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Inquinamento da traffico degli autotrasportatori, dall’Ue nuovi vincoli alle emissioni di Co2

L’autotrasporto è tra i maggiori responsabili dell’inquinamento sulle strade. Ad affermarlo è direttamente la Commissione Europea, che sta pensando di adottare nuove strategie per limitare il più possibile gli effetti negativi di questo fenomeno. Gli esperti, infatti, sostengono che il 25% dell’inquinamento da traffico sulle strade dell’Ue dipenda proprio dalle emissioni di Co2 prodotte da camion e mezzi pesanti.

Nuove regole sono indispensabili, anche perché le stime per i prossimi anni non sono certo confortanti: + 10% di emissioni entro il 2030. Non è la prima volta che a Bruxelles viene affrontato questo argomento. In precedenza, infatti, è stato già introdotto un limite ad autovetture e furgoni pari a 95 grammi di Co2 al chilometro a partire dal 2021, ed ora si cercherà di estendere quest’obbligo anche a Tir e camion. Per questo la Commissione Ue sta pensando a diverse soluzioni, come ad esempio fissare alcuni parametri sull’efficienza dei combustibili dei camion oppure, ipotesi più concreta, monitorare consumi ed emissioni di Co2 prodotti da questi mezzi con annessa certificazione.

Quelle formulate dagli esperti sono solo proposte in attesa di riscontro positivo. Non a caso l’organo esecutivo comunitario sta pensando anche di proporre una consultazione pubblica affinché si arrivi a un quadro legislativo definitivo.

A contribuire all’aumento dell’inquinamento c’è ovviamente anche il trasporto con bisarca, se consideriamo l’alta percentuale di produttività determinata da questa categoria imprenditoriale. Tuttavia, è corretto sottolineare come è in atto un processo di ammodernamento nel trasporto merci su strada, evidenziato anche dall’incremento delle immatricolazioni di mezzi di ultima generazione negli ultimi anni su tutto il territorio europeo.

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