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CIPE: approvato il Piano Banda Ultra Larga con 4,9 miliardi di euro. In agenda al festival ICT

Con 2.2 miliardi pronti da spendere subito per la Banda Ultra Larga, lo sviluppo delle infrastrutture digitali in tutta Italia è tra i temi più attesi al festival ICT 2015. Appuntamento l’ 11 novembre 2015, presso Fiera Milano Congressi.

 

“Una vera e propria scossa per lo sviluppo del Paese. 2.2 miliardi pronti da spendere subito per la Banda Ultra Larga.”
Così commenta il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, nel comunicato stampa a seguito della seduta del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), che ha appena approvato il programma operativo del Piano Banda Ultra Larga.

 

Da subito vengono assegnati 2,2 miliardi di euro, che consentiranno di partire immediatamente con la fase attuativa. Altre risorse, per un ammontare di 1,4 miliardi, saranno conferite al Piano con successivi provvedimenti normativi. Complessivamente è previsto l’impiego di risorse per ben 4,9 miliardi di euro.“Interventi mirati e non soldi a pioggia, insomma per costruire e irrobustire la rete delle infrastrutture fisiche e digitali su cui l’Italia si gioca il suo futuro” –  continua il Sottosegretario nella nota.

 

L’obiettivo è quello di avere entro il 2020 la sottoscrizione da parte di almeno il 50% della popolazione di servizi a più di 100 Mbps (velocità di trasmissione dati), attraverso un più preciso obiettivo di copertura per le reti ultraveloci ad oltre 100 Mbps fino all’85% della popolazione e di portare il 100% della popolazione ad almeno 30 Mbps.

 

Lo sviluppo della infrastrutture digitali in tutta la Penisola rappresenta un notevole investimento a vantaggio di tutti i settori della società.  Se ne parlerà al festival ICT 2015, l’11 novembre 2015, presso Milano Fiera Congressi, in via Gattamelata, 5, Milano.

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Il nuovo telefono IP snom 710: connubio ideale di performance e valore

Il nuovo modello di base della linea di telefoni IP snom 7xx si distingue nella sua classe incarnando il connubio ideale fra audio cristallino, ricchezza di funzioni e design intuitivo: il tutto ad un prezzo davvero competitivo.

Berlino – snom technology, produttore di soluzioni complete per la telefonia IP, completa la propria linea di telefoni IP snom 7xx con il nuovo snom 710. Ricco di funzioni e caratterizzato dalla massima usabilità e convenienza, il nuovo modello di base della serie 7xx dei telefoni snom è stato sviluppato per rispondere a qualunque esigenza lavorativa quotidiana. I quattro tasti funzione contestuali ed il display grafico a quattro linee favoriscono la navigazione nel menu intuitivo dello snom 710. Gli utenti di questo telefono IP di nuovissima generazione dispongono di una rubrica con fino a 1000 voci, possono consultare le ultime 100 chiamate perse, ricevute e condotte, e gestire fino a quattro chiamate contemporaneamente. Attraverso cinque tasti funzione liberamente programmabili e dotati di LED è possibile accedere direttamente ai contatti ed avvalersi della composizione rapida. Lo snom 710 consente di registrare fino a 4 identità SIP ed è impiegabile con le VLAN. Oltre al vivavoce, Il sistema audio in alta definizione (HD), che impiega tecnologie per l’audio a banda larga, garantisce la massima qualità della voce attraverso una soppressione dei rumori efficiente ed il riconoscimento delle pause durante il colloquio. Grazie alla pletora di funzioni integrate e all’eccellente rapporto prezzo / prestazioni, lo snom 710 si rivela ideale sia per i provider di servizi VoIP hosted sia per piccole e medie aziende, oltre che per l’utenza home office.

Il nuovo telefono IP snom 710

I carrier VoIP e gli amministratori di sistema possono configurare lo snom 710 anche da remoto attraverso l’interfaccia web. L’auto-privisioning ed il supporto dei protocolli TR-069/TR-111 ne facilitano la gestione e manutenzione. RTCP-XR e PCAP semplificano invece tutte le attività di monitoraggio e diagnostica dei terminali. Gli aggiornamenti del firmware ed il caricamento delle impostazioni hanno luogo automaticamente attraverso HTTP/HTTPS o TFTP. Dotato di un certificato preinstallato emesso dalla snom Certificate Authority, lo snom 710 garantisce la massima sicurezza delle conversazioni. Gli utenti potranno anche adattare i telefoni alle proprie specifiche esigenze attraverso il minibrowser di snom integrato nel telefono. Lo snom 710 viene alimentato elettricamente o attraverso la rete ethernet (Power-over-Ethernet PoE) oppure con un alimentatore esterno opzionale. A seconda delle esigenze è possibile installare il telefono IP a muro. Un robusto supporto regolabile ne garantisce il posizionamento ottimale sulla scrivania.

Per ulteriori informazioni pregasi consultare: http://www.snom.com/it/prodotti/telefoni-voip/snom-710/

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Interoute raddoppia la rete internet in Turchia

Grazie alla rete panaeuropea di Interoute l’operatore Turkcell Superonline è oggi in grado di soddisfare la crescente domanda di servizi cloud sicuri e efficaci da parte di imprese locali e internazionali

Interoute, l’operatore proprietario della più grande piattaforma per servizi cloud in Europa, ha annunciato l’avvio della collaborazione con l’operatore di telecomunicazioni Turkcell Superonline per potenziare i servizi di rete in Turchia.

La Turchia svolge un ruolo cruciale di snodo tra le regioni in via di sviluppo del Medio Oriente e in Asia verso l’Europa e il resto del mondo, per questo è fondamentale che la connessione internet nella regione sia affidabile.

La Turchia è diventata un centro di business importante sia per le aziende locali che internazionali, con un PIL del 10% più alto rispetto al periodo precedente la crisi economica, grazie anche ai finanziamenti esterni e agli incentivi economici del governo negli ultimi anni. Gli investimenti nelle infrastrutture di rete del paese sono quindi essenziali al fine del mantenimento di questa crescita.

Collegandosi alla rete panaeuropea in fibra ottica di Interoute, Turkcell Superonline è oggi in grado di soddisfare la domanda in linea con un’economia in crescita, e fornire alle imprese locali e internazionali un accesso di qualità a servizi voce e dati. La partnership infatti fornirà a Turkcell Superonline un’adeguata larghezza di banda dedicata.

Renzo Ravaglia, EVP Service Provider di Interoute, ha dichiarato: “Grazie alla sua peculiare posizione, la Turchia è diventata un polo di grande importanza per il business in Europa. Anche se stiamo assistendo a un aumento della domanda di servizi internet da parte delle aziende in questa regione, poco è ancora accaduto in termini di diversificazione delle reti esistenti. Siamo lieti di collaborare con Turkcell Superonline, una società che ha dimostrato senso dell’innovazione nel mercato turco delle telecomunicazioni e volontà di introdurre un migliore servizio di rete per il proprio paese. E’ essenziale che la rete della Turchia sia protetta e potenziata per le future esigenze di business provenienti dall’Europa”.

Murat Erkan, CEO di Turkcell Superonline, ha dichiarato: “Grazie ai nostri investimenti, e con la visione ‘di trasformare quella che era la via della seta nella via delle tlc’, stiamo costruendo un ponte tra il Medio Oriente e l’Europa attraverso la Turchia. Interoute possiede la rete più avanzata e capillare in Europa, con una politica basata su prezzi flessibili e competitivi, che ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo di portare a queste regioni l’accesso a una rete di nuova generazione. Inoltre, siamo coinvolti anche nel Regional Cable Network Project, progettato per sviluppare una rete terrestre in Medio Oriente”.

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AICT – Banda Larga E Società: Giornata Di Studio

La Larga Banda è uno dei temi attualmente più dibattuti anche in ambito politico (agenda digitale, cabina di regia, redistribuzione delle frequenze, pianificazione degli investimenti necessari etc.).

AICT se ne è occupata varie volte, non ultimo il Convegno Internazionale della scorsa estate “ICT: bridging an ever shifting digital divide” in cui sono state analizzate le conseguenze del non avere la LB e le soluzioni tecnologiche disponibili e praticabili per colmare tale divario.

La Giornata di Studi “Larga Banda e Società” (Roma, 22 febbraio 2012 – Aula Convegni CNR – Via dei Marrucini) invece, esamina cosa significa disporre della LB, quali sono gli impatti socio-economico-culturali già evidenti e quelli prevedibili nel prossimo futuro.

 

Quindi non un evento “tecnologico” ma una panoramica a 360° inquadrata da vari punti di osservazione: sociologici, normativi, “geografici”, occupazionali, ecologici ed etici.

Se ne parlerà con i professionisti del settore ICT, con gli operatori TLC, con l’AGCOM, con il mondo accademico ed imprenditoriale che analizza e contribuisce allo sviluppo di nuove opportunità tecnologiche.

“Riscontriamo con soddisfazione l’interesse che la nostra iniziativa ha già suscitato in ambito istituzionale. Riconfermiamo la nostra disponibilità a contribuire attivamente ai dibattiti in corso anche mediante la partecipazione diretta ai relativi tavoli di discussione per portarvi la voce dei professionisti che operano nel settore ICT” dichiara Maurizio Mayer, Presidente AICT

Dettagli:

Roma 22 febbraio 2012

Aula Convegni CNR – Via dei Marrucini

 

Per informazioni:

Stefania Coltro – 3496108183 – [email protected]

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Nuovi servizi di sicurezza nella nuvola pan-europea di Interoute

Funzioni di certificazione, sviluppo di applicazioni firewall di nuova generazione, codifica di sicurezza della posta elettronica sono solo alcune delle migliorie che Interoute implementerà nel corso del 2012 contro i reati informatici.
Interoute, proprietaria della più grande piattaforma per servizi Cloud in Europa, ha risposto alla crescente minaccia dei reati informatici sviluppando ulteriormente i servizi di sicurezza all’interno della sua nuvola privata pan-europea. Servizi specifici in continuo aggiornamento per proteggere le aziende e i loro sistemi di messaggistica, bloccare i contenuti ambigui e i Distributed Denial of Service (DDoS), attacchi in cui si cerca di condizionare il funzionamento di un sistema informatico disabilitando le prestazioni dei siti e delle reti. Attraverso la gestione di sensori ad alte prestazioni integrati nel core della propria rete, Interoute è in grado di proteggere il sistema informatico delle aziende dagli attacchi informatici, deviando il traffico ambiguo lontano dalle reti aziendali e verso un dispositivo di mitigazione in cui esso viene “ripulito”.

I servizi di sicurezza di Interoute permettono inoltre alle aziende di non dover affrontare investimenti per aggiornamenti costanti in hardware e software antipirateria, ma di pagarli mensilmente. Fra i servizi principali vi sono le funzioni di certificazione, lo sviluppo di applicazioni firewall di nuova generazione, la codifica di sicurezza della posta elettronica, la mitigazione dei DDoS, la prevenzione delle intrusioni e il filtraggio della posta elettronica, l’archiviazione e la protezione degli endpoint informatici gestiti. Lo spostamento dei servizi di sicurezza sulla piattaforma cloud garantisce un funzionamento semplice e veloce e riduce in modo significativo i costi di gestione. Interoute offre inoltre ai propri clienti la possibilità di monitorare, ogni volta che vogliono, il livello di sicurezza dei propri servizi attraverso il portale ‘The Store Cloud’.

Afferma Jeff Finch, Security Services Manager di Interoute Communications Ltd: “La sempre crescente ondata di cyber-attacchi alle reti è un preciso segnale che evidenzia l’impossibilità delle imprese di prevedere la dimensione, il tempo o il tipo di attacco che arriva dalla rete. L’imprevedibilità e il continuo cambiamento del tipo di minacce informatiche rendono indispensabile poter avere rapidamente soluzioni flessibili per annientare questi rischi. Interoute conosce bene questa necessità ed è in grado di fornire servizi flessibili per soddisfarla in modo efficace”.

Nel 2010, Interoute ha cambiato il modo in cui le imprese potevano accedere ai servizi di rete, con la massima flessibilità in funzione delle loro specifiche esigenze nel tempo. Nel 2011 la stessa flessibilità viene introdotta nei servizi di sicurezza forniti in ambito cloud.

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NeutralAccess11 Neutralità sostenibile: la catena del valore e gli interessi in gioco. Urbino, 10 – 11 Giugno 2011

L’Università di Urbino è lieta di annunciare la quarta edizione del convegno nazionale sulle reti di accesso neutrali
Il dibattito sulla net neutrality è a una svolta epocale. L’agenda digitale europea ha indotto le autorità degli stati membri a lanciare consultazioni pubbliche per raccogliere le opinioni delle parti interessate e individuare le linee di intervento che meglio bilanciano i tanti interessi in gioco. Dall’esito del dibattito sulla neutralità dipende lo sviluppo della rete.
NeutralAccess 2011 è organizzato dall’Università di Urbino nell’ambito del progetto ICT4University del Dipartimento per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Tecnologica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il convegno, alla sua quarta edizione, intende entrare nel vivo del dibattito coinvolgendo direttamente i principali protagonisti per cercare di capire come sia possibile conciliare la neutralità della rete (importante strumento di innovazione e di tutela di diritti, libertà e principi fondamentali) con esigenze tradizionalmente ritenute conflittuali, ma essenziali per lo sviluppo equilibrato e sostenibile della rete e dei servizi a vantaggio del benessere collettivo (quali la convergenza tecnologica su rete IP di servizi soggetti a requisiti di real-time e quality-of-service, lo sfruttamento ottimale della banda disponibile, gli accordi commerciali tra operatori e service provider, la motivazione all’investimento in tutti i segmenti della catena del valore, il superamento del digital divide infrastrutturale e culturale, la sicurezza e la privacy).

La neutralità sostenibile, la catena del valore e il bilanciamento degli interessi in gioco sono i temi dell’edizione 2011, che si svolge in due giornate e affianca contributi di carattere istituzionale ad interventi proposti da enti, aziende e esperti del settore interessati a presentare punti di vista, soluzioni ed esperienze. Insieme ad Alessandro Bogliolo (Università di Urbino) parteciperanno al convegno Mario Frullone (Fondazione Ugo Bordoni), Salvatore Lombardo (Infratel), Paolo Alagia (AGCOM), Maria Laura Maggiulli (Regione Marche), Adriano Gattoni (Provincia di Pesaro e Urbino), Irene Pivetti (Learn To Be Free), Luca Tomassini (Vetrya), Gianluca Mazzini (Università di Ferrara e Lepida SPA), Paolo Di Francesco (AssoProvider), Stefano Quintarelli (NNSquad),  Gianni Armetta (twww.tv), Luca Mainetti (Università del Salento e Tavolo Tecnico Università Digitale), Guido Riva (Fondazione Ugo Bordoni).

La prima giornata si articolerà in due sessioni tecniche e una sessione di business matchmaking, e terminerà con due eventi sociali, la visita alla Galleria Nazionale delle Marche e la cena al Palazzo Ducale. La seconda giornata sarà dedicata al Piano Telematico Regionale delle Marche e all’analisi dei segmenti della catena del valore di Internet: utenti, contenuti, accesso, trasporto, servizi.

La partecipazione è gratuita. Per partecipare è sufficiente registrarsi online sul sito del convegno http://blog.neutralaccess.net/NA11/.
Le iscrizioni resteranno aperte fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per informazioni:
http://blog.neutralaccess.net/NA11/
[email protected]
0722 4475

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PORCHIETTO (PDL): “EUTELIA, SI SCONGIURI L’IPOTESI DI CHIUSURA DEGLI STABILIMENTI”

Dopo aver manifestato a fianco dei lavoratori dell’Eutelia, che da mesi non ricevono gli stipendi e che rischiano la disoccupazione senza veri motivi produttivi, Claudia Porchietto, Capogruppo PDL, afferma: “Non possiamo permettere che in un momento di forte crisi economica i lavoratori siano utilizzati come arma per ottenere maggior finanziamenti statali.
È compito di tutti gli amministratori attivarsi per tutelare i lavoratori ed evitare che chi lavora sia strumentalizzato o ancor peggio non adeguatamente rispettato”.

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CLAUDIA PORCHIETTO (PDL): LA RETE INTRANET DEL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA NON FUNZIONA

Nelle riunioni fatte in giugno e nell’ultima in ordine di tempo, fatta gli scorsi giorni con un gruppo di esperte di web al femminile, si è sottolineato ancora una volta la drammatica situazione della nostra regione e della provincia riguardo il problema della banda larga (le zone non connesse sono tantissime) e la mancanza di spinta all’innovazione. Riguardo a quest’ultimo aspetto è sintomatico la possibilità di accesso – come consigliere – alla rete Intranet del sito della Provincia, che permette di consultare delibere di giunta o qualsiasi atto amministrativo: ebbene si può effettuare l’accesso solo se collegati ad un computer all’interno degli uffici dell’Ente. Cosa significa ciò? Che ogni giorno tutti i consiglieri devono fare una scelta: controllare l’operato della giunta e quindi stare in ufficio, oppure andare sul territorio per ascoltare le esigenze dei cittadini. Fuori dal palazzo, nei giorni feriali o da casa il sabato e la domenica, con gli uffici chiusi, tutti i consiglieri sono impossibilitati a svolgere il proprio lavoro. Questa situazione non ci aiuta a colmare quel distacco, sempre più evidente negli ultimi drammatici mesi, che ci separa da altre provincie e regioni agguerritissime nei confronti del’innovazione

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Ancora senza sede 150 studenti del Liceo Pascal e Claudia Porchietto guida la protesta ed un’interrogazione nella sede della Provincia

Esattamente un anno fa, il 10 settembre 2008, il presidente Saitta insieme all’assessore D’Ottavio incontrava l’amministrazione del Comune di Sangano per fare il punto sui lavori – all’epoca definiti ‘in fase di ultimazione’ – della realizzazione della sede distaccata, per l’avvio dell’indirizzo socio-psico–pedagogico del Liceo Pascal di Giaveno.
A settembre 2008, come fedelmente riportato anche dalle notizie stampa, il presidente Saitta aveva assicurato la consegna dell’edificio entro il febbraio 2009, in tempo utile quindi per l’avvio regolare dell’anno scolastico 2009/2010.
Sulla carta la nuova scuola sarebbe costata quasi tre milioni di euro, investimento enorme ma giustificato dalla sostenibilità ambientale dell’edificio. Infatti, la struttura, sempre sulla carta, vantava una progettazione all’insegna dell’efficienza energetica, grazie all’uso di materiali naturali, riciclabili ed ecocompatibili, a cominciare da rubinetteria elettronica per il risparmio energetico o dalla posa di pareti ventilate per un miglior comfort termoigronometrico, fino ad un tetto trasformato in giardino.
Il 3 aprile 2009 (in piena campagna elettorale) nel bilancio di fine mandato della giunta Saitta veniva scritto: “la giunta ha completato i nuovi istituti di Osasco, Oulx e Sangano con soluzioni architettoniche moderne e compatibili con l’ambiente”.
(http://www.provincia.torino.it/speciali/2009/bilancio_fine_mandato/edilizia_scolastica.htm)
Oggi 150 studenti che si illudevano di poter finalmente andare a scuola a Sangano, anziché banchi e insegnanti hanno trovato un cantiere. A maggio (e quindi con mesi di ritardo rispetto al crono-programma stabilito e un mese dopo le dichiarazioni trionfalistiche del presidente) la ditta appaltatrice ha interrotto i lavori di realizzazione della sede, lasciando un edificio costruito solo in parte e non agibile.
Con quale serietà amministrativa un Presidente può mettere per iscritto l’ultimazione di un’opera che invece è ancora sotto cantiere?

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‘Colazione 2.0’ e web al femminile

Il 15 settembre ’09 si è tenuta la terza ‘Colazione 2.0’, questa volta declinata al femminile.
Elena Garnero, Vittoria Colizza, Marilena De Giorgio, Ada Guglielmino, Lorenza Franzino, Claudia Porchietto, le partecipanti, assieme a Vittorio Pasteris collegato via skype.
Tra le principali tematiche di confronto ricordiamo le difficoltà che incontrano le donne
nell’ entrare in rete anche solo come blogger, le scarse opportunità lavorative che il Piemonte offre, l’ eccesso di reti non ottimizzate, lo scarso sfruttamento delle molteplici opportunità che la rete offre e la volontà di attivarsi concretamente per porre rimedio a tutte queste realtà.
La conclusione dell’incontro portava ad intendere la femminilità come un atteggiamento mentale fluido ed elastico che ben si disegna nei contorni della rete sia in termini di innovazione che di creatività.

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Claudia Porchietto, elezioni per la provincia di Torino: rendere trasparente e condivisa la vita della Provincia grazie al web

La tecnologia per garantire il massimo della trasparenza in ogni passaggio della vita della Provincia è il web, per “una casa trasparente, come se fosse di vetro” spiega Claudia Porchietto. “A cominciare dal consiglio provinciale che sarà trasmesso in diretta via internet (alla quale finora il presidente Sergio Vallero si è sempre opposto, nonostante la presenza di telecamere fisse durante i consigli provinciali). Pensiamo di realizzare anche un notiziario on line – prosegue la Porchietto – utilizzando anche il web 2.0, ovvero Facebook e tutti gli altri portali in cui il cittadino può interagire, proprio come stiamo facendo in questa campagna elettorale. Infine la banda larga da portare in tutte le scuole superiori gestite dalla Provincia, con collegamenti wireless per far accedere alla rete tutti gli studenti e fornire un vero supporto alla formazione”. E conclude sottolineando che la rete non è un particolare di contorno, come sembra spesso apparire nelle parole dell’opposizione: “l’apporto delle nuove tecnologie sarà fondamentale nello sviluppo del nostro territorio. Sia per l’aspetto della connettività, sia per l’aggiornamento tecnologico necessario alla competitività. Non si tratta solo di una mera questione tecnologica, ma di innovazione a 360°, capace di creare un cambiamento di mentalità indirizzato ad una sempre maggiore condivisione con il cittadino”.

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Porchietto, elezioni provinciali di Torino. Il programma

Torino, 26 maggio 2009 – E’ on-line da oggi sul sito www.claudiaporchietto.it il programma per il futuro della Provincia di Torino della candidata alla presidenza del centrodestra, Claudia Porchietto.

Nato dopo un’ampia e attenta condivisione con il territorio, fatto dunque partire dal basso, dalle proposte di migliaia di cittadini e amministratori incontrati nei tre mesi passati a visitare tutte le città della provincia di Torino e dalla forte condivisione in rete, racchiude in una sintesi di 13 pagine un progetto a lungo termine per ridisegnare un’identità all’ente territoriale. Caratteristica principale del programma di Claudia Porchietto è quella di dare tempi certi per gli interventi già dichiarati che andranno rispettati.

Alcuni punti cardine del programma sono:

Dare più sicurezza, creando le condizioni per una convivenza serena e sicura per tutti, in modo che la gente non abbia più paura di passeggiare nelle proprie strade. E su questo si incentra il progetto di polizia provinciale, con la creazione di macroaree comunali per una razionalizzazione delle polizie locali, presentato nei giorni scorsi.

Proteggere il lavoro, incentivando le aziende che producono sul nostro territorio e utilizzando tutti i mezzi e le risorse per combattere la disoccupazione. Ciò per pensare al domani, collaborando con le parti sociali, rilanciando la formazione professionale e rafforzando lo spirito imprenditoriale. La nostra provincia deve offrire, in un contesto di forte coesione sociale, certezze per il presente e opportunità ai nostri figli.

Fare la Tav e le infrastrutture, perché da troppi anni si parla della Tratta ad Alta Velocità Torino- Lione, della Tangenziale Est e della quarta corsia della Tangenziale Nord, senza che tali interventi siano ancora partiti e dimenticando che portare la nostra provincia al centro del principale asse di comunicazione nel continente vuol dire creare posti di lavoro per la gente e sviluppo per l’economia locale. Ciò avverrà ascoltando le esigenze delle comunità interessate, perché le opere diventino una vera occasione per il futuro del territorio.

Rivedere i consorzi rifiuti, abbassare la tassa e sviluppare la raccolta differenziata con metodi più moderni abolendo il “Porta a Porta”, poiché tale sistema è stato un vero fallimento, che ha causato disagi e un aumento smisurato dell’imposta per cittadini e imprese. Accorpando i consorzi, tagliando le spese inutili e abolendo il “porta a porta”, mantenendo la differenziazione di plastica, carta, alluminio e vetro, si garantirà la riduzione della tassa rifiuti del 30%.

Tagliare gli sprechi, perché in tempo di crisi non è possibile continuare a finanziare consulenze, iniziative costose e poco proficue, creare uffici senza funzioni precise e utilizzare risorse per consulenze inutili. Bisogna ridefinire, con rigore e determinazione, le competenze e la struttura della Provincia eliminando gli sprechi e snellendo la burocrazia. La Provincia deve tornare a fare il proprio lavoro al servizio del cittadino nell’ottica dell’efficienza.

Costruire il futuro, perché il nostro non sia più il territorio del passato e delle occasioni perdute, dove chi amministra naviga a vista mentre i cittadini vedono un lento e inesorabile declino. E’ necessario tornare a credere nelle nostre capacità, ispirandoci a quelle persone e quelle aziende che, nate e cresciute nella nostra provincia, ottengono successi in tutto il mondo. Aiutando concretamente chi ha voglia di fare e di emergere, la nostra provincia andrà riportata al posto che le spetta in Italia e in Europa.

Molti i temi trattati nel programma che vanno dal welfare all’ambiente, dall’economia al turismo, dalla cultura all’agricoltura e alle montagne, fino alla cura e all’impegno da destinare alla commemorazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Interventi fondamentali saranno da ritenersi quelli destinati alla viabilità, all’edilizia scolastica, al rilancio della formazione e al completamento della banda larga.

Viabilità
La Provincia di Torino è quella col maggior numero di incidenti nel 2007; il 59% di questi avvengono su strade provinciali. Si rendono pertanto necessari interventi strutturali per la messa in sicurezza delle strade come presupposto per un rapido e sicuro collegamento viario e per diminuire la mortalità. Andranno potenziate le infrastrutture per garantire un sostegno alla domanda e per creare una rete in grado di sostenere lo sviluppo economico. In particolare andranno realizzati al più presto alcuni interventi sulla rete stradale:

– tangenziale est di Torino
– decongestionamento del traffico gravante sulla cintura di Torino attraverso il potenziamento dei mezzi e dei percorsi alternativi.
– collegamento delle stazioni TAV con il resto della provincia
– completamento dell’Autostrada Torino-Pinerolo
– messa in sicurezza della 460 (strada statale di Ceresole)
– circonvallazione di Rivarossa e Front e collegamento con pedemontana

Edilizia scolastica
Andrà realizzata una mappatura completa, che oggi non esiste, delle reali necessità strutturali di tutti gli edifici scolastici che fanno capo alla Provincia, i quali, per più del 50%, non rispondono alla normativa antisimica. Avendo un quadro chiaro delle necessità di ristrutturazione si partirà con gli interventi che dovranno avere tempi certi di realizzazione. Tali interventi, grazie a strumenti di coinvolgimento di privati anche tramite il project financing, come avvenuto in altre regioni italiane, potranno avvenire in tempi certi per tutti gli istituti. La gestione del patrimonio di edilizia scolastica dovrà recepire i più elevati principi di razionalizzazione degli interventi manutentivi ordinari e straordinari e più alti standard qualitativi. Perché sicurezza vuole dire anche scuole sicure per i nostri figli.

Formazione
Verrà sostenuto l’apprendistato, con progetti che supportino la formazione di chi cerca lavoro e andrà favorito il duraturo inserimento in azienda. Si dovrà far crescere il sistema degli operatori della formazione professionale, coinvolgendo gli esperti dei singoli settori in cui la formazione sia finalizzata alla ricerca di lavoro. Sviluppare il sistema d’alta formazione torinese, promuovendo ulteriormente Torino come città di formazione internazionale.

Banda larga
Ultimo aspetto da sottolineare la necessità di completare, in accordo con la Regione, il raccordo con la banda larga per la connessione veloce a internet in tutti i Comuni della provincia. Ciò per permettere, mettendo a disposizione collegamenti moderni e veloci, quello sviluppo che il nostro territorio si merita.

“Il nostro è un progetto di lungo termine basato sulla concretezza e sulla voglia di ricostruire un’identità alla Provincia che la porti ad attirare nuove iniziative, attività e popolazione – ha sottolineato Claudia Porchietto. L’obiettivo è quello di sviluppare lavoro e ricchezza in un ambiente con la più alta qualità della vita. Ciò dovrà avvenire ripensando l’ente in termini di efficacia ed efficienza, con minori tempi burocratici e con netti tagli agli sprechi e alle spese inutili, in modo che possa finalmente tornare ad essere veramente utile ai cittadini”.

www.claudiaporchietto.it

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Claudia Porchietto vola on line per le elezioni provinciali 2009


Fuoco di fila stamattina, durante un’intervista con la neo-candidata alle elezioni provinciali di Torino, in occasione della sua visita all’Istituto Superiore statale Des Ambrois di Oulx. L’ex Presidente dell’associazione Api prosegue risoluta nella sua campagna che si divide tra una presenza pressante sul territorio e una serie di iniziative on line: ecco il testo integrale dell’intervista:

Diminuire la distanza tra politica e cittadini: come fare?
Il primo passo, intanto, è già stato fatto scegliendo una persona, come me, che non proviene da un ambiente politico. Credo molto nel dialogo e nella presenza tra la gente sul territorio. Ho bisogno del contatto, di capire le necessità delle persone e come risolverle. Per questo è fondamentale anche l’utilizzo del web.

Il digital divide investe non solo il terzo mondo ma anche molte aree della provincia di Torino, cosa propone?
Conosco bene l’argomento perché anche in Api abbiamo più volte sollecitato la Provincia a promuovere e incentivare la diffusione della tecnologia digitale. Il primo passo da compiere, a mio giudizio, è l’ampliamento della copertura Adsl in tutta la Provincia.

Come aumentare la connettività?
L’apporto delle nuove tecnologie sarà fondamentale nello sviluppo del nostro territorio. Sia per l’aspetto della connettività, sia per l’aggiornamento tecnologico necessario alla competitività. Non è solo questione di banda, ma di innovazione a 360°.

Fin dal suo esordio in campagna elettorale, la candidata alle elezioni amministrative di Torino, ha avviato una serie di iniziative attraverso la rete dei suoi social network, puntando sulle potenzialità del web e proponendo diverse inchieste su temi “caldi” riguardanti la provincia di Torino. “I’utilizzo del web 2.0 – conclude la Porchietto – può essere la svolta per fare politica condivisa e trasparente”.

Segnala a Claudia Porchietto i problemi del tuo territorio che vorresti vedere risolti subito
http://www.claudiaporchietto.it/index.php?method=section&id=218

Partecipa alle inchieste lanciate da Claudia Porchietto
http://cambiareinsieme.ning.com/profiles/blogs/il-divario-tra-la-politica-e
http://provinciaelavoro.blogspot.com/2009/05/stabilizzare-la-creativita-nellarea.html

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Politica, rete, territorio e strumenti web 2.0

Questo il tema del convegno svoltosi a Torino il 16 marzo e organizzato da Società Aperta. Politici di primo piano come Daniele Capezzone, Enzo Ghigo e Claudia Porchietto hanno riflettuto sul tema “Dalla rete sul territorio al territorio sulla rete?”  

Torino, 20 marzo – Il web 2.0 può essere utile alla politica? A questa domanda hanno risposto politici ed esperti di comunicazione digitale intervenuti lunedì 16 marzo al convegno “Dalla rete sul territorio al territorio sulla rete?” organizzato da Società Aperta.

Angelo Burzi, Presidente del Gruppo FI-PDL della Regione Piemonte, ha introdotto i partecipanti e moderato l’incontro sostenendo che “il web 2.0 è una piazza molto frequentata specialmente dai giovani e i suoi canali possono risultare estremamente utili alla politica a patto che si utilizzino con la massima libertà e responsabilità”.

 

Claudia Porchietto, l’imprenditrice candidata alla Presidenza della Provincia di Torino per il PdL, è stata la prima ad intervenire esprimendo la sua fiducia nei confronti del web 2.0. “La rete” – ha dichiarato – “offre ad un politico numerose e nuove opportunità, soprattutto dal punto di vista del dialogo con i cittadini e con il territorio a 360°. I miei contatti in Facebook, ad esempio, sono arrivati in pochi giorni a 1.400 e ho riscontrato che la platea di questo social network è attenta e interessata alla politica.

La condivisione è ciò che rende gli strumenti web 2.0 estremamente preziosi; consentono di conoscere facilmente i pensieri dei potenziali elettori e attraverso di essi si può avviare un processo di scambio di opinioni costruttivo, ad esempio sul proprio programma, rivolgendosi ad un numero molto ampio di persone, che a loro volta hanno la possibilità di partecipare anche alla sua redazione”.

 

L’On. Daniele Capezzone, portavoce nazionale FI-PDL e Enzo Ghigo, coordinatore regionale FI-PDL, hanno espresso attraverso le loro esperienze sul campo la convinzione riguardo l’utilità del web 2.0, con qualche riserva.

“Il web 2.0” ha affermato L’On. Daniele Capezzone “ha portato ad un collegamento con il mondo prima impensabile, ma anche a qualche nevrosi per la perenne raggiungibilità e l’eliminazione della privacy. E’ uno strumento di comunicazione che si sommerà a quelli tradizionali anzichè soppiantarl, ma. per utilizzare il web nel modo giusto in campo politico si deve tenere presente che in Italia sono soprattutto gli haters, quelli contro, ad intervenire online, perciò i politici devono prepararsi più ai fischi che agli applausi”.

“Alcune considerazioni” – ha suggerito poi Capezzone – “ritengo infine importanti nel rapporto tra web e politica: la comunicazione deve essere in parte digitale e in parte tradizionale, senza esclusione né dell’una né dell’altra e va organizzata per via prima territoriale, poi tematica ed infine telematica; piuttosto che top down, cioè verticale e generata dall’alto verso il basso, come è avvenuto nella campagna di Obama o come accade nel blog di Beppe Grillo, l’interazione dovrebbe essere maggiormente down-down; per avere maggiore concretezza e misurabilità l’obiettivo deve essere molto specifico e focalizzato; il vero salto nello sdoganamento di internet può avvenire, più che con il computer, tramite il telefono mobile che tutti sanno utilizzare”.

 

“Il web – ha affermato Enzo Ghigo – è ancora poco utilizzato dai politici: su 630 parlamentari solo 231 hanno un sito personale e soltanto 133 sono presenti in Facebook. Questo social network può essere invece estremamente utile in politica perché rappresenta uno spaccato della società in cui si trovano commenti spontanei. Se in passato pochi pensatori hanno formulato idee universali, non è ipotizzabile che le prossime vengano create dal basso, magari dalla rete?” si è chiesto concludendo Enzo Ghigo.

 

Fabrizio Bellavista, consulente di comunicazione digitale, ha illustrato il cambiamento generato dagli strumenti web 2.0.

“Quella attuale è un’era caratterizzata da grandi cambiamenti, ma nello stesso tempo da paura e caos; bisogna cavalcare l’onda di questo nuovo Rinascimento se si considera che in Italia sono 26 milioni e mezzo gli utenti di Internet, 16 milioni quelli delle communities e che Facebook in due mesi ha registrato 2 milioni di iscritti arrivando ad un totale di 8 milioni e 400mila.

La comunicazione è profondamente cambiata: prima era verticale, con Internet è divenuta orizzontale ed con il web 2.0 e la condivisione, circolare.

La relazione, caratterizzata da nuovo modo di incontrarsi ed esprimersi, rappresenta il futuro, perché agisce velocemente attraverso una cassa di risonanza globale. Interattività e personalizzazione sono gli elementi fondanti di questo cambiamento, anche se Internet non soppianterà i vecchi media ma convivrà accanto ad essi in un mix multilevel.

La rete rappresenta una nuova mentalità, un water thinking secondo la definizione di Edward De Bono, fatta di interazioni dentro ad un unico ambiente in cui ogni uomo è connesso con il mondo e in cui tutti possono partecipare volontariamente”.

 

Chiara De Caro, fondatrice di Pickwicki.com (una web community legata a libri che fa da ponte tra un network di librerie indipendenti e i potenziali clienti), ha testimoniato le propria esperienza in rete e ha tracciato la storia della comunicazione pre e post web 2.0: “alla nascita di Internet i siti erano statici e i messaggi avevano una direzione verticale dall’alto verso il basso; con l’avvento del web 2.0 i portali sono invece diventati strutture dinamiche, redatte e aggiornate dagli utenti. Sul web si condividono esperienze e conoscenze e ciò è stato possibile su ampia scala grazie alla banda larga e a strumenti estremamente semplici che non necessitano di conoscenze di programmazione.

Dal punto di vista politico il web può quindi diventare un bacino di idee e un amplificatore di esigenze che deve però essere misurato su ogni Paese. L’Italia è culturalmente diversa dagli USA, il digital divide è profondo sia dal punto di vista territoriale che anagrafico, per cui la sfida che i politici italiani dovranno affrontare sarà quella di portare innovazione e cambiare la mentalità dei propri elettori attraverso l’invenzione e non l’imitazione”.

 

http://cambiareinsieme.ning.com/profiles/blogs/dalla-rete-sul-territorio-al

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