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Biennale milano:”Musica e parole” con Cristiano De Andrè e Mauro Corona a spazio Tadini

Cristiano De André e Mauro Corona saranno ospiti dello Spazio Tadini a Milano, in occasione della conferenza a tema “Musica e parole” prevista in data domenica 27 settembre alle ore 19.00. A fare da moderatore sarà il manager della cultura Salvo Nugnes, organizzatore dell’evento. La grande mostra della Biennale Milano, presentata da Vittorio Sgarbi, sarà la cornice artistica di contorno e resterà allestita fino all’1 ottobre 2015.

Per Corona, la carriera di scrittore inizia nel 1997. Nei suoi romanzi e racconti di successo ci porta a contatto con un mondo quasi del tutto scomparso, quello della vita e delle tradizioni nei paesi della Valle del Vajont, un ecosistema che ha subito violenti sconvolgimenti, a seguito della grave tragedia. Personaggi ed echi del passato riaffiorano nelle pagine scritte da Corona, che affronta con uno sguardo appassionato e un po’ malinconico tematiche importanti, come il rapporto dell’uomo con la natura, con le proprie radici e con l’incombente progresso economico e tecnologico.

De André, figlio dell’indimenticabile maestro Fabrizio De André, cresce in mezzo alla musica fin dalla nascita e frequenta i principali nomi della canzone d’autore italiana degli anni Sessanta e Settanta. Studia chitarra e violino al conservatorio e inizia a collaborare alla stesura delle musiche per spettacoli teatrali. Nel 1985 vince il premio della critica a Sanremo per la categoria giovani. Nel 2014 ritorna a partecipare alla kermesse sanremese e vince tra i big il premio della critica Mia Martini con il brano dal titolo “Invisibili” sul quale spiega: “Invisibili racconta le esperienze, che ho vissuto in prima persona durante la mia giovinezza. Racconta di Genova e dell’Italia”.

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Biennale Milano: Spazio Tadini farà da cornice all’incontro “Da donna a donna” di Katia Ricciarelli

Il rinomato Spazio Tadini a Milano, in via Niccolò Jommelli 24, ospita la presentazione del libro di Katia Ricciarelli, dal titolo “Da donna a donna” (Piemme incontri) prevista in data domenica 20 settembre 2015 alle ore 11.00. Ad affiancare la carismatica soprano nel ruolo di relatore, sarà il manager della cultura, nonché organizzatore dell’evento, Salvo Nugnes. La cornice simbolica di contorno è la grande mostra Biennale Milano, presentata da Vittorio Sgarbi, che rimane allestita fino all’1 ottobre 2015.

La Ricciarelli, grazie alla memoria, mette in luce le tappe fondamentali della sua vita, con le difficoltà, i sacrifici, gli studi, che le hanno permesso di affermarsi nel mondo e di ottenere l’obiettivo perseguito con caparbia e determinazione. Nel suo racconto autobiografico non dimentica nessuno, soprattutto chi le è stato vicino nel corso della vita e della carriera. Per questo, all’interno del libro vengono fatti riferimenti a personaggi famosi e non solo, come una sorta di simbolico ringraziamento da parte sua.

La Ricciarelli dice: “Sul palcoscenico, cosi come nella vita, ho pianto per un dolore, ho gioito per amore, cercando ogni istante di fare emergere la mia personalità, le mie vibrazioni, il mio carattere, senza tener conto di quel che gli altri potessero pensare”. Il libro diventa un viaggio virtuale, che parte dal ricordo di una famiglia poverissima, di un padre che l’ha abbandonata appena nata e di una madre a cui invece lei deve tutto. Il suo percorso attraversa i problemi dell’esordio, la passione per il canto e per quella lirica, che definisce “il demone, che l’ha condotta a calcare i palcoscenici di tutto il mondo”. Emerge poi la dimensione dei desideri semplici, di una donna normale, che oggi ha scelto di dedicarsi alla diffusione della cultura del bel canto tra le giovani generazioni, portando il suo esempio a modello e i suoi preziosi insegnamenti.

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Milano: Grande successo per la Biennale Milano presentata dal Prof. Vittorio Sgarbi presso lo Spazio Tadini

Grande successo per la Biennale Milano, che è stata inaugurata ufficialmente il 5 settembre scorso, con la presentazione di Vittorio Sgarbi, e che si svolge in parallelo in due contesti milanesi rinomati: lo Spazio Tadini, in via Niccolò Jommelli 24, e la Milano Art Gallery, in via Galeazzo Alessi 11. All’evento inaugurale, tra gli altri, erano presenti Alba Parietti, Katia Noventa, Massimo Ghini ed Eugenio Carmi. La Biennale Milano, che resterà allestita nelle due location ospitanti fino al 1° ottobre 2015, è organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes e raccoglie artisti di spicco del panorama attuale, italiani e stranieri.

L’organizzatore spiega: “Milano è da sempre una città particolarmente recettiva, sensibile e pronta ad accogliere nuove situazioni, a favore della valorizzazione del patrimonio artistico-culturale d’Italia, una risorsa dal valore inestimabile da tutelare e salvaguardare. Biennale Milano – International Art Meeting quest’anno si affianca all’Esposizione Universale Expo 2015, proprio per divulgare un messaggio di arte universale, a disposizione dell’intera comunità”.

E prosegue: “Dai maestri già affermati ai giovani emergenti, ciascun artista gode della stessa visibilità, rafforzando un momento di unione, di sinergica coesione con puro spirito cosmopolita, un’aggregazione spontanea e costruttiva, che possa lasciare un segno concreto e tangibile di positività. La Biennale Milano è concepita per esaltare al meglio ogni forma di espressione artistica”.

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Il Prof. Francesco Alberoni terrà una conferenza “Movimento e Istituzione” presso lo Spazio Tadini a Milano

Lo storico Spazio Tadini a Milano, in via Niccolò Jommelli 24, ospita il Prof. Francesco Alberoni, per la conferenza dal titolo “Movimento e Istituzione”, titolo anche di un suo libro, fissata in data domenica 6 settembre 2015 alle ore 11.00. L’evento è organizzato dal manager della cultura Salvo Nugnes, che farà anche da relatore alla conferenza. A fare da simbolica cornice artistica all’iniziativa, sarà la grande mostra della “Biennale Milano” presentata dal Prof. Vittorio Sgarbi, allestita nel rinomato contesto espositivo.

Il libro, si presenta come un classico della sociologia, un saggio che spiega come sorgono e come si evolvono i movimenti collettivi, che sconvolgono, rinnovano e spesso devastano la società. Per Alberoni, i movimenti sono vere e proprie esplosioni sociali, che sull’onda di speranze, passioni, utopie, travolgono l’ordine costituito, senza che i politici e gli amministratori sappiano come fronteggiarli.

Il testo nasce dallo studio di centinaia di movimenti, sorti in paesi ed epoche diverse, fino ad arrivare a oggi. Insegna come identificarli, analizzarli ed evitare, che producano effetti catastrofici, neutralizzando gli elementi fanatici e violenti, per indirizzare gli altri verso mete più costruttive. Inoltre, esamina il processo, attraverso il quale emergono i capi carismatici e discute, come sia possibile frenarli.

Alberoni considera i movimenti come la piena di un fiume, che può travolgere ogni cosa, ma anche venire incanalata per l’irrigazione o deviata per produrre energia elettrica. Per ottenere questi risultati occorre un sapere, che nasce dallo studio, dall’esperienza. Questo trattato mostra come affrontare e indirizzare le più violente e pericolose passioni collettive, trasformandole in forze costruttive, capaci di generare solide e pacifiche istituzioni democratiche.

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Luciano Trevisan esporrà in occasione della grande mostra “Biennale Milano” presso lo Spazio Tadini

Grande attesa per l’ormai prossima inaugurazione della Biennale Milano, fissata per sabato 5 settembre 2015 alle ore 18.30 all’interno dello storico Spazio Tadini a Milano, in Via Niccolò Jommelli 24, che vedrà raccolte in mostra opere realizzate da un selezionato gruppo di artisti contemporanei, tra i quali rientra il pittore Luciano Trevisan. All’appuntamento inaugurale il professor Vittorio Sgarbi presenterà la Mostra Biennale Milano, organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes.

Nell’individuare i tratti salienti del suo operato è stato dichiarato “La componente realistica, di matrice figurativa, accostata a quella d’impronta surreale e irreale, affiorano in coesione e sono connesse e legate saldamente a codici cifrati, che traducono il riflesso di un’inquietudine che lo pervade, di un impellente e incalzante esigenza di cambiamento, proiettata verso una svolta decisiva, concreta e tangibile, a livello collettivo, protesa verso uno stimolante accrescimento e un arricchimento umano, spirituale, etico, morale”.

Trevisan si può considerare un pittore concettuale e al contempo un pittore sociale, un pittore della collettività di cui sente l’esigenza e il peso del necessario e indispensabile cambiamento. La sua è la tenace denuncia di un uomo-artista, condotta con caparbia perseveranza d’intenti. Una denuncia fatta per scuotere gli animi e le menti intorpidite, come esortazione a reagire e a rinsavire dagli errori commessi.

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