Quella che si svolgeva nei circoli londinesi di fine 800 viene definita da molti una “conversazione” adesso sconosciuta, eppure per certi aspetti sembra precorrere i tempi di blog e social network, anche se i mezzi e i toni erano radicalmente diversi. “La comunicazione oggi accorcia le distanze, da voce alle esigenze dando la possibilità ad ognuno di esprimersi” (Agenzia Della Nesta)
Menti brillanti come quelle di George Elliot, Henry James e Virginia Woolf si incontravano nei circoli londinesi con quelle dei giovani aristocratici del tempo: si conversava e si dibatteva di politica, società, attualità e letteratura tra il fumo dei sigari e sorseggiando uno sherry. Si presentavano le idee più rivoluzionarie, le proprie opere e le più recenti invenzioni attraverso controversie verbali, spesso dominate dalla retorica, dalla formalità e dall’ironia nelle quali spiccava chi era dotato di una certa eloquenza.
Oggi la conversazione è sempre più virtuale ed utilizza i più avanzati sistemi di comunicazione. Milioni di individui in tutto il mondo si mettono in contatto con pochi click. I blog, i Forum i Social Network sono diventati dei veri e propri circoli dove si può parlare ed esporre le proprie idee o opinioni, con una libertà un tempo sconosciuta. Attraverso il web un messaggio può giungere all’altro capo del mondo in pochissimi secondi senza perdere la propria forza, intensità ed efficacia.
La conversazione sia pubblica che privata appare mutata, i toni sono più informali ed espliciti; naturalmente essendosi ampliato il bacino di utenti si è persa quell’esclusività che la relegava a piccole nicchie di bravi pensatori, la comunicazione è più diretta e ogni attore gioca un ruolo attivo in essa. Non solo ognuno è libero di dire, ma anche e soprattutto di ascoltare, ed è proprio su questo che si deve porre l’attenzione: adottare le strategie più efficaci per far capire, accettare e sentire le proprie idee.
All’alba del XXI secolo l’uomo ama discutere e confrontarsi con il mondo che lo circonda, con un’immutata curiosità e spirito critico, con la differenza che le menti “illustri” di oggi tendono a “darsi” molto meno, a non confondersi con i propri contemporanei come invece facevano i “geni” della Letteratura di un tempo da Dickens alla Woolf, tanto per citare qualche esempio.
A ragione di quanto fin’ora detto non si deve temere di scendere in campo investendo tempo ed energie conversando con i nostri interlocutori, siano essi amici, conoscenti, partner commerciali o clienti perché oggi non si può non tenere saldamente in mano la propria comunicazione.