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Iniziative innovative: il welfare aziendale spiegato con semplicità con i video tutorial di Day Welfare

Iniziativa originale quella di Up Day Ristoservice, provider di servizi per le aziende come il buono pastofringe benefit e welfare aziendale.

Gli specialisti che curano l’aspetto tecnico e commerciale del welfare aziendale hanno realizzato dei tutorial video per illustrare le caratteristiche della piattaforma Day Welfare.
Pillole di Welfareè il nome dell’iniziativa che ha portato alla realizzazione di 8 brevi ed essenziali video che trattano altrettanti aspetti concreti sull’utilizzo della piattaforma digitale che permette di utilizzare il credito di welfare aziendale assegnato dal datore di lavoro.

Da come si fa il login, alle modalità di richiesta dei rimborsi famigliari, alla scelta dei pacchetti disponibili, i lavoratori di Up Day si sono prodigati mettendoci la faccia. Raccontare per immagini è sicuramente più immediato ed efficace di qualsiasi guida testuale e la decisione di ricorrere allo strumento visivo è coerente con la filosofia di Day, che propone servizi efficace ma semplici, alla portata di tutti.

Le “Pillole di welfare” sono state realizzate interamente dai lavoratori dell’azienda provider, ricorrendo a competenze interne.

I video sono stati sceneggiati dal settore Comunicazione insieme a quello Commerciale e interpretati dai colleghi che si sono resi disponibili. Al centro le esigenze dei beneficiari del piano di welfare, in modo da potersi destreggiare sulla piattaforma con facilità.

Anche l’aspetto tecnico, dalla regia al montaggio è stato curato internamente con risultati professionali.

Qui il link per vedere gli 8 video tutorial: http://bit.ly/TutorialDayWelfare

 

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CCNL Metalmeccanici, il contributo welfare aziendale per il 2018 è di €150 per ogni dipendente

Iniziative di welfare aziendale si diffondono sempre più nelle imprese italiane, dopo l’introduzione delle agevolazioni fiscali della Legge di Bilancio 2016. Piani di welfare vengono implementati in aziende più grandi come in quelle più piccole, in quanto i benefici sono trasversali e riguardano tutti i lavoratori.

Sono 32542 i contratti che prevedono l’erogazione dei premi di risultato in welfare aziendale. In questo modo, i premi di risultato da riconoscere ai dipendenti sono totalmente detassati. Oltre a questa tipologia di piano di welfare e a quello su base volontaria da parte dell’azienda, ci sono le misure di welfare introdotte con i Contratti Collettivi Nazionali dei Lavoratori.

A fare da apripista è stato il CCNL Metalmeccanici del settore industria e dal 1°giugno partirà l’obbligo di adempimento del secondo contributo annuale di welfare. Il valore complessivo una tantum riconosciuto è di €150 per ogni dipendente. (Qui tutti gli altri CCNL che, come quello Metalmeccanico, prevedono quota di welfare nel 2018)

partnership cadhoc
Cadhoc, voucher shopping ideale per i lavoratori delle aziende metalmeccaniche

Chi ha diritto al contributo welfare?

Tempo indeterminato e tempo determinato (con almeno tre mesi di lavoro dall’inizio dell’anno, anche non consecutivi). Tutti i lavoratori in forza all’azienda metalmeccanica percepiranno i €150 previsti.  Nel dettaglio, ogni azienda metalmeccanica dovrà provvedere ai lavoratori assunti dall’inizio di giugno 2018 o assunti entro il 31 dicembre 2018. Non ha diritto il personale in aspettativa non retribuita, né indennizzata nei mesi da giugno a dicembre. Collaboratori esterni o tirocinanti non hanno diritto al contributo.

I 150 euro previsti nel CCNL industria per le aziende metalmeccaniche non escludono l’introduzione di un piano di welfare. Si tratta di due misure diverse. Nel secondo caso, si beneficia di importanti vantaggi fiscali e si può implementare un piano di welfare con diverse modalità.

Un piano di welfare infatti prevede di mettere a disposizione beni e servizi per i dipendenti e le loro famiglie. Con un piano di welfare si migliora il clima aziendale e si attivano vantaggi fiscali sia per l’azienda che per il lavoratore. Anche i Premi di Risultato possono essere convertiti in welfare aziendale.

Provider Welfare a cui rivolgersi

Uno dei provider più attivi nel settore, che ha iniziato la sua attività in Italia 31 anni fa è Day Gruppo UP. Già conosciuta per i suoi buoni pasto (molto diffusi e riconoscibili dal caratteristico colore verde), Day propone diversi servizi di benessere per i lavoratori e oltre al ticket buono pasto, il classico servizio sostitutivo di mensa, offre servizio di voucher shopping (Cadhoc) e il Welfare aziendale tramite portale digitale.

E proprio sul sito ufficiale Day Welfare sono specificate alcune nozioni sull’argomento che possono interessate tutti gli imprenditori che desiderano saperne di più sull’argomento welfare, benefici, sgravi fiscali e opportunità. Oltre alla lettura di alcune informazioni base, si può chiedere un confronto gratuito con uno specialista commerciale. A tal proposito, Day ha messo a disposizione una form per potersi registrare sul sito.

Day ha affrontato anche la questione del contributo welfare CCNL Metalmeccanico di €150. La quota prevista non è trattabile o derogabile. È compito delle aziende scegliere la soluzione ideale, che risponde alle esigenze dei dipendenti. Il Contratto Collettivo non indica, infatti la misura specifica da adottore, lasciando libere le imprese di decidere.

I piani di welfare creano benessere in azienda per i lavoratori metalmeccanici confapi

Bisogna quindi orientarsi verso una soluzione pratica ed economica, ma anche vantaggiosa per i beneficiari, quindi i lavoratori. La ratio della misura, infatti è quella di dare un contributo concreto che risponda a tutti i bisogni degli aventi diritto.

La soluzione welfare ideale

Attenzione, per buoni spesa non si intendono assolutamente buoni pasto, che rispondono ad una normativa differente e che possono essere già presenti in azienda. Il contributo welfare di €150 non è economico e non si aggiunge allo stipendio in busta paga. Il fringe benefit ideale è il buono shopping Cadhoc, strumento versatile che può rispondere alle esigenze di ogni tipologia di dipendente.
Si presenta sotto forma di carnet di buoni personalizzati, spendibili presso le più importanti catene di negozi nazionali o negli e-commerce più popolari. Cadhoc è un buono per fare la spesa, acquistare tecnologia, arredamento, abbigliamento, prodotti di profumeria, ecc. Inoltre, può diventare buono carburante o voucher albergo.
È esente da IVA, ma l’importo nel corso dell’anno non può superare la soglia di esenzione di 258,23 euro. Rientra pienamente nella quota welfare di €150, quindi, ma può sommarsi ad altre misure come ad esempio, quello dell’auto assegnata in uso promiscuo al dipendente.

Flexible benefit e portale

Nel caso si superasse la quota di €258.23 non è più fiscalmente conveniente lo strumento del buono regalo Cadhoc, ed è opportuna l’attivazione di uno strumento diverso, il portale Day Welfare.

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Tutti i CCNL che prevedono una quota welfare nel 2018: Metalmeccanici, Orafi, Concia, Telecomunicazioni. Caratteristiche e modalità di erogazione.

Panorama dei Contratti Collettivi Nazionali che prevedono una quota di Welfare aziendale.

I CCNL dei lavoratori Metalmeccanici, Orafi, Telecomunicazioni, Concia prevedono per il 2018 una quota di welfare aziendale da erogare. Le soluzioni più vantaggiose per ottemperare all’obbligo, Day gruppo UP propone il servizio dei voucher shopping Cadhoc, che rientra nella categoria Fringe benefit e prevede agevolazioni per l’impresa e il dipendente.
Per i piani aziendali di welfare più strutturati è a disposizione la piattaforma digitale DayWelfare, che offre una serie di strumenti di conciliazione vita /lavoro in base alle esigenze di ogni tipologia di lavoratore

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Welfare Aziendale: a cosa serve il Corporate Welfare Index?

Negli ultimi anni fare welfare è diventato quasi una “moda” e sempre più aziende hanno scelto di investire in questo settore. Il welfare aziendale è certamente importante, ma è necessario assicurarsi di sviluppare programmi che portino a dei risultati concreti. Molte aziende, infatti, hanno cominciato a preoccuparsi di “misurare il welfare”, per capire quali siano i reali benefici generati dal proprio investimento.

Per andare incontro a quest’esigenza Eudaimon e il Network IEP (Imprese e Persone) hanno ideato CWI (Corporate Welfare Index), un sistema che consente di valutare i risultati effettivi dei propri piani di welfare, analizzando 3 dimensioni: persona, azienda ed efficienza complessiva.

Il CWI si basa su alcuni indicatori tangibili (utilizzo dei servizi offerti da parte dei dipendenti, efficacia della comunicazione del welfare, risparmio economico e di tempo, etc.) e intangibili (grado di valore che i lavoratori danno ai benefit di cui usufruiscono).

Dal punto di vista dei risultati tangibili è stato stimato che un buon piano di welfare può far risparmiare ai dipendenti fino a 150 euro al mese e, per quanto riguarda quelli intangibili, un programma efficace è ritenuto “di grande valore” dall’80-90% dei lavoratori.

Grazie al CWI è possibile:

  • ottenere un indice di posizionamento rispetto alle altre realtà che si occupano di welfare
  • capire se il proprio investimento possa essere ottimizzato a livello economico
  • tracciare le linee di evoluzione dei programmi di welfare aziendali in modo che soddisfino requisiti di efficienza e di rispondenza a esigenze mutevoli delle persone.
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Welfare, in arrivo i decreti attuativi. Tra i progetti Evolve, smartcard multifunzione

Pronto il decreto attuativo che lancerà in Italia la rivoluzione del welfare aziendale. Lo ha confermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo all’incontro di presentazione di «Welfare index pmi», primo rapporto sullo stato del welfare nelle Pmi.

Ministro del Lavoro Poletti
Ministro del Lavoro Poletti

Poletti sta aspettando il via libera degli altri ministeri per rendere concreti i benefici per i lavoratori stabiliti nell’ultima Legge di Stabilità. A partire da quest’anno, infatti, è incentivato il welfare aziendale attraverso l’esenzione fiscale per le prestazioni riconosciute dal datore di lavoro volontariamente o per quelle rese in conformità di contratti, accordi e regolamenti aziendali.

In concreto, diventa molto più vantaggioso erogare servizi ai dipendenti anziché premi monetari legati produttività e redditività. La Legge di Stabilità, avvicinandosi al modello francese “CESU”, riconosce il ruolo degli intermediari che forniscono servizi di welfare attraverso voucher.

Rimborsi per le spese degli asili dei bambini, libri, ma anche assistenza per anziani, benessere e cultura. Il welfare si declina in molti modi in base ai bisogni del dipendente e della sua famiglia.

Come rivela l’indagine presentata nella giornata dell’8 marzo, promossa da Generali Italia col patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e con la partecipazione di Confindustria e Confagricoltura, non sono solo le grandi aziende a offrire piani di welfare, la PMI italiana è sempre sensibile all’argomento e la nuova normativa favorirà lo sviluppo di nuovi servizi.

Familydea

Chi da anni offre servizi di welfare ai suoi clienti è Day Ristoservice, tra i principali player dei servizi alle aziende con soluzioni quali il buono pasto e il buono regalo. Sia attraverso un portale dedicato, che con la partnership con piattaforme quali Familydea, Day è all’avanguardia per il welfare aziendale.

Familydea2

Familydea è un e-commerce  che consente di acquistare servizi da una rete di cooperative. Dall’assistenza anziani, alla gestione della casa, al catering, fino alla fisioterapia, sono tante le opportunità offerte dalla piattaforma in nove città italiane. Proprio nei giorni scorsi è stato lanciato il servizio a Forlì, mentre si prevede di raggiungere 50 province entro l’anno in corso. La cooperativa Familydea sta entrando nel mercato del welfare aziendale grazie al buono Day Welfare, servizio riservato ai dipendenti i quali possono decidere di spendere il potere d’acquisto destinato dall’azienda anche nelle soluzioni offerte dalla piattaforma.

Progetto Evolve

Evolve, smartcard multifunzione dotata di microchip
Evolve, smartcard multifunzione dotata di microchip

Altri progetti si stanno sviluppando sul territorio nazionale per offrire servizi alle aziende in un’ottica di benessere e praticità. Sarà lanciato nei prossimi giorni il frutto della partnership tra Confindustria Ancona e Day Ristoservice, che hanno creato la card multiservizi Evolve, una smartcard dotata di microchip che permette l’integrazione dei servizi dedicati alla gestione e motivazione del personale. Evolve può essere badge per la rilevazione delle presenze, servizio buono pasto elettronico, fino a programmi di incentivazione e, appunto, welfare aziendali per i dipendenti e le loro famiglie. Inoltre, Evolve è anche fidelity card Confindustria e prevede sconti e promozioni in base alle convenzioni territoriali.

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Sempre più italiani confidano nel welfare aziendale per avere coperture sanitarie

Bologna, 2 dicembre 2014

Nel contesto attuale in cui le dinamiche economiche, demografiche e sociali in corso evidenziano un crescente bisogno di forme di tutela, in particolare per la salute – ad integrazione e supporto di quelle offerte dal Servizio Sanitario Nazionale – non stupisce scoprire che quasi un italiano su due (48%) dichiari di essersi informato su quali misure integrative siano previste dal proprio contratto e che il 30% sappia che il proprio contratto di lavoro prevede una copertura per le prestazioni sanitarie (percentuale che sale al 37% tra gli uomini).

È quanto emerge dalla nuova indagine1 dell’Osservatorio Sanità2 di UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, attenta alle tematiche del welfare aziendale, che registra come sempre più lavoratori si informino e si interessino alle misure a supporto messe a disposizione dalle proprie aziende; in una precedente indagine UniSalute del 2011, infatti, ben il 72% degli intervistati dichiarava di non sapere se e quali misure integrative fossero previste nel proprio contratto. Segno di come, con il protrarsi della crisi, sempre più italiani siano consapevoli che possono contare su misure a supporto.

L’indagine 2014 registra come, riguardo il supporto alla salute, la polizza sanitaria (64%) sia il benefit maggiormente diffuso all’interno dei contratti di lavoro. Diffuse anche le convenzioni con palestre, piscine e centri benessere: le ricevono il 24% dei lavoratori. Al 19% degli intervistati la propria azienda mette a disposizione anche controlli periodici vista, udito e nei.

Questa la fotografia dell’esistente, ma quale copertura sanitaria i lavoratori vorrebbero fosse inclusa nei contratti di lavoro? Al 65% dei lavoratori piacerebbe una polizza specifica per le cure dentistiche. Il 44% sarebbe interessato a una copertura per le spese legate alla non autosufficienza e l’assistenza domiciliare mentre il 32% vorrebbe una copertura per le spese degli occhiali.

Gli italiani guardano con interesse i servizi e la sanità integrativa anche una volta usciti dal mondo del lavoro. Una volta andati in pensione vorrebbero continuare ad avere una copertura sanitaria (64%) e servizi dedicati per in caso di non autosufficienza, anche a domicilio (49%).

Il welfare integrativo è uno strumento molto apprezzato perché rappresenta un sostegno economico fondamentale, in particolare in periodo di crisi come quello che il nostro Paese sta attraversando. In questo contesto, le aziende sono sempre più consapevoli dell’importanza di misure di welfare aziendale per i propri dipendenti: si tratta infatti di soluzioni che, da una parte, aiutano la fidelizzazione degli stessi ed un clima più sereno all’interno dell’azienda e dall’altra permettono anche di ottenere vantaggi fiscali.

Tra i servizi offerti in ambito di welfare aziendale, quelli legati alla sanità integrativa sono tra i più apprezzati tanto da diffondersi sempre in più settori lavorativi: dal commercio al metalmeccanico, dagli artigiani ai trasporti, passando per settori quali l’edilizia, le telecomunicazioni, la distribuzione e i servizi ambientali.

1 Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora nel 2014 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età (over 30), sesso ed area geografica.

2 L’Osservatorio Sanità di UniSalute, avviato nel 2002 con l’obiettivo di monitorare il mondo della sanità integrativa, si occupa oggi anche della percezione degli italiani su temi quali prevenzione, fiducia, competenza, conoscenza dei servizi sanitari pubblici e privati, oltre che sul ruolo del welfare sanitario in azienda.

UniSalute è la prima assicurazione sanitaria in Italia per numero di clienti gestiti. Si occupa esclusivamente di assicurazione per la salute in modo unico ed innovativo attraverso il lavoro di 580 persone, tra cui 45 medici presenti in azienda e un network qualificato di strutture sanitarie convenzionate direttamente presso le quali gli assicurati possono usufruire di prestazioni sanitarie di qualità con ridotti tempi di attesa e con il pagamento della prestazione da parte della Società.

Ogni cliente UniSalute ha dietro di sé la forza di 4,8 milioni di assicurati e di una “centrale di acquisto” che garantisce un controllo qualificato e costante della qualità: 9 clienti su 10 consigliano la struttura in cui hanno effettuato le cure. La rete di strutture sanitarie convenzionate è diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale e comprende ospedali, case di cura, poliambulatori, centri diagnostici e fisioterapici, studi odontoiatrici e di psicoterapia.

Fondata dal Gruppo Unipol nel 1995, UniSalute è leader nazionale nella gestione dei Fondi Nazionali di categoria, delle Casse Professionali e delle Casse aziendali.

www.unisalute.it

Ecomunicare

Sergio Imbonati

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335.1270800

Luca Maranesi

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335.1860821

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Il welfare è interaziendale grazie a Eudaimon e al Nerwork IEP – Imprese e Persone

Il Network IEP (www.impreseepersone.org) è il primo modello concreto e applicato di welfare interaziendale in Italia.

Nato nel 2009 – coordinato da Eudaimon sotto il profilo organizzativo e tecnico – IEP è aperto a tutte le realtà aziendali interessate a promuovere ed adottare il benessere aziendale, basato sulla valorizzazione della persona, e della sua relazione con l’impresa. Si tratta di un ‘consorzio spontaneo’ di importanti realtà imprenditoriali, che hanno deciso di mettere ‘a fattor comune’ la propria esperienza e le proprie competenze, a beneficio di tutti i soggetti partecipanti e della collettività. Tra gli aderenti, circa 20 aziende medio grandi di tutti i settori: 3 Italia, ADR-Aeroporti di Roma, Alitalia, Bulgari, Coop Adriatica, Edison, Fiat, Intesa Sanpaolo, KOS-Anni Azzurri, Lavazza, Mediaset, Michelin, Mondelēz International (Kraft), SEA, SKF, Telecom Italia, Webasto e Wind.

Il Network si propone di valorizzare e diffondere il welfare aziendale come leva competitiva per le imprese e contributo responsabile al miglioramento della società da parte delle imprese stesse attraverso tre linee concrete di lavoro:

  1. Un forum – laboratorio per l’approfondimento, il confronto e la collaborazione su attività, servizi, nuove soluzioni, studi e ricerche.
  2. Un tavolo in cui discutere con il Governo centrale e locale – e con il supporto delle associazioni datoriali – le esigenze e le misure di aiuto alle aziende impegnate in iniziative di welfare aziendale, (ad es. agevolazioni fiscali e contributi).
  3. Una piattaforma di welfare interaziendale, un sistema con cui mettere a disposizione dei collaboratori di ogni azienda del network, prodotti delle aziende del gruppo e servizi comuni.

Questa cooperazione ha prodotto risultati fruttuosi e concreti su diversi  fronti:

  1. Osservatorio – vengono costantemente monitorati e approfonditi trend e normative, studi e ricerche, best practice a livello internazionale, intrattenendo relazioni con istituzioni pubbliche, enti locali e altri organismi.
  1.  Elder Care – nel 2012 è stato sviluppato il servizio di ‘Sportello Help Desk anziani/disabili’, per fornire ai dipendenti un supporto concreto nell’assistenza di familiari anziani o diversamente abili, grazie a partnership con strutture certificate e personale qualificato. Il tutto in una logica interaziendale.
  1. Sostegno al reddito e al risparmio – le aziende IEP hanno diritto ad usufruire della ‘Piattaforma di scambio’ di beni e servizi a condizioni agevolate ed esclusive. L’obiettivo è fornire una soluzione pratica per l’aumento del potere d’acquisto delle persone, in un momento in cui l’attenzione al risparmio è tra le priorità delle famiglie.

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Opportunità di risparmio per i lavoratori italiani con la ‘Saving Box’ di Eudaimon

Nata nel 2002 sui principi della Living Company, Eudaimon (www.eudaimon.it) è l’unica società italiana che da oltre 10 anni sviluppa una proposta completa e integrata per il welfare aziendale articolata su 5 ambiti di intervento: Famiglia, Relazioni, Salute e Benessere, Spazio e Mobilità, Tempo è Denaro.
Le soluzioni sono versatili, personalizzabili in base ad obiettivi, esigenze del cliente e dimensioni aziendali, finalizzate allo sviluppo delle imprese attraverso il coinvolgimento dei collaboratori.
Eudaimon rafforza la sua offerta mettendo a disposizione delle aziende un nuovo servizio che permette l’aumento del potere d’acquisto dei propri dipendenti: la ‘Saving Box’. L’iniziativa sostiene il risparmio su circa dodici categorie tra servizi e beni d’acquisto: Alimentari, Abbigliamento e calzature, Mobili e articoli per la casa, Energia, Istruzione, Assicurazioni, Mobilità – servizi pubblici, Consulenza legale e fiscale, Servizi finanziari, Entertainment, Salute e Servizi per la famiglia.
In un 2013 ancora segnato dalla crisi, infatti, l’impegno di Eudaimon si è concretizzato in un progetto in grado di offrire una rosa di prodotti e servizi con scontistiche esclusive, fruibili da tutti i dipendenti sul portale online Eudaimon e sul territorio.
Il vantaggio per azienda e lavoratore è immediato: un risparmio annuo pari a una mensilità (1480€ netti – dato rapportato al paniere Istat 2011) per la famiglia che acquista sullo “scaffale” Eudaimon e presso i negozi convenzionati, ed un canone utente fisso inferiore a 12€ (valore medio per azienda di 1000 dipendenti), tale per cui ogni euro speso dall’azienda si trasforma in 125€ per il dipendente.
Un approccio al welfare reso semplice anche nella gestione: in questo modello, infatti, Eudaimon è il punto di riferimento unico dell’utente per tutte le attività d’informazione, prenotazione e acquisto; ed è l’unico interlocutore dell’azienda nelle fasi di rilascio, controllo e misurazione dei ritorni.

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Il welfare diventa interaziendale

Cosa può significare per il welfare dei dipendenti un’iniziativa come IEP?

Innanzitutto il risparmio nella vita di tutti i giorni. Il principio del progetto è questo: si tratta di un sistema con cui i collaboratori di alcune aziende possono acquistare i prodotti di altre che appartengono al network, usufruendo di condizioni speciali.

IEP significa appunto Imprese E Persone ed è oggi un network di aziende che credono nel grande valore aggiunto del welfare aziendale. Ne citiamo alcune: Edison, Wind, Alitalia, De Agostini, Kraft, Martini&Rossi, Fiat, Mediaset, Skf, 3 Italia coordinate dal partner tecnico Eudaimon.

Il ruolo di IEP è quello di diffondere la cultura del welfare aziendale, per portare la discussione e il confronto tra le aziende e con le istituzioni. Tra gli obiettivi vi è quello di contribuire alla costruzione di esperienze comuni per le aziende, grazie alla condivisione delle risorse in termini interaziendali.

Come funziona? Chi aderisce mette a disposizione dei collaboratori delle altre aziende inserite nel network i propri servizi, in modo esclusivo e con agevolazioni di tipo economico: energia elettrica, servizi di telefonia, libri e macchinari del caffè…questi sono alcuni esempi dei prodotti messi a disposizione dai primi partecipanti di IEP. Il processo di fruizione è semplice e immediato: attraverso un portale internet e un contact center, per i dipendenti è possibile accedere ad uno spazio riservato in cui sono visibili le offerte disponibili e i contatti per informazioni e acquisti. Si tratta di una soluzione pratica di grande efficacia, ideata e gestita da Eudaimon, fornitore di servizi per il welfare aziendale.

In questo modo, le aziende hanno l’opportunità di fare network tra di loro e i collaboratori ne ottengono immediatamente un beneficio, in termini di disponibilità di servizi a prezzi agevolati e..risparmio di tempo!

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I servizi work life balance: cosa sono e come ci facilitano la vita!

Ultimamente si sente parlare di work-life balance come di servizi atti a conciliare impegni e vita privata, ma in concreto di cosa si tratta? Quali sono questi servizi e come possono garantire ai lavoratori la possibilità di lavorare bene, senza sacrificare i propri tempi e interessi personali?

Molte sono le richieste, latenti o esplicite, delle persone; esse derivano da un’aspettativa crescente di un migliore equilibrio vita/lavoro, diffusa soprattutto tra i giovani. Per non parlare delle donne – mamme e non – su cui gravano i carichi della cura familiare, dei figli e dei parenti anziani. Fino a quando reggerà la loro capacità di gestire i molteplici ruoli di lavoratrice, moglie, madre e figlia?
Pensiamo a chi si vede costretto a sacrificare ore di permesso per precipitarsi ad allungare una coda in posta, in banca, in comune. Immaginiamo un qualsiasi lavoratore che, oltre ai carichi familiari, deve smaltire tutte quelle piccole impellenze quotidiane che complicano l’esistenza di ognuno di noi.
Inevitabilmente questo carico di incombenze e preoccupazioni finisce con il ricadere, in maniera negativa, sull’operato lavorativo. Ecco allora che le aziende stesse sono chiamate in causa e possono, finalmente, intervenire a favore del benessere dei propri dipendenti e, di conseguenza, del proprio successo.

In questo, Eudaimon offre più di una soluzione grazie a tutti i servizi che fornisce e che vanno a supportare le 5 dimensioni del benessere:
Famiglia – child care, asili nido, supporto alle persone anziane
Salute – prevenzione e assistenza medica, wellness ed esercizio fisico, aree relax, supporto al rientro dalla maternità
Spazio – mobilità, telelavoro, ambienti di lavoro
Tempo – soluzioni quotidiane, consulenza personale, flessibilità e organizzazione del lavoro
Relazioni – cultura e intrattenimento, club aziendali, iniziative sociali

Ai servizi in sede, come la lavanderia e il disbrigo di piccole commissioni che prevedono un pick-up point e un addetto, Eudaimon abbina i servizi online: convenzioni, marketplace, consulenza.
I dipendenti li utilizzano perché sono comodi: da un lato possono affidare le incombenze quotidiane al personale addetto presente in azienda, dall’altro possono acquistare attraverso un semplice ‘clic’ prodotti di marca disponibili a prezzi assolutamente scontati, direttamente dalla propria rete aziendale. Consegna gratuita a domicilio dei prodotti (anche alimentari), tariffe agevolate per l’energia elettrica, l’abbonamento telefonico e i trasporti, prezzi scontati sui viaggi e sugli spettacoli permettono di affiancare al benessere il risparmio.

E se i servizi fruibili direttamente in azienda e in rete non dovessero bastare, Eudaimon va incontro alle singole esigenze attraverso lo studio di soluzioni per implementare programmi di telelavoro e misure di flessibilità degli orari, per chi ha l’esigenza, magari transitoria, di occuparsi di un figlio piccolo – ad esempio al rientro dalla maternità – oppure di un altro parente.

Associarsi al club Eudaimon è ancora una volta sempre più conveniente sia per le aziende che per i collaboratori.

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Il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata? E’ il welfare aziendale!

Spesso anche una professione iniziata per passione può diventare un peso nella vita di un impiegato: le incombenze lavorative finiscono infatti con l’essere d’ostacolo a quelle personali e ciò che ne deriva è un diffuso senso di ansia e insoddisfazione.
Dover utilizzare le ore di permesso per le code in posta a pagare le bollette o per la lavanderia, rinunciare all’attività fisica dopo un’intera giornata seduti davanti ad un terminale perché le strutture sono troppo lontane, correre mattina e sera tra asili, scuole e nonni per recuperare i bambini sono compromessi che a lungo andare diventano obblighi frustranti.
Ma è possibile una soluzione che renda felici sia i lavoratori che le aziende? Sì: è il welfare aziendale, ovvero la ricerca di soluzioni, strumenti e servizi che nascono per favorire l’equilibrio tra gli impegni personali (e familiari) e quelli lavorativi, il work life balance.
Il welfare aziendale va quindi interpretato come una nuova frontiera del benessere, a metà strada tra il settore pubblico e il privato. In Italia Eudaimon si impegna dal 2002 per la diffusione e l’affermazione del ‘moderno’ valore del welfare aziendale, grazie a proposte flessibili e modellabili sulle specifiche esigenze dell’utente finale, affiancando le imprese nel miglioramento dell’ambiente di lavoro, attraverso la progettazione di soluzioni ad hoc.
In concreto, tali soluzioni vanno dall’implementazione di servizi per risolvere le incombenze di tutti i giorni (lavanderia, pratiche amministrative, disbrigo commissioni, servizi per l’auto e per la casa, consulenza legale e fiscale), alla realizzazione di iniziative di supporto per la famiglia (asilo nido e baby sitting, doposcuola, campus estivo, servizi per i genitori anziani), dall’impianto di strutture e soluzioni per la salute e il benessere fisico, per il risparmio e la mobilità, alla gestione del club aziendale (ex circolo ricreativo).
Ciò che rende ancora più interessanti gli investimenti in termini di welfare e people care all’interno delle aziende è che proprio questi ultimi si sono rivelati essere uno strumento di sviluppo ed una leva di successo per le imprese.
Infatti, le iniziative di welfare interno offrono spunti di enorme potenziale e producono effetti positivi su tutta la popolazione  aziendale, consentendo il recupero di un clima interno migliore e dando alle persone un aiuto concreto nel risparmio di tempo e di denaro. Le aziende che implementano il welfare ne traggono vantaggi misurabili e creano situazioni in cui il beneficio è per tutti: per i loro dipendenti, ai quali viene garantita una qualità della vita migliore, e per loro stesse, con collaboratori più motivati e produttivi.
Eudaimon, realtà unica in Italia, attraverso le sue infrastrutture tecnologiche (portale e contact center), garantisce facilità di accesso agli utenti e misurazione dei risultati del progetto e dei ritorni per l’azienda. Le imprese clienti hanno un solo interlocutore a cui affidano, in outsourcing, la gestione delle diverse componenti del servizio: possono così raccogliere tutti i vantaggi delle proprie iniziative anche senza ampliare struttura e personale.

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