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Oltre 6 milioni gli italiani bocciati all’esame di guida

Il periodo che segue la fine della scuola è spesso, per i neo diciottenni, quello dedicato all’esame di guida; ma se è vero che oggi il 95% degli italiani di età compresa fra i 18 ed i 74 anni ha la patente, non sempre questa arriva al primo tentativo. Grazie all’aiuto di un sondaggio* condotto per Facile.it (https://www.facile.it) dall’Istituto mUp Research in collaborazione con Norstat, si è scoperto che gli automobilisti italiani che hanno ripetuto almeno una volta l’esame di guida sono oltre 6.200.000.

Teoria e pratica

Dalle risposte date dal campione, rappresentativo della popolazione italiana di età compresa fra i 18 ed i 74 anni in possesso di patente, è emerso che la vera bestia nera per chi cerca di conseguire la patente è l’esame pratico. Se sono stati costretti a ripetere la teoria poco meno di 2.900.000 automobilisti, quando si guarda alla seconda prova, quella su strada, il numero dei bocciati sale fino a superare i 3.460.000. C’è, infine, un nutrito sottoinsieme di guidatori, circa 216.000, che prima di potersi mettere al volante hanno dovuto ripetere sia la teoria sia la pratica.

Quante volte?

Facile.it ha voluto indagare ancora più nel dettaglio e non si è accontentata di chiedere solo se si fosse stati costretti a ripetere l’esame, ma anche quante volte. Ecco quindi che si è saputo che sono circa 1.660.000 gli automobilisti che hanno ripetuto una sola volta la prova, oltre 4.000.000 quelli che hanno rifatto l’esame due volte, poco più di 505.000 i patentati che per tre volte si sono presentati al cospetto dell’esaminatore prima di avere il suo via libera e ben 36.000 quelli che hanno conquistato la patente dopo più di tre tentativi.

Uomini e donne

Analizzando più da vicino il campione preso in esame si è potuto verificare quali fossero le differenze fra uomini e donne, ma anche fra chi risiede nelle diverse aree del Paese. Se a livello complessivo i bocciati almeno una volta all’esame della patente sono il 17,7% del totale, fra gli uomini la percentuale scende al 15%, mentre sale fino a raggiungere il 20,4% fra le donne. Tra gli uomini che hanno dovuto ripresentarsi all’esame il 64,7% lo ha fatto due volte, percentuale alta, ma comunque inferiore anche questa volta rispetto a quella del campione femminile, pari addirittura al 67,2%.

Nord e Sud

Andando invece a leggere i dati in chiave geografica, gli automobilisti che più spesso sono stati bocciati all’esame di guida sono quelli che risiedono al Centro Italia dove ben il 20,8% dei patentati ha dovuto ripresentarsi almeno una volta. A seguire gli automobilisti del Nord Ovest (19,3%) e quelli del Nord Est (16,8%).  In ultimo una curiosità; la gestione di una famiglia, a quanto pare, distrae dallo studio e se fra chi fa parte di una famiglia da due o più elementi le percentuali di bocciati oscillano fra il 16,5% ed il 22,6%, tra i single hanno ripetuto l’esame solo il 16,6% dei patentati.

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Auto: uomini e donne al volante, ancora grande la distanza

Quanti sono gli italiani con più di 15 anni che hanno una patente di guida attiva per auto o moto? Dove abitano? Quanti gli uomini al volante e quante le donne? Secondo l’analisi di Facile.it (https://www.facile.it/assicurazioni-auto.html), in Italia ci sono 38,6 milioni di patenti attive* intestate agli over 15, equivalenti al 73,8% della popolazione.

Il sito, specializzato nel confronto delle polizze RC auto e moto, rielaborando i dati ufficiali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è riuscito a tracciare la mappa delle patenti di guida attive in Italia.

La geografia dei guidatori, Campania ultima in classifica

Se si analizza il rapporto tra residenti over 15 e patenti attive a guidare classifica è la Valle d’Aosta, dove il 79,64% della popolazione ha la patente di guida; segue il Veneto, con il 78,21% e le Marche, con il 78,16%. Leggendo l’elenco nel senso opposto, invece, emerge che le aree con il rapporto più basso tra licenze di guida e residenti sono la Campania (67,43%), la Calabria (69,18%) e la Liguria (70,12%).

Se si guarda al numero totale di patenti intestate agli over 15, emerge una classifica differente e tutto sommato in linea con la distribuzione della popolazione sul territorio italiano; al primo posto si trova la Lombardia, che da sola conta ben 6,43 milioni di patentati, pari al 16,6% del totale, seguita dal Lazio, con 3,74 milioni di guidatori (9,7%) e dalla Campania con 3,35 milioni (8,7%). Nelle ultime posizioni si trovano invece la Valle d’Aosta, con solo 87 mila guidatori abilitati, il Molise (198 mila) e la Basilicata (358 mila).

Uomini e donne alla guida, ancora grande il divario

Facile.it ha poi analizzato la distribuzione delle patenti in base al sesso, rilevando importanti differenze di genere; secondo i dati, a livello nazionale, solo il 63,21% della popolazione femminile over 15 ha una licenza di guida attiva, mentre se si guarda agli uomini, la percentuale sale di oltre 20 punti, arrivando a 85,16%.

Esaminando più da vicino le differenze territoriali, emerge che le aree con la percentuale maggiore di donne con più di 15 anni intestatarie di patente di guida sono la Valle d’Aosta (70,32%), il Veneto (69,24%) e il Friuli Venezia Giulia (68,34%). Le regioni con le percentuali di guidatrici più basse sono invece la Campania (solo il 54,37% della popolazione femminile ha la patente), la Calabria (57,27%) e la Liguria (57,71%).

Guardando agli uomini, invece, le regioni con il rapporto più alto sono la Valle d’Aosta, dove l’89,56% della popolazione maschile over 15 ha la patente, le Marche (89,22%) e l’Umbria (88,50%). Le ultime posizioni in classifica sono invece occupate da Campania (81,47%), Calabria (81,80%) e Puglia (82,86%).

Se la patente di guida risulta quindi essere più comune tra gli uomini, ci sono aree nel Paese dove il divario tra i due sessi è più evidente; la Campania, ad esempio, è la regione dove il distacco si fa più sentire, con una distanza di oltre 27 punti percentuali a favore degli uomini. Seguono in classifica la Liguria (26,3 i punti percentuali di distanza) e il Molise (25,9 punti percentuali).

 

* Patenti considerate: AMS | CS | AM | C | BS | AS | D | BE | B | CE | F | DS | A1 | A2 | A3

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Car Sharing: ecco come gestire gli imprevisti al volante

Il car sharing è una realtà talmente popolare in Italia che l’Istat ha modificato il suo storico paniere dei consumi inserendo anche la condivisione dell’auto fra le spese necessarie per calcolare l’inflazione. Eppure pochi sanno come comportarsi in caso di imprevisti occorsi al volante di un’auto condivisa. Per questo motivo Facile.it, primo comparatore italiano di assicurazioni auto (http://www.facile.it/assicurazioni.html), ha stilato un vademecum in 10 punti per orientarsi al meglio ed evitare spese aggiuntive.
Ecco come comportarsi se:
1) Mentre si guida un’auto in car sharing si tampona un altro veicolo o si viene tamponati. Se vi capita di causare un incidente, la prima cosa da fare è quella di mettersi in contatto con il call center della società con cui avete sottoscritto il contratto di car sharing e denunciare l’accaduto. Dovrete compilare la constatazione amichevole (o comunque far redigere un verbale dalle forze di polizia) e l’iter del sinistro procederà naturalmente, ma con una differenza rispetto a quello che accadrebbe se foste alla guida della vostra auto: non vedrete peggiorare la vostra classe di merito, anche se la compagnia con cui la società di car sharing ha sottoscritto la copertura potrà rivalersi su di voi per i danni al veicolo o a terzi. Attenzione! Richiedere il soccorso stradale, con o senza controparte, è a pagamento. Se invece, mentre si guida un’auto in car sharing si viene tamponati, bisogna comunque avvertire subito il call center e compilare una constatazione amichevole o sottoscrivere un verbale. La compagnia di chi ha causato il sinistro si farà carico dei danni e voi, se necessario, verrete risarciti. Ammaccature o altri problemi procurati alla vettura saranno pagati dall’assicurazione di chi era al volante dell’auto responsabile dell’incidente.
2) Dopo aver lasciato l’auto in sosta questa viene rubata. Facile farsi prendere dal panico in una situazione del genere, ma se vi siete comportati in modo responsabile non dovrete preoccuparvi. Le auto in car sharing sono coperte anche per il furto, ma per non incorrere in alcun problema, oltre ad avvertire tempestivamente il call center, dovrete anche riconsegnare le chiavi per dimostrare che non avete lasciato il veicolo incustodito e con la chiave inserita nel quadro. In caso contrario, ahi voi, sarete tenuti con molta probabilità a risarcire l’intero valore del veicolo.
3) Dopo aver lasciato in sosta l’auto, al ritorno ci si accorge che è stato rotto un vetro ed è stato rubato il navigatore. Anche in questo caso non è necessario preoccuparsi. Le automobili date in car sharing sono coperte da polizze kasko e contro gli atti vandalici; pertanto non vi verrà chiesto di ripagare il danno. Avvertite comunque il call center che vi potrà indicare quale è il veicolo sostitutivo più vicino.
4) Avete preso una multa mentre guidavate o dopo aver parcheggiato. Guidare un’auto condivisa non equivale ad essere autorizzati ad ignorare il codice della strada: ad esempio dovrete comunque rispettare i limiti di velocità, non potrete parcheggiare sulle strisce pedonali o, ancora, imboccare una via in senso vietato. Se lo farete ne sarete responsabili e spetterà a voi pagare la multa, ma con la penale per le spese di notifica che, a seconda della società di cui avete preso l’automobile, variano fra i 20 ed i 50 euro. Ricordate, inoltre, che in caso di effrazioni che lo determinino, perderete anche punti della patente.
5) Trovate in auto qualche oggetto dimenticato. Aprite l’auto che avete prenotato e dentro ci trovate una sorpresa: che sia una scarpa, un cappotto o una valigia con denaro contante dovete rivolgervi non al call center, ma alle forze dell’ordine denunciando il ritrovamento. Saranno poi queste a risalire al proprietario e, se questi ha denunciato lo smarrimento, fargli riavere gli oggetti persi.
6) Non si vuole incorrere in sanzioni da parte della compagnia di car sharing con relative spese. Nonostante i pochi centesimi da pagare al minuto, ricorrere ad un servizio di car sharing può essere più costoso di quanto pensiamo. Attenzione quindi, a quei comportamenti passibili di sanzione, che fanno lievitare tantissimo il costo delle auto in condivisione: è vietato fumare all’interno del veicolo (la sanzione media è di 50 euro), far guidare qualcuno diverso da chi ha prenotato la macchina (100 euro), parcheggiare fuori dagli spazi consentiti (50 euro di multa). Persino lasciare i finestrini abbassati di qualche centimetro, o dimenticare le luci accese può costare caro: fino a 50 euro.
7) Volete portare con voi il vostro cane. Purtroppo la maggior parte dei regolamenti delle società di gestione di queste auto vieta (e sanziona!) il trasporto di animali.
8) Siete rimasti senza benzina. Rassegnatevi, il rifornimento è a carico vostro. Ad ogni modo, è molto semplice valutare il rischio di un inconveniente di questo genere, visto che all’atto della prenotazione vi viene detto qual è il livello di carburante nel serbatoio; se dovete fare molta strada, meglio scegliere un veicolo con benzina sufficiente.
9) Avete perso le chiavi. Mettetevi l’animo in pace e la mano nel portafogli: se avete smarrito le chiavi dell’auto presa in condivisione sarete voi a dover risarcire il danno e vi costerà un bel po’. Le tariffe che si applicano come penale per avvenimenti di questo tipo variano da società a società, ma si aggirano tutte attorno ai 250 euro.
10) Avete bucato una ruota o l’auto è rimasta in panne. Chiamate il servizio clienti, comunicate con chiarezza la vostra posizione e un operatore arriverà in vostro aiuto. In questo caso senza costi.

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