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Rapporto AiFOS: lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus

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Rapporto AiFOS: lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus

 

I dati della ricerca su lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus sono stati pubblicati sul Rapporto AiFOS 2020 e presentati il 3 dicembre durante l’evento online Ambiente Lavoro. Come è stata gestita l’emergenza nelle aziende?

 

Non c’è dubbio che la pandemia abbia messo in discussione molti degli strumenti finora adottati anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro. E ci vorrà diverso tempo non solo per sconfiggere definitivamente il virus, ma anche per approfondire e capire come affrontare questa tipologia di emergenze nei luoghi di lavoro.

 

Tuttavia per migliorare la prevenzione futura è necessario mettere in campo tutte le risorse possibili per comprendere come le aziende, i vari attori della sicurezza aziendale, hanno gestito l’attuale emergenza.

 

Proprio per fornire queste risposte l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) – su impulso del suo Comitato Scientifico presieduto dall’Ing. Marco Masi – ha realizzato nel 2020 una importante attività di ricerca per indagare come i professionisti della sicurezza hanno gestito la fase emergenziale. Attività di ricerca, dal titolo “Lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus”, che è stata presentata il 3 dicembre ad Ambiente Lavoro e raccolta e commentata nel Rapporto AiFOS 2020, pubblicato sulla rivista “Quaderni della sicurezza AiFOS” n. 4/2020.

 

La ricerca AiFOS su lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus

Nella consapevolezza che la pandemia ha un impatto imprevedibile e, per certi aspetti, irreversibile, nel mondo del lavoro, la ricerca di AiFOS ha permesso di ascoltare il parere di coloro che si sono dovuti “innovare”, nella speranza che i dati possano rappresentare non solo un momento di riflessione e supporto per tutti coloro che operano nel campo della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, ma anche un contributo per rilanciare l’economia e gli investimenti del nostro Paese.

 

Il Rapporto AiFOS 2020 presenta la ricerca condotta tramite la raccolta di questionari compilati, in forma anonima, tra la fine del mese di maggio e il mese di giugno 2020 da RSPP, ASPP, HSE manager, Consulenti e Formatori e Coordinatori di Cantiere.

Inoltre nel mese di settembre 2020, grazie alla collaborazione con il Coordinamento Sindacale Professionisti della Sanità, l’indagine è stata diffusa anche tra i Medici Competenti per indagare il loro vissuto e le loro opinioni in merito alla fase più acuta dell’emergenza.

 

COVID-19 e lavoro: le risposte di RSPP, consulenti, formatori e HSE manager

Il questionario, rivolto a RSPP, consulenti, formatori e HSE manager, ha trattato vari temi:

  • valutazione dei rischi, protocollo anticontagio, DPI e collaborazione soggetti sicurezza
  • informazioni ai lavoratori
  • smartworking
  • formazione salute e sicurezza in modalità videoconferenza ed e-learning
  • impressioni generali

 

Attraverso i risultati di questi questionari è stato possibile, ad esempio, comprendere che nelle aziende in cui operavano questi professionisti nel 66% dei casi la valutazione del rischio “è stata fatta a livello legislativo e il DVR è stato integrato con un ‘Allegato’ concernente le misure da adottare”. Mentre in poco più del 22% dei casi il DVR è stato aggiornato in tutti i suoi aspetti o, comunque, per le realtà in cui il rischio biologico COVID-19 era considerato rischio professionale.

I dati mostrano, almeno per il capitolo relativo alla valutazione dei rischi, ai protocolli anti-contagio e alla gestione dei dispositivi di protezione individuali, che le aziende italiane, pur nella confusione legislativa che ha caratterizzato l’emergenza e con margini di miglioramento, hanno recepito lo spirito della normativa e hanno fatte proprie molte delle prescrizioni.

 

Sono molte poi le risposte che hanno riguardato la formazione, che mostrano, ad esempio, come nel 52% del campione le attività formative sono state interrotte. E laddove la formazione non si è, di fatto, interrotta, gli interlocutori hanno dichiarato che hanno consigliato ai propri committenti di non fermare la formazione, ma piuttosto di svolgere attività in videoconferenza (70%) o in modalità e-learning (60%).

 

Link all’appendice statistica relativa alle risposte di RSPP, consulenti, formatori e HSE manager:

https://bit.ly/Rapporto-AiFOS-2020-Formatori-RSPP

 

COVID-19 e lavoro: le risposte di coordinatori e medici competenti

La ricerca di AiFOS ha poi raccolto anche le risposte e i pareri dei coordinatori di cantiere e dei medici competenti.

 

Riguardo al settore dei cantieri si è voluto, in particolare, comprendere quello che i coordinatori ed i consulenti hanno fatto, i problemi riscontrati, le soluzioni applicate, le sensazioni riportate, offrendo così un contributo formativo e informativo maturato “sul campo” proprio da chi, ogni giorno, si occupa della difficile materia della sicurezza in edilizia.

I dati mostrano che nel momento del lockdown l’attività sia stata sospesa nel 69,3% dei cantieri, mentre l’attività è proseguita solo in cantieri rientranti nei settori strategici (per il 14,7% dei casi) e in cantieri connessi a settori strategici per i quali era necessario lo svolgimento dei lavori (16%). Inoltre relativamente alle modalità di esecuzione della valutazione dei rischi indotti dall’emergenza Covid-19 nella stragrande maggioranza dei casi si è intervenuti sul PSC, predisponendo uno specifico allegato o con aggiornamenti del documento o delle sue sezioni.

 

Link all’appendice statistica relativa alle risposte dei coordinatori:

https://bit.ly/Rapporto-AiFOS-2020-Coordinatori

 

Altri dati interessanti, che emergono della ricerca condotta da AiFOS, riguardano la posizione del medico competente, anche con riferimento alle risposte degli altri attori della sicurezza aziendale sulla collaborazione tra le varie figure aziendali.

 

Se è scontato che in un’emergenza sanitaria tale figura sia chiamata a giocare un ruolo di fondamentale importanza, la ricerca offre però uno spaccato che pone tale soggetto tra luci ed ombre. Se si considera, infatti, la necessaria collaborazione delle varie figure aziendali nella stesura del protocollo aziendale anti-contagio, se quasi il 68% degli intervistati ritiene che il contributo del medico competente sia stato ottimo-buono, non passa inosservato che il 32% lo abbia ritenuto, invece, come scarso (25,16%) o addirittura nullo (7,22%).

 

In ogni caso l’indagine condotta ha messo in evidenza che nella prima fase dell’emergenza sanitaria legata all’epidemia COVID-19 il Medico Competente ha proseguito la sua attività professionale modulando gli adempimenti normativi in funzione delle necessità contingenti e tenendo conto dell’esigenza di scongiurare, per quanto possibile, il contagio nell’ambito della popolazione lavorativa delle aziende seguite.

 

Link all’appendice statistica relativa alle risposte dei medici competenti:

https://bit.ly/Rapporto-AiFOS-2020-MediciCompetenti

 

Invitiamo chi volesse conoscere altri risultati della ricerca o volesse approfondire i risultati delle analisi e riflessioni sui dati di richiedere il Quaderno della Sicurezza AiFOS n. 4/2020 all’indirizzo [email protected].

 

Per avere ulteriori informazioni sulla ricerca e sul Rapporto AiFOS 2020 si può fare riferimento a AiFOS via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected],  [email protected].

 

 

03 dicembre 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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Medici competenti: lavoro e sicurezza ai tempi del coronavirus

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Medici competenti: lavoro e sicurezza ai tempi del coronavirus

Si completa la ricerca condotta dall’associazione AiFOS su “Lavoro, Sicurezza e Formazione ai tempi del Coronavirus”. Un terzo e nuovo questionario raccoglierà le risposte, le indicazioni e le problematiche dei medici competenti durante l’emergenza COVID-19.

 

Il medico competente, con riferimento a quanto normato dal Decreto legislativo 81/2008, è uno dei principali protagonisti delle strategie di prevenzione e tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Non solo ha il compito di effettuare la sorveglianza sanitaria e formulare il giudizio di idoneità dei lavoratori, ma collabora alla valutazione dei rischi, elemento portante della gestione della sicurezza in ogni luogo di lavoro.

Negli ultimi mesi il nostro paese è stato sconvolto dall’emergenza sanitaria COVID-19, una emergenza che ha colpito duramente anche il mondo del lavoro cambiando le strategie di prevenzione attraverso una serie di provvedimenti che hanno indotto persone e organizzazioni a cambiare, spesso radicalmente, abitudini e comportamenti.

 

Se il ruolo del medico competente risulta di primo piano nella tutela della salute e sicurezza sul lavoro nell’ordinarietà dello svolgimento delle attività lavorative, esso – come ricorda la Circolare del Ministero della Salute n. 14915 del 29 aprile 2020 – “si amplifica nell’attuale momento di emergenza pandemica, periodo durante il quale egli va a confermare il proprio ruolo di ‘consulente globale’ del datore di lavoro”.

 

Qual è la situazione attuale dei medici competenti in relazione all’emergenza COVID-19? Quali sono le attività svolte nelle aziende? Quali gli aspetti problematici da correggere o migliorare?

 

Lo sviluppo della ricerca su lavoro e sicurezza nell’emergenza COVID-19

Per poter rispondere a queste domande e fornire nuovi dati sulla situazione nelle aziende in materia di emergenza COVID-19, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) ha arricchito la ricerca “Lavoro, Sicurezza e Formazione ai tempi del Coronavirus – Rapporto AiFOS 2020” – nata su impulso del Comitato Scientifico presieduto dall’Ing. Marco Masi – attraverso un nuovo questionario dedicato alle attività del medico competente.

Ricordiamo che sono stati già pubblicati e diffusi due diversi questionari – il primo per RSPP, consulenti, formatori e HSE manager e il secondo per coordinatori di cantiere – che comprendono domande e raccolte di dati, in forma anonima, su vari temi in materia di sicurezza durante l’emergenza COVID-19. Più di 500 professionisti hanno partecipato alla ricerca e inviato le risposte.

 

Il contenuto del questionario rivolto ai medici competenti

L’Associazione AiFOS, in collaborazione con Co.Si.P.S. (Coordinamento Sindacale Professionisti della Sanità) ha, dunque, deciso di implementare la ricerca sull’emergenza COVID-19 con un’indagine in 55 punti che viene proposta a tutti i medici competenti.

 

Riprendiamo dal questionario alcune delle tante domande rivolte ai medici:

  • Durante l’emergenza è stata interrotta l’attività di sorveglianza sanitaria? Sono proseguite le attività per le prestazioni indifferibili?
  • Sono state effettuate visite in “telemedicina”?
  • Sono coinvolti nella segnalazione dei contatti per Covid-19?
  • Sono stati sottoposti a tampone o test sierologico?
  • Quali sono stati i rapporti intercorsi con ASL/ATS?
  • È stata attivata la sorveglianza sanitaria eccezionale prevista dalla normativa più recente? Quali sono le attività relative alla tutela dei lavoratori potenzialmente “fragili”?
  • Il medico competente è stato sempre consultato in merito all’applicazione del protocollo condiviso per le aziende? Ed è stato inserito nei “Comitati Covid” previsti dal protocollo?

 

In definitiva, si chiede agli operatori, la fase emergenziale COVID-19 ha portato, complessivamente, a una rivalutazione del ruolo e delle prerogative del medico competente?

 

Il nuovo questionario e il Rapporto AiFOS 2020

Il Rapporto AiFOS 2020 sarà dedicato al lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus e raccoglierà i risultati della ricerca che saranno poi adeguatamente presentati, commentati e analizzati in specifici incontri.

 

Questo è l’indirizzo del nuovo questionario dedicato ai medici competenti:

http://bit.ly/Indagine-Covid19-Medici-Competenti

 

Segnaliamo che tutti i dati raccolti nei questionari verranno elaborati e analizzati esclusivamente in forma anonima e aggregata – nel pieno rispetto della normativa sulla privacy – e non saranno riconducibili a singoli operatori o singole aziende.

 

Per comprendere quale sia l’impatto dell’emergenza COVID-19 sulla sicurezza e sul ruolo dei medici competenti, invitiamo tutti i medici competenti a supportare la ricerca compilando i questionari e diffondendo il link anche ad altri colleghi per ampliare il campione rappresentativo.

 

Chi volesse avere informazioni su come visionare, ricevere, utilizzare i questionari può fare riferimento a AiFOS via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected].

 

 

3 settembre 2020

 

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

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Sicurezza e coronavirus: la parola ai coordinatori di cantiere

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Sicurezza e coronavirus: la parola ai coordinatori di cantiere

Una ricerca tra gli attori della sicurezza per comprendere come il mondo del lavoro sta affrontando l’emergenza COVID-19. Uno specifico questionario è rivolto alle indicazioni e problematiche dei coordinatori di cantiere.

 

Nei cantieri edili, un settore lavorativo che, al di là dell’attuale emergenza COVID-19, è normalmente connotato da un’incidenza elevata di infortuni, una delle figure più rilevanti per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori è il coordinatore per la sicurezza.

È evidente che nell’emergenza correlata alla diffusione del virus SARS-CoV-2 il ruolo del coordinatore diventa ancora più significativo in relazione alla prevenzione e contenimento del rischio biologico correlato al nuovo coronavirus. Prevenzione e contenimento che sono organizzate anche da diversi protocolli condivisi, elaborati in questi mesi, di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID–19 nei cantieri.

Tuttavia in questa fase di riapertura di diverse imprese e cantieri sono state più volte segnalate difficoltà e criticità tra addetti ai lavori e, in particolare, tra i professionisti che svolgono le funzioni di coordinatore della sicurezza per l’esecuzione (CSE). E non sono mancate anche le critiche e le proposte di modifiche dei protocolli in materia di cantieri.

 

Qual è la situazione attuale dei coordinatori alla sicurezza nei cantieri? Come si sono organizzate le imprese? Come hanno implementato i protocolli anticontagio? Qual è l’atteggiamento dei committenti e la collaborazione con le altre figure rilevanti in materia di sicurezza?

 

La ricerca su lavoro, sicurezza e formazione nell’emergenza COVID-19

A dare la possibilità anche ai Coordinatori alla sicurezza di esprimersi su come il mondo del lavoro sta affrontando l’emergenza è la nuova ricerca dell’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) che – su impulso del suo Comitato Scientifico presieduto dall’Ing. Marco Masi – si sviluppa attraverso due diversi questionari.

Dei due questionari, che comprendono domande e raccolte di dati, in forma anonima, su vari temi in materia di sicurezza, un questionario è rivolto a RSPP, consulenti, formatori e HSE manager. Mentre un secondo questionario è rivolto espressamente ai coordinatori di cantiere.

 

Il link per accedere ai due questionari:

https://aifos.org/home/news/int/nostre_attivita/rapporto_aifos_2020

 

Il contenuto del questionario rivolto ai coordinatori

Ricordiamo che, al di là dell’emergenza COVID-19, il D.Lgs. 81/2008 assegna ai coordinatori alla sicurezza ruoli importanti:

  • coordinatore della sicurezza in fase di progettazione: redazione del piano di sicurezza e coordinamento; redazione del fascicolo tecnico; coordinamento nelle fasi di progettazione per assicurarsi che vengano applicate le misure generali di salvaguardia della sicurezza nei cantieri;
  • coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: verifica, coordinamento e controllo di tutte le imprese e i lavoratori autonomi che partecipano all’esecuzione dell’opera.

 

Riguardo alla ricerca in materia di sicurezza ed emergenza COVID-19, queste sono le principali sezioni del questionario rivolte ai coordinatori:

  • valutazione dei rischi, applicazione protocollo anticontagio, DPI e collaborazione soggetti sicurezza
  • informazioni ai lavoratori
  • attività del coordinatore
  • formazione salute e sicurezza
  • impressioni generali e commenti.

 

In relazione all’attività del coordinatore il questionario si sofferma, ad esempio, sulla redazione dei costi della sicurezza, sull’attività di sanificazione e sull’atteggiamento riscontrato nei committenti, nei responsabili dei lavori, nelle imprese e tra i lavoratori.

 

I questionari e il Rapporto AiFOS 2020

Il futuro Rapporto AiFOS 2020 sarà dunque dedicato al lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus e raccoglierà i risultati della ricerca che saranno poi adeguatamente presentati, commentati e analizzati in specifici incontri.

Segnaliamo che tutti i dati raccolti nei questionari verranno elaborati e analizzati esclusivamente in forma anonima e aggregata – nel pieno rispetto della normativa sulla privacy – e non saranno riconducibili a singoli operatori o singole aziende.

Per comprendere come nei cantieri si sta affrontando la situazione emergenziale e con l’obiettivo di apprendere dalle criticità per migliorare la gestione delle emergenze, invitiamo dunque tutti i coordinatori dei cantieri a supportare la ricerca compilando i questionari e diffondendo il link anche ad altri colleghi per ampliare il campione rappresentativo.

 

Chi volesse avere informazioni su come visionare, ricevere, utilizzare i questionari può fare riferimento a AiFOS via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected].

 

 

25 giugno 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

[email protected]

http://www.aifos.it/

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La ricerca su lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus

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La ricerca su lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus

Disponibili due questionari per conoscere cosa si sta facendo nelle aziende per affrontare l’emergenza COVID-19. Un questionario è rivolto ai coordinatori di cantiere e l’altro a RSPP, consulenti, formatori e HSE manager.

 

Negli ultimi mesi, in modo inaspettato ed improvviso, il nostro paese è stato sconvolto dall’emergenza sanitaria COVID-19 che ha duramente colpito tutti noi.

Questa emergenza ha ambiato radicalmente i rischi e la prospettiva del mondo del lavoro, sia nel breve termine che nel prossimo futuro.

In questo periodo si è assistito, gioco forza, a una serie di provvedimenti che hanno indotto persone e organizzazioni a cambiare, spesso radicalmente, abitudini e comportamenti.

In particolare, il tema salute e sicurezza sul lavoro ha ritrovato il proprio ruolo centrale nel dibattito istituzionale, in quanto la sua tutela è oggi condizione fondamentale per poter garantire la riapertura delle attività lavorative.

A distanza ormai di qualche mese dai primi provvedimenti restrittivi e nella cosiddetta seconda fase dell’evoluzione epidemiologica, è bene cominciare a fare qualche riflessione e a porsi qualche domanda. È necessario capire, ad esempio, come le aziende e gli operatori hanno fronteggiato e stanno fronteggiando l’emergenza. È importante comprendere quali strumenti siano stati utilizzati, quali criticità sono state riscontrate e quali sono le impressioni generali dei vari attori della sicurezza aziendale.

 

La nuova ricerca su lavoro, sicurezza e formazione nell’emergenza COVID-19

Proprio per raccogliere importanti risposte sull’emergenza COVID-19 nei luoghi di lavoro, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) – su impulso del suo Comitato Scientifico presieduto dall’Ing. Marco Masi – ha avviato una nuova attività di ricerca per indagare come i professionisti della sicurezza hanno gestito la fase emergenziale.

Questa attività di monitoraggio si aggiunge ai tanti lavori di ricerca che l’Associazione AiFOS ha realizzato negli anni: sui lavoratori (2009), sui formatori (2010), sui datori di lavoro (2011), sui medici competenti (2012) e sui coordinatori per la sicurezza (2013). L’associazione ha poi approfondito anche rilevanti temi come la formazione eLearning (2014), il rapporto tra risorse umane e sicurezza sul lavoro (2015), la sicurezza nelle strutture scolastiche (2016), l’efficacia della formazione (2017), la collaborazione tra RLS, RSPP e Medico Competente (2018) e il monitoraggio del D.Lgs. 81/2008 (2019).

 

Il questionario per RSPP, consulenti, formatori e HSE manager

Un primo questionario è rivolto a RSPP, consulenti, formatori e HSE manager e comprende domande e raccolte di dati, in forma anonima, su vari temi.

 

Le principali sezioni del questionario:

  • valutazione dei rischi, protocollo anticontagio, DPI e collaborazione soggetti sicurezza
  • informazioni ai lavoratori
  • smartworking
  • formazione salute e sicurezza in modalità videoconferenza ed e-learning
  • impressioni generali

 

Nel questionario gli operatori potranno indicare, ad esempio, qual è stato l’impatto dei diversi provvedimenti restrittivi sulle attività aziendali, se è stata fatta una valutazione dei rischi, se ci sono stati casi di persone sintomatiche, se c’è stata collaborazione nella redazione del Protocollo anticontagio e cosa è stato fatto in materia di informazione e formazione.

 

Il questionario per i coordinatori di cantiere

Il secondo questionario è rivolto ai coordinatori di cantiere.

In questo questionario oltre ai temi già evidenziati, ad esclusione dello smartworking, ci si soffermerà sull’attività del coordinatore, ad esempio con riferimento all’organizzazione del cantiere, alla redazione dei costi della sicurezza, alle attività di sanificazione e all’atteggiamento riscontrato nei committenti, nei responsabili dei lavori, nelle imprese e tra i lavoratori.

 

Il link per accedere ai due questionari:

https://aifos.org/home/news/int/nostre_attivita/rapporto_aifos_2020

 

I questionari e il Rapporto AiFOS 2020

L’associazione AiFOS dedica dunque il futuro Rapporto AiFOS 2020 al lavoro, sicurezza e formazione ai tempi del coronavirus. Il Rapporto raccoglierà i risultati della ricerca che saranno poi adeguatamente presentati in specifici incontri.

I dati raccolti nei questionari verranno elaborati e analizzati esclusivamente in forma anonima e aggregata – nel pieno rispetto della normativa sulla privacy – e non saranno riconducibili a singoli operatori o singole aziende.

Proprio per l’importanza di questo monitoraggio che ci fornirà rilevanti indicazioni su come affrontare correttamente la salute e la sicurezza anche durante scenari emergenziali come quello attuale, invitiamo RSPP, consulenti, formatori, HSE manager e coordinatori a supportare la ricerca compilando i questionari e diffondendo il link ad altri colleghi, al fine di ampliare il campione rappresentativo che costituirà la base della ricerca.

 

Chi volesse avere informazioni su come visionare, ricevere, utilizzare i questionari può fare riferimento a AiFOS via Branze, 45 – 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 – fax 030.6595040 www.aifos.it – [email protected].

 

 

28 maggio 2020

 

Ufficio Stampa di AiFOS

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http://www.aifos.it/

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