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Giampaolo Sutto racconta il futuro dei videogame, tra abbonamenti e Cloud Gaming

Il pensiero di Giampaolo Sutto: nei prossimi anni il settore dei videogiochi è destinato a cambiare per sempre, le console potrebbero infatti presto scomparire in favore del Cloud Gaming.

Giampaolo Sutto: il modello Netflix è il futuro anche per i videogiochi

Preannunciato da tanti anni, lo streaming dei videogiochi è diventato realtà. Sebbene questo servizio fosse già disponibile da tempo sulle console Xbox e PS4, il recente lancio di Google Stadia sembra aprire le porte ad un futuro dove non sarà più necessario disporre di dispositivi fisici per giocare ai propri titoli preferiti: vi basterà infatti solamente uno schermo sul quale riprodurre i contenuti, che si tratti di un tablet, un monitor o un telefono. Blogger esperto nel settore del gaming, Giampaolo Sutto sottolinea come tale formula di fruizione dei videogiochi sarà molto probabilmente coronata dal successo, così come già accaduto in passato con Netflix. Le console di prossima di generazione potrebbero dunque essere le ultime ad essere lanciate sul mercato. A dominare la scena saranno in tale ottica gli abbonamenti, i quali consentiranno agli utenti di poter usufruire di un catalogo ampio di giochi senza doverli comprare direttamente. Ciò consentirebbe ai giocatori di non spendere cifre folli per acquistare di volta in volta una console: inoltre, in caso di trasferimento in altra sede, sarebbero sufficienti una buona connessione internet e il proprio account per continuare a giocare. Certamente case come Sony e Microsoft potrebbero non avere tutto l’interesse a procedere in questa ottica, così da non privarsi di parte dei guadagni. Una mossa che secondo Giampaolo Sutto, se da un lato consentirebbe di non perdere una considerevole fonte di profitto, dall’altro potrebbe spingere molti giocatori, soprattutto i più casuali, ad abbandonare il mondo delle console a favore di servizi come quelli offerti da Google Stadia.

Cloud Gaming, Giampaolo Sutto commenta Google Stadia

L’annuncio di Google Stadia, sottolinea Giampaolo Sutto, non è stato certo un fulmine a ciel sereno per questo settore. Sono infatti diversi anni che si parla di Cloud Gaming. Ognuna alla sua maniera, le diverse case come Sony e Microsoft si erano già attivate da tempo per sondare le acque. Attualmente sia Xbox che Playstation offrono infatti un servizio in abbonamento sulla falsa riga di Netflix (PS Now e Xbox Pass). Anche la Ubisoft si è mossa in questa direzione annunciando all’E3 il lancio di Uplay+. Google Stadia ha tuttavia introdotto un importante elemento di novità con la possibilità di utilizzare qualsiasi dispositivo per giocare, a patto che sia installata l’ultima versione di Chrome. Con l’abbonamento Pro, disponibile a circa 10 euro al mese, si potrà disporre di uno streaming in 4k, 60 fps con audio Dolby Surround 5.1. Gli abbonati, oltre a ricevere ogni mese dei giochi gratuiti, godranno infine di sconti per l’acquisto di altri titoli. L’esordio è atteso in Italia e in altri 13 Paesi per il mese di novembre. Giampaolo Sutto ricorda come per godere appieno di questo servizio sarà tuttavia necessaria una buona connessione internet: occorrono infatti almeno 20 Mbps di velocità in download per lo streaming in 1080p e 35 per un’esperienza in 4k.

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