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Radio Italia Anni 60 – Andavo a cento all’ora

Ritornano i mitici anni ‘60

Per i nostalgici della “Dolce vita” Radio Italia Anni 60 ha selezionato per voi i migliori brani italiani di tutti i tempi; artisti del calibro di Mina, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Domenico Modugno, Luigi Tenco e molti altri, in un’unica compilation.

Disponibile solo nei migliori negozi di dischi ed edicola, distribuzione Self.

Self: http://bit.ly/2hqWGNU

Mondadori: http://bit.ly/2zU0rST

Edicola Shop: http://bit.ly/2ly6JVT

  1. Gianni Morandi – Andavo a cento all’ora
  2. Adriano Celentano – Stai lontana da me (Tower of Strength)
  3. Peppino Di Capri – Speedy Gonzales
  4. Rita Pavone – La partita di pallone
  5. Edoardo Vianello – Guarda come dondolo
  6. Gino Paoli – La Gatta
  7. Giorgio Gaber – La ballata del Cerutti
  8. Mina – Il cielo in una stanza
  9. Ornella Vanoni – Senza Fine
  10. Sergio Endrigo – Io che amo solo te
  11. Umberto Bindi – Arrivederci
  12. Luigi Tenco – Mi sono innamorato di te
  13. Johnny Dorelli – Love in Portofino
  14. Pino Donaggio – Come Sinfonia
  15. Fred Bongusto – Frida
  16. Nico Fidenco – Legata a un granello di sabbia
  17. Domenico Modugno – Piove (Ciao Ciao Bambina)
  18. Little Tony – Il ragazzo col ciuffo
  19. Kessler Sisters – Da-da-un-pa
  20. Los Marcellos Ferial – Cuando Calienta El Sol
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MINA & CELENTANO – RADIO ITALIA ANNI 60 PRESENTA MUSIC STARS COLLECTION

Radio Italia Anni 60 presenta Music Stars Collection, il primo cofanetto di una collana dei migliori artisti della storia della musica disponibile sia nei migliori negozi di dischi che nelle edicole.

Questa prima uscita è dedicata a due grandi icone della musica italiana: la splendida Mina ed il poliedrico Celentano.

Un doppio CD con i migliori successi tra cui: Pregherò, Tintarella di Luna, Il tuo Bacio è come un Rock, Tutti Frutti e molti altri per la versione distribuita nei negozi di musica, mentre nelle edicole potrete trovare al prezzo speciale di 9,90€ un CD con il meglio di Mina e di Adriano Celentano.

 

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Le parole di Padre Enzo Fortunato su “Vado da Francesco”, il suo nuovo libro

Intervistato Padre Enzo Fortunato, direttore della Rivista San Francesco d’Assisi, riguardo la sua ultima pubblicazione “Vado da Francesco” edito da Mondadori. In questo emozionante libro sono raccolti e raccontati numerose visite ufficiali ed incontri riservati, vissuti da personaggi famosi o da semplici donne, uomini e ragazzi arrivati fino alla soglia della Basilica di San Francesco per placare la loro ansia e cercare risposte non effimere ai loro interrogativi sul vivere.

1) Padre Fortunato ci racconta quali tematiche affronta nel suo nuovo libro?
Il tema principale è la tensione spirituale di Dio presente in ogni uomo, questa è la grande consapevolezza che emerge dagli uomini e le donne credenti e non credenti che hanno incontrato San Francesco, da questa tensione spirituale emergono tre stelle: la prima è quella del dialogo, pensando anche agli incontri che i Papi hanno vissuto in Assisi con i leader religiosi, la seconda è l’incontro, ove pensieri, parole e speranze si intersecano tra di loro divenendo di fatto crocevia, ove realtà e persone differenti si abbracciano e le mani si uniscono in un segno di pace e di operosità comune.  Questo incontro ci ricorda la celebre affermazione di John Donne “Nessun uomo è un’Isola completo in se, ciascuno di noi fa parte di un continente, è un pezzo di terra ferma”. E infine la terza stella, il cammino che descrive gli antichi pellegrinaggi verso i santuari che custodivano i corpi degli Apostoli e dei martiri.

2) Una riflessione su Papa Francesco e Giovanni XXIII?
Il volume si apre con Giovanni XXIII e si chiude con Papa Francesco, due Papi che si sono rifatti a San Francesco in maniera diversa. Giovanni XXIII era terziario francescano, Papa Francesco invece ha scelto proprio di farsi chiamare con il nome del Santo. L’uno e l’altro hanno tracciato sfaccettature diverse di uno stesso prisma. Giovanni XXIII ha parlato di Francesco come modello “del vivere bene”; Bergoglio, invece, ha accolto le istanze programmatiche del Santo di Assisi: “E’ per me l’uomo della povertà, l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il creato“.

4) Ci spiega cosa intende per comunicazione sull’esempio di San Francesco?
Era desiderio di San Francesco la possibilità di interagire e coesistere con tutti, un uomo accanto all’altro. La Chiesa è chiamata a partecipare nel mondo della comunicazione perché di essa fa parte l’uomo e dove c’è l’uomo c’è la Chiesa. Con quale stile? Con quale metodo? Le risposte le trovo sintetizzate profondamente nel discorso di Papa Benedetto XVI dell’8 dicembre 2009: «Quanto abbiamo bisogno di questa bella notizia! Ogni giorno, infatti, attraverso i giornali, la televisione, la radio, il male viene raccontato, ripetuto, amplificato, abituandoci alle cose più orribili, facendoci  diventare insensibili e, in qualche maniera, intossicandoci, per ché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore si indurisce e i pensieri si incupiscono. Per questo la città ha bisogno di Maria, che con la sua presenza ci parla di Dio, ci ricorda la vittoria della Grazia sul peccato, e ci induce a sperare anche nelle situazioni umanamente più difficili».
5) Abbiamo avuto notizia di una sua intervista fatta ad Adriano Celentano. Cosa ha detto il noto cantante riguardo il Pontefice?
Celentano durante l’intervista ha affermato, quasi commosso, che si emoziona ogni volta che Papa Francesco parla di Gesù, “avverto due sensazioni fra di loro contrastanti: da un parte la gioia insaziabile di ascoltare qualunque cosa delle meravigliose gesta di Gesù, dall’altra una sorta di nostalgico dolore quasi come se Gesù l’avessero crocifisso ieri sera e io non avessi fatto in tempo ad incontrarlo prima“. Inoltre ha definito Papa Francesco come un’autentica svolta, sottolineando che credenti e non credenti ne sono attratti e le chiese si riempiono anche grazie a lui.

6) “Vado da Francesco” è la storia di uomini noti e di tanti invisibili, perché questa scelta?
Uno dei principi della filosofia francescana è “nulla è grande di fronte a Dio, ma tutto ugualmente degno“. Proprio da qui la mia scelta di includere nel racconto personaggi noti e non.

7) Qual è la storia, l’incontro che più l’ha colpita?
La storia di un signore che accompagnava la moglie paralizzata immobile sulla sedia a rotelle. Sul volto sprigionava un sorriso, che lasciava trasparire la grande speranza che era in lui, quasi come se  la sofferenza avesse impresso sul suo viso i tratti della bontà, tratti che difficilmente si dimenticano e facilmente segnano le nostre esistenze, facendole diventare più profumate, perché è il dono di sé agli altri che rende la vita bella.

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