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Max Solinas e la band I Luf protagonisti di “Crocevia, sentieri e autori che si incontrano”

Un’amicizia singolare e senza tempo, quella tra un uomo e un lupo e la riscoperta della propria natura e del proprio equilibrio. Sullo sfondo, la montagna, compagna di mille avventure e protagonista di questo racconto, frutto della fantasia di Max Solinas, scrittore e scultore, che nel suo ultimo libro dal titolo “Il Lupo e l’Equilibrista”, ha voluto rendere omaggio alle sue Dolomiti.

Proprio Max Solinas insieme alla band “I Luf” saranno dunque protagonisti dell’ultimo appuntamento dell’anno della rassegna d’alta quota “CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano”, giunta alla sua se- conda edizione. L’incontro – presentato dall’ormai padrone di casa Ruggero Meles, scrittore e alpinista – si svolgerà presso il Salone Bratti dell’Oratorio di San Paolo a Cantù (CO), giovedì 12 dicembre alle ore 21.

Nel corso della serata, gli spettatori potranno immergersi in una storia senza precedenti fatta di amicizia, amore, natura e arte. Max Solinas infatti, nel suo libro, racconta attimi di vita vissuta nel borgo di Cison di Valmarino, ai piedi delle Dolomiti, insieme alla fedele amica, una lupa di nome Arja.

Non solo libri quindi, ma anche musica grazie alla partecipazione di Dario Canossi e I Luf che proporran- no alcuni dei loro brani più famosi.

“Con questa serata si conclude la seconda edizione di Crocevia, rassegna che – con quasi 3.000 parte- cipanti in 7 serate – dimostra il grande attaccamento dei lombardi per la montagna e ci spinge, come istituzioni, a continuare il nostro impegno per tutelarne peculiarità e bellezza incontaminata, promuo- vendo un turismo sostenibile. Valorizzare le artigianalità, l’enogastronomia, i paesaggi montani, gli sport invernali ed estivi, dallo sci alle passeggiate, è oggi più che mai una priorità per incrementare i flussi turistici in queste località. Da grande appassionata di montagna però, credo sia fondamentale educare   ad un turismo consapevole, rispettoso e responsabile, e proprio manifestazioni come Crocevia, svolgono questa funzione in modo straordinario” sottolinea Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territo- riale e Moda della Regione Lombardia.

Arte e natura, ma anche sostenibilità e promozione di un turismo che tuteli la biodiversità, l’ambiente alpino e le peculiarità della montagna, saranno i temi di questo ultimo appuntamento organizzato dalla rivista Orobie in collaborazione con Regione Lombardia e inLombardia, e con main sponsor Italce- menti – HeidelbergCement Group.

«Si tratta di eventi di sicuro interesse che permetteranno di valorizzare ancora di più le nostre splendide montagne – sottolinea Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia – D’altronde l’obiettivo di Regione Lombardia è incrementare il turismo d’alta quota, esal- tando quei punti di forza che possono rendere le località montane attrattive tutto l’anno, dalle attività all’aria aperta alle bellezze paesaggistiche ed ambientali, sino all’enogastronomia e allo sport in libertà, come il cicloturismo e lo sci. A maggior ragione dopo la conquista delle Olimpiadi invernali del 2026 con Milano-Cortina. Sono convinta che questa rassegna sia un volano strategico per fare provare ad un pub- blico più vasto l’esperienza di vita in montagna, realtà fantastica che merita di diventare maggiormente attrattiva per i visitatori non solo lombardi ma anche internazionali».

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONE
L’incontro, organizzato dalla rivista Orobie con il supporto di Moma Comunicazione di Bergamo, con main sponsor Italcementi-HeidelbergCement Group, il supporto del CAI Sezione di Cantù, della Pastorale Giova- nile di San Vincenzo, del Comune di Cantù e della BCC Credito Cooperativo di Cantù, così come tutti quelli del ciclo «Crocevia», sarà a ingresso gratuito su prenotazione inviando una mail a [email protected], telefonando allo 035.240.666 oppure collegandosi a eventbrite.it. Per informazioni: www.orobie.it

BIOGRAFIA MAX SOLINAS
Max Solinas. nasce a Venezia nell’ottobre del 1963. La curiosità lo porta al mondo della scultura, alla Na-  tura in tutte le sue intime sfaccettature e all’Arte di Vivere. Frequenta corsi di disegno di nudo, in seguito si iscrive all’Accademia delle Belle Arti. La sua Arte rivolge l’attenzione allo studio della figura femminile e alla sua perfetta bellezza ed equilibrio, alla ricerca estrema e continua, metodica ed esasperata di linee e volumi essenziali e stilizzati. La Natura montana è la sua musa ispiratrice. Stimato ed affermato scultore, le sue opere presenti in mezzo mondo, raccontano della sua ricerca dell’essenziale.
Max Solinas è già autore dei libri: In Silenzio tra gli Alberi (Ed. Biblioteca dell’Imm.), L’Ordine della Lupa (Ed. MiMiSol), Viaggio Verticale (Ed. MiMiSol) e Il Lupo e l’Equilibrista (Garzanti Editore).
Vive e lavora nel suo atelier nel Borgo di Cison di Valmarino in Veneto, in mezzo alla Natura alla base delle montagne più belle, le Dolomiti. Insieme alla sua sempre presente sorella Arja la Lupa, proseguono il Gran- de Viaggio verso la scoperta e conoscenza della Vita Naturale.

BIOGRAFIA DELLA BAND “I LUF”

I Luf nascono da un’idea di Dario Canossi, nato sulle montagne della Val Camonica, in provincia di Brescia, terra che ispira quasi tutte le sue canzoni. Canzoni che parlano di vita comune e “camuna”, personaggi e storie vere, nel senso più poetico del termine. Piccole perle di dialetto, amore per la cultura, tradizione popolare e impegno sociale, tutti elementi che sono alla base della filosofia dei Luf. Da quelle parti “luf” vuol dire lupi e i Luf infatti sono un branco di musicisti che arrivano da esperienze diverse e che insieme riescono a creare un impatto sonoro forte, con una grande impronta folk-rock. I Luf muovono quindi, sostanzialmente da dove Van De Sfroos si è fermato con “Breva e Tivan”, disco al quale ha collaborato lo stesso Canossi e si collocano sul versante che, dai Modena City Ramblers in poi e su derivazione del calco internazionale dei Pogues, ha mischiato temi e musiche tradizionali rielaborate con ritmiche e meccani- che rock. Ne esce un impasto divertente e vitale che trascina e coinvolge.
Il gruppo prende forma all’alba del 2000: due anni di duro lavoro e finalmente arriva il primo disco: “Ocio ai Luf” che ottiene un buon successo sia popolare che di critica, bissato dall’ottima accoglienza ai concerti dal vivo l’ambito dove i Luf si esibiscono al meglio. Il camuno Dario Canossi, voce e leader de “I Luf”, ab- bandonata l’avventura De Sfroos, esperienza a cui aveva contribuito fortemente, decide di intraprendere la via del folk, con un repertorio di composizioni originali. Ecco quindi “I Luf”, musica vivace e dalla grande comunicativa, la vitalità del rock si incontra con la profondità e i ritmi della tradizione. Se le musiche de “I Luf” creano un’atmosfera gioiosa, i testi delle canzoni, taluni in dialetto della Val Camonica, sono ricchi di riferimenti all’attualità. Sempre maggiore è in questi ultimi tempi il seguito di pubblico de i Luf: lo testimoniano le decine di concerti spesso a sostegno di associazioni di volontariato e solidarietà internazionali. La musica dei Luf è intrisa di folk e bagnata di rock, è allegria e ballo, colpisce contemporaneamente al cuore e alle gambe senza comunque cadere nella banalità dei testi che, nella tradizione di Dario Canossi, sono pieni di riferimenti all’attualità e all’impegno sociale. Ogni concerto una festa di allegria e impegno nella migliore tradizione della musica d’autore

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Marco Zanchi racconta le Orobie bergamasche a “Crocevia, sentieri e autori che si incontrano”

Giovedì 21 novembre, ore 20.45

Sant’Agostino – Università degli studi di Bergamo,

Piazzale Sant’Agostino, 2 – Bergamo

Le Orobie bergamasche tornano a far parlare di sé con un nuovo appuntamento di “CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano” rassegna d’alta quota. Giovedì 21 novembre alle ore 20.45 nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo, sarà Marco Zanchi, ultra runner di Cene, a raccontarne la bellezza e le emozioni che solo le nostre montagne sanno regalare in un incontro moderato da Ruggero Meles, scrittore e alpinista. Attraverso il racconto incalzante come fossimo durante una corsa in alta montagna Marco Zanchi ci farà innamorare delle sue “Orobie d’un fiato”, non una gara o un semplice video, ma il racconto appassionante del Sentiero delle Orobie Occidentali e Orientali, passato e presente, in un divenire continuo di sfide e soddisfazioni.

Un messaggio a cui aderiscono concretamente Università e Cus Bergamo attraverso specifici programmi per la crescita non solo accademica ma anche a sostegno della capacità di superare gli ostacoli e lo sviluppo sportivo dei propri iscritti. E proprio per incoraggiare gli studenti a coltivare quella straordinaria scuola di vita che è lo sport, UniBg ha sviluppato Dual Career, il programma nato per permettere allo studente-atleta di combinare la propria carriera sportiva con lo studio in modo flessibile e con la collaborazione del Comitato Italiano Paralimpico delegazione di Bergamo è stata sviluppata la «palestra inclusiva»: un luogo in cui, grazie ad attrezzature specifiche e a istruttori opportunatamente formati, non esistono limiti alla capacità di allenamento.

“Nelle strategie di sviluppo dell’Università di Bergamo nei confronti dello sport, è particolarmente importante incontrare Marco Zanchi. È, infatti, tra quegli atleti, ancora troppo pochi, che uniscono il prestigio dei valori connessi all’impegno nella pratica sportiva con la sensibilizzazione nei confronti della sostenibilità ambientale valorizzando, in particolare, i territori e i percorsi delle Alpi Orobiche – afferma il professor Antonio Borgogni, docente di Didattica dell’educazione psicomotoria dell’Università degli Studi di Bergamo – Oltre a ciò, il tema dello sport cosiddetto estremo, che sta assumendo un sempre maggiore rilievo sul piano del numero dei partecipanti a livello nazionale e mondiale, assume per la nostra università un rilievo culturale e scientifico che, anche grazie a questo primo incontro, non mancheremo di approfondire nel prossimo futuro”

“Orobie d’un fiato” è un sogno che diventa realtà nato dalla passione di Marco per le Orobie, ma anche un percorso di analisi e di studio della storia e dei protagonisti delle cime orobiche. Una ricerca che Marco Zanchi ha concluso percorrendo circa 140 chilometri in solitaria tra il 6 e il 7 luglio 2019. Una 24 ore che ha visto l’ultra runner percorrere tutta l’Alta Via delle Orobie Bergamasche, partendo da Cassiglio, in valle Brembana e raggiungendo, dopo sole 24 ore il Passo della Presolana, all’altro capo, in valle Seriana. “Orobie d’un fiato” è una dedica a tutti coloro che come lui vivono e amano quotidianamente e incondizionatamente queste montagne, ma allo stesso tempo, per chi le frequenta e le apprezza da lontano, un invito a conoscerle meglio. Perché certe emozioni solo l’alta quota sa regalare.

Un’impresa unica e da ricordare, che Marco Zanchi vuole celebrare in quest’occasione con un’azione di solidarietà. L’ultra runner infatti, proprio durante l’incontro di giovedì sera, annuncerà l’apertura di un’asta nella quale il miglior offerente potrà far suo lo zaino utilizzato durante l’impresa dello scorso luglio. L’obiettivo? Donare il ricavato in beneficenza per l’acquisto di nuovi giocattoli per il reparto pediatrico dell’Ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo. L’asta sarà aperta da venerdì 22 novembre 2019 a martedì 10 dicembre 2019 sulla pagina Facebook “Orobie d’un Fiato”.

Un viaggio che continua e va oltre la bellezza della montagna, ma che è qualcosa di molto più profondo, che segna l’individuo, che lo riconduce alla vita quotidiana e alle sfi de che ogni giorno troviamo sul nostro percorso. Una scoperta che parla di montagna, tradizione e Amore. Un monito per salvaguardare il nostro pianeta a 360° e promuovere un turismo responsabile e sostenibile, che tuteli le biodiversità, l’artigianalità e l’ambiente alpino: questo lo scopo del progetto dell’ultra runner orobico e questa la sfida di «CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano», la rassegna itinerante, organizzata da Orobie in collaborazione con Explora e Regione Lombardia.

«Si tratta di eventi di sicuro interesse che permetteranno di valorizzare ancora di più le nostre splendide montagne – sottolinea Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione LombardiaD’altronde l’obiettivo di Regione Lombardia è incrementare il turismo d’alta quota, esaltando quei punti di forza che possono rendere le località montane attrattive tutto l’anno, dalle attività all’aria aperta alle bellezze paesaggistiche ed ambientali, sino all’enogastronomia e allo sport in libertà, come il cicloturismo e lo sci. A maggior ragione dopo la conquista delle Olimpiadi invernali del 2026 con Milano-Cortina. Sono convinta che questa rassegna sia un volano strategico per fare provare ad un pubblico più vasto l’esperienza di vita in montagna, realtà fantastica che merita di diventare maggiormente attrattiva per i visitatori non solo lombardi ma anche internazionali».

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONE
L’incontro, organizzato da Moma Comunicazione di Bergamo, con main sponsor Italcementi-HeidelbergCement Group, il supporto dell’Università degli studi di Bergamo e del CUS, la collaborazione di Regione Lombardia e di Vibram e con il patrocinio del Cai di Bergamo e del Cai Unione Bergamasca Sezioni e Sottosezioni, così come tutti quelli del ciclo «Crocevia», sarà a ingresso gratuito su prenotazione inviando una mail a [email protected] o telefonando allo 035.240.666. Per informazioni https://tinyurl.com/y4rybv2d

BIOGRAFIA MARCO ZANCHI
Marco Zanchi. Classe 1976, nato e cresciuto a Cene in valle Seriana, Marco Zanchi abbandona da adolescente il mondo delle corse in motocicletta e si avvicina al podismo affi ancato da due amici già aff ermati nella disciplina, Mario Poletti e Migidio Burifa. Con determinazione inizia a raccogliere i primi successi nel 2002 alla Maga sky marathon, nel 2003 in Spagna alla Zegama marathon, consacrando nello stesso anno la sua carriera da ultra runner con la 6ª piazza al Tor des Géants (330 chilometri) e la doppia vittoria, nel 2015 e nel 2018, della Orobie Ultra Trail di Bergamo. Una grande carriera sportiva, coronata dalle convocazioni in Nazionale per i Campionati mondiali del 2011, 2013, 2015 e 2018. Marco Zanchi ha lavorato per diversi anni in un’officina meccanica, per poi passare in Acerbis e a Tecnica group. Ora è impegnato nel suo laboratorio di calzature e di produzione di zaini da trail a Cene, in valle Seriana.

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“Crocevia, sentieri e autori che si incontrano”: musica e montagna dialogano con Francesca Gallo

Dopo il grande successo della prima edizione, la rassegna d’alta quota “CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano” prosegue in autunno con altri tre incontri. Apre la seconda stagione, domenica  20 ottobre alle ore 11, Francesca Gallo, musicista e unica donna nel panorama nazionale a realizzare le fisarmoniche a mano che durante il suo incontro suonerà e dialogherà con Ruggero Meles, scrittore e alpinista, sul tema della montagna come luogo di accoglienza e sostenibilità. L’incontro     si svolgerà nella suggestiva cornice dell’Abbazia di San Pietro al Monte (Via Privata del Pozzo) di Civate (LC), gioiello del Romanico tra i più interessanti della Lombardia e meta di notevole interesse storico, artistico e religioso.

Attraverso la musica di Francesca sarà possibile scoprire il sogno dell’opera e della musica lirica, e attraverso il suo racconto vivere il percorso di ricerca, attraverso migliaia di chilometri, alla scoperta di storie di emigrazione, testimonianze e canzoni che si trasformano in musica. Le sonorità della fisarmonica unite alla narrazione della musicista tessono la trama di un racconto che parla di acco- glienza, paesaggio e viaggio. Un viaggio di scoperta, con l’obiettivo della promozione di un turismo responsabile e sostenibile, che tuteli le biodiversità, l’artigianalità e l’ambiente alpino: questa la sfida di «CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano», la rassegna itinerante, organizzata dalla rivista Orobie in collaborazione con Explora e Regione Lombardia.

«Si tratta di eventi di sicuro interesse che permetteranno di valorizzare ancora di più le nostre splendide montagne – sottolinea Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia – D’altronde l’obiettivo di Regione Lombardia è incrementare il turismo d’alta quota, esaltando quei punti di forza che possono rendere le località montane attrattive tutto l’anno, dalle attività all’aria aperta alle bellezze paesaggistiche ed ambientali, sino all’enogastronomia e allo sport in libertà, come il cicloturismo e lo sci. A maggior ragione dopo la conquista delle Olimpiadi invernali del 2026 con Milano-Cortina. Sono convinta che questa rassegna potrà essere un volano strategico per fare provare ad un pubblico più vasto l’esperienza di vita in montagna, realtà fantastica che merita di diventare maggiormente attrattiva per i visitatori non solo lombardi ma anche internazionali».

L’abbazia si raggiunge in un’ora circa di cammino da Civate. È possibile parcheggiare l’auto in località Pozzo, oppure al municipio. In entrambi i casi sono visibili cartelli segnaletici. Il primo tratto è asfaltato, ma dopo pochi minuti la strada diventa mulattiera. In caso di maltempo, l’incontro si svolgerà a Villa Canali in Via Ca’ Nova, 1 a Civate.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONE
L’incontro, con main sponsor Italcementi-HeidelbergCement Group e la collaborazione della Parrocchia di San Vito e Modesto e dell’associazione Amici di San Pietro al Monte, così come tutti quelli del ciclo «Crocevia», sarà a ingresso gratuito su prenotazione (i posti sono limitati) inviando una mail a [email protected] o telefonando allo 035.240.666 oppure tramite eventbrite.it: http://bit. do/crocevia-gallo. Per informazioni: http://bit.do/fcSU7

BIOGRAFIA FRANCESCA GALLO

Francesca Gallo. Cresciuta sognando l’opera e di diventare una cantante lirica, poco più che ventenne, parte per il Belgio e il Canada alla ricerca di storie di emigrazione. Ha percorso migliaia di chilometri raccogliendo canzoni e racconti che poi ha trasformato in musica. Nel 2011 si dedicata  alla realizzazione delle fisarmoniche nella bottega della sua città, Treviso, continuando la tradizione  di famiglia: il padre Luciano è l’ideatore del marchio Galliano che si unisce al prestigioso marchio di armoniche Ploner. Le fisarmoniche Galliano&Ploner raggiungono oggi tutti i palchi del mondo. Oltre a costruire le fisarmoniche, Francesca è anche la prima a provare il nuovo strumento come musicista. Per il suo lavoro, nel 2018 ha vinto il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” nella sezione “Artigianato di tradizione”.

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«Crocevia, sentieri e autori che si incontrano»: l’ultimo appuntamento della rassegna d’alta quota con Paolo Cognetti

Ultimo appuntamento per la rassegna itinerante “CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano”, in programma venerdì 20 settembre alle ore 20.45, nell’auditorium del convento di Sant’Antonio e Santa Marta a Morbegno

Paolo Cognetti, grande appassionato di montagna, scrittore, vincitore del Premio Strega e di numerosi altri riconoscimenti, sarà protagonista del quarto ed ultimo incontro della rassegna che ha appassionato amanti della montagna e semplici curiosi. Il rischio di estinzione della montagna, nella sua identità territoriale, economica e sociale, sarebbe una grave perdita anche per le città: questa la consapevolezza che si è cercato di trasmettere grazie a questi incontri brillantemente guidati dallo scrittore e alpinista Ruggero Meles.

Un viaggio alla scoperta della montagna più autentica e incontaminata, con le sue peculiarità e potenzialità, promuovendo un turismo responsabile e sostenibile, che tuteli le biodiversità, l’artigianalità e l’ambiente alpi- no: questa la sfida di «CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano», la rassegna itinerante, organizzata dalla rivista Orobie in collaborazione con Explora e Regione Lombardia.
«Si tratta di eventi di sicuro interesse che permetteranno di valorizzare ancora di più le nostre splendide montagne – sottolinea Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia – D’altron- de l’obiettivo di Regione Lombardia è incrementare il turismo d’alta quota, esaltando quei punti di forza che pos- sono rendere le località montane attrattive tutto l’anno, dalle attività all’aria aperta alle bellezze paesaggistiche ed ambientali, sino all’enogastronomia e allo sport in libertà, come il cicloturismo e lo sci. A maggior ragione dopo la conquista delle Olimpiadi invernali del 2026 con Milano-Cortina. Sono convinta che questa rassegna potrà essere un volano strategico per fare provare ad un pubblico più vasto l’esperienza di vita in montagna, realtà fantastica che merita di diventare maggiormente attrattiva per i visitatori non solo lombardi ma anche internazionali».
L’incontro, con main sponsor Italcementi-HeidelbergCement Group, così come tutti quelli del ciclo «Crocevia», sarà a ingresso gratuito su prenotazione (i posti sono limitati) inviando una mail a [email protected] o tele- fonando allo 035.240.666 oppure tramite eventbrite.it.
Per informazioni www.orobie.it

Paolo Cognetti. Come narratore ha esordito nel 2003 con il racconto «Fare ordine», vincitore del Premio Subway-Letteratura. Una delle sue passioni è la montagna, dove trascorre in solitudine alcuni mesi all’anno. Da questi eremitaggi è nato il diario «Il ragazzo selvatico» (2013). Nel 2014 «A pesca nelle pozze più profonde» sull’arte di scrivere racconti. Nel 2016 è uscito per Einaudi il suo primo romanzo in senso stretto «Le otto montagne». Venduto in 30 Paesi ancor prima della pubblicazione, ha vinto il Premio Strega 2017, il Prix Médicis étranger, il Prix François Sommer, l’English Pen Translates Award, i Premi Itas, Viadana, Grand Prize del Banff Mountain Book Competition. Nel 2018 esce per Einaudi «Senza mai arrivare in cima», sulla sua esperienza nelle montagne dell’Himalaya.

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Torna la rassegna d’alta quota “Crocevia. Sentieri e autori che si incontrano” | appuntamento con Irene Borgna

Dopo il grande successo di pubblico con l’alpinista e scrittrice Nives Meroi, a Lecco, la rassegna d’alta quota CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano” torna con un nuovo appuntamento.

In cattedra lunedì 16 settembre alle ore 20.45, al Teatro Binario 7 (Via Turati 8) di Monza, ancora una donna: Irene Borgna, un dottorato di ricerca in antropologia alpina, scrittrice e guida naturalistica, che ha fatto della montagna la sua passione e il suo mestiere. A tirare le fila, ancora una volta, lo scrittore e alpinista Ruggero Meles.

Un viaggio alla scoperta della montagna più autentica e incontaminata, con le sue peculiarità e potenzialità, promuovendo un turismo responsabile e sostenibile, che tuteli le biodiversità, l’artigianalità e l’ambiente alpino: questa la sfida di «CROCEVIA, sentieri e autori che si incontrano», la rassegna itinerante, organizzata dalla rivista Orobie in collaborazione con Explora e Regione Lombardia.

«Si tratta di eventi di sicuro interesse che permetteranno di valorizzare ancora di più le nostre splendide montagne

sottolinea Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia D’altron- de l’obiettivo di Regione Lombardia è incrementare il turismo d’alta quota, esaltando quei punti di forza che pos- sono rendere le località montane attrattive tutto l’anno, dalle attività all’aria aperta alle bellezze paesaggistiche ed ambientali, sino all’enogastronomia e allo sport in libertà, come il cicloturismo e lo sci. A maggior ragione dopo la conquista delle Olimpiadi invernali del 2026 con Milano-Cortina. Sono convinta che questa rassegna potrà essere un volano strategico per fare provare ad un pubblico più vasto l’esperienza di vita in montagna, realtà fantastica che merita di diventare maggiormente attrattiva per i visitatori non solo lombardi ma anche internazionali».

La rassegna si concluderà il 20 settembre con Paolo Cognetti a Morbegno.

L’incontro, con main sponsor Italcementi-HeidelbergCement Group, così come tutti quelli del ciclo «Crocevia», sarà a ingresso gratuito su prenotazione (i posti sono limitati) inviando una mail a [email protected] o telefonando allo 035.240.666 oppure tramite eventbrite.it.

Per informazioni: http://bit.do/e69c3

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Nives Meroi, la leggenda della montagna perduta, si racconta

C’è chi guarda in avanti e chi in alto, sempre più in alto. La chiamano “la tigre della montagna”, ma Nives Meroi ha molto poco del felino. È piuttosto un corvo. O quanto meno le piacerebbe esserlo. Perché è il corvo, animale che in molte culture è sinonimo di saggezza, ad averle aperto la strada verso la leggenda. Con suo marito, Romano Benet, è arrivata in cima al quattordicesimo Ottomila. Una scalata di altri tempi: di cambiamento e rinascita.

Parlerà di tutto questo e di molto altro ancora Nives Meroi, il prossimo 30 agosto allo Spazio Oto Lab a Lecco (Via Mazzucconi, 12) intervistata da Ruggero Meles, scrittore, insegnante e alpinista, in occasione di uno degli incontri di «CROCEVIA, Sentieri e autori che si incontrano», la rassegna itinerante voluta dalla rivista Orobie e realizzata in collaborazione con Explora e Regione Lombardia. Quattro appuntamenti in totale – il primo tenutosi lo scorso 20 giugno, l’ultimo in programma il 20 settembre – per conoscere da vicino gli eroi della montagna. Camminatori, ma anche e soprattutto, pensatori che a ogni via aperta hanno associato un dono. Per Nives è, senza dubbio, quello della bellezza.

«Noi alpinisti su quelle infinite montagne inseguiamo la bellezza» – confida. E chissà quanto deve esserle sembrato bello il panorama sconfinato che le è apparso dalla sommità dell’Annapurna quell’11 maggio del 2017, quando ha varcato gli 8.091 metri per la quattordicesima volta. Una spedizione diversa da tutte le altre, affrontata con compagni di cordata inaspettati – oltre a suo marito, due spagnoli e due cileni –, capaci di unirsi per superare le avversità. Un cammino intrapreso con uno spirito ancora più coraggioso e resiliente del solito, proprio come la montagna le ha insegnato a essere.

Perché le salite che Nives ha dovuto affrontare non sono state solo sportive. Nel 2009, quando aveva già scalato con suo marito, senza ossigeno e senza portatori come è loro stile, già undici Ottomila, sulle pendici del Kangchendzonga, Romano sta male. Si scopre affetto da una malattia rarissima, l’aplasia midollare acuta, che combatte da vero guerriero: due trapianti di midollo osseo, più di 70 giorni di isolamento, due operazioni per impiantare protesi alle anche. Una prova che supera con tenacia e pazienza, mentre Nives è al suo fianco, pronta a tornare in alto insieme. Perché la storia degli Ottomila di Nives è anche storia di un amore. Un paso doble che non ha paura dell’altitudine.

Ed è proprio questo legame che li tiene così tanto uniti attorno a una medesima passione, a portarli a intraprendere, pochi anni dopo – con immenso stupore da parte degli stessi medici – una nuova impresa. Ancora una volta con lo sguardo rivolto verso l’alto, inseguendo una montagna nascosta e solitaria, attraversata alla maniera antica. Questa e altre avventure Nives le ha raccontate nelle pagine dei suoi libri, tra cui l’ultimo «Il volo del corvo timido» (Edito Rizzoli), e le condividerà nel corso della serata con gli ospiti della rassegna e con tutti coloro che avranno il desiderio di scoprire cosa c’è oltre il prossimo “Crocevia”.

LA RASSEGNA
Dopo l’appuntamento a Lecco con Nives Meroi, in calendario il 16 settembre a Monza Irene Borgna e in chiusura, il 20 settembre all’auditorium del convento di Sant’Antonio e Santa Marta a Morbegno, Paolo Cognetti.
«Si tratta di eventi di sicuro interesse che permetteranno di valorizzare ancora di più le nostre splendide montagne –  sottolinea Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia –  D’altronde l’obiettivo di Regione Lombardia è incrementare il turismo d’alta quota, esaltando quei punti di forza che possono rendere le località montane attrattive tutto l’anno, dalle attività all’aria aperta alle bellezze paesaggistiche ed ambientali, sino all’enogastronomia e allo sport in libertà, come il cicloturismo e lo sci. A maggior ragione dopo la conquista delle Olimpiadi invernali del 2026 con Milano-Cortina. Sono convinta che questa rassegna potrà essere un volano strategico per fare provare ad un pubblico più vasto l’esperienza di vita in montagna, realtà fantastica che merita di diventare maggiormente attrattiva per i visitatori non solo lombardi ma anche internazionali».
L’incontro a Lecco, con main sponsor Italcementi-HeidelbergCement Group e il contribuito di ADMO Regione Lombardia Onlus e Gamma – Gruppo alpinistico lecchese, così come tutti quelli del ciclo «Crocevia», sarà a ingresso gratuito su prenotazione (i posti sono limitati) inviando una mail a [email protected] o telefonando allo 035.240.666. Per informazioni https://tinyurl.com/y4rybv2d

BIOGRAFIA NIVES MEROI
Nives Meroi nata a Bonate di Sotto (BG) nel 1961, è una delle più forti alpiniste donne del mondo. Nella sua carriera ha scalato tutti i quattordici Ottomila della Terra, sempre senza ossigeno né portatori d’alta quota, con il suo compagno fisso di cordata, il marito Romano Benet. Insieme hanno conquistato prima il Nanga Parbat, nel 1998, con Nives prima donna italiana a salire in vetta. Nel 2003, è la prima donna a compiere la traversata dei tre Ottomila Gasherbum I, Gasherbum II e Broad Peak. Nel 2006, attraverso lo Sperone Abruzzi, conquista il K2. Anche in questo caso è la prima donna italiana ad arrivare in vetta. Record ripetuto nel 2007 quando arriva sulla cima dell’Everest, senza ossigeno supplementare. L’anno successivo, in stagione invernale, tenta sempre con Benet il Makalu ma non raggiungono la vetta, mentre pochi mesi dopo, salgono sul Manaslu conquistando l’undicesimo Ottomila. Il 2009 è l’anno più duro: abbandonano la scalata dell’Annapurna per le condizioni proibitive della neve e a seguire quella del Kangchenjunga per il peggioramento delle condizioni fisiche di Benet che si scopre affetto da una grave malattia. Tornano all’alpinismo himalayano nel 2012, tentando il Kangchenjunga e conquistandone la vetta nel 2014. Nel 2016 raggiungono la cima del Makalu. Infine, nel 2017, salgono sull’Annapurna completando così tutte le quattordici vette sopra gli Ottomila nel mondo. È la seconda donna nella storia a compiere questa impresa senza l’uso di ossigeno supplementare e la terza in assoluto. Con il marito sono, inoltre, i primi in assoluto ad aver compiuto l’impresa in coppia.
Nives Meroi ha pubblicato tre libri: Sinai (con Vito Mancuso, Fabbri 2013), Non ti farò aspettare (Rizzoli 2015) e Il volo del corvo timido (Rizzoli 2019). Erri De Luca le ha dedicato un libro: Sulla traccia di Nives (Mondadori 2006).
Dal 2010 è Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Gli Ottomila del Mondo – Con il termine Ottomila si indicano comunemente le 14 montagne della Terra che superano gli 8.000 metri di altitudine sopra il livello del mare. La lista ufficiale è stata calcolata negli anni ‘30 del Novecento sulla base del concetto di massiccio. Si trovano tutti in Asia centro-meridionale, 9 sono collocati nella catena dell’Himalaya e quattro in quella del Karakorum. Il Nanga Parbat è l’unico che non fa parte di queste due catene essendo situato in Kashmir.

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“Crocevia. Sentieri e autori che si incontrano” dal 20 giugno

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  • 18 Giugno 2019

Crocevia è un ciclo di quattro incontri, da giugno a settembre in Lombardia, con altrettanti scrittori legati al mondo della montagna. Si parte da Bergamo il 20 giugno con Enrico Camanni e, dopo Lecco con Nives Meroi, si approderà a Monza con Irene Borgna e a Morbegno (Sondrio) con Paolo Cognetti. Protagonista la montagna come luogo d’accoglienza. Ad accompagnare i “viaggiatori” Ruggero Meles, scrittore, insegnante e alpinista. Gli incontri a partecipazione libera e gratuita su prenotazione.

20 giugno – Enrico Camanni – Monastero di Astino – Bergamo (via Astino, 13)

30 agosto – Nives Meroi – Spazio Oto Lab – Lecco (Via Mazzucconi, 12)

16 settembre – Irene Borgna – Monza

20 settembre – Paolo Cognetti – Auditorium di Sant’Antonio e Santa Chiara – Morbegno (Piazza Sant’Antonio, 1)

Bergamo, 14 giugno 2019 – Negli ultimi 60 anni la popolazione italiana è cresciuta di circa 12 milioni di persone, ma la montagna ha perso oltre 900 mila abitanti. Tutta la crescita si è divisa tra pianura (8,8 milioni di residenti) e collina (circa 4 milioni). Ma un futuro diverso è possibile, purché si faccia leva sulla sostenibilità.

Quattro tra gli scrittori alpini più apprezzati di sempre, ne discuteranno durante «CROCEVIA, Sentieri e autori che si incontrano», la rassegna itinerante voluta dalla rivista Orobie e realizzata in collaborazione con inLOMBARDIA e Regione Lombardia, in programma da giugno a settembre a Bergamo, Monza, Lecco e Morbegno. Quattro appuntamenti con i più noti pensatori della montagna: il 20 giugno con Enrico Camanni al Monastero di Astino a Bergamo (via Astino, 13), il 30 agosto con Nives Meroi allo Spazio Oto Lab a Lecco (Via Mazzucconi, 12), il 16 settembre con Irene Borgna a Monza e il 20 settembre con Paolo Cognetti all’Auditorium di Sant’Antonio e Santa Chiara a Morbegno (Piazza Sant’Antonio, 1).

Si tratta di eventi di sicuro interesse che permetteranno di valorizzare ancora di più le nostre splendide montagne – sottolinea Lara Magoniassessore al Turismo, marketing territoriale e moda della Regione Lombardia –  D’altronde l’obiettivo di Regione Lombardia è incrementare il turismo d’alta quota, esaltando quei punti di forza che possono rendere le località montane attrattive tutto l’anno, dalle attività all’aria aperta alle bellezze paesaggistiche ed ambientali, sino all’enogastronomia e allo sport in libertà, come il cicloturismo e lo sci.” dichiara Lara Magoni Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda. “A maggior ragione in questo periodo, con la candidatura Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026. Spero davvero che questa rassegna possa essere un volano strategico per fare provare ad un pubblico più vasto l’esperienza di vita in montagna, realtà fantastica che merita di diventare maggiormente attrattiva per i visitatori non solo lombardi ma anche internazionali”.

Promuovere un turismo responsabile che valorizzi le peculiarità del territorio, tuteli le biodiversità, l’artigianalità e l’ambiente alpino è la vera sfida lanciata dalla manifestazione, moderata da Ruggero Meles, scrittore, insegnante e alpinista: «Negli anni 50/60 la montagna si è svuotata: da centro vivo e di lavoro è diventata un luogo di turismo di massa. Con questa manifestazione vogliamo far riscoprire la vera montagna e le sue potenzialità, anche in termini economici e occupazionali» – anticipa Meles.

Si inizia giovedì 20 giugno alle 20.45 nel suggestivo Monastero di Astino, alle porte di Bergamo, con Enrico Camanni, torinese, giornalista collaboratore della rivista Orobie, approdato alla scrittura attraverso l’alpinismo. Ha scalato molte volte le Alpi, aprendo una decina di vie nuove e ripetendo circa 800 itinerari di roccia e ghiaccio. Ad Astino dialogherà mettendo al centro la montagna come luogo di accoglienza, la sua storia, l’arte e le tradizioni, ma soprattutto la sostenibilità.

Investire nella gestione più sostenibile dei luoghi di montagna, significa anzitutto riconoscerne le peculiarità, imparando a comprenderne e accettarne l’essenza. E non c’è modo migliore per farlo se non attraverso la lettura. Gli autori porteranno in profondità un ragionamento spesso affrontato solo in maniera superficiale, indagando quel rapporto sfidante e adrenalinico che lega l’uomo alle alte vette. Una relazione spesso fatta di cammini leggendari, di vie aperte e sentieri battuti, ma anche di tempi difficili ed esperimenti resilienti come racconteranno il 30 agosto Nives Meroi allo Spazio Oto Lab a Lecco (Via Mazzucconi, 12), il 16 settembre a Monza Irene Borgna, un dottorato di ricerca in antropologia alpina, ha fatto della montagna la sua passione e il suo mestiere. Conclude la rassegna e Paolo Cognetti, vincitore nel 2017 del Premio Strega con Le otto montagne, che il 20 settembre interverrà nell’auditorium del convento di Sant’Antonio e Santa Marta a Morbegno. Incontri con la consapevolezza che il rischio di estinzione della montagna, nella sua identità territoriale, economica e sociale, sarebbe una grave perdita anche per le città.

Per info e programma www.orobie.it

L’incontro di Astino, con main sponsor Italcementi-HeidelbergCement Group e il contribuito di Fondazione Mia-Valle d’Astino, così come tutti quelli del ciclo «Crocevia», sarà a ingresso gratuito su prenotazione (i posti sono limitati) inviando una mail a [email protected], telefono 035.240.666.

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