Comunicati

L’emicrania in ottica psicologica

Alle origini dell’emicrania vi è un disturbo psicosomatico la cui sintomatologia include manifestazioni psicologiche, gastrointestinali e neurovegetative, dimostrate scientificamente.

Esistono cefalee di forma primaria, che seguono quattro assi diagnostici e sono di tipo emicranico, di tipo tensivo, di tipo a grappolo, oppure di forma secondaria, che sono sintomi di altre malattie. Nelle cefalee di tipo emicranico (che possono essere di tipo classico, di tipo comune, di tipo emiplegico e di tipo oftalmoplegico) si può avere in concomitanza anche l’aura, stato in cui si manifestano sintomi neurologici focali, che durano circa mezz’ora, e fenomeni neurologici dalla frequenza variabile. Nell’attacco di emicrania avviene una modificazione sia dei vasi, intracranici sia di quelli periferici, con l’avvicendarsi di tre momenti, ossia vasocostrizione, vasodilatazione, infiammazione sterile, edema, ipersensibilità. Nelle cefalee di tipo tensivo si verificano forme acute, che derivano da episodi di cefalee da contrazione, oppure forme subacute che durano un giorno, caratterizzate da dolore costante, senso di costrizione occipitale, irrigidimento del collo, tutti sintomi che si possono presentare sporadicamente o cronicamente e che comunque non impediscono lo svolgimento delle normali attività; vittime ne sono soprattutto le donne, a causa dello stress, che associano ai precedenti sintomi anche vomito, nausea, fastidio per rumori e luci.

No Comments Found

Il servizio gratuito di pubblicazione dei comunicati stampa è offerto dall'Associazione link UP Europe! di Roma