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Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “L’isola del diavolo” di Walter Fabbri

 Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “L’isola del diavolo” di Walter Fabbri

La storia – o la leggenda – di un antico veliero colmo d’oro, affondato nel bel mezzo dell’oceano tra le Bahamas e la Florida, stuzzica lo spirito d’avventura dell’a ascinante scrittore irlandese Sean O’Donnel in cerca di ispirazione per un suo nuovo romanzo. Ma questa volta non sarà come tutte le altre… Circondato da “aiutanti” un po’ speciali: dall’inseparabile inguaribile donnaiolo Nick Bonetti, dall’irruento Mike Parker e dalla scrupolosa e attenta – oltre che attraente – Michelle, si ritroverà ad affrontare problemi, disagi e insuccessi; ma anche vecchie storie che riemergono da un passato non troppo lontano creando nuovi legami e ricucendone altri. Walter Fabbri tira fuori dalla sua penna un romanzo quanto mai vivace e sfaccettato, ironico e pungente, ma anche complesso sotto molti aspetti. Divertente, interessante, un bel libro che dimostra che si può ancora andare alla ricerca di un tesoro, ma che questo non sempre è un forziere pieno di preziosi.

Walter Fabbri.è nato a Monza (MI) il 16 agosto del 1949. Ottenuta la maturità artistica, è entrato nel mondo della pubblicità cinetelevisiva, inizialmente come creativo, in seguito come art director. Con il Gruppo Albatros ha già pubblicato Le Ali del Falco

L’isola del diavolo

Walter Fabbri

isbn 978-88-567-3525-3

euro 14.90

pp. 404

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Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “Il maestro di se stesso” di Francesco Giapponese

 

Dall’analisi delle opere di un Leonardo ammirato e osannato Francesco Giapponese trae un’immagine molto sfaccettata, forse nuova, del genio rinascimentale. Ogni dipinto, ogni disegno viene mostrato come un tassello di quella grande opera universale che, secondo l’autore, era nella mente dell’artista, ma che non riuscì mai veramente a compiere perché gli mancava una tessera del mosaico: quella della fede che sola sarebbe stata in grado di compiere quell’unità del tutto che sempre Leonardo avrebbe cercato. Giapponese con un grande trasporto emotivo ci porta per mano nell’evolversi della sua ipotesi, mostrando come in ogni singola opera e disegno – e lui sospetta anche nei codici – vi sia questa tensione verso l’unità, l’universalità. Scompone e analizza una serie di bozzetti e di opere compiute, sviscerando non solo il risultato, ma anche gli intenti che dietro a ogni realizzazione hanno motivato e spinto il genio, con un gusto particolare nel narrare aneddoti ed eventi. Un Leonardo inedito, da scoprire, in un’opera che si propone di mostrare solo le basi di una teoria più ampia, che chiede ancora di essere illustrata con compiutezza.

Francesco Giapponese è nato a Milano il 27 aprile del 1950; ha sempre operato nel ramo delle attività di pubblici esercizi con la famiglia. Il maestro di se stesso è la sua prima pubblicazione.

Il maestro di se stesso

Francesco Giapponese

isbn 978-88-567-3373-0

euro 13.90

pp. 105

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Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “Violenza al buio” di Giuseppina Ferrara

 

Si trovava avvolta in una spirale nebulosa, in balia di uno sconosciuto e nelle miserevoli condizioni di non poter compiere alcun gesto. Vinta, stremata, inerme, mentre con sgomento capiva che i vestiti le erano strappati con violenza, con la forza del pensiero, l’unica risorsa di cui poteva ancora disporre, in un bagliore di lucidità mentale sperò che ciò che le stava accadendo fosse soltanto un sogno.

Marisa è una donna felice, ha un buon lavoro a Milano e un compagno, Giorgio, che sta per sposare. Ma un giorno accade l’imprevedibile: un uomo sconosciuto, che si firma “Il Falco delle Tenebre”, abusa di lei brutalmente. In quel momento Marisa è costretta a mettere un punto nella sua vita e ricominciare da capo a scrivere la sua storia. Non ha il coraggio di rivelare al marito il suo segreto e una serie di eventi particolari le impediranno di con darsi con l’uomo che nel frattempo ha sposato e padre di un figlio che non è suo. Giuseppina Ferrara scrive questo romanzo filtrando la realtà attraverso gli occhi della protagonista, scruta e svela i suoi pensieri più profondi, i suoi desideri, le paure e le ansie che la attanagliano, compie un’analisi psicologica approfondita della donna, ripercorrendo le tappe della sua vita che non mancherà di riservarle altre spiacevoli sorprese.

Giuseppina Ferrara è nata a Catania. Ha insegnato Educazione Musicale nella scuola media e Cultura Musicale nei conservatori. Ha scritto testi didattici per la scuola media e per i conservatori. È autrice di fiabe, racconti per l’infanzia, poesie, romanzi e racconti. Ha conseguito lusinghieri riconoscimenti in molteplici concorsi letterari.

Violenza al buio

Giuseppina Ferrara

isbn 978-88-567-3424-9

euro 15.90

pp. 213

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Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “La roulette russa” di Luana Rabottini

 

Luna è un ore delicatissimo che sta per sbocciare in un raffinato vaso. In lei tutto assume sembianze di reale bontà, di umana comprensione. Gli anni sono quelli dell’adolescenza, quando gli occhi hanno un velo di ottimismo innato. I primi confronti alla pari con la famiglia; i primi impegni scolastici; le prime e importanti amicizie; i primi tormentati amori. Piero è il suo primo amore assoluto. Il piccolo ore assapora l’aria che lo circonda, il suo cuore è colmo e nutrito d’amore innocente e profondo. Tutto sembra accompagnare lo sviluppo intenso di questa dolcissima storia d’amore. In fondo è questo il terreno da cui nasceranno nuove vite e nuove storie, in un continuo rinnovo universale. Ma niente è semplice e bisogna confrontarsi con la quotidianità che a volte manifesta una cattiveria incomprensibile. Le regole di una comunità sono le radici che intersecano il terreno dove sta crescendo il fiore. Dobbiamo saperci nutrire di quel terreno che a volte è molto insidioso e assume le sembianze di personaggi senza nome, ma molto opprimenti. Deve farci riflettere l’epilogo di questa dolce storia di ragazzi di provincia. Crescere è duro, vivere in bilico è pericoloso fino a tutto il futuro.

Luana Rabottini è nata il 12 agosto del 1974 a Ortona a Mvare (CH). Attualmente vive a Torrevecchia Teatina (CH). È maestra di scuola primaria. La roulette russa è il suo primo libro.

La roulette russa

Luana Rabottini

isbn 978-88-567-3267-2

euro 14.90

pp. 180

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Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “Il lago increspato” di Doriana Perracca

 

Giulia, carattere difficile, un’infanzia segnata dalla sofferenza, prima la perdita dei genitori, poi quella dell’adorata zia, appena trova l’amore. Pietro è un medico, maturo, affascinante. Si sposano quando Carlotta è già nata, per lui è il secondo matrimonio e il secondo figlio. Pierre è il suo primogenito, avuto da Colette, la sua prima moglie. Una donna seducente, inafferrabile, che trascorre le vacanze con Pierre, tre volte l’anno. Nella loro villa Colette ha la sua stanza, dove consuma il piacere con l’ex marito. Carlotta lo capisce e soffre per sua mamma, eppure è rapita da quella femme fatale e di nascosto gioca nella sua camera. Irrequieta, Carlotta, imprigionata da sua madre, che la controlla a vista, ostile. Ma lei si ribella, continua a fare ciò che vuole, di nascosto. Si lascia prendere dai ragazzi che incontra, soffre terribilmente per Rebecca, la sua migliore amica, un’amicizia alla quale Giulia mette fine. Poi conosce Amelia e vede un raggio di sole. Amelia è la nipote di Adelaide, la loro matrona. Gioie e so- erenza, di nuovo. Amori disperati mai consumati. Misteri. Follie. Segreti e sentimenti si rincorrono e s’intrecciano, gelosie e turbamenti, sullo sfondo di paesaggi e ambienti suggestivi.

“Tutto nel romanzo è descritto con grande aderenza e passione, in uno stile insieme nitido e fervente, alonato di memoria e di una sottile, pervasiva sensualità”.

(Giuseppe Conte)

Doriana Perracca è nata ad Aosta nel 1960. Appassionata lettrice da sempre, ha partecipato a diversi concorsi letterari con poesie e racconti, tra cui Profumo di Cannella, pubblicato da “La Stampa”. Vive e lavora sulle rive della Dora Baltea. Il lago increspato è il suo primo romanzo.

Il lago increspato

Doriana Perracca

isbn 978-88-567-3297-9

euro 13.90

pp. 145

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Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “Graffiti” di Luisella Pisottu

 

L’autrice porta alla luce la dimensione pagana, sostrato latente della nostra cultura. Protagonista è l’antica madre, le dee che hanno popolato per secoli l’ideale di molte religioni. La Pisottu non dimentica la forte base sincretistica del clima intellettuale europeo, cioè la capacità insita in molte civiltà di rielaborare e assorbire idee e manifestazioni talvolta apparentemente inconciliabili. In questa sua terza prova poetica risale i secoli, supera le dimensioni spazio-temporali per proporre dei ritratti vividi. La summa dei tratti totali ci riporta ad un’idea di perfezione e sacralità. Al centro della raccolta tra i tanti profili ce n’è uno più generale, quello della “Grande Dea”, espressione dell’energia femminile universale, della fecondità, simbolo di un prototipo di società estinto, quello dei primordi, dell’assetto matriarcale. Elogia in questa silloge poetica l’eterno femminino e il mistero della femminilità che esiste in ogni donna.

(dalla prefazione)

Luisella Pisottu è nata il 21 giugno del 1967 a Sassari, dove vive e lavora nel settore bancario. Per diversi anni ha operato nel sociale come sindacalista. È autrice di altre due raccolte poetiche: In vortice obliquo e Tra spirito e respiro. Ha ottenuto diversi riconoscimenti per la poesia inedita in premi letterari nazionali e internazionali: semifinalista nel 2005 al Premio “A.L.I.” Penna d’Autore; menzione d’onore nel 2006 e 2007 con pubblicazione sui Grandi Classici di Penna d’Autore (Il Duecento e Il Trecento). Finalista al Premio “La Folle Stagione” con pubblicazione sull’antologia “Florilegio”, Lisi Editore. Segnalata al Premio “D.M. Turoldo”, edizioni 2007 e 2008. Suoi testi sono presenti su antologie e riviste cartacee e sul web in vari siti di scrittura.

 

Graffiti

Luisella Pisottu

isbn 978-88-567-3360-0

euro 11.50

pp. 126

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Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “Le parole che non so dire” di Roberto Orsatti

 

L’autore di quest’opera di scorrevole lettura e insieme di mirabile profondità disegna un mondo fatto di connessioni e interdipendenze tra gli esseri umani: dalla sfera degli affetti più privati, a quella delle relazioni sociali, fino al più ampio contesto di una società in cui l’egoismo individualista è non solo miope, ma anacronistico. Le parole che non sa dire Roberto Orsatti le scrive, regalandole alla pagina con naturalezza e sincerità spiazzante. Nel corso dell’intera silloge una voluta semplicità di strutture, sintassi e lessico si combina a una notevole profondità di pensiero, a un’originale ma mai cervellotica analisi del mondo, e insieme a un’attitudine schietta nell’esposizione. Le parole che non so dire, ci confida l’autore nella nota conclusiva dell’opera, sono un dono alle persone che più ama, sono un ponte gettato sull’incomunicabilità che spesso affligge il quotidiano, sono un ringraziamento; ma sono anche un grido di protesta contro le ingiustizie che ci circondano. Grazie alla scrittura, le parole negate all’oralità – per timidezza, stanchezza o paura, oppure per l’assenza di canali di comunicazione adeguati – trovano la loro collocazione e arrivano fino a noi, chiare e dirette.

(dalla prefazione)

Roberto Orsatti è nato a Ferrara nel 1959. Trasferitosi a Roma fin da bambino, vive e lavora nella capitale. Ha lavorato come postino e insegnante di scuola media ed è attualmente collaboratore tecnico per l’Istituto Superiore di Sanità. Ha svolto per diversi anni e svolge tuttora attività politica e sindacale, scrivendo anche su alcuni giornali e blog della rete. Con Le parole che non so dire pubblica la sua prima silloge, in attesa di terminare il romanzo che da sempre ha nel cassetto.

Le parole che non so dire

Roberto Orsatti

isbn 978-88-567-3396-9

euro 11.50

pp. 66

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Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “Le peripezie di popolino” di Mario Longobardi

 

Il romanzo Le peripezie di Popolino si pone al lettore in maniera eccentrica e originale. Ironico, satirico, rocambolesco. In alcuni racconti ci sono persone che “cinquettano” o che ululano invece di parlare. Ci sono frasi che sembra non abbiano senso, parole con significato opposto ma messe vicine ugualmente. Il personaggio di Popolino è irriverente, senza peli sulla lingua, confonde e annienta il raziocinio di ogni umano intelletto lasciando l’interlocutore senza parole. Si muove sulla scena inconsapevole e ignaro di quello che lo aspetta, riflette, fa e disfa il suo pensiero contorto ed enigmatico. Ma alla ne di tutto è lì che saluta i suoi spettatori invitandoli a sorridere: “Salve sono Popolino so’ gagliardo e so’ carino mi fate un bel sorriso… cosa hai capito usuale; poi dite che il popolino è scurrile”.

Mario Longobardi è nato ad Angri (SA) il 27 febbraio del 1973. Comico e cabarettista, autore di saggi, racconti, sketch, testi teatrali, si è laureato in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Salerno. Docente di Lettere nella provincia di Gorizia. Fin dall’infanzia, da autodidatta, ha studiato con immensa passione e fascino la drammaturgia dall’antichità ad oggi. Ha costituito con il suo amico Aurelio Ungaro il “Gruppo Teatrale?” e insieme hanno scritto, interpretato e diretto commedie teatrali. A Salerno ha partecipato a un intenso laboratorio teatrale sulla drammaturgia del Novecento e il linguaggio del corpo. Si è recato a Milano per un lungo soggiorno di studio per approfondire le dinamiche sociali e il rapporto tra l’individuo e la collettività dall’età arcaica ai nostri giorni. Quattro anni fa si è trasferito a Trieste per partecipare a uno stage teatrale sul tema di studio: Zio Vanja di Anton Cechov. Successivamente, nella stessa città, ha preso parte a un corso per attori: “Interpretazione e psicologia dei personaggi”.

Le peripezie di popolino

Mario Longobardi

isbn 978-88-567-3397-6

euro 10.00

pp. 61

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Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “La civiltà primigenia sulla terra” di Valeriano Cardelli

 

Perché Jahvè comanda: “Io sono il solo tuo dio?”. Perché le statue degli dei greci e romani erano di dimensioni impressionanti? Su tavolette litiche, su bassorilievi e su pareti dell’antico Egitto e della Mesopotamia appaiono uomini di elevata statura accanto ad altri di dimensioni minori. Cosa suggeriscono le tombe all’aperto giacenti presso la moschea di Chenini, in prossimità della catena dell’Atlante tunisino ed i monumentali sarcofagi del Serapeum di Saqqara del peso di 90 tonnellate, giacenti in una necropoli sacra? Gli “splendenti”, i “figli del sole”, gli “angeli”, chi erano in realtà? Le costruzioni con componenti megalitici di inusitate proporzioni e pesi mostruosi da chi furono erette? E a quale scopo? L’antropologia non riesce a trovare l’anello mancante tra l’homo erectus ed il sapiens: questo vuoto evolutivo è stato colmato dai biblici “Elohim”? Le tradizioni e i racconti che provengono dal profondo passato, mutuate dalle prime civiltà umane conosciute, tramandano molte risposte alle domande precedenti e celebrano personaggi dalle prerogative e capacità straordinarie tali da essere considerati dei. Il bisogno di conoscere la nostra più profonda antichità ha condotto per decenni a dibattiti accesi tra archeologi, esperti di altre discipline, esploratori su libri, riviste e servizi televisivi. Con l’esame accurato di reperti provenienti dal passato remoto, ritenuti nora “fuori del contesto” o “impossibili”, l’autore delinea un’altra preistoria e la permanenza plurimillenaria di una civiltà evoluta. La causa della sua scomparsa trova la propria matrice nelle ipotesi scientifiche della moderna astronomia.

Valeriano Cardelli è nato a Pisa, dove si è laureato in Ingegneria Elettrotecnica. Dopo una serie di esperienze in alcune aziende elettromeccaniche del Nord Italia, ha continuato la sua attività presso la società elettrica UNES di Roma. Successivamente ha intrapreso l’attività di libero professionista e consulente per aziende ed enti pubblici. Ha, tra l’altro, collaborato con l’ENEL Compartimento di Roma. È autore di opere di poesia e racconti e ha pubblicato su rivista l’articolo La grande civiltà prediluviana. È membro dell’associazione per l’archeologia, l’astronautica e la SETI.

La civiltà primigenia

Valeriano Cardelli

isbn 978-88-567-3342-6

euro 22.00

pp. 352

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Il Gruppo Albatros Il Filo ha pubblicato: “L’urlo” di Roberto Lazzari

 

Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “L’urlo” di Roberto Lazzari

Che cosa si nasconde dietro il più celebre quadro di Edvard Munch? Che cosa fa urlare di disperato terrore la sgomenta creatura in primo piano? Oggi Perugia è una città moderna e affascinante, piena di giovani di ogni nazionalità, di musica jazz e di vita. Ma nei suoi più remoti recessi è ancora l’antichissima rocca, fondata in circostanze misteriose da un popolo oscuro, gli Etruschi. Nel suo ambiguo scenario, contingenze inesplicabili, enigmatiche catene di avvenimenti avviluppano progressivamente un professore di Etruscologia dal nome evocativo, Edoardo Monaco, spingendolo in modo ineluttabile verso la rivelazione dei più profondi meccanismi dell’essere e del più esecrando dei segreti. Un’antica pergamena, un indecifrabile manufatto, un rito dimenticato da millenni. Il tempo, il libero arbitrio, l’onniscienza divina. Il grido infinito della creazione violentata dal peccato. Un romanzo inquietante come uno spaventoso quadro norvegese.

Roberto Lazzari è nato a Perugia nel 1962. Dopo una formazione umanistica, nel 1986 si è laureato in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Milano. Lo studio prima e successivamente l’attività professionale nel campo della consulenza aziendale lo hanno tenuto lungamente distante dalla sua città di origine. Oggi lavora a Milano, ma è a Perugia che vive. Ha pubblicato una raccolta di sonetti, La luce che te sfugge (Aletti Editore). L’urlo è la sua prima pubblicazione per il Gruppo Albatros Il Filo.

L’urlo

di Roberto Lazzari

isbn 978-88-567-3328-0

euro 18.00

pp. 463

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Il Gruppo Albatros Il Filo ha pubblicato: “La crudeltà umana sulle orme e oltre Darwin” di Mario Marzano

 

Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “La crudeltà umana sulle orme e oltre Darwin” di Mario Marzano

A circa 150 anni dalla prima edizione de L’origine delle specie di Chales Darwin, l’autore analizza la storia e l’evoluzione della specie umana in funzione delle conseguenze che questa ha avuto sia sullo stato sociale che su quello naturale. Chi è l’uomo? Qual è il suo rapporto con i suoi simili? E in che misura influenza la natura o da essa è influenzato? Tutte domande a cui si cerca di dare una risposta, indagando sulla profonda essenza dell’uomo e della sua Storia, in quanto animale spinto dalla ricerca tecnologica-scientifica da un lato e vittima di superstizioni e falsi credi dall’altro e, infine, crudele e violento. La sintesi di queste tre essenze e la formula di teorie atte alla ricerca di un’alternativa sociale sono il risultato della ricerca dell’autore che, proponendo una versione anche in inglese del suo saggio, ci consegna una visione certamente non trascurabile.

Mario Marzano è nato nel 1947 a Castellana Grotte (BA), dove vive. Infermiere e sindacalista in pensione, nel 2007 ha pubblicato con la casa editrice Il Filo #31# IDENTITÀ RISERVATA

La crudeltà umana sulle orme e oltre Darwin

Di Mario Marzano

isbn 978-88-567-3375-4

euro 10.00

pp. 351

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Il Gruppo Albatros Il Filo ha pubblicato: ” Il mistero dei Mac Allan” di Antonio Scognamiglio

 

Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “Il mistero dei Mac Allan” di Antonio Scognamiglio

Il giovane e brillante psicologo John Mac Allan, ultimo discendente di un’antica famiglia scozzese, riceve in eredità una vecchia e decrepita casa sulle colline del nord della Scozia, e insieme ad essa gli viene a dato un antico scrigno che custodisce uno strano oggetto, che da subito suscita la curiosità di più di una persona. Dall’inaspettato lascito la vita di John viene sconvolta e lui si ritrova catapultato in un intricato mistero che sembra avere origini lontane… Antonio Scognamiglio gioca con i simboli ed evoca atmosfere lontane di un mondo affascinante popolato da druidi e poi da alchimisti, in una favola odierna ma che guarda al passato come fonte inesauribile di sogni e misteri; e su una scogliera a strapiombo sull’oceano si legano i destini dei protagonisti di questo appassionante romanzo, tessendo legami che in alcuni casi trascendono i limiti del tempo; o che, in altri casi, danno vita a sentimenti profondi e duraturi. E forse l’attraente John troverà il tempo anche per innamorarsi…

Antonio Scognamiglio è nato a Portici (NA) il 3 gennaio del 1966. Attualmente vive a Sermoneta (LT). Il mistero dei Mac Allan è il suo primo romanzo.

Il mistero dei Mac Allan

di Antonio Scognamiglio

isbn 978-88-567-3392-1

euro 13.90

pp. 102

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Il Gruppo Albatros Il Filo ha pubblicato: “Se io non avessi me” di Luana La Camera

 

Il Gruppo Albatros ha pubblicato: “Se io non avessi me” di Luana La Camera

Un racconto che inizia in un freddo pomeriggio d’inverno, la neve è scesa in abbondanza ed ha obbligato Azzurra e Domenica a rimanere in casa; la voglia di studiare non è molta e gli esami sembrano ancora lontani. Così, incitata dall’amica, Azzurra inizia a narrare la magnifica avventura che ha vissuto l’estate precedente, quando, ricoverata nella clinica di Santa Sofia per un’operazione ai denti del giudizio, stringe amicizia prima con Pol, una ragazza molto gentile e simpatica, poi con Norberto e Piero, con il quale fin da subito instaura un rapporto speciale. Entrambi sono reduci da una delusione d’amore e in quei pochi giorni si accorgono di essere attratti l’uno dall’altra. Una volta dimessi dalla clinica continuano a rimanere in contatto, anche se Piero, per paura di soffrire, assumerà a volte un atteggiamento distaccato. Questo comportamento ambiguo, unito al sentimento sempre più forte che Azzurra sente crescere in sé, la porteranno ad aprire il suo cuore al ragazzo, generando però una serie di incomprensioni, a causa delle quali finirà per rimanere sola in un momento di estremo bisogno. Ma, grazie anche all’aiuto di Pol, Azzurra riuscirà a rialzarsi e a ritrovare la serenità e la fiducia in se stessa.

 Luana La Camera è nata a Cosenza il primo novembre del 1986. È diplomata in Ragioneria e attualmente studia Scienze Politiche presso l’Università della Calabria. Una sua poesia è apparsa nell’antologia “Tra Cielo e Terra: il Mare”, di Anna Lauria, ed ha conseguito il secondo posto come talent scout al V Concorso Nazionale Letterario “Crathis” 2007.

Se io non avessi me

di Luana La Camera

isbn 978-88-567-3403-4

euro 12.90

pp. 117

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Il Gruppo Albatros Il Filo alla Fiera del Libro di Roma “Più Libri, più liberi”

L’evento si terrà presso la Sala Rubino del Palazzo dei Congressi dell’Eur, nell’ambito della Fiera del libro di Roma “Più libri più liberi”, martedì 7 dicembre ore 14:00. Presenterà il testo la giornalista e conduttrice del TG2 Maria Grazia Capulli.

Dopo il successo del primo libro – 11 ristampe e una seconda edizione, una traduzione in portoghese presentata lo scorso ottobre presso L’Istituto Italiano di Cultura di Maputo – l’autrice torna sulla scena editoriale con un romanzo dedicato al suo Paese d’origine. Il libro è infatti ambientato in Mozambico e descrive la storia di Nadia a partire dalla sua infanzia. Le vicende personali della ragazza si intrecciano con quelle della società in cui vive e più in generale con la storia del suo Paese, delineando un quadro tutt’altro che roseo ma all’interno del quale la protagonista, con molta tenacia, riuscirà a superare quelle difficoltà che sono endemiche in una parte di Africa rimasta sotto il giogo colonialista fino al 1975. Un’opera, quella di Amilca Ismael che, sebbene non completamente autobiografica, prende molti spunti dalla vita e dall’esperienza dell’autrice.

Amilca Ismael è nata a Maputo, in Mozambico, nel 1963, sesta di otto figli. Ha studiato al liceo scientifico e ha lavorato presso un’azienda internazionale. Si è trasferita in Italia nel 1986 dopo il matrimonio con un italiano da cui ha avuto tre figlie. Dopo tanti lavori precari ha deciso di diplomarsi come assistente per gli anziani e ora lavora presso una casa di riposo. Il primo romanzo è stato tradotto in portoghese per il mercato mozambicano dalla casa editrice Njira, del gruppo portoghese Leya.

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Il Gruppo Albatros ha presentato: Ma l’aria non c’era di Elena Degan


 

 

 

Emery è un ragazzo di diciotto anni. Vive con il nonno e pratica la meditazione, allenandosi sempre all’esercizio delle facoltà mentali. Un giorno arriva, improvvisa, una rivelazione. Il nonno gli racconta di averlo trovato, all’età di tre anni, nel bosco, accanto ad una navicella particolare. Emery, spinto dal desiderio di scoprire le sue origini, riesce a scovare lo strano apparecchio e a recuperare un ciondolo a forma di cuore spezzato che sembra appartenergli. Decide, così, di intraprendere un misterioso viaggio alla ricerca della sua vera identità. Verrà condotto, quindi, sul pianeta Emora e lì incontrerà Grace, la ragazza che possiede l’altra metà del ciondolo. Emery cercherà inoltre di combattere il malvagio re che, da anni, minaccia la pace e la serenità del pianeta. Avventura e azione, passione e coraggio si mescolano in questo romanzo veloce, dal ritmo incalzante, che conduce il lettore in un viaggio a ascinante alla scoperta di un mondo fantastico.

“E fu allora che riaprii gli occhi. Le sue pupille erano assorte nelle mie, i suoi erano occhi di fata, o occhi di strega, ma non aveva più importanza capirlo: ormai lei mi aveva fatto suo; io non avevo più alcun potere di opposizione, e l’unica possibilità era di arrendermi alla sua magia di dolce e perfida maliarda”.

 

 

Elena Degan ha sedici anni. Vive a Stretti, piccola frazione di Eraclea (VE). Frequenta il liceo classico e studia violino. Ma l’aria non c’era è la sua prima pubblicazione letteraria.

 

 

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Il Gruppo Albatros ha presentato: Ritorno a casa di Maria Santagiuliana


A qualche mese di distanza dalla scomparsa della madre, Erika lascia Bologna per fare ritorno nella casa natia; nella splendida cornice che ha ospitato la sua infanzia, la donna riabbraccia le amiche più care e ripercorre la propria vita, con tutti i suoi dolori, le sue gioie, passando in rassegna tutti quegli avvenimenti che rendono un’esistenza unica e indimenticabile. È con gli occhi di un’adulta che rivede i suoi giochi di bambina ed esplora i luoghi che l’hanno vista crescere e farsi grande, ed è con gli occhi di un’adulta che ora scruta le stanze in cui tante persone a lei care hanno amato, lottato e vissuto. Le figure evanescenti del padre e, soprattutto, della madre di Erika riaffiorano continuamente fra le mura della casa, che ormai non è più solo un edificio, ma il luogo stesso della memoria. Un appassionante e nostalgico viaggio nel passato, un delicato ritratto intimista di straordinaria intensità che sa cogliere, decifrare e sciogliere tutti i più nascosti moti dell’animo.

Maria Santagiuliana è nata a Treviglio (BG) nel 1950 e vive a Bergamo. Ha lavorato come insegnante per ventitré anni nella scuola elementare e ha dedicato gli anni successivi al volontariato, interessandosi attivamente al doposcuola gestito da volontari nella sua parrocchia; tuttora lavora in questo ambito. Ritorno a casa è il suo primo libro.

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Il Gruppo Albatros ha presentato: Colonia funtanazza di Ignazio Marras

 

 

Per i bambini di Iglesias e dintorni è la prima volta ci si allontana da casa e dai genitori, per alcuni può essere un trauma, ma se si ha il coraggio di partire e la pazienza di aspettare, la colonia Funtanazza di certo non deluderà le loro aspettative… Nata dall’iniziativa di Francesco Sartori, ex minatore, proprio per dare la possibilità di trascorrere una lieta vacanza ai figli di tale categoria lavorativa, la colonia offre la possibilità di crescere, di fare nuove amicizie, anche con l’altro sesso, di imparare ad autogestirsi ed essere autonomi, offre un’educazione alla vita, la prima importante prova da superare per diventare grandi. Ignazio Marras narra in prima persona quel tesoro di vacanza che, al di fuori di ogni sua immaginazione, ha vissuto quando era piccolo, con un linguaggio semplice e genuino che lascia trasparire lo spirito fanciullesco che ancora alberga in lui capace di fissare i ricordi più belli, rendendoli indelebili, sempre vivi, in una parola: eterni.

 

 

Ignazio Marras è nato a Domusnovas il 14 settembre del 1960. Abita da sempre a Iglesias, dove lavora e vive con la famiglia. Fin da piccolo ha scritto racconti legati alla cultura sarda e in particolar modo alla società mineraria. Ha pubblicato Culo di Pirite e altri lavori sono in attesa di essere proposti all’attenzione di lettori.

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Il Gruppo Albatros è lieto di presentare: Il diritto di vivere di Franco Ceriati

Si terrà presso la Libreria il Filo di Roma sabato 25 settembre l’attesa presentazione del romanzo del Professor Franco Ceriati, dal titolo Il diritto di vivere. Un errore di diagnosi da parte dei medici è possibile. Che cosa può accadere ad un uomo, inaridito dalla sua vita, privo dei baluardi della religione e degli affetti, quando l’errore esprime una condanna senza alcuna concessione di speranza? Questo accade a David, ingegnere chimico presso un’industria di prodotti cosmetici. Quali conseguenze avrà una tale fatalità su questo uomo, la cui vita, ora tormentata dai dolori della malattia, è divenuta
all’improvviso senza un domani? Gli è stata vaticinata la fine dei suoi giorni, e questo lo induce ad operare una scelta drastica, decidendo di troncare i legami con tutto e tutti. La famiglia è in crisi da quando una terribile disgrazia lo ha privato dei suoi affetti; e la malattia ora gli ha alienato anche il lavoro e gli amici. Consapevole che nulla più conta per lui, si trasferisce lontano, in Oriente. Non si tratta di un’inutile fuga dal proprio destino, ma dovendo morire, questo lo autorizza a rifiutare tutto ciò che gli appartiene, cercando al contempo in quei luoghi una nuova dimensione, seppure temporanea.
Sennonché attraverso vicende alterne, tra cui un amore dolce e disperato, ed altre esperienze più drammatiche, David registra con rammarico un progressivo miglioramento della propria salute. È affranto: ha perso tutto, ha rinunciato alla sua vita perché condannata senza appello per verdetto
medico, e ora reclama la morte come un proprio diritto. Ma inesorabile il destino segue il suo corso, sarà ben diversa la conclusione finale. Diritto di vivere e diritto di morire si confrontano in un racconto intenso, a tratti drammatico, scritto per chi interroga, da chi si interroga sul senso della vita. L’autore incontrerà il proprio pubblico sabato 25 settembre alle ore 18:00 presso la Libreria Il Filo (via Basento 52/E) di Roma.
Franco Ceriati, chirurgo, è nato a Como da famiglia piacentina, ha studiato a Chieti, si è laureato in Medicina a Pavia con il massimo dei voti. Vive a Roma dal 1967. Tre specializzazioni chirurgiche, tanti anni di professione medica e di docenza universitaria. Ora è libero professionista. Convinto assertore da
sempre della prevenzione e diagnosi precoce in oncologia, ne diffonde i concetti tramite l’ AIPRO. (www.aipro.it). Ha scritto tra l’altro in passato un saggio sulla sanità in Italia, dal titolo: Salute – Quale riforma della riforma?, edito dalla Pantheon. Il diritto di vivere è il suo primo romanzo.

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IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA “IL CASO CLAPS” DI PINO CASAMASSIMA

A partire dal 15 di novembre in edicola ed in libreria la nuova uscita della collana Crimen. Con la prefazione di Marco Travaglio, Pino Casamassima dipana la torbida vicenda di Elisa Claps: 17 anni di leggerezze, omissioni e falsità di sacerdoti, politici e investigatori.

Potenza, 12 settembre 1993. Elisa Claps, 16 anni, sta passeggiando con una sua amica, quando, verso le 11, le dice che deve assentarsi per un appuntamen¬to. Danilo Restivo, un ragazzo poco più gran¬de di lei, la sera prima le ha chiesto di poterla incontrare nella chiesa della Ss. Trinità. «Ci stavano poche persone, perché la messa era finita» dichiarerà poi Restivo, «ci mettiamo dietro l’altare per una decina di minuti, poi Elisa mi dice che a mezzogiorno deve andare in campagna, e se ne va. L’ho seguita con lo sguardo finché è uscita dalla chiesa, poi io mi sono messo a pregare». Da questo momento, della ragazza si perde ogni traccia. Fino al 17 marzo 2010, quando alcuni operai a lavoro nel sottotetto della chiesa della Ss. Trinità si imbattono in dei resti umani: quelli di Elisa, scomparsa diciassette anni prima. L’analisi necroscopica rileverà sul povero corpo “13 ferite inferte con arma da taglio e punta”. Il 19 maggio un altro colpo di scena: la polizia inglese arresta a Londra Danilo Restivo con l’accusa di aver massacrato nel 2002 Heather Barnett, una sarta sua vicina di casa. Attra¬verso un attento studio del materiale perita¬le e un’indagine svolta sul campo a contatto con amici, familiari e persone direttamente o indirettamente coinvolte, Pino Casamassi¬ma ricostruisce una delle vicende più torbide degli ultimi anni, una fitta rete di omissioni, reticenze, falsità e incredibili leggerezze, in cui sono implicati sacerdoti, politici, investi¬gatori e perfino esponenti della criminalità organizzata.

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Il Gruppo Albatros presenta: I figli dell’aracnide di Roberta Piccinini

Una giovane e bella donna, figlia di una ricca e potente famiglia, muore in circostanze misteriose. L’ispettore incaricato di investigare si ritrova per le mani un caso difficile: un omicidio brutale e apparentemente d’impronta rituale, i cui dettagli sono stati curati con meticolosa attenzione, ogni particolare calcolato, piani cato senza rimorso. La povera Eveline Walker era stata braccata, drogata, torturata e avvelenata, morta tra spasmi e dolori. Il lento andamento delle indagini snerva i familiari della ragazza, soprattutto il fratello Lucas, che non si dà pace. A lui si rivolge poi Andy, una compagna di università, che da tempo ha iniziato a fare strani sogni che presto si tramuteranno in incubi ricorrenti, dove un’ombra la segue e le parla, uno spirito che forse ancora vaga senza pace alla ricerca di giustizia. Determinanti indizi li porteranno a non mollare la strada per spiegare il perché di una vita così crudelmente spezzata, la soluzione di quel mistero che attendeva Eveline, e che forse sta già aspettando qualcun’altra…

Roberta Piccinini è nata nel 1979 a Faenza (RA). Laureata in Sociologia, è insegnante. I figli dell’aracnide è il suo primo romanzo.

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Il Gruppo Albatros è lieto di presentare Giustina di Lilia Amadio

Quando Giustina e Diego, giovanissimi, si sposano, non hanno minimamente idea di cosa prepari per loro il destino; nel giorno del loro matrimonio la Germania invade la Polonia, ma per gli italiani il pensiero di una guerra imminente è ancora lontano. Poi tutto precipita: Diego è richiamato alle armi e deve lasciare la moglie, incinta di pochi mesi, nella loro piccola casa di Giulianova. Per lei inizia un periodo d’attese e speranze, che trovano nella morte del marito una drammatica conclusione. Ricominciare è difficile ma Giustina non si lascia travolgere dagli eventi: abbandonati i sogni di ragazza, inizia a lavorare nei campi per mantenere suo figlio, l’unico bene che le è rimasto. Poi, una sera, conosce Giulio, capo partigiano, e timidamente entra a far parte della Resistenza, dapprima dubbiosa, poi sempre più convinta delle proprie azioni. Davanti ai suoi occhi muoiono soldati, dell’uno e dell’altro schieramento: per loro, giovani vittime di un folle progetto, Giustina prova la stessa pietà; assiste a rastrellamenti delle SS, aiuta come può gli antifascisti. Più matura e consapevole, la donna dovrà affrontare le ferite del passato, non ancora rimarginate, per imparare a lasciarsi andare a un destino che, ancora una volta, la coglierà di sorpresa.

Lilia Amadio è nata a Roma, città nella quale vive. Laureata in Giurisprudenza, Procuratore legale, ha svolto attività dirigenziale presso un importante ente pubblico fino al 1994. Dal 1995 ha iniziato a scrivere e ha portato a compimento un notevole numero di narrazioni. Ha pubblicato i seguenti romanzi: Vite parallele (Il Filo, 2005), Un delitto per motivi d’onore e Il ribelle (Firenze Libri-Maremmi, 2006), L’epilogo (Il Filo, 2007), con il quale ha ottenuto il quinto posto al Premio Internazionale “Penna d’Autore” e Guerra! Guerra! (Il Filo, 2008), che si è classificato quarto tra i finalisti dell’ultima edizione del Premio “Elsa Morante” e ha ricevuto la Targa per la sezione narrativa alla XXVI edizione del Premio Letterario “Città di cava de’ Tirreni” (2009). Nel 2009 sono usciti i libri I nostri compagni di viaggio – Storie di animali (Edit. Montedit) e per il Gruppo Albatros Il Filo il romanzo Una storia incredibile.

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Il Gruppo Albatros presenta Di vita e d’infinito di Giuseppe Alonci

La poesia di Giuseppe Alonci prende le mosse da echi decadenti per rielaborarli in una poetica tutta personale con la quale il poeta, che assiste alla crisi della società, dei rapporti umani e alla fatale solitudine dell’individuo, cerca di illuminare, per se stesso e per noi, la via per l’infinito. Alonci ci racconta l’uomo e il mondo, l’amore e la solitudine, la vita e la morte, e lo fa conducendoci per mano in un viaggio attraverso le epoche della letteratura italiana e internazionale.

(dalla prefazione)

Giuseppe Alonci è nato il 25 giugno del 1990 a Reggio Calabria. Ha conseguito la maturità scientifica e attualmente è iscritto al primo anno del corso di laurea in Chimica presso l’Università di Pisa. Nella sua carriera scolastica ha vinto numerosi premi, classificandosi primo alle Olimpiadi Nazionali della Chimica nel 2008, vincendo una borsa di studio dedicata all’illustre magistrato reggino Antonino Scopelliti e classificandosi secondo al concorso Grinzane-Lettura 2008. La poesia Mano nella mano è stata pubblicata nell’antologia del premio “Emozioni d’inchiostro” promosso da Laruffa Editore. Di vita e d’infinito è la sua prima raccolta poetica.

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LA CASA EDITRICE IL FILO VINCE IL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE CITTÀ DI GAETA 2009 SEZIONE OPERA PRIMA CON “LA VOCE DELL’OCEANO” DI VALERIO PANDOLFI

LA VOCE DELL’OCEANO – Valerio Pandolfi
978-88-567-0739-7
Prezzo: € 14.50
Numero pagine: 214
Questo è un libro diverso. È intenso come il colore dell’Oceano e profondo come le sue acque. È un crescendo di entusiasmanti esplorazioni subacquee e, al tempo stesso, una preziosa guida per immersioni. È un racconto d’avventura, ma anche un dialogo con la parte più segreta dell’animo. Il protagonista ci svela il suo speciale rapporto con l’Oceano, un legame che lo spinge nei mari più remoti ed inesplorati del Pianeta: Mar Rosso, Seychelles, Australia, Galàpagos, Hawaii. Luoghi incontaminati, le cui profondità sono popolate da creature affascinanti e misteriose. Per evadere dai ritmi frenetici e dallo stress della vita moderna, si immerge, scivolando lentamente nel blu e in quel silenzio ovattato ascolta la voce dell’Oceano, imparando ogni volta una nuova lezione. Immerso in quella dimensione primordiale ritrova se stesso, provando un autentico senso di pace, di libertà e di armonia con la Natura: una storia che sa di Mare, dalla quale emerge un messagio universale, vitale e positivo.
«Rallenta, cogli la magia che c’è nella Natura, soffermati per un istante ad ammirare il colore del cielo o quello dell’Oceano, a contemplare un paesaggio, un arcobaleno, un tramonto o l’insolita forma di una nuvola…».
«Amico mio, so che a volte, nel tuo mondo, ti senti smarrito, poiché hai la sensazione di avere perso qualcosa che non puoi più ritrovare. Non temere, la tua vera essenza è ancora dentro di te, nel profondo del tuo cuore. Se saprai recuperarla, se riuscirai a ricordare chi sei veramente, vedrai le cose con maggiore chiarezza, la tua esistenza avrà un nuovo significato e potrai essere veramente libero».
Valerio Pandolfi è un giovane avvocato, scrittore, fotografo e cameraman subacqueo che racconta con trasporto la sua contagiosa passione per l’Oceano e per le creature che lo popolano. La voce dell’Oceano è il suo primo libro.
In copertina e all’interno: foto dell’Autore.
visita il sito dell’Autore: www.valeriopandolfi.com
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Via Sistina, 121
00187 Roma

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EDIZIONI IL FILO PRESENTANO “agneyma” DI PAOLA ZEPPIERI, UNA DELLE UTLIEM RACCOLTE POETICHE EDITE DAL GRUPPO ALBATRSO IL FILO

AGNEYMA Testamento di una donna dispersa ma viva – Paola Zeppieri
978-88-567-1229-2
Prezzo: € 11.50
Numero pagine: 76
Le poesie di Paola Zeppieri rivelano una donna inaspettata e segreta, forse intuita solo da chi riesce a leggere nel profondo dei suoi occhi scuri, grandi e dolci sebbene inquieti, custodi discreti e vigili di sentimenti, emozioni, pensieri che non vogliono palesarsi in modo impudico. Ma ecco, le poesie sono una chiave di lettura, meglio dire, di interpretazione della personalità di questa giovane donna. Nei temi proposti racchiude e ripercorre la sua vita, le esperienze, i dolori, le speranze, nel tentativo di riprendere le fila di quel che è accaduto, riordinarlo per meglio vivere e affrontare il presente.
(dalla prefazione)
Paola Zeppieri è nata in Ciociaria, ad Isola Del Liri, il 2 maggio del 1978, attualmente vive a Veroli. Agneyma. Testamento di una donna dispersa ma viva è la sua prima raccolta di poesie.

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LE EDIZIONI IL FILO PRESENTANO “STEVENSON ROAD” DI LAURA RANZANI, UNO DEGLI ULTIMI ROMANZI PUBBLICATI DAL GRUPPO ALBATROS IL FILO

STEVENSON ROAD La strada del destino – Laura Ranzani
978-88-567-0567-6
Prezzo: € 12.50
Numero pagine: 102
Claire è una ragazza di San Francisco che sta dando una svolta alla propria vita: sta per aprire un locale. Aiutata e sostenuta dagli amici, soprattutto dall’inseparabile amica Emma, aspirante attrice, Claire inizia un’avventura nella quale mettere se stessa e i propri sogni. Ma la vita riserva sorprese più grandi di noi: a una festa incontra Jared, un ragazzo silenzioso ma con uno sguardo che la lascia affascinata e senza fiato. Sarà lui però a prendere l’iniziativa e inseguire questa ragazza che scoprirà in lui un uomo premuroso e affettuoso. Tuttavia Jared ha un segreto, la sua vita non è quella che Claire s’immagina e scoprirlo sarà un grosso colpo: venuto dall’Europa, il suo uomo è una famosa rockstar. Claire si ritroverà catapultata in un mondo che aveva solo visto sulle copertine dei giornali, in televisione e verrà investita dal pettegolezzo più basso. Saprà resistere a un urto così forte? Sarà capace di portare avanti una relazione così difficile, sulla bocca di tutti? Claire dovrà capire, dovrà scegliere cosa è meglio per la vita sua e di Jared, con la consapevolezza che la vita riserva queste sorprese e che l’amore vero arriva sempre quando meno te lo aspetti.
Laura Ranzani è nata nel 1978 a Milano, dove vive. Stevenson road. La strada del destino è il suo primo romanzo.

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Il Gruppo Albatros presenta Damned for the eternity di Ester Ashton

Si terrà presso la libreria “Il Filo” di Roma l’attesa presentazione del romanzo Damned for the eternity – The secret di Ester Ashton: Alexander Robert Mc Kain è nato il 15 aprile del 1880; vive con la sua famiglia in una casa al limitare del bosco; gioca a basket, ed è terribilmente bravo. Alexander Robert Mc Kain è un vampiro, un immortale, non può andare a scuola nei giorni in cui il sole splenda troppo, o tutti se ne accorgerebbero… Dalla penna di Ester Ashton nasce un universo fatto di vampiri che cercano di convivere con gli umani, demoni e potenti streghe in lotta fra loro, in un’apparente normalità che tutti cercano di raggiungere, anche se ognuno, dentro di sé, sa di essere “speciale”. E non solo per via dei poteri che si ritrova, ma soprattutto per i sentimenti che è in grado di provare. Amore, amicizia, lealtà, e tutti quei valori umani che rendono anche i più potenti tra gli immortali fragili e vulnerabili, sono i veri protagonisti di un romanzo che dà colore anche al cuore freddo e vuoto di un uomo che ha perso molto tempo fa la sua umanità. Damned for the eternity – The secret è il primo libro di una saga che ha come protagonisti Alex e la sua normale famiglia di immortali, e la bella Sarah.

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Il Gruppo Albatros è lieto di presentare L’erba delle streghe, opera d’esordio di Claudio Del Conte

Venerdì 18 giugno 2010, ore 19

Sala Polivalente – Biblioteca Comunale

Campagnano di Roma

La storia raccontata è quella di un viaggio, che il protagonista avrebbe dovuto o voluto fare più di vent’anni prima, lungo un itinerario religioso, pur non essendo lui a atto religioso, riprendendo gli itinerari antichi che i vecchi pellegrini facevano una volta con scopi di redenzione, sacrificio e preghiera […]. In particolare il percorso di questa storia va da Roma a Santiago di Compostela, dove si trovano le reliquie di San Giacomo apostolo. Le ragioni profonde di questo viaggio sono da ricercare in un mondo che il protagonista comprende sempre meno, che accetta sempre meno, dove alla crisi personale corrisponde una crisi esperienziale sociale, determinata dal venir meno di un modo di sentire fortemente ideologizzato che era il fulcro dell’identità di una generazione. Generazione che si sentiva chiamata a produrre risposte storiche importanti […]. È questo il mondo con il quale il protagonista non sa più confrontarsi, e che decide di abbandonare, lasciando tutto, il lavoro (precario), la casa, le poche cose che ha, per un viaggio lungo itinerari che un tempo producevano significati, ora del tutto perduti. Un viaggio che è senza meta reale, dove non porta nessuna cosa con sé, se non i propri ricordi di un passato mitico perduto e di un amore nostalgico, antico, inestinto. Inutile.

(dalla prefazione dell’autore)

Claudio Del Conte è nato nel 1961 nella periferia di Roma, dove vive e lavora. È psicologo clinico con specializzazione nell’ambito della psicologia del lavoro e della formazione professionale. Si occupa da diversi anni di formazione e di diverse problematiche connesse alla disabilità e al ritardo mentale, con particolare attenzione, in questi due ultimi ambiti, alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo. L’erba delle streghe è il suo primo romanzo.


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Il Gruppo Albatros è lieto di presentare L’erba delle streghe, opera d’esordio di Claudio Del Conte

Martedì 15 giugno 2010, ore 18

Libreria Bibli

via dei Fienaroli, 28 – Roma

La storia raccontata è quella di un viaggio, che il protagonista avrebbe dovuto o voluto fare più di vent’anni prima, lungo un itinerario religioso, pur non essendo lui a atto religioso, riprendendo gli itinerari antichi che i vecchi pellegrini facevano una volta con scopi di redenzione, sacrificio e preghiera […]. In particolare il percorso di questa storia va da Roma a Santiago di Compostela, dove si trovano le reliquie di San Giacomo apostolo. Le ragioni profonde di questo viaggio sono da ricercare in un mondo che il protagonista comprende sempre meno, che accetta sempre meno, dove alla crisi personale corrisponde una crisi esperienziale sociale, determinata dal venir meno di un modo di sentire fortemente ideologizzato che era il fulcro dell’identità di una generazione. Generazione che si sentiva chiamata a produrre risposte storiche importanti […]. È questo il mondo con il quale il protagonista non sa più confrontarsi, e che decide di abbandonare, lasciando tutto, il lavoro (precario), la casa, le poche cose che ha, per un viaggio lungo itinerari che un tempo producevano significati, ora del tutto perduti. Un viaggio che è senza meta reale, dove non porta nessuna cosa con sé, se non i propri ricordi di un passato mitico perduto e di un amore nostalgico, antico, inestinto. Inutile.

(dalla prefazione dell’autore)

Claudio Del Conte è nato nel 1961 nella periferia di Roma, dove vive e lavora. È psicologo clinico con specializzazione nell’ambito della psicologia del lavoro e della formazione professionale. Si occupa da diversi anni di formazione e di diverse problematiche connesse alla disabilità e al ritardo mentale, con particolare attenzione, in questi due ultimi ambiti, alla formazione professionale e all’inserimento lavorativo. L’erba delle streghe è il suo primo romanzo.

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Il Gruppo Albatros è lieto di presentare Meltemi di Oliviero Vittori

Martedì 15 giugno 2010, ore 18

Libreria Bibli

via dei Fienaroli, 28 – Roma

Siamo in un’isola greca e il Meltemi rinfresca l’aria di una calda sera d’estate. Il protagonista, giunto fin lì per godersi qualche giorno di riposo, si imbatte in una coppia molto interessante, che inizia a raccontargli una storia con diversi personaggi. Non è una storia qualunque, è una storia che deve essere raccontata perché mette in moto sentimenti, scorci di memoria nemmeno troppo lontana, conoscenze signicative. Come quella di Hasin, uno degli attentatori del 2004 in Spagna, o di Juan, perso invece nell’amore dopo aver incontrato una donna che Mario, il narratore di queste storie, conosce molto bene. Meltemi è un romanzo denso di storie che si intrecciano, grazie “a una serie di coincidenze a volte decisamente inquietanti”. Un romanzo che parla il linguaggio dell’amore, delle sofferenze individuali, ma che mette al centro anche tematiche politico-sociali come lo scontro tra Oriente e Occidente e la questione palestinese, lasciando al lettore molte strade aperte per riflettere e comprendere la complessità della realtà del nostro tempo.

Oliviero Vittori è nato a Roma nel 1966 da una famiglia originaria della Tuscia. Dopo gli studi classici ha svolto i lavori più disparati. A ventisette anni è stato uno dei soci fondatori di una delle più importanti società italiane di e-learning. Fino al 1994 è stato chitarrista e autore di una rock band con la quale si è esibito in diversi concerti. Ha partecipato con due racconti brevi, che sono stati pubblicati, al concorso “Proesia ‘92”.

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Il Gruppo Albatros presenta: la raccolta poetica di Ernesto Berretti.

Ogni giornata, cominciata da uomo e vissuta da padre, si conclude (inesorabilmente) da marito! La narrazione allegra e spedita trasforma alcuni momenti “comuni” della vita “comune” di un “comune” nucleo familiare in sitcom quotidiane che annientano la routine che soffoca tante coppie, già poco dopo il banchetto nuziale. Una simpatica caccia alle lumache, le sveglie, il cane, la scuola, la televisione o perfino un’estenuante lotta notturna con una zanzara, di questo e altro può essere fatta la vita. E al termine di ogni intensa giornata, nel rantolo di tranquillità che precede il meritato riposo, ogni uomo analizza il suo operato, ogni padre si domanda se è un buon padre, ogni marito prova a conquistarsi uno spazio tutto suo, almeno nel sonno. E prima di addormentarsi, Oreste propone a Mariella alternative agli schiaffetti, ai pizzicotti, ai tentativi di soffocamento e ai fischiettii che interrompono bruscamente i rari episodi russatori e i sempre più sporadici evanescenti sogni.

Ernesto Berretti è nato nel 1968 a Catania. Ha conseguito la laurea triennale in Comunicazione Internazionale presso l’Università per Stranieri di Perugia. Oggi vive a Civitavecchia. Marie’, se stanotte russo… è la sua prima pubblicazione.

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