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NO elettroshock! firma la petizione.

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  • 19 Settembre 2014

 

Illustrissimo Ministro ,
come cittadino della Repubblica Italiana intendo, con il presente appello, manifestare il mio disaccordo nei confronti della somministrazione di pratiche psichiatriche violente ed invalidanti, quali l’elettroshock.

E’ di questi giorni la scioccante petizione di alcuni psichiatri che intendono chiederLe l’apertura di decine di centri per la somministrazione di tale pratica.

Nel febbraio 2013, la Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal Senatore Ignazio Marino , durante la presentazione in Senato della relazione finale mise in evidenza che la terapia elettroconvulsivante , l’elettroshock, è presente in ben 91 strutture ospedaliere .

Nel settembre 2013 la regione Sicilia bandisce la terapia elettroconvulsivante, vietandone in questo modo l’uso nelle 14 strutture presenti in regione.

Ritengo preoccupante che non si siano prese a livello governativo – a tutt’oggi – misure efficaci per impedire che cittadini bisognosi di aiuto e comprensione, tra cui anche minori ed anziani, vengano sottoposti a trattamenti la cui mancanza di validità scientifica ed efficacia, oltre alla elevata pericolosità, mette in cattiva luce l’intera comunità medica.

Mi auguro sinceramente che il Ministero della Salute, il Governo e le autorità competenti, di una nazione democratica come la nostra, accolgano l’incessante appello popolare che da molti anni richiede precise misure per l’abolizione in merito a pratiche lesive dei diritti fondamentali dell’uomo.

https://www.ccdu.org/tec/petizione

 

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Firma! Petizione: NO Elettroshock

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  • 20 Agosto 2014

 

Illustrissimo Ministro ,
come cittadino della Repubblica Italiana intendo, con il presente appello, manifestare il mio disaccordo nei confronti della somministrazione di pratiche psichiatriche violente ed invalidanti, quali l’elettroshock.

E’ di questi giorni la scioccante petizione di alcuni psichiatri che intendono chiederLe l’apertura di decine di centri per la somministrazione di tale pratica.

Nel febbraio 2013, la Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal Senatore Ignazio Marino , durante la presentazione in Senato della relazione finale mise in evidenza che la terapia elettroconvulsivante , l’elettroshock, è presente in ben 91 strutture ospedaliere .

Nel settembre 2013 la regione Sicilia bandisce la terapia elettroconvulsivante, vietandone in questo modo l’uso nelle 14 strutture presenti in regione.

Ritengo preoccupante che non si siano prese a livello governativo – a tutt’oggi – misure efficaci per impedire che cittadini bisognosi di aiuto e comprensione, tra cui anche minori ed anziani, vengano sottoposti a trattamenti la cui mancanza di validità scientifica ed efficacia, oltre alla elevata pericolosità, mette in cattiva luce l’intera comunità medica.

Mi auguro sinceramente che il Ministero della Salute, il Governo e le autorità competenti, di una nazione democratica come la nostra, accolgano l’incessante appello popolare che da molti anni richiede precise misure per l’abolizione in merito a pratiche lesive dei diritti fondamentali dell’uomo.

https://www.ccdu.org/ect/petizione

 

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Petizione: NO Elettroshock

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  • 13 Luglio 2014

 

Illustrissimo Ministro ,
come cittadino della Repubblica Italiana intendo, con il presente appello, manifestare il mio disaccordo nei confronti della somministrazione di pratiche psichiatriche violente ed invalidanti, quali l’elettroshock.

E’ di questi giorni la scioccante petizione di alcuni psichiatri che intendono chiederLe l’apertura di decine di centri per la somministrazione di tale pratica.

Nel febbraio 2013, la Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal Senatore Ignazio Marino , durante la presentazione in Senato della relazione finale mise in evidenza che la terapia elettroconvulsivante , l’elettroshock, è presente in ben 91 strutture ospedaliere .

Nel settembre 2013 la regione Sicilia bandisce la terapia elettroconvulsivante, vietandone in questo modo l’uso nelle 14 strutture presenti in regione.

Ritengo preoccupante che non si siano prese a livello governativo – a tutt’oggi – misure efficaci per impedire che cittadini bisognosi di aiuto e comprensione, tra cui anche minori ed anziani, vengano sottoposti a trattamenti la cui mancanza di validità scientifica ed efficacia, oltre alla elevata pericolosità, mette in cattiva luce l’intera comunità medica.

Mi auguro sinceramente che il Ministero della Salute, il Governo e le autorità competenti, di una nazione democratica come la nostra, accolgano l’incessante appello popolare che da molti anni richiede precise misure per l’abolizione in merito a pratiche lesive dei diritti fondamentali dell’uomo.

Firma la petizione! https://www.ccdu.org/ect/petizione

 

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Brescia: Convegno “Da elettroshock a terapia elettroconvulsivante cambia il nome ma non l’inganno”

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  • 29 Maggio 2014

 

Brescia, Venerdì 30 Maggio ore 20.30 ci sarà il convegno “Da elettroshock a terapia elettroconvulsivante cambia il nome ma non l’inganno”. Tema molto discusso a Brescia che, con il presidio di Montichiari, detiene il triste primato di numero di “terapie” applicate a livello nazionale.

A pochi giorni dall’apertura della mostra, “Il volto sconosciuto della psichiatria”, allestita in Corso Matteotti 44, sta ottenendo un buon successo di affluenza e soprattutto di rinnovata comprensione da parte dei visitatori sul tema delle violazioni dei diritti nel campo della salute mentale.
Non è certamente un tema “simpatico” e neppure facile da digerire, perchè quando di parla di abusi dei diritti umani, si deve essere pronti ad ogni cosa.
E lo scopo è proprio far conoscere i propri diritti nel campo della salute mentale, chiedendo poi che vengano rispettati.
Con un ottima affluenza di persone del settore sociale, scolastico, medico e politico, che rispondono con una rinnovata comprensione sul tema dei diritti violati e in alcuni casi anche di nuova consapevolezza.
Ecco cosa hanno scritto alcuni sul guest book della mostra:
psicologo 51 anni: “grazie della vostra opera di informazione!”
Professore – “il business sulla salute mentale è scandaloso!”
studentessa di scienze umane e scienze sociali – “questa mostra mi ha molto colpita. inizialmente speravo di poter affrontare studi in campo psichiatrico, ma non sapevo di tutto ciò che qui è esposto. veramente interessante. spiega molti fatti dei quali solo pochi sono a conoscenza, ma che sarebbe meglio esporre a livello mondiale”.
Impiegato: I diritti umani sono le cose più importanti ed in questa mostra sono ampliamente valorizzati.

Ricordiamo che la mostra resterà aperta sino a venerdì 30 maggio, dalle 10.00 alle 20.00 in corso Matteotti al 44.
Un’esposizione su 360 metri quadri, 78 pannelli illustrativi, 14 video che includono interviste ad oltre a 160 persone: psichiatri, psicologi, medici, avvocati, pedagogisti, con le testimonianze di coloro che hanno vissuto personalmente le conseguenze dei trattamenti psichiatrici. Oltre 40 anni di ricerche per documentare gli abusi, i tragici errori e i danni, spesso fatali, che la psichiatria ha perpetrato in tutto il mondo.

Per maggiori informazioni: 3494466098, www.ccdu.org

 

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Serata a tema: – “Terapia” elettroconvulsivante uguale elettroshock – vecchio inganno –

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  • 6 Marzo 2014

 

Brescia, al San Carlino (corso Giacomo Matteotti 6/A), il 14 Marzo 2014 ore 20,00 l’associazione CCDU “Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani”, terrà una serata a tema sulla tanto discussa “terapia” che tutt’oggi viene praticata e sebbene promossa come “Salva vita” può creare lesioni incurabili al cervello, e porta con se molti altri danni a causa delle scariche elettriche.
Nella serata i relatori entreranno nel vivo del tema, trattando l’argomento da un punto di vista psichiatrico, psicologico e fisico.
Nella serata si vuol mostrare quanto questa “terapia” causi più danni che benefici al paziente.
Per maggiori informazioni sulla serata Mariella  3478127681

 

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Elettroshock: le origini

 
Pochi conoscono che fu un macello di Roma che ispirò la procedura cosiddetta scientifica dell’elettroshock (ECT) o terapia elettroconvulsivante (TEC).

Negli anni ‘30, lo psichiatra Ugo Cerletti, Direttore del Dipartimento delle Malattie Mentali e Neurologiche dell’Università di Roma, diede inizio ad una serie di trattamenti sperimentali d’elettroshock sui cani, mettendo un elettrodo sul muso del cane e un altro nell’ ano.

Ugo Cerletti
Metà degli animali sottoposti a questa procedura morì per arresto cardiaco.

Nel 1938, Cerletti sperimentò l’elettroshock collocando gli elettrodi alla testa, dopo aver osservato in un macello romano come i maiali erano tramortiti con shock elettrico per renderli più docili prima di ucciderli.

Condusse personalmente centinaia di applicazioni sui maiali e alla fine scrisse:

Queste evidenti prove fecero svanire alla fine tutti i miei dubbi, e senza ulteriori indugi diedi istruzioni alla clinica di intraprendere l’esperimento sull’uomo. Molto probabilmente, se non ci fosse stata questa circostanza fortuita e fortunata del macello l’ECT non sarebbe nato. ( 1 )
La prima vittima di Cerletti fu non consenziente, un carcerato. Dopo che la prima scarica elettrica percorse il corpo dell’uomo, questi urlò: ” Basta! Mi fa morire!”. Un testimone racconta che: “Il professore (Cerletti) suggerì che venisse somministrato un altro trattamento con un voltaggio più alto “. (2)

Elettroshock Lo psichiatra tedesco Lothar B. Kalinowsky, era uno degli studenti di Cerletti presenti ai primi elettroshock sull’uomo, presto diventò uno dei più appassionati ed accaniti sostenitori. Sviluppò un proprio apparecchio per l’elettroshock e dopo il 1938 introdusse la procedura in Francia, Olanda, Inghilterra e più tardi, negli Stati Uniti. Nel 1940 l’ECT era usato a livello internazionale.

Un imbroglio pseudoscientifico
Se si domanda ad uno psichiatra come funziona la mente e il cervello si scoprirà che non sa darti delle indicazioni precise. Se si domanda come “funziona” l’ECT ti risponderà che non è sicuro sul perché funziona. Tuttavia, sa darti una serie infinita di teorie a riguardo.

Queste teorie includono:

“È un procedimento distruttivo che a volte consente un miglioramento”.
“Produce un benefico effetto neurovegetativo”.
“Produce l’esperienza incosciente della morte e della resurrezione”.
“Causa paura alla persone, e questa crea un recupero (guarigione)”.
“ … porta la personalità giù, verso un livello più basso e così facilita la guarigione”. (3)
“Insegna al cervello a resistere alle convulsioni” e “soffoca in modo anormale i circuiti cerebrali attivi, stabilizzando l’umore”. (4)
“Le persone depresse spesso si sentonocolpevoli, e l’ECT soddisfa il loro bisogno di punizione”. (5)
Prova ad immaginare un cardiochirurgo che deve eseguire un’operazione di bypass, ma che non conosce come funziona il cuore, che è a conoscenza di dozzine di teorie al riguardo, ma di nessun fatto scientifico. Cosa faresti?

Ma c’è di peggio; cosa penseresti se il dottore dicesse al paziente che dall’intervento ci si aspettano, quali conseguenze, i seguenti fenomeni: danni cerebrali, perdita della memoria, l’illusione che i problemi siano spariti? Eppure sono proprio questi i risultati della shockterapia, stando al foglio informativo sull’ECT diffuso nel 2003 dalla Fondazione Americana per la Salute Mentale.

Quello che disse nel 1942 lo psichiatra Abraham Myerson, è una testimonianza del risultato che la psichiatria ha a lungo cercato:

La riduzione dell’intelligenza è un fattore decisivo nella procedura della cura… il fatto è che alcune delle migliori cure che si possono ricevere sono quelle riscontrabili in quegli individui che sono praticamente ridotti ad uno stato di demenza…”. (6 )
La teoria sulla quale si base l’ECT non è andata oltre a quella degli antichi greci, quando curavano i problemi mentali usando lo shock convulsivo creato da una droga chiamata elleboro. La procedura dell’ECT non è più scientifica o terapeutica dell’essere colpiti sulla testa con una mazza.

L’ECT è un trattamento psichiatrico remunerativo che continua a persistere nonostante in alcuni paesi sia bandito o vi siano leggi che ne limitano l’uso, ma soprattutto per il fatto che non ci siano fondamenti scientifici e il pericolo di danni fisici.

Ugo Cerletti, “Old and New Information About Electroshock,” American Journal of Psychiatry, 1950.
Ibid.
Leonard Roy Frank, The History of Shock Treatment (Leonard Roy Frank, San Francisco, California, 1978), p. 36.
Maggio 2003: ECT, s cheda informativa dal Mental Health Foundation, United Kingdom: “Electroconvulsive Therapy (ECT).”
Ibid.
Abraham Myerson, nella discussione di Franklin G. Ebaugh, et al., “Fatalities Following Electric Convulsive Therapy: A Report of 2 Cases With Autopsy Findings,” Trans American Neurological Association, 68, giugno 1942, p. 39.

http://www.ccdu.org/ect/elettroshock

 

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