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garbatella Archivi - Comunicati stampa e News

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Presentazione “E mo t’ammazzo” di Dario Torromeo

Martedì 29 ottobre alle ore 17:30 presso la Libreria Mondadori – Via Piave, 18 – Roma si terrà la presentazione di “E mo t’ammazzo” con l’autore Dario Torromeo e gli interventi di Giuseppe Ippoliti e Federico Zamboni.

La casa editrice Absolutely Free e l’autore Dario Torromeo sono lieti di invitarvi alla presentazione del libro “E mo t’ammazzo“.

A condurre l’evento Giuseppe Ippoliti e Federico Zamboni che, insieme all’autore, accompagneranno il pubblico alla scoperta del commissario Strambelli, protagonista di “E mo t’ammazzo” e della serie di efferati omicidi che, suo malgrado, si trova a investigare.

Scoprite tutti i personaggi che popolano il primo romanzo “spaghetti noir”:

Uno chef che cucina le ragazze che lo fanno innamorare e parla solo attraverso citazioni da film famosi. Uno psicopatico che ammazza al ritmo delle canzoni di Rino Gaetano. Un esaltato che veste come Darko Pancev. Un cameriere sordo, un parcheggiatore cieco e un cantante muto… Ma anche chi cerca di aiutare il commissario, come Ugo, timido, ma buono, pugile per dimenticare le cattiverie della vita. E poi ci sono Clara, giornalista sbadata e arrivista; Macarena, un avaro di talento che al momento di pagare si esibisce in una serie di movimenti che ricordano il ballo sudamericano… Un giallo pieno di ironia. Da morire dal ridere!

 

L’evento si terrà martedì 29 ottobre alle ore 17:30 presso la Libreria Mondadori  – via Piave 18, Roma.

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Roma, oltre i luoghi comuni

Absolutely Free Editore inaugura una nuova collana di guide interattive dedicate alla riscoperta dei quartieri dimenticati di Roma. La prima uscita: Garbatella.

Oltre il Colosseo c’è anche il campetto di calcio frequentato e raccontato da Pasolini.

Oltre San Pietro c’è la chiesetta dei contadini.

Oltre i monumenti degli antichi romani c’è l’archeologia industriale.

Oltre i luoghi comuni c’è Roma, quella vera, quella vissuta ogni giorno, quella che vogliamo raccontarvi.

Nascono così le nostre guide tutte in digitale per offrire un’esperienza a 360° ai lettori: andare a zonzo nei quartieri tra luoghi e argomenti, esplorare le foto nei loro dettagli, guardare scene di film girati negli itinerari proposti, trovare informazioni aggiuntive online e consultare mappe interattive.

A inaugurare questa nuova collana di Absolutely Free Editore è una guida interattiva sul quartiere di Roma “Garbatella” con prefazione di Giovanni Rivolta divisa in 16 tappe, 6 argomenti, 1 mappa cliccabile, 2 filmati e più di 100 foto.

Tappe, percorsi, informazioni, aree tematiche, foto gallery e mappe interattive: questo è tutto ciò che troverete in “Roma, oltre i luoghi comuni“, da consultare sul proprio PC oppure nella versione “mobile” (senza filmati) su tablet e smartphone.

Per sua natura “Roma, oltre i luoghi comune” è un progetto open: seguiteci e mandateci i vostri contributi sulla nostra pagina facebook, raccontateci le vostre storie, fate le vostre osservazioni e inviateci fotografie, suggerimenti e appunti per arricchire, migliorare e tenere sempre aggiornate le nostre guide.

Roma, oltre i luoghi comuni: per viaggiatori, non turisti.

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TOMMASO FRANCHI: LETTINI.

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In mostra da Embrice (Roma, Via delle Sette Chiese, 78, Tel. 06.64521396, www.embrice.com), dal 26 maggio all’11 giugno 2011, Lettini, a cura di Paolo Balmas, la produzione seriale di Tommaso Franchi di piccoli oggetti inquietanti, appunto dei lettini. Realizzati in maniera spiritosa, intelligente, bizzarra, con spilli, fiammiferi e altre cose, insomma in maniera divertita. Oggetti caratterizzati da una curiosa fattura con certe sapienze e con certe volute trascuratezze, che fanno vedere un mestiere consumato, malgrado un’esperienza artistica creativa in senso proprio relativamente di giovane età.

Cinquanta sculture minime, dei lettini. Talvolta vuoti, talvolta occupati. Abitati da un’umanità allo stato larvale, esistenze in divenire. Bachi, bozzoli sistemati e protetti in una specie di loro grande dormitorio, a vivere delle avventure, dei movimenti, delle libertà possibili. Ciascuno con un’identità che si evolve in direzioni diverse; per ciascuno è progettata una sua storia particolare, un canovaccio: ce ne sono con più futuro e con meno futuro, di più e meno felici. Una descrizione tassonomica, gerarchizzata, anzi, a gerarchia zero, ché mette tutti nella stessa posizione orizzontale, e che finisce però sempre per riaccostarsi a temi delle nostre principali interrogazioni. Una strana situazione che ripropone il tema dell’immobilità e ci induce a chiederci se a un certo punto fra gli istinti umani non ci sia anche quello di non evolversi, un modo di non accettare la nostra fragilità, di non accettare che le cose cambino bloccando tutto formalmente. Un po’ il principio dell’arte, cioè far vivere in eterno un’immagine, una cosa che non vorremmo che cambiasse, o al contrario, la paura dell’arte, intesa come un mutamento possibile, come creazione, per cui ogni opera invita a crearne un’altra e a mantenere quell’atteggiamento di trasmissione, di desiderio che genera desiderio. Interrogativi inquietanti di carattere un metafisico, cui, Tommaso Franchi – pur negandoli, e assumendo piuttosto un atteggiamento quasi da scienziato – non può impedire di tornare a galla.

Tommaso Franchi è nato a Roma nel 1966, con una laurea in fisica e studi d’arte in Italia e Francia, ha una storia personale che lo porta a fare mestieri anche distanti dal campo artistico. Ha partecipato finora a due collettive a Venezia e a Roma. Una produzione artistica pregressa con uno sperimentalismo didattico, lo ha spinto sulle strade di alcune delle esperienza artistiche già consolidate nella storia dell’arte contemporanea.

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Presso la Galleria Embrice di Roma, si apre la mostra: 1911-2011: CENTENARIO DI UNA CASA A ROMA. (FRF) FIVE ROMAN FLATS. UN PRIMO CAMPIONE.

la MAVG Mediateca di Architettura di Valle Giulia, dell’Università degli Studi La Sapienza,

presenta

1911-2011: CENTENARIO DI UNA CASA A ROMA. (FRF) FIVE ROMAN FLATS. UN PRIMO CAMPIONE.

A cura di Amedeo Fago.

Con il patrocinio della Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura.

Inaugurazione: venerdì 13 maggio 2011, dalle ore 18.00
La mostra rimarrà aperta da venerdì 13 maggio a sabato 21 maggio 2011.
Orario: 18.00 – 20.00. Chiuso la domenica.

Dal 13 al 21 maggio 2011, la Mavg (Mediateca di Architettura di Valle Giulia) con il patrocinio della Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura, presenta – presso la Galleria Embrice (Roma, Via delle Sette Chiese, 78, Tel. 06.64521396 www.embrice.com) – una mostra a cura di Amedeo Fago intitolata, 1911-2011 centenario di una casa a Roma.
Si apre così un nuovo progetto, Five Roman Flats, di cui la mostra che Embrice dedicata alla casa che Carlo Mazza costruì per sé e i suoi nel 1911, rappresenta un primo campione. Si tratta di raccontare un pezzo di Roma. Cinque storie attraverso cinque alloggi borghesi, appartenuti a soggetti con ruoli sociali di rilievo della Roma che va dal periodo liberale a quello fascista, e che hanno lasciato alle generazioni successive patrimoni immobiliari frammentati, fra più grounds e in più edifici. Contestualmente, la ricerca sui singoli alloggi, prevede un lavoro affidato a diverse professionalità la cui unica tappa obbligata è la presenza di una breve presentazione scritta affidata ai gestori attuali. Seguono la preparazione di una mostra presso Embrice e l’elaborazione di un testo teatrale. Tutte le fasi, dalla visita del flat alla prima teatrale, vengono riprese per confluire in un documento filmato. La combinazione dei diversi passaggi, in presenza di cinque soggetti materiali, darà luogo a centinaia di possibili varianti.
Il percorso complessivo è stato strutturato in maniera articolata per permettere, al di là dell’analisi storica dal punto di vista architettonico e urbanistico, di narrare la storia di un luogo cercando di far emergere quelle memorie individuali e collettive che in esso sono depositate.
La casa Mazza, oggi Buontempo Danusso, è collocata sulle pendici di Monte Mario che sovrastano a sud il tratto iniziale, in salita, della Via Trionfale; l’area, totalmente agreste, era entrata già dal 1909 nell’interesse della famiglia, costretta dagli espropri a lasciare la prima residenza nell’area delle Terme di Caracalla. L’aspetto esteriore molto semplice o modesto, la denota come un edificio di quello che era il margine periferico della zona nord-ovest, la casa non mostra un carattere di rilievo dal punto di vista architettonico, né ci sono tracce del disegno dal quale furono tratti i piani di costruzione, che molto probabilmente è stato tratto da uno dei numerosi manuali apparsi a stampa in Italia a partire dal 1890.
L’isolamento costituisce l’elemento di risalto di questa abitazione a tre piani, che è separata dal contesto edilizio contiguo, ed è circondata e schermata da un ampio spazio verde sottostante Villa Miani, nonostante l’area sia stata inserita dal 1931 nel PRG di Roma. Ed è interessante notare come la singolarità della casa, risieda nel suo insistere in un luogo appena sfiorato dai diversi piani regolatori di Roma Capitale, redatti a partire dal 1873. Dal primo, successivo di soli tre anni alla Breccia di Porta Pia, dell’ingegnere Alessandro Viviani, passando per quello redatto da Rodolfo Bonfiglietti nel 1906, e quello di Edmondo Sanjust di Teulada del 1908, per finire al Prg del 1931.
Organizzazione: Carlo Severati, Vincenzo Nizza, Gianluca De Laurentiis, Daniele Forlani.
Riprese: Massimo Casavola, Alberto Michetti, Carlo Tomassi.
Montaggio: Carlo Tomassi, Amedeo Fago.
Fotocolor: Humberto Nicoletti Serra.
3D e Animazione: Jacopo Pomante.
Testi: Amedeo Fago, Luciana Buontempo, Massimo Casavola, Giuseppe Miano.
Modelli: Umberto Buontempo.
Ricerche: Carlo Tomassi.
Allestimento: Massimo Casavola,Vittorio Giusepponi, Carlo Severati.

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