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14/15 novembre 2015 – Seminario sulla bioenergetica

Grazie alle numerose persone che ieri (6 novembre) hanno partecipato alla serata di presentazione del CICLO DI SEMINARI DI BIOENERGETICA organizzati dalla nostra associazione.

Dopo aver ascoltato i suggerimenti degli intervenuti e valutato le esigenze di numerose persone intervenute, considerato che il seminario può essere svolto con una partecipazione massima di 15 persone, abbiamo deciso, di concerto con Angelo Mammetti, che terrà i seminari di accorpare gli argomenti che dovrebbero essere trattati separatamente in tre incontri, in un unico week-end con questa scaletta indicativa:

Sabato (dalle ore 10,00 alle 18,00): IO SONO VIVO – “Fisiologia della Respirazione e Fisiologia del Contatto alla Terra”
Domenica (dalle 10,00 alle 13,00): 
SORELLA RABBIA – “Fisiologia della Rabbia, Aggressività e Assertività. Muoversi VERSO la Vita”
Domenica (dalle 14,00 alle 18,00): 
LIBERTÀ E/È ESPRESSIONE DI SÉ – “Fisiologia delle Emozioni e Sentire il Pensiero nel Corpo”

Questo consentirà a tutti i partecipanti di acquisire in un solo appuntamento tutte le nozioni di base del percorso proposto.

Le date dei seminari sono rimaste invariate.
Il primo incontro sarà il 14/15 novembre 2015 e verrà replicato il 5/6 dicembre 2015 e il 9/10 gennaio 2016 con le medesime modalità.

La quota di partecipazione resta di euro 125,00= (inclusa la tessera associativa che avrà valore anche per tutto l’anno 2016)
Invariata anche la sede del seminario: Bergamo, via per Orio al Serio n. 18 presso la sede dell’associazione ASD Rasayana Ayurveda Bergamo.

ISCRIZIONE
Puoi inviare una mail a [email protected] indicando i tuoi dati anagrafici completi oppure compilando il seguente FORM

 

Di seguito tutte le informazioni sul seminario e sul relatore.


 

A.S.D. RASAYANA – AYURVEDA BERGAMO
PRESENTA
CICLO DI SEMINARI DI BIOENERGETICA CON ANGELO MAMMETTI

IO SONO VIVO
“Fisiologia della Respirazione e Fisiologia del Contatto alla Terra”

Scoprire come funziona Naturalmente la respirazione e come questa è legata indissolubilmente alla postura e alla propria percezione della Realtà. Incontrare le azioni inconsce che le impediscono, farle diventare consce e “smettere” di agirle.

SORELLA RABBIA
“Fisiologia della Rabbia, Aggressività e Assertività. Muoversi VERSO la Vita”

Scoprire dove la Rabbia è bloccata e perché. Conoscerla e Integrarla come elemento Naturale di Protezione sostitutiva della Corazza/Armatura. Integrazione dell’aggressività come azione guida dell’essere vivente senza l’accezione violenta del termine. Aggressività Sessuale e l’ “Amare” come senso biologico del Piacere di Vivere.

LIBERTÀ E/È ESPRESSIONE DI SÉ
“Fisiologia delle Emozioni e Sentire il Pensiero nel Corpo”

Riconoscere dove, come e quando nel Corpo le emozioni condizionano il Corpo.
Modificando l’azione muscolare si modifica l’emozione e quindi il Pensiero. Creare la Realtà Propria generando le Emozioni che si desidera provare in quella Realtà.

2004b6bCon ANGELO MAMMETTI (www.angelomammetti.it)
Per informazioni e iscrizioni: [email protected] oppure +347.71.77.971
La quota di partecipazione è di euro 125,00= per ogni week-end.
Nella quota è inclusa la tessera associativa obbligatoria per partecipare ai seminari.
I seminari si terranno presso la sede dell’associazione in BERGAMO via per Orio al Serio n. 18

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Sei uno di quelli che crede che gli altri siano un ostacolo o un sostegno? Secondo te, è a causa della congiuntura economica, o per le politiche sbagliate, che vivi ciò che ti capita? Sai già tutto ciò che c’è da sapere e ti basta solo metterlo in pratica?

Allora lascia stare e non occuparti di questa possibilità.

Se sei un falegname, un fruttivendolo, o se sei un imprenditore edile, un disoccupato o un precario, se sei una casalinga, un’infermiera o una manager… anche tu: lascia perdere.

Io mi rivolgo a quelli che non sono quello che fanno, ma che fanno qualcosa con quello che sono. Quelli che si identificano in “cosa” fanno e non vogliono ammettere che l’identificarsi dipende da “come” fanno quello che fanno, non sono parte del mio progetto.

Ed ora è a quei pochi che mi rivolgo: lo sapete che quel “come” è profondamente CONDIZIONATO?

Quello che sto cercando di comunicare è che per quanti corsi di “respirazione” facciate, per quante ore andiate in palestra, per quanti massaggi riceviate e per quante diete vi imponiate, se non comprendete che il Corpo È la Mente, potrete cercare di far star bene il Corpo quanto vi pare, ma tornerete sempre a reinstaurare la sua struttura abituale perché non avrete cambiato la corrispondente struttura mentale.

Mi rivolgo a te, ora, che sei arrivato fino a questo punto: per quanto ti colpevolizzi, o ti imbarazzi, o colpevolizzi gli altri, per quanto cerchi risposte spirituali o filosofiche o psicologiche pur di riuscire a vivere serenamente la tua vita emotiva, se non comprendi che la tua Mente È il tuo Corpo, potrai raggiungere brevi attimi di felicità, di consapevolezza e di serenità, ma poi tutto torna come prima perché il tuo Corpo ti riporta immediatamente dove è abituato a stare da quando lo conosci.

Tutti respiriamo, e tutti camminiamo, stiamo seduti, distesi e muoviamo le braccia.

Tutti noi parliamo e guardiamo.

Questo succede perché siamo fatti allo stesso modo e, biologicamente, le nostre funzioni sono uguali in ognuno dei singoli esemplari della specie Essere Umano. Ognuno di noi, però, ha adattato l’espletamento di queste funzioni alle SUE ESPERIENZE e quindi ha inconsciamente trasformato le stesse funzioni impedendone l’esecuzione “naturale”.

Come? Instaurando delle contrazioni muscolari e cronicizzandole allo scopo di difendere un “PUNTO DEBOLE”: un’armatura !

Come chiunque che indossi un’armatura per difendersi e proteggersi da colpi e lesioni, è, al tempo stesso, da essa IMPEDITO nei movimenti spontanei e nel piacere del contatto tenero, per danzare o far l’amore, l’individuo in questione DEVE togliersi quell’armatura.

Ma mettiamo che non sia consapevole di averne addosso una: cercherà di fare tutto ciò che vuole, ma sarà condizionato non poco dall’ingombro e crederà che tutte le sue relazioni con l’esterno debbano necessariamente avere le caratteristiche imposte dalle possibilità che gli offre la struttura dell’armatura.

Nel tentativo di abbracciare qualcuno si stupirà che l’altro fugga dall’abbraccio e si sentirà indegno o, all’opposto, considererà l’altro negativamente.

Questa è quella che viene definita “corazza caratteriale”.

Creata per proteggersi, nell’impedire che l’esterno arrivi all’interno impedisce soprattutto l’azione opposta: che l’interno si manifesti all’esterno.

Il PROBLEMA è che CREDIAMO di non poterci mai più LIBERARE da questa CORAZZA.

Ma non è vero!

Anche io avevo quell’armatura e non lo sapevo.

E penso che neanche tu sappia di avere la tua ARMATURA.

Questo è il mio lavoro: portarti ad essere consapevole di quello che fai perché tu possa smettere di farlo.

Questo è quello che sperimenteremo in CONSAPEVOL­MENTE/CORPO: agiremo sul corpo e osserveremo come agendo su quell’armatura cambia anche il modo di pensare e di agire. Perché cambiano le idee che hai sulla realtà.

Nel tuo corpo si legge chiaramente a che regole mentali sei sottoposto, quelle che ti obbligano a ripetere gli stessi schemi, proprio quelli dai quali vorresti liberarti.

Lasciarsi guidare nel presente da ciò che ci aspetta nel futuro significa lasciar andare gli ostacoli che vengono dal passato. Questi ostacoli, proprio perché in opposizione all’armonica sintonia con “chi si è”, generano delle contrazioni muscolari croniche, attitudini muscolari a portare pesi, evitare situazioni, staccarsi da certe realtà, ritirarsi dal piacere, sottostare agli eventi. Situazioni in cui è definita un’azione e ogni azione noi la “facciamo” col corpo.

Riconoscere quell’azione e dismetterla è ciò a cui servo io. Io posso farti toccare con tutto il corpo quello che è in tuo potere fare per togliere dalla visione del futuro i blocchi del passato.

Sia chiaro, però, che la visione del TUO futuro è la TUA, non mia, e si manifesterà solo se sei tua a permetterle di manifestarsi, altrimenti sei costretto ad abdicare il tuo futuro a qualcun altro, in genere il primo che ti promette vie “facili”.

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Cura del corpo: trattamenti da preferire

Mens sana in corpore sano, la cura del corpo è essenziale non solo per la bellezza ma anche per il benessere e la salute della persona. Quali sono i disturbi più frequenti? E quali sono i trattamenti più innovativi per combattere gli inestetismi della cellulite, e sciogliere gli accumuli di grasso in eccesso, oppure modellare la silhouette?

Alcuni gesti quotidiani per la cura del corpo, non solo permettono di migliorare l’aspetto estetico, ma anche di aumentare l’autostima e la fiducia in se stessi. Non è necessario recarsi tutti i giorni presso un centro estetico, è possibile infatti anche organizzare una piccola beauty farm casalinga e programmare un piano di trattamenti naturali, personalizzati ed economici.

Ma quali sono i gesti essenziali per la cura del corpo? Detergere, idratare e proteggere, queste sono le azioni da svolgere quotidianamente. Scegliendo i prodotti idonei al tipo di pelle e il massaggio più adatto a farli assorbire otterrai in poco tempo risultati visibili. Puoi farti consigliare in farmacia oppure in erboristeria le creme o gli oli più adatti a te. È importante anche scegliere l’essenza del prodotto, che contribuirà a rendere il tuo massaggio piacevole e rilassante.

Puoi programmare di fare uno scrub naturale una volta alla settimana: utilizzando un prodotto a base assolutamente naturale fatto in casa. Quello a base di miele e zucchero di canna è perfetto, puoi inumidire la pelle con acqua calda e poi passarlo sulle parti del corpo dove la pelle è più spessa, e sciacquarlo infine con acqua tiepida.

Per quanto riguarda, nella cura del corpo,  cellulite e accumuli di grasso, è possibile acquistare prodotti specifici da applicare quotidianamente; per migliorare il risultato  è possibile abbinare un ciclo di massaggi linfodrenanti, sicuramente efficaci per ottenere una forma perfetta.

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Un viaggio nella femminilità, a S. Antonio Abate (Na)

Si chiama “Un viaggio nella femminilità” ed è un’interessantissima e nuova iniziativa che una psicologa del territorio, la dott.ssa Conny Iozzi, vuole proporre a tutte le donne: un viaggio che intende partire dall’immagine che  ogni donna ha del  suo corpo per arrivare alla sua capacità di osservarsi nel profondo.

Perché l’essere femminile è qualcosa che non ha a che fare solo con la bellezza in sé, ma con l’armonia di corpo e mente, con la possibilità di esprimere le proprie emozioni in un equilibrio armonico.

Quindi un viaggio nel proprio modo di essere donna, laddove  l’intenzione della dott.ssa Iozzi non è di “insegnare a prendersi cura” di sè, ma di accompagnare le donne in un viaggio di conoscenza nella propria femminilità per valorizzare l’aspetto del prendersi cura di sé a 360 gradi che le donne già esprimono.

Il percorso consiste in quattro incontri di tre ore in un gruppo di 10 donne, numero ideale per permettere un confronto, che sia costruttivo e non confusivo.

L’appuntamento per la presentazione del percorso è venerdì 15 marzo, dalle ore 19.00 alle 20.00, presso il Centro estetico Tiarè, in via Stabia n.310 a S. Antonio Abate (Na).

A tutte le donne, a prescindere da età, professione, etc. vi aspettiamo.

La locandina dell’evento :  http://anficampania.zzl.org/immagini/locandina_corso_femminilit.jpg

Per info e contatti, dott.ssa Conny Iozzi – 333 1638246 – [email protected]

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I disturbi dell’alimentazione diventano protagonisti di un evento artistico di grande impatto: a Napoli la performance di Giò Lacedra

Arriva a Napoli, dopo l’esordio a Milano e le tappe di Cesena e Pescara, la performance-mostra itinerante di Giovanna Lacedra “IO SOTTRAGGO. LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO”.

 

I disturbi dell’alimentazione diventano protagonisti di un evento artistico di grande impatto che vuole trasformare in arte la patologia del disturbo anoressico-bulimico: dal 14 al 21 aprile alla Galleria LineaDarte Officina Creativa, con il Patrocinio del Comune di Napoli.

 

 

 

 

 

Napoli, 14 aprile 2012: alle ore 18:00, la galleria LineaDarte Officina Creativa ospiterà “Io sottraggo. La triangolazione cibo-corpo-peso”, una performance-confessional autobiografica, ideata, scritta e agita da Giovanna Lacedra, artista di origine lucana e fiorentina di formazione, che vive e lavora a Milano.

 

L’evento, curato da Grace Zanotto, con video-sonorizzazione di Giuseppe Fiori, mette in scena, nello spazio creativo-distruttivo-creativo-rigenerativo di venti minuti, i rituali ossessivi-compulsivi che normalmente vengono consumati in segreto da chi sviluppa una patologia del comportamento alimentare, svelandone  ogni crudezza.
“E’ un atto performativo caustico, autentico, catartico e sensibilizzatore – afferma l’artista – in cui è il corpo stesso a confessare la verità che è dentro tutto il cibo divorato e rifiutato. La verità che è dentro tutto il nutrimento sottratto e vomitato. La vera patologia è la piaga del disamore. La corrosione del contatto. La voragine di una mancanza. L’incolmabile precipizio dentro il cuore e nello stomaco. Perché nei disturbi del comportamento alimentare non è l’appetito a essere disturbato, ma l’anima, l’emotività, il vuoto affettivo, la relazione”.

 

Giovanna Lacedra ha deciso di prendere tra le mani la materia informe della propria sofferenza per trasformare in arte la patologia del disturbo anoressico-bulimico e per sensibilizzare le coscienze verso un disagio troppe volte sottovalutato o, peggio ancora, tenuto nascosto.

E così, può capitare che una donna, artigliando nelle sabbie mobili della propria fragilità, si ritrovi sotto le unghie briciole di coraggio. Un coraggio inaspettato ma utile per gridare il proprio dolore, il proprio disagio, la propria fame. Può capitare che una donna, confessando se stessa, con la parola, con l’azione, con il corpo, riesca a prestare la propria voce, la propria rabbia e la propria speranza a milioni di altre donne che invece tacciono. Per paura o per vergogna. O per non disturbare. Perché a tutt’oggi, scandalosamente, i disturbi del comportamento alimentare sono ancora sottovalutati, superficializzati, e ignobilmente derisi. Patologie che uccidono, sono lette come capricci.

 

Una mostra in cui nulla più si nasconde, e ogni crudezza si svela: a integrare le tematiche affrontate dalla performance, una sequenza di foto-reportage che hanno catturato dettagli di un corpo in spigoloso dissolvimento e le intime pagine dei diari scritti nei mesi più deliranti della patologia.

 

Trasformare in arte la patologia.

Fare in modo che il corpo, da anni ostaggio di rituali ossessivi, da anni contenitore di vuoti affettivi, di assenze e di mancanze, da anni vittima e carnefice di se stesso, diventi racconto espressivo e creativo di una tra le più paradossali malattie: il disturbo anoressico-bulimico.

Mangiare niente come mangiare tutto. Svuotarsi come ingombrarsi.

Mettere dentro il mondo intero, o il mondo intero rifiutare.

Sbranare pulsionalmente l’amore che non si ha. O scegliere stoicamente la rinuncia.

Controllare il corpo per illudersi di controllare la vita intera.

Operare calcoli minuziosi, e istituire una vera e propria aritmetica del desiderio.

Sottrarsi chili per sottrarsi ai desideri. Scarnificarsi e rischiare la vita, pur di rendersi visibili. Fingersi inarrivabili, perché il contatto è già una ferita.

Non ho bisogno di niente. Non ho bisogno di cibo. Non ho bisogno di te

 

IO SOTTRAGGO. LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO.

IO SOTTRAGGO è atto performativo caustico, autentico, catartico e sensibilizzatore. Un atto in cui è il corpo stesso a confessare la verità che è dentro tutto il cibo divorato e rifiutato.

La verità che è dentro tutto il nutrimento sottratto e vomitato.

La vera patologia: la piaga del disamore.

La corrosione del contatto. La voragine di una mancanza. Incolmabile precipizio dentro al cuore e nello stomaco. Perché nei disturbi del comportamento alimentare non è l’appetito a essere disturbato, ma l’anima, l’emotività, il vuoto affettivo, la relazione.

Anoressia, Bulimia, Bing Eating, Obesità. Malattie della nutrizione. Malattie dell’amore.

Perché il nutrimento cui si anela, quello stesso nutrimento che si teme, e che spinge a divorare bestialmente tutto e più di tutto, cibo cotto, cibo crudo, perfino cibo congelato, prima dolce e poi salato… quel nutrimento, non sarà mai cibo. Mai.

Inutili orge alimentari si alternano a digiuni ascetici: corse al massacro, per il corpo e per l’anima, schiaccianti quanto vacue al fine di anestetizzare una fame insaziabile. Un flusso di vacuità non arginabile.  Perché è l’amore il nutrimento primario che chiamiamo all’appello, con un grido che dalle fauci si perde in corridoi infiniti, e senza ascolto. E’ l’amore, e non il cibo, il nutrimento che ci affama.

Il cibo non è che una dipendenza e un’astinenza. È il sintomo di una patologia.

Ma la verità è altrove: è nel bisogno di non aver bisogno. È nell’inesauribile fame di tutto. È in quell’anoressia che nel tempo massimo di un infinitesimo, si trasforma in bulimia, Perché la bulimia, in realtà, è sempre stata lì appostata, ad aspettare il momento della resa. La bulimia in realtà è quel mostro che brama e trama dietro le quinte dell’anoressia.

 

 

 

 

Foto di Massimo Prizzon

http://img713.imageshack.us/img713/9536/giovannalacedraiosottra.png

 

 

 

 

 

 

Dai diari in mostra:

 

14 Maggio  2005

“Voglio diventare la trama di me stessa. Devo diventare quello che c’è sotto.

Si può incontrare la verità delle cose… quando si impara a levare il superfluo.

 

 

4 Luglio 2005

“Lasciarsi morire di fame. Sottrarsi al mondo.

 Farlo con coscienza. Sceglierlo, ogni giorno, con vocazione.

Oggi: 475 Kilocalorie.”

 

22 Luglio 2005

“ Ore 9.00: Kg 40.8. Anche dopo i dieci vasetti di yogurt ingurgitati, il  mio peso è rimasto invariato. Ho paura del tempo, soprattutto quando non scorre. Devo pianificarlo. Devo controllarlo. Ore 18.00: Kg 40.7”

 

 

 

28 Luglio 2005

“Sento il cuore rallentare… freddo e formiche tra le costole…sento la mia bradicardia…il formicolio nella testa… le gambe di gesso… la vita che si slaccia da me…”

 

 

 

SCHEDA TECNICA


 

IO SOTTRAGGO.

LA TRIANGOLAZIONE CIBO-CORPO-PESO

di Giovanna Lacedra

a cura di Grace Zanotto

 

Galleria LineaDarte Officina Creativa

Via Domenico Soriano 34 –Napoli

 

con il Patrocinio del Comune di Napoli

 

Live performance: sabato 14 aprile 2012, ore 18.00

Mostra diari, foto e video: dal 14 al 21 aprile – dalle 16.00 alle 19.00

Ingresso libero

 

Infoline: 081 5494271

www.lineadarte-officinacreativa.org

[email protected]

[email protected]

 

 

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Cambia il tuo modo di pensare! È nata AltraNatura

È nata AltraNatura, la rivista on-line che tratta di natura a 360 gradi.

AltraNatura si pone come il punto di riferimento per accedere a nuovi scenari di conoscenza, fornendo una panoramica delle vie di accesso a tutto ciò che è natura: l’ambiente, il corpo, la psiche, lo spirito e non per ultime le terapie naturali. «Natura non è solo il prato fiorito, o il lago di montagna, o il temporale,» spiega il direttore, Francesco Albanese, «Natura è innanzitutto il microcosmo uomo e l’insieme delle relazioni che egli stesso stabilisce con tutto ciò che lo circonda, e più in generale col macrocosmo. Natura è un quadro perfetto, dipinto da segrete armonie.»

Attraverso le sue rubriche, AltraNatura mira a far conoscere al lettore gli strumenti esistenti per entrare in contatto con la Natura e con se stesso, per vivere in armonia con l’intero Universo. «Sul panorama editoriale non mancano certo riviste che trattano di Natura,» aggiungono Leopoldo Herbst e Leonardo Lovari del comitato di Redazione, «ma ci siamo accorti che la tendenza generale è quella di trattarne solo specifici aspetti. Così il lettore non può che avere della Natura un’immagine frammentata, quando in relatà le cose sono in relazione tra loro molto più di quanto si creda. È necessario un cambiamento di vedute.»

AltraNatura presenta news, articoli, approfondimenti, ma anche soluzioni terapeutiche non tradizionali ai disturbi più comuni, che possano coadiuvare la medicina classica.

AltraNatura è in cerca di autori, per cui la pubblicazione sulla rivista è aperta a tutti i lettori che desiderino collaborare, sotto licenza Creative Commons. «È l’insieme dei neuroni che fa un cervello,» conclude Francesco Albanese, «ed ognuno dà il suo specifico, fondamentale contributo alla trasmissione dell’informazione. Non crediamo nella divulgazione a senso unico, né nella concezione tradizionalistica dell’”io insegno, tu impari”: ognuno di noi ha sicuramente qualcosa di interessante da dire, un punto di vista alternativo, nuovo. Crediamo realmente che AltraNatura possa cambiare il tuo modo di pensare.»

Da Gennaio 2010, naviga su: www.altranatura.it
È nata AltraNatura, la rivista on-line che tratta di natura a 360 gradi.

AltraNatura si pone come il punto di riferimento per accedere a nuovi scenari di conoscenza, fornendo una panoramica delle vie di accesso a tutto ciò che è natura: l’ambiente, il corpo, la psiche, lo spirito e non per ultime le terapie naturali. «Natura non è solo il prato fiorito, o il lago di montagna, o il temporale,» spiega il direttore, Francesco Albanese, «Natura è innanzitutto il microcosmo uomo e l’insieme delle relazioni che egli stesso stabilisce con tutto ciò che lo circonda, e più in generale col macrocosmo. Natura è un quadro perfetto, dipinto da segrete armonie.»

Attraverso le sue rubriche, AltraNatura mira a far conoscere al lettore gli strumenti esistenti per entrare in contatto con la Natura e con se stesso, per vivere in armonia con l’intero Universo. «Sul panorama editoriale non mancano certo riviste che trattano di Natura,» aggiungono Leopoldo Herbst e Leonardo Lovari del comitato di Redazione, «ma ci siamo accorti che la tendenza generale è quella di trattarne solo specifici aspetti. Così il lettore non può che avere della Natura un’immagine frammentata, quando in relatà le cose sono in relazione tra loro molto più di quanto si creda. È necessario un cambiamento di vedute.»

AltraNatura presenta news, articoli, approfondimenti, ma anche soluzioni terapeutiche non tradizionali ai disturbi più comuni, che possano coadiuvare la medicina classica.

AltraNatura è in cerca di autori, per cui la pubblicazione sulla rivista è aperta a tutti i lettori che desiderino collaborare, sotto licenza Creative Commons. «È l’insieme dei neuroni che fa un cervello,» conclude Francesco Albanese, «ed ognuno dà il suo specifico, fondamentale contributo alla trasmissione dell’informazione. Non crediamo nella divulgazione a senso unico, né nella concezione tradizionalistica dell’”io insegno, tu impari”: ognuno di noi ha sicuramente qualcosa di interessante da dire, un punto di vista alternativo, nuovo. Crediamo realmente che AltraNatura possa cambiare il tuo modo di pensare.»

Da Gennaio 2010, naviga su: www.altranatura.it

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