utente parte integrante del progetto.

Horizon Group, consapevole del successo Fidelity House, guarda oggi a nuove soluzioni in grado di rendere la piattaforma competitiva non solo a livello nazionale ma anche internazionale.

A cura di Fidelity House in collaborazione con Prima Posizione Srl – soluzioni web marketing

No Comments
Comunicati

AMERICAN EXPRESS, BAROMETRO CUSTOMER SERVICE 2012: SI CONFERMA, ANCHE QUEST’ANNO, IL TREND SECONDO CUI GLI ITALIANI, TRA I PRIMI IN EUROPA, SAREBBERO DISPOSTI A PAGARE BEN IL 9% IN PIÙ…

Nonostante il momento economico difficile che l’Italia sta affrontando, anche quest’anno si conferma fondamentale per i consumatori poter contare su un efficiente servizio clienti offerto dalle aziende.
Questo è quanto è emerso dalla terza edizione dell’American Express Customer Service Barometer*, un’indagine internazionale condotta in Italia e in altri dieci Paesi per esplorare gli atteggiamenti e le preferenze dei consumatori nei confronti del servizio clienti delle aziende.
L’indagine ha confermato il trend secondo cui gli italiani, tra i primi in Europa (dietro la Gran Bretagna e in linea con la Francia), siano propensi a spendere il 9% in più per un servizio clienti eccellente, dato rimasto stabile dal 2011. Anche quest’anno, infatti, il 63% degli intervistati ha affermato di aver speso di più con le aziende che hanno consentito un’esperienza positiva di servizio clienti e il 59% si è dichiarato disposto a farlo in futuro.

L’American Express Customer Service Barometer 2012 rivela anche un trend molto positivo rispetto agli anni precedenti in cui è stata svolta la ricerca: guardando al confronto quest’anno rispetto a due anni fa, la percentuale di consumatori che si ritengono soddisfatti delle loro esperienze con un servizio clienti, è cresciuta di 8 punti percentuali (58% nel 2012 vs 50% nel 2010), mentre è diminuita la percentuale di coloro che dichiarano di aver ricevuto un servizio di livello più basso di quanto si aspettassero (43% nel 2010 vs 32% nel 2012). Addirittura il 4% degli italiani ha dichiarato che il livello di servizio delle aziende ha superato le loro aspettative. Questo conferma l’opinione del 30% degli italiani che ha notato una crescente attenzione delle aziende nel fornire un buon servizio clienti.

“In Italia i consumatori desiderano, e si aspettano, dalle aziende un servizio di alta qualità, soprattutto in uno scenario socio economico difficile. E’ sempre più importante essere particolarmente attenti nei confronti dei consumatori e farli sentire seguiti e protetti” – afferma Daniela Cerboni, Vice President Head of World Services di American Express in Italia – “Un eccellente servizio clienti aiuta i consumatori nella loro vita quotidiana, permettendogli di risparmiare tempo e di avere un’assistenza efficiente che soddisfa i loro bisogni. La vera sfida per le aziende sta nell’anticipare sempre le richieste dei consumatori e nell’essere in grado di fornire un servizio che superi le aspettative dei clienti”.

Una novità messa in evidenza dall’indagine 2012 è stata la propensione degli italiani all’utilizzo, per richiedere assistenza, dei social media, in aggiunta ai canali più tradizionali come il telefono o l’email. Quasi un terzo (30%) dei consumatori ha infatti dichiarato di averli utilizzati l’anno scorso per cercare e ottenere una risposta, ed il 24% sostiene di aver risolto il problema o di aver ottenuto l’informazione che cercava. Tra i principali motivi che li ha spinti a ricorrere ai social network, si trovano nell’ordine: “risolvere un problema”, “condividere le esperienze con un bacino più ampio di persone” e “chiedere informazioni e consigli ad altri utenti per ottenere un servizio migliore”. Le aziende sembrano aver colto questa opportunità: il 54% degli intervistati, infatti, pensa che le aziende abbiano migliorato i tempi di risposta attraverso questi nuovi canali.
Ma nonostante l’attenzione dei consumatori sia rivolta ultimamente ai social media per domande e assistenza di routine, gli italiani rimangono comunque legati, soprattutto per le richieste più delicate, ad una modalità di relazione con l’assistenza clienti attraverso il contatto diretto con l’operatore. Infatti, secondo i risultati dell’indagine, in caso di richieste complesse o molto difficili, i nostri connazionali preferiscono l’interazione con una persona reale (32%), che sia al telefono o di persona (31%), mentre nel caso di richieste più semplici preferiscono contattare il servizio clienti attraverso il sito aziendale o via mail (29%) e solo il 15% preferisce parlare con una persona reale, al telefono o di persona.

“Gli italiani sono estremamente entusiasti rispetto ai social media e alle nuove forme interattive di comunicazione, condividono le loro opinioni online e si connettono con i marchi in grado di ascoltare le loro richieste e supportarli con un servizio eccellente. – continua Daniela Cerboni – Essere in grado di prestare attenzione ai consumatori, anticipare i loro bisogni e risolvere i loro problemi in modo veloce ed efficiente può davvero fare la differenza. Oggi il tempo è la risorsa più scarsa e un efficiente uso dei canali digitali, che per loro natura consentono un’immediata interazione, fornisce alle aziende un vantaggio competitivo, oltre a soddisfare i consumatori e renderli i migliori sostenitori del brand”.

La ricerca ha inoltre confermato quanto il successo di un’azienda dipenda in gran parte da un eccellente servizio offerto dal customer care: 2 italiani su 5, circa la metà, hanno infatti deciso di non effettuare un acquisto a causa di un servizio clienti scadente.
Uno dei principali motivi che spinge i consumatori italiani, più che negli altri Paesi europei, a cambiare azienda di riferimento e abbandonare un acquisto, è l’essere rimbalzato da un operatore all’altro senza che nessuno riesca a risolvere il problema (26%), mentre il 16% smette di rivolgersi ad un’azienda con operatori dell’assistenza scortesi.

Ma quanto sono disposti ad attendere i consumatori quando entrano in contatto con un centro assistenza?
Gli italiani risultano i più pazienti d’Europa, avendo infatti dichiarato di essere disposti ad aspettare un tempo massimo, in media, di 12 minuti in attesa al telefono. La media tiene conto sia degli intervistati più esigenti, che non considerano un’attesa superiore ai 5 minuti, che dei più “rilassati” che, al contrario, sono disposti ad attendere anche fino a 30 o più minuti. Un dato simile, 13 minuti, è stato indicato anche come tempo massimo per aspettare il proprio turno quando ci si reca personalmente presso un ufficio di assistenza clienti (ad esempio in banca, in un negozio, al ristorante). Sempre guardando ai tempi di attesa necessari per parlare con un operatore dell’assistenza clienti, rispetto al telefono, il 29% degli italiani ritiene che le aziende siano migliorate (ma si riscontra anche un 20% che dichiara che il servizio offerto via telefono è peggiorato). Rispetto invece all’interazione faccia a faccia, la percentuale di chi ha notato un miglioramento nelle aziende si attesta al 24%.

Infine, per quanto riguarda i settori in cui si registra la maggior soddisfazione da parte dei consumatori italiani sul servizio clienti, gli hotel, i ristoranti e il settore del lusso si attestano ai primi tre posti, a conferma di quanto un buon servizio clienti sia ancor più fondamentale in quei settori in cui il contatto con il consumatore è diretto e parte integrante del business stesso.

* Indagine American Express Customer Service Barometer

Il sondaggio è stato condotto online da Echo Research per American Express, tra l’1 e il 7 marzo 2012, su un campione casuale di 1.000 consumatori in Italia di età superiore ai 18 anni. Nel complesso, i risultati hanno un margine di errore di + / – 3,1% a livello del 95 per cento di fiducia.

No Comments
Comunicati

Nasce Akkademika. Il social network del mondo scientifico e accademico italiano

Akkademika, il social network del mondo scientifico e accademico italiano, dopo una prima fase di test apre oggi le porte a tutti gli studiosi e i ricercatori interessati ad entrare nella nuova community.

Da oggi tutti i rappresentanti del mondo scientifico e accademico italiano hanno un nuovo punto di riferimento, un luogo di incontro a loro dedicato.

Un social network dove possono creare gruppi di ricerca e seguire i gruppi di loro interesse, fare conoscere i loro studi e condividere la loro esperienza, segnalare conferenze, pubblicazioni e opportunità di lavoro, coinvolgere colleghi e interagire con altri ricercatori.

Dall’antropologia all’arte, dall’ecologia all’informatica sino alla medicina la ricerca italiana diventa social con Akkedmika!

«Le nuove frontiere della comunicazione rappresentano il punto di partenza per una nuova frontiera della ricerca italiana» afferma il dott. Marco Boatti, editore per Altravista, la casa editrice pavese che ha realizzato il progetto Akkademika «le possibilità offerte dal web ci consentono di scambiare in tempo reale e con chiunque le ultime scoperte scientifiche, il lavoro di ricerca, le teorie e i dibattiti accademici nei quali siamo coinvolti». e continua «è un fenomeno che oltralpe vanta numerosi esempi di successo ma credo sia il primo esempio interamente made in italy e mi auguro possa rappresentare al meglio la comunità scientifica e accademica italiana. Come sempre noi di Altravista siamo aperti a consigli e proposte per migliorare questo servizio che viene offerto a tutti gratuitamente. Lo scopo è quello di creare una community che possa crescere e diffondere cultura scientifica».

Il progetto è appena nato ma sembra promettere un buono sviluppo.

Cosa stai aspettando? Entra anche tu in Akkademika. La registrazione è gratuita! Non puoi non esserci!

www.akkademika.net

No Comments
Comunicati

E-business per le aziende: a Firenze nuovi corsi organizzati da MX srl

In risposta al crescente interesse delle aziende per il web marketing e per l’e-business, MX srl rinnova la sua offerta formativa per il 2012 con un calendario di corsi rivolti all’impresa che desidera acquisire tecniche e strumenti per muoversi in rete con efficacia.
Sconti e agevolazioni sono previsti per i soci di Confcommercio, con la quale MX Academy (divisione specializzata per la formazione di MX srl) collabora continuativamente.

I corsi della sessione estiva si svolgeranno nei mesi di giugno e luglio e saranno proposti in due tipologie:
– corsi introduttivi, per chi desidera comprendere le nuove tendenze in corso e le loro implicazioni;
– corsi operativi, per chi desidera conoscere gli strumenti per muoversi al meglio nella rete.

Vengono riproposti i corsi dedicati al WEB MARKETING (con programma aggiornato alle ultime novità del settore), forti del successo riscosso nel 2011.
In calendario anche corsi specifici per l ‘E-COMMERCE e per l’utilizzo aziendale dei SOCIAL NETWORK, sviluppati sulla base delle richieste dei nostri clienti.

Il calendario completo degli appuntamenti è visibile sul sito di MX srl.

Corsi introduttivi:
Mercoledì 30 maggio – Introduzione al Web Marketing (8a edizione)
Mercoledì 06 giugno – Introduzione E-Commerce e Vendita On-line (2a edizione)
Mercoledì 20 giugno – Introduzione al Social Web Marketing (3a edizione)

Corsi operativi:
Martedì 12 e Mercoledì 13 giugno – Web Marketing Operativo (5a edizione)
Martedì 26 e Mercoledì 27 giugno – E-Commerce Operativo (NOVITA’)
Martedì 3 e Mercoledì 4 luglio – Social Web Marketing Operativo (2a edizione)

Tutti i corsi si terranno presso il Meeting Point di Confcommercio Firenze in Via Palagio degli Spini, situato a 5 minuti dall’uscita A1 Firenze Nord – A11 Firenze Ovest e facilmente raggiungibile sia con i mezzi pubblici che in auto.

Nel corso dell’anno effettueremo anche dei seminari introduttivi e/o di aggiornamento sulle tematiche più specifiche che sono risultate di maggiore interesse fra i nostri clienti:
– E-mail marketing
– Linkedin per le aziende e i professionisti
– Pay per click
– Posizionamento e geo-referenzazione (Google Places e Google Maps)

Per informazioni rivolgersi a MX Academy – Via Castelnuovo Tedesco, 22 – Firenze (tel. 055 436 91 16 oppure e-mail [email protected]).

No Comments
Comunicati

Bancomail – Adobe ed il Digital Marketing

http://www.bancomail.it/blog/index.php/adobe-ed-il-digital-marketing/

Il ruolo che il social media marketing riveste all’interno delle dinamiche del business diventa di giorno in giorno più considerevole. In un’ottica first click (anche se in ancora troppi casi gli operatori marketing si affidano ad un meno lungimirante approccio last click) i benefici del ricorso ragionato ai social network sono più che evidenti in termini di visibilità e brand awareness.

Proprio agli addetti ai lavori si rivolge la nuova release di prodotti Adobe, ed in particolare Adobe Social: si tratta di una piattaforma di condivisione ed integrazione per consentire a chi opera ed ha interessi nel lato commerciale dei social media di essere sempre aggiornato sulle tecniche e sulle modalità di esercizio. Una sorta di community tematica rivolta alle figure professionali specializzati nella creazione e gestione di campagne on line avanzate.

Tra le varie note di merito troviamo la possibilità di importare tutti i dati analitici raccolti sulle principali piattaforme social (quindi Facebook, Twitter, Google +, Pinterest) oltre che dai blog o altre strutture multimediali più o meno direttamente correlate all’ambito di interesse commerciale. L’analisi non si ferma ai meri valori numerici ma si spinge al monitorare le impressioni, le opinioni, i sentimenti dei visitatori, le influenze, le tendenze potendo ovviamente intervenire ottimizzando la comunicazione per ogni canale al fine di generare impressioni positive e coinvolgere situazioni sensibili ed utili all’incremento della visibilità.

A livello procedurale è inoltre possibile definire applicazioni social dedicate senza il ricorso forzato alla programmazione più complessa ed a lunghi percorsi di sviluppo, andando ad organizzare pagine, moduli, concorsi e misurandone poi il successo e le dinamiche di fruizione da parte degli utenti.

Responsabili del marketing digitale e del customer service, community manager, analisti, addetti alle pubbliche relazioni sono tra i ruoli  che più possono trarre vantaggi dalla possibilità di integrare gli strumenti propri del publishing con le infinite (e spesso ancora inesplorate) opportunità di coinvolgimento virale presenti nei social network, garantendo un approccio professionale all’analisi dei trend ed una gestione avanzata nell’acquisto degli spazi pubblicitari e nella loro amministrazione .

E’ indicativo che una software house dell’importanza di Adobe abbia deciso di legittimare con il proprio impegno in prima persona l’ormai imprescindibile importanza del social media marketing all’interno dell’universo business attuale e soprattutto futuro.

Il servizio fa parte di una galassia chiamata Adobe Digital Marketing Suite che consente di esplorare e gestire in maniera ottimale tutti gli aspetti del marketing digitale tra cui:

-sfruttare marketing predittivo, ovvero poter analizzare con efficacia la sempre crescente mole di dati organizzandola secondo gerarchie e indicazioni di priorità al fine di impiegare al meglio le statistiche nella definizione di target e strategie

-la possibilità di unificare campagne social, search e display advertising, potendo gestire una comunicazione multicanale basata su tecniche diversificate

-la gestione avanzata delle visite tramite Discover, le cui capacità di analisi incrociata consentono di visionare i percorsi dei visitatori in maniera capillare in modo da ottenere segmentazioni sempre più fedeli

-un e-commerce avanzato tramite WEM (Web Experience Management)

Per raccogliere tutte le competenze necessarie a definire un pacchetto così articolato e dettagliato Adobe è ricorsa a numerose collaborazioni con realtà importanti dei vari settori, come Efficient Frontier, Hybris, Context Optional.

Una tecnologia di questo tipo si rivela preziosa in una concezione avanzata di commercio e rapporto con clientela sempre più esigente ed abituata all’interazione nel web 2.0.

No Comments
Comunicati

Maltagliati, la tradizione della pasta italiana si apre al Social Web

3 canali, Facebook, Twitter e Blog in cui Maltagliati potrà interagire con il mondo che fa della Pasta un “oggetto di culto”.

Condividere giorno dopo giorno il piacere che solo un piatto di pasta sa dare, utilizzando un linguaggio che dosa in modo oculato il gusto di una cucina tipicamente italiana e i sistemi di comunicazione più attuali e contemporanei, che dettano le nuove tendenze e mode.

La pasta e la tradizione Maltagliati si prendono il loro spazio sul web, utilizzando spazi social come Facebook e Twitter e creandone uno appositamente dedicato il Blog. Presto on-line links, foto, ricette, suggerimenti, eventi e promozioni per raccogliere feedback che consentano al marchio di crescere e svilupparsi ancora, conquistando sempre più ampie fette di un mercato internazionale in cui il marchio è presente e ben riconoscibile da più di 150 anni.

Obiettivo di questo triplice impegno è quello di diffondere in modo ancora più capillare la qualità distintiva prodotta secondo la tradizione dei Maestri Pastai italiani, con trasparenza, senza esagerazioni e con una particolare attenzione al consumatore.

Maltagliati esprime così la forte volontà di utilizzare i Social Media per calarsi concretamente nella realtà, raccogliendo suggerimenti sui prodotti e servizi offerti, per creare una community di dialogo e per poter attuare le più efficienti strategie commerciali e produttive al fine di creare un business di valore.

No Comments
Comunicati

Bancomail – CircleMe: il social che “pianta” e coltiva gli interessi

www.bancomail.it/blog/index.php/circle-me/

Perché non unire quanto di buono esprime Pinterest alle peculiarità di Foursquare? C’è chi ha pensato e ha concretizzato questa idea.

Il 15 marzo, infatti, dopo sei mesi in versione beta, ha aperto i battenti al pubblico CircleMe, il nuovo social network realizzato dal matematico e imprenditore Erik Lumer, che ha implementato il progetto in Italia presso la startup Cascaad.

CircleMe ha accorpato nel medesimo progetto differenti spunti interessanti di altri social network già sviluppati e conosciuti dagli utenti web, con l’obiettivo di diventare uno strumento utile per la condivisione di interessi, preferenze e opinioni all’interno di –appunto- “cerchie”. E proprio di un cerchio CircleMe si propone di esserne la quadratura: il concetto alla base è la fusione delle caratteristiche di Pinterest (social network basato sulla condivisione di immagini che sta prendendo piede diffusamente, del quale avevamo parlato qui) ed il concetto di geolocalizzazione che sta alla base di Foursquare.

 

Secondo quanto afferma il creatore di CircleMe, Erik Lumer, Pinterest ha un’anima più commerciale e vuole essere un “magazine” di oggetti, mentre CircleMe si concentra sugli interessi nel senso lato, sulla cultura che determina le identità. Il concetto che li unisce, invece,  è quello di coniugare i soggetti alle cose che amano quale punto di partenza, e da qui  individuare nuovi utenti che hanno le stesse passioni.

CircleMe facilita quindi la relazione tra persone che hanno le medesime preferenze ma non si limita a ciò: al contempo, consente ai soggetti l’individuazione di nuovi interessi, permettendo così l’ampliamento culturale e cognitivo. Il concetto di fondo del progetto, infatti, è quello di serendipity, ovvero il sentimento avvertito quando, “frugando” tra i propri interessi, se ne trovano di nuovi e coinvolgenti. Ovviamente tutto ciò avviene seguendo gli utenti nei quali si ha fiducia: avendo preferenze simili alle nostre, presupponiamo che essi possano veicolarci a cose nuove di nostro potenziale interesse.

CircleMe ha appena rilasciato anche un’app per il sistema operativo mobile iOS, la quale fornisce anche alcune funzioni destinate alla geolocalizzazione, che possono essere sfruttati per lo sharing dei luoghi visitati e per la semplificazione dell’incontro tra persone.

CircleMe utilizza il principio della pianta: gli utenti, dal proprio smartphone o tablet, possono “piantare”- grazie allo strumento di geolocalizzazione nei luoghi di interesse – degli articoli (item) digitali rappresentanti qualsiasi tipologia di preferenze (canzoni, oggetti, film, ristoranti ecc) e ad esse associare un messaggio o una riflessione personale; tale principio è legato al verbo “plant”, inteso come azione del piantare in giro per i luoghi tutto ciò che riguarda i nostri interessi e quindi ciò che noi siamo.

L’app di CircleMe ha già in dote un importante database (al quale a breve sarà aggiunto un database di contenuti musicali): sono circa un milione di preferenze e circa 11 milioni potenziali mediante il coordinamento con i database di Wikipedia, Freebase (Google), Facebook, Netflix, Foursquare, e Goodreads.

Tutto ciò serve agli utenti per “piantare” le proprie preferenze, poiché la configurazione permette di fornire informazioni su interessi simili che potrebbero piacerci, riproducendole in CircleMe.

CircleMe permetterà inoltre di monitorare cosa è stato “piantato” nelle nostre vicinanze, mediante alcuni alert automatici.
Tuttavia, se il plant (che possiamo comparare ad una sorta di like di Facebook) è privato, l’utente per il quale è stato rilasciato riceverà una notifica push (sfrutta location services di Apple). Al contrario, i plant pubblici devo essere visualizzati dall’utente tramite l’apertura dell’app.

Il meccanismo di CircleMe definisce il profilo culturale e commerciale dell’individuo, aprendo svariate possibilità nel mondo del Social Media Marketing. L’idea di fondo, quindi, appare buona.

Possiamo paragonare CircleMe come i “plant” che esso stesso ha creato: il primo seme è stato piantato, adesso bisogna aspettare di vedere come saranno i suoi frutti.

E voi, cosa ne pensate?

No Comments
Comunicati

Celestini, Cevoli e Santamaria i protagonisti di CheMagazine!

MACERATA 13/03/12 – “Occidente solitario” apre la nuova settimana del concorso di CheMagazine!, la rivista edita dal Gruppo Esserci Comunicazione di Macerata. Lo spettacolo con Claudio Santamaria, Filippo Nigro, Nicole Murgia e Massimo De Santis è in programma oggi e domani al Teatro dell’Aquila di Fermo, nel cartellone promosso dal Comune e Amat, e CheMagazine! con l’operazione a premi attraverso il suo profilo Facebook (https://www.facebook.com/chemagazine) regala due biglietti. La commedia nera di Martin McDonagh diretta da Juan Diego Puerta Lopez e ambientata in un piccolo villaggio dell’Irlanda descrive una realtà territoriale ma una indefinita società, con una condizione umana di solitudine e indifferenza, uno stato d’infelicità quasi compulsivo.
Si rimane in terra fermana per il secondo spettacolo in cui CheMagazine! regala altri due ingressi gratuiti. Al teatro Cicconi di Sant’Elpidio a Mare sale sul palco venerdì 16 marzo (ore 21.15) Ascanio Celestini con “Pro Patria. Senza prigioni, senza processi”. In questo monologo di cento minuti Celestini alterna sarcasmo e poetica fiabesca per arrivare a scoprire che esistono tre Risorgimenti: quello repubblicano dell’Ottocento, la lotta di liberazione nazionale partigiana e il terrorismo armato degli anni Settanta.
Dal viaggio tra memoria, analisi e invenzione si passa a quello satirico con Paolo Cevoli. Il comico romagonolo si esibisce al teatro Velluti di Corridonia, in provincia di Macerata, sempre venerdì 16 marzo (ore 21.15). Il comico romagnolo porta in scena “La penultima cena”, la storia di un cuoco nella Roma imperiale che si ritrova a Cana, mentre due sposini celebrano il matrimonio. Dall’incrocio con Gesù la sua vita non sarà più la stessa.
L’operazione a premi della rivista CheMagazine! si svolge grazie alla collaborazione delle Amministrazioni comunali di Fermo, Sant’Elpidio a Mare e Corridonia. Partecipare al concorso di “CheMagazine!” è molto semplice. Basta diventare fan del profilo Facebook (https://www.facebook.com/chemagazine) e cliccare “parteciperò” sull’evento che si preferisce.

No Comments
Comunicati

Bancomail – Letterboxd, il social per cinefili

http://www.bancomail.it/blog/index.php/letterboxd-il-social-per-cinefili/

La proliferazione di social networksè pressoché inarrestabile e periodicamente ci troviamo di fronte a realtà più o meno interessanti e dalle caratteristiche eterogenee.

L’ultimo in ordine di tempo ad esserci capitato per le mani è Letterboxd: si tratta ancora di un beta, cui si può accedere  tramite invito o inserendo un proprio indirizzo mail per essere inseriti nella lista d’attesa.

Si tratta di un social tematico ed è dedicato principalmente agli appassionati di film: si può infatti accedere ad un database (ancora in costruzione) di migliaia e migliaia di schede film su cui il profilo può aggiungere apprezzamento, data di visione, recensioni, ranking, parole chiave.

Si può anche salvare il film nella nostra bacheca personale, cosicchè i nostri follower possano visualizzare con facilità quali film abbiamo visto, cosa ne pensiamo,  se vale la pena vederli.

Facilità che è consentita da un’interfaccia intuitiva ed intrigante che consente differenti tipologie di utilizzo: ottimo per cercare idee quando si vuole vedere un film ma non si sa quale, funzionale per costruire il proprio “diario cinematografico”, divertente se si vuole condividere la propria passione con amici ed utenti.

Interessante anche l’opzione relativa alla creazione della propria watchlist ovvero un archivio dei film che si ha intenzione di vedere in futuro.

Essendo ancora in fase di costruzione può capitare di non trovare il film desiderato ma ogni utente ha la possibilità di integrare il TMDbThe Movie Database – aggiungendo di volta in volta i vari film non presenti.

Your life in film” è il payoff di questo social ed è certamente divertente associare date, episodi e circostanze ai vari film visti in quei periodi. Il link diretto con Twitter permette poi di mostrare a tutti i contatti la propria attività in modo da espandere la visibilità e l’interattività.

Nel web esistono già idee sul tema, una è italiana – “Questa sera niente pop corn” –  oltre allo storico IMDb (the Internet Movie Database), Icheckmovies e Flixster solo per citarne alcuni. l’innovazione di Letterboxd è quella di integrare le potenzialità dell’archivio e dell’interazione social. No n ci sono ancora notizie certe sulla pubblicazione del sito nè sulle sue future derive per devices mobili ma è certa l’uscita di apps per smartphones e tablets.

No Comments
Comunicati

Bancomail – Crowdfunding per dare alle idee una possibilità

http://www.bancomail.it/blog/index.php/crowdfunding-per-dare-alle-idee-una-possibilita/

Oggigiorno i social network non servono soltanto a promuovere attività già avviate, grazie al crowdfunding infatti progetti che sono ancora allo stato embrionale possono trovare il finanziamento di cui necessitano.

Cerchiamo allora di capire di cosa si tratta. Il neologismo deriva dall’unione dei termini inglesi crowd (= folla) e funding (= finanziamento) e vuole perciò indicare l’impegno di un gruppo di persone per sostenere economicamente progetti di individui o organizzazioni.

L’incontro tra domanda e offerta avviene principalmente sul web, dove si possono distinguere due diverse tipologie: le  iniziative autonome, sviluppate ad hoc per sostenere cause o progetti singoli, e le piattaforme di crowdfunding. Quest’ultime possono a loro volta dividersi in: generaliste, che raccolgono progetti di ogni area di interesse, o tematiche, specializzate in progetti di particolari settori.

L’idea in assoluto non è certo originale e sembra avvicinarsi molto alla beneficienza, tuttavia l’aspetto innovativo è che ciò avvenga in rete, dando così una connotazione utilitaristica alle relazioni social. All’interno di queste piattaforme l’amicizia tra due persone diventa risorsa, come viene ben illustrato nel  Manifesto Kapipalista, redatto dall’italiano Alberto Falossi. Nel 2009 egli ha fondato Kapipal la prima piattaforma a livello mondiale aperta a progetti individuali.

 

MANIFESTO KAPIPALISTA

1. I tuoi amici sono il tuo capitale

Gli amici e i contatti del tuo social network possono aiutarti a raccogliere un capitale.

2. I tuoi amici realizzano i tuoi sogni

Ogni tuo contatto può dare un contributo, anche piccolo.
Insieme, gli amici ti aiuteranno a realizzare i tuoi piccoli e grandi desideri, progetti, sogni.

3. Il tuo capitale dipende dal numero di amici

Tanti contributi possono costruire un grande capitale.
Più contatti hai, più probabilità ci sono di raggiungere la cifra di cui hai bisogno.

4. Il tuo capitale dipende della fiducia

I contributi non arrivano automaticamente. Anche se contatti molte persone,
dovrai prima guadagnare la loro fiducia, specialmente se non le conosci personalmente.

5. Il tuo capitale aumenta col passaparola

I tuoi amici possono aiutarti inviando un contributo in denaro, ma anche passando parola.
Questo farà crescere il tuo social network e aumenterà le probabilità di raggiungere il tuo obiettivo.

 

Il crowdfunding infatti non si esaurisce nel solo finanziamento di imprenditori, ricercatori, creativi, o associazioni umanitarie ma può anche declinarsi nella realizzazione di piccoli sogni privati come viaggi o matrimoni.

Nel nostro paese questo fenomeno sta riscuotendo un discreto successo, tra le piattaforme più note si possono segnalare Eppela e Boomstarter, generaliste ma con un forte orientamento al business. Mentre  Shiny Note opera invece per il terzo settore, promuovendo iniziative di organizzazioni no profit. YouCapital invece è interamente dedicata al giornalismo, essendo stata creata dall’Associazione Pulitzer per finanziare inchieste che altrimenti resterebbero in un cassetto.

Ma come abbiamo detto il crowdfunding può avvenire anche al di fuori delle piattaforme prestabilite. È notizia di questi giorni che la giornalista Claudia Vago ha aperto una raccolta fondi su Twitter per finanziarsi il viaggio a New York, dove realizzerà dei reportage sull’esperienza dello Zuccotti Park. L’esempio più celebre di colletta online resta però quello di Barack Obama, che nel 2008 ha parzialmente finanziato la sua campagna elettorale raccogliendo sottoscrizioni online.

Come tutte le realtà del web 2.0 anche il crowdfunding  è soggetto a continue evoluzioni. Per il prossimo aprile è previsto ad esempio il lancio di una nuova piattaforma Starteed, che vuole rivoluzionare  questa realtà. Chi si iscriverà infatti non si limiterà soltanto a cercare fondi per il proprio progetto ma diventerà automaticamente investitore, acquisendo una quota tramite un piccolo contributo d’iscrizione. L’insieme di queste quote andranno poi alle idee più votate dalla community, oltre ai fondi raccolti con il sistema tradizionale.

© starteed

In attesa che anche questa piattaforma diventi operativa, tirate fuori dal cassetto i vostri sogni qualcuno potrebbe decidere di realizzarli

No Comments
Comunicati

Bancomail – Volunia, il motore di ricerca “social” italiano

http://www.bancomail.it/blog/index.php/volunia-il-motore-di-ricerca-social-italiano/

 

Noi vogliamo liberare le galline e aiutarle a spiccare il volo”, con queste parole è stato presentato Volunia, il motore di ricerca totalmente italiano.

Volunia è stato concepito dalla mente di Massimo Marchiori, il professore padovano famoso per i suoi studi alla base dell’algoritmo di Google e in particolar modo del PageRank, utilizzati da Larry Page per la realizzazione di Google. Al termine di un lavoro iniziato nel 2007, Volunia è stato presentato la settimana scorsa in diretta streaming globale presso il centro Multimediale E-Learning Ateneo dell’Università di Padova.

Il ragionamento alla base di Volunia è quello di un motore di ricerca improntato sul social, presentandosi come trait d’union tra la mera ricerca di tematiche e l’incontro di persone interessate ai medesimi contenuti web.

La mission di Volunia è quella di  fondere Web 1.0 e 2.0, informazioni e persone. L’obiettivo del nuovo motore di ricerca è quello di svincolare gli utenti del Web chiusi nei social network “ come galline nei pollai”, come spiega lo stesso Marchiori.

Volunia non vuole solamente indicare all’utente  la strada da percorrere – come avviene oggi per i più rilevanti motori di ricerca -, il suo intento è quello di accompagnare gli utenti all’interno del web, ponendosi come uno strumento esperienzale.

L’innovazione principale di Volunia è chiamata “Seek&Meet”: quando si effettua una ricerca (Seek) su Volunia, vengono mostrati risultati pertinenti, i quali vengono abbinati alla segnalazione (anche in termini numerici) della presenza di altri utenti che stanno visitando il medesimo sito web. Tale peculiarità di incontro tra ricerca di contenuti e social, permette agli users che si imbattono sullo stesso contenuto web di interagire tra loro in tempo reale (Meet): è quindi possibile stringere amicizia tra utenti presenti sullo stesso sito, condividere informazioni e idee tramite la chat incontrando nuovi amici.

Durante la presentazione è stato lo stesso ideatore a spiegare la funzione social di Volunia: “Se si attiva la funzione social, si rinuncia all’anonimato durante la visita di una pagina web e si accetta quindi di segnalare ad altri utenti la propria presenza. In questo modo, quando apriamo un sito Internet possiamo vedere chi c’è o chi c’è stato. Poi Volunia comunicherà agli utenti in tempo reale le persone collegate al sito, alle quali si potrà chiedere l’amicizia in base a un interesse comune”.

Tale funzionalità viene sfruttata mediante un Social box, un contenitore “social” che può essere aperto su ogni pagina web visitata e che include messaggi degli utenti, forum, richieste di amicizia e chat. Tale funzionalità era stata proposta in maniera simile con Sidewiki, servizio online lanciato da Google, mediante il quale era possibile rendere visibili i commenti effettuati dagli utenti di Google sulla pagina web visitata. Google Sidewiki è stato dismesso il 5 dicembre 2011.

Grazie a Volunia, ciascun contenuto web disporrà inoltre di una mappa live attiva del sito totalmente navigabile ed in continuo aggiornamento.  Il Web, in tal modo, viene tramutato in una sorta di percorso e scrutato a monte, consentendo di essere esplorato con maggiore semplicità e più vasti ambiti, decontestualizzando i contenuti.

Volunia è già disponibile in 12 lingue ma ha un target globale.

Il sito non è ancora accessibile a tutti, ma è disponibile in Beta Testing per circa centomila utenti ai quali è messo a disposizione un canale di feedback diretto con il team, informazioni sulla roadmap e un bonus di attivazione per gli amici degli users, come da consuetudine nello stile dei social networks .

Il nuovo motore di ricerca ha tuttavia attirato su di sé alcune critiche.

Una delle prime riguarda la grafica, poiché Volunia presenta un’interfaccia che ricorda quella tipica dei videogiochi degli anni ’80. Marchiori su questo ambito, afferma che la grafica avrà priorità assoluta: verrà resa maggiormente 2.0 sia dal punto di vista cromatico sia come interfaccia.

Un’ulteriore perplessità mossa a Volunia è sulla tenuta di tale progetto nel lungo periodo: pur racchiudendo un’idea innovativa, Volunia dovrà essere sperimentata, perché la combinazione “Seek&Meet” potrebbe anche non assicurare le risposte che ci si attende, poiché è compiuta sulle orme della fortuna dei social al momento, tuttavia in futuro lo scenario potrebbe essere differente. 

Il motore di ricerca al momento è stato poco utilizzato: la motivazione principale è lo scarso tasso di indicizzazione di tutta la Rete, che si aggira intorno all’1%. Occorreranno ancora sette mesi di lavoro per l’implementazione del motore semantico, quantunque questa non sia ritenuta la caratteristica principale di Volunia.

Le funzioni utilizzate in maggior misurano sono state la chat, le mappe visuali e l’identificazione di altri users  mediante la ricerca e visualizzazione dei profili.

Curiosamente, molti users che stanno sperimentando il motore social italiano in Beta Testing richiedono l’utilizzo di Google Plus a supporto di Volunia: un social all’interno di uno strumento che del social vuole farne il tratto distintivo. Gli utenti sembrano voler fornire l’appoggio dello strumento più potente al nuovo arrivato. Le critiche allo start up di Volunia sono molte, come è comune per un progetto in fase embrionale come quello portato avanti da Marchiori.

Tuttavia, le idee che fondano il motore di ricerca appaiono valide, e solamente il tempo permetterà di capire il reale potenziale di tale strumento. Noi vigileremo se Volunia manterrà le promesse oppure no.

No Comments
Comunicati

Social Media Marketing: bisogna avere paura della saturazione sociale?

Nonostante si senta parlare abitualmente degli ormai tradizionali siti di Facebook e Twitter, in rete esistono letteralmente centinaia di altri social network. Questa cifra elevata potrebbe apparire come una cosa molto positiva per chi si occupa di Web Marketing ma, secondo recenti studi e i pareri di molti esperti, potrebbe rappresentare, invece, l’esatto contrario. La radice del problema sembra essere proprio il crescente numero di opzioni a disposizione, cosa che prende nome di “saturazione sociale”.

Una ricerca condotta recentemente dall’agenzia Forrester Research suggerisce che, dal momento che quello dei social media è un fenomeno di portata mondiale, restano poche possibilità per i nuovi competitor di entrare in questo mercato. La società di ricerca americana, infatti, prevede che il mercato social diventerà saturo al punto che alcuni dei servizi minori e meno conosciuti cesseranno del tutto di esistere. Altre ricerche dimostrano che la popolazione di utenti che i social network si possono contendere si sta esaurendo, quindi, anche se la saturazione sociale può non essere qualcosa che gli esperti di Social Media Marketing devono temere, di sicuro è un argomento che devono cominciare ad affrontare.

Comprendere il proprio pubblico di riferimento
Se un’azienda ha una specifica utenza target, la maggior parte delle persone che fanno parte di quel pubblico con molta probabilità interagisce regolarmente con qualcuno dei siti di social networking presenti in Internet. È importante studiare e comprendere i propri utenti e, soprattutto, scoprire quali sono i luoghi della rete che queste persone preferiscono frequentare. Conducendo una semplice indagine sul proprio sito web o via e-mail si potrebbe appurare, ad esempio, che la maggior parte dei clienti sono utenti attivi di Facebook. Con queste informazioni a portata di mano, si potrebbero investire gli sforzi per cercare di coinvolgerli con una pagina aziendale di Facebook invece di perdere tempo con Twitter, LinkedIn, o altri social media con cui hanno meno probabilità di entrare in contatto.

Unire diverse strategie di marketing 
Non si può negare che i social media rappresentino un efficace strumento di promozione online. Detto questo, funzionano meglio in tal senso se combinati con altre strategie di marketing. Queste potrebbero prevedere l’utilizzo di metodi tradizionali, come la posta ordinaria o l’advertising cartaceo, e di canali digitali, come l’e-mail marketing o il posizionamento nei motori di ricerca. Bilanciare attentamente l’uso di diverse piattaforme pubblicitarie può essere di enorme aiuto nell’evitare gli effetti collaterali della saturazione sociale, permettendo sia all’azienda che ai suoi utenti di beneficiare di volta in volta, a seconda della situazione e del mercato di riferimento, della migliore fra le tecniche utilizzate.

Condurre una campagna sociale mirata
All’inizio dell’articolo si è chiarito il fatto che c’è una miriade di social network tra cui scegliere. Niente impedisce di creare numerosi profili sociali per il proprio brand aziendale utilizzando molte delle piattaforme presenti online, ma è più opportuno concentrarsi solo su alcuni social media piuttosto che cercare di conquistare l’intero Social Web. Che si tratti di Facebook, Twitter e LinkedIn o un’altra combinazione, limitare il numero di siti su cui agire consentirà di mantenere una maggiore attenzione su di essi, una migliore capacità di ascolto verso gli utenti e, cosa più importante, impedirà di raggiungere la saturazione sociale troppo in fretta.

No Comments
Comunicati

Facebook, Twitter, Google+, Pinterest, Design-me, Linkedin: Agenzia Della Nesta… più Social di così!

Quando si parla di Social Network la mente corre, comunemente, ai famosi Myspace, Facebook e Twitter, eppure l’offerta di spazi Social in cui comunicare con il resto del mondo si fa ogni giorno più ampia e sfaccettata.

La diffusione della comunicazione via Internetconsente di essere in più posti contemporaneamente, di intrattenere conversazioni diverse con più utenti localizzati nelle parti più disparate del mondo. Tuttavia, nonostante le immense opportunità del web, le possibilità di gestione di “infiniti” spazi Social e il voler essere ovunque solo per “esserci” è a dir poco ardua e commercialmente non sempre produttiva.

Facebook, Twitter, Linkedin, il famosissimo You Tube che ogni giorno che passa diventa sempre più Social, ma anche gli emergenti Google Plus, Pinterest, Design-me, oppure i tantissimi mini portali dedicati all’architettura, alla cucina, al mondo dei motori. Spazi che si interfacciano l’un l’altro per poter accrescere la viralità della comunicazione, ma sempre più specifici nel mirare ad un determinato target nel mercato.

In molti casi è opportuno valutare le opzioni più efficaci al nostro comunicare, al nostro prodotto e conseguentemente al nostro target di riferimento. Quali canali utilizzare e su quali Social Network concentrare la nostra attenzione? Si tratta di una scelta piuttosto complessa che richiede approfondite conoscenze del web e dei suoi sistemi e che sicuramente non si può affidare al sentito dire o al “perché così fan tutti”.

Questo mondo è ormai entrato a far parte del vissuto quotidiano dell’Agenzia Della Nesta, che ne studia costantemente l’evoluzione, non solo per la naturale curiosità e attrattiva suscitate da tutto ciò che è comunicazione, ma anche per offrire ai propri clienti un quadro completo delle proprie potenzialità espressive con il mondo esterno.

No Comments
Comunicati

L’era della condivisione: innovazione tecnologica o rischio per la privacy?

  • By
  • 31 Gennaio 2012

Che l’inventore newyorkese del social network più famoso del mondo stesse lavorando ad una release del nuovo Facebook, lo si sapeva da qualche mese.
Già da settembre infatti doveva essere disponibile una nuova versione del social, che Zuckerberg annunciava come più ricca di opportunità di condivisione e di gestione di propri contenuti; la messa in linea della nuova timeline Facebook è infatti stata resa disponibile per gli 800 milioni di utenti solo il 15 Dicembre 2011.
Questa modifica alla vecchia pagina si presenta come un sorta di diario Facebook multimediale, nel quale si potranno impaginare tutti i contenuti condivisi su Facebook, secondo una linea temporale, proprio come in un vero diario; sarà quindi possibile per l’utente archiviare tutti i propri contenuti anno per anno, ordinando così le proprie foto, i propri video condivisi e le attività svolte su applicazioni terze.
“Vogliamo rendere le timeline un posto di cui sei orgoglioso. Qualcosa come la tua casa” aveva spiegato Zuckerberg durante la presentazione, anche se la nuova veste di Facebook aveva suscitato non poche preoccupazioni sin dalla data della presentazione, dato che a molti è sembrato che il vero scopo del presidente di Facebook fosse quello di creare una sorta di “Facebook dipendenza”, una mania per la condivisione costante dei fatti della nostra vita; infatti più persone utilizzano Fb per condividere le proprie attività, più persone saranno motivate a tornare sul social per condividerne altre e per curiosare fra i post degli amici.
Il tipo di template promosso per questa nuova versione è estremamente accattivante, e come quello precedente è
template gratis; nonostante allo stato attuale il nuovo Facebook sia in fase di affiancamento a quello tradizionale, molti utenti si sono già espressi in materia e a sostenere che le nuova versione sia migliore della precedente, è solo 1 utente su 10; il popolo di Facebook infatti nonostante ammetta che la nuova versione possiede una grafica pazzesca, un’interfaccia pulita e che sia meglio personalizzabile e di facile uso, continua a temere per la propria privacy. Zuckerberg precisa comunque che ogni account è totalmente gestibile attraverso le impostazioni della privacy, già presenti nel social.
Dopo una fase silenziosa di diffusione del nuovo volto di Fb, infatti è pronto il rollout definitivo del programma, che a breve (si parla di circa 4 settimane) verrà attivato in automatico su tutti i profili che attualmente stiano ancora utilizzando il vecchio; una volta ricevuto l’aggiornamento automatico, l’utente avrà a disposizione una settimana per abituarsi al nuovo layout e per settare le impostazioni sulla privacy come meglio crede, dopodiché la nuova timeline verrà pubblicata.
Le news tecnologiche proposte da Apple invece per la telefonia, sono anch’esse futuristiche e rivolte a raggiungere un grado massimo di condivisione delle attività giornaliere; proprio per questo nasce Facetime, il programma che permette, grazie ad una rete wi-fi, di videochiamare dal proprio iPhone un iPad, un iPod Touch o un Mac.
Serena Rigato
Prima Posizione srl- pubblicità internet

No Comments