Comunicati

Le difficoltà psicologiche del ‘chiedere’ qualcosa

Come rappresentato nel film di Pier Paolo Pasolini “Che cosa sono le nuvole”, in cui Totò e Ninetto Davoli danno voce a due burattini, la verità è qualcosa di soggettivo, come la parola.

Le persone hanno grande difficoltà a chiedere informazioni o aiuto agli altri, per svariate ragioni, vuoi per orgoglio, vuoi per paura di essere considerati deboli, vuoi per non dover restituire un favore, vuoi per vergogna, vuoi per paura di ricevere un rifiuto, vuoi per timore del giudizio altrui. Ma domandare è lecito, rispondere è cortesia, dunque perchè non chiedere alle persone solo per una soddisfazione legata al valore del porre delle domande, a prescindere dal ricevere delle risposte? Purtroppo sappiamo di nascere e di morire da soli, così è importante capire che, anche se si cerca di entrare in contatto con gli altri tramite il dialogo, non si avrà niente più in cambio delle nostre parole che un tentativo di comprendersi reciproco, mai totalmente possibile. Bisogna accettare questo dato di fatto e sforzarsi di migliorare l’interazione con gli altri, ma accettarne al contempo i limiti. Il dialogo del 1967 tratto dal film di Pasolini dimostra come la verità svanisce e muta a seconda di chi la pronuncia.

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