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Concorso 88.88 quarta edizione

Concorso Letterario Nazionale
88.88 quarta edizione
dall’8 ottobre 2017 all’8 febbraio 2018

Dal 2014, il portafortuna per gli appassionati del racconto breve è il numero 8 che, ripetuto quattro volte, dà 88.88: questo è il titolo del concorso che rinnova la sfida rivolta agli amanti della scrittura. La quarta edizione vede nuove stilografiche e penne messe in palio da Aurora.

Il valore totale dei premi, compresi i premi in denaro, è di 3.473,00 euro.

Per la quarta volta l’Associazione culturale YOWRAS Young Writers & Storytellers, con la collaborazione di Aurora, Aurea Signa e Officina della Scrittura, propone, dall’8 ottobre 2017 agli appassionati del racconto breve, la sfida degli 8.888 caratteri da non superare. In questa sfida, come per le precedenti tre edizioni, gli autori premiati, la quota di partecipazione, i componenti della commissione giudicante, le cifre dei premi in denaro sono nel segno del numero 8.

8.888 i caratteri, spazi compresi, per ogni racconto. Vengono comunque ammessi racconti fino a 10.000 caratteri spazi compresi.

8,00 euro per partecipare. 8 gli autori premiati. 888,00 euro per il primo classificato, 88,00 per il secondo e 8,00 per il terzo.

Ai premi in denaro, si aggiungono le prestigiose stilografiche e penne messe a disposizione da Aurora che, per questa quarta edizione, ha voluto aggiungere prestigio al prestigio inserendo all’interno dei premi alcune penne di maggior valore e di tipologia differente.

Il premio per il primo classificato è una stilografica Aurora 88 con cappuccio placcato oro laminato, corpo in resina nera, finiture dorate, pennino in oro massiccio 14 Kt.

Il premio per il secondo classificato è una penna a sfera Aurora 88 con cappuccio placcato oro laminato, corpo in resina nera, finiture dorate.

Il terzo classificato riceverà una stilografica con corpo e cappuccio in lacca lucida e finiture dorate.

Il premio per gli autori che si classificheranno dal quarto all’ottavo posto è costituito da una penna a sfera con corpo e cappuccio in lacca lucida, anello con lacca rossa, finiture dorate.

Il valore totale dei premi, compresi i premi in denaro, è di 3.473,00 euro.

Il regolamento completo del concorso è pubblicato sul sito www.yowras.it

I racconti, editi oppure inediti, a tema libero, potranno essere inviati, entro il giorno 8 febbraio 2018, all’indirizzo e-mail [email protected]

Nell’introduzione alla raccolta “44 microstorie di fantascienza”, Isaac Asimov scrive: «In ogni buon racconto, lungo o breve che sia, c’è sempre un nocciolo, un punto essenziale. Il lettore può non cercarlo consapevolmente, ma se non c’è, ne sentirà la mancanza. Nei racconti lunghi e complessi, il nocciolo può essere occultato sotto strati di accessori: intrecci complicati, sottotrame, descrizioni, dissertazioni. A mano a mano che un racconto si accorcia, tutti i ricami della fantasia che la lunghezza rende possibili, dovranno essere eliminati, tranne il nocciolo, che si presenta al lettore senza orpelli, e come un ago soffiato da una cerbottana potrà solleticarlo o pungerlo, e resterà conficcato in lui a lungo».

www.yowras.it

www.facebook.com/YOWRAS

#concorso8888

 

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Sì!Happy, fare marketing non è mai stato così facile

Sì!Happy, fare marketing non è mai stato così facile.

Il futuro è incerto? Sì, ma non del tutto. Se da un lato il nostro domani può riservarci misteri ed ombre, dall’altro su alcuni aspetti possiamo essere più che sicuri: web, social media e mobile. Sì, perché questo “tridente” digitale presenta dati sempre più in crescita. Basti pensare che quando nel 2015 strabuzzavamo gli occhi davanti ai tre miliardi di utenti online e i due miliardi attivi sui social, ora non possiamo far altro che constatarne l’ulteriore crescita: già del 3% in pochi mesi. O meglio, qualcosa possiamo fare: sfruttare questa tendenza per il nostro business. Come ogni cambiamento epocale, infatti, c’è chi ne rimane soffocato, inerme sotto il peso dei propri indugi, e chi invece cavalca l’onda, traendone enormi vantaggi.

In quest’ottica si inserisce di diritto Sì! Happy, il servizio offerto da Pagine Sì Spa per pubblicare offerte ed eventi in multi piattaforma alla velocità di un click. Dare visibilità al proprio annuncio, infatti, non è mai stato così rapido e veloce. Inserisci ora la prima offerta e ricevi in pochi minuti nuovi utenti. L’esperienza di tutor professionali che ti aiuteranno a definire l’offerta migliore per il tuo business.  Per pubblicare l’offerta subito clicca qui: Pubblica offerta.

Pubblicare la propria offerta è semplicissimo. Basta registrarsi a www.sihappy.it/, entrare nella Plancia di Comando, optare per la funzione “Pubblica”, scegliere la propria Categoria, infiocchettare il tutto con un titolo accattivante ed un’immagine copertina, e il gioco è fatto. Veloce ed intuitivo.

Una volta pubblicato, in pochi istanti la proposta commerciale appare nel portale Sì! Happy e nella pagina Facebook Sì!Happy della relativa città e, in caso di volontà, anche nel nostro profilo personale del cliente, nonché in tutte le fanpage da lui gestite.

E una volta pubblicato? Ovviamente un contenuto non “cammina” da solo sui social media, ma ha bisogno di una spinta, di un incentivo mirato che vada a coinvolgere solo i clienti che possano essere realmente interessati all’offerta. Ed è per questo che

Sì!Happy comprende anche una campagna Advertising, per raggiungere tramite Facebook chi vogliamo, quando lo vogliamo.

Ma non solo. L’offerta, contemporaneamente, appare su Google Plus, Twitter, Instagram e TripAdvisor, per una visibilità a 360 gradi. E se il mondo social non dovesse essere sufficiente, nel frattempo l’annuncio si posiziona sui motori di ricerca e compare nel sito aziendale, consentendo di essere intercettato dagli utenti in navigazione “extrasocial”.

“Direzione progresso”, dunque, ma sempre con uno sguardo alla tradizione. Se, infatti, un’annuncio non può prescindere da un’adeguata presenza in rete, questo non vuol dire che le “vecchie maniere” siano tutte da cestinare, anzi. E’ per questo che il

servizio comprende anche la stampa di un volantino relativo all’offerta, da distribuire nei pressi dell’attività.

Tutto questo con pochi e semplici click.

A pensarci bene, forse esiste solo un modo per rendere il tutto ancor più comodo: qualcuno che lo faccia per noi. Qualcuno esperto, professionale, ma al tempo stesso a disposizione. In altre parole un Tutor: proprio quello che Sì!Happy mette a disposizione per ogni cliente.

 

A questo punto resta solo da pensare a quale offerta promuovere, al resto pensa a tutto Sì!Happy.

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Spoleto Arte: la grande mostra spoletina collabora con la tipografia on line Sprint24

La tipografia on line Sprint24, è diventata partner ufficiale della grande mostra di Spoleto Arte edizione 2016, curata da Vittorio Sgarbi, che si svolgerà a Spoleto, dal 25 giugno al 25 luglio, con l’organizzazione del manager della cultura Salvo Nugnes. la location ospitante. Scelta per la prestigiosa esposizione, è il secolare Palazzo Leti Sansi, situato nel suggestivo centro storico spoletino, tra piazza del mercato e via arco di druso.

Sprint24, è la tipografia on line, che consente di personalizzare, ordinare e stampare on line ogni tipo di stampato, in carta e pvc, adesivi, biglietti da visita, calendari, libri e volantini, offrendo un’ampia gamma di prodotti da esposizione e allestimento, come banner, striscioni, decorazioni, espositori e pannelli. Sprint24 ha consolidato un’esperienza pluridecennale nella stampa digitale e garantisce ai propri clienti la miglior qualità di stampa e prezzi davvero competitivi. Un team di professionisti, l’utilizzo del materiali di alta qualità e di attrezzature all’avanguardia nel settore, permettono di realizzare prodotti garantiti di ottimo livello, mantenendo costi davvero concorrenziali per la clientela.

Ordinare on line con Sprint24 è semplice e sicuro: basta selezionare con pochi click quantità, dimensioni, lavorazioni e finiture del prodotto individuato e inviare il file del progetto grafico. Verrà stampato e fatto recapitare con tempestiva puntualità tramite corriere espresso. Affidarsi a Sprint24 è comodo, funzionale e conveniente per soddisfare ogni specifica e particolare esigenza.

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Memorial Comandante Giovanni Ajmone Cat

Ricorre 8° anniversario della scomparsa del Com.te Giovanni Ajmone Cat.

L’Associazione Culturale “Pungolo Club” per il secondo anno promuove il Memorial  dedicato al  C.te Giovanni Ajmone-Cat’ epico       navigatore, concittadino di Anzio  che si è spento a Como il 18 Dicembre 2007.

La messa di commemorazione si terrà Venerdì 18 dicembre 2015 alle ore 10.30 presso la chiesa di S. Filippo Neri Loc. Selciatella – Aprilia (LT) al tempo costruita dalla famiglia Ajmone-Cat.

Seguirà la posa in mare della corona di fiori presso il porto di Anzio.

Giovanni Ajmone Cat è stato il primo navigatore Italiano a Raggiungere l’Antartide nel ‘69 e nel ‘73 a bordo del motoveliero San Giuseppe Due, splendida imbarcazione da lui progettata e costruita nei cantieri navali Palomba di Torre del Greco dai maestri d’ascia Giuseppe e Gerolamo.

Il veliero  costruito con particolari materiali e accorgimenti per affrontare lunghe traversate oceaniche  e  una corazza di acciaio per poter sopportare eventuali collisioni con i marosi, il pack e  piccoli iceberg che sicuramente, si sarebbero incontrati.

Fin da bambino la passione per il mare ha segnato la sua vita permettendogli di perfezionare la conoscenza delle tecniche a vela latina. Durante le sue vacanze scolastiche s’imbarcava sui gozzi e menaide delle coste laziali del pescatore di Anzio Paolino Martino.

La meta da raggiungere era l’Antartide seguendo il progetto di Giacomo Bove che al tempo incontrò grande entusiasmo generale, ma la spesa fu troppo elevata e fu accantonato.

Il C.te Ajmone-Cat con le sua imprese in Antartide nel 69 e nel 73 riportò “l’Italia all’epoca delle grandi spedizioni geografiche”, come affermò il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Roselli Lorenzin, durante la cerimonia in cui gli consegnava la Medaglia d’oro di benemerenza marinara.

Nel 1992 partecipò con grande successo alle Colombiadi e nel 1997 ha preso parte alla regata dei grandi velieri Cutty Sark gemellandosi con il veliero venezuelano “ Simon Bolivar”Nel 2002 dopo un restauro presso i cantieri Palomba il San Giuseppe Due tornava ad Anzio con bordo il suo Comandante e gli equipaggi dei suoi viaggi antartici.

Questa volta la splendida feluca a vele latine tornava per essere collocata a riposo nel caveu costruito apposta accanto alla casa del comandante.

I ricordi del San Giuseppe Due e dell’Antartide hanno trovato sede nella villa del Comandante e alla sua scomparsa sono stati donati al museo di Napoli e al Museo dell’Antartide di Trieste, dove è quasi pronta una sala in onore del comandante e dei suoi viaggi Antartici.

Il San Giuseppe una piccola menaide dopo il restauro dei mastri Palomba è stato donato al Museo del Mare di Napoli. Naviga con tutto il suo splendore mentre il Glorioso San Giuseppe Due donato alla Marina Militare con l’accordo del Comune di Anzio per il suo restauro e manutenzione dal 3 giugno 2010 è in cantiere ad Anzio, attende ancora oggi di ritornare al suo splendore a onorare i nobili propositi del Comandante Giovanni Ajmone Cat.

Di recente Il sindaco di Anzio m’informa sul restauro del San Giuseppe Due, “ci sono dei cavilli burocratici per un costo  elevato e si sta facendo un tentativo attraverso le Associazione L’UNPLI di cui non si sa ancora nulla”.

Il San Giuseppe Due è chiuso nei cantieri Gallinari di Anzio da quasi cinque anni, dove attraverso il solo contribuito della Signora Rita Ajmone Cat sono stati eseguiti i primi lavori di restauro.

E’ il caso di ricordare che il comune di Anzio si era impegnato con la Marina Militare cui è stato donato il veliero attraverso un accordo pubblicato sul registro pretorio comunale che prevedeva il restauro e il mantenimento del veliero per  utilizzarlo come nave scuola dedicata ai giovani.

Nobile intento suggellato da parole e uno scritto che a oggi sembra valere poco più di niente.

Si parla di circa Centosessantamila euro per il restauro del veliero che suddivisi nei cinque anni sarebbero circa trentaduemila euro annui per un restauro di lavori programmati. Costruito in meno di un anno per un’impresa unica nel suo genere.

E’ quasi implicito pensare che non ci sia la volontà di avere nel porto di Anzio un’imbarcazione che darebbe un lustro culturale e storico tanto quanto altri personaggi importanti.    

A questo punto spero di vivo cuore che salti fuori un interesse positivo prima che l’unita si rovini tenendo conto dei costi di rimessaggio che ogni mese aumentano.

La piccola menaide a vela latina omonima del Comandante donata a Napoli al Museo del Mare oggi restaurata naviga con tutto il suo splendore mentre Il Motoveliero antartico è ostaggio di una becera e disinteressata burocrazia.

Nel 1995 il Comandante aveva presentato un progetto al comune di Anzio per edificare all’interno della sua proprietà una scuola navale annessa al museo Antartico da lui costruito che poi alla sua morte sarebbe passato alla città. Ebbene al momento della donazione i cimeli sono andati a finire al Museo dell’Antartide di Trieste e il Museo del Mare di Napoli insieme la Menaide a vela latina di 7.30 mentre i M/V San Giuseppe Due in cantiere ad Anzio. Una speranza di quasi cinque anni di vederlo in mare.

Siamo onorati di aver divulgato in quest’anno le imprese del Comandante attraverso l’ esposizione video fotografica itinerante che ha riscontrato un lodevole interesse da parte di chi ama il mare e la storia,  portando l’effige della città di Anzio in diverse località.

Desidero ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile commemorare questa giornata dedicata al C.te Giovanni Ajmone Cat .

E’ mio e nostro desiderio che il San Giuseppe Due torni al più presto in mare e navigare su nuove rotte.

La memoria è determinante.

È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo, perché essa dovrebbe arricchire la vita, dar diritto a fare dei confronti, la possibilità di pensare a errori o cose giuste fatte. Non si tratta di un esame di coscienza, ma di qualche cosa che va al di là, perché con la memoria si possono fare dei bilanci, delle considerazioni, delle scelte, perché credo che un politico, uno scrittore, un poeta, uno scienziato, un lettore, un agricoltore, un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo. Non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa di più, che dà molto valore alla vita.

 

Andrea Cafà

 

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Spoleto Arte 2016: appuntamento espositivo importante a cura di Vittorio Sgarbi

Ritorna nel 2016 l’appuntamento artistico della mostra di “Spoleto Arte” a cura di Vittorio Sgarbi, ambientata nello storico Palazzo Leti Sansi, nel centro di Spoleto, che da anni miete migliaia di visitatori e vede come protagonisti in esposizione artisti di rilievo, del panorama contemporaneo internazionale. Il vernissage, è fissato per il prossimo 25 giugno, con una prestigiosa cerimonia inaugurale. La direzione organizzativa, è del manager della cultura Salvo Nugnes.

Sgarbi, nel commentare l’iniziativa, che gode di forte risonanza mediatica, ha dichiarato “È nata Spoleto Arte, concepito come un osservatorio dell’arte contemporanea, nella quale confluisce un gruppo selezionato di artisti, con caratteristiche distintive proprie e stili diversi, appartenenti al panorama attuale, riuniti insieme in esposizione, creando una commistione eterogenea, ma al contempo armoniosa di generi espressivi. Ho accettato di guidare la mostra di Spoleto Arte, complementare al festival dei due mondi, con l’obiettivo di fare conoscere e riconoscere artisti più e meno giovani, dando voce alla loro libera creatività, talvolta soffocata”.

L’organizzatore Salvo Nugnes, spiega “La scelta della location ospitante riconferma anche per il 2016 il secolare Palazzo Leti Sansi, situato nel cuore del centro storico spoletino, in posizione nevralgica. È quel suo patrimonio prezioso, di epoca passata, che ci trasmette tutta a magica suggestione e quella bellezza speciale, dal sapore antico. La nobile struttura permette di dare il massimo risalto alle creazioni esposte e di valorizzare e rafforzare al meglio la loro carica emozionale. La mostra farà da cornice simbolica a degli interessanti eventi culturali, che si terranno durante il periodo espositivo, tra cui il premio Margherita Hack, che è alla sua terza edizione e vuole celebrare la memoria e il ricordo dell’indimenticabile Margherita Hack, la signora delle stelle, in concomitanza con l’anniversario della sua scomparsa. La giuria di qualità designata, è composta da Sgarbi, Francesco Alberoni, Antonino Zichichi, Katia Ricciarelli, Ezio Mauro. A presentare sarà Silvana Giacobini. Saliranno sul palco come premiati tanti nomi di spicco, che si sono distinti per particolari meriti professionali e artistici. Tra i premiati degli scorsi anni, ricordiamo Carlo Verdone, Patrizia Pellegrini, Barbara De Rossi”.

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Premio Margherita Hack 2016: omaggio in ricordo alla grande scienziata

Si terrà il 26 giugno 2016, la terza edizione del Premio Margherita Hack, istituito per commemorare il ricordo della mitica signora delle stelle, Margherita Hack, la famosa scienziata astrofisica, in occasione dell’anniversario della sua scomparsa. Ideatore e organizzatore dell’evento, è il manager della cultura Salvo Nugnes. L’iniziativa, si svolgerà all’interno del secolare Palazzo Leti Sansi, a Spoleto, in concomitanza con la grande mostra di Spoleto Arte, curata da Vittorio Sgarbi, che rappresenta “Un’osservatorio dell’arte contemporanea”.

Salvo Nugnes, ha spiegato “La giuria di qualità, è composta da personaggi del calibro di Sgarbi, Katia Ricciarelli, Antonino Zichichi, Francesco Alberoni, Ezio Mauro. Come nelle scorse edizioni, saranno scelti nomi di spicco, che si sono distinti per particolari meriti, personali e professionali, suddivisi per categorie di premiazione. Tra i premiati del 2015 abbiamo avuto Carlo Verdone e Federica Pellegrini”.

Inoltre, ha aggiunto “Questo premio, vuole essere un simbolico ringraziamento a Margherita, per tutto ciò che la sua sincera amicizia mi ha regalato e per il tesoro inestimabile di sapere e di conoscenza, che ha -lasciato in eredità- a tutti quanti noi e alle generazioni future. Qualunque parola, per descrivere questa donna straordinaria potrebbe sembrare riduttiva. Me la voglio immaginare sorridente e immersa nella scia della luce radiosa dell’universo cosmico e dello spazio interplanetario, che ha studiato con tanta passione dedizione”.

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Museo Ferrari:gli scenari marini della pittura di Stjepko Mamic in mostra a Spoleto arte

Sabato 17 ottobre 2015, il prestigioso Museo Ferrari a Maranello, in via Dino Ferrari 43, accoglie la mostra collettiva “Creatività vincente”, a cui prendono parte rappresentanti di spicco dell’arte contemporanea, italiani e stranieri. Tra i partecipanti all’esposizione c’è il pittore Stjepko Mamic. In concomitanza, è previsto lo svolgimento del workshop “Storie di successo” con personaggi del calibro di Vittorio Sgarbi, Francesco Alberoni, Luca Badoer, Katia Ricciarelli, Alviero Martini, Arrigo Cipriani. L’ideatore e organizzatore dell’evento è il manager della cultura Salvo Nugnes.

In riferimento alla pittura di Mamic viene sottolineato: “Mamic lascia trapelare l’impeto e la volontà, di chi vuole senza artifici ridondanti e meccanismi sofisticati, fare arte e rimanere sempre se stesso. Le visioni pittoriche presentate offrono prospettive di ambienti e scenari ispirati dal contesto marino, rievocano idilliaci -paradisi della natura- e sono avvolti da un afflato di poetico lirismo di contorno”.
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Venezia: Intervista al Prof Vittorio Sgarbi in occasione della mostra Spoleto incontra Venezia presso Milano Art Gallery Pavillion

Sabato 10 Ottobre 2015 verrà inaugurata la prestigiosa mostra “Spoleto incontra Venezia”, organizzata del manager della cultura Salvo Nugnes, con la curatela di Vittorio Sgarbi. L’interessante iniziativa artistica sarà in allestimento fino alla fine del mese presso “Milano Art Gallery Pavillion” situato in Calle dei Cerchieri, nel cuore di Venezia. A fare da fiore all’occhiello al grande evento, la mostra “D’Io” del celebre artista Gino De Dominicis.
Di seguito l’intervista al Prof. Vittorio Sgarbi:

1) Professore, abbiamo avuto notizia, che si rinnova l’appuntamento annuale della grande mostra di “Spoleto incontra Venezia”, a fronte del successo ottenuto lo scorso anno, che quest’anno si terrà presso la Milano Art Gallery a Venezia. Come nasce l’idea di collegare simbolicamente due poli centrali per la diffusione dell’arte e della cultura in generale, come sono Spoleto e Venezia?

Per diverso tempo, all’ incirca per tre anni, sono stato il direttore artistico di Spoleto e della Biennale Arte al Padiglione Italia, quindi in quel periodo avevo due funzioni, per questo e fu facile collegare l’una e l’altra. All’epoca io facevo le mostre a Spoleto per il Festival dei Due Mondi; solo più tardi ho iniziato a collaborare con Salvo Nugnes per Spoleto Arte. Spoleto Arte è nata quale “osservatorio dell’arte contemporanea”, vi confluisce un selezionato gruppo di artisti, con caratteristiche e stili vari, appartenenti al panorama attuale, riuniti in una collettiva, dando così origine ad una commistione di generi espressivi eterogenei e armoniosi.

2) Come si svolgerà questa importante iniziativa, da Lei curata?

“Spoleto incontra Venezia” verrà inaugurata il 10 Ottobre e durerà fino alla fine del mese. L’iniziativa riprende il concetto di “osservatorio sull’arte contemporanea” su cui sia basa anche “Spoleto Arte”, mettendo in mostra le opere di artisti sia affermati sia emergenti, appartenenti a generi artistici differenti e provenienti da tutta Italia e dall’estero.

3) “Spoleto incontra Venezia” sarà allestita presso la Milano Art Gallery a Venezia. Qual è la valenza di prestigiose gallerie d’arte come questa?

A Venezia c’è una particolare attenzione per l’arte contemporanea quindi pubblico e privato si incrociano, molti palazzi sono privati quindi non esiste una distinzione tra luogo pubblico e privato come in altri luoghi. Per esempio oggi a Venezia c’è una mostra dell’Azerbaijan in un palazzo privato, ma quello che conta è l’esposizione, quindi il fatto che sia fatta alla Milano Art Gallery va benissimo.

4) Spoleto Arte si terrà in concomitanza con la Biennale di Venezia. Cosa ne pensa della Biennale?

Nel 2011 sono stato incaricato dal Ministero per curare personalmente il Padiglione Italia della 54esima Biennale d’Arte di Venezia. A suo tempo avevo elaborato un progetto che era stato pensato con un criterio originale: gli oltre 200 artisti in esposizione erano stati indicati da scrittori, poeti, registi, uomini di pensiero chiamati a far parte di un Comitato tecnico scientifico, presieduto da Emmanuele F.M. Emanuele. Gli Intellettuali, invece erano stati individuati tra le personalità di riconosciuto prestigio internazionale, volutamente non-critici d’arte. La Mostra degli artisti italiani nel Padiglione Italia è stata un avvenimento senza precedenti: volevo conferirgli una dimensione del tutto inconsueta. Il progetto era esteso a tutte le Regioni e a tutti gli Istituti di Cultura Italiani all’estero e intendeva documentare lo stato dell’arte italiana contemporanea.

5) E dell’attuale edizione della Biennale?

La Biennale quest’anno si è dimostrata essere piuttosto evanescente, non ne rimane che qualche artista, ma è fondamentalmente senza principi e senza opere.

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Roberto Mazzonetto alla grande mostra Spoleto Arte

Ha preso il via con successo la grande mostra di “Spoleto Arte” a cura di Vittorio Sgarbi, che è stata prorogata fino al 27 agosto 2015 all’interno di Palazzo Leti Sansi, situato a Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. Nel gruppo selezionato degli artisti in esposizione si inserisce anche Roberto Mazzonetto.

Mazzonetto, fin dall’infanzia, è rimasto affascinato nel vedere il padre, che con il fuoco, un martello e un’incudine creava oggetti bellissimi. Era colpito nell’osservare il ferro, un materiale così forte e tenace e al contempo freddo in apparenza e sgradevole, che cedeva nelle mani del padre e veniva plasmato e modellato in oggetto artistico. Finiti gli studi inizia a lavorare al suo fianco per imparare il mestiere della lavorazione del ferro battuto nella bottega-laboratorio di famiglia.

Mazzonetto vuole elaborare oggetti, che parlano di sé, che dimostrano al meglio le capacità strumentali acquisite e consolidate nei tanti anni di pratica. Creazioni, che non sono soltanto un risultato ottenuto a livello puramente tecnico, ma che trasmettono al fruitore pensieri, emozioni, sensazioni, lirismo poetico, sensazioni piacevoli e spirito innovativo.

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Alessandro Gozzuti espone alla grande mostra Spoleto Arte

Ha preso il via con positivi apprezzamenti la grande mostra di “Spoleto Arte” che sarà prorogata fino al 27 agosto 2015. L’esposizione, a cura di Vittorio Sgarbi, coinvolge nomi di spicco in ambito artistico ed è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. Rientra nel gruppo dei partecipanti anche Alessandro Gozzuti.

Gozzuti, nativo di Roma, si diploma in Arti della Grafica e Fotografia presso l’Istituto d’Arte a Roma. Consegue il diploma di Illustratore digitale presso l’Accademia di Comunicazione di Milano.

Autodidatta nello studio del disegno prospettico, nel corso degli anni si concentra in modo particolare sulla geometria non euclidea, sperimentando tecniche anamorfiche e iperboliche della prospettiva. Passando dallo studio dell’opera di maestri come Escher, Gozzuti arriva a sviluppare un originale e personalizzato stile espressivo pittorico e un suo peculiare linguaggio comunicativo, basato sulle distorsioni iperboliche della dimensione di prospettiva.

Per lui anche il supporto risulta coinvolto nel processo di curvatura e la cornice, considerata da sempre quale elemento puramente decorativo e marginale dell’opera pittorica, diventa espressione del suo contenuto sostanziale. Una dimensione creativa quella di Gozzuti, in cui pittura e scultura si fondono insieme in perfetta sinergia, generando una commistione di sorprendente e coreografica prospettiva.

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Alla grande mostra di Spoleto Arte tra le presenze di spicco Peppe Romano

Ha preso il via con ottimi consensi la grande mostra di “Spoleto Arte” sotto l’autorevole curatela di Vittorio Sgarbi, che verrà prolungata fino al 27 agosto ed è racchiusa all’interno del Palazzo Leti Sansi a Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. La gestione direttiva è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. Tra le presenze di spicco c’è il pittore Giuseppe Romano, conosciuto con lo pseudonimo d’arte di Peppe. Nativo di Napoli, vive nella provincia, a Quarto Flegeo.

Le aspirazioni artistiche lo accompagnano e lo stimolano fin dalle scuole elementari e medie, ricevendo esortazioni a proseguire negli studi. Consegue il diploma di geometra e si iscrive all’università di architettura, seguendo anche lezioni di disegno presso l’accademia di belle arti.

La frase emblematica, simbolo della sua ispirazione è: “Buttare giù opere, sensazioni, disegni, effetti, colori. Costruire immagini, spinte verso l’alto. Il coraggio di dire, di fare. L’inesprimibile, che diventa possibile”.

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Il 24 luglio Spoleto Arte farà da cornice al docu-film “Sgarbistan” dedicato a Vittorio Sgarbi

Nel contesto della grande mostra di “Spoleto Arte” a cura di Vittorio Sgarbi, allestita fino al 27 agosto 2015 a Spoleto presso l’antico Palazzo Leti Sansi, situato tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato, si attende un evento speciale in data Venerdì 24 Luglio, alle ore 21.00, con la programmazione del docu-film “Sgarbistan” dedicato al noto critico. L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”.

La regista milanese che ha realizzato questo particolare documentario, Maria Elisabetta Marelli, ha trovato la giusta distanza per riuscire a descrivere, senza usare filtri, 37 giorni, suddivisi nell’arco di 3 mesi, della vita di Sgarbi, creando un documentario, che racconta anche Vittorio, cioè l’uomo che c’è dietro il personaggio. In questo lasso di tempo il professore ha visitato 42 mostre e 35 chiese, ha rilasciato 73 interviste, è intervenuto in 27 conferenze, ha visionato il materiale di 25 artisti, ha pernottato in 31 alberghi e ha dormito a casa soltanto per 2 notti. Testi, prefazioni, introduzioni, articoli e libri scritti in tale periodo non si contano.

La Marelli, filmmaker dallo sguardo guerriero e dalla voce fatata, ha tenuto una camera a mano giorno e notte, da Parigi a Salemi, dalle Marche a Genova, dalla camera da letto ai ristoranti, dal bagno degli hotel alla sua casa-museo di Ro Ferrarese, raccogliendo 190 ore complessive di girato inedito, che nel montaggio sono state rielaborate a 75 minuti di film effettivo. In riferimento alla scelta del titolo, spiega: “Sgarbistan significa simbolicamente un ultra-regno senza confini fisici, ma solo intellettuali, di cui Sgarbi è monarca assoluto e la cui capitale geografica è la città nella quale in quel momento lui si trova“.

Definito «geniale e vertiginoso» da Il Giornale, considerato «una piccola, forse involontaria, “grande bellezza”» da La Repubblica e come «ritratto rivelatore» di Vittorio Sgarbi dal Corriere della Sera, “Sgarbistan” fa luce sulla vita privata oltre che professionale dell’autorevole critico d’arte, evidenziando anche il lato umano e meno conosciuto del più tenace difensore delle bellezze d’Italia, animato da un forte senso di giustizia, tra amore per l’arte e sdegno verso ogni forma di ignoranza.

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L’arte pittorica classica di Anna Galanga alla mostra di “Spoleto Arte” a cura di Vittorio Sgarbi

In occasione della grande mostra di “Spoleto Arte” curata da Vittorio Sgarbi, sarà possibile visionare l’arte pittorica di matrice classica figurativa di Anna Galanga. L’iniziativa è stata prolungata a grande richiesta fino al 27 agosto 2015, allestita presso il Palazzo Leti Sansi, situato tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato a Spoleto. La gestione organizzativa è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte.

La Galanga, che è scenografa e docente d’arte, vive e lavora a Tirano (SO). Trascorre 15 anni di studi artistici tra Milano, Parigi e Atene. Prende la maturità in arti grafiche europee e si forma all’accademia di Brera, in un ambiente particolarmente stimolante. Si laurea con lode in Storia dell’arte e consegue il diploma di pittura. Prosegue la formazione frequentando i corsi di scenografia e di scultura. Al centro Pompidou, durante una conferenza stampa, ha il privilegio di conoscere Salvador Dalì, che con le sue sublimi opere le indicherà il futuro percorso artistico, il “mito consolatore”, nel quale la norma della bellezza ideale aveva ispirato la concezione della vita e del mondo.

Partecipa ad importanti mostre collettive e realizza esposizioni personali in Italia e all’estero. Seguono i primi riconoscimenti nazionali e internazionali. Inizia un percorso pittorico individuale, convertendo in essenze figurative la sua forza vitale e di insegnamento. Lontana dalla confusione visiva e dal tumulto senza forma, che ferisce la sua sensibilità di persona incline agli ideali estetici, oppone una cultura desiderosa di umanesimo e di interiorità.

 

 

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Opere di Carmelo Compare alla grande mostra “Spoleto Arte” a cura di Vittorio Sgarbi

È stata ufficialmente prolungata fino al 27 agosto 2015 la grande mostra di “Spoleto Arte” a cura di Vittorio Sgarbi, che vede la partecipazione di artisti rinomati, tra i quali rientra Carmelo Compare. L’esposizione è allestita nel Palazzo Leti Sansi, nel centro storico di Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato ed è visitabile ad ingresso libero. La direzione organizzativa è del manager della cultura Salvo Nugnes.

Descrivendone lo stile pittorico, è stato commentato: “Eleganza stilistica ed equilibrio formale sono le caratteristiche salienti ravvisabili nelle opere di Compare. Egli cerca nell’arte un antidoto contro l’aridità esistenziale della nostra epoca e il degrado della società attuale. Compare si rapporta con la quotidianeità per evidenziare come l’immagine classica appartiene al divenire e rientra nella previsione futura, se viene arricchita e integrata da acuti spunti riflessivi e da elementi simbolici e metaforici, acquisendo una profonda valenza, in funzione di una -pittura a sfondo sociale-“.

Viene anche sottolineato come è possibile comprendere appieno la pittura di Compare lasciandosi trasportare dall’emozione spontanea e seguendo il fluire dinamico delle figurazioni e dell’impianto scenico, che producono effetti di accattivante composizione cromatica, assimilabili agli spazi emotivi e percettivi del suo sentire interiore nella fase elaborativa.

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“Spoleto Arte”: in esposizione le creazioni artistiche di Gabriella Ventavoli

A grande richiesta la mostra collettiva di “Spoleto Arte” con la curatela di Vittorio Sgarbi verrà prolungata fino al 27 agosto 2015, con l’esposizione di una vasta quantità di opere appartenenti a noti esponenti contemporanei, allestite dentro il secolare Palazzo Leti Sansi, situato a Spoleto tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. L’iniziativa di forte risonanza è stata organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. Tra gli artisti coinvolti c’è la pittrice Gabriella Ventavoli, che presenta una serie di quadri di interessante prospettiva.

Nell’inquadrare la sua impostazione stilistica è stato scritto: “Quelle della Ventavoli sono creazioni, che si presentano scandite da un surrealismo fantastico, che racchiude anche degli importanti messaggi esistenziali e contiene l’enfasi emozionale dell’autrice, immersa e avvolta in un travolgente e variopinto mare cromatico, dove prevalgono l’energia vitale e le forme appartenenti al suo mondo interiore e spirituale, espressione della forza d’inventiva e del prorompente estro creativo. La chiave di lettura interpretativa è articolata, sfaccettata, densa di variabili, che vengono modificate gradualmente e progressivamente ad ogni sguardo attento del fruitore, verso ogni particolare nascosto e celato, che viene poi rilevato e osservato accuratamente con occhio sensibile. Le immagini possiedono una dimensione attrattiva di sinuoso e flessuoso movimento plastico, che le rende vitali e animate, quasi come nelle sequenze di un fotogramma in costante evoluzione dinamica“.

La Ventavoli nel suo percorso artistico è particolarmente impegnata nella divulgazione di importanti tematiche e messaggi sociali sulla tutela, la difesa e la salvaguardia dell’ambiente e dell’habitat circostante, che vuole trasmettere e condividere con il fruitore attraverso la sua arte, per stimolare profonde riflessioni, andando oltre il puro impatto estetico delle creazioni.

 

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A Spoleto Arte esposte le tele di Giuseppe Oliva

È stata ufficialmente prolungata fino al 27 agosto 2015 la grande mostra di “Spoleto Arte” con la curatela di Vittorio Sgarbi; è visitabile ad ingresso libero a Palazzo Leti Sansi, a Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. La direzione organizzativa è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte. Tra le presenze di spicco in esposizione c’è il pittore Giuseppe Oliva che propone una serie di tele improntate all’informalismo astratto e materico e realizzate utilizzando la spatola al posto del pennello.

Nell’individuare i caratteri salienti del suo stile, è stato scritto: “Lo spirito creativo e la vena immaginaria si ribellano alle costrizioni mentali che l’apparenza e la scorza esterna delle cose nel loro realismo tendono ad imporre. Oliva è stimolato ad astrarre dagli aspetti contingenti, a compiere una sorta di scandaglio analitico del reale alla ricerca di un ordine codificato, costituito da schemi e strutture essenziali che non hanno bisogno di impalcature e orchestrazioni figurative per sprigionare la loro coinvolgente essenza contenutistica e per attirare e conquistare la curiosità e l’attenzione da parte dello spettatore“.

Inoltre si evidenzia: “Chi guarda viene indotto e sollecitato ad una forma d’interpretazione svincolata e scevra da filtri e barriere e viene lasciato assolutamente libero di percepire e recepire, nel massimo risveglio sensoriale, con un’interazione compenetrante. Da autentico artista guidato dall’anima, cede al bisogno viscerale di mostrare la sua visione, la sua consapevolezza d’essere e d’esistere, per condividerle con il fruitore“.

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Spoleto Arte: Gabriella Martino presenta la sua arte pittorica

Grande affluenza di visite alla mostra collettiva di “Spoleto Arte” curata da Vittorio Sgarbi e allestita fino al 31 agosto 2015 dentro l’antico Palazzo Leti Sansi a Spoleto, nel cuore del centro storico, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. Ad organizzare l’importante iniziativa è il manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”. Tra i protagonisti dell’esposizione c’è la pittrice Gabriella Martino.

Individuando le componenti distintive del suo stile, è stato spiegato: “È una pittura d’ordine informale quella, che mette in campo la Martino, particolarmente attenta alle vibrazioni materiche e scrupolosa custode d’una gestualità che diventa lo strumento portante fondamentale della sua esplicazione creativa. Nella sperimentazione pittorica ella combatte e al contempo ama il colore e lo fa suo, distribuendolo sulla superficie con la potenza incalzante e l’enfasi sferzante della tecnica strumentale consolidata, congiunta e connessa saldamente al pensiero e al pathos, che l’accompagnano e la sorreggono”.

E viene anche sottolineato: “Indagando e analizzando meticolosamente le variabili delle declinazioni cromatiche e le gradazioni delle sfumature dei pigmenti, arriva ad elaborare un linguaggio personalizzato di efficace e incisivo impatto scenico, che si spinge a tracciare i -labirinti- in cui si snoda e si dipana il pensiero introspettivo di donna-artista. Vitalità sperimentale e forza creativa contraddistinguono la sua pittura e il multiforme e poliedrico tessuto espressivo di matrice simbolista, collocandola di buon conto nel variegato comparto dell’arte contemporanea”.

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Complimenti ed elogi per la grande mostra “Spoleto Arte” curata da Vittorio Sgarbi

A fronte del recente successo inaugurale della grande mostra di “Spoleto Arte” allestita all’interno del Palazzo Leti Sansi, nel cuore di Spoleto, sotto l’esperta curatela di Vittorio Sgarbi e con la direzione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”, il noto cantautore Luca Maris, da sempre molto appassionato di arte, ha voluto visitare il contesto espositivo. Nell’occasione, si è complimentato con il selezionato gruppo di artisti presenti, appartenenti al panorama dell’arte contemporanea, e ha particolarmente apprezzato le opere pittoriche di Amanda Lear, ammirandone la fantasiosa capacità creativa e il vivace e originale estro.

 

Maris ha dichiarato: “Queste iniziative sono sempre molto positive per incentivare e stimolare la diffusione dell’arte in generale e per dare risalto ad artisti meritevoli e talentuosi. Senza dubbio, l’autorevole curatela del Prof. Sgarbi è una garanzia di qualità e di livello e un ulteriore valore aggiunto per l’iniziativa. Inoltre, l’ambientazione spoletina, così suggestiva e affascinante, regala una cornice perfetta all’esposizione. Spoleto è una risorsa preziosa per il nostro Paese, così come per il resto del mondo, con un patrimonio di tradizione storica, artistica e culturale tramandato nei secoli, che bisogna sempre conservare e custodire nel tempo, anche per dare l’esempio giusto da seguire alle generazioni future, che dovranno imparare a tutelarlo al meglio“.

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“Premio Margherita Hack”: Ospiti di grande spicco in onore della grande scienziata e astrofisica scomparsa nel 2013

La seconda edizione del “Premio Margherita Hack” ideata e organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”, ha visto la presenza di un nutrito pubblico convogliato per l’occasione presso il secolare Palazzo Leti Sansi, nel centro storico di Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato, che il 28 giugno ha ospitato l’importante cerimonia di premiazione. Tra gli intervenuti anche il talentuoso cantautore e musicista Luca Maris, che da grande ammiratore della Hack ha tenuto ad assistere al simbolico evento commemorativo in suo onore, a due anni dalla scomparsa dell’illustre scienziata astrofisica, il cui ricordo è rimasto per tutti indelebile.

 

Tra i membri della giuria di qualità era presente il Prof. Antonino Zichichi, sul quale Maris ha commentato: “Lo considero un autorevole fisico ed esperto divulgatore scientifico con fama internazionale, attivo anche nel campo della fisica delle particelle elementari, oltre che ad essere un importante professore emerito del Dipartimento di Fisica superiore dell’Università di Bologna. Zichichi è diventato molto conosciuto, stimato e apprezzato dal grande pubblico per la fervida attività di divulgazione, essendo un prolifico autore di saggi, libri e testi in materia, nonché per le sue frequenti apparizioni televisive”.

 

Nell’individuare una frase emblematica pronunciata dalla Hack, Maris dice: “Quella, che più mi è rimasta impressa è -Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché, se non si riesce a distinguere il bene e il male, quella che manca è la sensibilità, non la religione”.

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“Sgarbistan”: film documentario dedicato al noto critico d’arte Vittorio Sgarbi proiettato durante la mostra di “Spoleto Arte”

Nel contesto della grande mostra di “Spoleto Arte” a cura di Vittorio Sgarbi, che si svolge dal 27 giugno al 27 luglio a Spoleto, presso l’antico Palazzo Leti Sansi, situato tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato, si attende un evento speciale in data Venerdì 24 Luglio, alle ore 21.00, con la programmazione del docu-film “Sgarbistan” dedicato al noto critico. L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”.

La regista milanese che ha realizzato questo particolare documentario, Maria Elisabetta Marelli, ha trovato la giusta distanza per riuscire a descrivere, senza usare filtri, 37 giorni, suddivisi nell’arco di 3 mesi, della vita di Sgarbi, creando un documentario, che racconta anche Vittorio, cioè l’uomo che c’è dietro il personaggio. In questo lasso di tempo il professore ha visitato 42 mostre e 35 chiese, ha rilasciato 73 interviste, è intervenuto in 27 conferenze, ha visionato il materiale di 25 artisti, ha pernottato in 31 alberghi e ha dormito a casa soltanto per 2 notti. Testi, prefazioni, introduzioni, articoli e libri scritti in tale periodo non si contano.

La Marelli, filmmaker dallo sguardo guerriero e dalla voce fatata, ha tenuto una camera a mano giorno e notte, da Parigi a Salemi, dalle Marche a Genova, dalla camera da letto ai ristoranti, dal bagno degli hotel alla sua casa-museo di Ro Ferrarese, raccogliendo 190 ore complessive di girato inedito, che nel montaggio sono state rielaborate a 75 minuti di film effettivo. In riferimento alla scelta del titolo, spiega: “Sgarbistan significa simbolicamente un ultra-regno senza confini fisici, ma solo intellettuali, di cui Sgarbi è monarca assoluto e la cui capitale geografica è la città nella quale in quel momento lui si trova“.

Definito «geniale e vertiginoso» da Il Giornale, considerato «una piccola, forse involontaria, “grande bellezza”» da La Repubblica e come «ritratto rivelatore» di Vittorio Sgarbi dal Corriere della Sera, “Sgarbistan” fa luce sulla vita privata oltre che professionale dell’autorevole critico d’arte, evidenziando anche il lato umano e meno conosciuto del più tenace difensore delle bellezze d’Italia, animato da un forte senso di giustizia, tra amore per l’arte e sdegno verso ogni forma di ignoranza.

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Ospiti di grande spicco al “Premio Margherita Hack” in onore della grande scienziata e astrofisica scomparsa nel 2013

Il noto cantautore e musicista campano Luca Maris ha assistito alla seconda edizione del “Premio Margherita Hack” che si è svolto con grande successo il 28 giugno presso il secolare contesto di Palazzo Leti Sansi a Spoleto, con l’organizzazione del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”, che ha voluto commemorare simbolicamente l’illustre scienziata astrofisica a due anni dalla sua scomparsa, per mantenerne sempre vivo il ricordo nella memoria collettiva. Nell’occasione Maris ha assistito con piacere alla cerimonia ufficiale di premiazione, che ha visto consegnare lo speciale riconoscimento a personalità rinomate del panorama attuale, che sono stati designati per particolari meriti. Tra i nomi di spicco anche Carlo Verdone e Federica Pellegrini.

Maris, nell’esprimere una riflessione a commento sulla Hack, sottolinea: “Ha lasciato un segno indelebile nella storia. Per me ha avuto il grande merito di aver esplorato l’universo attraverso i raggi ultravioletti, a partire da una stella nota, conosciuta come -epsilon aurigae-. Personalmente, mi sono avvicinato e appassionato alla scienza astrofisica grazie alla Hack. Mi ha sempre incuriosito molto il suo mondo e tutto ciò che riguarda quella materia. Tra i libri che ho letto scritti da lei, ho apprezzato molto quello intitolato -Stelle, pianeti e galassie- scritto insieme a Massimo Ramella, che è una sorta di viaggio nella storia dell’astronomia, dall’antichità fino ai giorni nostri“.

E proseguendo, nell’individuare un interessante parallelo di confronto tra arte, scienza e musica, spiega: “L’arte può aiutare l’uomo a fermarsi per osservare, riflettere e contemplare, come la scienza al contempo può aiutare nel processo della conoscenza di noi stessi e del nostro viaggio umano. La musica può portarci lontano, nell’immensità delle sensazioni, delle emozioni, degli affetti. Con la musica possiamo immergerci nei misteri, che avvolgono e sono parte dell’essere umano e possiamo viaggiare nell’infinito e nell’eterno e ritornando nel nostro piccolo essere, ci sorprendiamo di sentirci rinnovati e rinvigoriti“.

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Aviva Assicurazioni partner alla prestigiosa mostra “Spoleto Arte”

In concomitanza con la manifestazione internazionale del Festival dei Due Mondi, la città umbra di Spoleto ospiterà a breve la prestigiosa mostra “Spoleto Arte”, che darà la possibilità a un nutrito gruppo di artisti, nazionali e internazionali, di esporre le loro opere all’interno del sontuoso Palazzo Leti Sansi, situato proprio nel cuore della città, in Piazza del Mercato. La grande mostra avrà luogo dal 27 giugno al 27 luglio, con la curatela del Prof. Vittorio Sgarbi e l’organizzazione del manager Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”. L’inaugurazione è fissata per sabato prossimo, 27 giugno, alle ore 18.30.

È in questo meraviglioso contesto che Aviva Assicurazioni si inserisce come partner per quanto riguarda la copertura assicurativa. Aviva, con oltre 300 anni di storia, è il principale gruppo assicurativo in Gran Bretagna ed è tra i leader in Europa. In Italia dal 1921, vanta una capillare presenza sul territorio, grazie alle reti di agenzie plurimandatarie, broker e promotori finanziari e agli accordi con tre dei principali gruppi bancari del panorama italiano. Aviva opera sia nel ramo Vita che nell’area Danni, offrendo ai propri clienti soluzioni assicurative complete rivolte alla soddisfazione dei bisogni degli individui, della famiglia e delle imprese.

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L’attesissima mostra di “Spoleto Arte” avrà come partner Ciaccio Broker

Manca pochissimo all’inizio della mostra “Spoleto Arte”, allestita presso il secolare Palazzo Leti Sansi, nel cuore della città umbra di Spoleto, in Piazza del Mercato, dal 27 giugno al 27 luglio 2015. L’iniziativa è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e curata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi e cade in concomitanza con il Festival dei Due Mondi, manifestazione che ogni anno accoglie migliaia di turisti e appassionati d’arte da tutte le parti del mondo. All’iniziativa parteciperanno con le proprie opere straordinarie e uniche artisti contemporanei di fama ed elevato livello culturale.

Alla prestigiosa mostra collabora come partner la compagnia assicurativa Ciaccio Broker. La società ha sede a Milano ed è guidata da Massimo Ciaccio, insieme al figlio Gabriele. Ciaccio Broker offre ai privati e alle aziende contratti e risoluzioni per tutte le problematiche legate al settore ed è in grado di coprire ogni tipo di esigenza nel mercato assicurativo sia nazionale che internazionale. Inoltre, è presente una divisione chiamata “Fine Art”, che si occupa di coperture commerciali per grandi mostre ed eventi artistici.

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L’arte fotografica di Maty Galafate alla mostra Spoleto Arte a cura di Sgarbi

L’arte fotografica di Maty Galafate è presente nella grande mostra collettiva di “Spoleto Arte” che si svolge dal 27 giugno al 27 luglio 2015 con la curatela del Prof. Vittorio Sgarbi, presso il sontuoso contesto spoletino del Palazzo Leti Sansi, situato tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. L’iniziativa di rilevanza internazionale coinvolge un selezionato gruppo di esponenti di fama del panorama contemporaneo ed è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte.

Sulla Galafate è stato commentato: “La sua arte fotografica di moderna applicazione raccoglie un immaginario corposo, condensato in un patrimonio di immagini reali e irreali, di sensazioni percettive interiori e inconsce, intrecciate in una -texture- di forte intensità, che si colora di fantasia e si proietta nella visione di futuro. Gli scenari ricavati tramite la lavorazione ottenuta con la digital art e la fotocomposizione delineano delle raffigurazioni, che vogliono canalizzare e orientare l’attenzione del fruitore verso messaggi, provenienti dalla sensibilità creativa dell’autrice e dalla consapevolezza di voler guardare oltre, più avanti, di trasformare e modulare la sostanza fotografica attraverso delle tecniche speciali, che consentono dei risultati e delle soluzioni inedite e personalizzate“.

E ancora viene evidenziato: “L’osservatore, dando al contempo forma al sentimento e alla ragione, può liberamente avventurarsi alla ricerca di incipit, pulsioni e suggestioni emozionali, all’interno del dinamico viaggio visionario proposto e può lasciarsi trasportare dalle impressioni visive di intrigante potere comunicativo. L’atmosfera permeante di contorno, costruisce una dimensione prospettica sorprendente in costante evoluzione e imprime all’arte fotografica più tradizionale una vigorosa sferzata di rigenerante innovazione, di cui ella si rende convinta portavoce“.

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Sauro Montesi e la sua arte pittorica a “Spoleto Arte”

L’arte pittorica di Sauro Montesi sarà visionabile nella grande mostra collettiva di “Spoleto Arte” allestita dal 27 giugno al 27 luglio 2015 all’interno del pregiato edificio aristocratico di Palazzo Leti Sansi, ubicato nel centro storico di Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. L’evento è organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte, e raccoglie un selezionato parterre di artisti di spicco del panorama attuale, con opere e generi espressivi diversificati ed eterogenei.

In riferimento al suo percorso artistico, Montesi spiega: “Sono originario di Ancona. Le Marche, all’epoca della mia infanzia, erano terra di fisarmoniche e strumenti. Con il passare degli anni la musica finisce sempre nell’archivio della memoria, mentre la curiosità per tutto ciò che è plastico e visivo aumenta progressivamente, fino ad arrivare alla pittura. Sostanzialmente autodidatta, grazie alle diverse attività svolte al di fuori dell’abito pittorico e artistico, credo di aver acquisito nel corso degli anni una buona conoscenza di materiali e tecniche. Inizialmente, mi sono orientato all’informale e all’astrattismo, che sono stati i miei punti di riferimento, ma ben presto mi sono accorto, che la figura usciva e affiorava di continuo dai quadri. Bastava cercarla e c’era sempre. Posso dire, che l’impronta del figurativo moderno in un certo senso è venuta da sola, anche se continuo ad essere un appassionato estimatore di arte antica e vado sempre volentieri a visitare le mostre e le esposizioni ad essa dedicate“.

Le più recenti partecipazioni di rilievo di Montesi sono state: nel 2013 la Prima Biennale di Palermo; nel 2014 la Triennale di Roma; nel 2015 la Biennale di Londra.

 

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Collaborazione di Girardi Spumanti alla mostra “Spoleto Arte” e al “Premio Margherita Hack”

A breve la secolare ambientazione di Palazzo Leti Sansi, situato proprio nel cuore della città umbra di Spoleto (PG), in Piazza del Mercato, farà da cornice a due esclusivi eventi, la prestigiosa mostra “Spoleto Arte”, allestita dal 27 giugno al 27 luglio e curata dal Prof. Vittorio Sgarbi, con inaugurazione il 27 giugno alle ore 18.30, e la seconda edizione dell’autorevole “Premio Margherita Hack”, che si terrà il giorno successivo, il 28 giugno, dalle ore 11.00. Alla cerimonia, in onore dell’esimia scienziata ed astrofisica, verranno premiati coloro che si sono particolarmente distinti nel campo della scienza, della cultura, dell’arte, del sociale e dell’impegno animalista, selezionati da un’illustre giuria, composta da Francesco Alberoni, Antonino Zichichi, Vittorio Sgarbi, Amanda Lear ed Ezio Mauro. La direzione organizzativa di entrambi gli eventi è del manager Salvo Nugnes.

Nel contesto delle due pregevoli iniziative si inserisce come partner la storica azienda vinicola Girardi, con sede a Farra di Soligo in Valdobbiadene, nella provincia di Treviso. Girardi Spumanti nasce nel 1925, quando il fondatore, Martino Girardi, iniziò a produrre quei vini che avrebbero dato successo all’azienda, in particolare il Prosecco, oggi uno dei prodotti più amati dal pubblico nazionale e internazionale. Grazie all’amore e all’attenzione nella cura dei vigneti e nei processi di produzione, Girardi è oggi un’azienda affermata nel settore, con una lunga tradizione alle spalle e, allo stesso tempo, una lavorazione moderna e innovativa. L’azienda è attualmente nelle mani dell’enologo Luca Girardi, che insieme alle sorelle mette la stessa passione dei suoi predecessori nella realizzazione del “nettare degli dei”, un prodotto di alta qualità, fresco e inebriante, alla continua ricerca della perfezione.

 

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Omaggio di Anna Sticco a Maria Callas alla mostra “Spoleto Arte”

Anna Sticco sarà presente con la sua arte pittorica in omaggio alla celebre soprano Maria Callas, considerata la divina del bel canto lirico per antonomasia, all’interno della prestigiosa mostra di “Spoleto Arte” a cura di Vittorio Sgarbi. L’evento, attesissimo, è fissato dal 27 giugno al 27 luglio 2015 tra le sontuose mura secolari del Palazzo Leti Sansi, antica dimora spoletina situata tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato, con la gestione organizzativa del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”.

La Sticco, che in concomitanza con “Spoleto Arte”, sarà anche protagonista di un’interessante esposizione personale dal titolo “Maria & Callas”, allestita presso l’Associazione culturale Aion Arte dal 28 giugno all’11 luglio 2015, racconta: “La Callas è diventata la mia musa ispiratrice e sono fiera e orgogliosa di essere conosciuta come -la pittrice della Callas-. Negli anni ho progressivamente approfondito la mia conoscenza su questa figura così carismatica, cercando e acquistando documentazioni e materiale vario ed entrando a stretto e diretto contatto con ambienti e persone a lei vicini, per relazioni d’amicizia e rapporti personali e professionali. Lo stilista Pier Cardin, grande amico della Callas, ha dichiarato di ritrovare nei miei quadri, come impresso sulle tele, l’animo vivo e vivace della Callas, in tutta la sua energia e linfa vitale. Nel 2009 mi sono recata a Verona, paese nativo di Meneghini, primo marito della Callas, e ho organizzato una speciale mostra celebrativa. Quel contesto mi ha fornito spunti e riferimenti importanti, per ricostruire la storia, nella sua completezza, che poi ho traslato e riportato sulle tele“.

Nello spiegare il suo pensiero sul concetto di arte, dice: “L’arte è un mezzo indispensabile, uno strumento prezioso e fondamentale per esprimere me stessa, per comunicare il mio moto dell’anima, nella sua essenza più intima e introspettiva. Mi sono cercata uno stile assolutamente personalizzato e mi considero un’artista a tutto tondo, non semplicemente una pittrice, poiché l’arte influisce in modo radicale in ogni mia scelta. Spesso dipingo in orario notturno e sono diventata quasi una nottambula, ma ovviamente prevale in me il bisogno primario e imprescindibile di dipingere. La pittura è un’esigenza alla quale non potrei mai rinunciare“. E prosegue: “Utilizzo prevalentemente la tecnica mista, tenendo l’acrilico come base principale, integrata con la china, i gessetti, le matite, il collage, la foglia oro 24 carati, con una ricerca sempre in evoluzione, sperimentale ed eterogenea“.

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Arte fotografica di Maria Pia Severi a “Spoleto d’Arte”

Maria Pia Severi rientra nel parterre di esponenti affermati dell’arte contemporanea, che prendono parte all’imminente mostra di “Spoleto Arte” prevista dal 27 giugno al 27 luglio 2015, presso il nobile edificio di Palazzo Leti Sansi, di origine seicentesca, che si trova a Spoleto, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. La direzione dell’evento è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di Spoleto Arte, mentre la curatela è affidata al critico Vittorio Sgarbi.

Nel descrivere le caratteristiche peculiari della sua arte fotografica, Sgarbi ha dichiarato: “Le immagini passano e molte non durano. Non hanno la forza di restare e diventano altro, come una percezione che è dentro di noi, indipendentemente dalla realtà dei luoghi. La Severi non vuole che le sue fotografie riproducano alcunché, ma che siano l’equivalente in moto, ed anche remoto, del nostro ricordo e delle nostre sensazioni. Atmosfere oniriche aleggiano tra le forme dai contorni confusi, in cui lo sguardo dello spettatore cattura solamente una nebulosa impressione, dettagli imprecisi, lampi e bagliori di luce. Impossibile non riconoscere qualcosa nell’indistinto e non lasciarsi andare dalle sensazioni suscitate dal ricordo. Presenze costanti e predilette sono le donne, sfuggenti, assorte e affascinanti negli scatti, che suggeriscono la velocità dei loro passi e dei loro pensieri, ma anche l’immobilità di un momento, in cui fermarsi a sorridere“.

Il direttore Alessandro Sallusti ha commentato: “Le immagini raffigurate suscitano immediata curiosità, proprio per la non voluta nitidezza, per quell’intenzionale dimensione di non completa visibilità percettiva, che le rende -entità- evanescenti, avvolte da una magica atmosfera onirica, determinata dalla loro -visione imperfetta-“.

 

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Conto alla rovescia per l’apertura di “Spoleto Arte” con la cura di Vittorio Sgarbi. Straordinaria partecipazione di Amanda Lear

È iniziato il conto alla rovescia per l’apertura ufficiale della grande mostra collettiva di “Spoleto Arte” sotto l’esperta curatela del critico Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, direttore di “Spoleto Arte”, che sarà allestita presso l’elegante contesto nobiliare del Palazzo Leti Sansi, situato nel cuore del centro storico spoletino, nell’antica Piazza del Mercato. L’esposizione verrà inaugurata con un esclusivo vernissage in data sabato 27 giugno alle ore 18.30 e resterà in loco fino al 27 luglio 2015, con ingresso libero al pubblico per le visite. “Spoleto Arte” raduna una selezionata carrellata di opere appartenenti a un circuito di rinomati esponenti del panorama attuale e vuole essere, come definita dal curatore Sgarbi, “un osservatorio sull’arte contemporanea, con l’obiettivo di fare conoscere e riconoscere artisti giovani e meno giovani, dando voce alla loro libera creatività“. Tra i partecipanti di spicco si inserisce la vulcanica Amanda Lear, personaggio di innato carisma e appassionata carica vitale, che propone una corposa serie di quadri con tematiche varie di forte espressività e intensa suggestione.

L’organizzatore Salvo Nugnes spiega: “La pregevole vetrina storica, artistica e culturale di Spoleto mi è diventata particolarmente cara e negli anni si è instaurato e consolidato un rapporto di forte legame sinergico con l’incantevole comprensorio territoriale spoletino, ricco di secolari risorse preziose. L’opportunità di poter organizzare delle iniziative così di ampio respiro e di elevata risonanza a livello nazionale e internazionale, in concomitanza con lo svolgimento del rinomato Festival dei Due Mondi, è per me un autentico motivo di soddisfazione e gratificazione personale, oltre che professionale“.

E aggiunge: “Questa edizione di -Spoleto Arte- 2015 sarà arricchita anche dalla seconda edizione del -Premio Margherita Hack- che si terrà in data 28 giugno all’interno del contesto espositivo, che fungerà da simbolica cornice di contorno all’iniziativa. Questo premio da me ideato vuole essere un simbolico ringraziamento a Margherita, per tutto ciò che la sua amicizia sincera mi ha regalato e per il tesoro inestimabile di sapere e di conoscenza, che ha -lasciato in eredità- a tutti quanti noi. Margherita è e sarà sempre la -signora delle stelle-“.

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Giovanna Mentasti e le sue opere a “Spoleto Arte”

Proveniente da una famiglia di artisti di lunga data, la pittrice Giovanna Mentasti sarà presto in esposizione con le sue suggestive creazioni, all’interno della grande mostra di “Spoleto Arte”, che raduna un circuito selezionato di esponenti contemporanei del mondo dell’arte e aprirà i battenti dal 27 giugno al 27 luglio 2015. Sarà allestita tra le possenti mura dell’antico Palazzo Leti Sansi, situato a Spoleto in posizione centralissima, tra via Arco di Druso e Piazza del Mercato. Il curatore dell’esposizione è il Prof. Vittorio Sgarbi, mentre la direzione organizzativa è del manager della cultura Salvo Nugnes, presidente di “Spoleto Arte”.

Nel descrivere le tematiche ispiratrici della sua originale formula pittorica, prevalentemente orientata al realismo figurativo d’impronta tradizionale, si commenta: “Le figure, che popolano i suoi quadri, ci vengono incontro con anelante e spontaneo candore, con la composta e garbata animazione e ci comunicano un senso della socialità, che appare per certi versi confidenziale, familiare, pervaso dal piacere di farsi immortalare e ritrarre e ispirato dal gusto di una ricerca non problematica, ma bensì affettuosa e rispettosa dell’identità e della diversità degli -altri-. C’è nei confronti della realtà un approccio fiducioso e dunque sincero, diretto, armonioso, rassicurante“.

Inoltre, viene ben sottolineato come “Nei dipinti della Mentasti si delinea il desiderio e l’intento di conoscere e di raccontare la meraviglia della quotidianità, proiettando il suo interesse non unicamente sulle persone, ma nella realtà stessa, che le circonda. Scorrono pagine virtuali di un simbolico diario esistenziale, dove l’occhio del cuore osserva e il moto dell’anima segmenta, scompone, accorpa e ricompone e congiunge la realtà in un mosaico animato da suggestioni, collocandola all’interno di un’atmosfera di avvolgente e soave lirismo aulico di contorno, che pervade l’intera composizione“.

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