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“Déjà Vu”, fuori ora il nuovo singolo dei Flowers For Boys

Il nuovo brano della band pugliese Flowers For Boys “Déjà Vu” racconta di un amore inatteso ma non passeggero. Dopo il lungo inverno è giunto il momento di vivere un’altra incredibile estate e di passarla con le persone amate.

Cosa significa ritornare alle atmosfere roventi dell’estate? Il brano “Déjà Vu” grazie al suo sound ritmato e coinvolgente ci trasporta in una dimensione morbida e fiorente tipica della stagione più attesa dell’anno.

Un fresco cocktail bevuto all’ombra di un sole cocente e di temperature bollenti, la dolce apatia che culla in un pomeriggio estivo e che ti riporta continuamente a sensazioni già vissute: questo è “Déjà vu”, il nuovo singolo dei Flowers for Boys.

Un brano che parla del ritornare ciclicamente, con un appuntamento fisso, agli stati d’animo estivi, che si ripetono sempre allo stesso modo, in maniera routinaria, facendosi percepire come un piacevole Déjà vu.

Un Déjà Vu atteso quasi con impazienza, che va di pari passo con il desiderio che non finisca mai. E invece il tempo passa, sorge la luna e la notte è alle porte. Ma tutto questo, soprattutto se condiviso con qualcuno, non fa altro che riecheggiare forte: tutto può aspettare, può aspettare la luna, può aspettare la notte… Ma tu, aspetta e resta qui.

Credits

Lyrics: Marco Vino, Carlo Candelora, Federico Marinelli, Fabio Casadibari
Composers: Marco Vino, Carlo Candelora, Federico Marinelli, Fabio Casadibari
Producer: Carlo Candelora
Mix: Dario Tatoli
Photo Credits: Marika Sciscio, Gaia Velli Photography

Biografia

Flowers For Boys sono composti da Carlo Candelora (chitarra), Fabio Casadibari (batteria), Federico Marinelli (basso) e Marco Vino (voce). L’origine del nome risiede nella semplicità del gesto di regalare dei fiori. Questa è una pratica antica e universale, eppure continua a generare sorpresa, soprattutto in situazioni ritenute insolite. La stessa genuina meraviglia è data dal sound unico dei Flowers For Boys che accostano originalmente le sonorità dellindiepop brit con l’electro-pop e la House music.

Il progetto musicale è nato nel 2019 e conta già una serie di concerti sulle proprie spalle nei più importanti live club del barese (Garage Sound, MAT Laboratorio Urbano), così come la partecipazione ad alcuni importanti contest e festival sul territorio nazionale. I Flowers For Boys sono stati finalisti regionali del premio MarteLive, ospiti sul main stage del Ritratti Festival di Monopoli, dell’ISS Fest di Ruvo di Puglia. Vengono selezionati soprattutto per il grande evento organizzato dal MEI al Meeting di Rimini del 2021.

La band pugliese ha all’attivo un singolo chiamato “L’Estate sulla Pelle”, autopubblicato nel 2020.
Il 22 aprile hanno rilasciato il loro  singolo, “Patricia”, per l’etichetta Angapp Records.

Questo 24 giugno tornano con un brano fresco, estivo ma sempre intenso: “Déjà Vu”

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GREGORIO MUCCI – “MEGLIO MORIRE”: in radio dal 15 maggio il nuovo singolo del cantautore pistoiese

Meglio morire - Gregorio Mucci

Un synth-funk contaminato da un frizzante pop anni ’80 unito ad un rock ‘n roll italiano, caratterizza il brano che lancia un’ironica invettiva sulla massificazione della società.

 

“Meglio Morire” è una tipica espressione colloquiale italiana che indica il forte desiderio di distacco e la sensazione di rigetto nei confronti di qualcosa o di qualcuno. La società contemporanea, secondo il punto di vista dell’artista, è un accatastamento di abitudini effimere che alimentano la conduzione di una vita ordinaria, fatta di abbagli e di illusioni.

 

«Guardando distrattamente la TV, una sera vidi uno spot che mi indusse una riflessione: le pubblicità usano sempre la fisicità come esca per vendere il prodotto. E se la pubblicità funziona, vuol dire che il loro metodo è giusto. Significa che la parte animale dell’uomo predomina sulla sua miglior qualità: l’intelletto». Gregorio Mucci

 

Partendo da questo concetto, Gregorio Mucci racconta le vicende quotidiane che riflettono le abitudini dei giovani italiani collegandole alle loro più comuni, e alle volte peggiori, caratteristiche. Con grande ironia, “Meglio morire” mette di fronte alla scomoda realtà della noia, del senso di fallimento, dell’assenza di stimoli.

 

Il singolo anticipa un Ep che verrà pubblicato ad ottobre 2020. 

L’articolo continua dopo l’immagine



Radio date: 15 maggio 2020

Pubblicazione Ep: ottobre 2020

 

Etichetta: Agnus Records

 

BIO

Gregorio Mucci nasce in Toscana, il 14 Giugno 1989.

Fin da bambino prende lezioni di piano finché, all’età di 11 anni, grazie agli insegnamenti del suo maestro Maurizio Ferretti, Gregorio comincia a buttar giù parole (quasi tutte in lingua inglese) ed immagini, dando loro un ritmo e un sound. All’età di vent’anni si trasferisce a Los Angeles, ad Hollywood in particolare, che diventa casa sua per due anni. Qui arriva una nuova consapevolezza: la volontà di scrivere testi in lingua italiana. 

Tornato in Italia, nel 2013, l’artista partecipa al celebre Festival di Castrocaro, dove arriva in semifinale. Tra i giudici scrutinatori c’è il grande musicista, compositore e produttore Claudio Fabi, che nota subito l’artista pistoiese e propone al ragazzo di entrare a far parte del Campus della Musica, della quale Fabi è direttore artistico. I brani scritti da Gregorio Mucci, “Tu mi porti giù” e “Ovunque ma non lì”, vengono inseriti in due compilation del Campus della Musica, seguite da tour nazionali ai quali l’artista ha partecipato. Nel 2019 termina la sua avventura con il Campus. All’inizio del 2020, Gregorio entra in contatto con Agnus Records, una nuova etichetta discografica indipendente toscana. L’artista si avventura verso un progetto entusiasmante, fresco e dal carattere innovativo. Con Agnus Records, Gregorio lancia il primo singolo “Meglio morire”, in uscita il 15 maggio. Ad arrangiare i suoi pezzi e ad accompagnarlo sul palco e in studio, ci sono Alessio “Il Secco’’ Burberi (batteria), Filippo Ciampi (chitarra) e Riccardo Landi (synth bass, basso e tastiere).

 

 

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Balu “Ancora” prod. Yanghi è il nuovo singolo del giovane rapper napoletano

Il dialetto napoletano diventa il mezzo attraverso cui prende forma il desiderio di normalità e amore di un ragazzo alle prese con la difficoltà di questo periodo, in un’intensa canzone rap.

Nonostante si stia attraversando un periodo così particolare di chiusura e di paura, l’arte non si ferma e spesso sono i giovanissimi a dare l’input per ripartire.

È il caso del rapper Balu che, proprio in questi giorni di reclusione forzata, ha deciso di pubblicare il suo nuovissimo brano “Ancora”. Qui, fin dalle prime strofe, sembrerebbe delinearsi proprio quel sentimento che la maggior parte della popolazione mondiale sta vivendo in questi giorni. Si parla del tempo che non scorre e di quello che manca, ma poi si va oltre, avvicinandosi al vero tema della canzone: l’amore. Un amore tormentato in cui il protagonista vorrebbe dimenticare la persona amata, non riuscendoci.

Questo sentimento si traduce nelle rime cantate in napoletano da un giovane artista con il suo stile personalissimo, contemporaneo, mai troppo “arrabbiato” – come spesso capita nel rap -, ma comunque ugualmente penetrante.

 

Etichetta: Jesce Sole

Radio date: 17 aprile 2020

 

BIO

 

Ugo Pollio in arte Balu, nasce a Napoli, nel ‘96. Fin da piccolo ha sempre avuto una passione per l’arte in generale e per la scrittura, infatti fin dai primi anni di scuola si è cimentato a comporre poesie, scrivere per lui è sempre significato libertà. A soli 17 anni ha iniziato a pubblicare i primi brani sotto il nome di “Doubleup” ma dopo neanche un anno, insoddisfatto, ha deciso di abbandonare momentaneamente la musica. Un lungo periodo di stop fino a quando si è convinto di poterci riprovare, grazie al consiglio del suo amico “Francesco key B”. Inizia così tutto da capo, stavolta col nome Balu (in riferimento al famoso orso “Baloo” del cartone Disney “Il libro della giungla”, perché a differenza degli altri artisti, non si rispecchia nella figura del rapper di strada, ma vuole dimostrare che si può fare musica anche essendo buoni e “paciocconi”).

Nel febbraio 2019 pubblica su YouTube il primo singolo “Vorrei dimenticare”, ad aprile dello stesso anno pubblica “Matador” e pochi mesi dopo ancora “Festa” feat Gianluca Sacco.

Nel 2020, per l’etichetta Jesce Sole, esce il nuovo singolo “Ancora” prod Yanghi, disponibile su tutti i digital store.

 

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Miky Del Cambio “A volte sbaglio a volte no” in radio il brano autobiografico del cantautore potentino

Il singolo Pop/RnB che celebra la libertà di sentirsi se stessi, è pubblicato da MD Records con distribuzione Artist First.

“A volte sbaglio a volte no. Ma che ne so?!”

 

Il nuovo brano di Miky Del Cambio racconta che non è importante fare quello che gli altri vogliono che tu faccia, bisogna semplicemente essere se stessi, sbagliando, esagerando, oltrepassando i limiti, ma rimanendo costantemente legati alla propria essenza.

«Ovviamente questo concetto è esteso anche al campo dell’amore. Bisogna amare alla follia, senza risparmiare neanche una sola molecola del proprio essere …è vero, a volte questo può tradursi in una caduta pericolosa, ma se si cade in due è tutto più bello. L’amore può salvarci dai conflitti interiori, perché è una cosa tanto pericolosa quanto meravigliosa». Miky Del Cambio

Il background dell’artista composto dalla musica nera americana (dal soul al gospel al rhythm&blues), e la sua formazione basata sullo studio del pianoforte, lo hanno portato a mettere al centro di ogni suo brano proprio questo strumento, accompagnato dalle sonorità profonde e “malinconiche” tipiche della black music. 

In “A volte sbaglio a volte no”, il basso e gli accordi in minore sono molto presenti ed entrano in contrasto con il ritmo sostenuto, caratteristico del pop occidentale, rievocando musicalmente i conflitti interiori della personalità dell’artista.  

La parte finale ha invece un’atmosfera estremamente imponente perché all’arrangiamento si aggiungono gli archi che, nella produzione dei brani del cantautore potentino, sono elementi fondamentali, tanto da curarne ogni singolo aspetto in prima persona.

«In questo brano -soprattutto nella sua coda- gli archi hanno un’andatura epica, (come accade nella musica dell’estremo oriente), con l’intento di andare a toccare quelle corde dell’anima che sono state solamente stimolate durante tutto il corso della canzone e che trovano completa esplosione nel suo finale». Miky Del Cambio

 

Etichetta/Distribuzione: MD Records/Artist First

Radio date: 10 aprile 2020

 

BIO

 

Pianista, compositore e cantautore RnB, nasce a Potenza il 10/11/1992. Cresce con il pianoforte dall’età di 8 anni. Fra tutti i generi da lui seguiti fin da giovanissimo spicca il Rhythm and Blues. Decide di approfondire gli studi musicali e si dedica principalmente agli esponenti dell’RnB: R.Charles, S.Wonder ed altri. Frequenta Club ed Accademie in cui conosce artisti di altissimo calibro. Inizia a scrivere all’età di 16 anni e da allora non ha più smesso.

 

Contatti e social

Web: www.mikydelcambio.com
Instagram: www.instagram.com/mikydelcambio92

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YouTube: www.youtube.com/mikydelcambioofficial

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Stona “Io sono Marco” è il toccante brano sull’autismo arrivato in finale al concorso “Primo Maggio NEXT 2020”

Stona - Io sono Marco

Il singolo scritto dal cantautore piemontese e prodotto dal Maestro Guido Guglielminetti, anticipa un nuovo progetto discografico in uscita nel 2021. 

Marco è un personaggio di fantasia, un bambino di 10 anni, affetto da quel disturbo invisibile chiamato autismo.

«Mi sono avvicinato sempre di più a questo tema dopo aver seguito nel tempo la storia di Franco e Andrea Antonello, padre e figlio che hanno coraggiosamente portato nelle nostre case la loro storia e ci hanno aperto quella porta che dà sul mondo dell’autismo. Ho cercato di informarmi il più possibile per capire cosa si nasconde dietro questa malattia, se è una malattia. Perché da una malattia nella maggior parte dei casi si può guarire; qui no, non si torna indietro mai. Ho conosciuto altre storie, meno famose, meno sotto i riflettori, e da qui è nata questa canzone e Marco ha preso forma». STONA

Marco vive nel proprio universo, dove ogni colore ha un significato ben preciso: Il rosso la rabbia, il blu/bianco la tranquillità, il verde la curiosità. Emozioni che difficilmente riesce a tradurre in gesti e parole. L’esclusione sociale lo porta a essere vittima di bullismo, ma non esiste una vera via di fuga. Non c’è un lieto fine o un vero e proprio finale a questa storia, perché la fine non esiste, il silenzio sarà per sempre con lui e non c’è soluzione. L’unico strumento di reazione resta il coraggio di affrontare la vita come ci è stata donata, con amore.

L’autismo è un luogo solitario, scuro e silenzioso dal quale non si può tornare indietro, ma che può essere reso più confortevole e gestibile dall’aiuto e dal lavoro di educatori, associazioni e istituzioni. Le famiglie colpite da questo problema spesso sono lasciate sole a dover combattere questa guerra silenziosa, gravosa economicamente per le cure da intraprendere, e umanamente debilitante. “Io sono Marco” nasce per dar voce ai loro diritti. 

Questa canzone, prodotta da Guido Guglielminetti (storico bassista e produttore di Francesco De Gregori), ha portato Stona, per il secondo anno di seguito, a gareggiare fra i finalisti del concorso “Primo Maggio NEXT” organizzato dal Concertone del 1° Maggio di Roma.

 


Etichetta: Volume!

 

Radio date: 16 aprile 2020

Pubblicazione album: 2021

 

BIO

Stona, artista in equilibrio fra la musica d’autore e l’easy listening del pop nostrano, è prodotto da Guido Guglielminetti, storico bassista e produttore di Francesco De Gregori.

Pubblica nel 2018 l’album “Storia di un equilibrista” contenente dieci tracce, fra cui il singolo “Santa pazienza” che ha raggiunto la top 20 della Indie Music Like redatta settimanalmente dal MEI.

Tanta l’attività dal vivo, partecipazioni ad alcuni fra i maggiori premi/ festival italiani legati alla nuova canzone d’autore, ospite di varie manifestazioni come “Sa(n)remo senza confini” organizzato dalla testata giornalistica de “L’Isola che non c’era”, svoltasi all’interno della storica sede del Club Tenco di Sanremo, “Queste piazze davanti al mare”, “Parabiago d’Autore” e tante altre.

A Marzo 2020 pubblica online un brano autoprodotto “Andrà tutto bene” dedicato a questo particolare momento storico in Italia e nel mondo. Al lavoro attualmente sulle canzoni del nuovo album previsto per il 2021, prodotto sempre da Guido Guglielminetti. Il 16 aprile 2020 viene pubblicato il singolo “Io sono Marco”. 




PREMI E CONCORSI

 

Vincitore BIELLA FESTIVAL 2017.

Premio NUOVO IMAIE 2017.

FIM AWARDS – premio P.A.E. miglior artista emergente 2018.

BOTTEGHE D’AUTORE – premio Miglior Arrangiamento 2018.

VARIGOTTI FESTIVAL CANZONE D’AUTORE – premio secondo classificato 2019.

FINALISTA NAZIONALE 2019: L’Artista che non c’era, Premio Donida, Premio Mario Panseri, 1MNEXT Concerto 1°Maggio – Roma.

FINALISTA NAZIONALE 2020: premio Fabrizio De Andrè, Primo Maggio NEXT 2020 – Concerto 1° Maggio – Roma.

 

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SITO UFFICIALE www.massimostona.com

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SOS Save Our Souls “Non mi fermare” è il terzo singolo estratto dall’album “ESSE O ESSE” in radio da venerdì 17 aprile

Non Mi Fermare - ESSE O ESSE - Youtube

Inoltre, a seguito dell’emergenza Corona Virus, la band ha pubblicato “Segnali”, un brano inedito strumentale extra disco, il cui ricavato verrà interamente devoluto agli Ospedali della provincia di Bergamo.

“Non mi fermare”, terzo singolo estratto dall’album ESSE O ESSE, è un brano che racconta di come i quattro componenti della band abbiano trasformato la loro passione in un lavoro:

«Scrivere, provare, suonare dal vivo nonostante tutto, malgrado i tanti ostacoli che ti portano spesso ad allentare la presa. È impossibile arrendersi quando sogni e fantasia non hanno limiti». SOS SAVE OUR SOULS.

Sulla scia di questo messaggio di risolutezza, assieme all’uscita di “Non mi fermare”, arriva anche la pubblicazione del pezzo inedito strumentale “Segnali”, i cui ricavi saranno destinati alle raccolte fondi del COM – Bassa Bergasmasca per gli Ospedali di Treviglio/Caravaggio e Romano di Lombardia e per la RSA – Anni Sereni di Treviglio.

 

ASCOLTA IL BRANO STRUMENTALE “SEGNALI” QUI: https://spoti.fi/2wIFq1E

PER COMPRARLO QUI: https://bit.ly/34pFmQB


Dicono di loro

 

“Rock italiano, ben costruito, assolutamente radiofonico e senza velleità particolari”. Rumore  

“Il bel pop rock italiano di Bruco e compagni che ha ben poco da invidiare alla grandi produzioni (…) non si smentisce e non si svende in soluzioni scontate da cassetta”. Raropiù 

Esse o esse è un disco di esistenza e di resistenza”. Exitwell

“Esse o Esse porta l’ascoltatore per mano in un viaggio sonoro e lirico molto interessante, caratterizzato da una spiccata capacità descrittiva e da una profondità invidiabile”. Low Music

“Rock d’impatto senza scontate abrasività”. Musica Intorno

“Esse o Esse è un album schietto e appassionato, con cui i SOS Save Our Souls riprendono il proprio posto all’interno della scena rock italiana, dimostrando di poter ancora oggi dire la propria”. Non Sense Mag




Produzione artistica curata da Bruco e Cristian Rocco.

Registrato da Dario Ravelli (SuonoVivo) mix analogico.

Mastering curato da Giovanni Versari.

 

Gli SOS sono: 

Bruco – Voce 

Cristian Rocco – Chitarre 

Mauro Guidi – Basso 

Stefano Guidi – Batteria 

 

Radio date: 17 aprile

Etichetta: IAD RECORDS




BIO

Gli SOS Save Our Souls nascono nel ’93 da un’idea di Bruco (Marco Ferri), voce ed autore, a cui si uniscono inizialmente Milly Fanzaga alla batteria, Marco Manai al basso, Simone Trevisan alla chitarra ed Alex Monetti alle tastiere.Dopo alcuni mesiinizianouna intensa attività livein tutta l’Italia, partecipando ad importanti manifestazioni e rassegne come ilRock Café Live dove si sono esibiscono assieme ad artisti quali Ligabue, E.Finardi, Rats, Timoria, etc. Nello stesso anno vincono la più importante rassegna nazionale dedicata ai gruppi emergenti:Rock Targato Italia.  A luglio del ’94presentano, con una formazione senza tastiere, il loro primo album “De sang Froid”, all’Idroscalo di Milano,assieme a Negrita, Massimo Volume, Modena City Ramblers e la serata viene trasmessa in diretta da Rete 105 (Marco Galli). 

Ad ottobre partecipano alla manifestazione Casa Telethon assieme al cantautore Daniele Silvestri. Nello stesso anno registrano l’album “Negli Occhi”. Nel ’96 si conclude la lunga serie di concerti (174) di promozione che raggiunge le 5.000 copie di vendita. Tra il ’96 ed il ’97 si aggiunge al gruppo il chitarristaCristian Roccoe prosegue l’intensa attività di concerti. Nel ’97 esce il mini-album “Non mi fermare”. 

In questi anni gli SOS diventano una sorta di “bottega artigiana” per diversi musicisti sia in studio che dal vivo. Tra loro c’è il batteristaStefano Guidi. Nel febbraio 2000 viene raggiunta la finale a 8 gruppi di Sanremo Rock 2000. Negli anni seguenti prosegue l’attività live sino al 2003, anno in cui scompare prematuramente il bassistaMarco Manai,coautore di molti brani del repertorio SOS tra cui “Cuore”, “Ancora un’ora”, “Almodovar”, ecc.  Nel 2015 viene rimasterizzato e ristampato l’album “Negli occhi” sia in formato CD che in Vinile. Nel corso dello stesso anno riprende l’attività live con una serie di concerti che portano la band sino in Cina e precisamente a Shanghai in occasione della fiera Music China. 

Il Tour termina nel 2016 con un concerto alTeatro Filodrammatici di Treviglio (BG). Nel 2017 dopo alcuni concerti Bruco e Cristian Rocco decidono di lavorare alla pre produzione di nuovi brani, alla band si aggiungono Stefano Guidi alla batteria e Mauro Guidi al basso e. Nel dicembre 2017 il brano “Presidente”, appare nella compilation prodotta e distribuita daNDS Musicin allegato al mensileTribuna Magazine

Nel novembre 2018 tornano in studio per registrare un nuovo singolo “Ancora Vivere” presentato in anteprima il 5 dicembre 2018 al Teatro Brancaccio di Roma, in occasione dell’evento SLE18 organizzato da Italia Loves Sicurezza e Fondazione LHS. Il 12 marzo 2019 Bruco e Cristian Rocco si esibiscono in acustico a Palazzo Vecchio a Firenze per l’evento “Emozione forte non vuol dire morte”. A marzo – aprile 2019 registrano in studio con Il fonico Dario Ravelli, i brani che andranno a comporre il nuovo album “Esse o Esse”, pubblicato il 19 giugno. Il 9 maggio 2019 si esibiscono presso l’auditorium dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) come ospiti dell’evento “Uno spazio tra salute e sicurezza” con in platea 300 ragazzi delle scuole superiori di Roma. 

 

Contatti e social

 

“Segnali” è disponibile sul SITO degli SOS: https://bit.ly/34pFmQB

 

FACEBOOK www.facebook.com/brucosos/

TWITTER https://twitter.com/sosrockband

INSTAGRAM www.instagram.com/sosrock.band/

CANALE YOUTUBE https://www.youtube.com/user/brucosos1

SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/7Lt5DC1GtoJsTj2UgfQV6v

ITUNES https://geo.itunes.apple.com/it/artist/sos-save-our-souls/623762166?mt=1&app=music

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Covid-19 – “Trova ‘sto Vaccino” canzone per finanziare l’Unicef

PENISOLAMENTO - "Trova Sto Vaccino" - official-video 2020

Covid-19 – “Trova ‘sto Vaccino” canzone per finanziare l’Unicef

Trova ‘sto Vaccino di Penisolamento!
Marzo 2020. Il mondo è sconvolto dal virus del Covid 19 che si è propagato a macchia d’olio in ogni nazione terrestre contagiando centinaia di migliaia di persone.
L’ Italia è stata la prima nazione europea infettata e il governo per cercare di arginare l‘epidemia, che a oggi conta decine di migliaia di contagiati, ha chiuso le attività economiche blindando a casa milioni di italiani. La storia la sappiamo perchè la stiamo vivendo personalmente giorno dopo giorno.
“Io resto a casa” è diventato il motto di ognuno di noi, prigionieri dorati tra le nostre amate mura domestiche.
Da questa quarantena nasce l’idea di una brano …”trova sto vaccino”, un rap old school interpretato da artisti, giornalisti e addetti ai lavori del mondo dello spettacolo, provenienti da ogni parte d’ Italia che rimanendo a casa e senza incontrarsi, hanno aderito a questa iniziativa.
La produzione musicale , che ha dovuto affrontare le grandi difficoltà della distanza dei propri creatori, è tutta rigorosamente “home”e le voci sono state registrate tramite telefono mobile, sfruttando applicazioni telefoniche e con lo stesso procedimento si è realizzato il video.




“Abbiamo deciso di devolvere i proventi di questo pezzo rap alla raccolta fondi di UNICEF per L’emergenza Coronavirus.
UNICEF lavora in Italia e nel mondo per distribuire materiali di protezione per operatori sanitari e per proteggere i bambini fragili e svantaggiati.
Se volete farlo anche voi andate su www.unicef.it oppure donate all’iban IT98 C050 1803 2000 0001 5100 514.”
“Trova sto vaccino” è un inno di speranza…. È un augurio rivolto sia alla popolazione italiana che a quella di tutto il mondo che possa presto tornare alla sognata normalità. Alla realizzazione del brano che nasce da un idea di Marco De Antoniis della Flender Produzioni di Roma e in distribuzione digitale della Wondermark di Brescia con la promozione radio di DCOD Comunication. Il video è stato realizzato con la regia di Marco D’Andragora.
Il video è disponibile su you tube https://youtu.be/0pXtkc0IfqI
“Trova ‘sto vaccino” scritto, composto e prodotto da Marco De Antoniis e Flavio Mazzocchi che ne ha curato l’arrangiamento con la collaborazione del producer DJ Tafta.




E con le voci straordinarie di:

Piero Mazzocchetti – tenore crossover da Montesilvano
Mauro Marino – speaker radio/tv di Radio Italia Solo Musica Italiana da Milano
Sergio Friscia – entertainer televisivo e radiofonico di Radio Dimensione Suono da Roma
Roberta Ammendola – giornalista e conduttrice televisiva Rai da Roma
Gabriele Manzo – giornalista di Rtl 102,5 da Roma
Marco D’Andragora – regista videoclip da Pescara
Mizet – Cantante da Roma
Sylvia Meritano – cantante da Asti
Vito Fullone – rapper da Potenza
Gianluca Giudici – Promoter teatrale da Anagni
Con le chitarre e il basso di
Max Rosati da Civitavecchia e Pierpaolo Ranieri da Roma

 

FONTE: bellacanzone.it
VIDEO: youtube.com

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Christian Frosio “Distante” in radio dal 3 aprile il secondo singolo estratto dall’album d’esordio “Mille Direzioni”

Il cantautore bergamasco torna con un brano intimo e malinconico sulle ripercussioni emotive dettate dalla fine di un rapporto. 

“Distante” racconta della consapevolezza di una relazione finita, quando è necessario reagire con forza per staccarsi da una situazione che, pur nell’evidenza della sua conclusione, tiene ancora legate due persone. La canzone esprime una reazione di orgoglio, il recupero con forza della propria dignità, che è stata calpestata da chi non vuole (ma desidera inconsciamente) essere ancora protagonista della vita dell’altro.

Questo è il secondo singolo estratto dall’album d’esordio “Mille Direzioni”, dove un cantautorato pop-rock modellato interamente sull’identità del musicista, porta in auge il tema dell’abbandono fra atmosfere oniriche e intimiste di grande impatto scenico.

Il disco si compone di 8 brani (34 minuti di musica) diversi tra loro:

«La diversità dei brani deriva dall’esigenza, da parte del nucleo primario della canzone (voce e chitarra), di richiedere un proprio abito cucito su misura. Sono canzoni nate da un elemento scatenante (il “filo da sbrogliare” per dirla alla Montale), ma che si portano dietro un’esperienza maturata su un periodo più lungo. Le canzoni sono quindi esseri maturi e ben distinti tra loro che richiedono una cura e un rispetto particolare e personale». Christian Frosio

 

DICONO DI LUI

“C’è qualcosa di salvifico in queste otto composizioni, brani che sembrano scritti da un amico che ne ha passate tante, e che per questo è capace di aiutarti a credere che tutto prima o poi andrà bene”. Rumore

“Un’autoproduzione davvero corposa segno anche di grandi ascolti e di raffinato gusto che attinge a piene mani dal mondo delle grandi scuole tradizionali, quelle che permettono il magico incontro tra la canzone d’autore e il vero pop italiano”. Loudvision

“Il suono del grande pop italiano, quello “sinfonico” di arrangiamenti solenni. Un disco di grandissime prospettive questo dal titolo Mille direzioni”. Just Kids Magazine

“Christian Frosio dimostra apertura e maturità nel gestire con peso poetico e mai scontato la leggerezza estetica di canzoni pop italiane che non restano chiuse dentro i cliché della nostra tradizione. Apertura e maturità appunto”. Music Letter

“Un album consigliato a tutti coloro a cui piace emozionarsi, ascoltando un album che parla di sentimenti e che trasmette un senso di malinconica gioia”. Mescalina

Radio date: 3 aprile 2020

Pubblicazione album: gennaio 2020

Autoproduzione

 

BIO

Christian Frosio è un cantautore bergamasco. Laureato al Dams Musica di Bologna (città che lo ha “adottato” per 9 anni) con una tesi sulla ricerca vocale di Demetrio Stratos, a 6 anni comincia a suonare la chitarra e dieci anni dopo a scrivere le prime canzoni.

Cresciuto tra i vinili e le canzoni del cantautorato italiano, fa palestra musicale in qualità di chitarrista e cantante in diverse cover band rock attive sul territorio di Bologna, Bergamo e Brescia (tra cui una tribute band dei Dire Straits), elaborando nel mentre il suo progetto cantautorale “Mille Direzioni” (titolo omonimo del primo album) che lo vede curare interamente la scrittura, l’arrangiamento e la produzione dei suoi brani. 

A fine 2018 pubblica il primo 45 giri viruale “Apri La Finestra/”La Nostra Casa” disponibile solo nella versione doppio videoclip. “Apri la Finestra”, videoclip scritto e realizzato con Michele Bernardi, regista di animazione tra i più affermati in Italia (Luci della Centrale Elettrica, Tre Allegri Ragazzi Morti, Colapesce), è finalista all’ “Experimental, Dance & Music Film Festival” di Toronto (CAN), al “Biella Music Festival”, al Los Angeles Festival of Cinema (USA). “La Nostra Casa”, secondo video/brano musicale, interamente autoprodotto, di cui Frosio cura interamente la regia, viene nominato tra i Best Music Video al Prisma Independent Rome Film Awards (feb 2019). Una seconda versione remixata e rimasterizzata è contenuta nell’album “Mille Direzioni”. 

“Anime leggere” e “Distante” sono i primi due singoli estratti. 

Christian Frosio suona voce, chitarra, basso, pianoforte e tastiere.

 

Contatti e social

SITO www.christianfrosio.com

Canale Youtube: www.youtube.com/channel/UCk6paGDENXHAHIduZrSwI7g

Facebook: www.facebook.com/frosiochristian

Instagram: www.instagram.com/christian_frosio

Spotify: https://open.spotify.com/artist/6hckutcn4bPclka9EQqPYr

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Esc “La principessa sul triciclo”

In perfetto equilibrio tra scrittura di stampo cantautorale e un sound contemporaneo, il cantante romano presenta il suo singolo come una delicata favola metropolitana. Il brano anticipa il suo disco “Argonauta”.

In radio dal 12 marzo. 

Nella ruota destra farfalle e musica

Nella sinistra una stanza gelida

 

La Principessa sul Triciclo è un inno alla delicatezza, al rispetto del tempo, del vissuto e della ricerca personale degli altri. Ricerca che può portare ad allontanarsi per scovare se stessi o addirittura proteggersi. Il testo invita a rispettare questa ricerca anche (e ancora di più) quando si è innamorati.

La produzione artistica del musicista e arrangiatore Alberto Paderni rende il brano una realtà onirica, in cui beat, archi, pad e synth trovano la loro comfort zone, incanalando la narrazione della canzone in un ambiente caldo e dai contorni sfumati, quasi subacqueo. 

La produzione di questo singolo vede anche la collaborazione di Antonio Pagano e Simone Visani.

La copertina del singolo è una foto scattata dallo stesso ESC, sulla quale è stato aggiunto il titolo in un font illustrato che cita quello della copertina di “Storia di un impiegato” di Fabrizio De André.  

Il singolo è tratto dall’album d’esordio di ESC intitolato “Argonauta”.

«Argonauta è il mio disco 0, rappresenta tutto ciò che non ho fatto fino ad oggi in campo musicale ed è il punto di partenza di un percorso artistico che voglio coltivare al meglio. Sono sempre stato interessato ai contrasti e alle analogie tra le parti opposte e tanto Esc quanto Argonauta ne sono pervasi. Esc come nome nasce da una mattina di hangover: dopo una festa, avevamo scritto i nomi sui bicchieri ma sul mio era rimasto solo “ESC”. Allo stesso tempo il nome ha un forte legame con la scelta del percorso che ho scelto di intraprendere che mi ha portato a lasciare la mia vita da ingegnere per scrivere e cantare canzoni, qui il contrasto. Argonauta, oltre a essere il nome del mio storico gruppo di amici “argonauti”, non solo rappresenta il viaggio ma è un nome che sicuramente rimanda al classico. Al contrario, a livello di “suono” rimanda a qualcosa di più “scientifico” o “spaziale”». Esc.

 

Radio date: 12 marzo 2020

Pubblicazione album: maggio 2020

 

BIO

Nato a Roma da padre emiliano e madre romana, Francesco Botti, in arte ESC, inizia a suonare entrando a far parte dei For a Saleswoman’s Sake, gruppo post rock romano, e con loro apre nel 2009 un concerto dei Bologna Violenta, progetto solista di Nicola Manzan, chitarrista del Teatro degli Orrori

In seguito ESC vince una borsa di studio al Centro Europeo di Tuscolano (CET), accademia di musica di Mogol, dove segue lezioni di composizione, scrittura testi ed interpretazione della canzone italiana. Nello stesso frangente, fa la conoscenza di diversi artisti provenienti da tutto il territorio nazionale.

Dopo la laurea in ingegneria, si trasferisce a Modena ed è proprio lì che compie i passi più importanti. Attraversa una nuova fase di scrittura, che si conclude con la produzione di nuovi inediti. I pezzi vengono arrangiati in elettrico con una formazione efficace e solida, e riscuotono da subito un ottimo riscontro, procurando a ESC l’opening del concerto dei SickTamburo + Ros all’Ardeforte Festival 2018, e permettendogli di salire anche sul palco del “Che Effetto Fa Tour” in apertura ai Kutso. 

Durante l’estate 2019, ESC lancia il “Pazzesco Cover Contest”, 8 brani provenienti dalla scena nazionale e non, riarrangiati e presentati sul suo profilo Instagram; una gara che coinvolge i suoi followers tanto da trasformarsi in un mini tour estivo, il “Pazzesco Summer Tour”.

Il singolo “La principessa sul triciclo” anticipa “Argonauta“, album di esordio del cantautore romano – ad  oggi alle fasi finali di mix con la produzione di Alberto Paderni (BlueBeet Studio di Reggio Emilia) – la cui uscita è prevista per maggio 2020.

 

 

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ZUIN “Missili a Baghdad”

In radio e sulle piattaforme digitali il nuovo singolo di Zuin 

Cover: Ludzeg

Quando la scuola, il lavoro, ti schiacciano e mettono il merito all’ultimo posto, la sfida è non arrendersi e prendersi la propria rivincita. In fondo “anche Margherita Hack andava male a scuola”

La produzione artistica è affidata ancora una volta al chitarrista e produttore Claudio Cupelli, con cui aveva collaborato per la realizzazione del disco d’esordio PER TUTTI QUESTI ANNI (Volume!, 2018).

La cover del singolo è stata realizzata con la tecnica del collage a mano dall’artista brasiliana Ludzeg, pseudonimo di Ludmilla Zeger.

Il cantautore rock che nel 2018 ha suonato sul palco del Primo Maggio Roma, ha partecipato qualche giorno fa al progetto #specialstage di Officine Buone per dare supporto ai pazienti del Centro Clinico Nemo di Milano tramite la musica live suonata da casa:

https://www.facebook.com/OfficineBuone/videos/675845309891387/

Con lui artisti come Brunori SAS Margherita Vicario, Eugenio in Via di Gioia, Marco Maccarini, Cimini e tanti altri.

 

RADIO DATE: 27 marzo 

ETICHETTA: VOLUME!

 

BIO

Zuin è un progetto nato nel 2016 con la voglia di raccontare storie, sentimenti e sensazioni. Fin da subito per Zuin inizia un never-endig tour, chitarra e voce, che lo porta a suonare su palchi importanti e come supporter di artisti di punta della scena musicale indipendente italiana. Nell’aprile 2017 partecipa alla finale di Special Stage di Officine Buone, ricevendo il Premio Social, fino ad arrivare nel 2018 al prestigioso palco del Primo Maggio a Roma come uno dei tre vincitori del contest 1MNext.

Con l’etichetta VOLUME! pubblica tre singoli: Fantasmi (maggio 2017), Oh mio Dio! (novembre) e a giugno 2018 Io non ho paura, title track dell’ep eponimo contenente i tre brani pubblicati più l’inedito Credimi. Tutti i brani sono realizzati con la collaborazione artistica di Claudio Cupelli (produttore artistico e co-arrangiatore dei brani), e i tre singoli sono accompagnati dai relativi video in premiere su prestigiosi portali e raggiungono la TOP 20 della Indie Music Like, classifica di gradimento delle radio indipendenti italiane. Il 20 novembre 2018 esce Bianco (cantata in coppia con Daniela D’Angelo) che anticipa di qualche giorno l’uscita del disco d’esordio PER TUTTI QUESTI ANNI sempre con l’etichetta VOLUME! Gli ultimi estratti dall’album sono Monza Saronno e Hannah Baker.

 

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Givo “Conoscermi” il cantautore, compositore e produttore presenta il singolo che invita a rifiutare il potere dell’apparenza

Sound anni ’80 e animo cantautorale si incontrano in un inedito match musicale realizzato con la collaborazione di Mirko Cristiano e Joe Santelli.

 

“Conoscermi” nasce dall’idea di unire scrittura cantautorale e sonorità strettamente legate alla cultura disco ‘80s descrivendo l’arroganza di chi crede di conoscere le persone solo per le apparenze che traspaiono dalle stesse.

Il brano è stato realizzato in collaborazione con Mirko Cristiano, mentre il processo di mastering e registrazione vocale è stato effettuato a cura di Joe Santelli.

 

Radio date: 10 marzo 2020

Autoproduzione

 

BIO

Giuseppe Vito, in arte Givo, è autore, compositore e produttore musicale.

Nasce il 20 marzo 1978 a Rogliano provincia di Cosenza e all’età di 16 anni, seguendo la sua vocazione artistica decide di intraprendere la carriera di Vocalist e Speaker radiofonico iniziando a far sentire la sua voce in varie discoteche nazionali ed estere. E fra le tante si ricordano: Alien (RM), Castello (CS), Colossos (Lloret de mar), Ecu (RN), Gilda on the Beach (RM), Goa (RM), Horus club (RM), Jungle (CS), Morgana (CS), Piper (RM), Revolution Disco (Lloret de mar).

Nell’anno 2000 a Roma incide i suoi primi demo musicali in un piccolo studio di registrazione sulla Nomentana in collaborazione con due suoi amici Disc-Jockey. La sua naturale predisposizione verso la musica e la scrittura lo portano a comporre e produrre diverse canzoni che abbracciano molte culture musicali.

Nell’anno 2002 la sua “Looking for your soul” viene selezionata e inserita in una compilation dal titolo “Pure” da una etichetta indipendente di Los Angeles. Nel 2004 compone “Your Heaven”, “The power of thought” e “The God’s archer”, tre brani rock che mostrano una grande versatilità ed un’ampia visione artistica.

Nel 2008 il suo brano “Frasi fatte” viene selezionato dalla Universo Spa che propone all’artista una esclusiva editoriale. Nel 2010 arriva la svolta elettronica con “Quadri Storti” che tratta il tema della corruzione. Il brano viene registrato e arrangiato da Angelo Sposato. Nel 2013 il suo brano “Why call my name” viene selezionato da un’agenzia musicale di New York che si occupa di colonne sonore per cinema e TV.

Nel 2019 produce il singolo “Spicy Love”, brano pop registrato dal vivo insieme alla sua band “The Bonheys”.

Inizia il suo 2020 con la produzione del singolo “Segui il tuo vento” rilasciato sotto lo pseudonimo di Toro Cozzante. Il brano è arrangiato da Joe Santelli e registrato presso lo studio di registrazione Officine 33 giri di Cosenza. Il suo nuovo singolo dal titolo “Conoscermi” è in radio dal 10 marzo.

 

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Jambow Jane “Sicurezza” è il nuovo singolo della band pop-rock composta da una famiglia italo-brasiliana

Il concetto di sicurezza e protezione viene raccontato dal nucleo familiare che ha fatto della musica il collante cardine della propria unione.

“Sicurezza” è un brano che fa sua l’ambiguità di un concetto a volte illusorio:

«Tutti noi cerchiamo sicurezza – raccontano i Jambow Jane – dai nostri rapporti personali a quelli con il mondo esterno. Abbiamo bisogno di sentire conforto ed avere delle approvazioni dai nostri cari o dal sistema, che ci può fornire, o meno, questa tanto desiderata sicurezza o l’illusione della stessa. Ciò che è palese è che, nonostante le tecnologie e le conoscenze continuino ad avanzare, il nostro senso di insicurezza e timore sembra essere sempre più consistente. Arriviamo ad un punto in cui non sappiamo nemmeno noi se questa benedetta sicurezza esista oppure no. È questo il succo del brano». 

Per la registrazione di questo pezzo, i Jambow Jane hanno deciso di affidarsi allo studio “Sotto il Mare” di Verona, che ha già visto la presenza di artisti famosi del calibro di Elisa e, più recentemente, del cantante britannico Lewis Capaldi, noto per il brano “Someone you loved”.  

Fra gli artisti che hanno collaborato artisticamente con la band ricordiamo i nomi di Roberto Zantedeschi alla tromba e Stefano Menato, che ha registrato le parti di sassofono e che ha di recente partecipato al Festival di Sanremo 2020 in accompagnamento a Raphael Gualazzi con il brano “Carioca”. 

Il gruppo musicale dei Jambow Jane è anche una famiglia e si compone di due genitori (Flavio e Marly), tre fratelli (Bea, Julio, Marcelo) ed un amico che ormai si può considerare un fratello (Nick). 

Essendo tutti cresciuti in un contesto musicale, l’avvicinamento al canto e agli strumenti è stata una conseguenza logica dello stile di vita di ognuno.  Quello che all’inizio era semplicemente un passatempo in famiglia, con gli anni si è trasformato in un progetto vero e proprio che si è materializzato, nel 2016, con la formazione attuale. 

Vista la differenza di età e di esperienze di ognuno, il sound dei Jambow Jane viene inevitabilmente contaminato da varie influenze stilistiche e di genere musicale. È proprio per questo che la band non si incastra in una categoria sola quando si parla del modo di far musica. Suonare per i Jambow Jane significa esprimere le proprie peculiarità e caratteristiche, unendole alle altre e rendendole armoniche nel loro intero. L’eterogeneità, infatti, è un tema molto caro alla band come dimostra anche il loro album pubblicato nel 2017 “Worlds and Bridges” in cui si ambisce a unire mondi diversi attraverso ponti.

 

Radio date: 6 marzo 2020

Etichetta: Jambow Jane

 

BIO 

I Jambow Jane sono un gruppo composto da una famiglia italo-brasiliana di 5 persone + 1 amico.

Con più̀ di 200 concerti in svariate località, la band vanta di essere stata nominata “best Italian blues band” nel 2018, nonostante il “blues” non sia il genere principale della band. Da questa vittoria, tuttavia, ne è conseguita l’esibizione in apertura al concerto di Steve Hackett, in occasione del Pistoia Blues Festival 2018. 

Nel 2019 la band si esibisce anche durante il prestigioso Musica Riva Festival, che accoglie ogni anno artisti illustri da ogni parte del globo. Oltre a ciò, la band ha intrapreso alcune tournee, sia sul suolo europeo, in particolare Germania e Olanda, sia sul continente Sudamericano, in particolare in Brasile. Durante quest’ultima, i Jambow Jane hanno condiviso il palco con un famoso cantautore degli anni ‘70, Walter Franco, purtroppo deceduto qualche mese fa. 

Infine, la band ha esperienza con situazioni di concerti privati, a cui hanno partecipato più volte. Più recentemente, sono stati incaricati di intrattenere la serata in occasione del Capodanno 2020, riscuotendo particolare successo.  

La band spazia da un repertorio acustico ad uno rock. Il genere con cui si esprimono maggiormente è il pop-rock, ma i Jambow Jane hanno esperienze multiple con diversi generi musicali, nonostante puntino maggiormente sulle esperienze di stampo pop-rock o puramente incentrate sul loro repertorio. 

Il grande punto di forza della band sta proprio nei live. I concerti Jambow Jane sono caratterizzati da una forte componente emotiva e di pura energia, garantendo la creazione di un ambiente di interazione con il pubblico. Lo spirito è quello della magia della musica live, che puntualmente regala al pubblico inaspettate e sorprendenti improvvisazioni. Ovunque la band sia già passata, il pubblico ha saputo cogliere quest’energia e trasformarla in momenti indimenticabili. 

I Jambow Jane si esibiscono, con l’attuale formazione, dal 2016. Hanno all’attivo due album ed un singolo ed attualmente stanno lavorando per l’uscita di nuovo materiale.  

I Jambow Jane sono:

– Marly Kerpe (tastiere)

– Flavio Prada (chitarra e voce)

– Beatriz Oliveira Prada (voci e percussioni) 

– Julio Oliveira Prada (chitarra solista)

– Nick Petricci (batteria/percussioni e altro)

– Marcelo Oliveira Prada (basso e voce) 

 

La band canta in 3 lingue: inglese, portoghese ed italiano. 

 

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10 Hp “Figli della luna” il rock della band siciliana torna con il secondo singolo che anticipa il nuovo album in uscita il 20 marzo

L’urlo dei più deboli diventa musica nel brano in radio dal 6 marzo.

Figli della luna è la richiesta d’aiuto di chi è nato in mezzo al niente, di chi scappa dalla guerra o da una vita che non gli appartiene. È l’urlo degli emarginati, un pugno allo stomaco che racconta senza retorica il viaggio intriso di precarietà di chi mette a rischio la propria vita e quella dei propri figli, affinché i loro sogni possano continuare ad esistere.

Il singolo precede il nuovo album “Mantide” in uscita il 20 marzo.

https://www.youtube.com/watch?v=2XgziEYpnyA

Radio date: 6 marzo 2020

Pubblicazione album: 20 marzo 2020

Autoproduzione

 

BIO

I 10 HP nascono nell’estate del 2005 nell’entroterra siciliano.

Nel 2007 pubblicano l’album “Verde, Bianco e…Rock”. Finalisti al Festival Pub Italia, nel 2008 si classificano ottavi al festival Martelive, vincendo il premio “visibilità su YouTube” e ottengono il quarto posto e il premio “Miglior Arrangiamento” al Lennon Festival.

Sempre nel 2008 si classificano al primo posto nel contest Alice Tutta un’altra musica, entrando tra i 12 finalisti del Premio De Andrè. Nello stesso anno ottengono il quarto posto nella finale di Sanremo Rock. Nel 2009 sono terzi al Lennon Festival, tra i finalisti di Area 24 web music contest, del Transilvania music contest e tra i semifinalisti del Pop Rock Contest e del Tour Music Fest.

Nel 2010 vincono il Gallirecords Italia Festival, etichetta con cui pubblicano l’album “L’ennesimo errore”.

Nel 2012 sono tra i 12 finalisti del 62° Festival di Sanremo.

Nel 2014 suonano a Perm, in Russia.

Nel 2015 suonano ad Aarhus in Danimarca.

 

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Lisbona “Ikea” in radio il nuovo brano del cantautore torinese

Dopo aver aperto a novembre il “Revelation Tour” di Mika nella sua tappa piemontese, l’artista polistrumentista presenta il singolo che, attraverso sonorità anni’80 attualizzate, racconta le dinamiche proprie della fine di una relazione d’amore fra due ragazzi di oggi.  

“Ikea” è un brano nato una sera tardi per colpa di un buon profumo:

«Era una sera in cui avevo bisogno di esser dondolato da bassi analogici su un ritmo lento e rigorosamente in levare. Il brano racconta della fine di un rapporto, di come si diventa d’improvviso meno importanti di un burro cacao smarrito o di un tubetto di mascara volto drammaticamente alla fine dei suoi giorni da “imbellettatore di occhi». Lisbona

Su queste immagini narrative, Lisbona ha poi iniziato a costruire il brano vero e proprio tenendo a mente di voler utilizzare pochi suoni ma essenziali.

Ormai affezionato ai sintetizzatori anni ‘80, ha scelto ancora moog e prophet come compagni di viaggio, ovvero gli stessi strumenti scelti come protagonisti delle produzioni dei quattro singoli pubblicati in precedenza (con supervisione e partecipazione artistica dei Subsonica e distribuzione Artist First).

 

Radio date: 18 febbraio

Autoproduzione

 

BIO

Luca Fratto, in arte Lisbona, nasce e cresce in provincia di Torino. Il padre, Antonio Fratto, suona la chitarra ed è stato solista dei Ragazzi del Sole e dei Flora, Fauna e Cemento, storici gruppi rock anni 70′ sotto contratto con la “Numero uno” (etichetta di Mogol/Battisti). La madre Carla Panzera invece è cantante lirica professionista. 

Lisbona è polistrumentista, suona pianoforte, batteria e chitarra, strumento che lo definisce per lo stile assolutamente personale con cui la suona. Ma va oltre il suono degli strumenti tradizionali e si rivela esperto nell’uso dell’elettronica, vero e proprio ingegnere di suoni ed effetti.

Ha all’attivo diverse pubblicazioni, alcune con Vicio, bassista dei Subsonica con cui collabora da tempo. È stato inoltre finalista al Premio Lunezia 2017 e nello stesso anno è stato selezionato per le audizioni di Sanremo Giovani 2018 davanti alla commissione presieduta da Claudio Baglioni.

A Luglio 2018 Lisbona è il vincitore assoluto del Premio Bindi con il brano “La serie da solo” pubblicato il 23 ottobre da A1. A Dicembre 2018 compone e firma le musiche di “Attraverso un Girone” film di Riccardo Bianco prodotto da GroundVistaPictures. Il film ha vinto la candidatura finale al DIG awards. Lisbona pubblica poi, sempre con Artist First, quattro brani con la supervisione e partecipazione artistica dei Subsonica.

Il 24 Novembre 2019, al Pala Alpitour di Torino, apre il “Revelation Tour” di Mika.

 

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Ippolito “Con le mani” arriva in radio il singolo che precede l’uscita dell’album di cover “Piano pop”

La reinterpretazione al piano della hit senza tempo di Zucchero, abbraccia un abito espressivo alternativo che le conferisce una nuova identità. 

La cover di “Con le mani” eseguita da Ippolito, è un tributo ad Adelmo Fornaciari, in arte Zucchero: 

«Non poteva mancare nel mio nuovo album la canzone con la quale ho deciso di omaggiare uno dei miei cantautori di riferimento. “Con le mani” è uno dei suoi grandi successi, ma al contempo, un brano che esprime energia e sensualità. Il piano che ho suonato si sposa bene con la ritmica del pezzo». Ippolito

Il progetto discografico “Piano pop”, nasce da una duplice esigenza: vivere un percorso artistico attraverso brani di successo che hanno segnato il percorso musicale di Ippolito e riproporre, in chiave rielaborata, delle canzoni della musica italiana che sono rimaste nel cuore della gente grazie al forte impatto emotivo dettato dall’aspetto puramente melodico del mosaico strutturale di un brano.

 

Autoproduzione

Pubblicazione album: marzo 2020

 

BIO

Ippolito è un cantautore italiano. Muove i primi passi nell’ambito musicale, imparando a suonare il piano, e successivamente, appassionandosi al canto. Nel tempo, la voglia di esprimere le proprie emozioni, porta Ippolito ad intraprendere la strada cantautoriale. Esordisce nel 2002 con il suo primo album dal titolo “Sempre tu”. Dopo un periodo di ricerca, Ippolito incide il secondo album dal titolo “I ricordi del passato”, trainato dall’omonimo singolo. I buoni risultati ottenuti, portano alla realizzazione del terzo progetto discografico, nel quale, il brano “Dimmi come”, una sensuale ballata latina, risulta come il più apprezzato. L’esigenza di rinnovarsi e sperimentare un nuovo sound, avvicina Ippolito ad uno stile musicale più commerciale e alla realizzazione del vivace album dal titolo “Centofiori”.

 

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Eleviole? “Dieci gocce” è il nuovo singolo della cantautrice indie pop dal disco “Dove non si tocca”

Che fine hanno fatto le viole?

Timidamente nascoste nell’erba o fuggite dal caos metropolitano?

Dieci gocce è una canzone nata pedalando per le strade di Milano. Vagamente autobiografica, racconta della passione di una notte vissuta soltanto in sogno, grazie alle “dieci gocce per dormire”. 

C’è una città vivida di ricordi ed immagini e una femminilità delicata, forse un po’ troppo sognante per affrontare la realtà. 

“Il videoclip è totalmente al femminile, l’ho girato io e le mie amiche si sono prestate a questo gioco, prepararsi per un appuntamento che esiste solo in sogno. È stato quasi un esperimento antropologico vedere come ognuna affronta questo tema in modo diverso, con la propria sensibilità, e sono felice di aver condiviso questa esperienza con loro”. Eleviole?

La cantautrice ELEVIOLE? sarà protagonista all’ATTICO MONINA, il format che il noto giornalista Michele Monina organizzerà a Sanremo in contemporanea con il Festival. Un graditissimo ritorno per la cantautrice milanese che proprio da lì ha spiccato il volo con il disco DOVE NON SI TOCCA, il suo album d’esordio.

“Sono felicissima che il viaggio di “Dove non si tocca” mi faccia sbarcare a Sanremo all’Attico Monina per il secondo anno consecutivo – racconta Eleviole? -. Nel 2019 sono partita proprio da lì ed è stata un’esperienza che mi ha portato tanto, sia dal punto di vista artistico che emotivo, sono pronta per uno spumeggiante bis!”

Nell’album Dove non si tocca le parole in punta di piedi diventano filastrocche viste dagli occhi e dalle mani dei trent’anni. 

Il progetto racconta il mondo disilluso dell’età adulta attraverso canzoni-non canzoni, proprio come le filastrocche che si canticchiavano da bambini.

Sonorità acustiche (violino, ukulele, toy piano) su una ritmica prevalentemente elettronica descrivono un mondo che dalla realtà guarda verso la nostra fanciullezza perduta.

Un pop leggero ma denso allo stesso tempo, con diverse profondità di lettura.

L’album è stato ottimamente accolto dalla critica e ha ricevuto alcuni voti come Miglior Opera Prima al Premio Tenco 2019.

L’album è accompagnato dall’omonimo road movie in bicicletta girato percorrendo in 8 giorni la distanza da Oporto a Finisterre. Una piccola grande impresa femminile per far vivere i personaggi e le suggestioni che compongono le canzoni del disco. 

 

 

Attualmente l’artista sta lavorando al secondo album, previsto per fine 2020.

 

Etichetta Volume!

Pubblicazione album: gennaio 2019

Radio date 31 gennaio 2020

 

BIO

 

Eleonora Tosca è cantautrice e medico veterinario, ha attraversato l’Italia in autostop per farne un video documentario (Autostop, Bonsai TV, regia di Fabio Luongo) e ha studiato arti circensi e teatro.

Con la band Ariadineve ha pubblicato “Buone Vacanze” (Artevox/EMI 2009) prodotto da Paolo Benvegnù e Lele Battista e “Ti volevo dire” (Artevox 2014) prodotto da Leziero Rescigno (La Crus). Il singolo “d’Estate” (Artevox/EMI 2008) è stato uno dei brani più trasmessi della stagione nei principali network nazionali. 

 

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SALINITRO “Non mi rispondi” in radio dal 28 febbraio 2020 il secondo singolo del cantautore siciliano

Il pezzo registrato presso il Massive Arts Studios di Milano svela un indie pop contemporaneo che strizza l’occhio a sonorità elettroniche provenienti dal passato.  

 

Mentre Pezzi dello stesso cuore, primo singolo d’esordio di Salinitro, invitava a riflettere sui sentimenti che legano due persone fra loro e a “rischiare di precipitare”, Non mi rispondi, secondo singolo del cantautore, esprime una reazione alla non volontà o all’impossibilità nel proseguire una relazione da parte di qualcuno a cui teniamo. Che si tratti di amore, di una semplice infatuazione o di un rapporto familiare, se dall’altra parte non c’è risposta a un certo punto è giusto lasciarsi tutto alle spalle.

Il pezzo è stato registrato e prodotto al Massive Arts Studios di Milano. 

Autoproduzione

Radio date: 28 febbraio 2020

EDIZIONI: Massive Arts Italy

BIO 

Emanuele Salinitro, in arte Salinitro, nasce a Gela, in Sicilia, il 2 ottobre 1990. Grazie alla passione per la musica nutrita da entrambi i genitori e all’ascolto della vasta collezione di dischi presenti in casa, Salinitro comprende fin dalla primissima adolescenza che la musica sarebbe stata parte integrante della sua vita. Inizia, così, a prendere alcune lezioni di piano, sostituite poi dalle lezioni di canto. Il canto, in particolare, si rivela il suo canale espressivo per eccellenza e cominciano a susseguirsi tutte quelle esperienze che contribuiscono alla formazione di un cantante: karaoke nei locali, concorsi canori locali e nazionali, serate dal vivo con musicisti. Successivamente, la voglia di crescere artisticamente avvicina Salinitro alla sfera compositiva grazie ad alcune lezioni di chitarra e, soprattutto, alla scrittura di testi.

L’incontro con il produttore artistico Fabrizio Grenghi nei Massive Arts Studios di Milano, avvenuto nel marzo 2019, apre un nuovo capitolo nel percorso musicale di Salinitro, trasformandolo in cantautore e rendendo possibile la pubblicazione di alcuni suoi brani.

Contatti e social

Instagram www.instagram.com/salinitro_official/?hl=it

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BELITA “Jefa” il reggaeton dell’artista italo-brasiliana esplode nel nuovo brano registrato al Massive Arts Studios

Dopo i favorevoli risultati raggiunti dall’ album “AGORA OU NUNCA”, pubblicato lo scorso 18 ottobre, arriva in radio il 28 febbraio il singolo che anticipa il nuovo progetto discografico in uscita nell’autunno 2020.

 

Sensualità, potere, indipendenza e allegria sono le caratteristiche che descrivono la donna protagonista di Jefa. 

Una donna padrona di se stessa, che si destreggia tra feste e divertimento, danzando decisa tra amici, amanti e seduzione. Azioni che si traducono in una canzone dal ritmo forte e coinvolgente, dai toni accattivanti e con carica di quell’energia che si sprigiona quando si balla, godendosi la vita appieno ed approfittando di ogni suo attimo.

Prosegue così la scalata della poliedrica ed eclettica cantautrice che ha già raccolto numerosi consensi con il precedente lavoro discografico AGORA OU NUNCA, i cui singoli (e relativi video) estratti, hanno raggiunto un successo virale su YouTube.

Il brano “Comando”, pubblicato a settembre 2019 ha conquistato inoltre la 39° posizione della Indie Music Like e ha condotto l’artista a partecipare allo Speciale di RAI 1 presentato da Cinzia Fiorato e andato in onda l’11 gennaio 2020.   

 

HANNO DETTO DEL SUO ULTIMO LAVORO

“L’artista friulana continua a proporsi con sound e linguaggio proprio del latinoamerica, andando ad affrontare sul proprio terreno artiste che hanno certe espressioni scritte nel dna”. All Music Italia

“Parliamo di bellezza e sensualità ma anche di una particolare ricerca che vuole contaminare gli standard main stream della più classica scena latino americana”. Loudvision

“Elettronica e sex appeal, ma anche quel concetto sociale di emancipazione femminile, o di appartenenza e condivisione”. Exitwell

“Isabella Dall’Agnese (questo il suo vero nome) ha saputo dare ad un genere oltremodo conosciuto e – per tanti versi – assai inflazionato dal mercato internazionale”. 100decibel

 

Radio date: 28 febbraio 2020

Autoproduzione

Edizioni: Massive Arts Italy

 

BIO

Nata a Pordenone nel 1994 da padre italiano e madre brasiliana, Isabella Dall’Agnese (questo il suo vero nome) è un artista a tutto tondo: canta, balla ed è autrice dei suoi brani.  Inizia fin da bambina a studiare canto, il quale studierà per cinque anni, e, solo dopo il primo anno, ottiene il suo primo riconoscimento vincendo una borsa di studio come “voce rivelazione” nel pordenonese.  In concomitanza, studia anche ballo per undici anni a livello agonistico, passando da danza classica, a danza Jazz fino ad arrivare all’hip-pop.

Trasferitasi a Milano comincia il suo percorso artistico registrando le sue prime cover di artisti tra le quali Alicia Keys e Adele, negli studi di registrazione Massive Arts di Milano, la quale lei stessa definisce come la sua seconda casa. Nel 2017 lavora alle sue prime canzoni inedite, ed è così che nasce “WAVES” di cui ne cura ogni singolo aspetto, decidendo anche la location del videoclip che viene girato nella stupenda Positano, città scelta dall’artista, perché rispecchia perfettamente il profondo significato della canzone. Il brano ottiene un notevole successo soprattutto sul web.

A distanza di pochi mesi, si getta a capofitto nel mercato latino, registrando d’ora in poi brani in lingua spagnola, una delle quattro lingue che parla. Arriva, quindi, il suo secondo singolo dal titolo “AGORA OU NUNCA”, ed anche questa traccia si posiziona tra le canzoni più ascoltate facendo crescere la sua visibilità. Il video di questa canzone viene girato a Milano e raggiunge quasi mezzo milione di visualizzazioni su YouTube, diventando così il video più visto dell’artista.  A fine 2018 lavora al suo nuovo album in uscita ad ottobre 2019. I primi tre singoli, i cui video sono stati interamente realizzati in Brasile, hanno immediati riscontri positivi sia in radio che nel web facendo affermare l’artista per l’energia e la passione che trasmette nei suoi brani. Il 24 settembre 2019 esce il singolo “Comando” che ha raggiunto la 39° posizione della Indie Music Like e ha condotto l’artista a partecipare allo Speciale di RAI 1 presentato da Cinzia Fiorato e andato in onda l’11 gennaio 2020. Il 18 ottobre viene pubblicato l’album “AGORA OU NUNCA”, che ha raccolto consensi e approvazioni dalle più importanti webzine recessioniste. Il 28 febbraio 2020 arriva in radio “Jefa”, il primo pezzo di un nuovo ep in uscita nel prossimo autunno.  

 

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Ippolito “Fatti avanti amore” è la cover del brano di Nek arrivato secondo al festival di Sanremo e reinterpretato dal cantautore salernitano

Il singolo anticipa il progetto discografico PIANO POP che raccoglie le reinterpretazioni di molti dei brani cult made in Italy.

«L’idea di interpretare questo brano nasce dall’energia che questa canzone trasmette e dalla mia personale stima per Nek. L’arrangiamento che ho realizzato al piano, è una novità se si considera che il brano gode di sfumature rock e nella sua versione originale, non contempla il piano appunto». Ippolito

Il progetto discografico “Piano pop”, nasce da una duplice esigenza: vivere un percorso artistico attraverso brani di successo che hanno segnato il percorso musicale di Ippolito e riproporre, in chiave rielaborata, delle canzoni della musica italiana che sono rimaste nel cuore della gente grazie al forte impatto emotivo dettato dall’aspetto puramente melodico del mosaico strutturale di un brano.

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Radio date: 4 febbraio 2020

Pubblicazione album: marzo 2020

 

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Ippolito è un cantautore italiano. Muove i primi passi nell’ambito musicale, imparando a suonare il piano, e successivamente, appassionandosi al canto. Nel tempo, la voglia di esprimere le proprie emozioni, porta Ippolito ad intraprendere la strada cantautoriale. Esordisce nel 2002 con il suo primo album dal titolo “Sempre tu”. Dopo un periodo di ricerca, Ippolito incide il secondo album dal titolo “I ricordi del passato”, trainato dall’omonimo singolo. I buoni risultati ottenuti, portano alla realizzazione del terzo progetto discografico, nel quale, il brano “Dimmi come”, una sensuale ballata latina, risulta come il più apprezzato. L’esigenza di rinnovarsi e sperimentare un nuovo sound, avvicina Ippolito ad uno stile musicale più commerciale e alla realizzazione del vivace album dal titolo “Centofiori”.

 

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Mons “Fiato Corto” è il singolo che presenta l’album d’esordio “non può piovere per sempre”

L’indie pop della band torinese accompagna il viaggio musicale fra arte e inconscio che ha come meta il superamento di uno stato di dolore.     

Nel momento in cui proviamo un’emozione forte sorgono in noi pensieri sconosciuti fino a quel momento che prendono vita e producono arte. Per “Fiato Corto” è stato così:

«Il dolore per la perdita di una persona speciale si è manifestato in una delle canzoni più belle che abbiamo mai scritto e continua a far vivere quella persona nell’arte. Il dolore è qualcosa di umano e inevitabile che chiunque prima o poi sperimenterà, ma solo chi saprà guardarlo in faccia e buttarlo fuori potrà conviverci e gioire suonando o ascoltando una canzone dedicata a una persona che non c’è più». Mons

Il singolo è il primo estratto dall’album d’esordio “Non può piovere per sempre”.

Etichetta: Up Stage

Radio date: 21 febbraio 2020

Pubblicazione album: 23 ottobre 2019

 

COMPONENTI: Marco Capitanio (voce), Alessandro Crupi (chitarra e voce), Marco Garbarino (basso e

voce), Alessandro Alloj (batteria e tastiere), Andrea Colombo (chitarra, synth e ableton live).

 

BIO

I MONS nascono a Grugliasco (TO) nei primi mesi del 2015, come cover band e nel 2016 iniziano a scrivere

brani propri pubblicando il loro primo EP “M.O.N.S.” nel gennaio 2017. 

La band cresce e si fortifica grazie a importanti esperienze live maturate in contesti come Collisioni Festival di Barolo, Teatro Ariston di Sanremo, Area Lounge di Casa Sanremo, Fiat Music di Red Ronnie, CET di Mogol e concerti nelle tre grandi piazze di Torino centro: Piazza San Carlo, Piazza Castello e Piazza Vittorio. Influenzata dal nuovo panorama musicale italiano, la band pubblica il singolo “Fiato Corto“, pezzo che permette loro di suonare su importanti palchi dell’ambiente torinese quali Hiroshima Mon Amour e Flowers Festival. Il brano è il primo estratto dall’album d’esordio, “Non può piovere per sempre”, uscito il 23 ottobre 2019 su tutte le piattaforme digitali.

 

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I problemi di Gibbo #Buonumore: dopo “come tu mi vuoi”, arriva il secondo singolo del duo reggiano che anticipa l’album in uscita a fine gennaio 2020

L’incontro tra sintetizzatori e chitarre acustiche segna l’avvento di un nuovo percorso sonoro volto alla sperimentazione di nuovi territori musicali.

 

«È difficile a volte girare completamente pagina, e nonostante le cose non siano andate come avremmo voluto, nonostante tutte le cose che ancora rimangono sospese, alla fine quello che conta veramente, sono le persone. Le persone a cui abbiamo voluto bene, che abbiamo amato, che se anche si sono perse, anche se non sono state sincere fino in fondo, sono comunque importanti, e fanno parte di noi, nel bene e nel male». I Problemi di Gibbo

E allora non c’è spazio per i rimpianti quando l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è di essere di #Buonumore.

Radio date: 10 gennaio 2020 

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Stefano Gibertoni e Daniele Prandi vivono da sempre nelle colline di Reggio Emilia. Dopo varie esperienze con diversi progetti musicali, si accorgono che al loro mondo manca qualcosa e decidono di iniziare a collaborare per scrivere le proprie canzoni. Nella primavera del 2017 nascono così “I problemi di Gibbo”, per raccontare attraverso la musica, lo stato d’animo e le contraddizioni della vita di tutti i giorni. Stefano, voce e chitarra acustica e Daniele, batteria, attratti da sempre dal cantautorato italiano e dalle sonorità indie folk americane, creano un mix sonoro fresco e malinconico, fatto di chitarre gentili e suoni profondi, grazie anche alla creatività di Alessandro Stocchi alla chitarra elettrica e alla splendida voce di Carlotta Gibertoni, ai cori e basso synth. Nasce così il primo progetto discografico, con l’aiuto di Luca Serio Bertolini (Modena City Ramblers) e di Andrea Fontanesi (VoxRecording Studio). Nell’estate 2019 entrano in studio per registrare “Sai dirmi perché?”, l’album d’esordio de “I problemi di Gibbo”, di cui il brano “Come tu mi vuoi” è il primo singolo in uscita il 7 Novembre 2019. Il 10 gennaio 2020 viene presentato il secondo singolo #Buonumore. 

 

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Cristina Cafiero: dopo aver gareggiato fra i 65 finalisti di Sanremo Giovani 2020, in radio dal 6 dicembre il nuovo singolo “in punta di piedi”

La giovane cantautrice campana presenta il brano in lingua italiana e napoletana, prodotto da Nello Giudice.

 

IN PUNTA DI PIEDI è il brano scritto interamente da Cristina Cafiero che l’ha portata nei 65 artisti di Sanremo Giovani 2020. È stato arrangiato all’interno delle attività del progetto “Social Recording Studio”, ideato dall’associazione Musikattiva presente nell’iniziativa “Spazio Multifunzionale Salerno” a titolarità della Regione Campania, Comune di Salerno e Assessorato alle Politiche Sociali. 

Il brano ha un testo scritto in napoletano e italiano. Forte è l’influenza sonora del grande Pino Daniele, artista al quale Cristina è da sempre ispirata.

«Quando ho iniziato a scrivere questo brano ero molto giù moralmente. C’era qualcosa nell’aria che mi opprimeva, una sensazione che non riuscivo a spiegare a nessuno. Quindi ho iniziato a scrivere, perchè per me farlo è terapeutico. Ho imbracciato la chitarra e messo due accordi, poi musica e testo (le prime due frasi) sono usciti spontaneamente, insieme. Era passato qualche giorno e il brano non era ancora finito e nemmeno quella sensazione che avevo. Così un pomeriggio ero sul divano di casa mia, guardavo un documentario Netflix che trattava del nostro pianeta e dei cambiamenti climatici. A un certo punto si vedono dei trichechi salire su una scogliera altissima per cercare un pò di spazio, perchè non ce n’era a sufficienza sulla spiaggia. Nel momento in cui però avvertono la necessità di avvicinarsi al mare per cercare cibo, si gettano dalla scogliera e il risultato è molto triste. Ho sofferto tanto, è stata come una pugnalata allo stomaco quella scena. Così ho iniziato a pensare a tutti i cambiamenti che stanno avvenendo sul nostro pianeta e dentro di noi. Ho iniziato a pensare che è fondamentale avere una persona accanto con cui condividere questi disagi, le nostre paure e sofferenze. Una persona con cui riflettere». Cristina Cafiero

Il brano parla quindi di una persona che non ne può più di sentire tutto quello che sta avvenendo nel mondo, dai cambiamenti climatici, agli sguardi persi delle persone fino ai discorsi strani che alcuni potenti continuamente fanno, preoccupandosi sempre meno dell’altro. E il modo migliore per liberarsi è avere accanto una persona che ascolti, che voglia condividere le paure. 

La produzione musicale del progetto è curata da Nello Giudice, musicista e produttore musicale, che vanta 30 anni di attività musicali con Pino Mango.

I musicisti che hanno suonato e arrangiato il brano sono Fabrizio D’Amato al pianoforte, Massimo Santoro alla chitarra classica, Nello Giudice al basso, Emilio Melfi alla batteria e Rocco Petruzzi agli archi, anch’egli musicista di Pino Mango, tastierista prima, anche arrangiatore e produttore poi. Il missaggio è stato curato invece da Sandro Fontana e il mastering da Gianluca Sanza.

Radio date: 6 dicembre 2019

Etichetta: Musikattiva Social Records

Edizioni Musicali Officina

BIO

Cristina Cafiero nasce a Napoli il 10 maggio 1994. Iscritta al conservatorio di Salerno, nel 2014 inizia il percorso di studi in Canto Jazz. Sempre nel 2014, nasce il trio vocale “The Martucci Sisters”, un’idea del M° Carlo Lomanto, docente di canto Jazz del Conservatorio G. Martucci di Salerno che, sin dal primo istante, nota il forte legame tra le componenti sia dal punto di vista vocale che umano e scommette sul loro particolare sound. Varie sono state le esibizioni e i premi ricevuti. 

Il 10 novembre 2017 The Martucci Sisters aprono il concerto a Dolcenera, tenutosi al Modo di Salerno. Viene loro consegnato il Premio Leucosia 2017, giunto alla XXVI Edizione e nato per opera di Giovanni Farace a cui oggi è dedicato. L’8 giugno del 2018 si esibiscono al Napoli Pizza Village, fortemente volute da Gianni Simioli, l’etichetta Jesce Sole e RTL 102.5.

Nel 2015 studia con Marco Clarizia la tecnica dello Speech Level. Nell’anno 2014/2015 ha frequentato l’Accademia Spettacolo Italia, a Roma, diretta dai fratelli Calabrese (Massimo e Piero Calabrese, produttori di Giorgia, Mengoni), Fulvio Tomaino (Vocal Coach), Elio Cipri (discografico), Gianni Marsili (produttore e manager) e Fausto Donato (talent scount e discografico della Universal Music Italy).

Nel 2016 entra a far parte di “AQUARIUS PROJECT”, gruppo vocale prodotto da Massimo Calabrese, Gianni Marsili, Elio Cipri, Fulvio Tomaino. Il 31 dicembre, il gruppo debutta in televisione alla trasmissione “Unomattina in famiglia” di Rai 1 e il 6 gennaio si sono esibiti alla “Befana del Poliziotto”, prestigiosa manifestazione benefica giunta alla 32 edizione. Dal 2016 approfondisce i suoi studi di canto con il maestro Luca Pitteri. Ha partecipato a diversi stage con artisti di livello internazionale e nazionale come: Tony Bungaro, Serena Brancale, Maria Pia De Vito, Norma Winston, Diego Calvetti, Tony Vandoni, Giuseppe Anastasi.

Nel 2017 si diploma al C.E.T. di Mogol in Autori Di Testo. A luglio del 2019 conclude il suo percorso in conservatorio conseguendo la laurea specialistica in canto jazz con 110 e lode.

A marzo del 2019 pubblica il suo primo EP, “ANIME”, anticipato dall’omonimo singolo. Il video del singolo, su youtube, in pochi mesi conta più 50.000 visualizzazioni. Il brano racconta di un amore tra una coppia in cui lui è un non udente. Racconta di un amore che può superare qualsiasi difficoltà.L’EP è stato presentato live al Jamesession di Agnano, presentato Gigio Rosa, noto speaker di Radio Marte.

Il 2 luglio del 2019 esce, in anteprima su ALL MUSIC ITALIA, il video del secondo singolo estratto dall’ep, “VIOLA”. Il 31 luglio apre il concerto di Arisa per il JAMBO SUMMER FEST e il 20 settembre del 2019 si esibisce come solista sul palco di RTL 102.5 per il Napoli Pizza Village.  Cristina Cafiero con il suo brano “In punta di piedi” è arrivata tra i 65 artisti che hanno superato la prima selezione di Sanremo Giovani 2020. Il 3 novembre, la cantautrice napoletana è stata impegnata per l’audizione live che si è tenuta presso il Teatro delle Vittorie di fronte alla Commissione Musicale presieduta da Amadeus, in veste di direttore artistico, e composta da Claudio Fasulo, Gianmarco Mazzi, Massimo Martelli e Leonardo De Amicis.

 

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10 hp “Mantide” il rock della band siciliana torna nel nuovo brano in radio dal 29 novembre

I lati oscuri e ambivalenti di un rapporto di coppia vengono raccontati nel singolo che anticipa l’album in uscita nel 2020. 

“Mantide” è un brano dall’inequivocabile impatto rock, asciutto, quasi essenziale grazie alla compattezza sonora del trio costituito da chitarra elettrica, basso e batteria.

La mantide, da sempre metafora di chi divora il compagno con l’inganno della seduzione, assume un ruolo dominante all’interno di un rapporto di coppia malsano basato sulla dipendenza, quasi un’intossicazione che spinge il partner a trasgredire e a violare le regole della società civile.

 

Radio date: 29 novembre 2019

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I 10 HP nascono nell’estate del 2005 nell’entroterra siciliano.

Nel 2007 pubblicano l’album “Verde, Bianco e…Rock”. Finalisti al Festival Pub Italia, nel 2008 si classificano ottavi al festival Martelive, vincendo il premio “visibilità su YouTube” e ottengono il quarto posto e il premio “Miglior Arrangiamento” al Lennon Festival.

Sempre nel 2008 si classificano al primo posto nel contest Alice Tutta un’altra musica, entrando tra i 12 finalisti del Premio De Andrè. Nello stesso anno ottengono il quarto posto nella finale di Sanremo Rock. Nel 2009 sono terzi al Lennon Festival, tra i finalisti di Area 24 web music contest, del Transilvania music contest e tra i semifinalisti del Pop Rock Contest e del Tour Music Fest.

Nel 2010 vincono il Gallirecords Italia Festival, etichetta con cui pubblicano l’album “L’ennesimo errore”.

Nel 2012 sono tra i 12 finalisti del 62° Festival di Sanremo.

Nel 2014 suonano a Perm, in Russia.

Nel 2015 suonano ad Aarhus in Danimarca.

 

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Mezzavera: anticipando l’album d’esordio in uscita a gennaio 2020 è “Grattacieli” il nuovo singolo della giovane cantautrice romana

L’equilibrio instabile di una vertigine prende forma in una canzone.

 

I grattacieli di New York, i grattacieli di Tokyo, i grattacieli dentro la testa di ognuno di noi. Alti, imponenti, bucano il cielo, costruzioni apparentemente insormontabili. Costruzioni che non si sa come affrontare, come decifrare, come scalare. Sono fatte di dubbi, di occhi, di paure, di speranze, di certezze, di presenze. Ad ogni piano, ad ogni finestra c’è una domanda e bisogna trovare il modo di rispondere. E quando finalmente ci si trova in vetta, si ha la sensazione che le nuvole vogliano giocare con te e che il sole ti tagli la faccia a metà.

E allora si hanno due scelte: scendere a ritroso i piani del grattacielo e mettersi a riparo, o si può restare in bilico sul cornicione dell’ultimo piano e cadere giù. Farsi avvolgere, farsi cullare, farsi cogliere alla sprovvista da un brivido alla schiena che, forse, porterà le risposte che si cercavano nel percorso. E allora ci si butta, si cade giù, nel vuoto. E si spera.

«Grattacieli è una canzone con la quale ho voluto raccontare, con un inchiostro nero che muta e si colora, le perplessità e l’esplosione emotiva che una storia agli sgoccioli ti incide dentro, in un perfetto equilibrio tra dolore e malinconia, come le spine di una rosa dentro il palmo di una mano». Mezzavera

 

Radio date: 13 dicembre 2019

Pubblicazione album: gennaio 2020

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BIO

Cecilia Spinelli, in arte Mezzavera, nasce a Roma classe ’95. Nel 2019 pubblica il primo singolo “Luna Bugiarda” con la produzione e l’arrangiamento di Matteo Costanzo ed affronta le prime significative esperienze live in diversi locali della Capitale. Nel 2019 scrive il suo primo album “Vizi Capitali”, in pubblicazione nel 2020; l’originalità dei brani di questo album è rappresentata da una particolare attenzione ai testi, tutti in lingua italiana, e ad una varietà delle atmosfere anche all’interno della medesima canzone, miscelando momenti di intensa intimità ad altri dove a prevalere sono l’ironia ed il divertimento. La scrittura è tagliente e attenta a creare immagini che restano impresse nella mente dopo un singolo ascolto. 

Con il singolo “Luna Bugiarda” Mezzavera partecipa al contest Lazio Sound organizzato dalla Regione Lazio dove si classifica tra i finalisti della sezione Indie e vince il Premio della Critica assegnato dal MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti). Ad ottobre prende quindi parte al Festival di Faenza 2019 dove si esibisce sul palco principale di Piazza del Popolo in apertura della serata live di Morgan e dei Negrita. A novembre prende parte alla programmazione della Milano Music Week come ospite del MEI. 

Il 19 Dicembre 2019 si esibirà al “Let it beer” con un live di presentazione del suo progetto in anteprima, all’interno del quale presenterà il video del prossimo singolo “Grattacieli”, in uscita il 20 dicembre. Nella prossima primavera affronterà un mini-tour che la vedrà impegnata in Giappone in tre serate presso alcuni locali di Tokyo. 

 

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Alberto Nemo “No” è il nuovo singolo del musicista e cantante italiano

Il brano è estratto dall’album “IO DIO NO” fuori dal 15 febbraio 2020.

Dietro la vita apparentemente regolare di molte persone si nascondono storie e rapporti vissuti al buio e fatti di esperienze estreme, diametralmente opposte al loro vissuto pubblico. Il pezzo di Alberto Nemo racconta con pochi elementi lucidamente scelti e focalizzati l’atmosfera cupa e bruciante di un momento finale, forse fatale, di un gioco pericoloso e violento fatto all’interno di un ambiente abbandonato da cui provengono i cigolii di una vecchia porta, unico rumore che alla fine chiude il brano.

Il 15 Febbraio 2020 esce “Io Dio No”, il quattordicesimo disco di Alberto Nemo che segue l’album “Giostre” realizzato in collaborazione con l’artista Mauro Mazziero che, anche in questo caso, illustra la copertina.

 

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Pubblicazione album: 15 febbraio 2020

 

BIO – ALBERTO NEMO

Alberto Nemo (Rovigo, 15 febbraio 1988) è un musicista e cantante italiano. Dal 2011 al 2015 attraversa Europa, suonando nelle chiese e svolgendo contemporaneamente attività di musicoterapia

L’11 settembre 2017 esce 6×0 Live (Vol.I), il suo primo disco ufficiale, registrato in presa diretta durante un concerto nel salotto letterario della comune artistica Dimora di Rovigo. Nell’occasione Alberto è accompagnato alla viola da Guido Frezzato e la registrazione finale, il master, non subisce alcun tipo di post produzione. 

Il 23 Marzo 2018 esce il suo secondo disco, 6×0, realizzato completamente con la tecnica del tape reverse. Lo stesso anno diventa uno dei vincitori di Musicultura con il brano Ancora (registrato in collaborazione con la musicista inglese Sephine Llo) condividendo il palco con Antonella Ruggiero, Procol Harum e Sergio Cammariere. Il concerto finale allo Sferisterio di Macerata è stato trasmesso da Rai 3. 

Il 2 Novembre 2018 pubblica il suo terzo album “Futuro Semplice”, lavoro che include il singolo “Ancora”. Il 9 Novembre 2018 rilascia in formato di audiolibro “Dante vs Nemo” il suo quarto disco. L’opera concettuale ispirata dalla Divina Commedia di Dante Alighieri è introdotta dalle letture dell’attore rodigino Marino Bellini nel ruolo di Dante. 

Nel 2018 svolge un tour europeo (Esoteric Tour 2018) che lo vede protagonista nelle città di Praga, Bratislava, Budapest, Varsavia e Tallinn. I concerti allestiti con il procedimento dell’invito riservato, sfruttavano una dimensione individuale agevolando l’ascolto in cuffia per tutti gli astanti (silent-party). 

Il 13 Febbraio 2019 esce per l’etichetta di culto Siberiana Ksenza Records “Tidur”, il 5 album. 

Il 15 Marzo 2019 pubblica con New Model Label “Fat(u)o” il suo sesto album composto da 8 brani solo voce e chitarra.  Nell’aprile dello stesso anno partecipa alla sesta edizione di The Voice of Italy trasmessa da Rai 2, venendo tuttavia eliminato alle Blind Audition. Riscuote comunque grandissima curiosità per via del suo stile particolare cantando un brano di Fabrizio De André utilizzando un solo accordo. 

Il 21 Giugno 2019 ad anticipare l’uscita del nuovo disco esce per Italfono Cadal. Il brano è stato registrato live con la collaborazione di Maurizio Camardi e Sergio Cossu (Matia Bazar). 

A settembre 2019 escono in breve sequenza 3 dischi: il 13 settembre “Vapaus” per Italfono, il 17 settembre “Smania” per Factory Music, ed il 23 settembre “Olim” per Back Creation. 

Nel dicembre 2019 esce una trilogia (“Purple Vol.1”, “Yellow Vol.1” e “Orange Vol.1”) composta da riletture di famosissimi brani italiani, completamente destrutturati e rigenerati sotto una nuova prospettiva “spiriturale” e minimalista. La critica definisce “post-pop” il genere di questo lavori. Allo scoccare della mezzanotte di mercoledì 1 gennaio 2020 esce “Giostre”, primo disco dell’anno e del nuovo decennio; realizzato in collaborazione con l’artista Mauro Mazziero e prodotto da MayDay, nasce e si sviluppa attorno a 11 acquerelli su carta cinese raffiguranti la giostra e realizzati dall’artista di Potenza Picena. I brani prendono vita partendo da alcune registrazioni casalinghe dello stesso Mazziero successivamente elaborate da Nemo per comporre la colonna sonora. [

Dal 28 gennaio 2010 prende il via “Nemesi Tour”, un tour nelle principali piazze di quattro città italiane: il 28 a Torino in Piazza Castello, il 29 a Milano in piazza Duomo, il 30 a Bologna in piazza Maggiore e il 31 a Venezia in piazza San Marco. Una performance poetica di teatro di strada, accompagnato dalla danzatrice Ambra Occhipinti. 

Il 4 febbraio 2020 pubblica “Tracce da Sanremo 2020”. Utilizzando alcuni testi pubblicati delle canzoni di Sanremo 2020 ha realizzato una sua “interpretazione preventiva” musicando e cantando le parole prima ancora che la versione ufficiale sia pubblicata. L’EP è composto da 3 brani: “Il Sole Ad Est” cantato da Alberto Urso e scritto da Paolo Romitelli, “Rosso di rabbia” di Anastasio e “Tikibombom” di Levante. 

Il 15 febbraio 2020 esce l’album “Io Dio No”, il suo quattordicesimo disco. Per le sue composizioni utilizza l’accordatura aurea.

 

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Camomilla Isterica “Folle Congiura” arriva in radio accompagnato da un “corto” d’autore, il nuovo singolo della band romana

Camomilla Isterica - Folle congiura

La fantasia e l’immaginazione si oppongono al trascorrere degli anni ad un mondo dominato dalle tecnologie e dal virtuale. 

 

Con la consueta ironia che li contraddistingue, i Camomilla Isterica ci raccontano, in chiave pop/rock, la favola di una Folle Congiura ordita da vecchi eroi dei fumetti ormai dimenticati, per tornare in vita e recuperare il loro senso di esistere: un velato simbolismo per apprezzare come il tempo che passa non debba mai frenare la voglia ed il gusto verso la vita.

Il videoclip mette in scena la storia fantastica di un gruppo di eroi di carta, di una giovane disegnatrice, desiderosa di riportarli in vita, ma che ha ancora molto da imparare (interpretata da Carolina Signore), della sua insegnante coscienziosa e paziente (interpretata da Ayumi Fujii) e di una Musa ispiratrice grazie alla quale il desiderio può compiersi. Tutto inizia con una preghiera e subito la Musa prende vita nelle calde animazioni di Wellington Giardina, portandoci all’interno di una dimensione sospesa tra realtà e finzione. Tra sorrisi e ambientazioni mozzafiato (il videoclip è stato girato nel giardino giapponese dell’Orto Botanico di Roma) i Camomilla Isterica ci conducono ancora una volta in un mondo fantastico, ambientato, questa volta, nella terra del Sol Levante. È qui che l’allieva, giustamente indirizzata dalla sua maestra, troverà la strada per realizzare i propri sogni artistici. Ed è qui che la Musa ispiratrice, splendidamente interpretata dalla vocalist della band, Valentina “Nanà”, riesce a donarle quella consapevolezza e quella sapienza che le consentiranno di rendere nuovamente vivi i personaggi dei fumetti capitati tra le sue mani, interpretati proprio dai componenti del gruppo romano, avvezzo a queste partecipazioni decisamente fuori le righe ma dove la risata è assicurata. Ancora una volta la regia di Luisa Galdo e la produzione Animundi forniscono le basi per regalare alle musiche dei Camomilla Isterica un supporto visivo di ottimo impatto e divertimento. Un brano con cui si vuole rimarcare l’importanza di essere sempre vivi ed attivi a dispetto del trascorrere degli anni e dove una fotografia degna della migliore cinematografia accompagna lo spettatore in quello che più di un semplice videoclip sembra essere davvero un “corto” d’autore.  

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Radio date: 27 Gennaio 2020

Pubblicazione album: 2018

Etichetta ed Edizioni: ANIMUNDI s.r.l.

BIO

Camomilla Isterica nasce un giorno di diversi anni fa da pregresse esperienze della prog-band Mura Pericolanti e acquista la forma attuale con l’arrivo nel gruppo della splendida voce di Valentina “Nanà” Petrossi. All’attivo della band – oggi composta da 5 elementi nella classica formazione tastiere, chitarra, basso, batteria e voce – ci sono numerosi spettacoli dal vivo, eventi, rappresentazioni e tre album, il primo dei quali, “l’inferno Invisibile”, legato all’omonimo spettacolo realizzato in collaborazione con il corpo di ballo del Maestro Renato Greco. Non solo danza, ma anche poesia, pittura, teatro: la contaminazione tra le varie arti è il fil rouge lungo il quale si muove il progetto Camomilla Isterica, musicisti alla continua ricerca di uno speciale frenetico equilibrio. In questa scia si colloca lo spettacolo e il tour di musica e poesia “Con-Sonanze” dal quale prende vita “Le facce del cuore”, evento a favore della campagna “Control-Arms” di Amnesty International, realizzato insieme a numerosi artisti ed amici tra cui il maestro Gerardo Di Lella, Alfonso Angrisani, Pacifico, Sandy Muller, Nino Taranto e lo splendido Giuseppe Zeno. Successivamente esce il secondo album dal titolo “Il rumore del vento” la cui presentazione coinvolge il rapper Ghemon, in un particolare intreccio “on stage” sul palco di Stazione Birra. 

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La continua voglia di unire differenti esperienze artistiche dà vita successivamente all’incastro con la pittura nel live “I Colori della Musica” al quale seguono interessanti performance ad apertura dei concerti romani di Aldo Tagliapietra (ORME) e la mitica P.F.M.

Dopo due anni di registrazioni effettuate tra Lazio e Toscana, ha visto la luce nel 2018 il terzo lavoro della band dal titolo “Ad Occhi Aperti”.

Il videoclip del brano che da titolo all’album è stato premiato al Festival dei Tulipani di Seta Nera 2019, dedicato a tematiche di interesse sociale, quale migliore regia della sezione cortometraggi musicali. A gennaio 2020 viene pubblicato il nuovo singolo “Folle congiura”.

 

Contatti e social

 

YT https://www.youtube.com/channel/UCrtxqwSWcdyijZ7_fktQm7A

ITUNES https://itunes.apple.com/gb/artist/camomilla-isterica/1436015281

APPLE https://music.apple.com/gb/album/ad-occhi-aperti/1436015275

SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/1SdAu6l8MM6i7wz0GMiWfK

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Savage “I love you” è il singolo che annuncia il ritorno dell’icona musicale anni ‘80

Il cantante e compositore dopo avere prodotto o scritto una serie infinita di successi per altri artisti quali Zucchero (Baila Morena), Corona (The rhythm of the night), Black Eyed Peas (Ritmo), Alexia (Uh la la la, Happy, Goodbye), Ice MC (think about the way), Double You (Please don’t go)…

 

…annuncia l’arrivo del suo nuovo album di inediti “LOVE AND RAIN”.

 

Negli ultimi anni SAVAGE è stato attivissimo in festival e concerti in diversi paesi del mondo: Russia, Stati Uniti, Polonia, Mexico, Estonia, Kazakistan, Lituania, Romania. E la richiesta principale, ovunque, era di poter ascoltare nuove canzoni, un nuovo album.

Finalmente il momento è arrivato: anticipato dal singolo I Love You – un omaggio che l’icona anni ’80 rivolge a tutti gli innamorati in occasione della festa di San Valentino – arriva a febbraio il nuovo album di inediti intitolato “Love and Rain”. 

I Love you è una canzone d’amore, intensa e malinconica, come quelle che hanno portato Savage a diventare una star internazionale. L’idea era quella di ricreare le sonorità pop e italodisco degli anni ’80. Il messaggio vuole essere anche un ringraziamento da parte di SAVAGE nei confronti di tutti i fan che lo hanno seguito e supportato sin dall’esordio. 

Il singolo è stato registrato in Italia negli studi DWA, HOG e WOODBOX, utilizzando le più attuali tecnologie digitali, ed è stato masterizzato a Berlino da Stefan Noltemeyer.

 

Etichetta: DWA RECORDS

Radio date: 24 gennaio 2020

Pubblicazione album: febbraio 2020 

 

BIO 

Savage è il popolare artista anni ‘80, cantante famoso ma anche produttore di artisti pop quali CORONA, ALEXIA, DOUBLE YOU, ICE MC.

Il suo vero nome è Roberto Zanetti. Nasce a Massa Carrara, in Toscana e sin da piccolo ha una grande passione per la musica. La sua prima vera esperienza professionale è con il gruppo SANTAROSA con cui registra il singolo di successo “SOUVENIR”, a cui lavora anche Zucchero Fornaciari.

Dopo questo progetto Roberto continua a suonare con altri gruppi quali I VICINI DI CASA e TAXI. Proprio con i TAXI la collaborazione con ZUCCHERO continua e i due suonano insieme per un certo periodo tanto che quando ZUCCHERO debutta a Sanremo i TAXI lo accompagnano per la successiva tournée. Sempre coi TAXI Roberto produce il suo primo brano dance, TO MIAMI.

Subito dopo, a fine 1983, Roberto registra DON’T CRY TONIGHT e sceglie il nome d’arte SAVAGE. Il brano è una grande hit italiana dapprima, ma anche europea subito dopo. In Italia viene invitato in tutti i più importanti programmi TV quali MISTER FANTASY, DISCORING, PRONTO RAFFAELLA, AZZURRO, FESTIVALBAR, SUPERCLASSIFICA SHOW. Il video viene trasmesso per mesi da VIDEOMUSIC.

In Europa il brano esplode in Spagna, Francia e Germania. Proprio i tedeschi definiscono questo nuovo genere di dance melodica col termine ITALODISCO e Savage è considerato “il re dell’Italodisco”. Nella primavera 1984 esce il secondo singolo ONLY YOU che rafforza il suo successo che si espande anche in tutti i paesi dell’Est. Negli anni ‘84/’85 si esibisce live cantando in più di 300 spettacoli in tutta Europa. Con i singoli successivi la popolarità varca i confini e i suoi brani vengono distribuiti anche nei paesi Asiatici e Giappone. Nel 1989 Savage prende parte al festival di SOPOT in Polonia, trasmesso anche in Russia e tutti gli altri paesi dell’Est (l’equivalente del Festival di Sanremo). Nella serata della finale presenta 5 canzoni come ospite Superstar e diventa così uno dei più famosi artisti internazionali del periodo. Popolarità che lo porta ancora oggi ad effettuare tour in quei paesi.

Dopo il 1990 però decide di fare uno stop alla carriera di performer per dedicarsi a quella di produttore scrivendo una serie infinita di successi sia dance (CORONA, ALEXIA, DOUBLE YOU, ICE MC) che pop ZUCCHERO (Baila Morena), GAZOSA (Wwwmipiacitu).

In questi anni avvia un’unica tournée negli Stati Uniti e Brasile (New York,Chicago, Boston, Miami, Rio, San Paolo). Nel 2005 SAVAGE viene invitato ad un festival in Russia e si esibisce allo Stadio Olimpico di Mosca di fronte a 22mila persone, per la TV russa. Successivamente inizia nuovamente un’attività continuativa di spettacoli toccando tutti i paesi dell’Est e tornando in USA e Canada.

Nel 2020 arriva l’album di ritorno dal titolo LOVE AND RAIN. Il primo singolo estratto è I LOVE YOU. 

 

Contatti e social

 

FB www.facebook.com/savagerobertozanetti

IG www.instagram.com/savagerobertozanetti/?hl=it

WEB SITE www.savage-music.com

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JESTO “Felice” dal nuovo album “IndieJesto”

«Essere felice di non essere felice» Soprattutto se la felicità è quella ostentata e forzata dei social network.

 

 

Meglio dichiarare onestamente la propria infelicità piuttosto che fingere una vita di soddisfazioni. “Felice” è una delle tracce di “IndieJesto”, l’album di Jesto pubblicato a sorpresa lo scorso 20 dicembre. Un disco di rottura, inaspettato, diretto, spontaneo e coerente, scaturito da una crescita artistica e personale, già maturata in parte con il precedente album “Buongiorno Italia” (2018), nel quale per la prima volta, l’artista ha mescolato chitarre e sintetizzatori, mandolini e 808.

Con “IndieJesto” l’abbandono delle sonorità hip-hop è dichiarato. 

Jesto racconta: «“IndieJesto” è il mio primo disco d’amore: un progetto frutto della spontaneità, concepito in un weekend in campagna tra il fuoco del camino ed i bicchieri di vino». Ne emerge un suono originale, volutamente asciutto e crudo, con la voce e la chitarra a dominare su tutto il resto, usando gli arrangiamenti in maniera minimale. Un disco che si può ricantare anche semplicemente con una chitarra in mano, come da tradizione italiana.

 

Crediti:

Testi di Jesto, musiche di Andrea Tarquini e arrangiamenti di Romeo Gottardi. 

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BIO

Figlio del cantautore Stefano Rosso, Jesto è noto per il suo stile ironico e dissacrante, precursore di molte tendenze dell’Hip-Hop italiano. In attività dal 2005, ha pubblicato 5 album ufficiali e numerosi mixtape ed EP, diventando il rapper più prolifico in Italia per quanto riguarda il numero di progetti realizzati.  Nel 2018 pubblica “Buongiorno Italia”, con il singolo “Stories d’amore” che supera gli 8 milioni di ascolti su spotify e le 5 milioni di visualizzazioni su Youtube. Dopo questa esperienza l’artista abbraccia definitivamente l’eredità musicale del padre, il cantautore romano Stefano Rosso, sia per quanto riguarda la parte musicale, in cui le chitarre e il sapore folk danno il carattere al nuovo sound, sia dal punto di vista dei testi, svuotati del fiume di parole tipico del rap e focalizzati su una comunicazione essenziale, fatta di meno termini.

Nel 2019 esce “IndieJesto”, l’album che segna la svolta nella carriera dell’artista, che abbraccia il pop ed affronta questo cambiamento da solo, da indipendente. 

Segui l’artista sui canali ufficiali: fanlink.to/Jesto

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Serena “Colpevole” è il singolo di conferma della giovane youtuber vicentina

 

“Un invito ad essere se stessi senza mai accettare nessun compromesso evitando di indossare delle maschere per la paura di non essere come gli altri ci vorrebbero”.

Dopo il primo singolo intitolato “come il Titanic”, la giovane youtuber vicentina pubblica il suo secondo inedito “Colpevole”. 

Ci racconta la giovane cantante: «Colpevole è quella sensazione che hai quando le persone ti giudicano negativamente solo perché provi a fare delle cose diverse dagli altri o semplicemente perché vuoi pensare con la tua mente e non uniformarti al pensiero comune. Per non sentirsi “colpevoli” molti giovani si costruiscono una maschera, un’immagine fittizia e virtuale che però non li rappresenta veramente. Lo fanno per piacere agli altri o per non sentirsi esclusi ma alla fine la loro anima vive in bilico fra sentirsi falsi e sentirsi colpevoli. Io ho scelto di essere colpevole per poter essere sempre e solo me stessa».

“Colpevole” è anche il grido di chi si sente diverso, di chi si sente non compreso. Spesso molte persone giudicano gli altri senza nemmeno provare ad ascoltarli e a capirli. Ci si sente così giudicati per qualsiasi cosa si faccia (anche sui social) da persone che magari prima dovrebbero pensare ai propri sbagli e ai propri danni.

«Viviamo in una finta società perbenista» – continua il suo racconto Serena – «che vuole obbligarci ad indossare delle maschere. La maschera che più crea danni è proprio quella del finto buonismo perché mostra per bene quello che in realtà è il male». Il brano fa riferimento anche al mondo della musica e dell’arte in generale che viene considerato come vittima di una forte omogeneizzazione. Bisogna allinearsi al pensiero comune, tutto quello che si scrive e si dice deve essere dentro certi canoni, tutto deve essere omologato altrimenti sei giudicato negativamente. E nell’epoca dei social si può essere condannati ed esposti molto facilmente al pubblico ludibrio.  Anche Serena si è sentita giudicata: «questa canzone nasce da qualcosa che ho vissuto personalmente ma “Colpevole” non vuole essere solo un racconto di un’esperienza personale o un grido di malessere interiore. Questo brano vuole piuttosto essere un invito rivolto a tutti di trovare la forza e il coraggio di gettare questa maschera che spesso ci viene imposta e di essere sempre e fino in fondo noi stessi senza preoccuparci del giudizio degli altri»

Il brano è stato scritto da Serena con il produttore Roberto Carraro che ne ha curato anche l’arrangiamento. 

Radio date: 14 Gennaio 2020

Autoproduzione

BIO

Serena nasce l’11 maggio 2001 in provincia di Vicenza e frequenta l’ultimo anno di liceo economico sociale. Da sempre appassionata di comunicazione e di canzoni inizia fin da piccola a pubblicare i primi contenuti sul suo canale YouTube per poi proseguire su Instagram e TikTok. In breve tempo Serena riesce a conquistare un bel seguito di giovani affezionati. Dopo aver realizzato molte cover Serena pubblica nel 2019 il suo primo inedito: “come il Titanic” iniziando così il suo personale percorso artistico come interprete ed autrice. Nelle sue canzoni Serena rappresenta efficacemente i sentimenti, le paure, le fragilità e le aspirazioni della sua generazione (la Generazione Z). 

Contatti e social

Profilo Instagram: serenapppo_

Canale YouTube: https://www.youtube.com/Serenapuppo

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The Vito Movement “From Palermo” è il singolo che presenta l’omonimo split di tre brani uscito il 10 gennaio 2020 

Il collettivo palermitano che mescola folk, pop e musica elettronica, introduce il trittico musicale (gli altri due pezzi dello split sono “Anastasia” e “Io ti attendo”), che trasforma in suoni le immagini e i profumi più colorati del capoluogo siciliano. 

Il singolo “From Palermo” è un miscuglio di malinconia house e slang di quartiere, atmosfera underground che mette in luce i luoghi della movida palermitana. Influenze linguistiche molto forti tra il “palermitano stretto” ed un inglese imparato tra le vie di Londra, portano l’ascoltatore ad apprezzarne il connubio e il valore culturale, seppur condito da diversi modi di dire un po’ “volgari”. Le immagini parlano di una tipica serata al centro di Palermo, che dal quartiere Kalsa si passeggia a Piazza Sant’Anna e tra i locali e un paio di Gin i fumi dell’alcool si sentono, e dunque dalle parole si passa allo sfogo e alla critica verso tutti gli uomini così detti “Manuzza” che per i palermitani sarebbero persone ipocrite, tirchie, ingorde e non collaborative. Un landscape linguistico che descrive certi elementi umani come il politico di oggi, uno che promette ma non mantiene.

«Rispetto alle canzoni che di solito produciamo, questa forse è la meno poetica di tutte, non utilizziamo mai “bad words” ma pensiamo che a volte siano necessarie per esprimere concetti diretti. Inoltre le parolacce sono lo specchio di un aspetto importante della personalità dei nuovi ascoltatori, perché infondo un po’ tutti ci sfoghiamo utilizzandole e la musica è una delle migliori valvole di sfogo della nostra anima». The Vito Movement

Le influenze sonore sono distinte in due parti, quella iniziale (testo in inglese) è quasi sognante, ritmi mediorentali e colori brit pop accompagnano un incedere stile Gorillaz, energia intima che ha un finale che si vorrebbe ascoltare all’infinito. Quando si pensa stia per esserci un ritornello o addirittura la fine, ecco che il linguaggio (dialetto palermitano) prendere potere e concede a tutta la musica un ritmo incalzante e in stile house music che fa muovere/sorride in percentuale il 99% degli ascoltatori.

Lo split From Palermo è uno sbattere il pugno per farsi sentire senza pregiudizi, mescolato con la poesia dei quartieri del Centro Storico di Palermo. «Il significato è ampio, così com’è immenso il mix di culture presenti in città, ed è proprio dai vicoli che catturiamo ritmi, sonorità e parole che studiamo ed elaboriamo con i nostri giovani allievi e compagni di viaggio. Si parla di Palermo, si canta di emozioni, malinconia, si canta delle madri, dell’amore per la donna, per i bambini, le canzoni hanno tutte uno spirito positivo anche quando i termini sono più duri a tratti forse volgari ma che ricordano l’infanzia, per cui fanno ridere» – raccontano i The Vito.

Oltre il singolo “From Palermo”, le altre due canzoni facente parte del micro ep sono:

ANASTASIA

“Anastasia parla di un amore tossico, quello da cui non riesci a staccarti totalmente. Un amore troppo pieno di sentimento tanto da portare alla follia. A molti capita di vivere un rapporto intenso che si rompe malgrado il sentimento profondo, sono quegli amori che non riesci a dimenticare, e che ti segnano per la vita. La canzone è una dichiarazione d’amore fatta troppo tardi, la canzone giusta nel momento sbagliato, quando l’unico rifugio diventa un tuo amico vero o immaginario”. 

AUTORI: MARCO RACCUGLIA, GIOVANNI PARRINELLO.

IO TI ATTENDO

“Una canzone tributo a chi non c’è più, precisamente è un regalo che Marco Raccuglia ha fatto a Giovanni Parrinello dopo la scomparsa di suo padre. Poesia”

AUTORI: MARCO RACCUGLIA, GIOVANNI PARRINELLO.

Radio date e Pubblicazione split: 10 gennaio 2020

ETICHETTA: The Vito Records

EDIZIONI: The Vito Records

 

BIO

Fondatori:

Giovanni Parrinello

Marco Raccuglia (Premio De Andrè e Premio Andrea Parodi con la band Tamuna)

 

Componenti: Giovanni Parrinello, Marco Raccuglia e Giacomo Scinardo.

Produttore Artistico/Musicale: Giovanni Parrinello.

Co-Producer: Riccardo Piparo

Etichetta: The Vito Records

Edizioni: The Vito Records

 

The Vito Movement nasce a Palermo verso la fine del 2018 ed è un collettivo musicale dove i generi predominanti sono folk, pop e di musica elettronica. La band scrive i propri testi originali e la propria musica, mentre la produzione è di Giovanni Parrinello in collaborazione con Riccardo Piparo. I primi due singoli “Masteripiece” e “Welcome to Ballarò” sono usciti nella metà del 2019 insieme al videoclip che ha totalizzato fino adesso più di 20k visualizzazioni su YouTube. Entrambe le canzoni sono state scelte come colonna sonora di “Sicilian Rhapsody” del regista Riccardo Cannella, soundtrack di promozione turistica del nostro territorio. Nel Maggio 2019 i The Vito Movement sono stati chiamati dalla Rai per un evento che si è svolto in Corsica dal nome “Festa di Mediterradio” in collaborazione con France Bleu. Da settembre a dicembre 2019 la band si è concentrata nella produzione del nuovo album e la creazione di un nuovo clothing brand Streetwear dal nome “FROM PALERMO”, grazie al quale la band ha intenzione di distribuire la propria musica. Le canzoni sono state registrate negli studi di Londra (Batov Records) e negli studi di registrazione Cantieri 51 a Palermo. L’album uscirà a fine dicembre 2020 ma sono stati già programmati per il 10 Gennaio 2020 3 singoli e i relativi videoclip girati da Alessandro Vancardo e il direttore della fotografia Giuseppe Sinatra, che andranno a formare uno split presentato dal brano “From Palermo”.

Contatti e social

The Vito Records

Instagram: https: @thevito_records
Facebook: https://www.facebook.com/thevitorecords/


The Vito Movement

Instagram: @thevitomovement
Spotify: https://open.spotify.com/artist/1OdZ5Ncg5G8HLjhEOzPOIe

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