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Incontro sulla legalità all’Istituto Comprensivo “Livio Tempesta” di San Cristoforo: il ricordo di Antonietta Azzaro Labisi

San Cristoforo non dimentica Antonietta Azzaro Labisi, fondatrice dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano” di Sant’Agata Li Battiati – struttura d’eccellenza, accreditata presso il Parlamento Europeo (Registro Trasparenza n. 054846014854-49 con sede in Rue Fernand Neuray n. 68 – 1050 Bruxelles) – e ad appena un mese dall’intitolazione dell’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Cesare Battisti” a lei e ai magistrati Rosario Angelo Livatino e Antonino Saetta, è l’Istituto Comprensivo “Livio Tempesta” stavolta a ricordare l’appassionato impegno di una donna speciale, attenta ai bisogni della gente, da sempre pronta a donarsi a favore dei meno fortunati. Nel noto quartiere popolare catanese Antonietta Azzaro Labisi per diversi anni aveva portato assistenza ai piccoli e agli anziani, rappresentando un modello da seguire per numerosi bambini e soggetti svantaggiati che, a vario livello, hanno potuto contare sul suo sostegno incondizionato, generoso, spontaneo, pieno d’affetto e di socialità.

Durante l’incontro sulla legalità organizzato dal Comitato “Livatino Saetta” e dalla preside della scuola la prof.ssa Biagia Grassia – alla presenza del giudice Nunzio Sarpietro, presidente dei GIP del Tribunale di Catania, il presidente del Comitato Attilio Cavallaro, l’avvocato Corrado Labisi, presidente dell’Istituto Medico Psicopedagogico “Lucia Mangano”, il commissario della Polizia di Stato Carmelo Cavallaro, il dott. Giuseppe Agosta, figlio del maresciallo Alfredo Agosta ucciso dalla mafia a Catania, e Ugo Tomaselli del Quotidiano La Sicilia – il dott. Sarpietro, relatore del convegno, ha spiegato agli studenti il concetto di legalità e giustizia attingendo all’esempio dato dalle eroiche vite dei magistrati Rosario Livatino e Antonino Saetta, e ricordando la profonda carità che ispirò l’opera di Antonietta Azzaro Labisi, soprattutto nel quartiere di San Cristoforo. Ad intervenire poi l’avv. Corrado Labisi, che con partecipazione ha raccontato l’impegno della madre scomparsa prematuramente alla vigilia di Pasqua del 1983, vittima di un tragico incidente stradale. “Dal 1956, anno in cui mia mamma operava nel quartiere, in silenzio e in punta di piedi, sostenendo migliaia di famiglie e collaborando attivamente con gli allora parroci della Chiesa degli Angeli Custodi, Padre Pignataro e Padre D’Arrigo – spiega Labisi – poco è cambiato. San Cristoforo deve dare ai giovani luoghi di aggregazione, realizzare laboratori d’arte, teatri, per creare un’alternativa alla strada e alla malavita.

La mia presenza qui oggi – continua – che vuole proseguire il dialogo iniziato da mia madre, mi commuove ma mi rende più forte per combattere, come ha fatto lei, l’indifferenza di una classe politica sempre più becera, pronta ad avvicinarsi ai quartieri disagiati solo per chiedere voti e rubare la dignità di chi lì vive. L’unica cosa che però non può essere rubata è la speranza, e la mia missione è proprio dare questa speranza: qualcosa può cambiare.”

Al termine dell’incontro il dott. Nunzio Sarpietro, ha consegnato il Premio Livatino Saetta all’Istituto “Livio Tempesta” e alla sua preside la prof.ssa Grassia, e al dott. Gaetano Consiglio, membro attivo dell’Associazione Antonietta Labisi.

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