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Risolvere la calvizie esaminando il DNA

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  • 24 Ottobre 2011

Sono decenni che si lotta contro la calvizie e si sperimentano infiniti tipi di autotrapianto, ma quali sono ad oggi le tecniche più efficaci? Ciò che possiamo naturalmente dire è che la ricerca ha fatto passi da gigante in questo senso perché all’inizio è noto che le tecniche di trapianto erano molto invasive, dolorose e soprattutto non davano i risultati sperati. In pratica all’inizio venivano presi interi strati di follicoli che poi venivano trapiantati nella zona carente. Al momento per fortuna non è più così infatti quello in cui si sono fatti passi da gigante è che in primis il trapianto capelli non è più doloroso, non richiede convalescenza, ed inoltre dà risultati molto naturali per i quali vale la pena essere “operati”. Le tecniche moderne consistono nell’estrazione del singolo follicolo dalla zona donatrice il quale viene poi collocato in quella carente senza il minimo dolore e senza cicatrici vistose. Comunque c’è anche chi preferisce risolvere il problema dall’origine e da adesso è possibile, infatti tramite l’esame del DNA si può risalire al principio del problema e curarlo senza ricorrere a metodi chirurgici. A quanto pare contrariamente di quanto si è pensato finora la calvizie non è una condizione decisiva, infatti è possibile riattivare la naturale crescita dei capelli partendo appunto dall’analisi del DNA per poi trovare la cura personalizzata e risolvere definitivamente il problema. Se fino a questo istante quindi ti sei creato infiniti problemi dovuti alla perdita di capelli puoi stare tranquillo perché in oggi puoi decidere di risolverlo definitivamente.

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