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WRS Italia partecipa ad Ecomondo 2009

WRS Italia è una azienda con esperienza pluriennale specializzata nella realizzazione e gestione di impianti per il riciclo di rifiuti che mira costantemente, con successo, alla realizzazione di importanti obiettivi quali la produzione di sistemi all’avanguardia e di prodotti studiati che soddisfano il cliente e raggiungano il giusto equilibrio tra utilità e costo di realizzo. WRS Italia infatti è una realtà che si impegna ad offrire un prodotto studiato nei minimi dettagli e che considera tutte le variabili ambientali, legislative, sociali e di mercato che rendono l’offerta affidabile e di elevata qualità.

Queste caratteristiche rendono pertanto WRS Italia un’azienda affermata, nota e molto competitiva nel mercato italiano ed internazionale. L’azienda al fine di innovarsi, migliorarsi ed essere competitiva sul mercato reputa importante non solo la costante attività di aggiornamento da parte del team tecnico ma altresì la partecipazione a fiere e manifestazioni riguardanti il settore del riciclaggio.

WRS Italia infatti ha partecipato recentemente ad una rilevante fiera di settore Ecocity & Industry 2009, importante manifestazione fieristica in ambito di ambiente, tenutasi a Barcellona dal 27 al 29 maggio, che ha visto partecipi WRS Italia e Hyva Ibérica in veste di partner ufficiali, in seguito all’accordo stipulato con la filiale spagnola della nota multinazionale olandese Hyva in data 21 maggio 2009.

Inoltre, l’azienda parteciperà ad Ecomondo 2009 a Rimini dal 28 al 31 ottobre, importante appuntamento in ambito di riciclaggio. La nota fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile rappresenta una considerevole opportunità di crescita e confronto con altre aziende appartenenti all’industria dell’ambiente e della sostenibilità.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a WRS Italia:
WRS Italia Srl
Corso Italia, 7
35010 Borgoricco (PD) – Italia
Tel +39 049 7985237
www.wrsitalia.com

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WRS Italia: una stagione estiva ricca di novità e successi

WRS Italia, azienda specializzata nella realizzazione e gestione di impianti per il riciclo di rifiuti, affronta la stagione estiva con dinamicità all’insegna di interessanti novità e grandi successi in ambito locale, nazionale ed internazionale.
Focalizzando l’attenzione in ambito locale, l’azienda nei mesi di luglio e agosto ha gestito due differenti realtà. WRS Italia infatti ha da poco venduto un impianto per il trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (R.A.E.E.) quali computer, stampanti, modem, fax, ecc.., il quale è stato acquistato da un’azienda nella zona di Verona ed installato con riguardo in un contesto ambientale naturale.
L’azienda acquirente non è solo una semplice realtà imprenditoriale ma anche un’azienda agricola e di allevamento volatili, che come WRS Italia, crede nella tutela dell’ambiente ed è sensibile ad importanti tematiche attuali quali l’ecologia, il recupero delle apparecchiature, il riciclaggio ed il conseguente reinvestimento nel rispetto dell’ambiente che ci circonda e delle normative vigenti.
Sempre in ambito locale un’altra novità rende l’estate WRS Italia particolarmente dinamica. Infatti l’azienda si è trasferita nella nuova sede nel centro di Borgoricco, in provincia di Padova, ridente cittadina nota per il famoso “graticolato” romano. La nuova sede si trova all’interno di un affascinante palazzo, chiamato la Meridiana, il cui nome deriva dalla meridiana installata nel lato sud.
Altra novità introdotta dall’azienda e disponibile sul sito web è la vendita di straordinarie occasioni di usato WRS Italia. Coloro che saranno interessati all’usato dell’azienda potranno consultare comodamente la sezione del sito web dedicata alle occasioni.
Per quanto riguarda l’ambito internazionale, WRS Italia ha stipulato nel mese di luglio due importanti accordi internazionali. In data 2 luglio 2009 l’azienda ha firmato un accordo con Euromàquinas CB, C.A. e prevede un rapporto commerciale nel quale l’azienda venezuelana si occupa della distribuzione dei sistemi per il riciclaggio di WRS Italia.
Successivamente, in data 6 luglio 2009 è stato stipulato l’accordo con Palmac Lda, produttore di tecnologia dinamica e di una vasta gamma di macchinari utilizzati in ambito agricolo, industriale, forestale, ecc., che vede l’azienda spagnola prendere parte all’accordo in veste di distributore dei sistemi di WRS Italia in Portogallo.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a WRS Italia:
WRS Italia Srl
Corso Italia 7
35010 Borgoricco (PD) – Italia
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SANTOCHIRICO: “SU NUCLEARE E PETROLIO SERVE UN ATTO DI COERENZA DEL MINISTRO PRESTIGIACOMO”

Il vice presidente della Giunta regionale e assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico, ha inviato una lettera al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, affinché si adoperi per ripristinare il ruolo e le competenze delle Regioni in materia ambientale, soprattutto a seguito dei provvedimenti che riguardano la realizzazione di centrali nucleari e le attività estrattive. L’assessore lucano riconosce al ministro di avere “rivendicato, con determinazione e con tenacia”, le prerogative del ministero, ottenendo l’approvazione da parte del Governo di un successivo provvedimento correttivo al cosiddetto “decreto anti-crisi”, che ne ripristina le competenze. Il provvedimento, come è noto, esautorava, di fatto, il ruolo del ministero dell’Ambiente, nonché quello delle Regioni e degli Enti locali.
“Tuttavia – scrive Santochirico alla Prestigiacomo -, non è la prima volta che provvedimenti legislativi introducono novità tali da sopprimere, di fatto, le prerogative in materia ambientale. E’ accaduto con l’approvazione della legge sullo Sviluppo e internazionalizzazione delle imprese, che, oltre a fissare i criteri per la localizzazione e costruzione di centrali nucleari e di stoccaggio e deposito delle scorie, cambia radicalmente la normativa in materia di estrazione di idrocarburi. Le Regioni vengono esautorate delle loro competenze e vengono meno, altresì, le garanzie per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio: adesso i permessi di ricerca e le concessioni per l’estrazione di idrocarburi possono essere rilasciati senza l’Intesa Stato-Regione, bensì con un procedimento unico in capo all’Amministrazione dello Stato, mentre la Valutazione di impatto ambientale – richiesta soltanto per le attività di perforazione – è ora affidata all’Unmig, ufficio periferico del Ministero dello Sviluppo economico, non soltanto sottraendo la competenza alle Regioni, ma anche negandola al Suo Ministero. Queste norme sono, evidentemente, inaccettabili”.
La richiesta del vice presidente della Basilicata è che venga riaffermato “il principio di autoderminazione dei territori e delle comunità, per cui le Regioni devono poter esprimere pareri vincolanti sotto il profilo della Valutazione di impatto ambientale”. Pertanto – scrive Santochirico al ministro Prestigiacomo – ci attendiamo un gesto di coerenza. Come ha difeso le prerogative in materia ambientale a favore del suo Dicastero, lo faccia anche a favore e a sostegno di quelle delle Regioni. Solo chi si occupa e preoccupa istituzionalmente di ambiente, a livello statale come a livello regionale, può difenderne e tutelarne le ragioni. Del pari, riteniamo che in materia di impianti e siti nucleari, le Regioni debbano poter esprimere il loro pare vincolante sia in sede di Via che in sede di Intesa. Lo diciamo per difendere principi costituzionali, perché sul piano politico eravamo e siamo contrari all’opzione nucleare”.
Ribadita, inoltre, la contrarietà della Basilicata sul tema del ritorno al nucleare “non soltanto per ragioni di carattere generale – tutela della salute, sicurezza, assorbimento di risorse – ma anche perché la nostra regione contribuisce già in maniera determinante al bilancio nazionale, assicurando circa il 90% della produzione di petrolio su terraferma ed oltre il 76% dell’intera produzione italiana”.

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SANTOCHIRICO: IN BASILICATA L’AMBIENTE SI CONIUGA CON SALUTE E SVILUPPO

“Negli ultimi giorni due differenti ricerche – quella dell’Istituto Piepoli per conto del quotidiano Il Riformista e Osservasalute Ambiente dell’Università Cattolica di Roma – pur condotte con metodologie e finalità differenti, concordano nell’affermare che in Basilicata esistono elevata attenzione per l’ambiente e politiche pubbliche di salvaguardia ritenute soddisfacenti”. Ad affermarlo, in una dichiarazione, è il vice presidente della Giunta regionale ed assessore all’Ambiente della Basilicata, Vincenzo Santochirico.
Secondo Santochirico, infatti, “stando all’indagine del Riformista, solo il 6% della popolazione lucana ritiene che nella nostra regione quello dell’inquinamento sia uno dei problemi principali. Se quella del quotidiano di Antonio Polito è un’inchiesta svolta sullo sfondo delle previsioni per le prossime elezioni regionali, il rapporto Osservasalute Ambiente è, invece, un’analisi dettagliata dello stato dell’ambiente e dei suoi riflessi sulla salute della popolazione italiana. L’esito è perentorio: sulla base dell’analisi delle principali matrici ambientali – aria, acqua, rifiuti, rumore e radiazioni – la Basilicata è la regione italiana che fa registrare le migliori performance. Anche perché, qui i controlli effettuati vanno ben oltre gli obblighi normativi. Occorre rilevare, inoltre, che i dati raccolti si fermano al 2006, mentre negli ultimi anni molto è stato fatto proprio in tema di salvaguardia degli ecosistemi e della salute dei cittadini”.
“L’attività del Dipartimento Ambiente della Regione, infatti, si svolge all’insegna del trinomio ambiente, salute, sviluppo. Tre parole d’ordine – spiega l’assessore – che accompagnano le scelte strategiche: è stato così, ad esempio, per le politiche in tema di parchi e forestazione, per quelle in materia di energia (la Giunta regionale, non a caso, ha approvato un Piano che è energetico e, insieme, ambientale), per quanto concerne l’urbanistica ed il paesaggio, per la riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti, eccetera. A fronte di tutto ciò, non mancano rappresentazioni ben differenti di quella che è la questione ambientale in Basilicata: a volte dovute ad insufficienze e criticità reali (che bisogna riconoscere affinché sia possibile porvi rimedio), più spesso riconducibili a localismi, allarmismi e “nimbysmi” portati avanti da singoli o gruppi non sempre disinteressati, come dimostrano anche consultazioni elettorali recenti e meno recenti. Il dato è che queste rappresentazioni, quando non sono basate su riscontri reali, nonostante l’ospitalità e l’ampio risalto che trovano sulle pagine dei giornali, vengono percepite per quelle che sono realmente: rappresentazioni, appunto. La quasi totalità dei lucani, magari in maniera silenziosa, affida il suo giudizio al riscontro diretto di un territorio in cui – ferme restando particolari situazioni di criticità – non deve uscire di casa con la mascherina perché l’aria è irrespirabile né ci sono cumuli di immondizia in ogni angolo della regione. Un giudizio confermato dai sondaggi, dalle indagini e dalle urne”.
“Il disegno istituzionale sino ad ora perseguito – prosegue il vice presidente della Basilicata – è stato corroborato dal principio per cui dallo stato di salute dell’ambiente dipende anche il benessere delle persone. Così, la Regione, insieme ad altri organismi e strutture presenti sul territorio, ha sviluppato un’ampia rete di monitoraggio dell’intera Basilicata e che è in via di ulteriore perfezionamento e ampliamento. E’ il caso di citare il progetto di gestione delle acque nei suoi vari aspetti: idoneità alla vita dei pesci, produzione di acqua potabile, rischi da inquinamento riconducibile alle attività agricole e zootecniche, balneabilità. Ed è proprio sulla base di questo attento monitoraggio che oggi è possibile affermare che i mari lucani non sono contaminati e che il 100% delle acque costiere sono balneabili. In tema di rifiuti, invece, bisogna riconoscere i ritardi nel passaggio dalla gestione tradizionale (raccolta e conferimento indifferenziati) al ciclo integrato (raccolta differenziata, recupero e riciclaggio, trattamento). Ma i passi avanti compiuti sono significativi, essenziali per aprire una fase nuova: il Consiglio regionale ha approvato una legge che rivoluziona il sistema, con l’unificazione degli Ambiti territoriali ed una organizzazione che risponde all’obiettivo di fare del ciclo di gestione dei rifiuti un’occasione di modernizzazione compatibile e competitiva per la regione, all’insegna dell’innovazione, della tutela dell’ambiente e della salute”.
I dati, dunque, già oggi confermano che molto è stato fatto per il controllo della qualità dell’aria, ma le attività in corso intendono andare oltre, perseguendo un modello di eccellenza con l’avvio del Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata, costituito dal Centro polifunzionale di monitoraggio e prevenzione dei rischi naturali e di inquinamento, e dal Sistema di monitoraggio ambientale della Val d’Agri.
Inoltre, è in via di realizzazione un progetto per la costituzione di una rete unitaria regionale dei dati in materia ambientale, che restituisca un quadro coerente e complessivo delle attività svolte in tema di monitoraggio.
Grazie alla rete unitaria sarà possibile utilizzare i dati rilevati in diversi settori e per varie attività, anche per consentire una più larga fruizione di soggetti pubblici e privati. Inoltre sarà possibile realizzare una strategia che si interfaccia con altre iniziative, evitando sprechi e duplicazioni e svolgendo un ruolo di razionalizzazione e coordinamento.
“In tema di salvaguardia ambientale e tutela della salute dei cittadini, dunque, la Regione – conclude Santochirico – intende mantenere alta la guardia, incrementando i controlli dei fattori di rischio, prevedendo misure di tutela, ma anche attraverso attività di informazione, divulgazione e trasparenza, capaci di promuovere cultura e comportamenti coerenti con i principi e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile”.

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Il futuro delle macchine da stampa

Che in questa società industriale le macchine siano fondamentali lo si era capito da secoli. Ma fallito il tentativo dei luddisti di distruggerle, ormai nessuno si sogna più di poter fare a meno delle macchine e così ne vengono create di sempre più nuove e moderne.

La più pressante emergenza di questi anni è quella ambientale, il pianeta si sta irrimediabilmente surriscaldando, i ghiacciai si stanno sciogliendo, l’effetto serra ci regale estati sempre più torride, sempre più uragani, tifoni e tsunami e per di più sempre più violenti. Ragion per cui la sfida di questi anni, la più attuale, la più pressante è creare macchine industriali con emissioni sempre minori. Ma questo potrebbe non bastare, è necessario ripensare completamente l’industrializzazione, non per fermarla o rallentarla, ma per modificarla radicalmente. La terza rivoluzione industriale sarà infatti quella che permetterà uno sviluppo economico che si concilia perfettamente con la riduzione delle emissioni.

Uno dei pilastri per esempio è lo sfruttamento di tecnologie basate sull’idrogeno che serve a immagazzinare l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Secondo questo modello, le macchine industriali, di qualsiasi tipo, dalle macchine serigrafiche alle macchine alimentari, in futuro semplicemente non dovranno più inquinare, non solamente inquinare meno.

Il mercato delle macchine utensili è in forte crisi quest’anno. La produzione è cresciuta di pochissimo dal 2007, tanto che per fine 2009 è stimata in calo del 33%. La crisi poi ha toccato tutti i settori produttivi, e lo scenario per la ripresa futura è ancora incerto. Per uscire da questo momento negativo è necessario ripensare il sistema produttivo. Alcune aziende stanno già registrando una certa ripresa, come quello delle macchine per imballaggio.

Per rinnovarsi e stare sul mercato, però, le aziende di imballaggio stanno studiando nuove soluzione. Il problema dei rifiuti è infatti oggi una delle emergenze ambientali maggiormente sentite nel nostro Paese, non solo nel Sud, e allo stesso modo l’impatto delle materie plastiche soprattutto per quanto riguarda gli imballaggi usa e getta di alimenti e bevande rappresenta una delle voci di inquinamento più rilevanti. Che fare dunque di fronte a quello che sembra un problema ormai cronico? Semplice, si è scelto di affrontarlo con un approccio nuovo che non lasci l’onere di trovare soluzioni alle sole istituzioni, ma coinvolga in primo luogo gli operatori economici di ogni settore.

Per questo quando aziende e associazioni di categoria hanno lanciato per la prima volta due anni fa l’idea di un progetto di ritorno ad imballaggi “ecosostenibili”, come un maggiore utilizzo del vetro invece della plastica. Ma non solo in questo comparto industriale, in tutti i settori le aziende puntano alla progettazione e creazione di moderne macchine industriali, sempre però con un occhio all’ambiente. Un altro settore molto interessante che si sta attrezzando in questo senso è quello delle macchine da stampa. Molte sono le nuove apparecchiature, pensate sia con una maggiore affidabilità qualitativa e produttiva, sai con la caratteristica intrinseca di fornire cicli di produzione in cui la rumorosità è a livelli minimali, le emissioni sono prossime allo zero e non vengono più impiegati prodotti chimici così come intesi negli usuali processi di stampa grafica. Inoltre, sia le parti consumabili dell’apparecchiatura, nonché l’apparecchiatura stessa, sono state progettate e previste all’interno di precisi programmi di riciclabilità dei materiali all’atto della loro dismissione a fine vita.

A cura di Martina Meneghetti
Prima Posizione Srl – Promozione Pmi

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WRS Italia in un’ottica internazionale

Al giorno d’oggi le tematiche inerenti all’ambiente e al riciclaggio sono temi sempre più rilevanti e fondamentali dal punto di vista del risparmio energetico, della tutela dell’ambiente e del miglioramento dell’economia degli stati.

Sono quindi i governi e le aziende, key player nelle economie dei paesi, ad avere un ruolo primario nella salvaguardia dell’ambiente e nella concretizzazione di questi obiettivi, che vengono perseguiti attraverso la realizzazione di sistemi e macchine innovative per il riciclaggio da parte dei produttori e attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per la tutela dell’ambiente da parte delle aziende che necessitano di tale tecnologia.

WRS Italia ha scelto pertanto di impegnarsi sia nella produzione costante di nuovi sistemi per il riciclaggio per poter fornire al mercato dei prodotti all’avanguardia e non cadere nell’obsolescenza  sia nella collaborazione con partner internazionali per aiutare a concretizzare quell’obiettivo globale di risparmio energetico e tutela ambientale.

L’azienda diventa quindi protagonista di due importanti accordi con due società appartenenti a due differenti stati, il Portogallo ed il Venezuela. Gli accordi sono stati entrambi firmati nel mese di luglio e prevedono una collaborazione nella distribuzione dei sistemi WRS Italia nei due paesi.

In merito all’accordo con l’azienda venezuelana, Euromàquinas CB, C.A., quest’ultimo è stato stipulato in data giovedì 2 luglio 2009 e prevede tra le due compagnie un rapporto commerciale nel quale l’azienda venezuelana si occupa della distribuzione dei sistemi per il riciclaggio di WRS Italia.

Per quanto riguarda l’azienda portoghese Palmac, produttore di tecnologia dinamica e di una vasta gamma di macchinari utilizzati in ambito agricolo, industriale, forestale, ecc. l’accordo è stato firmato in data 06 luglio 2009 e vede l’azienda prendere parte all’accordo in veste di distributore dei sistemi di WRS Italia in Portogallo.

Tali accordi comprovano perciò sia l’impegno costante che WRS Italia dedica al settore nel quale opera da anni sia la passione e la devozione nel promuovere la propria attività singolarmente ed anche unitamente ad altre aziende.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a WRS Italia per l’Italia e l’estero:
WRS Italia Srl
Via dell’Industria, 27
35010 Borgoricco (PD) – Italia
Tel +39 049 7985237
www.wrsitalia.com

Palmac per il Portogallo:
Estrada Principal
Palhoça
2550-306 Figueiros – CDV – Portogallo
Tel +351 262 741 204
Commercial Manager
Nuno Barreiras Inácio
www.palmac.pt

Euromàquinas CB, C.A. per il Venezuela:
Avenida 1, Centro Profesional Los Samanes,
Piso 1, oficina 1-E Urbanizaciòn Los Samanes,
Municipio Baruta, Caracas – Venezuela
Tel. +351 582129418046
Director Ejecutivo (CEO)
Ing. Carlos E. Canelòn S.

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Aria di novità per WRS Italia

WRS Italia, azienda specializzata nella realizzazione e gestione di impianti per il reciclaggio di rifiuti, è orgogliosa di presentare le molteplici novità che hanno accompagnato nel mese di maggio la dinamica attività dell’azienda. Volgendo lo sguardo al mese appena trascorso, si vede WRS Italia protagonista di un accordo stipulato con Hyva Ibérica, nota filiale spagnola della multinazionale olandese Hyva che opera nel settore delle attrezzature per il trasporto e soluzioni per l’ambiente e che possiede filiali in più di 135 paesi nel mondo.

L’accordo, stipulato in data 21 maggio 2009, ha visto diventare partner WRS Italia e Hyva Ibérica segnando l’inizio di una intensa collaborazione tra l’azienda italiana e la nota filiale spagnola della multinazionale olandese. La partnership prevede che Hyva Ibérica in veste di acquirente e distributore, acquisti sistemi e macchinari da WRS Italia e distribuisca quest’ultimi nel territorio spagnolo; e che WRS Italia continui con la progettazione e la produzione degli impianti che verranno commercializzati in seguito a Hyva Ibérica.

WRS Italia, realtà già nota e consolidata in particolar modo in Italia e in altri paesi europei, si impegnerà pertanto ad impiegare maggiori sforzi e cogliere nuove sfide atti al raggiungimento di ulteriori mercati esteri per poter far conoscere e commercializzare nel mondo i suoi innovativi impianti e macchinari ed efficienti servizi di assistenza. L’accordo quindi stipulato con Hyva Ibérica segna l’inizio di questo importante obiettivo, visto dall’azienda come uno stimolo per innovarsi costantemente.

Inoltre, sempre restando in tema di novità, è opportuno ricordare un importante appuntamento a cui WRS Italia ha con orgoglio ed enorme interesse preso parte. WRS Italia ha infatti partecipato ad Ecocity & Industry 2009, rilevante e nota manifestazione fieristica in ambito di ambiente, tenutasi a Barcellona dal 27 al 29 maggio. La partecipazione all’evento di portata internazionale si è conclusa conferendo enorme successo a livello internazionale a WRS Italia. Inoltre, la nota manifestazione ha visto partecipe WRS Italia con Hyva Ibérica, divenuta di recente sua partner.

Per ulteriori informazioni rivolgersi a WRS Italia per l’Italia e l’estero:
WRS Italia Srl
Via dell’Industria, 27
35010 Borgoricco (PD)
Italia
Tel 0039 0497985237
www.wrsitalia.com

Oppure a Hyva Ibérica per Spagna
Hyva Ibérica
Pol Ind Clot de Moja
c/ Ul  de Llebre 7
08734 Olerdola (Barcellona)
Spagna
Tel 0034 938902044
www.hyvaiberica.es
Resp. Comm. Mr Jordi Buisan

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WRS Italia: uno sguardo rivolto al futuro

WRS Italia, azienda specializzata nella realizzazione e gestione di impianti per il riciclo di rifiuti, partecipa attivamente al miglioramento dell’ambiente.

L’ambiente, l’inquinamento, lo sfruttamento delle risorse e il riciclaggio sono tematiche considerate ai giorni nostri di assoluta importanza nonché protagoniste nelle agende di imprese, organizzazioni, enti e istituzioni. Sempre più sono gli sforzi da parte dell’industria per supportare la presente e futura attività di riciclaggio e numerose sono ugualmente le sfide da parte delle aziende e governi per impiegare e gestire al meglio le risorse del nostro pianeta.

WRS Italia, in queste questioni interpreta un ruolo particolarmente attivo che le permette di apportare un notevole contributo attraverso la propria attività produttiva e di concorrere al miglioramento dell’ambiente e del mondo che la circonda. Ed è per questo che l’azienda è fiera di far parte di tale industria che si innova e sviluppa per trovare soluzioni che ci permettano di crescere in modo intelligente e consapevole come società e come insieme di individui.

Per realizzare questi obiettivi, è quindi necessaria un’incessante e dinamica crescita basata sulla ricerca e sullo studio di nuovi soluzioni da proporre in ambito di riciclaggio. WRS Italia, che propone costantemente nuovi sistemi e macchinari di altissima qualità, collabora con OMER, azienda con esperienza pluriennale nel campo della meccanica di precisione, che produce gli impianti e le macchine progettate e installate da WRS Italia. Inoltre, WRS Italia, attento conoscitore e specialista, offre servizi di consulenza e assistenza pre e post vendita per accompagnare il cliente in questa considerevole attività.

Numerosi sono i sistemi e le macchine che arricchiscono l’ampia gamma di prodotti e servizi che WRS Italia offre ai propri clienti, dai sofisticati impianti per il trattamento di pneumatici, R.A.E.E. e frigoriferi agli avanzatissimi macinatori e trituratori senza tralasciare i servizi per la gestione degli stessi. Per confermare e dare prova della dedizione per l’innovazione che dimostra WRS Italia, nell’ideare e realizzare prodotti sempre più innovativi, è opportuno annunciare un prossimo lancio del nuovo sistema per la pulizia del ferro derivante dalla triturazione del pneumatico.

Per maggiori informazioni visita il sito: www.wrsitalia.com

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BICA 2009: gli ‘stati generali’ della comunicazione ambientale

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  • 26 Febbraio 2009

Comunicato Stampa

BICA 2009: gli ‘stati generali’ della comunicazione ambientale
2 giorni di eventi: partecipano più di 100 relatori e 50 aziende

Bica 2009, la Biennale Internazionale della Comunicazione Ambientale promossa da Federambiente, quest’anno è in programma a Roma, il 10 e 11 marzo. La manifestazione, nata per promuovere e diffondere la cultura della comunicazione ambientale, si terrà per la prima volta nella capitale, presso la Casa dell’Architettura – Acquario Romano.

Un importantissimo riconoscimento è stato conferito dal Presidente della Repubblica, che  ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, la “medaglia d’argento” a Bica 2009, V edizione della Biennale Internazionale della Comunicazione Ambientale.
La motivazione dell’importante conferimento è la sua “forte valenza istituzionale, data l’attualità e la centralità dei suoi contenuti”.

L’edizione 2009 di Bica vedrà partecipare alla due giorni romana più di 100 relatori tra manager, rappresentanti delle istituzioni, professionisti delle relazioni pubbliche e della comunicazione, giornalisti, personalità del mondo accademico e del terzo settore. Hanno aderito all’evento, inoltre, più di 50 aziende, pubbliche e private, che faranno conoscere le loro esperienze di comunicazione ambientale più incisive ed innovative.

Bica 2009 vanta un parterre di collaborazioni unico, a partire dal patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Comune di Roma. Inoltre a Bica 2009 collaborano le più importanti associazioni professionali della comunicazione: l’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, Assorel – Associazione Agenzie di Relazioni Pubbliche a Servizio Completo, Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, Unicom – Unione Nazionale Imprese di Comunicazione. Anche la Fondazione Pubblicità Progresso ha concesso il proprio patrocinio. Bica è realizzata in collaborazione con Federutility, FiseAssoambiente e Atac S.p.A. e con il contributo di Cial – Consorzio Imballaggi Alluminio, Comieco – Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, COOU – Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati e della Fondazione Willy Brandt.

“Tornare a parlare di comunicazione ambientale” dichiara Daniele FORTINI, Presidente di Federambiente “coniugando il punto di vista delle aziende e quello dei cittadini. Questo è l’obiettivo dell’edizione 2009 di Bica”. “il 10 e 11 marzo” conclude FORTINI “a Roma si riuniranno quelli che potremmo chiamare gli stati generali della comunicazione ambientale, sociale e di pubblica utilità, per discutere dei problemi e cercare di trovare soluzioni condivise”.

Nel corso di Bica verranno presentate le migliori campagne di comunicazione realizzate dalle aziende che erogano servizi di pubblica utilità, nell’ambito del concorso “BICA 2009 per la migliore campagna di comunicazione ambientale”. La migliore campagna sarà selezionata tra le circa 50 che sono pervenute alla segreteria da tutta Italia da una giuria di esperti.

Tra le tante novità di questa edizione è stato deciso, per la prima volta, di dare la possibilità alle aziende di confrontarsi sul lavoro svolto, attraverso dei forum di discussione. Saranno allestite delle sale in cui si terranno 17 mini forum d’approfondimento, condotti direttamente “dalle aziende per le aziende”, nel corso dei quali i responsabili della comunicazione esporranno delle case histories e che costituiranno un’occasione in cui proporre problematiche comuni sulle quali confrontarsi.

Una sezione a parte sarà dedicata anche al rapporto, sempre più stretto e importante, tra ambiente e architettura. Nel corso di Bica 2009 verranno illustrate e premiate le esperienze più efficaci di valorizzazione architettonica a carattere ambientale, in collaborazione con la Consulta Ambientale dell’Ordine degli Architetti Tra i 10 progetti iscritti anche 3 provenienti dall’estero: saranno in mostra infatti la mitigazione architettonica del famoso termovalorizzatore di Vienna, di quello di Malmö (Svezia) e di Lisbona (Portogallo).

Tutte le informazioni, le modalità di partecipazione e le iniziative in programma si possono trovare sul sito www.bicaonline.it <http://www.bicaonline.it> .

Roma 26/02/2009

Ufficio Stampa:

Extra Alessandro Faia Tel. 0645427860 Cell. 3464182567 Email: [email protected]

Federambiente Pietro Stramba Badiale Tel. 0647865331 cell. 3357615257 Email: [email protected]

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DOMANI A ROMA – VI Congresso Nazionale di Federparchi – “Parchi a misura di futuro”

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  • 29 Gennaio 2009

DOMANI A ROMA – “Parchi a misura di futuro”

VI Congresso Nazionale Federparchi

Al via domani a Roma il Congresso dell’associazione delle aree naturali protette
Si fa il punto su un sistema che tutela il 12% del territorio italiano

30 – 31 gennaio 2009 – Casa dell’Architettura – Piazza Manfredo Fanti, 47 – Roma

Non si può attendere oltre. Le grandi sfide ambientali ed economiche – dal cambiamento climatico in atto su scala planetaria alla continua erosione della diversità biologica, dalle guerre per l’approvvigionamento delle risorse naturali all’urgenza di individuare nuove strategie di sviluppo, più sostenibili e rispettose dell’ambiente – richiedono scelte coraggiose e interventi tempestivi. Che coinvolgono direttamente anche il sistema globale delle Aree Protette. Una rete complessa e capillare, che comprende oltre 130mila parchi in 238 Paesi di ogni parte del mondo. Tra cui, naturalmente, i parchi italiani, che si riuniscono domani e dopodomani a Roma, presso la Casa dell’Architettura – Acquario Romano, per il VI Congresso Nazionale di Federparchi, la Federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali.

I lavori, che vedranno protagonisti i 181 soci dell’associazione (22 parchi nazionali, 101 tra regionali e provinciali, 24 riserve, 5 regioni, 16 tra province, università e altri enti, 9 associazioni e 3 agenzie), oltre a rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria e dei gruppi ambientalisti, consentiranno di fare  il punto sui risultati raggiunti dal sistema nazionale delle aree protette e sul contributo strategico che i parchi  possono offrire nell’ottica delle grandi sfide di carattere ambientale che attendono il nostro Paese e l’intera comunità internazionale. L’assemblea congressuale eleggerà inoltre il nuovo presidente e gli organismi che governeranno la Federazione per il prossimo triennio.

Folta e di alto profilo la partecipazione di ospiti stranieri, tra i quali la Presidente di Europarc Federation, Erika Stanciu. Il Congresso nazionale della Federparchi ospita inoltre l’Ambasciatrice dell’Ecuador in Italia, Geoconda Galán Castelo, che presenta il progetto Yasuní-ITT per la salvaguardia del Parco Nazionale Yasuní. Con questa iniziativa, il Governo ecuadoriano ha scelto di rinunciare all’estrazione del greggio, mantenendo nel sottosuolo circa mille milioni di barili di petrolio crudo del campo petrolifero ITT (Ishpingo-Tiputini-Tambococha), ubicato nel Parco Nazionale e Riserva Mondiale della Biosfera Yasuní, nella zona amazzonica dell’Ecuador, uno dei luoghi con la meggiore biodiversità del pianeta e rifugio della popolazione indigena degli Huaorani. Federparchi è impegnata a collaborare con il Governo ecuadoriano per far conoscere l’iniziativa ai suoi soci e al pubblico italiano.

I lavori dell’Assemblea congressuale saranno introdotti dalla relazione del presidente uscente di Federparchi, Matteo Fusilli. Dopo i saluti della Presidenza della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma, sono previsti numerosi interventi di esponenti politici, rappresentanti di associazioni di categoria, del mondo accademico e delle associazioni ambientaliste. Tra gli altri, interverranno: Marco De Giorgi, Segretario Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Antonio D’Alì, presidente della Commissione Ambiente del Senato; Ermete Realacci, Ministro dell’Ambiente del governo ombra del Partito Democratico.

Le emissioni di gas ad effetto serra generate dalle attività legate al Congresso saranno compensate con un contributo della Federparchi al programma Parchi per Kyoto che prevede attività di forestazione in Italia e all’estero.

Ufficio Stampa Federparchi
Tel. 06/51604940
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Ambiente: I Parchi italiani, un sistema da primato

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  • 28 Gennaio 2009

– 2 al Congresso Federparchi
Mancano due giorni a “Parchi a misura di futuro”
VI Congresso Nazionale Federparchi.

Cambiamenti climatici, tutela della natura, qualità della vita, sviluppo sostenibile.
Roma 30  31 gennaio 2009 Casa dell’Architettura – Acquario Romano Piazza Manfredo Fanti 47

I Parchi italiani, un sistema da primato

Oltre 1.100 aree naturali protette distribuite in tutta la Penisola, con una superficie complessiva di circa tre milioni e mezzo di ettari, pari a più del 12% dell’intero territorio italiano; 1.873  comuni interessati, pari a quasi un quarto del totale dei comuni d’Italia; circa l’8% della superficie tutelata rappresentata da tratti di costa, per un totale che supera i 630 chilometri. Sono questi, in sintesi, i numeri del sistema italiano delle aree naturali protette. Sono i numeri di un successo, maturato in un lasso temporale relativamente breve e reso possibile dalla volontà e dall’impegno di moltissimi italiani.

A questo già esteso sistema di aree protette (Parchi Nazionali e Regionali, Aree Marine Protette, Riserve Statali e Regionali, Oasi gestite da associazioni ambientaliste) si aggiunge la cosiddetta “Rete Natura 2000”, una serie di località – Siti di interesse comunitario (Sic) e Zone di protezione speciale (Zps) – individuate in ottemperanza alle direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli”, nate con lo scopo di tutelare sul territorio europeo la diversità biologica della flora e della fauna selvatiche. Aggiungendo anche i Sic e le Zps individuati in Italia, la superficie protetta sfiora il 21% del territorio nazionale, pari a oltre sei milioni e mezzo di ettari.

Sono ben cinque, infine, le regioni italiane che presentano una quota di territorio protetto pari ad almeno un quinto del proprio territorio. Si tratta  dell’Abruzzo, con il 28%, la Campania (26%), la Provincia Autonoma di Bolzano (25%), la Lombardia (22%) e la Basilicata (20%). La Lombardia è anche la regione con il maggior numero di aree protette – ben 186 -. Nella Provincia autonoma di Bolzano ne sono state istituite 176, ma hanno superato quota cento anche Piemonte (112) e Toscana  e (111).

L’Italia dei parchi, che rappresenta sempre di più le tradizioni, la conoscenza e la cultura dei nostri territori si ritroverà a Roma, venerdì 30 e sabato 31 gennaio prossimi per il VI Congresso Nazionale della Federparchi, la Federazione dei parchi e delle riserve naturali, in programma alla Casa dell’Architettura – Acquario Romano.

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Clima: le foreste italiane assorbono l’11% dei gas serra in eccesso- 3 al Congresso Federparchi – Mancano tre giorni a “Parchi a misura di futuro” – VI Congresso Nazionale Federparchi- 3 al Congresso Federparchi

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  • 27 Gennaio 2009

– 3 al Congresso Federparchi
Mancano tre giorni a “Parchi a misura di futuro”
VI Congresso Nazionale Federparchi.

Cambiamenti climatici, tutela della natura, qualità della vita, sviluppo sostenibile.
Roma 30  31 gennaio 2009 Casa dell’Architettura – Acquario Romano Piazza Manfredo Fanti 47

Clima: le foreste italiane assorbono l’11% dei gas serra in eccesso

Il patrimonio forestale italiano svolge un ruolo fondamentale nel percorso per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto, neutralizzando ogni anno quasi l’11% sul totale delle emissioni di gas ad effetto serra che l’Italia si è impegnata a tagliare; circa un quinto di questa percentuale è ascrivibile a boschi presenti nelle aree protette. I parchi italiani, infatti, custodiscono quasi un milione e trecentomila ettari di superficie di bosco, corrispondenti al 37% del territorio protetto e al 18% dell’intera superficie forestale della Penisola.

In totale, il patrimonio forestale italiano consente di risparmiare al nostro Paese, grazie all’assorbimento dei gas climalteranti, circa 750 milioni di euro all’anno. Il ruolo fondamentale delle foreste è stato riconosciuto dal Protocollo di Kyoto, che nell’ambito delle strategie di riduzione delle emissioni, ha sottolineato l’importanza degli interventi di “riforestazione” (realizzati sui terreni che erano in precedenza forestali) e delle misure di “afforestazione” (realizzati su terreni che non sono mai stati forestali).

Il ruolo delle aree protette non si esaurisce, naturalmente, nel contrasto degli effetti del cambiamento climatico. I parchi, infatti, concorrono a preservare molte altre ricchezze vitali per il nostro Paese. Come le risorse idriche. L’azione di rigenerazione delle falde svolta dagli ambienti naturali, infatti, è fondamentale per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di acqua potabile. Altrettanto importante è l’azione di difesa del suolo che le aree protette compiono attraverso la tutela delle superfici boschive, assicurando la stabilità e permeabilità dei terreni e prevenendo fenomeni di dissesto idrogeologico. Una funzione dallo straordinario valore economico, oltre che ambientale.

L’Italia dei parchi si ritroverà a Roma, venerdì 30 e sabato 31 gennaio prossimi per il VI Congresso Nazionale della Federparchi, la Federazione dei parchi e delle riserve naturali, in programma alla Casa dell’Architettura – Acquario Romano.

Eventi in occasione del Congresso:
–      Oggi, martedì 27 gennaio – ore 18 –ci sarà la proiezione del film “I predatori del Fiume Azzurro” di E. Manghi e P. Fioratti, vincitore del Dragone d’oro al Festival Internazionale per la Cinematografia Scientifica di Pechino
–      Fino a sabato 31 gennaio, dalle 10.00 alle 17.30: mostra fotografica “Paesaggi e territori dei Parchi italiani”. Casa dell’Architettura Piazza Manfredo Fanti 47

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“Parchi a misura di futuro”“Parchi a misura di futuro”

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  • 23 Gennaio 2009

“Parchi a misura di futuro”

VI Congresso Nazionale Federparchi

A 20 anni dalla nascita della Federazione appuntamento a Roma per l’elezione del nuovo presidente; si fa il punto sui parchi, un sistema che tutela il 15% del territorio italiano

30-31 gennaio 2009- Casa dell’Architettura – Piazza Manfredo Fanti, 47 – Roma

Cambiamenti climatici, tutela della natura, qualità della vita, sviluppo sostenibile. Questi i temi al centro del VI Congresso Nazionale della Federparchi, la Federazione italiana dei parchi e delle riserve naturali, in programma a Roma il 30 e il 31 gennaio. I lavori, che si svolgeranno presso la Casa dell’Architettura- Acquario Romano – si concluderanno con l’elezione del nuovo presidente e degli organismi che governeranno l’associazione per il prossimo triennio.

Si tratta di un appuntamento particolarmente significativo, che giunge in un momento di profonda riflessione, su scala planetaria, sulle politiche ambientali ed economiche. Un processo che riguarda da vicino il sistema mondiale delle aree protette, il cui ruolo cruciale per la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile è universalmente riconosciuto (sono oltre 130mila i parchi istituiti in 238 Paesi di ogni parte del mondo).

Nel corso della “due giorni” si farà il punto sui risultati raggiunti dal sistema, formato da quasi 400 aree protette, per un totale di 3 milioni di ettari di superficie tutelata (pari a quasi il 15% del territorio italiano) e verranno messe a punto le proposte per un contributo strategico dei parchi nell’ottica delle grandi sfide di carattere ambientale che attendono il nostro Paese insieme all’intera comunità internazionale.

Il Congresso chiamerà a raccolta i 181 soci tra cui 22 parchi nazionali, 101 tra regionali e provinciali, 24 riserve, 5 regioni, 16 tra province, università e altri enti, 9 associazioni e 3 agenzie, inoltre prevista la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, della società civile, delle associazioni ambientaliste.

Folta la partecipazione di ospiti stranieri tra cui:

1.    Erika Stanciu (Presidente di EUROPARC Federation)
2.    Pedro Rosabal (Dirigente dell’Ufficio Aree Protette della International Union for Conservation of Nature)
3.    Jean Luc Chiappini (Presidente del gruppo Aree Protette del Mediterraneo della Federazione dei Parchi Naturali Regionali Francesi)
4.    Dominique Leveque (Presidente della Commissione Relazioni Internazionali della Federazione dei Parchi Naturali Regionali Francesi)
5.    Martí Domènech (Coordinatore del Settore Aree Protette della Provincia di Barcellona)
6.    Juan Echániz (Coordinatore generale Area di Presidenza della Provincia di Barcellona)

Il Congresso della Federparchi ospita inoltre l’Ambasciatrice dell’Ecuador in Italia, Geoconda Galán Castelo, che presenta il progetto Yasuní-ITT. Con questa iniziativa, che ha ottenuto il sostegno della Federazione, il Governo dell’Ecuador intende salvaguardare uno dei più straordinari ecosistemi del mondo, rinunciando allo sfruttamento petrolifero nel Parco Nazionale Yasuní.

Nella settimana che conduce al Congresso, a partire da domenica 25 gennaio (-5 al Congresso), partirà un countdown informativo che servirà a ricordare agli operatori dei media la data di inizio del Congresso e diffonderà, ogni giorno, una pillola informativa sul mondo dei parchi italiani: dati, informazioni e curiosità.

Eventi previsti in occasione del Congresso presso la Casa dell’Architettura:
o      Lunedì 26 gennaio – ore 18 – inaugurazione ad inviti della mostra fotografica “ Paesaggi e territori dei parchi italiani”, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma e il patrocinio del Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

o      Martedì 27 gennaio – ore 18 – Proiezione del film “I predatori del Fiume Azzurro” di E. Manghi e P. Fioratti, vincitore del Dragone d’oro al Festival Internazionale per la Cinematografia Scientifica di Pechino

Le emissioni di gas ad effetto serra , generate dalle attività legate all’evento, saranno compensate con un contributo della Federparchi al programma Parchi per Kyoto che prevede attività di forestazione in Italia e all’estero.

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Invito all’inaugurazione della Mostra fotografica di Federparchi

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  • 22 Gennaio 2009

Federparchi ha il piacere di invitarLa all’inaugurazione della Mostra fotografica “Paesaggi e Territori dei Parchi italiani” che si terrà lunedì 26 gennaio alle ore 18.00 presso la Casa dell’Architettura a Piazza Manfredo Fanti 47 a Roma.

Nell’ambito del VI Congresso nazionale sul tema “Parchi a misura di futuro” in programma a Roma per il 30 ed il 31 gennaio 2009, Federparchi presenterà la prima mostra fotografica su “Paesaggi e Territori dei Parchi italiani”.

La mostra punta a far conoscere al grande pubblico le aree protette italiane e le loro grandi potenzialità. L’obiettivo è quello di far emergere tutta l’originalità dei Parchi italiani, il loro forte legame con i territori e con gli aspetti culturali e sociali che li caratterizzano, mettendone in luce le idee, le attività e le proposte sviluppate per raggiungere un equilibrio tra utilizzo delle risorse e salvaguardia ambientale, tra uomo e natura, tra conservazione e sviluppo.

La mostra sarà aperta al pubblico da martedì 27 gennaio 2009 a giovedì 29 gennaio 2009 (h 10.00 – 17.30) e potrà essere visitata gratuitamente.

Martedì 27 gennaio alle ore 18, inoltre, sempre presso la Casa dell’Architettura, si terrà la Proiezione del film “I predatori del Fiume Azzurro”, di Eugenio Manghi e Paolo Fioratti, vincitore del “Dragone d’oro” al Festival internazionale per la Cinematografia Scientifica di Pechino.

L’ingresso sarà libero (fino ad esaurimento posti).

R.s.v.p.

la Segreteria organizzativa

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Il Fotovoltaico ha un nuovo canale di diffusione. Firmato il Protocollo tra Convert Italia e Confimprese Italia


Esperienza, ma soprattutto efficienza e qualità, a servizio dell’ambiente. Lo sviluppo del fotovoltaico adesso diventa una garanzia di soluzioni concrete e innovative.
A stipulare il protocollo, il 9 gennaio a Roma, il Rappresentante Legale di ConfimpreseItalia, Agostino Portanova, e il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Convert Italia S.p.A., Giuseppe Moro.
Due strutture che vantano attività ed conoscenze di lungo lustro nel settore delle energie rinnovabili. L’esperienza di oltre venticinque anni di presenza sul mercato fa, di Convert Italia S.p.A., un’azienda leader, nel settore dell’Energia, nella realizzazione di prodotti e sistemi per l’efficienza energetica di qualità. Confimprese Italia, operativa dal 1997 su iniziativa di IMPRENDITALIA, è un pool d’imprese e di professionisti che considera la tutela del cliente e l’efficienza dei servizi i punti cardine dei propri progetti di sviluppo per il territorio.
Il protocollo mira promuovere e migliorare l’utilizzo di energia pulita e prevede, in particolare, la fornitura di impianti fotovoltaici nel territorio italiano a clienti individuati da Confimprese Italia. La Confederazione Sindacale, che conta più di 50.000 associati, si occuperà sia della segnalazione delle opportunità commerciali che del supporto al cliente per tutto l’iter del finanziamento.
Convert Italia S.p.A. e, dove previsto, i suoi affiliati in franchising nella rete PV Network, fornirà supporto tecnico alla realizzazione, materiali, certificazione di legge e consulenza per poter ottenere gli incentivi in Conto Energia.

Un’iniziativa che si inserisce perfettamente sia negli obiettivi fissati dall’Autorità per l’energia di risparmio energetico 2009 in questi giorni sia nel quadro delle scelte operate dall’Ue rispetto agli investimenti a favore dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, previsti nel 7° Programma Quadro 2007-2013.

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Esperienza, ma soprattutto efficienza e qualità, a servizio dell’ambiente. Lo sviluppo del fotovoltaico adesso diventa una garanzia di soluzioni concrete e innovative.
A stipulare il protocollo, il 9 gennaio a Roma, il Rappresentante Legale di ConfimpreseItalia, Agostino Portanova, e il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Convert Italia S.p.A., Giuseppe Moro.
Due strutture che vantano attività ed conoscenze di lungo lustro nel settore delle energie rinnovabili. L’esperienza di oltre venticinque anni di presenza sul mercato fa, di Convert Italia S.p.A., un’azienda leader, nel settore dell’Energia, nella realizzazione di prodotti e sistemi per l’efficienza energetica di qualità. Confimprese Italia, operativa dal 1997 su iniziativa di IMPRENDITALIA, è un pool d’imprese e di professionisti che considera la tutela del cliente e l’efficienza dei servizi i punti cardine dei propri progetti di sviluppo per il territorio.
Il protocollo mira promuovere e migliorare l’utilizzo di energia pulita e prevede, in particolare, la fornitura di impianti fotovoltaici nel territorio italiano a clienti individuati da Confimprese Italia. La Confederazione Sindacale, che conta più di 50.000 associati, si occuperà sia della segnalazione delle opportunità commerciali che del supporto al cliente per tutto l’iter del finanziamento.
Convert Italia S.p.A. e, dove previsto, i suoi affiliati in franchising nella rete PV Network, fornirà supporto tecnico alla realizzazione, materiali, certificazione di legge e consulenza per poter ottenere gli incentivi in Conto Energia.

Un’iniziativa che si inserisce perfettamente sia negli obiettivi fissati dall’Autorità per l’energia di risparmio energetico 2009 in questi giorni sia nel quadro delle scelte operate dall’Ue rispetto agli investimenti a favore dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, previsti nel 7° Programma Quadro 2007-2013.

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New entries in EcoWorldHotel

La Residenza Partenopea di Napoli, l’Hotel Regina di Milano, al Portico Guest House di Venezia, l’Hotel Boccaccio e l’Ecohotel di Roma, il b&b Abatjour di Firenze e l’agriturismo Le Castellacce di Monterotondo M.mo fanno salire a 51 il numero degli EcoWorldHotel che hanno ottenuto il Marchio di Qualità Ambientale.
Queste nuove strutture, situate principalmente in città metropolitane, sono protagoniste del cambiamento e del miglioramento del nostro Paese grazie all’aiuto che EcoWorldHotel fornisce nel concretizzare il loro eco-pensiero.
L’Hotel “Regina”: un autentico ‘relais’ di città nel cuore della vecchia Milano, dove eleganza e funzionalità incontrano l’ecologia.
L’albergo “EcoHotel”: per non rinunciare ad un privilegiato soggiorno in una delle zone più verdi di Roma, la Valle dei Casali, a pochi minuti da S.Pietro.
L’Azienda Agrituristica “Le Castellacce”: dove scaricare lo stress e ritrovare le cose semplici e importanti della vita.
“Al Portico Guest House”: per vivere l’atmosfera tipica della città veneziana.
Il b&b “Abatjour”: un elegante villino liberty di inizio secolo, dove è possibile sentirsi “come a casa propria” nel Centro di Firenze.
L’Hotel “Boccaccio”: un piccolo e confortevole hotel a pochi minuti dalla Fontana di Trevi.
“La Residenza Partenopea”: un complesso turistico-residenziale per uomini d’affari e studenti,  situato nel centro di Napoli. 
Ecoworldhotel.com amplia, dunque, la sua ricca e variegata offerta alberghiera nelle principali città italiane, festeggiando, in 1 solo anno di attività, una crescita continua e inarrestabile. E siamo sicuri che questo sviluppo continuerà, perché l’ecoturismo attrae un numero sempre più consistente di turisti.
Lo testimoniano anche le recenti statistiche: il gradimento del turismo sostenibile è in forte crescita. Per di più questo tipo di turismo non sente la crisi in atto in Italia, essendo per tutte le fasce economiche e sociali.
 
Per maggiori informazioni contattare Dott.ssa Selena Pozzi [email protected] o visitare il sito www.ecoworldhotel.com

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CPM Gestioni Termiche e Provincia di Terni: meno CO2 e tanto risparmio

CPM GESTIONI TERMICHE, MENO CO2 E TANTO RISPARMIO: ILLUSTRATI IN UN CONVEGNO I RISULTATI AMBIENTALI ED ECONOMICI DELLA COGENERAZIONE ADOTTATA DALLA PROVINCIA DI TERNI
300.000 kg di Co2 in meno emessi a Terni nel 2007  grazie alla realizzazione di due impianti a servizio di 4 poli scolastici e due poli sportivi:  è quanto emerso durante un Convegno su “Cogenerazione Teleriscaldamento e salvaguardia dell’Ambiente”, tenutosi a Terni venerdì 6 giugno, presso la Sala Consiliare della Provincia.

Il convegno,patrocinato dalla Provincia di Terni, è stato  organizzato da Differens srl e promosso da CPM Gestioni Termiche, azienda impegnata nell’ottimizzazione della rete del calore e nel risparmio energetico, per sensibilizzare soggetti pubblici e privati sull’utilizzo della cogenerazione e del teleriscaldamento.

La presentazione del bilancio energetico ed ambientale degli  impianti è stata l’occasione per illustrare, tramite una esemplare casistica di successo, le positive ricadute per tutta la collettività: oltre 300.000 kg di Co2 in meno, risparmio energetico del 30% e più di 100.000€ risparmiati dalle casse dell’amministrazione provinciale sulle bollette di luce e gas.

Infatti, i lavori sono stati realizzati con un minimo contributo governativo, mentre l’azienda esecutrice dei lavori, la CPM Gestioni Termiche, ha finanziato quasi in toto l’impresa, per un valore di circa 1, 5 milioni di euro; l’investimento viene poi ammortizzato nell’arco di 7 anni, e si finanzia con il risparmio energetico prodotto dagli impianti stessi.

I lavori realizzati hanno ottimizzato una rete di centrali termiche poco efficienti ed inquinanti, sostituendo ben otto centrali con due centrali ad alta efficienza e due cogeneratori
Utilizzando le tecnologie più innovative, i cogeneratori riutilizzano fumi, scarichi e dispersioni trasformandoli in energie elettrica che viene riutilizzata dagli edifici serviti e il cui surplus viene poi rivenduto ai gestori di energie. Non solo risparmio energetico, ma anche guadagno economico a vantaggio dell’ambiente e delle casse della collettività.

Al Convegno hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni della Provincia e della Regione, ricercatori dell’Università di Perugia e tecnici, che hanno illustrato il cursus dei lavori, sia dal punto di vista tecnico che delle scelta politiche orientate alla salvaguardia dell’ambiente ed al risparmio energetico ed economico.

L’Amministratore Delegato dell’azienda esecutrice dei lavori, Ing, Alessandro Tramannoni, ha poi sottolineato come la scelta strategica dell’azienda di ricavare il proprio utile dal risparmio energetico prodotto dalle centrali, si traduca in un servizio di manutenzione finalizzato alla massima efficienza, mettendo d’accordo così l’utile  aziendale con la tutela del bene pubblico.
DIFFERENS SRL.UFFICIO STAMPA CPM GESTIONI TERMICHE

Terni, 6 giugno 2008
 

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