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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: LE STAGIONI DELL’ANIMA DI PAOLA GISALDI

Vienna, Venezia, Parigi. Tra queste tre meravigliose città d’arte e storia si snoda una vicenda che parte dal lontano 1805. Fu allora, infatti, che Antonio Salieri perse l’unico figlio maschio, Alois Engelbert, in un incendio. Il grande musicista rimase solo, ma non fu il solo a pian­gere la sorte del ragazzo: accanto alla sua tomba una sconosciuta in lacrime. Molti anni dopo, nella Venezia dei nostri giorni, la giovane Agata entra, come “dama di compagnia”, in casa della signora Ludovica Mocenigo, discendente di quel Mocenigo che a Salieri fu legato da una solida amicizia. E intanto, a Parigi, complici le note di Salieri, Marie-Claire, elegante donna d’affari, rimane affascinata dalla complessa personalità di Alvise, violinista alla ricerca di risposte a domande che non ha neanche il coraggio di porsi. Il destino li metterà gli uni sulla strada degli altri, a completare una partitura da tempo perduta.

Paola Gisaldi è nata a Legnago (VR) il 10 luglio del 1970. Laureatasi nel 1993 presso la Facoltà di Lettere dell’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, attualmente insegna italiano e latino al liceo “G. Cotta” di Legnago, dove risiede. In passato ha collaborato con la rivista di scrittura creativa “Inchiostro” e con un quindicinale locale, mentre dal 2003 scrive romanzi brevi per il settimanale “Intimità”, che nel 2005 ha pubblicato il suo romanzo La via del cuore.

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Il Gruppo Albatros è lieto di presentare il romanzo: Innocenza, repressioni, conquiste di Vittorio Di Capua

Una pellicola in bianco e nero, che procedendo pian piano prende colore: da Mussolini alla conquista della democrazia per approdare sino ai giorni d’oggi, questo breve romanzo racconta, attraverso la vita di una donna piccola, la grande storia del nostro Paese. Titina nasce nel borgo che sovrasta i sassi di Matera, (…) cresce tra ombrelli e fagotti con grandi scorte di pane fatto in casa, profumato e magicamente cotto per essere fragrante anche sette giorni dopo, con mollica gialla e crosta scura. Bimba e poi adolescente, relegata a un ruolo di marginalità nella società fascista, Titina saprà conquistarsi la propria fetta di mondo attraverso dolorose rinunce: la prematura scomparsa della madre, l’abbandono della città natia alla scoperta di un Nord affascinante, la dignitosa miseria, il perbenismo e le repressioni della Chiesa sovrana. Un viaggio tra le mille contraddizioni dell’Italia, ove gli antichi valori vanno sbiadendo nei grigi toni di un’omologazione dilagante, ma che modesti paesi custodiscono tra le loro pietre e case diroccate. Lo stile asciutto di Di Capua

mira dritto al cuore: una lettura efficace, intensa, matura.

Vittorio Di Capua, laureato in legge a Napoli nel ’54, ha intrapreso una prestigiosa carriera in Fiat come Direttore Esportazione per il mondo intero e quindi come Direttore Generale Commerciale Fiat Auto. Successivamente come Amministratore Delegato di Fiat Credit International ha gestito circa 40 società finanziarie dislocate nel mondo. È stato poi vicepresidente del Gruppo Cagiva/Ducati e dal 1996 al 2000 è stato Amministratore Delegato della Automobili Lamborghini S.P.A. Dal 2003 al 2007 è stato amministratore delegato di Kelgran Group, Johannesburg. Ha pubblicato per Basilicata Editrice Attraverso la Fiat, 1999.

L’autore sarà lieto di incontrare i suoi ospiti sabato 20 marzo 2010 alle ore 18 presso la libreria “Il Filo” sita in via Basento,52/e – Roma

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Il Gruppo Albatros presenta: Il sussurro di una lacrima di Andrea Repele

“Molti lustri sono trascorsi dall’inizio di questi strani eventi. E molti ancora ne dovranno trascorrere. Non è facile per me scrivere queste pagine, ma la mia coscienza m’impone di rendere giustizia a uomini di un’altra epoca. Uomini che conoscevano bene il valore di alcuni

sentimenti ora andati perduti nell’oblio del Progresso.” Questo scrive Augustus De Angelis il 28 dicembre 1798, nel momento in cui presenta il suo manoscritto a quanti, lui spera, vorranno leggerlo. Il suo intento è rendere omaggio a uomini vissuti a cavallo dell’anno Mille, in un’Europa immersa nei tormenti dell’età “buia”. E noi, lettori appassionati, ben volentieri ci lasciamo trascinare nel turbine di avvenimenti, di fatti storici e personali, di racconti leggendari in cui le strade di molte persone si incrociano, e l’intreccio di destini non può che lasciarci stupiti di fronte alla complessità e all’ampio respiro del Passato.

Andrea sarà lieto di incontrare i suoi ospiti venerdì 26 marzo 2010, ore 18 presso Tio Pepe, galleria Ognisanti, 31 (zona Portello) – Padova

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Il Gruppo Albatros presenta il romanzo d’esordio di Rosalba Acquaviva

È possibile avere la vittoria sul dolore e sulla malattia? Incessante la domanda si presenta in questa accorata testimonianza di vita vissuta cui Rosalba Acquaviva, credente evangelica da quasi trent’anni, al suo esordio letterario, affida i recessi più intimi del suo cuore per raccontare di come sia riuscita a superare la valle buia e dolorosa della morte. La storia della sua vita, piena di prove e sofferenze (ma anche di momenti di gioia e di un rapporto del tutto speciale con Dio) diviene allora un grido di speranza rivolto a tutti quelli che, capitati in quella stessa valle dell’ombra della morte, non sono riusciti a trovare l’ancora di salvezza dell’amore di Dio. Un racconto in cui la morte e la sofferenza potrebbero essere protagoniste assolute diviene, invece, il trionfo dell’opera di un Dio sempre presente e amorevole. Attraverso la valle dell’ombra della morte è la testimonianza che alla

fine del buio c’è sempre una luce di speranza.

L’autrice sarà lieta di incontrare i suoi ospiti venerdì 26 marzo 2010 alle ore 18.30 presso il Ristorante “Liston 12”, piazza Brà, 12 – Verona

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: IL PESO DI ESSER STATA PESANTE DI SABINA RICCA

È generalmente condivisa nella società odierna l’idea che grossi problemi d’obesità possano essere risolti de nitivamente sotto i ferri del chirurgo. È proprio vero? Basta un’operazione chirurgica per liberarsi del peso corporeo in eccesso? La testimonianza di Sabina Ricca, operatasi di diversione bilio pancreatica, porta a riflettere a quali tipi di interventi e in quali casi sia necessario veramente l’aiuto della chirurgia. Il libro ripercorre il disagio di una donna obesa nell’arco della sua vita, dall’infanzia all’età adulta; trasmette al lettore i problemi e le insicurezze che hanno trascinato una ragazza verso la sala operatoria quale porta d’ingresso a una vita “normale”. Il racconto della sofferenza dell’organismo dell’autrice, che si trova ora a vivere in un corpo magro ma non sano, lascia spazio a un monito per tutte le persone sovrappeso: seguire un regime alimentare corretto e un’attività fisica costante sono il modo più naturale ed equilibrato per dimagrire.

Sabina Ricca è nata a Palermo il 18 agosto del 1965. È casalinga. Il peso di esser stata pesante è il suo primo romanzo.

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Il Gruppo Albatros è lieto di invitarLa alla presentazione dell’opera prima di Marco Proietti Mancini, Da parte di padre.

“Questo romanzo è la miscela di tante cose; nasce dalle storie che sin da
bambino mi ha narrato mio padre; ho messo insieme quei racconti con altri
episodi, personaggi e luoghi di Subiaco e di Roma, e ho impastato tutto con
la fantasia.”
Un racconto che parte dal lontano 1752 per arrivare alla prima metà del
Novecento, così densa di eventi e grandi cambiamenti sociali. L’autore con
sapienza narrativa e con il desiderio di farci conoscere intimamente ogni suo
personaggio, ci accompagna nelle loro case, nelle loro vite, in un susseguirsi
di descrizioni che danno forma ai racconti trasmessi di padre in figlio.
Una storia che ci coinvolge e ci prende pagina dopo pagina, seguendo
insieme il percorso di crescita nell’età e nella coscienza di un ragazzo di
paese nella scoperta della vita e di Roma, con tutte le sue seduzioni, le sue
contraddizioni, la sua storia.
Marco Proietti Mancini è nato a Roma, dove tuttora risiede. Lavora in IBM e
si occupa di marketing.
L’opera sarà presentata durante l’intervallo del concerto “Capolavori della
Musica da Camera Tedesca”, presso l’auditorium “Tito Brandsma”, via
Padre Giovanni Antonio Filippini, 1 (complesso Chiesa della Beata Vergine del Carmelo)-
Roma.

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: IO CON ME STESSO DI FABIO PANOZZO

Giovedì 22 aprile 2010, ore 21

Biblioteca Comunale, via G. D’Annunzio, 9

Quinto di Treviso

Fabio Panozzo è un uomo coraggioso, è un uomo che sa mettersi in gioco e non ha paura del giudizio altrui. Perché dico questo? Perché Fabio Panozzo si confessa nelle pagine di Io Con Me Stesso, e lo fa con un senso di immediatezza e di spontaneità raro. Forse è vero che nella poesia ciò che più conta non è tanto quello che si scrive ma la sincerità con la quale lo si fa, e allora bisogna riconoscere a Fabio Panozzo

un grande merito. Si percepisce dalla lettura delle sue liriche la necessità di scrivere per bisogno, per quel bisogno che quasi toglie il fiato: è la voce del poeta che emerge chiara e forte da queste parole, da questi versi pregni di vita. La dimensione precipua di questa raccolta è però quella dell’amore, un amore chiuso e ormai terminato, che però non manca di respirare ancora tra le ciglia del poeta.

Fabio Panozzo è nato a Camposampiero (PD) il 6 febbraio del 1979. A causa di una paresi è stato costretto all’uso della carrozzina, ma ha studiato e si è diplomato come Tecnico della gestione aziendale e ha approfondito lo studio della grafica per il web. Vive a Piombino Dese (PD) ed è impiegato presso un’azienda come grafico web. Io Con Me Stesso è la sua prima raccolta poetica.

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Il Gruppo Albatros presenta: Olio di Andrea Mazzon

 

Il Gruppo Albatros presenta:

Olio

di Andrea Mazzon

relatore

Fabrizio Cibin (Il Gazettino)

Giovedì 4 marzo 2010, ore 18,30

Caffè Letterario, piazza Indipendenza, 13 – San Donà di Piave (VE)

 

 

Andrea deve occuparsi di un’inchiesta per il giornale per il quale occasionalmente scrive: appalti truccati, corruzione tra le alte sfere della politica locale e collusione con la malavita. Niente di nuovo, in realtà, la solita, vecchia storia italiana. Tuttavia qualcosa di strano, di poco pulito, cova sotto le ceneri: un uomo misterioso, lo stesso che ha dato l’avvio all’indagine, sembra sapere su Andrea molto più di quel che dovrebbe. Enigmatiche e-mail riaprono una ferita in lui mai rimarginata del tutto: il corpo del padre, deceduto in un incidente aereo, non è mai stato ritrovato. Che non sia morto? Che sia sopravvissuto, o abbia fatto volontariamente perdere le proprie tracce? Che sia, in qualche modo, collegato all’inchiesta? Ad aiutare Andrea nella sua ricerca gli amici di sempre, fedeli compagni di una vita, e Alessia, l’amore finalmente trovato. Opera d’esordio di Andrea Mazzon, Olio è un intrigante romanzo in cui la realtà, alla fine, si mostra molto più assurda dell’immaginazione. Due gli elementi che la fanno da padrone: la provincia del nord-est, palcoscenico e quasi protagonista della vicenda, e un’ironia tagliente e scanzonata punto di forza di una narrazione incalzante e punto di forza di una narrazione incalzante e coinvolgente. volgente.

 

 

 

Andrea Mazzon è nato a San Donà di Piave il 15 dicembre del 1973. Si è diplomato all’Istituto Tecnico Commerciale “L.B. Alberti” nel 1993. Ha frequentato la Facoltà di Lettere e Filosofia a Padova. Fin dai sedici anni si è esibito nei pub e nei club della provincia veneziana, proponendo un repertorio rock formato anche da brani composti da lui. Nel 2002 ha partecipato al “Tim Tour” e a “Rock targato Italia”. Scrive saltuariamente per alcune testate locali, occupandosi di musica, cinema, costume e immigrazione. Olio è il suo primo romanzo edito.

 

 

 

 

 

 

 

 

Valeria Bergamaschi

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: L’IRAQ DALLA A ALLA Z DI GIOVANNI MARIZZA

IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: L’IRAQ DALLA A ALLA Z DI GIOVANNI MARIZZA

 

 

 

 

 

 

Dall’esperienza sul campo del Generale degli Alpini Giovanni Marizza, nasce un saggio che ci racconta la varie facce dell’Iraq, che da una parte ne rivela di nuove e dall’altra permette di comprendere veramente quelle che sono sotto gli occhi di tutti. In realtà qui abbiamo tre libri in uno: un diario cronologico del periodo 2005-2006, una sorta di vocabolario, che lettera per lettera offre argomenti, e un racconto che non sfugge a un desiderio di narrare creando collegamenti e dando il giusto peso a tutti i dettagli che compongono la complessa realtà dell’Iraq. Si va da argomenti d’interesse prettamente bellico, dagli Alpini alle Regole d’ingaggio, dai Blackhawk alle Weapons of mass destruction, ad altri di rilevanza storica e religiosa, come Abramo, Babilonia o la Palestina. Forte è l’attenzione alla cultura irakena, a Bagdad, alle Mille e una notte, alle Ziggurat, e ai suoi personaggi decisivi, come Al-Zarqawi e lo stesso Saddam Hussein. Ma non mancano argomenti più leggeri: le Curiosità, le Frasi celebri, gli Insulti. Un’analisi precisa e dettagliata, corredata di appendici sulla storia e il presente dell’Iraq, le fasi del lavoro svolto dai soldati italiani, i discorsi di presidenti e alti dignitari, i comunicati dei fronti di resistenza interna, la costituzione irakena e altro ancora. Commovente e sentita particolarmente è la voce “Nassiria” e ogni pagina che racconta la vita dei militari italiani in una parte del globo tempestata da guerre, ma nella quale è viva la voglia di vivere e sperare, spesso proprio grazie agli italiani, che mostrano di essere non solo buoni soldati, ma soprattutto “soldati buoni”…

 

Generale degli alpini, giornalista e scrittore, laureato in Scienze Strategiche e in Scienze Internazionali e Diplomatiche, Giovanni Marizza è esperto in gestione delle crisi e ha una vasta esperienza di operazioni di stabilizzazione e ricostruzione in Africa, nei Balcani e in Medio Oriente. In Iraq è stato vice comandante del corpo d’armata multinazionale, costituito da truppe di ventisette Paesi. Fra i vari riconoscimenti attribuitigli, spiccano la Legion d’Onore francese, la Legione di Merito statunitense, il Premio Internazionale Bonifacio VIII e il Premio Internazionale Giovanni Paolo II. È presidente di un gruppo di pianificazione della Nato e coordinatore del master in Geopolitica presso l’Università di Roma “La Sapienza”.

 

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Il Gruppo Albatros presenta: Lontano da Woodstock di Andrea Bruschi

 

Il Gruppo Albatros presenta:

Lontano da Woodstock

di Andrea Bruschi

relatore

Angelo Senaldi

Durante l’evento si esibirà la Band TICINN CANNTAL che presenterà in anteprima il nuovo cd Burghabàs

La presentazione dell’Opera si svolgerà nei luoghi scenario del romanzo

Domenica 28 febbraio 2010, ore 17

Biblioteca Comunale di Travacò Siccomario, via Po, 18 (fraz. Mezzano)

 

 

C’è un giorno, nella vita di ciascuno, in cui tutto cambia, in bene o in male. Un giorno in cui si può decidere quale strada seguire, quali scelte fare, cosa è veramente importante. Per Riccardo questo giorno arriva nell’agosto del 1995, durante una festa all’aperto tra le valli trentine. La sua Woodstock. È lì che conosce Christine, è lì che se ne innamora. Fin qui il sogno. Poi la realtà: la malattia del padre, i problemi economici, un senso di spaesamento mai provato prima. Perse d’un tratto le certezze di una vita, a Riccardo non resta altro che far buon viso a cattivo gioco e prendere ciò che di buono la vita gli ha lasciato. Una fi glia e la voglia di lottare per lei. Ma c’è un giorno, nella vita di ciascuno, in cui tutto cambia, in bene o in male. E per Riccardo questo giorno arriva nell’agosto del 2005. Il dolore, la disperazione, la vendetta. Ora e Mai più sono i titoli delle parti del romanzo, e Ora o mai più il suo epilogo, cui Andrea Bruschi affi da il senso ultimo del suo secondo, intenso romanzo. A Woodstock si apre una storia, a Woodstock la stessa storia si chiude.

 

 

Andrea Bruschi è nato a Pavia il 28 giugno del 1964 e lavora a Milano presso una grande azienda privata. Nel 2005 ha pubblicato per i tipi de Il Filo il romanzo Il sogno ultimo, per il quale ha ricevuto nel 2007 il premio targa al Concorso “Iride – Cava de’ Tirreni”. Nel 2008, nell’ambito del Premio Letterario “Ilbox” (in collaborazione con Aliberti Editore e “Cronaca Vera”) è uscito il racconto Calma piatta.

 

 

 

Lontano da Woodstock

di Andrea Bruschi

pp 274

isbn 978-88-567-1131-8

euro 15.50

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Il Gruppo Albatros presenta: Innocenza, repressioni, conquiste di Vittorio Di Capua

 

 

Una pellicola in bianco e nero, che procedendo pian piano prende colore: da Mussolini alla conquista della democrazia per approdare sino ai giorni d’oggi, questo breve romanzo racconta, attraverso la vita di una donna piccola, la grande storia del nostro Paese. Titina nasce nel borgo che sovrasta i sassi di Matera, (…) cresce tra ombrelli e fagotti con grandi scorte di pane fatto in casa, profumato e magicamente cotto per essere fragrante anche sette giorni dopo, con mollica gialla e crosta scura. Bimba e poi adolescente, relegata a un ruolo di marginalità nella società fascista, Titina saprà conquistarsi la propria fetta di mondo attraverso dolorose rinunce: la prematura scomparsa della madre, l’abbandono della città natia alla scoperta di un Nord affascinante, la dignitosa miseria, il perbenismo e le repressioni della Chiesa sovrana. Un viaggio tra le mille contraddizioni dell’Italia, ove gli antichi valori vanno sbiadendo nei grigi toni di un’omologazione dilagante, ma che modesti paesi custodiscono tra le loro pietre e case diroccate. Lo stile asciutto di Di Capua mira dritto al cuore: una lettura efficace, intensa, matura.

 

 

Vittorio Di Capua (Matera, 1932), laureato in legge a Napoli nel ’54, ha intrapreso una prestigiosa carriera in Fiat come Direttore Esportazione per il mondo intero e quindi come Direttore Generale Commerciale Fiat Auto. Successivamente come Amministratore Delegato di Fiat Credit International ha gestito circa 40 società finanziarie dislocate nel mondo. È stato poi vicepresidente del Gruppo Cagiva/Ducati e dal 1996 al 2000 è stato Amministratore Delegato della Automobili Lamborghini S.P.A. Dal 2003 al 2007 è stato amministratore delegato di Kelgran Group, Johannesburg. Ha pubblicato per Basilicata Editrice Attraverso la Fiat, 1999.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: 1934 IL MONDIALI DEL DUCE DI TOMMASO GREGORIO CAVALLARO

 

Nell’immaginario del XXI secolo, gli echi del Mondiale del 1934 giungono ormai come frammenti sbiaditi di un mondo remoto, sottoforma di vecchie sequenze sfocate dei cinegiornali d’epoca inserite in qualche documentario televisivo o di foto consumate dal tempo pubblicate di tanto in tanto sui quotidiani sportivi. Era necessario, perciò, rinnovare la memoria di un’impresa colossale per le risorse e la tecnologia dell’epoca, che coinvolse migliaia di persone non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Grazie a questo saggio ben documentato, attento e rigoroso, dello storico Tommaso Gregorio Cavallaro, è possibile riandare indietro con il ricordo in pieno regime fascista, quando Mussolini mise in cantiere la più grandiosa operazione d’immagine mai intrapresa in Italia fino allora. L’organizzazione del Mondiale di Calcio del 1934, spiega l’Autore, non fu tuttavia fine a se stessa, e la sua portata internazionale venne ritenuta dal regime del tutto secondaria, perché la finalità principale era invece quella di forgiare una nuova stirpe di italiani, coesi verso un unico obiettivo che doveva inscriversi nell’ideale fascista”.

 

 

Tommaso Gregorio Cavallaro è nato a Roma il 6 gennaio del 1979. Laureato in Scienze Storiche alla “Sapienza – Università di Roma”, si è specializzato in Storia Moderna e Contemporanea. 1934: Il mondiale del duce è la sua prima pubblicazione.

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA I SUOI AUTORI ESORDIENTI A MILANO

 

 

Il Gruppo Albatros presenta:

Paola D’Elia, Con le parole del cuore Poesie, canzonette e prose

Paola Gisaldi, Le stagioni dell’anima

Annamaria Locatelli, Fragilità

Laura Tramonto, Spline

MERCOLEDÌ 20 GENNAIO 2010, ORE 17

Mdd Bookshop

via Ascanio Sforza, 37 – Milano

 

 

 

 

Paola D’Elia, Con le parole del cuore Poesie, canzonette e prose

 

La caratteristica che a tutta prima colpisce di questa raccolta di Paola D’Elia è la lievità musicale delle sue scritture, che si dipana attraverso versi di breve lunghezza, informati a un linguaggio semplice che sceglie le parole tra quelle più vicine al cuore, come anche il titolo del libro chiarisce fin dal principio. Le parole del cuore sono tali in quanto attingono all’immediatezza del sentire e rispondono ad un’urgenza emotiva che nella poesia trova la sua sede espressiva più appropriata e naturale.

 

 

Paola D’Elia è nata a Lecce e vive a Milano. Nel 1964 sono state pubblicate due sue poesie nel volume “Poeti e novellieri di oggi e di domani” (Edizioni dell’Ippocampo). Negli ultimi anni si è dedicata anche alla scrittura autobiografica e alla pittura. Ha partecipato con una sua opera alla mostra collettiva “Arte Ba-Rocco 2007”, conseguendo una medaglia e un diploma di partecipazione. È stata di nuovo presente con un’altra opera nell’edizione 2009 di “Arte Ba-Rocco”, ottenendo ancora una medaglia e un diploma di partecipazione. Ha preso parte, infine, con diciotto suoi dipinti, alla mostra collettiva “Expo Arte Corvetto 2009”, dove è stata notata dal critico d’arte Prof. Gianfranco Bertolo.

 

 

 

Paola Gisaldi, Le stagioni dell’anima

 

 

Vienna, Venezia, Parigi. Tra queste tre meravigliose città d’arte e storia si snoda una vicenda che parte dal lontano 1805. Fu allora, infatti, che Antonio Salieri perse l’unico figlio maschio, Alois Engelbert, in un incendio. Il grande musicista rimase solo, ma non fu il solo a piangere la sorte del ragazzo: accanto alla sua tomba una sconosciuta in lacrime. Molti anni dopo, nella Venezia dei nostri giorni, la giovane Agata entra, come “dama di compagnia”, in casa della signora Ludovica Mocenigo, discendente di quel Mocenigo che a Salieri fu legato da una solida amicizia. E intanto, a Parigi, complici le note di Salieri, Marie-Claire, elegante donna d’affari, rimane affascinata dalla complessa personalità di Alvise, violinista alla ricerca di risposte a domande che non ha neanche il coraggio di porsi. Il destino li metterà gli uni sulla strada degli altri, a completare una partitura da tempo perduta.

 

Paola Gisaldi è nata a Legnago (VR) il 10 luglio del 1970. Laureatasi nel 1993 presso la Facoltà di Lettere dell’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, attualmente insegna italiano e latino al liceo “G. Cotta” di Legnago, dove risiede. In passato ha collaborato con la rivista di scrittura creativa “Inchiostro” e con un quindicinale locale, mentre dal 2003 scrive romanzi brevi per il settimanale “Intimità”, che nel 2005 ha pubblicato il suo romanzo La via del cuore.

 

Annamaria Locatelli, Fragilità

 

La silloge di Annamaria Locatelli appare come una metafora globale sull’esistenza, con le sue incertezze, le sue imprevedibilità, immagini ricorrenti scorrono davanti ai nostri occhi, versi si rincorrono nel tratteggiare un disegno che parla da sé, un dipinto della vita con personaggi che camminano paralleli, uno accanto all’altro, incrociandosi talvolta, sperimentandosi ogni giorno, nel raggiungimento di un traguardo finale. I sogni compongono la loro vita e noi viviamo in loro e loro in noi, reciprocamente, nell’eterno attimo di un istante, lo stesso in cui vediamo la scia di una stella perdersi nell’immensità di una notte buia. Impariamo ogni giorno dai nostri errori, dal nostro ieri, impariamo a camminare dopo aver inciampato, a correre dopo aver trascinato le nostre gambe giorno dopo giorno. Ci aGgrappiamo a ciò che troviamo per imparare ad avere fiducia nelle nostre forze e procedere fieri nel nostro cammino. Una via d’uscita appare la poesia, che, come una bacchetta magica, trascina i poeti in una dimensione parallela, in cui poter ritrovare la giusta direzione anche per la loro stessa esistenza.

 

Alla sua prima pubblicazione, Annamaria Locatelli è nata a Lodi il 17 giugno del 1948, ed è residente a Milano. Attualmente in pensione, ha insegnato materie letterarie alla scuola media per molti anni. Trascorre il suo tempo tra Milano, dove coltiva diverse amicizie ed interessi, e la Svizzera, dove vivono la figlia e il nipotino.

 

 

Laura Tramonto, Spline

 

 

Spline. Scritture, emozioni, pensieri, vita. Questo è quello che è racchiuso in questa silloge dal titolo così enigmaticamente affascinante, e attraverso questi componimenti Laura Tramonto va a costruire una sorta di narrazione in versi. È possibile dire che sono tre gli aspetti di questa poesia, uno concreto e reale, uno ideale e uno intimo e personale. Questi tre elementi si mescolano e si contaminano l’uno con l’altro, una ricerca a tutto tondo, si potrebbe dire, una indagine nelle pieghe della complessità del mondo. L’autrice si pone in questo percorso da sola, come se la pagina potesse assurgere a confessionale dell’anima, un non luogo scevro dal concetto di bene e male, in cui altre forze causano i moti dell’anima. Forse come la paura, e, di certo, il desiderio.

 

Laura Tramonto è nata a Napoli nel 1975. Attualmente risiede e lavora come architetto a Gorgonzola (MI). Spline è la sua prima silloge edita.

 

 

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA NELL’ALVEO DELLA VITA DI BRUNO BELLI

 

Del resto eri a tuo agio con la gente, / mentre io un po’ meno, / e forse è una mia colpa. / Tu eri la mia vista, / la mia parola / (quella vera la confidavo, allora, / tutta alla carta, come faccio ancora)”.

Per comprendere appieno il rapporto di Bruno Belli con la carta bianca e la scrittura bisogna partire da qui, dal passaggio di questa lirica. Per comprendere il suo rapporto con la poesia è necessario invece (o inoltre) considerare come la libertà dei sentimenti e dei segreti non sia semplicemente affidata a parole in libertà. Anche le poesie apparentemente “libere” della raccolta sono tutte formate dall’alternanza tra quinari, settenari ed endecasillabi, i versi base della nostra metrica tradizionale. Un poeta d’altri tempi? Semmai un poeta con l’anima di un galantuomo d’altri tempi. Di quelli che alla parola danno importanza, alla parola intesa come linguaggio artistico certo, ma anche alla parola data. Lungi dal considerare il suo universo l’ombelico del mondo, si muove dal particolare al generale e affianca al “diario privato”, peraltro mai minimo, appunti lirici che vanno oltre. Egli si interroga sul vero senso del tutto, sulla spiritualità e sulla religione, sui conflitti sociali, per una visione a tutto tondo che pone domande sui grandi misteri.

 

Bruno Belli è nato a Varese il 5 agosto del 1972. Compiuti studi letterari lassici e moderni oltre che musicali, svolge l’attività di critico letterario e musicale su quotidiani e su periodici di settore. È direttore responsabile del periodico culturale “Thea – teatro, arte, musica e tempo libero”.Cura una propria rubrica settimanale, “Dal nostro inviato”, sul portale “Classicaonline”

(www.classicaonline.com). Ha pubblicato il saggio Il Teatro Sociale di Varese nell’Ottocento (Grafica Europa, Varese, 2009) e la plaquette di poesie Gli opposti della vita (Edizioni dell’Ulivo, Balerna, Svizzera, 2005). Numerosi suoi contributi si trovano in pubblicazioni a più voci.

 

 

 

 

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: IL ROVESCIO DEL TENNISTA DI GILIBERTO CANU

 

 

Certe volte la vita è una fuga a nascondersi. Poi chissà perché, come a voler chiudere un cerchio, ti lega a un ritorno che rende inutile tutto il tempo che hai impiegato a scappare.” Due persone si sfiorano in un momento del loro cammino personale e cercano di raccontare se stesse, sullo sfondo di una vita ampia e spesso difficile da contemplare nella sua interezza e gravità: tentano di ripercorrere tappe importanti, sofferte, per trovare un libero equilibrio. Una lettura di profondo respiro che rende consapevoli e partecipi di destini non così estranei al nostro vivere.

 

Gilberto Canu è nato a Sant’Agata Bolognese nel 1953. Si è laureato in Architettura nel 1980 presso “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato con SBC Edizioni Valle Giulia (2007). Il rovescio del tennista è il suo secondo romanzo.

 

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA: COME UNA BOLLA DI SAPONE DI ELLEN HILLS

 

«Oliver ci presentò: “Questa è la mia famiglia” disse “considerala una persona sola, un’unità inscindibile, una cellula congelata al momento della scomparsa di Maria e tu, forse, adesso…”».

Scorrevole e avvincente. La storia di una donna come tante in cui tante donne, e non solo loro, ritroveranno un pezzetto della loro storia.”

Mariolina Cannuli

Una famiglia decisamente particolare quella di Ellen: una vita trascorsa tra Canada, Francia e Stati Uniti, una lontananza che però non scalfisce un rapporto unito fra i genitori e i tre fratelli. Il ritorno

dal Brasile della sorella Maria è la scusa per ritrovarsi tutti insieme in Italia, a Venezia, per qualche giorno da passare insieme. Qui Maria incontra Leonardo, giovane rampollo di famiglia benestante, col quale inizia una storia d’amore, che in principio la travolge ma che, a poco a poco, comincia a renderla inquieta. La rapidità con la quale lui la presenta in casa e il modo in cui i suoceri la preparano per il matrimonio creano scompiglio nella sua mente e lei, in un primo momento, non può far altro che subire una situazione nella quale, suo malgrado, si ritrova. Oppressa da una suocera che non le lascia decidere nulla e da un marito spesso troppo assente, la donna dà alla luce il piccolo Tim, che diventa l’unico motivo per continuare a sopportare questa situazione. Ormai la ribellione sembra l’unica soluzione per Maria, intrappolata nella rete di una famiglia che sembra

nascondere una verità ben più pericolosa…

 

 

Ellen Hills è nata nel 1948 a Varese e vive in Versilia. Ha frequentato l’Accademia di Arti Applicate a Brera. Come una bolla di sapone è la sua prima pubblicazione.

 

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA UN TÈ AL CIMITERO

 

 

 

Un negozio di fiori vicino al cimitero non Un negozio di fiori vicino al cimitero non è cosa insolita. Lo è, però, la sua proprietaria. La fioraia incontra, ogni giorno, persone diverse che entrano nel suo esercizio portandosi dietro la loro vita, il loro passato, una strada già percorsa e una da percorrere. Offre loro un tè, fresco d’estate, caldo d’inverno, creando nel suo locale un tempo fermo nel tempo, un luogo dove si può raccontare se stessi e confrontarsi con il passato. Marta Ajò ci regala un mondo, il mondo, descrivendolo con leggerezza e serenità, regalando a tutti il dolceamaro che fa parte della vita di tutti i giorni.

 

 

 

Marta Ajò è scrittrice e giornalista, dopo un percorso personale che la porta, in Italia e all’estero, a occuparsi di politica, informazione e cultura, approda nel 1997 al web progettando e dirigendo importanti siti d’informazione. Nel 2007 pubblica il primo romanzo Il trasloco, Ed. Pagine; ha pubblicato inoltre La donna nel socialismo italiano, Lerici Ed. ed ha scritto e curato varie pubblicazioni fra cui: Donne e lavoro; Il lavoro nel Mezzogiorno tra marginalità e risorse; Donna, immigrazione, lavoro. Ha scritto su numerose riviste e giornali; scrive sulla rivista quadrimestrale di letteratura “VDB” e altri siti di attualità e informazione. Ha un portale d’informazione sul web:

www.donneierioggiedomani.it

 

 

 

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Valeria Bergamaschi

telefono 0761/344202

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Il GRUPPO ALBATROS EDITORE PRESENTA I SUOI AUTORI ESORDIENTI ALLA LIBRERIA MDD BOOKSHOP

 

 

Alessandro Friggieri, La verità perduta

 

Dopo la Crocefissione, il tempo e la storia scorrevano veloci.

Gli imperatori romani si susseguivano al potere, con le loro gesta belliche, l’occupazione dei territori conquistati, le rigide leggi e la sottomissione dei popoli indigeni. Tutto ciò fu scritto e documentato da uomini illustri dell’epoca. Ma, nello stesso periodo, si affrontarono cruentemente due “forze” occulte, non per la conquista di territori, bensì per il potere sul destino degli uomini. Questo non fu mai scritto né documentato, e fu uno dei tanti episodi che cambiarono il mondo…

 

 

 

Alessandro Friggieri, ex giornalista, ha lavorato diversi anni per la RAI, ha condotto programmi radiofonici di “Radio City Milano” prima di occuparsi di editoria. Alcuni suoi testi, magistralmente musicati, hanno raggiunto la vetta della Hit Parade. Attualmente si occupa di prodotti audio video e multimediali per il leader europeo di informatica. La verità perduta è la sua prima pubblicazione.

 

 

 

 

Chiara Moroni, Quando Istambul dorme

 

Un gruppo di studenti del liceo italiano di Istanbul, i loro amori, l’amicizia, le complessità dei rapporti con la famiglia, tutto questo, unito alla difficoltà di ambientarsi e costruire una nuova vita in un Paese completamente diverso dal proprio, è l’anima dell’intenso romanzo d’esordio di Chiara Moroni, Quando Istanbul dorme. Una riflessione sul difficile passaggio dall’adolescenza all’età adulta ambientata sulle rive di un Bosforo colmo di colori, odori e sapori che ci accompagnano

in una Turchia raccontata con gli occhi di chi l’ha vissuta sulla propria pelle e non ha potuto fare a meno di amarla. Nicole e Joël s’incontrano a scuola, si conoscono e tentano di gestire un sentimento

che per ragioni diverse spiazza entrambi; e nel frattempo maturano, crescono, diventando entrambi diversi da quelli che erano al loro primo incontro. Gelosie, rivalità, ma anche forti sentimenti di

amicizia e solidarietà complicano la vita dell’Italyan Lisesi, nel quale, ogni settimana, risuonano le note dell’inno turco e di quello italiano. E in tutto questo Istanbul è lì che guarda, viva, allegra e piena di contraddizioni.

 

 

Chiara Moroni è nata a Genova il 28 marzo del 1981. Dal ’94 al ’97 ha vissuto in Turchia, dove ha studiato al Liceo Italiano di Istanbul. Nel ’98 si è trasferita in Inghilterra, dove si è laureata in Lingue Moderne e si è specializzata in Giornalismo. Dopo altre esperienze di studio e di lavoro

in Russia, a Cuba e negli Emirati, oggi è tornata in Italia, dove lavora nel campo delle comunicazioni. Quando Istanbul dorme è la sua prima opera letteraria.

 

 

 

 

Cristina Sgalambro, L’ultimo Cielo

 

Diana è una ragazza molto attraente che si trova catapultata in un periodo di grande depressione dopo la morte violenta della sua migliore amica. A strapparla dallo stato d’apatia in cui è crollata,

sarà l’attività in un centro per disabili, dove entrerà a contatto con persone che hanno accettato di affrontare con grandissima dignità l’incertezza e la sofferenza. Qui conoscerà Paolo, un uomo fiero e granitico, di cui s’innamorerà perdutamente… Un libro che dimostra quanto i sentimenti possano accorciare le distanze tra mondi apparentemente disgiunti, a testimonianza che il destino avvicina sempre le persone simili, permettendo loro di riconoscersi, al di là delle apparenti diversità.

 

Cristina Sgalambro è nata il 16 dicembre del 1972 a Torino, dove vive e lavora. L’ultimo Cielo è la sua prima pubblicazione.

 

 

 

Michele Sgarro, Se mille son le storie che il vento porta via…

 

Tristi ricordi rincorrono Enrico… L’uccisione del fidanzato di sua sorella destabilizza la sua gioventù spensierata, lo scaraventa di colpo in un mondo duro e ostile. La lotta politica diventa il suo pane quotidiano, il suo stile di vita, il perno intorno a cui ruota tutta la sua esistenza. Il presente e il futuro sono continuamente contaminati da quell’episodio, ormai lontano, ma sempre così vicino, e dalla rabbia, dall’insofferenza, dalla malinconia, perché ancora non se ne risolvono gli strascichi, ancora la quotidianità ne è tristemente condizionata, ancora ribollono miti e fantasmi, ideologie e atteggiamenti ostili in cui è difficile, se non impossibile, trovare un equilibrio.

 

 

Michele Sgarro è nato a Brescia Il primo luglio del 1962. È promotore finanziario, dopo aver lavorato per anni nel mondo bancario. È al suo secondo libro: il primo, Via D’Uscita, è stato pubblicato da Kimerik srl nel 2004.

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IL GRUPPO ALBATROS EDITORE AL PREMIO GIOVANNI GRONCHI

 

Vince il 4° Premio per la sezione narrativa – il romanzo Il vestito di cartone di Aurora Cantini

 

 

 

Durante le feste natalizie Valeria, single quarantenne, incontra un uomo, uno dei tanti barboni che vive ai margini della società, e ne rimane colpita al punto da invitarlo a trascorrere la sera della Vigilia a casa sua. L’uomo, che scoprirà chiamarsi Aldo, ha una triste storia alle spalle, una storia di lutto, dolore e incomprensione. Un solo desiderio:

ritrovare Marco, il fi glio perduto dopo la morte della moglie. Poi Aldo scompare improvvisamente, e Valeria decide di lasciare tutto e di mettersi sulle sue tracce. Intraprende così un viaggio da Roma a Firenze e infi ne a Venezia, che le dà l’opportunità di conoscere persone speciali, che l’aiuteranno nella sua ricerca e aggiungeranno un tassello al complicato puzzle della sua vita. Un romanzo intenso questo di Aurora Cantini, che apre una fi nestra sul mondo dei dimenticati, uomini resi “Nessuno” dall’indifferenza altrui.

 

 

Aurora Cantini è nata a Orvieto (TR) l’1 agosto del 1954. Dopo gli studi classici, nel 1980 si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università di Perugia. Avvocato dal 1986, è patrocinante presso la Corte di Cassazione dal 2003. Dal 1995 al 2000 ha ricoperto l’incarico di Vice-Pretore onorario presso la Pretura di Orvieto; dal 1998 è Giudice Tributario presso la Commissione Provinciale di Terni. Il vestito di cartone è la sua prima

pubblicazione.

 

 

 

 

Il vestito di cartone

Una storia semplice, di gente comune, all’inizio del terzo millennio

di Aurora Cantini

ISBN 978-88-567-0508-9

euro 17.00

pp 246

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA RACCONTI DI COLORE DI HELY CART PRESSO LA LIBRERIA IL FILO

Mercoledì 18 novembre 2009, ore 17.30

interverrà

Enzo Samaritani del “Teatro della Musica e della Poesia”

Libreria Il Filo

Via Basento, 52/e – Roma

 

 

 

 

Con un’allegoria di immagini colorate la scrittrice accompagna illettore nel suo mondo e racconta, con ironia e semplicità, storie fantastiche intrecciate a vicende frutto di un’attenta osservazione della realtà, con l’occhio esperto dell’artista abituato a carpire le intense sfumature degli oggetti e a donargli vita propria. Se il lettore si ritroverà a sorridere mentre legge è perché Hely Cart ha la grande capacità che è propria dei grandi artisti: quella di far sognare. Racconti di colore è un tripudio di colori associati a delle immagini: il rosso al drago, il blu alla carpa, il viola ai mirtilli e il marrone alla scimmia; abbinamenti quasi scontati se non fosse che il nero è associato alla zia Frieda seduta in un angolo buio della sua cucina, custode della pignatta in Speckstein contenente prelibati formaggi di tipo Harzer; o il verde spinacio che ricorda il foulard di seta della zia Clara nel quale aveva avvolto il suo cagnolino, passato a miglior vita, un Fox-terrier riccioluto color sale e pepe. Scritto impeccabilmente, ricco di aneddoti, notizie gustose e leggende, Racconti di colore è uno di quei libri da leggere all’aperto in un parco a primavera o in riva al mare.

 

Hely Cart è nata a Lipsia, Germania, nel 1937. Dal 1951 al 1954 ha frequentato a Lipsia l’istituto grafico “Otto Grotewohl”, e dal 1957 al 1961 è stata iscritta presso l’HFBK, (Hochschule für bildende Künste), l’Accademia di Belle Arti a Berlino Ovest, dove ha studiato Grafica. Dal 1962 risiede e lavora a Roma. Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive di pittura a Roma, a Milano, a Venezia, a Crotone e a Taormina. Ha scrittoe pubblicato la favola Lisetta arricchita da sue illustrazioni.

 

 

Racconti di colore

Hely Cart

pp. 148

euro 12.50

Isbn 978-88-567-1328-2

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IL GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA I SUOI AUTORI ESORDIENTI PRESSO LA LIBRERIA MDD BOOKSHOP

 

Giovedì 12 novembre 2009, ore 17

Libreria Mdd Bookshop

via Ascanio Sforza, 37 – Milano

 

 

Angela Berrino, Pa-ro-le

 

Non è un interludio giocoso, non sono semplicemente versi per bambini. Non è una riflessione esistenzialista, non è uno struggente soliloquio amoroso. O, per meglio dire, non è solo questo. O magari è tutto questo, allo stesso tempo, in un cocktail e calderone ribollente di emozioni, sensazioni e sensibilità tutta femminile. La raccolta di Angela Berrino, intitolata Pa-ro-le, certamente non è una silloge di componimenti ampollosi o autoreferenziali. È invece esattamente

l’opposto: un fiume di pensieri sciolti liberamente in versi anarchici, con l’immediatezza di un poeta ispirato dall’illuminazione di un bagliore improvviso. L’aspetto più interessante dell’opera è costituito proprio dalla sua sorprendente versatilità tematica, intesa come pluralità corale e molteplicità di contenuti, coniugata all’eclettismo e alla poliedricità della forma, capace di adeguarsi camaleonticamente alle frequenti (e radicali) variazioni di tono ed argomento. Una varietà e una ricchezza, linguistica e contenutistica, indubbiamente notevole. Specie se si considera che l’originale intento dell’autrice, da lei stessa esplicitamente dichiarato, è quello di “scrivere una raccolta di poesie destinate ai bambini in età scolare, perché possano leggerle tra i banchi e trarre ispirazione da esse per assimilare valori cardinali come l’amicizia, l’uguaglianza e l’amore”.

 

Angela Berrino è nata a Bra (CN) il 17 ottobre del 1952. Esercita la professione di insegnante. Ha pubblicato con la casa editrice Top Media di Mestre (VE), nell’agosto 1995, la raccolta poetica Luce e tenebre. Nel maggio del 1997 ha pubblicato con l’editore Taurus di Torino la silloge Verso infinito, poi ristampato da Gabrieli Editori (2002), per cui ha pubblicato anche Un volo tra le parole (2003) e A mia madre (2004). Per i tipi di Sfera Editrice è uscito nel 2003 Cuori Smarriti. Ha scritto il prologo in versi per il lavoro teatrale su Aldo Moro (Teatro Sociale di Alba – 1998). Molte delle sue poesie sono state musicate per pianoforte ed organo. Attualmente collabora con giornali e radio locali su problemi letterari e di costume.

 

 

 

 

 

 

Scipione Gipunte, Spiccare il volo

 

Essere ingegnere e a volte… pentirsene! Dopo il tanto agognato pezzo di carta in università si sarebbe pronti per “spiccare il volo”, ma si incappa, come il giovane protagonista di questo agevole libro, in una serie infinita di situazioni tragicomiche, al limite del ridicolo. Per non farsi prendere dallo sconforto, il “nostro” (ma potrebbe essere chiunque di noi) cerca di affrontare colloqui inverosimili e umilianti situazioni lavorative con un pizzico di ironia. Ma con rassegnazione… no, non è ancora il momento di rassegnarsi. Nonostante tutte le premesse siano negative e scoraggianti, i giovani possono tirare fuori una sana rabbia e cercare di cambiare le cose. Cominciando dal proprio mondo interiore, non lasciandosi cambiare, non chiudendo i sogni a chiave nei cassetti. Ma chi è realmente il protagonista? Quali sono il suo carattere, i suoi pregi, i suoi difetti, i suoi desideri? È semplice: tutto si può riassumere in una lenta ma ardente ricerca del proprio senso della felicità.

 

 

Scipione Gipunte ha 26 anni ed è laureato in Ingegneria. Spiccare il volo

è il primo libro che pubblica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Simona Marabese, Nella stanza accanto

 

E se gridassi io adesso? Se urlassi che sto male, ancora più male di allora, forse qualcuno aprirebbe quella stanza dove sei, per farmi abbracciare ancora una volta il tuo corpo? Alzati, Fabrizio, cammina. Non è stato così con Lazzaro? No, i tuoi occhi sono chiusi per sempre. Ma tu, Fabrizio, li vedi i miei? Senti il mio dolore? No, Fabrizio, sei diventato olmo, faggio o salice piangente. Sei diventato parte di quella bara che ti contiene, e la tua essenza si è volatilizzata come una nuvola di vapore che si disperde nell’aria. Mi ascolti, Fabrizio? Mi hai lasciata qui sola in questo luogo freddo e buio, questo luogo che odora di morte, perché anche la morte ha un odore, Fabrizio, un odore forte.” I racconti di Simona colpiscono al cuore, ci accompagnano in un viaggio nelle pieghe più profonde dell’anima. E dopo non saremo più gli stessi.

 

Simona Marabese vive a Milano. Giornalista free lance, docente di Lingua Russa e formatrice, ha collaborato per diverse testate con articoli riguardanti la cultura e la politica dei Paesi dell’ex Unione Sovietica: da segnalare l’intervista fatta a Mikhail Gorbaciov nel 1994. Nel 1998 ha pubblicato due saggi sulla rivista nazionale “Slavia” dal titolo: La letteratura russa contemporanea come rappresentazione della verità della realtà e L’antieroe nella quotidianità della Perestrojka. Ha frequentato diversi corsi di scrittura creativa. Nel 2004 la casa editrice Marna di Barzago (LC) ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie dal titolo Il filo rosso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maurizio Tucci, Cannoli e foie gras

 

Valeria e la figlia Alessia partono per Parigi, dove quest’ultima deve seguire il gruppo di teatro per una gita d’istruzione. Serena, sorella di Valeria, si dirige a Barcellona per festeggiare quello che dovrebbe essere un cambiamento epocale nella sua esistenza. Valentina, assistente di Francesco, marito di Valeria, va con quest’ultimo a Napoli, per una questione di lavoro e con la segreta speranza che… Tre viaggi, quattro donne e altrettante che s’intrecciano e si snodano lungo strade decise e ordite dal destino e che le condurranno a punti di rottura e rinascita per le proprie esistenze.

 

 

Maurizio Tucci è nato a Potenza il 2 settembre del 1958, ha studiato a Bologna e vive a Milano da quasi vent’anni. È giornalista, si occupa di comunicazione e di ricerca sociale, in particolare sull’adolescenza. Già autore di saggi, Cannoli e foie gras è la sua opera prima di narrativa.

 

 

 

 

 

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA : STANCO DI ODIARE DI PAOLO BANNETTA

 

Le vicende del maresciallo Paolo Guerra, affascinante carabiniere romano, mandato al comando di una piccola caserma a Diano Marina, un tranquillo paesino ligure. Tranquillo, forse, fino all’arrivo del nuovo maresciallo! Sulle tracce di pericolosi trafficanti di droga, Guerra si troverà a dover affrontare un passato che non gli ha dato ancora pace, la dolorosa perdita di affetti cari che non gli ha ancora permesso di tornare a vivere serenamente. Ma in questa ardua impresa sarà appoggiato da una squadra ai suoi comandi efficiente, versatile e, soprattutto, di grande umanità; ma anche da nuovi e vecchi amici, da una famiglia unita e disponibile, e da una travolgente passione che si affaccerà alla sua nuova vita. Tutto questo a bordo dell’inseparabile Giulia, che più di una macchina è il suo vero grande amore. Divertente, ironico, anche quando affronta temi delicati, Stanco di odiare è il romanzo d’esordio di Paolo Bannetta, che si muove nelle indagini con una speciale attenzione ai particolari; quelli che poi, alla fine, permettono al suo maresciallo di districare abilmente la matassa.

 

Paolo Bannetta è nato a Roma il 26 novembre del 1956. Stanco di odiare è il suo primo romanzo.

Stanco di odiare

di Paolo Bannetta

pp 319

euro 17.00

isbn 978-88-567-1298-8

 

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IL GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA STANCO DI ODIARE DI PAOLO BANNETTA

 

interverrà

 

 

 

 

 

Le vicende del maresciallo Paolo Guerra, affascinante carabiniere romano, mandato al comando di una piccola caserma a Diano Marina, un tranquillo paesino ligure. Tranquillo, forse, fino all’arrivo del nuovo maresciallo! Sulle tracce di pericolosi trafficanti di droga, Guerra si troverà a dover affrontare un passato che non gli ha dato ancora pace, la dolorosa perdita di affetti cari che non gli ha ancora permesso di tornare a vivere serenamente. Ma in questa ardua impresa sarà appoggiato da una squadra ai suoi comandi efficiente, versatile e, soprattutto, di grande umanità; ma anche da nuovi e vecchi amici, da una famiglia unita e disponibile, e da una travolgente passione che si affaccerà alla sua nuova vita. Tutto questo a bordo dell’inseparabile Giulia, che più di una macchina è il suo vero grande amore. Divertente, ironico, anche quando affronta temi delicati, Stanco di odiare è il romanzo d’esordio di Paolo Bannetta, che si muove nelle indagini con una speciale attenzione ai particolari; quelli che poi, alla fine, permettono al suo maresciallo di districare abilmente la matassa

 

Paolo Bannetta è nato a Roma il 26 novembre del 1956. Stanco di odiare è il suo primo romanzo.

 

 

Paolo Bannetta

Stanco di odiare

pp 319

euro 17.00

isbn 978-88-567-1298-8

 

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IL GRUPPO ALBATROS IL FILO A MILANO

 

 

 

 

Inizia a partire da lunedì 9 novembre 2009 alle ore 17 il ciclo di presentazioni organizzato dal Gruppo Albatros Il Filo presso la Libreria Mdd Bookshop.

 

 

 

 

 

 

Maddalena Mendolicchio, È di nuovo San Valentino…

 

Maledetto San Valentino, con i suoi cuori, gli orsacchiotti, i cioccolatini, le frasi scartate e scarlatte, lette e sussurrate… Maledetto San Valentino, che implacabile torna ogni anno, e come la pioggia non ha pietà di niente e di nessuno, casca sul mondo e tutto infradicia, inzuppa, impantana… Già, maledetto, stramaledetto San Valentino, quando sei una single incallita, magari non proprio per scelta tua, e mentre le tue amiche pianificano nozze da fiaba, tu sei costretta a parare i colpi bassi di chi ti vuole fidanzata con lo sfigato di turno, quello rimasto a passeggiare solo e inebetito nella

piazza inzaccherata! Complici dell’autrice, numerose lettrici si ritroveranno in questi brevi e incisivi racconti ricchi di humor, piccoli e autentici tributi alla donna… che con o senza fede al dito, rimane comunque, sempre e inesorabilmente regina di cuori.

 

Maddalena Mendolicchio è nata a Foggia. Dopo la maturità classica, si è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne alla Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca in Anglistica. A Firenze ha conseguito inoltre il diploma triennale di Traduttore presso la locale S.S.I.T. Da dodici anni collabora come traduttrice e correttrice di bozze per case editrici quali Mursia, Rizzoli, Sonzogno, Lindau, Spirali. Vive a Milano e a tempo perso scrive racconti umoristici, lavora a maglia e agita bandiere gigantesche con il 46 di Valentino Rossi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luca Moro Visconti, Pianoforti Atlantici

 

Sfogliando la raccolta Pianoforti Atlantici si ha l’impressione di entrare in un paesaggio di grande suggestione emotiva. Sarà la nebbia, che non c’è fisicamente, ma sembra innalzarsi da ogni parola, sarà la dimensione dell’assenza, sarà il tempo che si cerca di imbrigliare in queste pagine. Sarà, e forse è assai probabile, che questi Pianoforti Atlantici richiamano alla memoria con forzl’immagine di Novecento,il leggendario pianista sull’Oceano seduto sul suo sgabellino, perno del suo mondo d’acqua. O sarà forse, infine, perché in fondo tutta questa raccolta è così evanescente, così impalpabile che sembra quasi che la corporeità sia stata scacciata, per un modo puro, di puro

pensiero. In ogni caso la silloge di Luca Moro Visconti si caratterizza per una grande ricercatezza formale, per una raffinatezza rara, che pone al suo centro la parola e il suo profondo valore

poetico.

 

Luca Moro Visconti è nato a Milano nel 1990 e frequenta l’ultimo anno del Liceo Scientifico “Einstein”. Da due anni scrive poesie e Pianoforti Atlantici è la sua opera prima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Daniela Nazzaro, Nostos Algos

 

La sofferenza elevata a poesia, la profondità dell’anima che viene alla luce nei versi di Daniela Nazzaro, il cuore che non conosce più limiti e si lascia andare alle suggestioni più intime, personali, sincere. Questo e tanto altro ancora è presente in Nostos Algos, prima silloge dell’autrice, raccolta che tocca le corde più vere dell’animo, arriva senza barriere al cuore del lettore, che si fa trasportare nel mare di emozioni che trasudano dai suoi versi. Un mondo denso, difficile, in cui i singoli individui sono messi in discussione, provati dalla vita, dalle difficoltà dell’esistenza, e, sopra ogni altro, è Daniela Nazzaro che si pone dinanzi alle fatiche quotidiane e, senza pudori, né freni di alcun tipo, le esterna, le comunica, cercando e trovando nella poesia il solo sfogo e l’unica soluzione ad ogni tipo di impedimento.

 

Daniela Nazzaro è nata a Napoli il 18 ottobre del 1973. Trasferitasi a Roma nel 1989, ha compiuto i suoi studi al Liceo Classico Statale “Plau­to” e all’Università “La Sapienza”. Segnata dal terremoto in Irpinia del 1980, è diventata Volontario della Croce Rossa Italiana ed è stata premia­ta con Diploma di Benemerenza. Dopo aver vissuto a Catania per lavoro e a Milano per un Master, è tornata a Roma, dove attualmente esercita la professione di Avvocato, titolare con la sorella dello Studio Legale Nazzaro in Prati. Dal 2007 ha pubblicato articoli all’interno della rubrica legale del periodico mensile “DimensioneD”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luca Zeno, Spore

 

Tutta un’epoca compressa in pochi flash. Pagine di block notes strappate frettolosamente. I ricordi del narratore si confondono nei sogni – spesso incubi – che egli fa sul proprio passato. Da questa confusione emergono temi e vicende riferibili a una quotidianità ordinaria ma fatti oggetto di uno scavo mentale quasi archeologico. Costruito sulla tecnica del flusso di coscienza, Spore è un romanzo di formazione e de-formazione. Quella che costruisce Luca Zeno è una realtà, ancora una volta, deformata, sfaccettata, straniata. Italiano e dialetto fondono e allo stesso tempo scandiscono la narrazione; l’uso dell’uno o dell’altro avvicina o allontana gli eventi, dilata o restringe il tempo della memoria. Così l’alternarsi di sonno e veglia, razionale e irrazionale, passato e presente appare come l’unica, possibile chiave di lettura: solo con un caleidoscopio ci si può guardare dentro e provare a comprendersi, o semplicemente a raccontarsi. Su tutto, inoltre, l’ambivalenza con cui viene percepito il passato-paradiso perduto”: da un lato mondo meraviglioso e felicità irripetibile, dall’altro inferno angosciante che continua a perseguitare

il narratore.

 

Luca Zeno è nato nel 1973 in provincia di Treviso, dove ha sempre vissuto.

Laureato in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università “Ca’ Foscari”, ha svolto i più diversi lavori, dall’operaio in fabbrica all’assistente agli anziani in una casa di riposo. Ha inoltre conseguito una seconda laurea come infermiere professionale, mestiere che tuttora svolge. Spore è la sua prima pubblicazione.

 

 

 

 

 

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IL GRUPPO ALBATROS IL FILO ALLA XV EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO POSEIDONIA PAESTUM

Si classifica al 4° posto nella sezione Poesia Edita la Silloge E mo’ currite di Mario Eboli

 

 

La lingua napoletana è una lingua di popolo che è stata sulla bocca di re, nobili e signori. Queste poesie sono per prima cosa un atto d’amore verso questa lingua, amata soprattutto

perché è la lingua di una vita. Le strade, le persone, la famiglia, gli amici, i maestri non si potrebbero raccontare se non con questo registro. Queste sono poesie familiari, non solo per gli argomenti ma per il tono e per i luoghi impliciti della fruizione, per la capacità di usare l’ironia per esprimere l’affetto. Però, quando si tratta di una vita che non è vissuta esclusivamente dentro le pareti domestiche, la poesia familiare diventa necessariamente anche poesia civile. Gli amici di una vita sono anche quelli con i quali sono stati condivisi la prigionia, il lager, il ritorno, la scoperta degli inganni del fascismo. Grazie a questa memoria, di essere stati ingannati e di essersi per un certo tempo lasciati ingannare, i versi ci mettono in guardia su nuovi seduttori di folle e nuove illusioni. Però: niente prediche. Scrivere poesie è sempre un atto ambizioso, ma qui l’ambizione è temperata dal napoletano senso

delle proporzioni e dell’autoironia. Alla fine, come sempre in poesia, la cosa principale restano le parole, il gusto di farsele rotolare sulla lingua e di giocarci. Ma se queste poesie sono un gioco, lo sono come è un gioco una partita a tressette: un gioco serio, che tiene dentro dei saperi, delle regole, dei codici, dei rapporti. Una partita a tressette, giocando, fa vivere un mondo. Giocando seriamente, fanno lo stesso anche queste poesie.

 

Mario Eboli è nato a Sapri (SA) il 23 febbraio del 1917. Perso in tenera età il padre, ha studiato a Salerno e a Bari. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza e svolto il servizio militare, ha partecipato ad alcune operazioni di guerra in Francia. L’8 settembre 1943 è stato catturato a Bologna dalle forze occupanti naziste e deportato in Polonia come ufficiale non collaborazionista. È tornato in Italia l’8 settembre 1945, e nel 1946 ha sposato la sua fidanzata di sempre, dalla quale ha avuto due figlie. A Roma, dove la coppia si è trasferita, ha iniziato una brillante carriera nella pubblica amministrazione, che è culminata con l’inserimento nella magistratura amministrativa. È

morto, sempre a Roma, il 15 dicembre del 2007.

 

 

 

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IL GRUPPO ALBATROS IL FILO AL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE “GIOVANNI GRONCHI”

Vince il Primo premio – sezione narrativa Senza di Anna Ferrante

Come l’amen in una preghiera, lo stoico e mite così sia che solleva lo spirito dalla fatica dell’incomprensibile disegno di Dio, torna a cadenzare i pensieri e le memorie di Anna Ferrante il breve e pregnante senza. Una vita senza, una famiglia senza, una donna, una bambina senza: il senza si configura concretamente in queste pagine come condizione imprescindibile di dolore e di insaziabile ricerca d’affetto, ricerca di quell’amore negato dalle circostanze, dalle persone, dalle sfortunate coincidenze della storia di ciascuno. Il senza è stimolo al compimento di una gioia mutilata. È rassegnazione e lotta, silenzio e rumore, pace e turbamento. Il libro prende spunto dal ricordo di una tranquilla estate, trascorsa da una giovanissima autrice nella casa al mare dei nonni. Cullata nel tepore di un nido familiare finalmente stabile, ella riesce con maestria a raffigurare moti e catarsi dell’anima, in un percorso che ciascun lettore potrà far proprio, con una certa commozione.

 

Anna Ferrante è nata nel 1952 a Milano. Ligure d’origine, laureata in Scienze Politiche, è stata per anni consulente di formazione manageriale. Attualmente cura le relazioni esterne del figlio, il regista Giacomo Arrigoni. Si è sempre dedicata alla scrittura, con articoli, saggi, racconti e poesie. Finalista del Premio “Elsa Morante” per la narrativa inedita nel 2005, la sua lirica Senza illusioni è stata pubblicata nell’antologia del Premio Letterario “G.L. Byron 2006”. Senza è il suo primo romanzo.

 

 

 

Senza

di Anna Ferrante

pp 96

euro 13.00

isbn 978-88-567-0497-6

 

 

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IL GRUPPO ALBATROS IL FILO AL PREMIO EDITORIA INDIPENDENTE DI QUALITÀ

Vince il PRIMO PREMIO per la sezione giallo il romanzo OLIO di ANDREA MAZZON

Olio

di Andrea Mazzon

pp. 344

isbn 978-88-567-0664-2

euro 17.00

Andrea deve occuparsi di un’inchiesta per il giornale per il quale occasionalmente scrive: appalti truccati, corruzione tra le alte sfere della politica locale e collusione con la malavita. Niente di nuovo, in realtà, la solita, vecchia storia italiana. Tuttavia qualcosa di strano, di poco pulito, cova sotto le ceneri: un uomo misterioso, lo stesso che ha dato l’avvio all’indagine, sembra sapere su Andrea molto più di quel che dovrebbe. Enigmatiche e-mail riaprono una ferita in lui mai rimarginata del tutto: il corpo del padre, deceduto in un incidente aereo, non è mai stato ritrovato. Che non sia morto? Che sia sopravvissuto, o abbia fatto volontariamente perdere le proprie tracce? Che sia, in qualche modo, collegato all’inchiesta? Ad aiutare Andrea nella sua ricerca gli amici di sempre, fedeli compagni di una vita, e Alessia, l’amore finalmente trovato. Opera d’esordio di Andrea Mazzon, Olio è un intrigante romanzo in cui la realtà, alla fine, si mostra molto più assurda dell’immaginazione. Due gli elementi che la fanno da padrone: la provincia del nord-est, palcoscenico e quasi protagonista della vicenda, e un’ironia tagliente e scanzonata, punto di forza di una narrazione incalzante e coinvolgente.

 

Andrea Mazzon è nato a San Donà di Piave il 15 dicembre del 1973. Si è diplomato all’Istituto Tecnico Commerciale “L.B. Alberti” nel 1993. Ha frequentato la Facoltà di Lettere e Filosofia a Padova. Fin dai sedici anni si è esibito nei pub e nei club della provincia veneziana, proponendo un repertorio rock formato anche da brani composti da lui. Nel 2002 ha partecipato al “Tim Tour” e a “Rock targato Italia”. Scrive saltuariamente per alcune testate locali, occupandosi di musica, cinema, costume e immigrazione. Olio è il suo primo romanzo edito.

http://www.arcilettore.it/it/Concorso-Piccola-editoria/Vincitori-Premio-2009.html

http://www.arcilettore.it/index.php?idn=79&idrc=88&idr=205

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IL GRUPPO ALBATROS IL FILO AL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE ERICE ANTEKA

Si Classifica al secondo posto per il Premio “Mino Blunda” (sezione narrativa edita) l’opera

Il lavoro rende liberi (se lo trovi) di Fabrizio Biuzzi.

Non un romanzo d’appendice, non una storia d’amore o d’avventura, non un thriller e non un trattato o un saggio, ma il resoconto di quello che è successo all’autore nei cinque mesi successivi alla sua laurea: dal primo approccio con il mondo del lavoro. Anzi, non proprio con il mondo del lavoro, ma con ciò che viene immediatamente prima, vale a dire con quello strano e variegato ecosistema costituito dalle agenzie di lavoro interinale, dai colloqui di selezione e da tutti questi nuovi metodi di scelta del personale, che sembrano essere l’unica porta per accedere a un’azienda.
È il racconto delle esperienze fatte in giro in varie città italiane a consegnare curriculum, a rispondere alle domande di assillanti selezionatori, a compilare test attitudinali, a confrontarsi con altri giovani in cerca di lavoro, e del modo inaspettato con cui l’autore, dopo essersi affannato tanto, arriva a ottenere il suo primo impiego.
Ma è anche una riflessione in generale sulla vita, sulle illusioni, sulle false speranze generate da un titolo di studio che in realtà è privo di valore in sé, giacché la realtà molto spesso è assai diversa da come ce la siamo immaginata.

Fabrizio Biuzzi è nato a Empoli il 6 marzo del 1978 e si è laureato in Economia Aziendale nel 2004 all’Università di Pisa. Prima della laurea ha fatto svariati lavori, tra cui il tipografo e il P.R. in discoteca. Dopo gli studi ha lavorato con contratti a progetto in varie aziende, anche multinazionali, e in studi commerciali. Il lavoro rende liberi (se lo trovi) è la sua prima opera edita.

 

 

 

 

 

 

Il lavoro rende liberi (se lo trovi)

di Fabrizio Biuzzi

pp 122

isbn 978-88-567-0320-7

euro 14.00

 

 

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IL GRUPPO ALBATROS IL FILO AL PREMIO NAZIONALE LIBRO D’ORO

La silloge Sulla rotta di Icaro di Silvia Sardini riceve la segnalazione di merito della Giuria.

 

 

Sulla rotta di Icaro, titolo della silloge di Silvia Sardini, è rievocazione di uno dei più significativi miti classici e insieme complessa metafora di riferimento probabilmente dell’intera poetica e della visione del mondo dell’autrice. La figura di Icaro, con il suo temerario volo, sfida le leggi della natura, realizzando per un momento quello che è il sogno per eccellenza del genere umano, ma poi, violando i propri limiti, tenta di varcare il confine tra umano e divino, crollando rovinosamente […].
Nonostante l’aspirazione a qualcosa di più, l’uomo è un essere limitato, ancorato ad una crudele verità: la sua vita non è altro che un breve, brevissimo respiro, un “intervallo” tra nascita e morte. Ma l’unica cosa che egli può e deve fare è dare un significato a questo intervallo, significato che Silvia Sardini trova mirabilmente nella sua stessa poesia: “Nasci. / Vivi. / Finisci. / L’intervallo lo puoi inventare. / Lo puoi scrivere. / Questo libro / è il mio intervallo” (Intervallo) […].
La silloge unisce quindi un ingegnoso lavoro di cura formale ad una tematica molto interessante nella quale il lettore, attraverso colti richiami mitologici, può ritrovare i propri aneliti, le proprie insicurezze, i propri sogni inseguiti e perduti, insomma la propria condizione di semplice essere umano con l’aspirazione mai soddisfatta a varcare i propri confini.

(dalla prefazione)

Silvia Sardini è nata a Foligno nel 1972. Laureata in Lettere Moderne, è insegnante ed ama particolarmente la poesia e la filosofia. Sulla rotta di Icaro è la sua prima pubblicazione

 

 

 

 

 

 

Sulla rotta di Icaro

di Silvia Sardini

pp. 94

isbn 978-88-567-0404-4

euro 12.00

 

 

 

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IL GRUPPO ALBATROS IL FILO AL PREMIO LIBRO D’ORO

VINTO IL PRIMO PREMIO, SEZ. NARRATIVA EDITA CON L’OPERA L’ULTIMA INDAGINE DI ALESSANDRO MAURIZI

 

 

 

Trasferito in un commissariato della Capitale, Marco Alfieri, assistente della Polizia di Stato, è accolto da una città affascinante, maestosa, contraddittoria.
Alla Polizia il compito di far rispettare la legge e smascherare gli autori di gesti efferati. A Marco Alfieri l’onere di sbrogliare un “pasticciaccio brutto” che ancora grava sul suo cuore. L’ultima indagine è un giallo appassionante che scava nei segreti di delitti irrisolti; guerra, terrorismo, gelosia, ma anche un doppio gioco, sporco e pericoloso: il male non si annida in una bandiera o divisa ma è negli uomini stessi, e il più delle volte separarlo non è semplice e la verità ha spesso più facce. Alessandro Maurizi – grazie al suo punto di vista privilegiato – ricostruisce le indagini della sua storia secondo la prospettiva degli “sbirri” e mostra il volto umano di un’istituzione in un momento “caldo” per il nostro Paese, nel quale il tema della sicurezza è all’ordine del giorno. Romanzo ricco di suspense e dal ritmo agile, L’ultima indagine ci fa riflettere sulla complessità della realtà e sull’impossibilità di separare nettamente il bene dal male.

 

Alessandro Maurizi è nato a Tuscania nel 1965. Sovrintendente della Polizia di Stato, lavora presso la Questura di Viterbo. L’ultima indagine è il suo primo romanzo

 

 

 

L’ultima indagine

di Alessandro Maurizi

pp. 432

isbn 978-88-567-0264-4

euro 17.00

 

 

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