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Fare innovazione attraverso Business Games: anche le modalità diventano innovative nell’area CAMBIAmente di Inno2Days (21 settembre 2011, Bergamo)

A Inno2Days l’innovazione sarà fatta, non parlata; tra i diversi momenti della giornata ci sarà la sezione CAMBIAmente, in cui si impareranno gli esercizi per stimolare la creatività e l’innovazione attraverso esperienze di Business Games condotte da Alberto Negrini, partner Flipfly e Silvio Lenares, coach e trainer di livello internazionale. Di seguito Silvio Linares e Francesca Vigorelli, partner Flipfly ed esperta di formazione e couching, danno la propria testimonianza sul significato di innovazione e cambiamento

A Inno2Days, alla Camera di Commercio di Bergamo il 21 settembre 2011, si parlerà di innovazione, che ha come presupposto il concetto di cambiamento. L’essere umano pone molti freni verso di esso perché il nostro cervello è programmato e lineare. Cambiamento non significa infatti soltanto conoscere tutte le tecnologie avanzate ma consta di un processo mentale lungo e delicato, necessario per l’innovazione, che va aiutato e semplificato. Per questo motivo, all’interno di Inno2Days, vi sarà una sezione CAMBIAmente, durante la quale si porranno i presupposti per avere la mente preparata a gestire e a cogliere le opportunità dell’innovazione.

La sezione CAMBIAmente verrà condotta il 21 settembre da Alberto Negrini, partner Flipfly e Silvio Lenares, coach e trainer di livello internazionale. Insegneranno regole per facilitare il cambiamento e gli esercizi per stimolarlo, con lo scopo di favorire innanzitutto il cambiamento di mentalità e poi di processo. Per facilitare l’apprendimento utilizzeranno Business Games (come la versione online della Borsa dei Valori ideata da Fliply), che, attraverso un produttivo connubio tra una metodologia rigorosa e le tecnologie informatiche, si metterà al servizio del cambiamento aziendale e dell’innovazione.

“Innovazione” afferma Francesca Vigorelli, partner di Flipfly ed esperta di formazione e couching, spiegando il metodo della società, “significa soprattutto possibilità di condivisione. In ogni contesto lavorativo l’impulso all’innovazione è più promettente ed efficace se vengono coinvolti i dipendenti, i clienti e i fornitori. Innovare significa mettere al centro le relazioni perché la saggezza collettiva è più efficace di quella individuale. Innovare è rendere accessibile la conoscenza e il saper fare; tutto ciò è reso possibile dalle tecnologie informatiche, con un semplice click”.

Silvio Lenares illustra invece come “il cambiamento e l’innovazione sono due concetti diversi; il primo è un processo continuo, il secondo è invece un processo discontinuo perché, quando interviene un nuovo saper fare, cambia il modo in cui fabbrichiamo una cosa. Con la quantità di aziende che producono tecnologie, comunicazione e connessione, la necessità di trovare un mercato per questo nuovo modo di fare è diventata davvero pressante. Questo è il motivo per cui si spinge tanto sull’innovazione” e continua spiegando il suo metodo di approccio: “la prima cosa da capire nelle aziende è quanta innovazione serve, se è utile e se migliora davvero la qualità. Prima perciò di decidere che cosa innovare nelle imprese bisogna domandarsi se esiste già e poi esaminare gli ostacoli all’innovazione, capire se dipendono dai mezzi o dalla modalità di utilizzo”.

Inno2Days sarà diviso in 5 momenti; oltre alla sezione CAMBIAmente, si alterneranno Condivisione, Pranzo a Km zero, Dire / fare e Incontro con l’ECOINNOVAZIONE a cura di “enviSMART”. Questo open day è organizzato da Innovhub, l’azienda speciale per l’innovazione della Camera di Commercio di Milano, dalla Camera di Commercio di Bergamo e da QUESTIO Regione Lombardia.

La partecipazione all’evento è gratuita.

 

SAVE THE DATE

Inno2Days

21 settembre 2011

Sala Mosaico

Camera di Commercio di Bergamo

Via Petrarca 10

 

http://inno2days.wordpress.com/

Iscrizione: [email protected]

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Nuovi Clienti per Te presenta NCT, il “generatore di clienti” per le aziende che vogliono crescere

Ufficializzato NCT, l’innovativo “generatore di clienti” sviluppato ad hoc per le PMI e le piccole attività che desiderano ampliare il proprio portafoglio clienti sfruttando le enormi potenzialità di Internet

Nuovi Clienti per Te, divisione di Kaedra Srl dedicata al business development, ha presentato oggi il nuovo servizio NCT.
Si tratta di un innovativo strumento di “lead generation” (generazione di clienti) che sfrutta le enormi potenzialità di Internet per generare nuove opportunità di business.
I destinatari di NCT sono le piccole e medie imprese, oltre che professionisti, artigiani, commercianti e chiunque voglia acquisire nuovi clienti per la sua attività.

Dopo i successi e l’esperienza maturati su progetti di ricerca clienti in settori ben precisi, Nuovi Clienti per Te ha sviluppato una innovativa metodologia di ricerca applicabile a qualsiasi settore e, grazie ai costi estremamente contenuti, a imprese di qualsiasi dimensione.

Da oggi quindi le sofisticate tecniche di ricerca clienti su Internet non sono più appannaggio delle grosse aziende. Qualsiasi piccola e media realtà può trarre enormi profitti dall’applicazione di NCT, uno strumento in grado di generare opportunità commerciali perfettamente coerenti con le richieste del cliente.

Ma come funziona questo “generatore di clienti”?
In sintesi, attraverso un insieme molto complesso di azioni di web marketing, il sistema intercetta chi sta cercando su internet un prodotto o servizio. L’azienda che aderisce al progetto riceve istantaneamente nella propria casella di posta elettronica tutti i dettagli e le informazioni di contatto di questi potenziali clienti intercettati dal sistema.
Si tratta ovviamente di contatti molto “caldi” in quanto sono loro stessi che spontaneamente hanno fatto richiesta di ricevere un’offerta e di conseguenza la telefonata o visita del fornitore è attesa e desiderata.
La possibilità di convertire il contatto in cliente è molto elevata. Nuovi Clienti per Te con iniziative analoghe nei settori più diversi ha visto che le percentuali di chiusura positiva sono almeno del 20% ma non è infrequente superare il 50%.

Ovviamente ogni azienda può selezionare una o più province/regioni di suo interesse e ricevere richieste solamente da clienti che risiedono in quelle aree. Può inoltre indicare un numero massimo di richieste al mese che è in grado di accettare.

Ma la cosa forse più interessante è che si paga in base ai risultati ottenuti. Si tratta quindi di un costo variabile, che peraltro incide in modo molto limitato nel quadro economico.

Una grande novità quindi. In grado di rivoluzionare gli approcci commerciali in molti settori.

Per ulteriori informazioni:

Nuovi Clienti per Te
Una divisione di Kaedra Srl
Via Cappellari 38, 36100 Vicenza
Tel. 0444 928030 – Fax 0444 809855
[email protected]
www.nuoviclientiperte.com

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“Il meteorite è già caduto e si chiama web & apps!”: a Inno2Days si è parlato di futuro con esperti di innovazione, aziende e centri di ricerca

Intervista a Giuseppe Mascitelli, co-founder Mobango LTD, founder Filmare sas e ad di Mediolanum Comunicazione, nel post-meeting di INNO2DAYS del 21 giugno 2011. “Le piccole e medie imprese sono il cuore pulsante di questo Paese” ha esordito Mascitelli. “Questo sistema articolato di piccole realtà sta diventando un modello che potrà riservare molte gradite sorprese per il futuro se coltivato e non ostacolato. Oggi sembra che le PMI vogliano essere dinosauri destinati all’estinzione nei tic, nei difetti, nella complessità burocratica e negli sprechi. Il mondo che verrà è però già arrivato, il meteorite è già caduto e si chiama web. Il web (ma anche il mondo delle app per mobile) è la realtà di oggi. Le PMI che rappresentano un’eccellenza nel proprio settore devono cercare di capire cosa avviene nel mondo della rete. Il mondo della rete non è un nuovo media; è più vicino ad una protesi, ad un innesto celebrale via via sempre più integrato con il resto del nostro corpo. Questo accade grazie ai device portatili sempre più diffusi e collegati 24 ore su 24. La rete siamo noi stessi e gli ultimi sviluppi stanno sempre di più fondendo la nostra vita reale con quella digitale. Ormai in rete proviamo le stesse emozioni nell’incontro con fatti e persone, le stesse emozioni della vita analogica. Bisogna perciò gestire le emozioni e le relazioni: non c’è nessuna vendita, nessun affare che prescinda dalle emozioni. Nel mondo nuovo, quello che è già arrivato, bisogna saper gestire i flussi emotivi che arrivano dal digitale senza soluzione di continuità da quelli analogici a quelli della vita reale”. E ha concluso: “in questo mondo nuovo l’uomo è quello vecchio e le vecchie pulsioni sono tutte dentro di lui; con quelle dobbiamo fare i conti”.

Inno2Days, una ‘full immersion’ nel cambiamento e nell’innovazione, una giornata di stimoli, idee ed esperienze, ha visto incontrarsi creativi, tecnologi, esperti di marketing territoriale, aziende e centri di ricerca.

http://www.giuseppemascitelli.com/

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Inno2Days, Varese, 21 giugno: un incontro sull’innovazione per migliorare le performance delle PMI

In un incontro dalla modalità informale, alla Villa Ponti di Varese si toccheranno temi e prospettive sull’innovazione riguardo le piccole e medie imprese. Interverranno blogger e esperti di innovazione che proveranno in diretta gli strumenti di condivisione on line quali blogs, social networks, nuovi device (tablet e smartphone) e nuove metodologie come RFID e QRCODE senza dimenticare la possibilità di implementare un cambio qualitativo nel modo di progettare e pensare l’azienda.

Un approccio orientato all’innovazione, alla flessibilità e all’adattabilità in un mondo in rapida evoluzione e in un’ottica di cross fertilization: questo è Inno2Days, un incontro informale che vuole mettere in contatto le realtà delle PMI con l’innovazione e i suoi fornitori.  Organizzato in collaborazione con Innovhub, azienda speciale per l’innovazione della Camera di Commercio di Milano, Camera di Commercio di Varese e QUESTIO Regione Lombardia, si svolgerà martedì 21 giugno 2011 dalle 9.30 alle 17.30 alla Villa Ponti di Varese e si rivolge in particolare alle PMI (innovative e non) della Provincia di Varese.

Il concetto di Innovazione, in quest’incontro, perde quel senso di astrattezza per diventare  uno strumento facilmente gestibile. Durante questo OPEN DAY, giornata aperta all’innovazione, attraverso  i canali che saranno provati in diretta (blog, social network) e gli interventi sulla creatività e sulle potenzialità di ‘internet delle cose’, si toccheranno con mano i vantaggi  delle nuove tecnologie e la loro facilità d’uso insieme alla nuova mentalità che le guida. L’obiettivo è informare le PMI  riguardo ai nuovi scenari, alle idee di frontiera e a tutti i servizi attivi in Lombardia per il sostegno all’innovazione.

Questa “giornata dell’innovazione” presenta un format innovativo che già nella sua struttura veicola il concetto di un nuovo approccio alle tematiche. I momenti clou della giornata saranno 3:

1.            Camp: un incontro in modalità informale e interattiva sul tema “Nuove tecnologie e le PMI”. 10 personaggi tra blogger ed esperti di innovazione e di digital world si incontrano e incontrano le PMI.  Al termine di questa prima sessione ci sarà la breve presentazione di 3 aziende fornitrici di innovazione.

Il pranzo sarà allestito con cibo a KM ZERO per lanciare un messaggio di riscoperta del patrimonio territoriale parallelamente al gran respiro innovativo di tutta la giornata. Durante la pausa del pranzo, sarà possibile provare le biciclette a pedalata assistita (e-bike) fornite dal progetto ‘Road To Wellness’, che coniuga le necessità di protezione dell’ambiente con le esigenze turistiche di un target familiare.

2.         Cambiamento: le regole neurologiche per facilitarlo, gli esercizi per stimolarlo, con lo scopo di favorire innanzitutto il cambiamento di mentalità e poi di processo. Il pensiero liquido: capire i plus del pensiero orientale e del pensiero creativo e farli propri. Cambiare si può e fa bene alle aziende! Anche al termine di questa seconda sessione ci sarà la breve presentazione di 3 aziende fornitrici di innovazione.

3.         Dire/fare: l’innovazione non deve essere parlata ma fatta. Una prova in diretta di vari strumenti di condivisione on line; un laboratorio con coinvolgimento in real time nell’uso di blogs, social networks e nuovi device (tablet e smartphone) ma anche di nuove metodologie come RFID e QRCODE. Anche al termine di questa terza e ultima sessione ci sarà la breve presentazione di 3 aziende fornitrici di innovazione.

Tutta la giornata vedrà aree di incontro veloce (con speech da 7 minuti ciascuno) con i fornitori di innovazione della Provincia. Verrà inoltre presentato lo strumento QUESTIO di Regione Lombardia, che permette un’accurata  mappatura  dei  servizi per l’innovazione  disponibili  sul  territorio  lombardo. La mappatura mira ad identificare servizi e fornitori principali presenti  nelle provincie  lombarde in  6  settori  tecnologici  di  riferimento: agroalimentare, biotecnologie, nuovi materiali, moda, design e ICT.

A spezzare i vari momenti di questa giornata sull’innovazione ci sarà un lunch che, coerente con il messaggio che si vuole lanciare (affrontare ogni momento con creatività e coerenza), sarà un ‘pranzo a km zero’, come abbiamo accennato precedentemente, per valorizzare al massimo i prodotti locali e interconnettere l’innovazione con la salvaguardia delle tradizioni radicate nel territorio.

Blog:

http://inno2days.wordpress.com/

Facebook:

http://www.facebook.com/pages/INNO2DAYS-Una-giornata-dellinnovazione-il-21-giugno-a-Varese/108058905942957?sk=wall

Info:

[email protected]

Save the Date. INNO2DAYS, martedì 21 giugno 2011 dalle 9.30 alle 17.30, Villa Ponti a Varese. Organizzato in collaborazione con Innovhub, Camera di Commercio di Varese e QUESTIO Regione Lombardia.

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LA BUSINESS INTELLIGENCE ALLA PORTATA DELLE PMI

Onesis srl in collaborazione con Akhela s.r.l., il 7 giugno 2011, dalle ore 14, organizzerà l’evento di approfondimento dal titolo Dai dati alle informazioni: conoscere per decidere nelle Piccole e Medie Imprese, presso l’Holiday Inn di Roma a viale Castello della Magliana 65. L’evento gratuito è rivolto a tutti i professionisti operanti nelle PMI e vuole dimostrare come la Business Intelligence e tutti gli strumenti di informatica evoluta siano oggi accessibili, a livello funzionale ed economico, alle PMI.

Il seminario focalizzerà l’attenzione sull’economia delle PMI e sulla possibilità di usufruire di strumenti pensati appositamente per il supporto alle decisioni e per l’analisi dei dati interni all’azienda, prendendo in esame casi reali presentati da professionisti ed esperti del settore quali il prof. Nicola Cacace.

La Business Intelligence, infatti, è la soluzione innovativa che appartiene ormai alla maggior parte delle aziende strutturate. La gestione delle organizzazioni sulla base di informazioni costruite secondo obiettivi precisi e predefiniti è ormai indispensabile per tutti i tipi di impresa.

Una recente ricerca NOMISMA ha evidenziato come solo il 12% delle PMI intervistate abbia già adottato soluzioni informatiche evolute. Fra queste, però, il 77% afferma che la Business Intelligence è lo strumento che ha agevolato i processi organizzativi e decisionali.

La partecipazione al seminario è gratuita. Per assistere è necessario iscriversi compilando questo semplice form on line da cui è possibile scaricare l’agenda completa della giornata. Per avere ulteriori informazioni è possibile scrivere a [email protected]

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LW Consulting: internazionalizzazione in outsourcing

LW Consulting supporta le piccole e medie imprese nel proprio sviluppo nei mercati esteri attraverso una serie di servizi altamente professionali ma economici in quanto condivisi con altre aziende. Servizi in grado di supportare le imprese nello sviluppo del proprio business all’estero e della propria immagine nei mercati internazionali: in breve l’internazionalizzazione è a portata di mano!

Con l’introduzione del mercato comune in Europa e la globalizzazione dei mercati , l’internazionalizzazione è diventata una via obbligata per il successo aziendale. Nessuna impresa può ritenersi esente da un coinvolgimento nei processi di queste nuove opportunità, ma ogni PMI è cosciente del fatto che un passo verso un’attività internazionale comporta una trasformazione aziendale piuttosto complessa e costosa. I benefici possono essere numerosi e significativi ma spesso l’internazionalizzazione viene abbandonata per carenze degli strumenti e il personale.

LW Consulting risponde a questa esigenza offrendo servizi in grado di gestire tutte le attività necessarie allo sviluppo aziendale in un’ottica sopranazionale coerente ed efficiente. Lo sviluppo di una rete di imprese locali, consente di avere, concentrato in una sola figura e con un costo contenuto, un servizio linguistico adeguato e il supporto allo sviluppo di un’immagine coerente ai nuovi mercati obiettivo.

Alcune delle attività principali:  gestione rapporti e rappresentanza internazionale, creazione di una rete commerciale all’estero e vendita di prodotti, supporto in fiere internazionali, traduzioni & consulenza linguistica, realizzazione Marketing Plan dedicati, gestione del piano operativo di sviluppo.

Per informazioni: www.lwconsulting.it o [email protected]

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Finanziamenti per l’e-commerce? Fit4web ti da una mano.

Se hai una piccola-media impresa e vuoi fare richiesta per il finanziamenti europei per le attività di e-commerce, ci sono diverse cose che devi sapere:

  1. Il bando scade il 27 marzo 2011.
  2. I moduli e i preventivi vanno consegnati presso la camera di commercio competente.
  3. Verrà rimborsato il 50% delle spese sostenute per l’e-commerce, da un minimo di 3’000 ad un massimo di 30’000 euro.
  4. Per spese si intende: il potenziamento di siti già esistenti e all’attivazione di nuovi (principalmente di e-commerce, ma anche portali informativi), acquisizione di strumenti (hardware) e programmi (software) destinati alla creazione o promozione dei siti di e-commerce,acquisizione di consulenze (e addestramento del personale), forme pubblicitarie per la promozione del sito internet.
  5. L’erogazione del finanziamento non è automatica: fit4web sarà al vostro fianco per elaborare un business plan “convincente” sulla base di una strategia vincente elaborata sulle vostre specifiche esigenze.

Per maggiori informazioni, contattate presso la fit4web la dott. Valentina Fonda, [email protected] 040.9776141, o visitate il sto www.fit4web.it

Fit4web, nata dalla collaborazione tra esperti marketing, sviluppatori, grafici e web designers è in grado di seguire una campagna sul web in ogni suo aspetto, diventando un interlocutore unico e ponendosi nei confronti del cliente come partner e non come attività esterna di outsourcing.

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Settimo Rapporto UniCredit sulle Piccole Imprese “La ricerca di nuovi mercati: la sfida delle piccole imprese fra cambiamento e tradizione”

Internazionalizzazione, esportazione e scoperta di nuovi mercati più dinamici sono le grandi opportunità che le piccole imprese possono e devono cogliere per rilanciare l’economia del paese. Con 6000 interviste a piccoli imprenditori italiani clienti UniCredit e un questionario ad oltre 200 Associazioni di categoria e Confidi, il settimo Rapporto sulle Piccole Imprese tasta il polso alla vitalità e reattività di quei circa 5 milioni di imprese con meno di 50 addetti attualmente operanti in Italia, e ne evidenzia le possibilità di crescita grazie alla ricerca di nuovi mercati.

Il questionario, in particolare, tocca un ricco ventaglio di temi: dall’innovazione alla collaborazione tra attori di territorio, dalla strategia di impresa all’internazionalizzazione, dal rapporto banca-impresa al ruolo di Confidi e Associazioni di categoria.

Il Rapporto è stato presentato a Roma ad inizio mese presso il Palazzo della Cancelleria nel corso di una tavola rotonda sul tema “La ricerca di nuovi mercati: la sfida delle piccole imprese fra cambiamento e tradizione”, introdotta da Paolo Savona, Presidente del Fondo Interbancario per la Tutela dei Depositi, cui hanno preso parte l’on. Adolfo Urso , XIV Commissione, Politiche dell’Unione Europea; l’on. Raffaello Vignali, Consigliere del Ministro dello Sviluppo Economico per le Politiche delle PMI; Roberto Nicastro, Direttore generale UniCredit; Ivanhoe Lo Bello, presidente Confindustria Sicilia; Paolo Carli, presidente HENRAUX SPA e Aldo Bonomi, presidente Consorzio A.A.STER.

L’analisi si articola su tre filoni di approfondimento, partendo dalle leve a disposizione delle piccole imprese per affrontare la sfida dei mercati esteri: la valorizzazione del territorio, inteso come patrimonio conoscitivo, naturale e produttivo, l’innovazione e la rete tra imprese. Internazionalizzazione e competitività dei territori sono infatti aspetti fortemente complementari: il made in Italy nasce, cresce e si sviluppa a livello locale ed è dal forte radicamento locale che trae la propria forza a livello globale.

Per approfondimenti: UniCredit Group News

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La diffusione dell’ICT nelle PMI italiane

L’economia italiana è caratterizzata in maggioranza da PMI (Piccole e Medie Imprese) che, almeno fino a poco tempo fa, avevano ben poco a che fare con l’ICT. L’Information and Comunication Tecnology è sempre stato un campo misterioso per le piccole e medie imprese italiane. Almeno prima dell’avvento e della diffusione di internet, quando molte aziende, anche piccole, hanno visto crescere esponenzialmente i propri ricavi, soprattutto per le potenzialità della rete, che è stata capace, in poco tempo, di dare respiro globale a business fino allora strettamente geolocalizzati.

In relazione a questo fenomeno, un po’ sociale e un po’ industriale, le aziende che hanno spostato il loro business online hanno avuto a poco a poco la necessità di gestire digitalmente i dati prima cartacei o simili.

Ecco l’avvenire di software gestionali, capaci di interfacciarsi con il sistema di prenotazione e di vendita online, compatibile con le più diffuse suite di office, fogli di calcolo, documenti di testo inoltre, in grado di racchiudere, in un unico sistema, la gestione del magazzino, dei clienti e dei fornitori, le entrate e le uscite e tutte le procedure aziendali prima gestite con una mole ragguardevole di carta ed altro materiale.

Possiamo quindi dire che l’ICT nelle PMI si è sviluppato o meglio, si sta sviluppando nella misura in cui le aziende si aprono a business online ed anche, dal momento che i software gestionali, i sistemi di archiviazione cominciano ad essere richiesti anche dal punto di vista normativo e fiscale.

Insomma le aziende chiedono all’ICT la flessibilità e la possibilità di ottimizzare risorse e costi di mantenimento dell’apparato organizzativo e, se supportati da imprese professionali e specializzate,ci sono diverse testimonianze di eccellenza in cui l’ICT per le PMI non solo facilita il lavoro ma soprattutto lo rende efficiente ed efficace.

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Le aziende richiedono i corsi di formazione manageriale

Aumentano sempre di più i corsi di formazione manageriale organizzati da aziende specializzate o dalle camere di commercio in tutta Italia. È la Lombardia a guidare la classifica con più di 1500 aziende che si occupano di formazione, seguita dal Lazio e dalla Sicilia, quest’ultima un po’ a sorpresa.

Questo dato deve sicuramente far riflettere, se nascono sempre più aziende che si occupano di formazione aziendale proponendo corsi di formazione manageriale significa che tra le imprese e gli imprenditori esiste un forte bisogno di formazione. Formazione che può essere più o meno varia rispetto alle tematiche ed agli argomenti trattati e più o meno specializzata rispetto ad un settore merceologico o produttivo, o ancora, specifica rispetto ad una particolare competenza.

La domanda di formazione proveniente dalle piccole e medie imprese e dalle aziende nel nostro Paese deve sicuramente far riflettere riguardo la preparazione professionale ed universitaria ma allo stesso tempo deve far impegnare le aziende e gli enti che si occupano di formazione per offrire una formazione all’altezza con le esigenze aziendali e le competenze professionali richieste.

Prendiamo in considerazione una delle mansioni che più delle altre, forse, negli ultimi anni ha richiesto formazione e aggiornamento da parte dei lavoratori: l’innovazione informatica e tecnologica. L’introduzione ormai in quasi tutte le aziende, anche quelle piccole con pochi dipendenti, di software gestionali per eseguire e controllare i processi aziendali richiede, da parte dei dipendenti, la conoscenza oltre che delle funzionalità del software, di fondamenti di informatica. I dipendenti alle prese con un software gestionale devono, in poche parole, avere dimestichezza con il computer ed i mezzi informatici.

Questo è, purtroppo, uno dei punti dolenti dal punto di vista formativo in Italia, nonostante i corsi che insegnano ad utilizzare il computer siano parecchi e molto diffusi in tutto il territorio nazionale in pochi sono i dipendenti delle aziende con approfondite nozioni di informatica ed utilizzo del computer.

Concludendo, i corsi di formazione manageriale sono un ottimo modo per accrescere le capacità e sviluppare le attitudini di manager ed imprenditori oltre che per favorire la creazione di un ambiente di discussione privilegiato per nuovi modelli di business e creazione di valore.

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Oxatis e Danea : una partnership vincente

Leader nelle soluzioni di commercio elettronico in Europa, con 6500 clienti accreditati, Oxatis ha di recente realizzato una partnership tecnologica con i software di gestione commerciale DANEA, attivi in Italia da 15 anni con più di 50.000.

Grazie a questa partnership, i clienti Oxatis potranno scambiare i loro dati con Danea Easyfatt: esportare articoli e immagini dal gestionale Danea ad un sito Oxatis, così come recuperare gli ordini ricevuti sul sito e importarli nel gestionale. Semplice come un clic, il connettore Oxatis/Danea consente di risparmiare tempo, evitare errori d’inserzione e aumentare affidabilità e rapidità di lavoro.

Nicolas Viron, direttore commerciale di Oxatis sviluppa le ragioni di questa partenarship : « Avevamo numerose domande da parte dei nostri clienti che volevano attrezzarsi di una gestione commerciale affidabile e interfacciabile  con il loro sito Oxatis. Ci siamo quindi rivolti a Danea perché la loro serietà e la fascia di clientela alla quale si rivolgono è la stessa di Oxatis : PMI, artigiani e autonomi. Gli inizi di questa collaborazione sono promettenti  e abbiamo intenzione di prolungare questa ondata di successo ».

Vanio Benetollo, responsabile dello sviluppo dei prodotti Danea, spiega come:  « Oxatis è leader in Europa nella fornitura di soluzioni di e-commerce, e siamo pertanto molto contenti di poter garantire l’accesso alla loro piattaforma a tutti gli utilizzatori del nostro gestionale. Anche le più piccole aziende potranno finalmente approcciare il mondo dell’e-commerce con investimenti davvero minimi, contando però su strumenti decisamente completi e funzionali. »

                                                                            

Oxatis

Creata nel 2001 da Marc Schillaci, Oxatis è la prima piattaforma di siti E-Commerce in Europa con 6 500 clienti accreditati.
Oxatis permette alle piccolissime e piccole imprese, artigiani, commercianti o indipendenti di creare e gestire il loro sito di E-Commerce.
Oxatis propone delle formule E-Commerce complete senza impegno e senza spese iniziali a partire da 20 €/mese che includono  un’ applicazione E-Commerce, l’hosting sicuro e performante, un supporto utente illimitato e un programma d’accompagnamento marketing.

Danea Easyfatt

Danea Easyfatt è un software di fatturazione, prima nota, gestione magazzino, vendite e acquisti. Ideale per piccole aziende, artigiani e negozianti. Perfettamente integrato con Oxatis, tramite Easyfatt si possono aggiornare gli articoli e i listini, oltre a scaricare e gestire tutti gli ordini fatti dai clienti!

Easyfatt viene scelto da chi non vuole un complicato programma di contabilità ma preferisce disporre di uno strumento pratico e snello che lo assista veramente nell’attività lavorativa. Grazie all’intuitiva interfaccia grafica sarà un gioco da ragazzi compilare la prima fattura, così come controllare le giacenze di magazzino oppure verificare lo stato dei pagamenti.

Maggiori informazioni su : http://startandgo.oxatis.it

Sito di Danea : http://www.danea.it

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Claudia Porchietto alle Provinciali: serve un nuovo modo di fare politica

Cosa si deve fare per avere un’istituzione vicino ai cittadini e ai loro problemi

“Ho dato la disponibilità a fare il candidato per il centrodestra – spiega Claudia Porchietto, al ballottaggio per la presidenza della provincia di Torino – e non con il centrodestra; voglio riuscire ad allontanare il vecchio modo di fare politica e mandare un messaggio nuovo a questa Provincia da troppi anni radicata su tradizioni che non hanno più senso di esistere. Mi sono contornata da persone che mixano perfettamente la conoscenza della Res Publica con quella della società civile e tecnica dall’altra; ambedue le competenze sono necessarie per dare una progettualità a 360 gradi all’ente della Provincia. Tutte le occasioni, sia istituzionali che private, debbono essere sfruttate al massimo della loro potenzialità: la crisi che stiamo vivendo e molti cittadini meglio dei politici sanno di che cosa sto parlando, non lascia scampo. Ci vogliono idee, grande senso di squadra, atteggiamento innovativo e grande progettualità da trasmettere ai cittadini unitamente alla sicurezza, al primo posto nella nostra carta programmatica”. E conclude: “Come richiede questa mia candidatura, sono orientata soltanto a ciò che è di interesse per il territorio torinese: qui non c’è mai stata una figura che si occupasse della città e della provincia; quando mi sono buttata nella mischia politica ho messo in campo l’intenzione di portare persone nuove per poter realmente cambiare le cose”.

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Ballottaggio a Torino: Catena Vota Antonio

Quando gli effetti di una sconfitta possono dimostrarsi devastanti, chi rischia tale sconfitta è disposto a qualsiasi azione, anche la più bieca.
Il dubbio che comunque sorge è se sia solo la paura della sconfitta a suggerire certi comportamenti o se, ancor più grave, sia la predisposizione naturale all’utilizzo degli stessi. L’ultima idea promossa dalla sinistra è pubblicata sul sito del suo candidato alla Presidenza della Provincia di Torino: “Antonio”, dove è promosso un “concorso a premi” per chi “dimostrerà” di aver “convinto a votare, meglio se accompagnato a votare” il maggior numero di elettori.
Viene previsto un punteggio per ogni elettore, doppio per quegli elettori che non si sono recati al primo turno, ma non viene previsto il modo per “dimostrare” il punteggio raggiunto. Il regolamento del concorso, peraltro obbligatorio, in realtà manca, pertanto è demandato al “giocatore” ingegnarsi a portare la “prova del voto”: forse con la foto della scheda elettorale scattata col cellulare? Ma voto a chi, anche a Porchietto? Si vince solo in caso di vittoria di Antonio ed il concorso è denominato “la catena di Vota-Antonio”, pertanto chi votare se non “Antonio” ?
“Scambio di voto”, “violazione del segreto del voto” e poi cos’altro?
Lo svilimento di uno dei più fondamentali diritti costituzionali del cittadino libero: il diritto al voto. L’elettore diventa un “giocatore” ed un “bersaglio a punti”, l’elezione diventa un “gioco”, un “concorso”, un insulto all’intelligenza stessa di coloro che sono chiamati alle urne. Chi propone quest’aberrazione si fregia tuttavia, nella pagina introduttiva al concorso, della propria tradizione fatta di valori, di antifascismo, di difesa delle regole e della legalità, perchè gli ingredienti della propria “pozione magica” sono il rigore, l’onestà e la democrazia! Quando è chiamato a risponderne non si giustifica neanche, ma riesce solo a rispondere al giornalista “E’ uno scherzo fatto dai giovani del PD”. Si, senz’altro è uno scherzo, ma per la parte che richiama i valori fondamentali decantati!
Peccato però che lo scherzo continui e la pagina sul sito sia ancora accessibile, perché lo “scherzo” è in realtà una chiara strategia elettorale dalla quale a questo punto lo stesso “Antonio” non può più dissociarsi e ne assume la piena responsabilità. Quale potrà essere il futuro di un partito i cui “giovani” sanno produrre tali iniziative e qual è la responsabilità dei “vecchi” che non hanno saputo insegnare, ma che vorrebbero continuare a “governare”? Cosa ne pensano i sostenitori di “Antonio”, che esprimono il loro voto ad una “Italia dei Valori”, della quale si potrà anche non condividere alcuni indirizzi politici, ma ai quali si deve senz’altro il riconoscimento dei Valori fondamentali della Democrazia?
E cosa ne pensano oggi i nuovi sostenitori “di centro”, che saranno chiamati a breve ad appoggiarlo?

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Ballottaggio a Torino: disobbedienza istituzionale

La decisione presa dal Presidente Saitta e dalla sua giunta, in merito allo sforamento del Patto di stabilità ha diverse chiavi di lettura e crea molte perplessità, pur confermando altrettante convinzioni.

La verifica dell’eventuale sforamento del patto di stabilità, peraltro imposto da normative UE e non dal Governo come erroneamente appare citato dal comunicato stampa della Provincia, può avvenire esclusivamente alla chiusura del bilancio annuale con la verifica del rispetto dei rapporti tra le entrate e le uscite dell’anno di riferimento.
Non è pertanto corretto, in corso d’anno, parlare di sforamento del patto ed in particolare parlarne nella prima metà dell’anno.
Tale verifica potrebbe avvenire esclusivamente qualora l’uscita deliberata, unitamente a quelle già effettuate a tale data, superasse ampiamente la previsione di uscite del bilancio previsivo del medesimo anno; in caso contrario anche un’uscita più alta del previsto potrebbe essere compensata da successive contrazioni delle uscite previste per il restante periodo dell’anno, sì da rientrare alla fine nei parametri imposti.

Nel caso specifico, a fronte di uscite previste mediamente dal bilancio della Provincia di Torino per circa 500 milioni di euro, i pagamenti in questione ammonterebbero complessivamente a 28 milioni di euro, pertanto a poco più di un 5%, valore che nei successivi 7 mesi del 2009 potrebbe essere facilmente recuperato con contrazione mensile dei pagamenti di circa 4 milioni.

Questo dato di fatto tuttavia ci tranquillizza, perché, se così non fosse, la scelta volontaria di un’amministrazione di sforare il patto di stabilità dovrebbe essere letta quantomeno come una scelta scellerata ed ignara delle conseguenze immediate che ne seguirebbero.
Il punto G1 della circolare n.2 del 27/01/2009 del Ministero delle Economie e delle Finanze prevede infatti espressamente sanzioni pesantissime nel caso di sforamento del patto di stabilità, da applicarsi nell’anno successivo al mancato rispetto della condizione, senza più la possibilità di recupero prevista precedentemente.
la riduzione automatica dei trasferimenti provenienti dal Ministero degli Interni e che rappresentano le principali entrate dell’ente Provincia, per l’importo stesso dello sforamento;
l’impossibilità al ricorso all’indebitamento anche se finalizzato ad investimenti;
la riduzione della spesa corrente a non più della media dell’ultimo triennio;
divieto di assumere personale;
la riduzione del 30% dei compensi dei consiglieri (che peraltro potrebbe essere vista dai cittadini come la preoccupazione minore).
In pratica una “bravata” del genere ingesserebbe perlomeno per un anno le attività dell’Ente.

E’ pur vero che il punto C7 della medesima circolare prevede particolari condizioni legate allo sforamento del patto su pagamenti per investimenti, che determinerebbero la disapplicazione di tali sanzioni, ma la Provincia di Torino non rispetta tali condizioni, né qualora le rispettasse si sarebbe potuto parlare di “atto di eroismo civico” da parte della giunta Saitta nel non rispettarle.

Non rimane che fare un passo indietro e chiedersi perché la nostra provincia sia nella condizione di dover “sforare il patto di stabilità” per effettuare quello che dovrebbe essere la condizione più naturale di una qualsiasi amministrazione sia pubblica che privata: il rispetto delle “obbligazioni” assunte, il rispetto dei termini di pagamento.
Sorge a questo punto l’ovvio dubbio che diventa la conferma di una convinzione: che la Provincia non sia stata gestita bene.
Il patto di stabilità non è un meccanismo perverso ideato per giustificare quella che nel privato sarebbe definita “inadempienza”, bensì è un meccanismo che dovrebbe indirizzare e limitare le scelte economiche dell’ente pubblico per evitarne l’eccessivo indebitamento; diverse province onorano le proprie obbligazioni ed i propri pagamenti senza dover sforare il patto di stabilità.
In parole povere Saitta e la sua giunta avrebbero dovuto pensarci prima!

Rimane ancora un dubbio, o sarebbe meglio definirla un’ulteriore conferma di un’ennesima convinzione: che dopo anni di “inadempienza” nei pagamenti, l’evento elettorale abbia suggerito la più bieca delle “strumentalizzazioni”, quella di farsi plaudire per un atto di disobbedienza che altro non è che la conseguenza di incapacità, ma che tanto vorrebbe confondersi con un atto di “eroismo” consumato su un terreno creato ad arte, per un finale pirotecnico e di “sacrificio civile”.

L’ennesima umiliazione, o come direbbe un comunista di altri tempi, Giorgio Gaber “…una disgrazia che vorrebbe volare, ma che non ha neanche più l’istinto del volo”.

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Ballottaggio elezioni provinciali a Torino: Emanuele Filiberto appoggia Claudia Porchietto mentre l’Udc si spacca

Il Principe ha sancito ieri sera in piazza Bengasi il suo sostegno alla candidata del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino, grande segno del disagio vissuto in questi momenti nel popolo dell’Udc: Rosario Marra, candidato nel collegio 6 Borgo San Donato, è stato sospeso dal partito per aver negato il proprio appoggio a Saitta

Torino, 17 giugno 2009 – Emanuele Filiberto di Savoia, contrariamente all’Udc, il partito con cui si è candidato alle recenti cosultazioni europee, si è schierato con Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della provincia di Torino, al ballottaggio il 21 e 22 giugno.
Dopo un incontro informale tra i due che ha sancito la convergenza su programmi e atteggiamento politico, il Principe sabaudo è intervenuto ieri sera alla festa di Piazza Bengasi a Torino per confermare pubblicamente il suo schieramento con la candidata del centrodestra, per confrontarsi con gli elettori e per incontrare i media.

Emanuele Filiberto, simbolo del Piemonte sabaudo di antica tradizione, ha apprezzato la scelta e la volontà di cambiamento della candidata del centrodestra dopo essersi confrontato con la Porchietto sui programmi e sui valori di una nuova e moderna amministrazione e ne ha subito condiviso le impostazioni, quale unico candidato al di fuori degli schemi classici dei partiti.

“Quella di Claudia – ha dichiarato Emanuele Filiberto di Savoia – è l’unica candidatura veramente nuova nel panorama della politica piemontese; insieme potremo costruire un tempo nuovo di sviluppo e benessere per Torino e la sua provincia. Amo la terra dei miei avi e ritengo fondamentale una svolta in ambito amministrativo. Solo con un cambiamento che guardi al di fuori della logica partitocratica si potrà incidere con concretezza per il suo rilancio: tutto ciò si riflette nella candidatura di Claudia. È nel suo programma, infatti, che riconosco il mio stesso impegno di stampo civico e popolare che rappresenta esattamente il mio elettorato”.

Claudia Porchietto ha risposto affermando: “apprezzo la coraggiosa scelta di Emanuele Filiberto e lo ringrazio per il suo impegno, tanto temuto nelle stanze buie degli accordi per le poltrone della politica. Insieme vogliamo dire basta alla politica grigia che ha mal governato questa Provincia per quindici anni: è ora di cambiare!”.

La scelta di Emanuele Filiberto e soprattutto la decisione dell’Udc di schierarsi con Saitta, ha provocato forte disagio in tutto il partito, lo dimostra anche il fatto che Rosario Marra, candidato nel collegio 6 di Borgo San Donato con l’Udc, è stato sospeso dal partito perché, come ha dichiarato, “non mi sento di far parte di questo partito che non si dovrebbe chiamare Unione di centro bensì ‘vado dove tira il vento’. Nonostante abbia ottenuto nel mio collegio elettorale 2836 voti con 1197 preferenze, non voglio che i miei voti vadano al centrosinistra, ma nel senso giusto e cioè in questo caso verso Claudia Porchietto per gli ideali che ha dimostrato”.

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Claudia Porchietto, al ballottaggio per la presidenza della provincia di Torino, ha incontrato i sindacati di polizia per parlare di sicurezza

Il 17 giugno la candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino Claudia Porchietto ha incontrato i sindacati di polizia Siulp e Sap per affrontare il tema della sicurezza

Torino, 18 giugno 2009 – Ieri Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, ha incontrato i sindacati di polizia Siulp e Sap, per verificare le loro esigenze e per ragionare con i rappresentanti delle forze dell’ordine sui temi della sicurezza, in modo da iniziare un confronto che possa proseguire anche nel dopo elezioni.
L’incontro è stato anche occasione per un scambio di vedute su uno dei punti cardine del programma per garantire la sicurezza: la polizia provinciale. Progetto che potrebbe sviluppare sul territorio una presenza che si traduca in un’azione efficace a sostegno dell’attività delle forze dell’ordine.

“E’ chiaro che la polizia provinciale – ha sottolineato Claudia Porchietto – non sarà un ulteriore corpo di polizia dedicato all’ordine pubblico, ma svilupperà un’azione di vigilanza e prevenzione sul territorio affiancandosi, nel rispetto delle normative e delle prerogative del Prefetto, a quelle che sono le forze che già si occupano di ordine pubblico.
Segnali positivi sono arrivati dai sindacati di polizia che hanno giudicato interessante e importante l’idea di creare un corpo di polizia provinciale. Si tratta di un progetto che andrà vagliato con la massima attenzione, che potrebbe supportare efficacemente gli agenti nella loro attività quotidiana.
La nostra proposta di polizia provinciale potrebbe dunque colmare talune necessità di sicurezza, visto che a norma di legge il personale potrà acquisire la qualifica di agente di polizia giudiziaria e agente di pubblica sicurezza.
Questo incontro conferma ancora una volta che la politica del fare e della concretezza, attuata con semplici azioni sul territorio, può portare ad aumentare realmente la sicurezza tra i cittadini”.

I segretari provinciali dei sindacati di polizia Siulp e Sap, Eugenio Bravo e Silverio Sabino, hanno poi aggiunto: “Abbiamo apprezzato molto la concretezza della candidata presidente del Pdl e valutiamo positivamente l’incontro avvenuto”.

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Provincia di Torino al Ballottaggio: a Porta Palazzo migliaia di cittadini per dire NO alla delinquenza.

Migliaia di persone hanno preso parte a Porta Palazzo alla catena umana promossa da Claudia Porchietto contro la delinquenza

Torino, 18 giugno – Grande partecipazione ieri sera all’iniziativa promossa dal comitato elettorale di Claudia Porchietto, al ballottaggio per la presidenza della provincia di Torino, per dire No alla delinquenza. “Delinquenti arrendetevi, siete circondati” lo slogan della manifestazione che ha visto migliaia di persone confluire fin dalle 19.30 in Piazza della Repubblica. Una grande catena umana ha circondato tutta Porta Palazzo, quartiere in cui si svolge il mercato più grande d’Europa, con lo scopo di ribellarsi alla diffusa criminalità che imperversa nella zona.

“La sicurezza è un diritto – ha sostenuto Claudia – ed è una necessità per tutti i cittadini”. Clima festoso in piazza della Repubblica; gente di tutte le età ha voluto lanciare un monito soprattutto alle istituzioni che hanno fatto poco o nulla per combattere una criminalità sempre più dilagante.

Qualche momento di tensione si è verificato poco l’inizio della manifestazione, quando in piazza è arrivato un gruppo di giovani dei centri sociali torinesi che, con tamburi e striscioni, hanno contestato l’iniziativa del centrodestra. Le forze di polizia hanno evitato che si verificassero incidenti e, nonostante la presenza delle due diverse “fazioni”, l’evento è proseguito senza particolari difficoltà.

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La squadra: i 150 di Claudia Porchietto

La candidata alla presidenza della provincia di Torino, al ballottaggio il 21 e 22 giugno, ha presentato la sua lista civica di 150 persone, tra cui molte donne, tutte impegnate sul territorio

Torino, 15 giugno 2009 – Aria nuova in Provincia, entusiasmo, positività e coraggio di credere nella possibilità di cambiare le cose. Sono i tratti distintivi del gruppo di 150 tra uomini e donne che da giorni sono all’opera sul territorio per sostenere la corsa alla presidenza della Provincia di Torino di Claudia Porchietto.
Il 12 giugno i 150 sono stati presentati in una conferenza stampa a Mirafiori, in via Anselmetti 67, all’interno della struttura dell’associazione Crescere Insieme, realtà che si occupa dell’aiuto alle famiglie in difficoltà.
Tra di loro vi sono imprenditori e casalinghe, operai e impiegati, giovani, donne e tanti volenterosi che hanno deciso di mettere a disposizione tutta la loro grinta per raggiungere l’obiettivo storico al ballottaggio di domenica 21 e lunedì 22.

“Questa è una grande opportunità – ha sottolineato Claudia Porchietto -. E va vissuta con l’entusiasmo e la positività che ci deve trasmettere la possibilità che abbiamo di raggiungere il risultato. La nostra Provincia negli anni passati ha perso molte delle sue eccellenze, i suoi fiori all’occhiello, per colpa degli errori di un’amministrazione di centrosinistra miope e imbalsamata. Penso all’ente moda, al salone dell’auto, alla Rai, alla dirigenza dei grandi gruppi bancari. Ma ha perso anche tanti cervelli, giovani di talento che sono andati all’estero in cerca di opportunità che il nostro territorio non è stato capace di offrire loro. Ciò non dovrà mai più accadere. Noi, con la Lega Nord e tutte le altre liste che ci hanno sostenuto in questi mesi di campagna elettorale, ci siamo impegnati e ci impegneremo in futuro a difendere il nostro territorio e le nostre famiglie. Vogliamo proteggere il lavoro sul territorio e il lavoro si protegge non con le parole ma smettendola con le politiche di investimento sbagliate. Vogliamo dare valore alle vere competenze delle persone e alle loro capacità: questo sarà un punto fondamentale della mia futura struttura. E poi, così come è stato importante in questi giorni, per il futuro sarà importante il supporto delle donne, al di là delle quote rosa. Donne che si sono impegnate e hanno dimostrato che cosa vuole dire saper lavorare sul territorio. Attenzione particolare, nel mio progetto per la Provincia, l’avranno le politiche a favore della famiglia, dei figli e degli anziani. Mancano asili e persone formate ad assistere bambini e anziani. E una delle principali funzioni della Provincia è proprio quella legata alla formazione. Per cui sarà necessario intervenire in questo ambito.
Questa è la Provincia che vogliamo, che rappresenta la svolta e che i nostri 150 amici porteranno nelle strade di tutte le città. Questo è il nostro progetto, nel quale molti torinesi hanno già dimostrato di credere”.
“Se sarò eletta presidente – ha concluso il suo intervento Claudia Porchietto – gli assessori saranno otto, con una grande attenzione al territorio di tutta la Provincia e certamente ci sarà spazio per delle donne”.

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Claudia Porchietto, Elezioni Provinciali a Torino: un ballottaggio carico di … festa e impegno civile

Per dare alla gente la possibilità di passare qualche ora in allegria e per dare un segnale di impegno civile, Claudia Porchietto, al ballottaggio per la presidenza della Provincia di Torino per il centrodestra, organizza una serie spettacoli serali a Torino e ad Avigliana per lunedì 15 giugno, martedì 16 giugno. Per il 17 giugno invece grande appuntamento con l’impegno e una ‘Catena Umana’ contro la criminalita’

“Saranno serate in cui ascoltare buona musica, anni ’60, assistere a spettacoli di artisti di strada e fare qualche risata – aggiunge Claudia Porchietto -. Spettacoli gratuiti aperti a tutti in cui si mangerà qualcosa e si starà insieme. Sono convinta che sia ora di dare una svolta anche alla mentalità compassata e poco agile che troppo spesso troviamo in alcuni politici del nostro territorio. In piazza ci potremo trovare tutti per parlare del futuro della nostra Provincia, o anche solo per ascoltare un po’ di musica e scambiare una battuta. Il nuovo volto che vogliamo dare al nostro territorio è anche in queste piccole cose, nella consapevolezza che insieme si possano affrontare problemi e difficoltà, ma che insieme si possa anche trascorrere una serata in allegria. Mercoledi 17 invece, ci sarà l’occasione di un impegno civile che è nel cuore di tutti torinesi: “Una Catena umana per la Sicurezza” dalle ore 20.00 alle ore 22.00, per sensibilizzare opinione pubblica e cittadini sul problema della sicurezza”.

Ecco i programmi

Lunedì 15 giugno, a partire dalle ore 21, in via Pietro Cossa 293 a Torino, spettacolo con gli artisti di strada
Martedì 16 giugno, a partire dalle ore 21, in piazza Bengasi a Torino “I favolosi anni ’60” musica e balli con Giampieretti, Donatello, Paki dei Nuovi Angeli e Renato dei Profeti. Durante la serata verrà distribuita GRATUITAMENTE la farinata sfornata di continuo dai forni a legna attivi in loco.
Mercoledì 17 giugno, una “Catena umana per la Sicurezza” dalle ore 20.00 alle ore 22.00 con appuntamento in P.zza della Repubblica angolo Via delle 3 Galline abbiamo organizzato un’importante iniziativa dal titolo “Catena umana per la Sicurezza: delinquenti arrendetevi! Siete circondati.” Per sensibilizzare opinione pubblica e cittadini tutti sul problema della sicurezza abbiamo scelto come luogo simbolo proprio Porta Palazzo, cuore della città e purtroppo e da fin troppo tempo immagine chiave del degrado sociale, dello spaccio, dell’immigrazione clandestina e della microcriminalità imperante.

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I Centri per l’Impiego al centro del rilancio della “formazione utile”

Torino, 11 giugno 2009 – Sarà necessario realizzare un piano per valorizzare la formazione utile, quella cioè quella coerente all’agevolazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con l’obbiettivo di generare un maggior numero di impieghi a tempo indeterminato.

Nel programma di Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla guida della Provincia di Torino, la formazione ha un ruolo fondamentale, vista la necessità di rilancio del lavoro sul territorio.

In questo contesto un ruolo primario lo avranno i 13 centri per l’impiego (Cpi) provinciali, che sono attualmente in funzione con risultati non del tutto convincenti.
I centri per l’impiego andranno rivisti in termini di efficacia ed efficienza, il che non vuole dire che verranno diminuiti, ma che dovranno essere rilanciati in modo che l’offerta di lavoratori che proviene da queste strutture sia effettivamente appetibile per il mercato del lavoro. Ciò potrà avvenire con diversi strumenti tra cui, ad esempio, un accordo quadro tra Cpi e Agenzie per il Lavoro (APL), utilizzando al meglio il fondo FORMATEMP (oggi sottoutilizzato). Altra idea sarà la creazione di un Coordinamento provinciale dei Centri per l’Impiego e degli operatori privati per governare ed indirizzare il mercato e le politiche del lavoro, al fine di predisporre un sistema costante di rilevazione ed analisi delle dinamiche del lavoro sul territorio.
“La Provincia ha un compito fondamentale nella nostra società – spiega Claudia Porchietto -. Quello di promuovere la formazione per garantire ai cittadini un lavoro sicuro e tutelato dai diritti, in modo da combattere la disoccupazione e promuovere l’emersione dal lavoro nero. Oggi la sensazione è che le aziende in cerca di validi operatori non si rivolgano ai centri per l’impiego della Provincia. Questo perché, di fatto, tali strutture oggi non sono in sintonia con le necessità di chi offre posti di lavoro.
Ciò è dovuto principalmente alla scarsa attenzione della giunta uscente a potenziare e riformulare queste realtà, che invece di proporre innovative ed adeguate azioni di politica attiva del lavoro a chi è in cerca di occupazione tendono a rimanere, salvo rare e lodevoli eccezioni, strutture appesantite da vincoli burocratici e meno “pronte” a registrare i repentini cambiamenti del mercato del lavoro e della congiuntura economica. I centri per l’impiego hanno perciò una sempre crescente necessità di personale realmente qualificato che possa operare con strumenti all’avanguardia, nel giusto numero, formato internamente e pronto a gestire il delicato compito che è loro affidato trovandosi a contatto con una realtà difficile com’è quella della disoccupazione.
Poi, è fondamentale rimodulare l’offerta di lavoratori in accordo con le reali necessità delle aziende che cercano operatori. Solo a questo modo si potranno avere dei centri per l’impiego efficienti e utili davvero, pronti a ridurre la disoccupazione. In sintesi non si tratta di tagliare i centri per l’impiego, ma di far render al meglio il denaro che oggi è impiegato per il funzionamento di queste strutture che svolgono anche un importantissimo ruolo sociale”.

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La politica del fare: Tav, Tangenziale Est…

La realizzazione della Tav, uno dei punti di confronto per le elezioni provinciali di Torino e d’incontro tra Enzo Ghigo, coordinatore PdL Piemonte e il sindaco di Torino, ancora oggi è un motivo di convergenza programmatica tra centrodestra e centrosinistra

Claudia Porchietto, candidata di Pdl, Lega Nord e delle altre formazioni del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino, ha tra i sei punti del suo programma la costruzione della Tav, da troppo tempo rimandata.
Riguardo il claim ‘E’ ora di fare la Tav’ Claudia Porchietto illustra il suo punto di vista: “Da troppi anni si parla della tratta ad Alta Velocità Torino-Lione, della Tangenziale Est e della quarta corsia della Tangenziale Nord, senza fare niente e dimenticando che portare la nostra provincia al centro del principale asse di comunicazione del continente vuol dire creare posti di lavoro per la gente e sviluppo per l’economia locale. Ascoltando le esigenze delle comunità interessate, voglio adoperarmi per accelerare l’apertura dei cantieri perché la nostra provincia non perda l’ultimo treno per il futuro”.

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G8 Università: Enzo Ghigo (PdL) «Solidarietà alle forze dell’ordine»

Enzo Ghigo, coordinatore regionale piemontese del PdL, solidarizza con gli agenti di polizia per gli scontri durante il corteo contro il G8 dell’Università e sottolinea la gravità dei tre episodi di intolleranza verso il gazebo e i furgoni elettorali di Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla Presidenza della provincia di Torino

Torino, 20 maggio 2009 – «Esprimo la mia solidarietà agli agenti di polizia per gli atti di violenza di cui sono stati vittima e il totale apprezzamento per l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare i teppisti che hanno dato la peggiore prova di sé». Così il coordinatore del Pdl Piemonte, Enzo Ghigo, a proposito degli scontri durante il corteo contro il G8 dell’Università a Torino. «L’episodio di sabato scorso ai danni di alcuni sindacalisti, messo in atto da facinorosi infiltratisi alla manifestazione sulla Fiat – aggiunge Ghigo – e i gravissimi fatti di ieri sono segnali preoccupanti che fanno temere una recrudescenza dell’estremismo». Solidarietà inoltre alla candidata del centrodestra in corsa per le elezioni provinciali di Torino, Claudia Porchietto, «il cui furgone elettorale – dice Ghigo – nella giornata di ieri, è stato danneggiato probabilmente dagli stessi teppisti, i quali hanno anche strattonato e insultato il conducente del mezzo. Quanto avvenuto ieri a margine di un evento di carattere culturale come il G8 dell’Università non può avere alcuna giustificazione poichè nulla ha a che fare con la dialettica democratica e con le regole del vivere civile. Non dimentichiamoci, inoltre, che domenica 17 maggio, a Carmagnola, è stato attaccato un altro furgone elettorale: sono stati strappati gli adesivi e bucate le gomme. Il giorno prima, invece, al Lingotto, di fronte a Eataly, alcuni facinorosi presubilmente fuoriusciti dal corteo dei metalmeccanici Fiat partito da Mirafiori hanno preso d’assalto e distrutto il gazebo della candidata».

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Le elezioni per la Provincia di Torino: Claudia Porchietto all’attacco

L’escalation di Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della provincia di Torino: tre esempi

Emerge con chiarezza la differenziazione degli schieramenti che si contrappongono per le elezioni della Provincia di Torino, guardate da tutta Italia come centrali nell’attuale offensiva del centrodestra. Ecco l’escalation di questi giorni da parte di Claudia Porchietto, candidata di Pdl, Lega Nord e delle altre formazioni del centrodestra: durante il convegno ‘Il futuro di Torino Nord’ la Porchietto, sempre più supportata da sondaggi elettorali vincenti, affermava: “Il progetto del ‘Tram-treno’ risulta meno costoso e più razionale rispetto alla faraonica Linea 2 della metropolitana voluta dal Sindaco. La seconda linea di metropolitana per il capoluogo, posizionata sull’asse nord-sud, costa 80 milioni di euro a chilometro con una capacità massima di trasporto, in condizioni ideali, di meno di 10mila persone l’ora. Il progetto attualmente allo studio invece” afferma sempre la candidata del centrodestra “studia nuove soluzioni di tram-treno e di Stand-Bahn, largamente utilizzate in città europee comparabili a Torino. Tale realizzazione, caratterizzata dall’interoperabilità dei sistemi, costerebbe intorno ai 50milioni di euro al chilometro e potrebbe trasportare oltre il doppio dei passeggeri in condizioni ideali, risultando dunque assai più conveniente e utile dell’attuale sistema Val”. Durante l’incontro organizzato dall’Ande (Associazione nazionale donne elettrici), la Porchietto ha prodotto un serrato pressing sull’attuale presidente della Provincia, denunciando:
“nei prossimi tre anni la Provincia dovrà per legge ridurre del 72% le spese in conto capitale. Dobbiamo trovare fonti finanziarie alternative: ad esempio diamo ai privati la manutenzione di strade e di scuole in cambio della costruzione di opere. Bisogna gestire l’ente come un’azienda, contenere le spese, velocizzare i tempi”.
Infine, alla Conferenza stampa per la presentazione del progetto di polizia provinciale, la candidata alla presidenza delle provinciali di Torino ha affermato: “La nostra Provincia è sempre più insicura: se, nell’ultimo anno, si è assistito a una riduzione dei reati a livello nazionale, il nostro territorio è tra i pochi che continua a registrare un aumento delle rapine, dei furti nelle abitazioni, degli stupri e dei crimini legati allo spaccio di stupefacenti. È evidente quindi che serva un rafforzamento degli strumenti esistenti, ossia il Corpo di polizia provinciale e i fondi regionali stanziati per i patti sulla sicurezza alle Province ad oggi sotto utilizzati. Se, quindi, è importante prevedere maggiori fondi per la garanzia dell’ordine, da parte della Provincia è anche necessario che l’Ente stesso richieda maggiori stanziamenti alla Regione Piemonte per contrastare quella che sta diventando una vera e propria emergenza sicurezza. Ma soprattutto è necessario razionalizzare le forze e le risorse già esistenti per rendere il servizio di controllo e presidio del territorio più efficiente e funzionale alle esigenze dei singoli comuni”.

Info: http://www.claudiaporchietto.it

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Con le trovate elettorali di Saitta la Provincia rischia la paralisi

La smania elettorale del presidente Saitta rischia di costare cara alla Provincia di Torino

Torino, 25 maggio 2009 – Prima la trovata di infrangere il patto di stabilità (lanciata ad orologeria dal presidente uscente che si è finto paladino delle aziende che vantano cospicui crediti con l’ente territoriale quando invece avrebbe potuto pagarle ben prima) che potrebbe generare la pesantissima sanzione del Governo di un blocco totale degli investimenti per il 2010. E come si può intuire: niente investimenti, niente progetti e sviluppo per il futuro.
Poi è arrivata la demagogica trovata di sacrificare gli affitti di tre edifici come la Caserma Bergia, la Questura e la Prefettura, per cinque anni, che a circa 2 milioni l’anno fanno 10 milioni di mancati introiti su di un bilancio che sopravvive già di bassissime entrate, quasi esclusivamente derivate dall’Ipt, per domandare al Governo agenti di polizia o carabinieri in più. La realtà però è diversa. Da anni la giunta Saitta non riscuote gli affitti della Prefettura (e presumibilmente per altri anni non avrebbe continuato a riscuoterli) e i soldi promessi altro non sono che i finanziamenti per la sicurezza della Regione che, per legge, la Provincia di Torino trasferisce attraverso appositi bandi ai Comuni. Sostanzialmente Saitta fa solo il passacarte.

“E’ ora di smetterla di fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini – attacca Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino – demolendo ciò che resta di un ente Provincia con il bilancio in rosso. La sicurezza è una priorità, e sono certa che il Governo saprà rispondere alle necessità del nostro territorio con le dovute misure. Non è però possibile pensare che il presidente uscente utilizzi l’ente come un suo personale pozzo da cui tirare fuori artifici elettorali, che di fatto potrebbero avere gravissime ripercussioni sulla possibilità di amministrazione futura. E in che condizioni si troveranno le casse dell’ente se si continua a prelevare in modo dissennato risorse, vedi la campagna pubblicitaria partita poco prima del periodo elettorale? Perché dopo le ‘regali’ spese di comunicazione e i soldi stanziati per la sua segreteria (i cui capitoli di bilancio nel 2009 arriveranno a ben 36.000.000 euro) il presidente uscente non ha più fondi a disposizione se non quelli dedicati all’edilizia scolastica o alla messa in sicurezza delle strade. Dove si troveranno dunque i fondi per questi interventi? La nostra proposta di riorganizzazione delle polizie locali, non costando praticamente nulla, ha indicato una strada per una gestione del problema sicurezza improntata al giudizio e alla responsabilità. Le proposte del presidente uscente invece paiono sempre più scomposte e prive di fondamento.
E’ giunto il momento di fermare questa gestione della Provincia, che antepone gli interessi elettorali ai bisogni reali dei cittadini e a una corretta amministrazione della cosa pubblica”.

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Porchietto: provincia di Torino, ente utile se ci sono idee e capacità di innovazione

Claudia Porchietto, in corsa per le elezioni amministrative torinesi, si è confrontata ieri, all’Unione Industriale, con gli altri due candidati alla presidenza della provincia sulla propria visione dei compiti dell’ente. Secondo la candidata del centrodestra bisogna promuovere progetti concreti in tempi certi.

Torino, 28 maggio 2009 – Ennesimo incontro, ieri sera all’Unione Industriale, tra i tre aspiranti presidenti alla Provincia di Torino. Claudia Porchietto, candidata di Pdl, Lega Nord e delle altre formazioni del centrodestra, ha puntato sulla chiarezza dei concetti: “Parlo in modo concreto: le Province sono enti che vanno ben governati; un ente iperburocratizzato va quindi ripensato e riportato alle reali funzioni per cui è stato istituito, ovvero offrire servizi ai cittadini”.
Riferendosi al suo programma ‘E’ ora’, ha spiegato che “ho dato tempi e risparmi certi; nessun altro candidato ha parlato di riduzione delle spese, non ho sentito dire da nessuno, per esempio, che la Provincia ha 15 assessori e la Regione Piemonte solo 12. Mi candido alla provincia perchè la reputo un ente utile se si possiedono idee e capacità di innovazione”.

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Gasparri: Porchietto scelta valida per competenza e credibilità alle elezioni amministrative di Torino

Il capogruppo del Pdl al Senato, in visita nel capoluogo piemontese, ha avuto parole di stima per la candidatura di Claudia Porchietto, che “dà un segnale della crescita e dell’arricchimento del Pdl, che sta coinvolgendo anche rappresentanti del tessuto produttivo e della società civile”

Torino, 29 maggio 2009 – Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato, era ieri a Torino per sostenere la candidatura di Claudia Porchietto alle elezioni provinciali di Torino. Durante la riunione nella sede piemontese del partito ha espresso infatti il suo apprezzamento nei confronti della Porchietto: “Avete scelto proprio la persona giusta; la candidatura di Claudia dà un segnale della crescita e dell’arricchimento del Pdl, che sta coinvolgendo anche rappresentanti del tessuto produttivo e della società civile. Siamo molto fiduciosi nel risultato elettorale per le prossime amministrative, la Provincia di Torino è uno dei banchi di prova più impegnativi e delicati; la candidata scelta e il programma presentato offrono il massimo della competenza e della credibilità”. “Il nostro programma” ha ribadito Claudia Porchietto “è per la concretezza degli interventi con tempi certi di realizzazione, tagli seri agli sprechi e un’amministrazione provinciale che possa avere nuove entrate con progetti realizzabili”.

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Claudia Porchietto, candidata alla Presidenza della Provincia di Torino, interviene sull’Anno Europeo 2009 dell’Innovazione e della Creatività

La candidata del centrodestra alle elezioni amministrative di Torino parla del rilancio del territorio

Claudia Porchietto, candidata di Pdl, Lega Nord e delle altre formazioni di centrodestra alla Presidenza della provincia di Torino, ha fatto del rilancio delle funzioni propulsive al rinnovamento dell’ente per cui è candidata, il suo cavallo di battaglia. “Riportando la Provincia di Torino e le sue funzioni” afferma “negli ambiti in cui può essere realmente operativa, si potrà avere un ente che sia il fulcro di un rilancio del territorio che avrà positive ricadute in ogni ambito e lo strumento di un territorio d’eccellenza a livello internazionale, capace di attirare investimenti e risorse”. In occasione dell’Anno Europeo 2009 dell’Innovazione e della Creatività, Claudia Porchietto ha sottolineato l’importanza di puntare proprio sulla creatività per uscire dalla crisi, trasformando quest’ultima in opportunità: “Siamo sempre stati visti come una città e una provincia fortemente creative, limitate però dall’incapacità di implementare e trattenere sul nostro territorio questa grande carica innovativa”. Ora sembra ci siano segnali incoraggianti: le ultime mosse di Fiat sono sotto i riflettori di tutto il mondo e il riconoscimento di Barak Obama all’innovativo knowledge torinese ha certamente lasciato un segno profondo. “In quest’ottica” conclude Claudia Porchietto, candidata alle elezioni provinciali “ho lanciato anche un’inchiesta sull’‘Incapacità di Torino e Provincia nello stabilizzare la propria creatività ed implementarla sul proprio territorio’; le risposte saranno raccolte in un e-book”.

Info: http://www.claudiaporchietto.it
http://cambiareinsieme.ning.com/profiles/blogs/lincapacita-di-torino-e

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In Provincia giace un piano per installare 28 nuovi autovelox

Necessità di sicurezza o di fare cassa? Si chiede Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino

Torino, 2 giugno 2009 – Messo sotto silenzio forse a causa della tornata elettorale, o per altre ragioni meno note, giace in un cassetto dell’uscente giunta provinciale e dell’assessorato alla viabilità, il piano per installare 28 nuovi autovelox fissi in 14 punti strategici sulle strade torinesi, in aggiunta a quelli già utilizzati dai comuni, con il fine di “aumentare la sicurezza”.

Si tratta di un progetto che nelle intenzioni della giunta uscente avrebbe dovuto essere realizzato entro l’autunno, con il bando di gara chiuso entro l’estate. Ma che per ora è fermo forse in attesa di conoscere chi sarà ad aggiudicarsi la guida di Palazzo Cisterna. Un asso nella manica, che il presidente che disobbedisce al patto di stabilità pare si sia preparato, in caso di vittoria, utile forse a trovare un extra gettito per la Provincia di domani. Già perché gli autovelox, installati per contrastare la velocità eccessiva sulle strade e con essa gli incidenti, hanno anche l’appetitosa caratteristica di saper rimpinguare le casse dell’amministrazione che li gestisce grazie a un flusso costante di denari prelevato dalle tasche degli incauti proprietari dei veicoli che infrangono il limite.

Il progetto, che fa riferimento al Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, prevede un esborso dell’ente, per l’installazione di tali strumenti in affitto, di circa 3 milioni 200 mila euro per tre anni, ossia 6.400 euro al mese per ogni coppia di varchi. A tanto ammonterebbe il canone. E riporta scritto a chiare lettere che i “proventi delle sanzioni spettano all’ente che rileva le sanzioni”, in questo caso la Provincia. Per il controllo delle sanzioni, poi, sarebbe necessaria una convenzione con le polizie municipali dei comuni.

Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, sottolinea: “Più di tre milioni di euro potrebbero essere investiti in modo diverso sulla viabilità, anziché destinarli solo all’installazione di autovelox. La sicurezza deve rimanere una priorità e l’azione deterrente verso chi viaggia a velocità pericolose è legittima, ci mancherebbe. Le priorità delle nostre strade però, tra cui anche quelle più pericolose come la 460 del Canavese che andrebbe raddoppiata, sono altre. Perché ci sono già tutte le varie amministrazioni comunali che, tramite le loro polizie municipali, sono impegnate nel controllo della velocità delle vetture. E a questo impegno va aggiunta l’opera della polizia stradale. Certe postazioni individuate per gli apparecchi provinciali, infatti, potrebbero andare a sovrapporsi a quelle già installate dai Comuni stessi. Un esempio è in corso Allamano vicino a Grugliasco, postazione individuata dal progetto della Provincia ma tratto nel quale anche il Comune di Torino sarebbe intenzionato a installare un controllore elettronico di velocità.
Le strade della Provincia hanno in primo luogo la necessità di un intervento di manutenzione globale, che ponga rimedio a situazioni pericolosissime e assurde come quella che è capitata quest’inverno alla direttissima di Lanzo, rimasta per mesi al limite della transitabilità. Le lamentele di cittadini, anche sul nostro sito internet, per le strade piene di buche, in pessimo stato di manutenzione e pericolose, si sprecano. E’ dunque necessario programmare una seria politica di manutenzione straordinaria dei collegamenti viari della Provincia che, va ricordato, ha competenza diretta su 3095 km di strade. La sicurezza inizia con dei collegamenti che non devono creare situazioni di pericolo per le persone che li utilizzano”.

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Il presidente uscente ci mostri dov’è la tangenziale est, prima di parlare di viabilità

Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alle elezioni amministrative di Torino, tratta l’argomento della viabilità e della tangenziale est

Torino, 3 giugno 2009 – “Il presidente della Provincia in scadenza, prima di parlare di viabilità, dovrebbe accompagnarci in un giro per le colline di Torino e farci vedere dov’è la tangenziale est”.
Così la candidata del centrodestra alla presidenza della Provincia di Torino, Claudia Porchietto, risponde alla polemica lanciata dal suo avversario del Pd sull’autostrada Torino Pinerolo.

“E’ chiaro che il riferimento nel mio programma è a un’autostrada, la Torino-Pinerolo, che sarà anche stata ultimata ma finisce davvero nel nulla – aggiunge Claudia Porchietto -. Per cui è necessario completare l’opera integrandola in modo migliore con la viabilità ordinaria in cui va a confluire, non come oggi dove il raccordo pare un imbuto dimenticato. La realtà è che tutta la rete viaria della provincia ha necessità urgente di interventi, sia di ripristino sia di sviluppo. E mi riferisco soprattutto all’area del Canavese.
Ma l’esempio più eclatante è quella della tangenziale est, da trent’anni in attesa di venire realizzata, e per la quale oggi non esiste che un progetto di prefattibilità che in piena bagarre elettorale il presidente uscente sbandiera come fosse un cantiere aperto. Da un amministratore realmente attento al territorio mi sarei aspettata una politica, in questi ultimi cinque anni, molto più attenta alle esigenze del territorio e dei collegamenti che lo percorrono, con una manutenzione puntuale delle strade e non con la concentrazione di interventi spot su tratti bloccati da mesi, effettuati solo nel periodo elettorale”.

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Claudia Porchietto, votazioni elezioni provinciali Torino: su sicurezza e viabilità le cifre parlano di degrado

La candidata del centrodestra alla presidenza della provincia di Torino dà la sua ricetta per risolvere il problema della sicurezza e della viabilità

Claudia Porchietto, candidata di PDL, Lega Nord e delle liste minori aggregate alle elezioni amministrative di Torino, a margine dell’incontro avvenuto alla CISL Canavese, è intervenuta con decisione per sottolineare le priorità di questa campagna elettorale: “La Provincia di Torino è quella con il maggior numero di incidenti nel 2007; il 59% di questi avvengono su strade provinciali. Si rendono pertanto necessari interventi strutturali per la messa in sicurezza delle strade, presupposto per un rapido e sicuro collegamento viario e per diminuire la mortalità. La criticità del problema sicurezza, visto nella sua accezione più vasta, è sottolineata dal posizionamento che ricopre la provincia di Torino rispetto alle altre province in Italia: è al quart’ultimo posto. Appare dunque evidente la necessità di un forte cambiamento della politica provinciale che possa risolvere al più presto queste due aree critiche, quelle che sostanzialmente incidono sulla qualità di vita dei cittadini ma anche sulla produttività e sul senso di sicurezza. Una società che aspira ad un forte rilancio ha bisogno di agire con tempestività e lucidità”.

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