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IL MOVIMENTO SPONTANEO GENITORI SICILIANI AL FIANCO DI NELLO MUSUMECI SUL DISCORSO DELL’ORDINANZA SANITARIA .

 

IL MOVIMENTO SPONTANEO GENITORI SICILIANI AL FIANCO DI NELLO MUSUMECI SUL DISCORSO DELL’ORDINANZA SANITARIA .

Nello Musumeci

Cari signori che parlate tanto e criticate tanto l’ordinanza del Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci so che vi siete indignati, so che vi siete inorriditi da quando leggo nei social issando un odio che non c’e’, in quel ordinanza vi e’ racchiuso il disappunto di una regione la Sicilia che vede la questione migranti ancora non risolta dal governo centrale, in quella ordinanza non vi e’ nessuna parola che porta al non aiutare i migranti, in quella ordinanza e’ racchiuso la paura di un popolo che vede una situazione inumana che questi migranti vivono , rinchiusi in qui hotspot , ammassati come delle bestie. Per questo in quella ordinanza il nostro presidente Musumeci si nostro di tutti noi siciliani e no, ha preso di petto dove cerca di far smuovere il governo centrale su la questione di ordine sanitario, migliaia di uomini, donne e bambini ammassati in strutture fatiscenti non possono vivere e per questo che lui ha chiesto lo sgombro e lo spostamento e divisione di questi migranti in altri luoghi, per dare lro una sistemazione migliore da quella che vivono oggi. Ma per voi buonisti questa ordinanza e’ vista come un modo di dire che il presidente Musumeci e’ l’uomo nero, o il fascista , o il razzista che sta con la lega. Posso dire che siete degli ipocriti, perche’ chi sta commettendo del razzismo, dello schiavismo sono le politiche nazionali che ammassano nei centri d’accoglienza migliaia di uomini donne e bambini per poi lasciarli li a marcire per mesi e mesi, facendo arricchire chi gestisce quegli hotspot. La vostra propaganda contro Musumeci e’ un ipocrisia pura, voi state addestrando la popolazione all’idea che questa azione del presidente sia una certa guerra ideologica nei confronti dei migranti , state portando un odio che non esiste , voi con il vostro dire razzisti, xenofobi, state mettendo in testa a molti cittadini che ci sono persone italiane che vedono una certa categoria umana, identificata come nemica, può essere privata dei propri diritti fino al punto di essere espulsa, o addirittura soppressa. Il vero odio lo state facendo voi con questa vile propaganda nei confronti di un Presidente di Regione come Nello Musumeci che sta solo cercando di fare il bene sia dei migranti che del suo popolo siciliano, dando a tutti la sicurezza e la possibilita’ di vivere una vita dignitosa. Ora io vi chiedo cari signori buonisti chi tra Musumeci e voi e’ il Razzista e chi e’ quello che issa all’odio?E’ ormai una costante, ma ultimamente abbiamo osservato una sua accelerazione. Parlo della tendenza, nei discorsi politici da parte di giornalisti ed esponenti di partito, a trasformare l’argomentazione in una invettiva contro l’avversario. E’ un aspetto nel quale la sinistra primeggia, ciò non si può negare. Non notiamo solo il proliferare di  epiteti come “fascista”, “razzista” o “populista”, che vengono affibbiati in maniera critica, anche sui social al primo che dissenta su quello che scrivono i buonisti radical chic. Io mi chiedo ma da dove deriva questa eterna insoddisfazione, questa acidità, questa violenza?
Mi viene da pensare che la violenza verbale, l’intolleranza, la supponenza con cui la sinistra oggi sceglie di rapportarsi all’avversario politico, anche quando questi abbia un grande consenso popolare, anzi a maggior ragione proprio perché lo ha, è una costante nella sua storia. Questo odio questo scagliarsi contro l’avversario con toni accesi e violenti , con parole a volte anche offensive mi porta a dire che tutto parte dalla deriva dall’incapacità della accettazione del reale, tutto questo astio e odio porta al desiderio messianico e risentito contro colui che non ha le stesse idee che porta vanti la sinistra italiana , la quale non può far altro che sfociare nelle forme utopiche, oicofobiche o buoniste che tutti conosciamo. Attaccare l’avversario di turno e’ un mestiere che la sinistra conosce bene anche l’avversario che con le sue azioni sta mettendo in atto quello che la sinistra dice , come sta facendo musumeci aiutare chi fugge da guerre, dalla fame e dargli una sistemazione migliore , garantirgli la sicurezza della propria salute e e sopratutto la sicurezza della salute dei suoi concittadini siciliani, ma tutto questo la sinistra la vede come una battaglia da portare avanti in campagna elettorale come sta facendo il buon Sindaco Di Girolamo di Marsala . Siamo arrivati alla frutta , un medico che attacca un ordinanza dove la priorità di tale scritto fatto dal presidente musumeci e’ la salvaguardia della salute sia dei migranti che dei cittadini. Alla faccia del medico dotto Di Girolamo complimenti di cuore . Il SOTTOSCRITTO Domenico Marigliano e’ con tutto se stesso al fianco del Presidente Nello Musumeci . #IOSTOCONMUSUMECI.

Domenico Marigliano referente Movimento spontaneo genitori siciliani

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“Unire e decidere, basta con liti e divisioni” fare!

Basta promesse, basta litigi, basta corse alle poltrone! Marsala ha bisogno di essere governata e no distrutta da scellerate politiche di partito o di protagonismo personale.  “Unire e decidere”. “Il momento che stiamo attraversando ci impone senso di responsabilità e spirito servizio e ora più che mai dalla politica deve arrivare un messaggio di coesione e unione: basta litigi, basta divisioni. Marsala ha bisogno di  un governo  che sia  un espressione di un gran lavoro di squadra, “. Questa deve essere la  “ricetta” che bisogna portare tra la gente , tra le contrade, tra i cittadini. “Serviranno decisione e fermezza nell’affrontare una ripartenza difficile da gestire senza rimandare il cambiamento necessario per poter guardare al futuro in maniera diversa”. In questa campagna elettorale sto notando che ci sono poche parole di risoluzioni dei problemi della citta’ e dei cittadini, ma molti attacchi  al  “nemico  “ , questa e’ la classica tecnica che porta a non far comprendere cosa si vuole fare per risolvere i problemi, quindi si attacca l’avversario per poi coinvolgere, rassicurare e convincere  gli elettori che  e’ colui che attacca sia il migliore di tutti per la guida della citta’. Oggi vedo molti candidati che promettono di fare cose importanti per la citta’ , si  battono il petto dicendo io per voi farei qualsiasi cosa, parole belle che portano a pensare che quello che dicono sia vero. Ora vi chiedo voi ci credete? Io NO!  Sento molti cittadini che si lamentano di questa classe politica, che dicono sempre le stesse facce, non si cambia sono i soliti a candidarsi, queste sono le solite frasi che si sentono ogni volta che inizia una campagna elettorale. Ora io mi chiedo bhe cari signori vogliamo Cambiare,  non  dobbiamo farlo solo se lo decidono “le forze politiche che ci rappresentano” ma bisogna farlo orientandole noi al meglio, perché  questi candidati siano la voce delle nostre istanze. E se non crediamo in questi candidati  e nel loro sistema di cambiare, allora entriamo in politica in prima persona, lì dove si può cambiare, per diventare forza di cambiamento e non vaghi aspiranti al cambiamento. Questo vuol dire esserci, altrimenti saremo sempre  l’ombra del nostro  passato. Ora tocca voi se cambiare veramente o continuare ad essere non considerati come cittadini? Marsalesi tocca voi CAMBIARE SI PUÒ BASTA CREDERCI!

Domenico Marigliano

  1. Referente Movimento Spontaneo Genitori Siciliani
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Domenico Marigliano referente Movimento spontaneo genitori siciliani poliziotto penitenziario in pensione. “una sola polizia per garantire la sicurezza”

Una sola polizia per garantire la sicurezza nelle carceri: è la proposta che verrà presentata , nei prossimi mesi . A proporla Domenico Marigliano, sposato, padre di due figli, e Referente per le tematiche sociali  e portavoce del movimento spontaneo genitori siciliani per i diritti dei minori ,nato a Portici 51 anni fa, risiede con la famiglia a Marsala , prima viveva a. Bologna dove lavorava presso l’istituto penitenziario la “Dozza” in qualità di assistente capo della polizia penitenziaria dal 1993 fino al 2015 poi messo in pensione per problemi di salute.

Quando ha aderito e perchè a collaborare con questo movimento spontaneo di genitori siciliani ? Le motivazioni, le idee, le sensazioni all’inizio di questa sua avventura….

“Il mio impegno e la mia scesa in campo per  dare il mio umile contributo è avvenuta quando ho conosciuto persone umili che nella loro sofferenza aiutavano e proponevano progetti a favore di chi soffre, il mio contributo e’ basato sopratutto sulle questioni di giustizia e di sicurezza, queste persone mi hanno  fatto partecipe, per somme linee, dei loro  progetti  volti ad aiutare le famiglie, il popolo,i lavoratori,  a difendere chi ha subito delle ingiustizie, in qualunque forma esse siano. Per chiunque abbia Indossato una divisa l’unico scopo è quello di rincorrere sempre la verità e la vera Giustizia. Le sensazioni e le idee che mi hanno condotto a far parte di questo progetto , sono la sincerità e sopratutto le persone che fanno parte di questa squadra, gente semplice, gente che giorno…. dopo giorno lottano contro le ingiustizie e le difficoltà che la vita ci mette davanti, gente con mille problemi,ma che hanno sposato la causa della vera libertà di garantire il rispetto delle idee del diritto civile e sociale, valori che ci spettano di diritto e che nessuno ci potrà mai togliere. L’esperienza acquisita nel mio lavoro mi porta ad offrire delle seconde chance a chi sbaglia , a chi ha subito delle ingiustizie, per questo ho fiducia, chi crede nella vera giustizia, chi crede nel vero valore della famiglia che oggi sembra perso, valori per i quali molti hanno perso la propria vita e che restano prioritari per la vita quotidiana. Oggi, invece, i giovani tutto questo l’hanno dimenticato. Oggi conta fare soldi facili, fare carriera in tv , i veri valori sono stati messi da parte anche da i nostri politici che pensano solo al Dio denaro e alla loro poltrona. Il mio contributo e’ quello di cercare di riportare  alla luce il diritto civico e sociale che è stato messo in disparte e che oggi serve a dare forza ed a cementare la nostra società”.

La sicurezza della persona è un diritto irrinunciabile per ogni società civile, ritiene che questo aspetto sia oggi garantito in Italia? Quali sono i suoi programmi e progetti nel settore….?

“Vorrei solo dire che per risolvere questo problema bisogna, prima di tutto, risolvere i problemi della disoccupazione giovanile, del precariato, dell’immigrazione clandestina, perché se si risolvono questi temi, tutto diventa facile. Il problema dei contrasti tra varie razze etniche non avviene solo perché ci sono uomini di colore diverso, di religione diversa ma in realtà, avvengono perché ci sono uomini a quali si riservano diversi trattamenti”, molti gridano spesso che chi parla in questo modo sia razzista. Non è così
Questoo modo di pensare di molti, lo fanno esclusivamente solo per creare odio e metterci l’uno contro l’altro. Ripeto il cittadino italiano che si lamenta di queste situazioni non lo fa perché è razzista, ma lo fa perché vede un modo diverso d’intervento per migliorare la situazione dei migranti, lasciando famiglie italiane alla canna del gas.

La sua esperienza di agente penitenziario rappresenta un vademecum fondamentale per il suo nuovo impegno, quali sono gli aspetti e le esperienze che potrebbero servirgli di più in questo difficile compito?

“Per avere sicurezza bisogna anche aiutare chi soffre e chi ha bisogno di essere aiutato, sopratutto i giovani. Nell’ambito del sociale abbiamo molti progetti per le famiglie in difficoltà, nell’ambito della sicurezza, invece, abbiamo elaborato un progetto globale che punta a dare più forza alle persone che ogni giorno si battono per noi sulle strade, mettendo in pericolo la loro vita per pochi euro e per il bene della nostra nazione. Abbiamo in mente di promuovere un’unione effettiva di tutte le polizie, coordinate da un unico ministero, che regoli anche i corpi di polizia privata. I vigilantes, ad esempio, sono agenti sempre messi in disparte e sfruttati che giorno dopo giorno rischiano la vita e che nessuno ha mai considerato, come la polizia penitenziaria, la forestale, i corpi della polizia municipale, i carabinieri, i finanzieri, la polizia di stato. Vorrei sottolineare questo concetto: facendo un unico ministero e unendo tutti, esperienze, professionalità ed attrezzature, sarebbe possibile anche un grande risparmio economico per le casse dello stato ed un conseguente sgravio fiscale per le nostre tasche”.

Ha elaborato un progetto composito per rendere più umani e funzionali gli istituti di pena italiani, può spiegarci per somme linee il suo piano?

” Il compito di un agente penitenziario è cambiato, oggi, infatti, non si fa solo vigilanza ed apertura e chiusura delle celle, oggi le sue funzioni sono molto simile a quello degli psicologi, nel carcere ci sono etnie diverse, e bisogna capire le loro usanze,le loro priorità , le loro difficoltà, e questo conduce ad una grande ed esclusiva conoscenza dell’essere umano. Il nostro impegno è quello di dare una seconda chance a chi ha sbagliato la frase che ci viene insegnata e ripetuta è: “… vigilare e redimere” un impegno per riuscire a riportare il detenuto che ha sbagliato a relazionarsi con la società. Il corpo della polizia penitenziaria è in piena difficoltà, mancano risorse umane, mezzi, strutture e non solo agenti ma anche il personale civile, come ragionieri, medici,psicologi, educatori. Il  progetto che viene portato avanti   e’ una proposta di legge che cambia la situazione della giustizia e delle detenzioni sopratutto per i minori, vuole riformare il carcere partendo da una nuova denominazione: il “carcere industria”, ossia: un istituto di pena visto come un’industria, dove tutti lavorano, dove vengono retribuiti e dove le spese di mantenimento vengono pagate dagli stessi detenuti, mentre oggi è tutto a carico dei contribuenti, per quelli che sono agli ultimi anni di detenzione la possibilita’ di passarli in comunita’ a lavorare e aiutare le persone in difficolta’ portando il loro contributo alla societa’ che hanno derubato, per i minori un progetto di rinserimento con il lavoro, lo studio, la vita in comune con gli altri cercando di insegnarli il vero sognificato di famiglia . Per la realizzazione del progetto basterebbe poco. E’ necessario che il Governo stipuli un accordo di massima con la Confindustria che preveda la realizzazione di una linea produttiva anche all’interno degli istituti, prevedendo aiuti economici a chi condividerà questo progetto. Con questa operazione alle casse dello Stato avranno un notevole sgravio economico…. Allo stato attuale, infatti, ogni detenuto costa all’incirca trecento euro al giorno, in Italia la popolazione carceraria è pari all’incirca a settantamila unità, basta fare due conti e si comprende l’entità del risparmio giornaliero e quello annuo. Soldi che possono essere messi a disposizione per altre attività, creando nuovi posti di lavoro per i giovani e dando risorse alla ricerca, alle scuole, alle famiglie, al sociale, etc.etc e sopratutto ci sarebbe un grandissimo calo delle tasse”.

D. M.

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-A.N.G.G.I.- Associazione Nazionale Guardie Giurate Italiane Dissociazione dal servizio mandato da striscia la notizia sul caso della rapina dove e’ morto un ex br e ferito una gusrdia giurata per…

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO…….

Riceviamo e Pubblichiamo, la lettera di protesta da parte dell’ associzione nazionale delle guardie giurate, sul caso della rapina dove e’ morto un ex br e ferito una guardia.La notizia e’ stata mandata in tutte le tv nazionali e regionali, ma dando risalto esclusivamente alla morte del ex brigatista morto, senza dare nessun riscontro e parola all’operato e al ferimento della guardia giurata.

 

testo della lettera:

 

 

Associazione Nazionale

 

Guardie Giurate Italiane

 

-A.N.G.G.I.-

 

Viale Belforte, 167

 

21100 Varese

 

SEGRETERIA NAZIONALE                                              A: Striscia la notizia

 

 

 

 

-Oggetto: Dissociazione dall’informazione giornalistica.

 

 

 

Salve, mi chiamo Roberto Pau e sono orgogliosamente il segretario nazionale dell’ASSOCIAZIONE NAZIONALE GUARDIE GIURATE ITALIANE.

 

Vi scrivo in merito a dei disappunti pervenuti per iscritto alla nostra associazione da vari iscritti in qualità di Guardie Giurate, che protestando per un servizio da voi trasmesso nella puntata del 01 marzo 2013, esprimevate solidarietà (doverosa!) e ci associamo, ad una vostra troupe; che durante una efferata sparatoria avvenuta a Roma stesso giorno del vostro servizio agli indirizzi di Guardie Giurate; si trovava li per un servizio televisivo.

 

Ci dissociamo fermamente sul fatto che proprio voi, sempre attenti all’informazione, sia essa satirica che seria, abbiate potuto compiere questa leggerezza per noi di grave entità morale, non ricordando la categoria neanche quando le Guardie Giurate rischiano la vita e riportano ferite dovute ad un efferato conflitto a fuoco, un atto criminale di cui tutti i giorni esse vivono e nessuno se ne preoccupa.

 

Più volte, tante Guardie Giurate vi hanno sottoposto domande e chiesto indagini ed interessamento di tipo gionalistico nel nostro marcio settore, ma mai nulla! Quindi, adesso ci aspettiamo tantomeno che quando siate voi coinvolti assieme a noi, proponiate quantomeno la notizia completa per darci voce e perché possiamo sentirci rispettati come esseri umani e servitori dello Stato, perché noi siamo servitori al servizio dei cittadini e tuteliamo un interesse pubblico e storicamente non ci accomuniamo affatto agli interessi dei nostri datori di lavoro, di cui noi siamo mezzo di tutela autorizzati per tali funzioni e loro sono per noi solo un mezzo da cui percepiamo una misera paga per servire interessi pubblici come il denaro che trasportiamo.

 

Concludiamo dicendo che se la vostra troupe ha rischiato grosso, le nostre Guardie Giurate per 1.100 euro vivono di quel rischio ogni santo giorno e le loro famiglie vivono un ansia quotidiana sconosciuta all’umanità. CI DISSOCIAMO DALLA VOSTRA INDIFFERENZA!!! Siamo telespettatori anche noi, ma come prima cosa Guardie Giurate ed esseri umani!!!

 

 

Il Segretario Nazionale

Roberto Pau

 

 

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