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La Medicina Narrativa nella pratica clinica: con DNM nasce una nuova alleanza terapeutica

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  • 19 Giugno 2015

La presentazione dell’innovativa piattaforma digitale in esclusiva oggi all’Italian Digital Health Summit 2015 di Milano

Si chiama “Digital Narrative Medicine” (DNM) la prima piattaforma digitale interamente pensata per lo sviluppo di progetti di medicina narrativa che verrà presentata oggi a Milano nel corso dell’Italian Digital Health Summit 2015.

DNM nasce dall’esperienza di ricerca del Center for Digital Health Humanities con l’obiettivo di facilitare una nuova alleanza terapeutica tra medico e paziente, per una co-produzione della salute ed una medicina più efficace, più partecipata, meno costosa.

Grazie ai benefici della medicina narrativa, DNM trasforma il processo attuale di empowerment digitale del paziente in risorsa preziosa per la cura, guidata dal medico.

Il paziente viene invitato ad accedere a DNM da un curante che utilizza la piattaforma individualmente o come membro di un’organizzazione sanitaria. DNM può essere utilizzata da ASL, società scientifiche, dipartimenti ospedalieri e professionisti sanitari.

Nel rispetto di tutte le regole della privacy e della sicurezza dei dati sanitari, DNM consente al paziente o ai caregiver (cioè chi si prende cura del paziente) di condividere la propria storia con il curante, attraverso un percorso guidato di stimoli narrativi.

DNM si propone quindi come uno strumento, web e mobile, offerto al paziente per raccontare la sua storia, mettendo al centro la persona, i suoi bisogni, le sue risorse, facilitando allo stesso tempo l’interpretazione da parte del curante.

Sarà possibile seguire la presentazione della piattaforma in live tweeting e diretta Periscope dal profilo ufficiale del Center for Digital Health Humanities @CDHhu_info. Hashtag ufficiali dell’evento #aboutdigitalhealth, #mhealth e #scopriDNM.

Ulteriori informazioni o dettagli sul sito www.digitalnarrativemedicine.com

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Raccontare la malattia: DNM propone una nuova alleanza terapeutica tra medico e paziente

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  • 13 Giugno 2015

La prima piattaforma digitale per l’applicazione della medicina narrativa nella pratica clinica presentata all’Italian Digital Health Summit 2015

Sarà presentata martedì 16 giugno, nel corso dell’Italian Digital Health Summit 2015 a Milano, “Digital Narrative Medicine” (DNM), la prima piattaforma digitale interamente pensata per lo sviluppo di progetti di medicina narrativa.
La medicina narrativa è una metodologia che valorizza l’ascolto e l’interpretazione delle storie dei pazienti per diagnosi più veloci e terapie appropriate e personalizzate. L’Istituto Superiore di Sanità proprio nel marzo scorso ha pubblicato le “Linee di indirizzo” per l’applicazione della medicina narrativa nella pratica clinica.
Il viaggio con la malattia è sempre più spesso digitale. Il 42% degli italiani utilizza internet per informazioni sulla salute (dati CENSIS, 2014). Il paziente cerca informazioni prima e dopo la visita, condivide bisogni, paure e consigli nelle community online, usa lo smartphone per monitorarsi e restare connesso con i suoi network. Il rischio è una disintermediazione del sapere e delle pratiche mediche.
DNM nasce dall’esperienza di ricerca del Center for Digital Health Humanities.
L’obiettivo è facilitare una nuova alleanza terapeutica, per una co-produzione della salute ed una medicina più efficace, più partecipata, meno costosa. Il paziente viene invitato ad accedere a DNM da un curante che utilizza la piattaforma individualmente o come membro di un’organizzazione sanitaria. La piattaforma infatti può essere utilizzata da ASL, società scientifiche, dipartimenti ospedalieri e professionisti sanitari.
DNM non prevede una chat o un dialogo curante-paziente ma è un diario digitale che rispetta tutte le regole della privacy e della sicurezza dei dati sanitari. La piattaforma consente al paziente o ai caregiver (cioè chi si prende cura del paziente) di condividere la propria storia con il curante, attraverso un percorso guidato di stimoli narrativi.
Gli stimoli appaiono in sequenza o secondo un percorso cronologico. In qualsiasi momento, comunque, il paziente e il caregiver possono raccontare sintomi ed esperienze che ritengono importanti. Il curante, dal canto suo, legge la storia e la usa per condividere e personalizzare il percorso diagnostico-terapeutico.
DNM si propone come uno strumento, web e mobile, offerto al paziente per raccontare la sua storia, mettendo al centro la persona, i suoi bisogni, le sue risorse, facilitando allo stesso tempo l’interpretazione da parte del curante. Grazie ai benefici della medicina narrativa, DNM trasforma il processo attuale di empowerment digitale del paziente in risorsa preziosa per la cura, guidata dal medico.
Sarà possibile seguire la presentazione della piattaforma in live tweeting e diretta Periscope dal profilo ufficiale del Center for Digital Health Humanities @cdhhu_info. Hashtag ufficiali dell’evento #aboutdigitalhealth, #mhealth e #scopriDNM. Per ricevere una demo scrivere a [email protected]. Per ulteriori informazioni o dettagli potete visitare il sito www.digitalnarrativemedicine.com o contattare [email protected].

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Il centro estivo per i bambini? Ci pensa l’azienda

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  • 13 Giugno 2015

Al via per i figli dei dipendenti Hera soggiorni e camp per l’estate. Nell’ambito del piano di welfare interno, che ha tra le sue priorità anche la  conciliazione lavoro-famiglia, la multiutility ha messo a disposizione oltre 150 posti

Le scuole sono appena finite e per molti genitori non è facile trovare delle alternative per conciliare la gestione dei figli con il lavoro. Per venire incontro alle esigenze dei propri lavoratori e visto il successo delle iniziative dello scorso anno, Hera ha ampliato l’offerta di centri estivi aziendali per i bambini degli 8.500 dipendenti, su tutto il territorio in cui è presente: Emilia-Romagna, Nord Est e Marche.

 

Adesioni 2015: + 45%

Le adesioni ai centri estivi da parte dei lavoratori sono cresciute parecchio: l’anno scorso si erano fermate a un centinaio, quest’anno sono arrivate a quota 152. I centri estivi diurni sono rivolti ai bimbi più piccoli (3-10 anni). I soggiorni residenziali, invece, sono dei “camp” di una settimana, in cui i bambini un po’ più grandi (7-14 anni) restano anche a dormire. Ce ne sono sia in montagna che al mare, molti anche in inglese o che propongono attività informatiche e digitali.

L’azienda dà un contributo importante, pagando la metà della quota della prima settimana per i centri e metà della quota totale per i soggiorni.

Gli educatori e animatori dei centri estivi sono gli stessi delle cooperative che durante l’anno (11 mesi su 12) gestiscono i nidi aziendali Hera: i bambini, quindi, possono ritrovare le stesse “dade” e spesso gli stessi compagni, ambientandosi subito nelle nuove esperienze estive.

 

L’offerta a Bologna (e non solo)

Solo nella sede di Bologna sono 34 i bambini che parteciperanno ai centri estivi con cui Hera ha stabilito delle convenzioni. L’offerta prevede iniziative al Filonido (l’asilo interaziendale con Unipol, Regione e Legacoop), alla Cineteca, al Dopo lavoro ferroviario e al centro Vis. Tra i progetti per i più grandi fuori regione, invece, si può scegliere, tra gli altri, il soggiorno dedicato all’ambiente con il Wwf vicino Padova, quello dedicato al mondo del digitale a Treviso o l’english camp a Lignano Sabbiadoro.

 

Non solo centri estivi: Hera e il welfare aziendale

I centri estivi, insieme ai nidi aziendali, altre attività rivolte ai figli dei dipendenti o iniziative per incentivare la mobilità sostenibile, fanno parte del cosiddetto “welfare aziendale”, che ha come obiettivo principale il benessere dei dipendenti e il miglioramento delle condizioni lavorative.

Le sfide per il futuro sono ora tante: nei prossimi mesi, infatti, la Direzione Personale e Organizzazione di Hera orienterà i suoi sforzi per armonizzare le attività di welfare, basandosi su questionari interni in cui i lavoratori hanno espresso le proprie opinioni. Dai risultati è emerso che tempo, conciliazione e famiglia sono gli aspetti ritenuti più importanti, in particolare le iniziative che coinvolgono figli o genitori anziani.

 

Hera e il Diversity management – Susanna Zucchelli: “Così diamo risposte ai bisogni dei colleghi”

“Da anni Hera sta dedicando una forte attenzione al tema della conciliazione tra vita privata e lavoro, per dare risposte concrete ai bisogni dei propri dipendenti – spiega Susanna Zucchelli, Diversity Manager di Hera – I frutti di questo impegno sono già parecchi: abbiamo realizzato 5 nidi aziendali o interaziendali e lanciato un progetto per valorizzare competenze e potenzialità delle persone disabili in azienda. Insieme a programmi a sostegno da chi torna da lunghi periodi assenza per maternità o paternità, congedi familiari, finanziati dalla Presidenza del Consiglio”.

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Moody’s conferma il rating di Hera a BAA1 e alza l’outlook a stabile

Moody’s conferma il rating di Hera a BAA1 e alza l’outlook a stabile

L’agenzia di rating Moody’s, nelle sue revisioni periodiche, ha alzato l’outlook su Hera Spa da negativo a stabile, confermando il rating BAA1.

La scelta, come spiegano gli economisti di Moody’s in una nota diramata dall’agenzia, riflette il miglioramento delle metriche di credito a un livello allineato al rating BAA1, dopo i risultati positivi di Hera dell’anno 2014 e del primo trimestre 2015.

Per maggiori informazioni: http://www.gruppohera.it/

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“Regala un Albero alla tua città”: Hera rilancia con 1.000 nuovi alberi

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  • 29 Maggio 2015

Dopo aver raggiunto con due anni di anticipo il traguardo delle 100.000 adesioni e 2.000 alberi, la campagna si dà un nuovo obiettivo: 50.000 ulteriori adesioni alla bolletta on line. Nel ravennate sono 8 i Comuni che hanno aderito

In due anni la campagna di Hera “Elimina la bolletta. Regala un albero alla tua città” ha raggiunto e superato le 100.000 adesioni, obiettivo centrato con due anni di anticipo rispetto al previsto. Visto il successo dell’iniziativa, ora Hera rilancia: dopo aver premiato i Comuni aderenti con l’assegnazione di 2.000 alberi, la campagna si pone l’obiettivo di raccogliere ulteriori 50.000 adesioni alla bolletta on line e mette in palio 1.000 nuovi alberi (1 ogni 50 adesioni). La novità è stata presentata questa mattina a Ravenna da Hera e alla presenza dei Comuni dell’area ravennate che hanno aderito alla nuova campagna, tra cui Ravenna, Cervia, Lugo e Bagnacavallo.

 

Un progetto di sostenibilità ambientale a favore del territorio

La campagna promuove il passaggio dalla bolletta cartacea a quella on-line, legando il raggiungimento dell’obiettivo alla piantumazione di alberi. Partita a fine 2012, l’iniziativa vede lo stretto coinvolgimento dei Comuni aderenti che si impegnano a promuovere il progetto tra i propri cittadini e individuano le aree dove saranno piantumati gli alberi vinti. Nei territori, quindi, la campagna contribuisce alla creazione di nuove aree verdi a disposizione di tutta la comunità.

Le 50.000 nuove adesioni permetteranno di evitare l’emissione di 22 tonnellate annue di CO2 associate alla produzione, stampa e recapito della bolletta cartacea e quasi 1.200.000 fogli di carta, che si aggiungono ai 2.364.000 già risparmiati con le prime 100.000 adesioni. Per informare capillarmente i clienti, la nuova campagna sarà illustrata anche in tutte le bollette recapitate a partire da settembre.

 

Il Gruppo Hera al primo posto per la riduzione della carta

Secondo un’analisi di confronto effettuata tra le principali utility italiane da Federutility-Utilitatis, Hera risulta al primo posto tra le 9 aziende considerate per la percentuale di contratti con invio elettronico della bolletta.  Nel 2013 i contratti con bolletta elettronica erano pari al 6,6%, mentre le altre aziende non superavano il 2,6%. Con la campagna “Regala un albero” la percentuale di contratti con l’invio elettronico è passata da circa il 3% del 2012 al 9% del 2014.

Nel ravennate i Comuni più “digitalizzati” erano a fine campagna (novembre 2014): Ravenna con l’8,8% di adesioni, Cervia con il 7,5% e Lugo che ha raggiunto il 6,3% di adesioni alla bolletta online.

 

74 i Comuni aderenti, tra questi 8 sono del ravennate

Al rilancio della campagna hanno aderito complessivamente 74 Comuni presenti sul territorio servito da Hera. Di questi, i 34 sopra i 15.000 abitanti si aggiudicheranno 900 alberi (a ciascun Comune  verrà donato un numero di alberi in proporzione ai residenti) mentre i 40 Comuni più piccoli formeranno una graduatoria nella quale verranno premiati, con 20 alberi ciascuno, i 5 che avranno ottenuto i migliori risultati.

Sul territorio ravennate i comuni che hanno aderito sono 8. Tra questi, Ravenna, Cervia, Lugo, Bagnacavallo avranno in totale 115 alberi (di cui 55 a Ravenna e 20 a ciascuno degli altri 3 Comuni). I Comuni di Alfonsine, Russi, Cotignola e Fusignano, con meno di 15.000 abitanti, potranno invece concorrere alla graduatoria per i primi 5 posti.

Questi alberi andranno ad aggiungersi a quelli già assegnati nella prima fase della campagna: nei mesi di aprile e maggio sono stati piantati 100 nuovi alberi nell’area verde Mezzano di Ravenna e 35 alberi a Cervia nel Parco Stefano Biondi e nel giardino del canile comunale. A partire dall’autunno prossimo saranno messi a dimora anche 50 alberi nel Parco del Loto di Lugo.

I risultati verranno monitorati periodicamente per valutare l’incremento complessivo delle adesioni. Un’ampia informazione aggiornata sul progetto è fruibile nel canale web dedicato e accessibile all’indirizzo www.alberi.gruppohera.it.

 

“Siamo molto soddisfatti del successo della campagna e del gradimento che ha trovato tra i nostri clienti – commenta Isabella Malagoli, Direttore marketing e vendita indiretta di Hera Comm -. L’aver raggiunto così in anticipo il nostro primo obiettivo delle 100.000 adesioni ci ha spinto nella decisione di andare avanti e raggiungere un traguardo ancora più alto, per coinvolgere sempre più persone in un progetto che porta benefici all’ambiente e alla comunità”.

 

Per l’Assessore all’Ambiente del Comune di Ravenna Guido Guerrieri “Ravenna è pronta ad impegnarsi nuovamente in questo progetto che ha importanti riflessi sull’ambiente e va sicuramente nella direzione intrapresa sottoscrivendo il Patto dei Sindaci, guardando alla strategia europea “20-20-20”, volta alla produzione di gas serra e consumi energetici. La piantumazione degli alberi oltre a migliorare l’arredo urbano rappresenta anche un segno tangibile dell’impegno dei nostri cittadini nei confronti dell’ambiente”.

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Hera, al territorio distribuita ricchezza per 1,6 miliardi di euro

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  • 24 Aprile 2015

Online da oggi il Bilancio di Sostenibilità 2014 del Gruppo. Risultati importanti anche a favore di lavoratori, clienti, fornitori, ambiente e sicurezza: un quadro in ulteriore miglioramento, segno di una strategia sempre orientata a questi obiettivi

 

Dalla ricchezza creata e distribuita alle performance di servizio; dal contenimento delle emissioni degli impianti alle politiche sull’impiego e sugli appalti “responsabili”. Nel nome del cliente e del territorio in cui opera.

Il Gruppo Hera si racconta nei tanti numeri del Bilancio di Sostenibilità 2014, pubblicato oggi online all’indirizzo http://bs.gruppohera.it/ e completamente rinnovato nella forma, più semplice e scorrevole per facilitarne la lettura e individuare rapidamente tutte le informazioni più importanti.

 

Sostenibilità e ricchezza soprattutto per il territorio

Alcuni numeri della sostenibilità economica, per cominciare, che includono anche il contributo di AcegasApsAmga: il valore aggiunto totale, grazie alle acquisizioni societarie e alla crescita organica, sale a 1.387,2 milioni di euro, con un aumento di 32,4 milioni rispetto al 2013 (+ 2,4%). La maggior parte del valore aggiunto, 497 milioni di euro (pari al 35,8%), viene destinata ai lavoratori.

Per quanto riguarda invece la ricchezza complessivamente distribuita al territorio, nel 2014 il dato si attesta a 1.591,7 milioni, il 74% del totale, risultato della somma del valore aggiunto distribuito ai principali interlocutori locali di Hera (lavoratori, azionisti, pubblica amministrazione, comunità locale) per 1.085,5 milioni, con il valore economico delle forniture da realtà del territorio per 506,2 milioni.

 

Il “sistema sostenibilità”: cliente al centro, qualità dei servizi intorno

Nella visione di Hera il cliente si conferma al centro, perché la sostenibilità è in primo luogo un impegno nei suoi confronti. Di qui i continui investimenti per aumentare la qualità dei canali di contatto, con tempi di attesa a sportelli e call center fra i più bassi tra quelli delle multiutility italiane. Per quanto riguarda la clientela residenziale, i tempi di attesa al call center Hera passano dai 49 secondi del 2013 ai 40 secondi del 2014, mentre quelli degli sportelli clienti si attestano sotto i 12 minuti.

Protagonisti attivi della sostenibilità, i clienti Hera evidenziano una crescente propensione ai servizi on line forniti dall’azienda, che raggiungono i 220.000 iscritti (+15% sul 2013), mentre sono oltre 160.000 coloro che hanno scelto la bolletta elettronica, un dato in costante aumento anche grazie a campagne di promozione innovative come “Elimina la bolletta, regala un albero alla tua città” (570 gli alberi già piantati nel 2014, con altri 1.430 che saranno piantati nei prossimi mesi).

Tra le iniziative del 2014 che esprimono la vicinanza ai clienti ricordiamo “SOStegno Hera”, la pratica guida alle agevolazioni tariffarie pensata soprattutto per coloro che attraversano situazioni di disagio economico, e “Hera Start up”, l’offerta di energia, telefonia, traffico dati e servizi ambientali a condizioni vantaggiose dedicata ai giovani imprenditori che stanno avviando una loro attività.

 

Gestione rifiuti: salgono la raccolta differenziata (54%) e il recupero (93,8%), diminuisce ancora il ricorso alla discarica (12,9%)

Ottimi risultati emergono anche dagli indicatori relativi alla sostenibilità ambientale, che fanno del territorio servito da Hera un’eccellenza a livello europeo, con costi di servizio nella gestione dei rifiuti inferiori del 23% rispetto alla media nazionale e del 17% rispetto a quella del Nord Italia.

Continua a diminuire il ricorso alla discarica, che nel 2014 ha riguardato solo il 12,9% dei rifiuti smaltiti (16,4% nel 2013 e 49% nel 2002), un dato ampiamente inferiore non solo alla media italiana (38%) ma anche a quella europea (31%). Ne guadagna la raccolta differenziata, che passa dal 52,6% del 2013 al 54% del 2014, con 351 chilogrammi procapite di rifiuti differenziati (+2% sul 2013), confermando Hera ai primi posti in Italia. Inoltre, come rendicontato dal report annuale “Sulle tracce dei rifiuti”, il 93,8% dei rifiuti differenziati viene effettivamente portato a recupero, incoraggiando le buone pratiche dei cittadini e alimentando quella parte della green economy attiva nella filiera del riciclo (55 le aziende che valorizzano la raccolta differenziata conferita da Hera, con oltre 3.000 occupati di cui circa 1.300 riconducibili direttamente al recupero di materiali).

 

Il settore idrico fra investimenti e acqua di qualità. 5.401 i clienti assistiti dal Fondo Fughe

Su un totale di 346,1 milioni di euro di investimenti lordi sulle reti nel 2014, ben 114,8 milioni hanno riguardato il settore idrico, con effetti importanti sull’incremento della qualità del servizio erogato e il 99,4% delle prestazioni in linea con gli standard previsti dalle carte dei servizi.

Il risultato più importante riguarda l’acqua del rubinetto di casa, che si conferma di ottima qualità e a basso costo in tutto il territorio servito da Hera. L’azienda, impegnata in 324 mila analisi annue nel solo territorio emiliano-romagnolo, ne rendiconta i valori con il report annuale “In buone acque” e sensibilizza i cittadini a un consumo sempre più consapevole ed economico.

All’ammodernamento dei sistemi fognari, che proseguirà con interventi importanti come quelli pianificati a Rimini e Trieste (circa 200 milioni di euro entro il 2019), si accompagnano le ottime performance degli impianti di depurazione, che nel 2014 hanno trattato oltre 415 milioni di metri cubi di acque reflue (+8% sul 2013), arrivando a coprire il 90% del territorio servito (con una media nazionale che si ferma al 70%).

Sono 5.401, infine, i clienti che hanno beneficiato del Fondo Fughe, istituito da Hera nel luglio 2014 per tutelare i clienti nei casi di perdite occulte sull’impianto di proprietà, vale a dire a valle del contatore, con un rimborso medio pari a 1.210 euro.

 

Sicuri sul lavoro. E sicuri di chi lavora per noi

Per il Gruppo Hera sostenibilità significa sicurezza, sul lavoro e del lavoro.

Rilevante, infatti, l’indotto occupazionale totale generato dall’azienda, che fra lavoratori diretti (8.510) e indiretti (6.781) raggiunge le 15.291 unità.

E diverse le evidenze degne di nota: i lavoratori del Gruppo a tempo indeterminato nel 2014 sono saliti al 97%; sono oltre 330 gli assunti con questo contratto negli ultimi tre anni; i rapporti di fornitura con le cooperative sociali hanno consentito l’inserimento lavorativo di 611 persone svantaggiate.

Anche grazie alle 28 ore di formazione procapite all’anno, dato superiore alla media delle altre utility (pari a 19,5 nel 2013), il Gruppo Hera migliora ulteriormente le proprie performance nella prevenzione degli infortuni, con un indice di frequenza (numero degli infortuni diviso i milioni di ore lavorate) sceso a 22,6 nel 2014, più che dimezzato nell’arco di 10 anni.

Nel 2014 anche AcegasApsAmga ha ottenuto la certificazione sulla sicurezza sul lavoro OHSAS 18001, arrivando così al 90% dei lavoratori del Gruppo. Gli stessi fornitori, attraverso la certificazione SA8000, sono stati sensibilizzati sulle buone pratiche del lavoro e sono state realizzate iniziative di responsabilità anche negli appalti, come l’introduzione della clausola sociale di salvaguardia dell’occupazione e la clausola di limitazione delle percentuali di sconto, per tutelare il personale coinvolto nelle gare e rendere le forniture sostenibili nel tempo. In linea con questi valori, nel 2014 il 76,5% degli affidamenti è stato aggiudicato senza adottare il criterio del massimo ribasso, preferendogli quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa e assegnando il punteggio anche in base a indicatori di sostenibilità ambientale e sociale.

In base ai risultati di una ricerca condotta da Nomisma su 593 aziende fornitrici, il rapporto con Hera ha determinato effetti positivi per le imprese, soprattutto in termini di stabilizzazione delle attività, acquisizione di nuovi mercati, innovazione di processo e di prodotto, incremento dell’occupazione e accesso al credito.

 

Energia, la ricetta dell’efficienza: produrla in maniera sostenibile, consumarne di meno

Continua l’impegno del Gruppo nella produzione energetica green. Nel 2014 oltre 2/3 della produzione energetica elettrica e termica del Gruppo Hera è avvenuto da fonte rinnovabile (ad esempio biogas da digestori o depuratori, fotovoltaico, ecc.) o assimilata alle rinnovabili (come la cogenerazione).

L’attenzione all’ambiente si è manifestata anche nel contenimento delle emissioni di gas serra generate dagli impianti del Gruppo, diminuite complessivamente del 5%. Per ogni MWh di energia prodotta nel 2014  sono stati emessi 535 Kg di CO2 equivalente (-3% rispetto al 2013) grazie alla riduzione delle emissioni dai termovalorizzatori (-9%) e alla contemporanea maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili (+8%, in particolare per biogas da depuratori e geotermia).

Nel 2014, inoltre, il Gruppo Hera ha ottenuto la certificazione ISO 50001, che premia le migliori pratiche nell’uso efficiente dell’energia, e ha definito un piano di miglioramento energetico: articolato in 54 interventi, entro il 2017 il piano vuole raggiungere l’obiettivo di ridurre del 3% i consumi energetici rispetto al 2013, con un risparmio annuo di oltre 3.400 tep (tonnellate di petrolio equivalente).

 

“Il Bilancio di Sostenibilità di quest’anno – dichiara Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera – è stato completamente rivisitato dal punto di vista editoriale, diventando uno strumento ancora più snello, chiaro e di immediata consultazione per tutti gli stakeholder. I numeri che rendicontiamo, in piena trasparenza, danno ancora una volta conto di un percorso che sempre di più ci colloca a livello di leadership nazionale e, in alcuni casi, internazionale, sui diversi fronti della sostenibilità. Dietro i molti numeri contenuti nel bilancio – conclude l’AD della multiutility – non c’è solo quello che abbiamo fatto, ma anche il futuro che abbiamo in mente, in una continua ricerca del migliore equilibrio economico sociale ambientale per i nostri stakeholder. Il 2014 è stato un altro anno importante, con tangibili risultati e che con orgoglio presentiamo”.

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“DALLE STORIE LE CURE: NARRAZIONI E SALUTE DIGITALE”: A FOLIGNO LA QUARTA EDIZIONE DEL CONVEGNO NAZIONALE DI MEDICINA NARRATIVA.

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  • 24 Aprile 2015

“Dalle storie le cure: Narrazioni e salute digitale”. E’ questo il tema della quarta edizione del convegno nazionale di Medicina Narrativa in programma mercoledì 15 aprile 2015, a partire dalle ore 8.45, nella Sala Alesini dell’ Ospedale San Giovanni Battista di Foligno. L’incontro è stato organizzato dal Servizio Formazione e Comunicazione dell’Ausl n. 2 diretto dalla dottoressa Maria Stefania Gallina e dal dottor Paolo Trenta, presidente dell’Osservatorio Medicina Narrativa Italiana, con il contributo non condizionante di Eikon Strategic Consulting, e con il patrocinio del Comune di Foligno. Obiettivo del convegno è quello far dialogare la rivoluzione digitale con le medical humanities. Quest’anno l’incontro di Medicina Narrativa annovera i più grandi esperti europei delle tecnologie applicate alle narrazioni come la dottoressa Sara Rubinelli dell’Università di Lucerna in Svizzera ed il professor Antonio Casilli del ParisTech/Echess di Parigi e autore del blog Body Space Society. Gli altri relatori sono il dottor Pierluigi Brustenghi, Romina Fantusi di Oltreilcancro.it, la dottoressa Cristina Cenci del Center for Digital Healt Humanities, la dottoressa Stefania Polvani dell’Asl 10 di Firenze e il dottor Mauro Zampolini dell’UslUmbria 2 creatori questi ultimi dell’Osservatorio Italiano di Medicina Narrativa. La medicina narrativa, di cui Foligno è diventato un punto di riferimento nazionale, è un approccio personalizzato alle cure per la valutazione dell’efficacia e dei percorsi attraverso la narrazione della propria esperienza da parte dei pazienti. E’ un modo di costruire cure appropriate sul singolo malato con la sua storia, le sue aspettative e le sue ansie. Un’integrazione, quindi, tra diverse linee guida, protocolli, procedure a livello generale e la realtà dei singoli.

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Ultimi giorni per aderire a “Think4South” di Groupama e vincere 15.000 euro e un programma di accelerazione.

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  • 24 Aprile 2015

Scade il 15 maggio il termine per presentare i progetti. Oltre 100 quelli già consegnati.

 

Think4South è l’innovation program di Groupama Assicurazioni nato a Febbraio per  premiare e supportare progetti capaci di offrire soluzioni tecnologiche innovative  per la prevenzione del rischio.

 

Il bando è riservato a Start Up e giovani del Sud Italia, con residenza o sede legale in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

 

Candidarsi è semplice, basta compilare il form presente sul sito ufficiale del concorso www.think4south.it allegando una presentazione del progetto che deve rientrare in una delle seguenti categorie:  Cambiamento climatico, Rischi Sanitari, Valorizzazione Territoriale, Mobilità e sicurezza. 

 

Una giuria composta dal Top Management di Groupama Assicurazioni, rappresentanti dell’Acceleratore  LUISS ENLABS “la fabbrica delle start up”, esperti di Swiss Re e STMicroelectronics, con forte specializzazione su prevenzione del rischio, sceglierà gli 8 finalisti che verranno invitati a presentare in un pitch la loro idea innovativa direttamente presso la sede di Groupama il prossimo 26 maggio.

 

Dagli 8 finalisti verranno scelti i progetti vincitori che riceveranno un contributo economico di 15.000 euro come  base di investimento per lo sviluppo della loro idea, il più “innovativo” avrà inoltre l’opportunità di entrare a far parte del Programma di Accelerazione di LUISS ENLABS “la fabbrica delle startup” della durata di 5 mesi.

 

Siamo orgogliosi  dei risultati ottenuti finora nell’ambito di questa iniziativa. In due mesi Think4South ha raccolto oltre 45.000 visite al sito, 600 iscrizioni e oltre 100 progetti per lo più provenienti da giovani e Start Up di Campania, Puglia, Sicilia e Calabria.dichiara Giorgia Freddi, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di Groupama AssicurazioniCon questo contest vogliamo sottolineare la nostra attenzione al Sud, un territorio in cui siamo molto presenti, ricco di risorse, con la convinzione che da qui nasceranno idee esportabili e replicabili in tutte le città d’Italia e del Mondo favorendo l’innovazione e la  resilienza, ovvero la capacità di affrontare meglio e in maniera nuova le sfide sociali, ambientali, economiche e tecnologiche del nostro secolo”.

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CiboAmico: nel 2014 Hera ha donato circa 10.500 pasti

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  • 10 Aprile 2015

Alle sette onlus coinvolte il progetto ha portato lo scorso anno un risparmio complessivo di quasi 42.000 euro

Nel 2014 sono state circa 4,5 le tonnellate di cibo recuperate da Hera grazie al progetto CiboAmico, attraverso una rete solidale, sostenibile e a km zero. Il progetto, che il Gruppo Hera ha avviato da dicembre 2009 in cinque mense aziendali per recuperare i pasti preparati ma non consumati, ha permesso di ridistribuire il cibo a persone in situazione di difficoltà, attraverso onlus che operano sul territorio. Nell’arco dello scorso anno i pasti complessivamente recuperati sono stati 10.425. L’attività è realizzata con il supporto di Last Minute Market, società spin-off dell’Università di Bologna che promuove la lotta allo spreco e la sostenibilità ambientale, e la collaborazione di Elior, la società che gestisce le mense di Hera.

CiboAmico: oltre 48.000 pasti recuperati in cinque anni
Il progetto è ora attivo nelle mense aziendali Hera di Bologna (viale Berti Pichat e via del Frullo) e in quelle di Imola, Rimini e Ferrara.
Nel 2014 CiboAmico ha portato al recupero quotidiano di 42 pasti completi, donati a sette associazioni onlus attive sul territorio (l’Opera di Padre Marella, la Comunità Arcobaleno dell’Associazione Arca e la Comunità educativa dell’Associazione Piccolo Principe a Bologna; l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII a Rimini e Imola; l’Associazione Viale K di Ferrara; Porta Aperta a Modena) che gestiscono strutture d’assistenza in cui sono ospitate complessivamente 191 persone. I benefici di questa azione sono sociali, economici e ambientali: dalla prevenzione della produzione di rifiuti (4,5 tonnellate corrispondono alla capienza di circa 10 cassonetti), al riutilizzo delle eccedenze e al risparmio di risorse, come acqua, energia e terreno, necessarie alla loro produzione.
Dall’inizio del progetto, in cinque anni, CiboAmico ha permesso il recupero di 48.400 pasti, per un valore economico complessivo che ha superato i 192.200 euro (circa 42.000 euro solo nel 2014).

I numeri dello spreco
Secondo le stime della Confederazione Italiana Agricoltori, solo in Italia ogni anno finiscono nella pattumiera 5 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, per un valore che sfiora i 9 miliardi di euro. Ogni mese ciascuna famiglia italiana butta nei rifiuti l’equivalente di 28 euro di alimenti ancora commestibili.
A livello globale la situazione è ancora più drammatica: 1,3 miliardi di tonnellate di cibo finiscono annualmente in discarica, equivalenti a circa un terzo della produzione totale. Lo spreco è ovviamente caratteristico dei Paesi ricchi; il valore pro-capite degli sprechi alimentari per consumatore in Europa e in Nord America si aggira tra i 95 e i 115 chili l’anno, contro i 6-11 chili annui a persona registrati nell’Africa sub-sahariana e nel Sud-Est asiatico.

A Modena, obiettivo raggiunto: eliminate le eccedenze nelle mense di CNH Italia
A fronte dei positivi risultati raggiunti nelle proprie mense, Hera, in collaborazione con il Comune di Modena, si è resa promotrice dell’adesione al progetto CiboAmico anche da parte di aziende del territorio, come CNH Italia, nelle cui mense modenesi nel 2014 sono stati recuperati 624 pasti.
Da quest’anno il recupero del cibo dalle mense CNH non verrà più svolto perché è stato raggiunto uno dei principali obiettivi del progetto: grazie alla consapevolezza acquisita dai lavoratori, alla loro collaborazione e alle misure messe in atto di contenimento degli sprechi sono state eliminate le eccedenze e tutto il cibo servito nelle mense viene consumato.

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Hera tra le prime 10 imprese scelte dai giovani che cercano lavoro

La società svedese Potential Park ha stilato la classifica delle aziende italiane che “conquistano” sul web i neolaureati in cerca del primo impiego. Nella graduatoria generale multiutility al nono posto, davanti a Eni, Telecom e Ferrero. Secondo posto per la miglior sezione on line “lavora con noi”
Il Gruppo Hera si piazza tra le prime 10 aziende in Italia scelte dai giovani che cercano lavoro sul web. È il risultato di uno studio internazionale realizzato dalla società di ricerche svedese Potential Park, che ha passato in rassegna oltre 1800 questionari di studenti e neolaureati italiani e ha poi stilato, sulla base dei risultati, una classifica di 30 imprese: quelle che più rispondono alle esigenze indicate dai ragazzi. E che propongono, ad esempio, siti “mobile friendly”, su cui si può inviare un curriculum via cellulare, o che permettono di scoprire opportunità e reperire informazioni sulle condizioni lavorative attraverso il web e i social network come LinkedIn.

Il Gruppo Hera è stato citato nella classifica generale al nono posto, davanti a grandi aziende come Eni (al 12esimo), Telecom (16esimo) e Ferrero (29esimo). Si è invece piazzato al secondo posto in Italia nel canale “carriere”, grazie alla sezione del sito Lavorare nel Gruppo Hera” (www.gruppohera.it/gruppo/lavorare_gruppohera). In generale, il risultato di Hera è da ricondurre all’impegno sugli strumenti di comunicazione web, che vedono il sito di Gruppo, rinnovato di recente, accessibile anche da dispositivi mobili (smartphone o tablet) e affiancato da altri canali come la pagina aziendale di LinkedIn, il social network dedicato al mondo del lavoro. Si tratta di spazi interamente dedicati al mondo “interno” della multiutility emiliano-romagnola che, oltre a segnalare ricerche per eventuali posizioni aperte, permettono di familiarizzare con l’azienda, avere un’informazione completa anche su offerte di stage, percorsi di formazione o convenzioni con le università, capire come funziona il processo di selezione per entrare in azienda.

Inoltre, si può interagire col sito, attraverso giochi per scoprire il grado di compatibilità con un’azienda impegnata a 360 gradi sulla sostenibilità. O farsi un’idea riguardo a politiche di retribuzione, contratti, formazione lavorativa, valutare le modalità offerte da Hera per facilitare l’equilibrio tra vita privata e carriera professionale, conoscere la corporate university HerAcademy e guardare le testimonianze video di Direttori e dipendenti.

“Questo riconoscimento ci rende orgogliosi: da sempre ci collochiamo tra le aziende che investono di più sulle persone, sulla formazione e sul welfare aziendale. Inoltre, mettiamo in campo numerosi momenti d’ascolto verso i lavoratori, come gli incontri del top management con i dipendenti e le indagini di clima interno. Il capitale umano è la nostra risorsa principale, con cui vogliamo condividere i valori distintivi della nostra cultura aziendale” ha commentato Giancarlo Campri, Direttore Centrale Personale e Organizzazione Gruppo Hera. “Tra i profili che ricerchiamo ci sono soprattutto figure operative, come periti elettromeccanici e conduttori d’impianto con patentino, e specialistiche, con lauree prioritariamente in Economia e Ingegneria, ma anche discipline umanistiche”.

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Giornata mondiale dell’acqua: il contributo di Hera passa anche dalle Sorgenti Urbane

Le 60 strutture che distribuiscono acqua di rete hanno erogato nel 2014 quasi 19 milioni di litri d’acqua e fatto risparmiare all’ambiente 12 milioni di bottiglie di plastica. In 4 anni abbattute oltre 4 mila tonnellate di CO2

 
Il 22 marzo ricorre, come ogni anno dal 1992, la Giornata Mondiale dell’Acqua, voluta dall’Onu per sensibilizzare il mondo sui temi che riguardano il cosiddetto “oro blu”, la risorsa più preziosa e messa in pericolo da sprechi, siccità e riscaldamento globale.
Il Gruppo Hera, secondo operatore in Italia nel servizio idrico con 53 mila km di rete e oltre 3 milioni di cittadini serviti, è da sempre impegnato nel promuovere l’acqua di rubinetto. Usarla, per una famiglia, non significa solo risparmiare soldi, ma anche contribuire a fare qualcosa per l’ambiente. Grazie a Sorgenti Urbane e Case dell’Acqua, Hera cerca di dare il suo contributo. L’Italia, infatti, è tra i primi Paesi europei per consumo di acqua in bottiglia, con oltre 190 litri procapite (Fonte Beverfood 2013). Nel territorio emiliano-romagnolo, invece, queste strutture installate da Hera in collaborazione con i comuni, hanno distribuito nel 2014 quasi 19 milioni di litri di acqua di rete, evitando il consumo e l’acquisto di 12 milioni di bottiglie di plastica.
Le Case dell’Acqua e le Sorgenti Urbane presenti nel territorio gestito da Hera hanno fatto la loro prima comparsa nel 2011 e ad oggi sono ormai 60, dislocate nelle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna e Rimini. Hanno avuto grande successo tra i cittadini, tanto che nel 2014 hanno erogato una media di 52 mila litri d’acqua (refrigerata) al giorno. La preferita resta la liscia (13 milioni di litri), sempre gratuita. Di gassata, che costa 5 centesimi a litro, sono stati invece erogati 5,6 milioni di litri.
Le Case dell’Acqua e le Sorgenti Urbane sono strutture aperte al pubblico per potersi rifornire di acqua di rete, la stessa che esce dai rubinetti di casa: sono, infatti, sempre collegate alla rete idrica cittadina. L’acqua non subisce alcun trattamento rispetto a quella che esce dai rubinetti, viene semplicemente resa più fresca grazie a un sistema di refrigerazione e distribuita anche frizzante. Viene quindi erogata senza filtri o addolcitori, perché già buona da bere e controllata da oltre 1.700 analisi al giorno. Si tratta di un’importante iniziativa alla quale Hera partecipa insieme alle amministrazioni comunali e, in alcuni territori, in collaborazione con le società come Romagna Acqua e Unica Reti. Il progetto viene sviluppato attraverso Adriatica Acque, partecipata dal Gruppo Hera, che garantisce anche la manutenzione delle strutture e mette a disposizione il numero verde gratuito 800 323 800 per informazioni e segnalazioni.
Le Case dell’Acqua e le Sorgenti Urbane danno una grossa mano all’ambiente, tagliando emissioni di anidride carbonica. Scegliendo l’acqua di rete, infatti, si producono meno rifiuti, evitando in particolare di buttare bottiglie di plastica nella spazzatura. Nel 2014 sono state più di 12 milioni le bottiglie di plastica da 1,5 litri “risparmiate” all’ambiente. E negli ultimi 4 anni questo ha comportato un abbattimento complessivo di 4.300 tonnellate di anidride carbonica, insieme a 800 tonnellate di plastica in meno corrispondenti a oltre 32 mila cassonetti in meno da svuotare. Scegliere l’acqua di rete ha anche una valenza economica e riguarda soprattutto le famiglie. Per quelle del territorio servito da Hera nel 2014 il servizio delle Sorgenti Urbane e delle Case dell’Acqua ha portato a un risparmio annuo di circa 3,4 milioni: è la cifra che sarebbe stata spesa comprando la stessa quantità di acqua minerale.

 

Hera è l’azienda che dà per prima l’esempio, con un’attenzione all’ambiente e al risparmio idrico che parte dall’interno: dal 2008, infatti, nelle varie sedi Hera sparse sul territorio e nei principali sportelli clienti è attivo il progetto Hera2O, per promuovere l’uso dell’acqua di rete. Nel 2014, bevendo circa 440 mila litri di acqua di rubinetto grazie agli erogatori installati presso mense e uffici, si è evitato l’utilizzo di oltre 715 mila bottiglie di plastica, con minori emissioni di CO2  pari a 127 tonnellate e circa 450 cassonetti in meno di rifiuti da gestire.

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Electric Road: da oggi i “pionieri della sostenibilità” sono ‘in pista’

Consegnate stamani le auto elettriche ai vincitori del concorso di Hera: sei imolesi, tre donne e tre uomini, potranno utilizzarle gratis per tre mesi; 376 le domande pervenute. Attraverso un diario di bordo on line si potrà seguire la loro avventura

Sonia Sozzi, Daloris Rossi, Giorgio Colangeli, Giuseppe Torsiello, Nicoletta Tonelli, Sonia Brunelli; sono questi i sei vincitori imolesi del concorso Electric Road ideato e realizzato dal Gruppo Hera per  promuovere la mobilità elettrica.
Un sestetto perfettamente assortito che da oggi potrà, come recita lo slogan del progetto, ‘provare gratis la mobilità di domani’. I sei vincitori sono stati sorteggiati su 376 domande pervenute da clienti imolesi di Hera. La multiutility ha, infatti, voluto dare vita a questo concorso per avvicinare i propri clienti di Imola e Modena, dove gestisce la rete elettrica, al mondo della mobilità sostenibile.

Ciascuno dei neo ‘ecopiloti’ ha ricevuto stamani a Imola le chiavi di un’auto elettrica che potrà utilizzare in modo assolutamente gratuito per tre mesi. Oltre all’uso della vettura, infatti, avrà a disposizione una card che gli permetterà il rifornimento gratuito e illimitato nelle 10 colonnine di ricarica a disposizione in città, più altre 3 appositamente installate gratuitamente da Hera in altrettante case di ecopiloti.
Alla consegna delle seivetture sostenibili’ (di casa Renault, nei modelli Twizy, Zoe e Fluence Z.E.) erano presenti Cristian Fabbri, Amministratore Delegato di Hera Comm, e Daniele Manca, Sindaco di Imola.

I piloti di Electric Road saranno su strada fino a metà giugno e in questi tre mesi i vincitori imolesi saranno affiancati e assistiti dallo staff di Hera, che racconterà l’evoluzione di Electric Road attraverso un diario di bordo ospitato sul sito internet del progetto, www.gruppohera.it/electricroad, sul quale saranno caricati i profili dei piloti e una serie di contenuti multimediali che trasformeranno ciascuna delle loro esperienze in una storia ‘all’avanguardia’. Tutti potranno seguirli da vicino per conoscere e avvicinarsi al mondo della mobilità elettrica.

“Electric Road è molto di più di un semplice concorso a premi – spiega Cristian Fabbri, Amministratore Delegato di Hera Comm –. I vincitori formano un team di veri e propri pionieri, persone che assieme a noi raccolgano la sfida della mobilità elettrica e, per conto di tutti, proveranno veramente a misurarsi con essa, familiarizzando con la nostra rete di colonnine per la ricarica e aiutandoci a capire quali siano i punti su cui lavorare ancora per migliorare il servizio”.

“Sono lieto di poter consegnare le chiavi delle auto elettriche a sei imolesi – commenta Daniele Manca, Sindaco di Imola -. E’ un’iniziativa interessante perché permette ai vincitori di sperimentare nel quotidiano le potenzialità di questo tipo di mobilità, applicata alle attività che ognuno svolge normalmente: il lavoro, la famiglia, le varie commissioni, il tempo libero. Potranno capire i pro e i contro di questa scelta, magari suggerendo soluzioni pratiche per superare qualche criticità. Mi piace pensare che i nostri sei concittadini, alla luce dell’esperienza fatta, possano diventare i migliori testimonial della mobilità elettrica”.

Il Gruppo Hera è attivo da anni nella costante ricerca di soluzioni che consentano alla mobilità elettrica di diventare un’opzione concreta e praticabile. Nell’ambito del progetto “Mi muovo elettrico” – condotto dalla Regione Emilia-Romagna assieme a Hera, Iren ed Enel – la multiutility ha collaborato allo sviluppo di una rete di colonnine di ricarica basata sul principio dell’interoperabilità: grazie a una stessa tecnologia, chi è cliente abilitato e possiede un’auto elettrica può ricaricare presso qualunque gestore di riferimento. In questo contesto Hera Comm, società di vendita del Gruppo Hera, offre a tutti la possibilità di sottoscrivere l’offerta “Io guido elettrico” che, con un canone di 25 euro al mese, consente ricariche illimitate su tutto il territorio nazionale.
L’intero servizio si interfaccia con un portale web, L’Hera della mobilità elettrica (mobility.gruppohera.it), e con Hera Mobility, app gratuita per iPhone e iPad, due strumenti che permettono di conoscere in tempo reale collocazione e disponibilità delle colonnine di ricarica su tutto il territorio nazionale.

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Hera: anche a scuola si parla di Expo (e di cibo)

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  • 25 Febbraio 2015

Parte da Bologna con la novità delle letture teatralizzate la nona edizione del programma di divulgazione scientifica negli istituti superiori promosso dalla multiutility. In calendario due mesi di incontri con esperti sulla gestione globale delle risorse alimentari, l’impatto ambientale e la lotta agli sprechi. Coinvolti 11 mila studenti in tutta la regione

Un Pozzo di Scienza, il progetto Hera di divulgazione scientifica per i ragazzi delle superiori, torna quest’anno nelle scuole emiliano-romagnole seguendo il grande tema legato all’Expo 2015 di Milano: il cibo e l’alimentazione. L’argomento scelto per gli incontri di questa nona edizione, con cui Hera vuole dare il proprio contributo nel confronto sui grandi temi legati al cibo e, soprattutto, alla gestione delle risorse alimentari mondiali, è infatti “FOODING: allenare la mente per nutrirsi meglio”. Ampia l’offerta proposta da Hera tra cui gli insegnanti hanno potuto scegliere: oltre agli incontri e ai laboratori condotti da oltre trenta tra giornalisti e studiosi e al gioco a quiz che quest’anno mette in palio i biglietti per l’Expo, tra le novità del 2015 il Pozzo di Scienza propone letture teatralizzate tratte da libri che hanno come focus centrale il cibo e la realizzazione aperta a tutti di orti urbani verticali.

Al via da Bologna: due mesi di incontri e letture con esperti e attori

La nona edizione del Pozzo di Scienza è partito da Bologna, dove il programma delle iniziative proseguirà fino al 28 febbraio. Complessivamente saranno coinvolte 52 scuole, di cui 12 a Bologna e comuni limitrofi, per un totale di 11mila studenti partecipanti.
Le letture teatralizzate di alcuni dei più celebri brani di letteratura e saggi sulla cultura del cibo sono la novità di questo 2015. Messe “in scena” dalla Compagnia del Teatro dell’Argine di San Lazzaro, i testi proposti alle classi sono stati scelti direttamente dagli insegnanti tra un ventaglio di proposte e le letture saranno seguite da un momento di approfondimento e discussione con gli studenti.
Le letture in programma con il Pozzo di Scienza di Hera hanno il patrocinio del Centro per il Libro e la Lettura, l’istituto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali presieduto dal libraio bolognese Romano Montroni.
Gli incontri e i laboratori saranno guidati da giornalisti ed esperti con cui sarà possibile riflettere sulle nuove frontiere della ricerca scientifica ma anche sugli aspetti ambientali e culturali legati all’alimentazione.

Il Pozzo invade le città: a Bologna il 28 febbraio si impara a fare l’orto verticale

Da quest’anno il Pozzo di scienza si apre anche alle città, “invadendo” i principali mercati cittadini con laboratori “green” aperti a tutti: grazie agli esperti di Horticity sarà così possibile imparare a costruire un orto verticale in terrazzo usando materiali semplici o di recupero. A Bologna l’appuntamento è per sabato 28 febbraio dalle 10.30 alle 12.30, presso il Mercato della Terra in Piazzetta Pasolini (Cortile Cineteca). Ci si sposterà poi sabato 7 marzo al Mercato Albinelli di Modena e il 21 marzo al Mercato Coperto di Rimini (sempre dalle 10.30 alle 12.30).

E dopo gli incontri…il quiz: in palio biglietti per l’Expo

I ragazzi che parteciperanno al Pozzo potranno poi sfidarsi in un quiz on line in cui misurare quanto hanno appreso durante gli incontri. Il “click day” è fissato per il 28 aprile alle ore 10. All’orario stabilito tutti davanti al computer: pochissimi i minuti per rispondere ai quiz. Vince la squadra che avrà risposto esattamente al maggior numero di domande nel minor tempo. Il premio sarà una giornata a Milano con la propria classe in visita a Expo 2015.

Gran finale: maratona fotografica al parco della Montagnola
Il Pozzo di scienza finirà in grande stile con la maratona fotografica al Parco della Montagnola a Bologna, il 16 maggio, ideata e organizzata dall’Associazione DISTURbo. Basterà armarsi di macchina fotografica o smartphone, trovare un compagno e prepararsi a correre per raggiungere 50 “golosi” obiettivi, ovviamente sempre legati al tema del cibo. Il tutto, in 5 ore di tempo e usando mezzi pubblici o non inquinanti. Tanti i premi in palio, e per vincere quelli offerti da Hera bisognerà essere veloci, originali ed ecologici!

Prossime tappe: Modena e Ferrara
Dopo i giorni bolognesi, il Pozzo traslocherà presso le scuole di Modena (2-7 marzo) e Ferrara (9-14 marzo). La manifestazione arriverà poi a Rimini (16-21 marzo), Forlì (23-28 marzo), Imola (30 marzo-1 aprile), Faenza (8-10 aprile), Ravenna (13-18 aprile) e Cesena (20-23 aprile). Il Pozzo di Scienza di Hera è realizzato in collaborazione con l’agenzia Comunicamente. L’elenco completo delle attività si può leggere su www.gruppohera.it/scuole.

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Al via “Think4South” di Groupama: in palio 15.000 euro e un programma di accelerazione per Start up e giovani del Sud

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  • 11 Febbraio 2015

In collaborazione con partners internazionali: Swiss Re Italia, STMicroelectronics e LUISS ENLABS “la fabbrica delle startup”

Groupama Assicurazioni lancia la 1° Edizione di “Think4south”, un progetto dedicato a Neo costituite Start Up e giovani tra i 18 e i 35 anni, con residenza o sede legale in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

“Think4South” nasce con l’obiettivo di trasformare idee in opportunità di lavoro, privilegiando le Regioni del Paese dove maggiore è il tasso di disoccupazione e focalizzando le tematiche sui temi della prevenzione del rischio.

Le candidare potranno essere inviate da domani 12 febbraio fino al 15 maggio 2015 sul sito www.think4south.it, presentando un progetto che rientra tra le seguenti categorie: Cambiamento climatico, Rischi Sanitari, Valorizzazione Territoriale, Mobilità e sicurezza.

In particolare saranno premiati progetti (prodotti e/o servizi) di prevenzione del rischio, che abbiano capacità di rispondere a bisogni, forte impatto innovativo, business plan sostenibile e basati su Tecnologie Digitali avanzate (es. internet of things).

I vincitori beneficeranno di un contributo economico di 15.000 Euro che dovrà costituire una base di investimento per lo sviluppo del progetto, oltre alla possibilità di entrare nel Programma di Accelerazione di LUISS ENLABS “la fabbrica delle startup” della durata di 5 mesi e al supporto in termini di Know how, tutoring e consulenza da parte dei partner del Progetto.

La selezione dei progetti vincitori sarà affidata ad un Comitato di valutazione composto da Top Management di Groupama Assicurazioni, Rappresentanti dell’Acceleratore  LUISS ENLABS – che gestisce il programma di accelerazione per Start Up, esperti di Swiss Re e STMicroelectronics, con forte specializzazione su Prevenzione del Rischio e sviluppo di tecnologie elettroniche e digitali .

Yuri Narozniak, Vice Direttore Generale di Groupama Assicurazioni afferma: “Think4south è in linea con la nostra mission aziendale di mettere servizi innovativi a disposizione dei clienti per migliorare la prevenzione del rischio e la resilienza e con la nostra dimensione di responsabilità sociale: migliorare la prevenzione e la resilienza significa infatti migliorare il quadro di investimenti, quindi lo sviluppo economico ed occupazionale. Siamo lieti di averlo concretizzato con partner di grande prestigio e di portarlo avanti laddove si può contribuire maggiormente ad aiutare i giovani e le start up, ovvero il Sud del Paese.

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Hera Start Up: energia alle nuove imprese

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  • 6 Febbraio 2015
Un pacchetto ad hoc messo a punto per sostenere i giovani imprenditori nella fase di avvio della loro attività e di confronto con il mercato.
Si chiama Hera Start Up ed è l’offerta che la multiutility, in collaborazione con Democenter, fondazione che opera a sostegno delle nuove iniziative imprenditoriali ad alta intensità di conoscenza, e attraverso le società del Gruppo Hera Comm, Acantho e Herambiente, propone alle start up del territorio modenese.

L’offerta comprende fornitura di energia elettrica e gas e una serie di servizi essenziali a condizioni estremamente convenienti. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa presso la sede Hera di Modena, a cui hanno partecipato il Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, l’Amministratore Delegato del Gruppo Hera Stefano Venier e il Presidente di Democenter Erio Luigi Munari.

La decisione di proporre questa opportunità nasce dalla consapevolezza, condivisa con i Comuni soci, che, soprattutto in una fase così complessa per l’economia del Paese, il ruolo di una multiutility non possa limitarsi a quello di fornitore di pubblici servizi, seppur erogati con qualità ed efficienza, ma debba piuttosto caratterizzarsi, ad ampio spettro, come elemento in grado di rendere più competitivo e attrattivo un territorio. In questo senso, la partnership con Democenter rappresenta un’opportunità per promuovere l’offerta tra i giovani imprenditori a supporto dell’imprenditoria giovanile.

La proposta Hera è rivolta alle aziende in fase di start up dell’Emilia-Romagna. L’attività deve essere avviata da meno di 18 mesi e il titolare, o almeno la metà dei soci della start up, deve avere meno di 35 anni al momento della sottoscrizione del contratto

“Nella visione del Gruppo Hera, una local utility rappresenta un elemento centrale nello sviluppo di infrastrutture materiali e immateriali che rendano sempre più competitivo e sostenibile il territorio”, spiega Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera. “La proposta presentata oggi va esattamente in questa direzione e credo possa rappresentare un concreto contributo ad aiutare i giovani a intraprendere una nuova via imprenditoriale, di cui il Paese ha forte bisogno, così come il territorio emiliano romagnolo”.

“Start up, innovazione e sostegno alle nuove imprese costituiscono gli elementi cardine della nostra azione sul territorio , per  questo – rileva Erio Luigi Munari, Presidente della Fondazione Democenter,  abbiamo molto apprezzato e deciso di sostenere con convinzione la proposta di Hera di fornire servizi ed energia a costi vantaggiosi per le nuove imprese.I prossimi mesi saranno decisivi per la nostra economia, un’azione che contribuisca a ridurre i costi e a semplificare la vita alle start up va sicuramente nella giusta direzione”.


Maggiori info su

 

http://www.gruppohera.it/

 

http://startup.gruppohera.it/

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Hera start up, energia a sostegno delle giovani imprese

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  • 18 Dicembre 2014

La crisi economica e dei consumi continua a ripercuotersi in maniera negativa sul sistema produttivo italiano, ma nonostante le difficoltà, emerge con forza la voglia di creare nuove giovani imprese: secondo i dati dell’Osservatorio Startup, nel 2014 le startup innovative sono cresciute ben del 120%.

I dati Unioncamere ci dicono che dal 2010 al 2013 è il Nord Est l’area che ha sofferto di più, tuttavia è proprio da questi territori che arriva quest’anno un segnale positivo: è al Nord infatti che si trova il 57%  delle startup innovative create nel 2014.

È in un contesto come questo che nasce e si inserisce Hera Start Up, un aiuto concreto studiato dal Gruppo Hera (in collaborazione con Aster, la società consortile per l’innovazione della regione Emilia Romagna) che offre ai nuovi giovani imprenditori la possibilità di usufruire di una serie di servizi essenziali (gas, energia elettrica, ambiente e telefonia/internet) a condizioni estremamente convenienti. Uno strumento ad hoc messo a punto da Herambiente, Hera Comm, Amga Energia e Servizi, Acantho per aiutare le imprese locali nella fase di avvio della loro attività, guardando alle start up come un’occasione perché anche i giovani si lancino in nuove sfide di successo.

La decisione di proporre ai territori di insediamento (Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia) questa opportunità nasce dalla consapevolezza della primaria importanza che ricoprono oggi le start up nel mercato del lavoro e dell’economia soprattutto nel contesto di crisi che viviamo e dal ruolo che una multiutility come il Gruppo Hera può offrire per rendere più competitivo e attrattivo un territorio.

“Nella visione del Gruppo Hera, una local utility rappresenta un elemento centrale nello sviluppo di infrastrutture materiali e immateriali che rendano sempre più competitivo e sostenibile il territorio”-  spiega Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo. “La nostra proposta va esattamente in questa direzione e credo possa rappresentare un concreto contributo ad aiutare i giovani a intraprendere una nuova via imprenditoriale, di cui il Paese ha forte bisogno, così come il territorio di Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia”.

 

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Differenziare serve: sale al 93,8% il recupero dei rifiuti raccolti

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  • 13 Novembre 2014

Presentata a Ecomondo la quinta edizione di “Sulle tracce dei rifiuti”: il report Hera per scoprire dove va a finire la raccolta differenziata

Tracciare la filiera del riciclo, dare garanzie sull’effettivo recupero dei rifiuti, rendere chiaro il processo che si attiva grazie allo sforzo dei cittadini nel fare la raccolta differenziata. Sono questi gli obiettivi di “Sulle tracce dei rifiuti”, il report con cui il Gruppo Hera illustra ogni anno i dati sull’effettivo avvio a recupero dei rifiuti raccolti in modo differenziato. Il report, giunto alla quinta edizione, è stato presentato oggi a Rimini a Ecomondo, la più importante fiera dedicata al mondo del riciclo e alle energie rinnovabili.

 

Secondo i dati contenuti in “Sulle tracce dei rifiuti”, in Emilia-Romagna e nel Nord Est, i risultati parlano chiaro: nel 2013 è stato recuperato il 93,8% di verde, organico, carta, plastica, vetro, legno, metallo e ferro. Un dato in leggero miglioramento rispetto al 2012, quando si è recuperato il 93,5%.

 

Dall’analisi dei dati, anche quest’anno verificati dall’ente di certificazione indipendente DNV-GL, si nota subito che il materiale che si può recuperare totalmente è il ferro: se ne raccolgono 2,3 kg per abitante e il 100% viene reimmesso sul mercato o trasformato per il riuso nelle industrie metallurgiche o nelle acciaierie. Anche del verde si recupera tantissimo: nel 2013 nel territorio gestito da Hera il 96,6% di sfalci e potature hanno trovato nuova vita negli impianti di compostaggio producendo fertilizzanti e terricci o, in misura minore, in impianti a biomasse producendo energia rinnovabile. Il legno è stato recuperato per il 97,3% (sui 18,1 kg raccolti per abitante) ed è servito a produrre pannelli, cippato o pellet. La plastica, in particolare, viene recuperata all’87% (nel 2012 era all’84,9%), mentre il recupero della carta viaggia ora intorno al 93,8% (sui 61,6 kg raccolti per abitante). L’organico si attesta al 91,5% (con 48 kg annuali per abitanti), il vetro al 94,1%. Infine, i metalli come gli imballaggi in alluminio, acciaio e banda stagnata, al 94%.

 

Il miglioramento della percentuale di rifiuti recuperati è legata anche ai buoni progressi della raccolta differenziata: nelle province dell’Emilia-Romagna servite da Hera il dato ha già raggiunto nei primi 9 mesi del 2014 il 54%, in aumento di oltre un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2012 e di oltre 10 punti percentuali sopra la media nazionale (43,3%).

 


 

“Il report che abbiamo presentato oggi è unico in Italia: è una finestra di trasparenza verso i cittadini, che si aggiunge alla rendicontazione che il Gruppo porta avanti da anni con il Bilancio di Sostenibilità e con il report In Buone Acque sulla qualità dell’acqua del rubinetto” ha commentato Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera. “I risultati positivi sui quantitativi recuperati e sulla differenziata dimostrano l’impegno sempre maggiore del nostro Gruppo nel migliorare l’efficienza di tutta la filiera del riciclo, settore chiave della green economy. A questi numeri siamo arrivati anche grazie a oltre 2 miliardi di euro di investimenti negli ultimi 12 anni: uno sforzo importante che vale 800 milioni di euro all’anno di indotto solo per la parte generata da Hera. Abbiamo inoltre dotato il territorio di impianti come i biodigestori, che recuperano la frazione organica e producono energia elettrica, e di impianti di selezione a lettura ottica per i rifiuti secchi. La tecnologia, da un lato, e lo sforzo dei cittadini, dall’altro, sono quindi gli ingredienti chiave per una ricetta vincente, che proietta il territorio gestito da Hera tra quelli più virtuosi in Europa nella gestione dei rifiuti”.

 

Tutti i dati sono disponibili on line nella sezione dedicata www.gruppohera.it/sulletraccedeirifiuti.

 

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Arriva il Report Hera: qualità e risparmio con l’acqua di casa

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  • 25 Ottobre 2014

Presentato “In buone acque”, il documento annuale della multiutility sulla qualità dell’acqua di rubinetto, disponibile on-line e presso i principali sportelli clienti del Gruppo

 

 

1.800 controlli al giorno, 648.252 analisi di cui 65.592 effettuate nel solo territorio bolognese dai laboratori Hera, attivi 7 giorni su 7 con 80 tecnici specializzati. Questo, in cifre, il lavoro che sta dietro al report “In buone acque”, realizzato come ogni anno dal Gruppo Hera per rendicontare la qualità dell’acqua di rubinetto. 

 

 

I numeri che raccontano le dimensioni del servizio idrico integrato di Hera disegnano una grande realtà: 243 Comuni fra Emilia-Romagna e Nord-Est e 3,6 milioni di cittadini serviti, 1.279 punti di captazione, 353 impianti di produzione e potabilizzazione, 34.788 chilometri di rete acquedottistica, 18.515 chilometri di rete fognaria e 1.030 impianti di depurazione. Importante la politica di investimenti del Gruppo, con 100 milioni di euro impiegati ogni anno a vantaggio del servizio idrico integrato. Nonostante questo, restano minimi i costi a carico dei cittadini, che per 1.000 litri di acqua del rubinetto pagano solo 1,71 euro, contro i 300 euro dovuti per la corrispondente quantità di acqua in bottiglia.

 

 

In buone acque” è stato redatto con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna, di Arpa Emilia-Romagna, delle Aziende Usl del territorio e di Romagna Acque. Il report completo è, inoltre, arricchito dal contributo di tre “esperti di acqua”: Vito Belladonna, Direttore di Atersir, Stefano Tibaldi, Direttore di Arpa Emilia-Romagna e Giancarlo Marinangeli, Direttore del Reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ASL di Teramo.

 

“La nostra ricetta – afferma Stefano Venier, Amministratore Delegato del Gruppo Hera – si basa su investimenti importanti, per circa 100 milioni di euro ogni anno, un impegno che ci consente di essere al primo posto in Italia per il contenimento delle perdite idriche con costi per i cittadini fra i più bassi d’Europa. Scegliere acqua del rubinetto – continua L’AD di Hera – significa tutelare, in una volta sola, ambiente e portafoglio con la certezza, visti i risultati del Report, di non rinunciare alla salute”.

 

 

Leggi il report “In buone acque”

http://www.gruppohera.it/gruppo/attivita_servizi/business_acqua/qualita/buone_acque/

 

 

 

Controlla l’etichetta dell’acqua nella tua città

http://www.gruppohera.it/gruppo/attivita_servizi/business_acqua/qualita/qualita_acqua_hera/

 

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A scuola con Hera e la “La Grande Macchina del Mondo”

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  • 26 Settembre 2014

Al via le iscrizioni on line ai progetti di educazione ambientale della multiutility. Tra le novità di questa quinta edizione, due nuovi percorsi dedicati al mare.

 

 

Torna la Grande Macchina del Mondo, il progetto di educazione ambientale del Gruppo Hera rivolto alle scuole di ogni ordine e grado del territorio, con tanti progetti e laboratori gratuiti dedicati all’ambiente. La Grande Macchina del Mondo di Hera lo scorso anno ha coinvolto oltre 60 mila studenti. Il tema dell’acqua si è confermato in pole position tra quelli più scelti, mentre l’ambiente si è classificato al secondo posto seguito dall’energia.

 

Per l’anno scolastico appena iniziato, la Grande Macchina del Mondo attiverà due nuovi progetti dedicati al mare e al suo habitat. Su www.gruppohera.it/scuole gli insegnanti possono prenotare fino al 31 ottobre l’adesione per la propria classe. I progetti per le scuole di Hera della Grande Macchina del Mondo, giunto quest’anno alla quinta edizione, propongono percorsi su acqua, energia e ambiente e sono interamente gratuiti.  Da quest’anno, inoltre, l’Ufficio Scolastico Regionale ha concesso il patrocinio all’iniziativa: un riconoscimento alla qualità del progetto e all’impegno di Hera a sostegno delle scuole nel territorio in cui opera.

 

Per tutti i docenti, soprattutto per quelli che non riusciranno ad accedere ai laboratori, Hera ha previsto le “Bacheche virtuali” sul sito www.gruppohera.it/scuole : veri e propri contenitori di notizie, dispense, argomenti, link, curiosità, che potranno essere utili a creare autonomamente un percorso di approfondimento con i propri alunni.

 

La Grande Macchina del Mondo è un progetto molto articolato, che comprende anche Itinherario Invisibile, cioè le visite delle classi ai principali impianti gestiti da Hera dove gli alunni possono vivere da vicino la gestione di servizi importanti per la vita dei cittadini.. Altro progetto importante è Un Pozzo di Scienza, percorso didattico di divulgazione scientifica dedicato ai ragazzi più grandi: l’anno scorso ha visto la partecipazione di oltre 14 mila ragazzi delle scuole superiori di tutto il territorio servito. Il tema del Pozzo di quest’anno sarà il cibo e il titolo è già deciso: “Fooding. Allenare la mente per nutrirsi meglio”. Si tratta di un percorso di laboratori e dialoghi, in cui i ragazzi si confronteranno sui grandi temi legati al cibo e sulla corretta gestione delle risorse alimentari mondiali.

 

 “Da molti anni rivolgiamo la nostra attenzione e il nostro impegno al mondo della scuola – spiega Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente del Gruppo Hera – perché crediamo nella possibilità di far crescere le nuove generazioni nella consapevolezza del rispetto verso l’ambiente, che è il luogo del vivere comune e parte fondamentale della vita di tutti. I giovani sono il futuro: informarli e fornire loro strumenti utili a salvaguardare le risorse che ci circondano è di grande importanza”.

 

 

Scopri tutte le iniziative di Hera per le scuole

www.gruppohera.it/scuole

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PROVA GRATIS LA MOBILITÀ DI DOMANI

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  • 19 Settembre 2014

Parte oggi Electric Road, il concorso della multiutility che assegnerà ai 12 vincitori l’utilizzo gratuito di un’auto elettrica per tre mesi

 

 Due città, sei auto, dodici vincitori:questi gli ingredienti principali di Electric Road, il concorso ideato e realizzato dal Gruppo Hera per avvicinare i propri clienti di Modena e Imola – dove la multiutility gestisce anche la rete elettrica – al mondo della mobilità sostenibile. Nelle due città, infatti, i clienti potranno provare ad aggiudicarsi l’utilizzo per tre mesi e a titolo completamente gratuito di una vera auto elettrica.

 

 Da oggi e fino al 15 ottobre, collegandosi all’indirizzo www.gruppohera.it/electricroad è aperta la “caccia al pilota”: chiunque risieda a Modena e Imola e sia cliente di Hera Comm per la fornitura di gas e/o energia elettrica può già formalizzare la propria candidatura compilando un breve questionario conoscitivo. Parteciperà così all’estrazione finale dei 12 vincitori a cui saranno assegnante le automobili. Dove possibile, inoltre, Hera Comm doterà i vincitori di colonnine di ricarica domestiche, lasciandole a loro disposizione per tutta la durata del progetto. Di casa Renault le tre tipologie di veicolo coinvolte nel progetto: Twizy, Zoe e Fluence Z.E.

 

Nel corso della loro “avventura elettrica”, i vincitori saranno inoltre affiancati e assistiti dallo staff di Hera, che racconterà l’evoluzione di Electric Road attraverso un diario di bordo ospitato sul sito internet del progetto, sul quale saranno caricati contenuti multimediali che trasformeranno la loro esperienza individuale in una storia pionieristica che tutti potranno seguire per avvicinarsi al mondo della mobilità elettrica.

 

Il Gruppo Hera, in prima fila nell’innovazione e nella sostenibilità, è attivo da anni nella costante ricerca di soluzioni che consentano alla mobilità elettrica di diventare un’opzione concreta e praticabile. Nel quadro del progetto “Mi muovo elettrico” – condotto dalla Regione Emilia-Romagna assieme a Hera, Iren ed Enel – la multiutility ha collaborato all’implementazione di una rete di colonnine di ricarica basata sul principio dell’interoperabilità: grazie a una stessa tecnologia, chi è cliente abilitato e possiede un’auto elettrica può così ricaricare presso qualunque gestore di riferimento.

 

Hera Comm, società di vendita del Gruppo Hera, offre a tutti la possibilità di sottoscrivere un’offerta “flat” – “Io guido elettrico” – che a fronte di un canone di 25 euro al mese consente ricariche illimitate al proprio veicolo su tutto il territorio nazionale. L’intero servizio si interfaccia con un portale web, L’Hera della mobilità elettrica e con l’app gratuita Hera Mobility, due strumenti che permettono di conoscere in tempo reale la collocazione e disponibilità delle colonnine di ricarica su tutto il territorio nazionale.

 

Visita il sito del progetto

www.gruppohera.it/electricroad

 

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Hera: arriva il fondo di solidarietà contro le perdite d’acqua

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  • 30 Luglio 2014

Basteranno 15 euro all’anno per proteggersi dalle rotture accidentali, che provocano spesso alti consumi. Adesione facoltativa e massima trasparenza sulla gestione

 Si chiama “Fondo Fughe Acqua” ed è il nuovo strumento che il Gruppo Hera mette a disposizione dei propri utenti per proteggerli dagli oneri dovuti ai maggiori consumi causati dalle perdite d’acqua accidentali e occulte sulla rete privata. Quelle perdite che si verificano cioè sulla rete di proprietà del cliente (ad esempio su aree verdi) e che possono provocare consumi anomali anche di notevole entità.

Si tratta di un fondo di solidarietà che, grazie a un piccolo contributo di tutti, può aiutare chi si trova a dover saldare importi considerevoli. E’ già stato sperimentato con successo nelle province di Rimini e Ravenna, dove è attivo da diversi anni. Il fenomeno, del resto, giustifica questa misura, che diventa ora realtà in tutti i territori in cui è Hera a gestire il servizio idrico: le perdite occulte sono almeno 10 mila all’anno sul territorio gestito da Hera e sono per lo più rotture di tubi e guasti agli impianti interni.

In caso di fuga, viene rimborsato l’intero importo riferito ai volumi che eccedono dell’80% la media consumi degli anni precedenti, con un limite di 10 mila euro in un biennio. La soglia dell’80% funziona da “franchigia” ed è stata scelta perché è il limite entro il quale, statisticamente, consumi più alti della media non sono riconducibili a eventi straordinari. La quota annuale di adesione è di 15 euro per contratto e dell’iniziativa e delle sue modalità di attuazione è stato preventivamente informato anche l’ente regionale di regolazione, Atersir.

I clienti acqua  di Hera troveranno nelle prossime bollette, a partire da quelle in arrivo alla fine di luglio, un dépliant informativo con il Regolamento completo che è comunque disponibile ai propri sportelli e scaricabile dal sito www.gruppohera.it/fondofugheacqua.

 Leggi la news su http://www.gruppohera.it/gruppo/com_media/news/pagina478.html

 

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Online il Dossier Hera dedicato al settore idrico

Il decimo Dossier on line su www.gruppohera.it/dossier, parla del settore idrico e dell’innovazione tecnologica come arma per contrastare la siccità nel mondo

I Dossier Hera arrivano a 10: è on line da oggi il nuovo numero degli approfondimenti web della multiutility, dedicato all’acquedotto e all’innovazione tecnologica in campo idrico. Un tema chiave per il futuro del pianeta: secondo i dati dell’Onu e dell’Ocse, tra 40 anni la popolazione mondiale raggiungerà i 9,5 miliardi di persone e la domanda d’acqua crescerà del 55%. Se a questo si aggiungono i cambiamenti climatici, che provocano alluvioni e siccità scardinando il ciclo naturale dell’acqua, il risultato è preoccupante: le stime parlano di oltre 2 miliardi di persone (il 40% della popolazione) che nel 2050 vivranno in aree considerate ad altissimo stress idrico, concentrate soprattutto in Africa e Asia.

 Tecnologie industriali, ricerca e sviluppo, soluzioni innovative per affrontare la crisi idrica: ecco di cosa parla il nuovo Dossier Hera. Di questo si occupa il nuovo Dossier web del Gruppo Hera, on line da oggi con video interviste, articoli, infografiche e fotogallery, per far capire anche ai non addetti ai lavori tutto il lavoro che c’è dietro a un semplice rubinetto che si apre e fa uscire l’acqua.

Il Dossier dedica poi una parte alla situazione italiana, illustrando tutti i numeri del ritardo infrastrutturale (secondo stime del Blue Book di Federutility). Perdite alte, continuità non garantita, danni ambientali per la mancata depurazione: il Paese è indietro rispetto agli standard europei, visto che a fronte di almeno 3 miliardi di euro di investimenti annui necessari, se ne fanno solo la metà. E il 25% degli italiani resta ancora scollegato alle fognature.

L’unica strada per sconfiggere la sete è un uso più razionale dell’acqua. Che significa nonconsumi più attenti, ma anche e soprattutto innovazione.

Un esempio concreto di come l’innovazione disseterà il mondo è quello dell’appenino modenese: una zona che d’estate viene spesso colpita da siccità, mettendo in difficoltà l’approvvigionamento da fiumi e sorgenti. Anni di investimenti hanno permesso a Hera di risolvere questo problema: grazie alle “interconnessioni” delle rete idriche l’acqua a Modena “sale” dalla pianura alla montagna. Una complessa maglia tra le più innovative d’Italia, che d’estate permette il prelievo dai pozzi in pianura e d’inverno fornisce acqua migliore, direttamente dalle sorgenti.

Tutte le info su

http://www.gruppohera.it/gruppo/com_media/dossier_acquedotto/

 

 

 

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Cinema in Piazza: con Hera diventi Charlot per una sera

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  • 21 Giugno 2014

L’amore tra Bologna e il grande cinema ha il suo luogo d’elezione nella cornice di Piazza Maggiore, che anche quest’estate – grazie alle Fondazione Cineteca di Bologna e all’impegno di Hera – ospiterà a partire dal 20 giugno un ricco calendario di proiezioni gratuite. La multiutility, sponsor della Cineteca dal 2007, rinnova dunque la propria main partnership al Festival de Il Cinema Ritrovato e a Sotto le Stelle del Cinema. Un grande regalo alla città, a cui Hera è orgogliosa di contribuire, con tante iniziative a favore dei propri clienti.

 

Buon compleanno Charlot! Posti riservati per i clienti Hera

Mercoledì 25 giugno, Piazza Maggiore festeggia il centesimo anniversario della prima apparizione di Charlot, il leggendario personaggio ideato e interpretato da Charlie Chaplin.I clienti Hera potranno aggiudicarsi posti riservati tramite promozione pubblicata sul sito aziendale del Gruppo al link http://www.gruppohera.it/gruppo/com_media/biglietti_charlot_2506/

Il gioco fotografico sui social #herapercharlot100bologna

Ad ogni spettatore il 25 giugno sarà regalata una maschera di Charlot da indossare per una grande foto di gruppo. Si potrà poi conservare la maschera e portarla con sé in giro per Bologna, cimentandosi in nuovi scatti fotografici e pubblicandoli sul proprio profilo facebook con l’hashtag #herapercharlot100bologna, mentre il profilo della Cineteca condividerà i ritratti più divertenti. Maggiori info su www.cinetecadibologna.it/100charlot

 

Le altre promozioni di luglio e agosto

Ulteriori promozioni on-line permetteranno ai clienti della multiutility di aggiudicarsi posti riservati per le proiezioni di: Io e Annie di Woody Allen, venerdì 11 luglio; Il cielo capovolto di Paolo Muran, martedì 22 luglio; Hollywood Party di Peter Sellers, mercoledì 30 luglio. Titoli imperdibili anche ad agosto, in cui i clienti Hera potranno contare su 20 posti riservati per ogni proiezione, che saranno assegnati ai primi che si presenteranno esibendo copia della propria bolletta.

 

Tommasi: “Il cinema in Piazza valore per il territorio e mix fra intrattenimento e cultura”

“Hera, attraverso la partnership con la Fondazione Cineteca, sostiene dal 2007 il cinema in Piazza, un’iniziativa di altissimo valore culturale che richiama attenzione anche a livello internazionale – spiega Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente del Gruppo Hera – Crediamo fermamente nel valore che essa rappresenta per la comunità cittadina, alla quale siamo profondamente legati e che serviamo con passione ogni giorno. Il cinema in Piazza, infatti, tiene assieme, in un’unica e virtuosa ricetta, intrattenimento, cultura e socialità. Non è possibile, del resto, parlare di radicamento territoriale se non a partire da progetti concreti come questo, che siamo orgogliosi – ancora una volta – di poter sposare e sostenere, riconoscendoci fino in fondo nelle ragioni che lo animano e che ogni anno ne decretano un così grande successo di pubblico. Non dimentichiamo, inoltre, che il nostro impegno per la Fondazione Cineteca non si esaurisce con l’estate, ma è costante durante tutta la stagione: un’idea in cui crediamo ogni giorno, 365 giorni all’anno”.

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Responsabilità sociale delle imprese online: Hera al secondo posto in Italia

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  • 28 Maggio 2014

Hera scivola in seconda posizione nei Lundquist CSR Online Awards ma rimane sul podio in Italia con 62,75 punti.

 

Il nuovo sito Web di Hera offre contenuti pertinenti e dettagliati, supportati da una serie di strumenti facilmente fruibili, come la newsletter VedoHera, che offre informazioni aggiornate sulle attività di responsabilità sociale delle imprese, la cosiddetta CSR (Corporate Social Responsibility). Anche la sostenibilità è ben integrata nel sito Web aziendale, in particolare nella sezione Servizi.

 

L’analisi delle migliori 100 aziende italiane* (tra cui le 20 principali imprese non quotate) è stata segnata da due debolezze strutturali: poche aziende sono impegnate a riferire delle misure adottate in merito alla sostenibilità e tra le aziende virtuose, molte non presentano le informazioni basilari sui propri siti Web. Ciò significa che sono state estromesse dai CSR Awards due aziende su tre, con una classifica ridotta a 35 nomi:

Delle prime 80 aziende quotate, il 38% non pubblica alcun rapporto di sostenibilità o di CSR; tra queste alcuni nomi di primo piano nel settore dell’industria, della moda e dei media

 

• Tra le restanti società quotate e le 20 società non quotate, 32 non riportano informazioni basilari sulla sostenibilità sui propri siti Web aziendali, raggiungendo in media solo 6 punti su 25 nella nostra valutazione “core” (il taglio è stato stabilito al di sotto degli 11 punti)

 

• Barilla, Holcim Italia e Ferrero sono state le uniche società non quotate valutate in tutti gli aspetti

 

La ricerca dei CSR Online Awards è volta a valutare le modalità con le quali le aziende fanno uso del proprio sito Web aziendale e delle relative proprietà digitali per comunicare informazioni sulla responsabilità aziendale e sulla sostenibilità e impegnarsi con le parti interessate. Ciascuna azienda è stata valutata sulla base di una serie di parametri, attribuendo un punteggio massimo di 100. Le valutazioni sono state effettuate da un gruppo di analisti di Lundquist tra il dicembre 2013 e il marzo 2014, con diversi specialisti impegnati a valutare una serie di aspetti (contenuti, rapporti, social media, esperienza dell’utente, ecc.)

Come in tutte le edizioni dello studio, il modello di valutazione si è basato su un sondaggio tra gli utenti somministrato a esperti di Corporate Responsibility, professionisti della sostenibilità e parti interessate, nonché ai responsabili di CR/sostenibilità delle aziende valutate.

 

Distanziandosi dalla precedente struttura del protocollo (suddiviso in tre aree: contenuto, esperienza dell’utente e impegno continuo), la valutazione si è incentrata su sette “pilastri”: Concreto, Esaustivo, Fruibile, Continuo, Social, Integrato e Originale. Tutto ciò al fine di poter disporre di una valutazione più flessibile e rimarcare l’importanza di settori come esperienza dell’utente, interesse dei contenuti e social media.

 

A questo link il white paper 6th CSR ONLINE AWARDS

http://www.gruppohera.it/binary/hr_press_comunicazione/news/White_Paper_6th_CSR_Online_Awards.1401206604.pdf

 

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IL VIAGGIO CON LA MALATTIA: NASCE IL “CENTER FOR DIGITAL HEALTH HUMANITIES”

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  • 14 Maggio 2014

In occasione del primo Italian Digital Health Summit, Eikon Strategic Consulting lancia il Center for Digital Health Humanities

 

Eikon Strategic Consulting è tra gli sponsor del primo Italian Digital Health Summit che si svolge a Milano il 15 e 16 maggio. Il convegno, organizzato da AboutPharma and Medical Devices, approfondisce, per la prima volta in Italia, i principali aspetti della comunicazione digitale sui temi della salute attraverso un confronto con gli stakeholder e l’analisi di case history di successo.

In concomitanza con il summit, Eikon Strategic Consulting lancia il Center for Digital Health Humanities, online da oggi su http://www.centerfordigitalhealthhumanities.com/  e su https://twitter.com/cdhhu_info.

Il CDHhu ha l’obiettivo di aggregare tutte le attività che ruotano intorno all’impatto sociale, economico, psicologico, identitario, terapeutico delle nuove tecnologie della salute.

Il Centro organizza la sua attività in 5 aree principali che guardano all’ innovazione tecnologica e digitale nella salute dal punto di vista dell’ impatto su individui, gruppi,  identità e  culture diverse. Il viaggio con la malattia è al tempo stesso lo sguardo, la metafora e la mappa organizzativa di tutte le attività del Center for Digital Health Humanities.

Il CDHhu ha ideato ãSocialHealthMetrics, una piattaforma online di monitoraggio in tempo reale delle conversazioni online su patologie e farmaci. I monitoraggi della ãSocialHealthMetrics seguono le linee guida della farmacovigilanza.

Il 15 e il 16 maggio Eikon Strategic Consulting e il CDHhu racconteranno in live twitting l’Italian Digital Health Summit utilizzando l’hashtag ufficiale dell’evento #aboutdigitalhealth.

 

Per seguire il live twitting
https://twitter.com/misurare
https://twitter.com/cdhhu_info

Tutte le info sul CDHHU
http://www.centerfordigitalhealthhumanities.com/

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Online il nuovo sito Hera: ricco di contenuti, innovativo e accessibile da tutti

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  • 10 Maggio 2014

Chiaro interattivo e facile da navigare. Il portale del Gruppo offre nuovi contenuti, grafica e interazioni rinnovate consultabili da pc, tablet o smartphone.

 

 

Hera va in rete con il nuovo sito internet. Il rinnovato portale web del Gruppo piace agli internauti, tanto che in due mesi dalla messa online i visitatori complessivi sono aumentati del 9% e sono oltre 500.000 le pagine cliccate . L’80% degli accessi è avvenuto attraverso dispositivi mobili; questo premia il grande lavoro di restyling effettuato, non solo nei contenuti e nella veste grafica, ma anche nella riorganizzazione tecnologica dell’intera piattaforma multimediale.

 

Il portale, attraverso le sue 120.000 pagine, è un potente strumento di dialogo tra il Gruppo e le numerose categorie di stakeholder: dai clienti alle scuole, dai progettisti ai fornitori, dagli esteri alle offerte commerciali, ecc.. navigazione, affinché ogni interlocutore trovi subito quella di proprio interesse. La ricchezza di contenuti specifici si accompagna ad un aggiornamento puntuale delle informazioni, in certi casi in tempo reale, offrendo anche testi tradotti in lingua inglese. A dimostrazione della qualità della comunicazione on line del Gruppo sono arrivati negli anni anche significativi riconoscimenti esterni, fra cui i primi posti nelle classifiche Webranking, che i siti web delle società quotate.

 

Per confrontarsi con tutti questi gruppi eterogenei sono stati inseriti contenuti specifici che, quotidianamente, vengono aggiornati in tempo reale, offrendo anche testi tradotti in lingua inglese.

 

Il nuovo sito, realizzato in collaborazione con l’agenzia bolognese Officine Digitali, consente agli utenti l’accesso immediato all’Area clienti dove è possibile trovare dati su ogni singolo servizio in relazione al Comune di appartenenza. Il cliente potrà monitorare il proprio consumo, pagare la bolletta e utilizzare i servizi online offerti dall’azienda.

 

La novità grafica più rilevante è lo ‘storytelling’ che racconta l’azienda in modo coinvolgente, immediato e gradevole attraverso informazioni testuali, infografiche, video e fotogallery poste in primo piano. Non manca l’interattività con link ad app e video. In linea con i principi di trasparenza aziendale, molta cura viene dedicata alle informazioni volte a far conoscere il Gruppo, le sue strategie e il sistema di Corporate Governance.

 

Tra le novità tecniche che caratterizzano il sito c’è l’applicazione della tecnologiaresponsive design’ che consente alla pagina di adattarsi automaticamente alla grandezza dello schermo su cui viene visualizzata, garantendo una comoda fruizione sia attraverso pc, sia da smartphone e tablet. La visualizzazione dei contenuti sarà ancora più veloce grazie al potenziamento dei server e all’ampliamento della banda di trasmissione dati.

 

Visita il nuovo sito

http://www.gruppohera.it/

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Online il Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Hera: due miliardi di ricchezza al territorio nel 2013

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  • 18 Aprile 2014

Sale la ricaduta economica nelle aree di insediamento e prosegue l’impegno su fonti rinnovabili e riduzione della discarica

Dalle emissioni degli impianti alle politiche sugli appalti; dalla ricchezza creata alle performance di servizio: il Gruppo Hera è tutto nei numeri (tanti) del Bilancio di Sostenibilità 2013, pubblicato on-line all’indirizzo http://bs.gruppohera.it/. Il documento comprende per la prima volta il contributo di AcegasAps, aggregata dal primo gennaio 2013.

 

Grazie sia al contributo di AcegasAps che alla crescita organica della sola Hera, il valore aggiunto globale lordo prodotto è stato di 1.372 milioni (+27,6% sul 2012). Di grande importanza la ricchezza distribuita nel 2013 al territorio, salita a 1.996 milioni contro i 1.698 milioni dello scorso anno (+17,6%).

 

Anche la ricaduta occupazionale del Gruppo Hera è di tutto rilievo. Complessivamente, fra lavoratori diretti del Gruppo (8.294) e indiretti (5.278 dipendenti dei fornitori del Gruppo) l’occupazione totale ammonta a 13.572 unità.

 

Sul fronte della tutela dell’ambiente, è proseguito l’impegno nella produzione energetica “green”, che contempla anche l’energia ricavata dal recupero a fini energetici della parte biodegradabile dei rifiuti. Nel 2013 il 71,7% della produzione energetica elettrica e termica del Gruppo Hera è avvenuto da fonte rinnovabile o assimilata alle rinnovabili (ad es. cogenerazione).

 

Nel 2013, grazie allo sviluppo della base impiantistica al servizio del recupero e dei servizi concordati con le amministrazioni comunali, i rifiuti conferiti in discarica sono scesi al 16,4% (erano al 21% nel 2012 e al 49% nel 2002). Un dato ampiamente inferiore non solo all’Italia (41%), ma anche alla media dei paesi europei (34%). Il resto del rifiuto raccolto viene invece portato a recupero: o “di materia”, tramite impianti di compostaggio e recupero/selezione (50,9%), o “energetico”, tramite la termovalorizzazione (32,6%).

 

Si confermano in tenuta tutti gli indici relativi alla qualità dei servizi erogati, che hanno consentito

all’indice di soddisfazione della clientela residenziale rispetto ai servizi forniti (calcolato con metodologia uniforme nel tempo da una società terza) di salire da 73 a75 punti su 100 (il dato non contempla ancora AcegasAps).

 

I tempi di attesa della clientela a sportelli e call center, si confermano fra i più bassi delle multiutility italiane e a livelli decisamente contenuti. Per quanto riguarda la clientela residenziale, i tempi di attesa al call center sono stati di 49,9 secondi, mentre quelli degli sportelli clienti sono stati pari a 13,2 minuti.

 

Il Bilancio è redatto secondo le nuove linee guida internazionali G4 pubblicate dal GRI (Global Reporting Initiative) nel 2013.

 

 

Il Bilancio di Sostenibilità è consultabile online con grafici interattivi su bs.gruppohera.it

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LA NUOVA BOLLETTA HERA IDEATA INSIEME AI CLIENTI

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  • 16 Aprile 2014

La nuova bolletta, che prende il via ad aprile 2014, è più agevole e immediata da consultare, orientata al cliente e consente di tenere sotto controllo consumi e spesa.

 

È stata ideata insieme ai clienti, che hanno accompagnato Hera nel percorso di miglioramento, per renderla ancor più trasparente, di facile lettura e sempre più vicina alle loro esigenze.

 

È stato un lungo percorso quello che ha portato alla nascita della nuova bolletta Hera, che si inserisce in un processo aziendale di miglioramento continuo. Risale infatti al 2007 il primo studio e rinnovo totale della bolletta, che aveva introdotto già allora semplificazioni e innovazioni apprezzate ancora oggi dai nostri clienti.

 

I contenuti sono stati analizzati e in parte riorganizzati. Confermata la struttura suddivisa in 4 sezioni: riepilogo, informazioni utili, sintesi del servizio, dettaglio dei calcoli. La banda gialla valorizzata con l’inserimento di titoli descrittivi del contenuto di ogni foglio.

 

Un beneficio importante apportato da questo restyling è il miglioramento della leggibilità, grazie all’inserimento del colore blu per evidenziare i dati più rilevanti e collegare a colpo d’occhio le voci più significative nelle diverse sezioni della bolletta.

 

Riorganizzato il foglio di riepilogo, per aumentare la trasparenza e l’immediatezza delle informazioni più importanti: l’importo totale e quello di ciascun servizio, la scadenza entro cui effettuare il pagamento, la situazione contabile rispetto alle precedenti bollette.

 

Il foglio di sintesi di ciascun servizio è stato rivisto per mettere in evidenza gli importi e i consumi fatturati, l’andamento dei consumi, arricchito da un grafico, con cui monitorare la spesa.

 

il restyling appena concluso è frutto di un anno di intenso lavoro, che ha tenuto conto delle indicazioni normative e ha coinvolto numerose funzioni aziendali, in base alle rispettive competenze. All’elaborazione del nuovo layout hanno contribuito inoltre circa 1000 clienti – sia del territorio storico, sia dei territori di espansione commerciale – che hanno offerto i loro stimoli e il loro punto di vista per un’analisi il più possibile ampia e articolata, rispondente alle reali esigenze.

 

 

 

 

Guarda le clip dell’AD di Hera Comm Cristian Fabbri
https://www.youtube.com/watch?v=VjaiRPGyga0&list=PLXeWWwXXi8rg0RhGDn_g4LTkOJ3jvUYSQ

Consulta la guida interattiva alla nuova bolletta
http://guidabolletta.gruppohera.it/

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Hera sostiene l’ edizione 2014 del Future Film Festival, con una caccia al tesoro collegata alle nuove isole interrate

In occasione del FFF, Hera – partner della manifestazione – lancia una caccia al tesoro “2.0” in alcuni dei luoghi in cui saranno installate le nuove isole ecologiche interrate. In palio omaggi esclusivi del FFF.

 

Il Gruppo Hera sostiene il Future Film Festival, festival internazionale del cinema d’animazione e nuove tecnologie (Bologna 1-6 aprile 2014). Futuropolis, titolo dell’edizione 2014 della manifestazione, si preannuncia come una riflessione artistica sugli spazi urbani del futuro e sulle sfide connesse alla loro sostenibilità e alla loro vivibilità.

 

Il Gruppo Hera, attivo su questo fronte con servizi innovativi come il nuovo canale web della raccolta differenziata, la App del Rifiutologo e il progetto delle nuove isole ecologiche interrate, lancia una grande caccia al tesoro per collegare l’avvio di questa importante infrastruttura di raccolta differenziata al Festival che, più di ogni altro, sa guardare e immaginare il futuro.

 

A partire da giovedì 27 marzo e fino alla conclusione del Festival, in corrispondenza di alcuni punti fra quelli che ospiteranno le isole interrate, saranno infatti presenti apposite colonnine informative che attraverso contenuti multimediali racconteranno ai cittadini l’evoluzione e le innovazioni della raccolta differenziata a Bologna e la partnership fra Hera e Future Film Festival. Ogni colonnina, in particolare, permette a tutti di partecipare a una grande caccia al tesoro “2.0”: puntando con il proprio smartphone il QR code esposto sulla colonnina stessa, infatti, i cittadini potranno scoprire se hanno vinto l’esclusivo zainetto ufficiale del Future Film Festival e un ingresso omaggio a una proiezione a scelta fra quelle in programma. Modalità e funzionamento della caccia al tesoro sono illustrate nel dettaglio presso le varie colonnine.

 

 

 

 

Leggi la news
http://www.gruppohera.it/gruppo/com_media/eventi/pagina283.html

Vai al sito del Future Film Festival
http://www.futurefilmfestival.org/news/caccia-al-tesoro-nella-citt%C3%A0-del-futuro

 

 

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