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Prestiti: in Piemonte si chiedono 13.000 euro

In Piemonte lo scorso anno i cittadini hanno fatto ricorso al credito al consumo in maniera importante e, secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un panel di oltre 12.000 domande di prestito personale presentate da utenti della regione, chi si è rivolto ad una finanziaria nel 2018 ha cercato di ottenere, in media, 12.986 euro da restituire in 67 rate (poco più di 5 anni e mezzo).

L’età media dei richiedenti è pari a 42 anni ma se si guardano più da vicino le fasce anagrafiche emerge che quasi 1 richiesta su 3 (32%) proviene da un under 35, valore superiore alla media nazionale dove la percentuale di richiedenti con meno di 35 anni si ferma al 29%.

Ma quali sono le ragioni che hanno spinto i piemontesi a richiedere un prestito personale? Analizzando le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel 2018, i prestiti più richiesti nella regione sono stati quello per l’acquisto di un’auto usata (18,8%) e quello per ristrutturare casa (18,6%), anche se entrambi risultano in calo rispetto al 2017, rispettivamente del -3,6% e del -2,7%.

La tipologia di prestito che invece nell’ultimo anno è cresciuta maggiormente in Piemonte è il consolidamento debiti, il cui peso sul totale prestiti richiesti è aumentato di 5,2 punti percentuali, passando dall’11,9% del 2017 al 17,2% del 2018. In crescita anche i prestiti personali richiesti per pagare i costi legati alle cure mediche (4,7% del totale, in crescita di 1,7 punti percentuali rispetto al 2017).

«L’aumento di richieste per il consolidamento debiti è un segnale di come i piemontesi siano sempre più attenti al risparmio, anche nell’ambito dei prestiti personali», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «Sono sempre più numerosi i consumatori che, consapevoli delle opportunità offerte dal mercato, e in particolare dai prestiti del canale online, scelgono di consolidare un debito in corso passando ad una finanziaria che offre tassi di interesse più contenuti.».

Analizzando le richieste di finanziamento in ottica territoriale emerge che Alessandria è la provincia piemontese dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (13.352 euro, il 3% in più rispetto alla media regionale); seguono in classifica le province di Asti (13.204 euro), Torino (13.031 euro) e Novara (12.993 euro). Guardando la classifica nel senso opposto, gli importi medi più bassi sono stati registrati nelle province di Biella (12.219 euro), Verbano-Cusio-Ossola (12.537 euro), Cuneo (12.614 euro) e Vercelli (12.748 euro).

Interessante notare, inoltre, come anche l’età media di coloro che hanno presentato domanda di finanziamento vari a seconda della provincia presa in esame; i richiedenti più giovani sono quelli di Asti, Novara e Vercelli (età media 41 anni), mentre l’età media più alta è stata registrata nelle province di Biella e del Verbano-Cusio-Ossola (44 anni).

 

 

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Prestiti: in Lombardia si chiede il 2,6% in più della media nazionale

In Lombardia lo scorso anno i cittadini hanno fatto ricorso al credito al consumo in maniera importante e, secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un panel di oltre 56mila domande di prestito personale presentate da utenti della regione, chi si è rivolto ad una finanziaria nel 2018 ha cercato di ottenere, in media, 13.225 euro, vale a dire il 2,6% in più rispetto alla media nazionale, importo che i richiedenti intendono rimborsare in 67 rate (poco più di 5 anni e mezzo).

Ma quali sono le ragioni che hanno spinto i lombardi a richiedere un prestito? Analizzando le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel 2018, il prestito personale più richiesto in Lombardia è stato quello per acquistare l’auto usata (20,5% del totale richieste), seguito da quello per ristrutturare casa (19,9%). La tipologia di prestito personale che però è cresciuta maggiormente lo scorso anno è quella per il consolidamento debiti, il cui peso sul totale prestiti è aumentato di ben 4,3 punti percentuali passando dall’11,3% del 2017 al 15,8%. Aumento significativo anche per i prestiti personali richiesti per acquistare un immobile (4,9% del totale, in aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2017).

«L’aumento di richieste per il consolidamento debiti è un segnale di come i lombardi siano sempre più attenti al risparmio, anche nell’ambito dei prestiti personali», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «Sono sempre più numerosi i consumatori che, consapevoli delle opportunità offerte dal mercato, e in particolare dai prestiti del canale online, scelgono di consolidare un debito in corso passando ad una finanziaria che offre tassi di interesse più contenuti.».

Analizzando le richieste di finanziamento in ottica territoriale emerge che Lodi è la provincia lombarda dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (14.165 euro, il 7% in più rispetto alla media regionale); seguono in classifica la provincia di Varese (13.792 euro), quella di Brescia (13.725 euro) e Lecco (13.705 euro). Valori sopra la media regionale anche per Como (13.616 euro), Mantova (13.351 euro) e Sondrio (13.303 euro). La cifra media richiesta in provincia di Milano è pari a 13.189 euro, sostanzialmente in linea con la media lombarda, mentre gli importi medi più bassi sono quelli richiesti a Pavia (12.688 euro), Bergamo (12.786 euro), Cremona (12.891 euro) e Monza Brianza (12.985 euro)

Se a livello territoriale non emergono differenze particolarmente significative rispetto all’età media dei richiedenti (inclusa, a seconda dell’area, in un forbice tra i 40 e i 42 anni), variazioni importanti sono state rilevate analizzando la durata media dei prestiti richiesti, che varia tra le 64 mensilità previste della provincia di Sondrio e le 70 mensilità della provincia di Lodi.

 

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Prestiti: in Campania cresce il consolidamento debiti

In Campania lo scorso anno i cittadini hanno fatto ricorso al credito al consumo in maniera importante e, secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un panel di circa 13mila domande di prestito personale presentate da utenti della regione, chi si è rivolto ad una finanziaria nel 2018 ha cercato di ottenere, in media, 12.959 euro da restituire in 67 rate (poco più di 5 anni e mezzo).

L’età media dei richiedenti è pari a 42 anni ma se si guardano più da vicino le fasce anagrafiche emerge che quasi 1 richiesta su 3 (31%) proviene da un under 35, valore superiore alla media nazionale dove la percentuale di richiedenti con meno di 35 anni si ferma al 29%.

Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto i campani a richiedere un prestito personale? Analizzando le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel 2018, i prestiti più richiesti nella regione sono stati quelli per ristrutturare casa (24,5%) e per acquistare un’auto usata (17,4%), anche se entrambi risultano in calo rispetto al 2017, rispettivamente del -6,7% e del -2%.

La tipologia di prestito che invece nell’ultimo anno è cresciuta maggiormente in Campania è il consolidamento debiti, il cui peso sul totale prestiti richiesti è aumentato di 6,1 punti percentuali, passando dal 7,6% del 2017 al 13,7% del 2018.

«L’aumento di richieste per il consolidamento debiti è un segnale di come i campani siano sempre più attenti al risparmio, anche nell’ambito dei prestiti personali», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «Sono sempre più numerosi i consumatori che, consapevoli delle opportunità offerte dal mercato, e in particolare dai prestiti del canale online, scelgono di consolidare un debito in corso passando ad una finanziaria che offre tassi di interesse più contenuti.».

In crescita, si legge nell’analisi, anche i prestiti personali richiesti per ottenere liquidità (15,5% del totale, +4,1 punti percentuali rispetto al 2017) e quelli per le cure mediche (4% del totale, +1,5 punti percentuali). Peculiare, inoltre, è il dato relativo ai finanziamenti chiesti per pagare matrimoni e cerimonie che, in Campania, sono aumentati di 1 punto percentuale raggiungendo il 4,4% del totale prestiti richiesti nella regione, vale a dire quasi il doppio rispetto alla media nazionale (2,4%).

Le differenze provinciali

Analizzando le richieste di finanziamento in ottica territoriale emerge che Salerno è la provincia campana dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (13.612 euro, il 5% in più rispetto alla media regionale); seguono in classifica le province di Benevento (13.046 euro) e Napoli (12.920 euro). Gli importi medi più bassi, invece, sono stati richiesti in provincia di Avellino (12.594 euro) e in quella di Caserta (12.559 euro).

Interessante notare, inoltre, come, a differenza di altre regioni d’Italia, non emergono differenze provinciali significative rispetto all’età media dei richiedenti prestito, che varia tra i 42 e 43 anni, e la durata media dei prestiti richiesti, che varia tra i 66 e i 67 mesi.

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Prestiti: in Calabria si chiedono in media 12.960 euro

In Calabria lo scorso anno i cittadini hanno fatto ricorso al credito al consumo in maniera importante e, secondo l’osservatorio di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un panel di quasi 5mila domande di prestito personale presentate da utenti della regione, chi si è rivolto ad una finanziaria nel 2018 ha cercato di ottenere, in media, 12.960 euro da restituire in 67 rate (poco più di 5 anni e mezzo). L’età media dei richiedenti è pari a 43 anni ma se si guardano più da vicino le fasce anagrafiche emerge che quasi 1 richiesta su 3 (29%) proviene da un under 35.

Ma quali sono le motivazioni che hanno spinto i calabresi a richiedere un prestito personale? Analizzando le domande di finanziamento per le quali è stata specificata la finalità emerge che, nel 2018, i prestiti più richiesti in Calabria sono stati quello per ristrutturare casa (26,1% del totale richieste) e quello per l’acquisto di un’auto usata (17,9%), anche se entrambi risultano in calo rispetto al 2017, rispettivamente del -3,7% e del -1%.

La tipologia di prestito che invece nell’ultimo anno è cresciuta maggiormente in Calabria è quello per il consolidamento debiti, il cui peso sul totale prestiti richiesti è aumentato di 3 punti percentuali, passando dall’11% del 2017 al 14% del 2018. In crescita anche il peso dei prestiti personali richiesti per ottenere liquidità (13,3% del totale, +1,6 punti percentuali rispetto al 2017) e quelli per l’acquisto di arredamento (7,2%, +1,2 punti percentuali).

«L’aumento di richieste per il consolidamento debiti è un segnale di come i calabresi siano sempre più attenti al risparmio, anche nell’ambito dei prestiti personali», spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it. «Sono sempre più numerosi i consumatori che, consapevoli delle opportunità offerte dal mercato, e in particolare dai prestiti del canale online, scelgono di consolidare un debito in corso passando ad una finanziaria che offre tassi di interesse più contenuti.».

L’andamento provinciale

Analizzando le richieste di finanziamento in ottica territoriale emerge che Vibo Valentia è la provincia calabrese dove sono stati richiesti gli importi medi più alti (13.830 euro, il 7% in più rispetto alla media regionale); seguono in classifica le province di Cosenza (12.934 euro) e Catanzaro (12.923 euro). Gli importo medi più bassi, invece, sono stati richiesti in provincia di Reggio Calabria (12.860 euro) e in quella di Crotone (12.727 euro).

Interessante notare come, a seconda della provincia presa in esame, vari sensibilmente anche l’età media di coloro che hanno presentato domanda di prestito. I richiedenti più giovani sono quelli di Vibo Valentia e Crotone (età media 42 anni) mentre l’età media più alta è stata registrata nella provincia di Catanzaro (44 anni). Differenze significative sono state evidenziate anche rispetto alla durata media del prestito richiesto, che varia dalle 66 rate di Catanzaro e Vibo Valentia alle 69 di Cosenza.

 

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Calabria: in attivazione un nuovo strumento per rilanciare l’economia locale

Presentato un nuovo strumento a supporto delle imprese locali per far ripartire l’economia Calabrese.

Finalità

Il Bando, in corso di pubblicazione, consentirà alle imprese in difficoltà di ottenere incentivi a sostegno del riequilibrio finanziario.

Beneficiari

Potranno usufruire degli incentivi le piccole e medie imprese, microimprese ed imprese artigiane regionali.

Presupposto per l’accesso alle agevolazioni è l’ottenimento, da parte delle imprese beneficiarie, di un finanziamento bancario a medio/lungo termine la cui delibera dovrà essere successiva alla data di pubblicazione dell’avviso.

Spese ammissibili

Le imprese beneficiarie potranno accedere ad operazioni di consolidamento dei debiti e/o riscadenzamento dei mutui, ovvero, ad operazioni che consentiranno la trasformazione dei debiti bancari a breve termine in finanziamenti a medio/lungo termine ed il riposizionamento finanziario di mutui a medio/lungo termine, accompagnati da servizi utili al riequilibrio finanziario.

Ciascuna impresa può accedere a più operazioni di consolidamento dei debiti e/o riscadenzamento dei mutui. E’ consentito quindi presentare più domande riguardanti la stessa impresa.

Entità del contributo concedibile

Il contributo sarà erogato in conto interessi a valere sugli 8 milioni di euro complessivamente stanziati.

Per informazioni contattare:

Sportello Attività Produttive S.r.l.
Via Ponte Nuovo – 87011 Cassano All’Ionio (CS) 
Tel./fax: 0981-782236
E-mail: [email protected] 
Sito: www.sportelloattivitaproduttive.it

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Indagine di Prestiti.it sul consolidamento debiti: solo 170.000 le domande approvate

Nel 2011, l’anno peggiore per la crisi economica italiana, oltre 2.000.000 di italiani hanno provato ad ottenere un prestito per consolidare i propri debiti. Secondo Prestiti.it (www.prestiti.it) – il broker web che permette di confrontare diversi preventivi di prestito – l’11% delle domande di finanziamento fatte nel corso dello scorso anno riguardava un consolidamento debiti, ma solo poco più di 170.000 sono state accolte.

«L’alto numero di questo tipo di richieste è sintomatico di una condizione di difficoltà – spiega Marco Giorgi di Prestiti.it.Quando le rate si sommano, star dietro alle scadenze e disporre di sufficiente denaro per arrivare a fine mese diventa più complicato. Per questo, poter accorpare i diversi finanziamenti in essere in un’unica rata, allungando i tempi del prestito e aggiungendo, se necessario, altra liquidità è un vantaggio».

L’analisi compiuta da Prestiti.it offre maggiori dettagli; com’è intuibile, l’importo medio delle richieste è alto, oltre 16.000 euro, e lo si vuole rimborsare in un periodo lungo, 78 mesi (oltre sei anni). L’età media al momento della richiesta è, altrettanto comprensibilmente, piuttosto elevata, circa 42 anni. Gli uomini rappresentano la maggioranza assoluta del campione: da loro arriva il 73% delle richieste.

Le differenze tra Regioni offrono dati per comprendere al meglio il fenomeno: l’impatto delle richieste di consolidamento debiti sul totale delle domande di prestito è più alto nel Centro e nel Nord Italia. Friuli Venezia Giulia (15,9%), Marche e Liguria (entrambe al 13,4%) guidano la classifica nazionale, a dimostrazione di come l’interesse per questa opportunità di finanziamento sia più forte in zone che hanno una maggiore “familiarità” con il credito al consumo e che, di conseguenza, si trovano più spesso nella condizione di voler consolidare i debiti in corso.

Se, invece, guardiamo gli importi medi, le cifre più elevate sono richieste nelle regioni del Centro-Sud: è lì, in questo momento, che si registrano le difficoltà maggiori ad affrontare la crisi economica e, di conseguenza, vi è un bisogno più elevato razionalizzare il credito e recuperare liquidità.

Consolidare i propri debiti in un’unica soluzione, tuttavia, non è semplice per tutti. «Ottenere un finanziamento per consolidamento debiti è possibile solo a chi può dimostrare di avere dei trascorsi da “buon pagatore” – continua Giorgi in quanto rappresenta “un prestito sul prestito”. Visto che parliamo di  importi e durate considerevoli occorre, ancora di più, confrontare attentamente le diverse proposte e scegliere quella che si adatta meglio al proprio profilo di pagatore».

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Prestiti online su misura per ogni esigenza di finanziamento

Qualcuno la definisce una moda, ma gli italiani che scelgono di richiedere dei prestiti on line, ovvero attraverso le finanziarie che operano sul web, sono sempre di piu’, grazie alla facilita’ con cui internet consente di ottenere informazioni per qualsiasi genere di servizio di cui si necessita.

Gli istituti finanziari che si occupano di prestiti online, sono, particolarmente, specializzati nell’erogazione di crediti di piccoli importi, che variano da cifre minime di 1.000 euro a massimo 5-6.000 Euro.
Si tratta, quindi, di prestiti personali che non richiedono particolari garanzie e proprio per questo hanno la caratteristica di essere concessi in tempi estremamente rapidi, in 24 o al massimo in 48 ore.

Per ottenere un prestito di questo tipo, e’ sufficiente presentare la busta paga e il cedolino della pensione, nel caso di lavoratori dipendenti e pensionati, mentre, per gli autonomi, e’ richiesto e’ il Modello Unico.
Dal momento che il requisito essenziale e’ quello di essere in grado di dimostrare di avere un reddito tale da potere fare fronte al rimborso, le finanziarie non concedono credito a chi e’ senza una busta paga o non sia in possesso di una documentazione ufficiale che attesti le entrate economiche.

Due, pero’ sono le soluzioni possibili per richiedere dei prestiti anche senza busta paga.
Una e’ rappresentata dai mutui di liquidita’, che consistono in finanziamenti concessi a fronte di una garanzia reale, quale un immobile di proprieta’ su cui il creditore provvede a richiedere ipoteca per cautelarsi a fronte della restituzione del prestito concesso.
La seconda soluzione e’, invece, offerta dai prestiti personali coperti da garanzia di terzi, ovvero da soggetti che si rendono garanti nei confronti del creditore nel caso il debitore si trovasse nell’impossibilita’ di provvedere al rimborso.

Alle finanziarie online, in questi momenti di crisi economica, si rivolgono anche molte famiglie italiane che negli anni passati, si sono lasciate coinvolgere a comprare oggetti e servizi grazie alle innumerevoli offerte di acquisti con credito a tasso zero.
E’ evidente che, per quanto di minimi importi, le singole rate dei diversi prestiti richiesti nel tempo, comportano mensilmente un esborso che, in totale, diventa consistente.

Da qui la necessita’ di chiedere dei prestiti di consolodimento dei debiti, che, in sostanza, consistono in un nuovo finanziamento che prevede un diverso piano di ammortamento.
Il presupposto del consolidamento dei debiti e’ l’allungamento dei tempi di restituzione del rimborso e, conseguentemente,l’esborso di una rata mensile inferiore rispetto al totale di quelle previste dai diversi finanziamenti che si vogliono consolidare.

In questo modo e’, cosi’, possibile ottenere concreti e effettivi vantaggi in un’ottica di risanamento finanziario di una situazione debitoria, particolarmente gravosa.

Jusy Accetta – studiomotori.com

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Rifinanziamento per consolidamento debiti

I prestiti per consolidamento debiti (o rifinanziamento) sono concessi per poter conglobare in un’unica soluzione tutti i finanziamenti in corso. Generalmente, una volta richiesto il conto estintivo a tutti gli istituti verso i quali si ha un debito residuo, viene erogato un finanziamento di tale importo. E’ quindi possibile abbassare la rata allungando il periodo.E’ inoltre possibile richiedere in alcuni casi (quando il debito residuo non è troppo elevato) somme di denaro aggiuntive.

Si tratta generalmente di finanziamenti a tasso è fisso.Gli importi finanziati possono variare dai 5.000 a 60.000 Euro e i rimborsi tra i 12 ed i 120 mesi. E’ possibile ricorrere all’estinzione anticipata del prestito per consolidamento con risparmio totale degli interessi sul capitale rimborsato in anticipo (richiedendo il conto estintivo alla società che ha concesso il prestito). L’operazione di rifinanziamento viene comunemente effettuata (nel caso di lavoratori dipendenti) con la cessione del quinto oppure nel caso gli importi fossero eccessivi tramite operazioni di mutuo per consolidamento debiti.

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