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Più responsabilità ai commercialisti, minori sanzioni amministrative

E’ stato introdotto dall’Agenzia delle Entrate il codice identificativo “Contribuente” per indicare coloro la cui dichiarazione dei redditi ha ricevuto erroneamente il visto di conformità del Caf.

E’ prevista una sanzione amministrativa ridotta per coloro che, essendo professionisti abilitati oppure addetti all’assistenza fiscale del Caf, hanno apposto la validazione su una dichiarazione infedele o errata e mandano il ravvedimento operoso tramite una dichiarazione rettificata entro il 10 novembre all’Agenzia delle Entrate.

Nella dichiarazione integrativa vanno inseriti il codice fiscale, i dati anagrafici, il domicilio fiscale del Caf o del professionista abilitato, l’intestatario della delega di pagamento; nella sezione “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare” si deve mettere il codice fiscale del contribuente, insieme alla indicazione, nel campo “codice identificativo”, del codice “73”. La rettifica ed il pagamento della sanzione, pari da 258 euro a 2582 euro, avviene tramite il modello F24. La procedura di pagamento in misura ridotta è regolamentata dall’articolo 13, comma 1b), del decreto legislativo 472 del 18 dicembre 1997, secondo i casi previsti dall’art. 39, comma 1a), del decreto legislativo 241 del 9 luglio 1997, come modificato dal decreto legislativo 175/2015, sulla base infine della risoluzione 69/E del 30 luglio 2015.

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